Quando si desidera conoscere una persona, la prima cosa che è indispensabile sapere è il suo nome. Così è anche per il Dio d’Israele: i suoi incontri con l’uomo sono avvenuti in tempi molto remoti e in situazioni assai diverse. E con il succedersi delle epoche, agli uomini è stato concesso il privilegio di discernere nuove caratteristiche nel volto dell’Altissimo: «Queste pietre miliari della storia della salvezza si sono distinte per il fatto che Dio ha rivelato se stesso sotto un nome nuovo». I nomi del Dio d’Israele nell’Antico Testamento costituiscono il principio organizzatore dell’analisi dell’autore. La trattazione esegetica dei nomi più rappresentativi gli consente d’indagare l’idea di Dio e le concezioni teologiche a essi sottostanti. I nomi divini sono infatti simboli, che parlano di Dio, ma con categorie che appartengono al mondo dell’esperienza umana: essi consentono di trasporre l’Ineffabile a un livello che può essere percepito dalle creature.
A fantastic overview on the origins of the name YHWH, as well as the cultures behind the name, and what God would have meant to each culture which encountered God. Mettinger demonstrates fantastic research abilities, and sets aside his biases.
Very interesting and adds some insight into biblical names throughout the Bible. You’ll find yourself examining names as you study your bible. Goes deep into original languages but you don’t have to be multilingual. Also offers insight on Job that answers many questions I haven’t seen in other commentaries.