E' da oltre tremila anni che in Europa, così come in Persia e in India, si parlano lingue indoeuropee. Ma quali sono le origini di questa importantissima e affascinante famiglia linguistica? E come ha fatto a diffondersi così rapidamente? Il celebre studioso Harald Haarmann offre qui un’accurata panoramica sullo stato attuale delle nostre conoscenze relative all’origine delle lingue e delle culture indoeuropee, mettendo in relazione i lasciti linguistici con i ritrovamenti archeologici e le più recenti ricerche sulla genetica umana e sulla storia del clima. In modo chiaro e coinvolgente l’autore illustra i sistemi economici, le forme sociali e le idee religiose comuni ai primi parlanti delle lingue indoeuropee dal Mediterraneo orientale fino alle rive dell’Indo. Particolare attenzione è dedicata ai percorsi migratori e ai processi di fusione con le civiltà preindoeuropee, senza le quali non si possono capire gli sviluppi culturali successivi. Il risultato è un quadro caleidoscopico di questa misteriosa protolingua e dell’arcaica «globalizzazione indoeuropea», dai nomadi della steppa neolitica fino alle civiltà avanzate in Grecia, Asia Minore, Persia e India. Uno studio imprescindibile che getta nuova luce sulle nostre origini e riflette sulle possibili traiettorie dell’umanità.
Harald Haarmann (born 1946) is a German linguist and cultural scientist who lives and works in Finland. Haarmann studied general linguistics, various philological disciplines and prehistory at the universities of Hamburg, Bonn, Coimbra and Bangor. Haarmann is the author of more than 40 books in German, English, Spanish, Hungarian, Bulgarian, Japanese, Chinese, Korean, and nearly 200 articles and essays in ten languages.
Lettura ricca e informativa, sorprendentemente scorrevole per essere un testo di taglio accademico (ancorché introduttivo). I capitoli sono ricchi di esempi e puntuali riferimenti bibliografici; particolarmente apprezzabili, in particolare, le frequenti connessioni fra espressioni e tradizioni correnti e loro origini remote. Fra i limiti, tuttavia, ho notato un ricorso alle evidenze talvolta parco e, in alcune occasioni, una certa ritrosia nel riconoscere il carattere controverso di ricostruzioni particolarmente ambiziose (es. la parentela fra il ceppo indoeuropeo e quello uralico). L'abbondanza di stimoli proposti, la chiarezza dell'esposizione e l'attenzione nel confutare alcuni luoghi comuni storici sono in ogni caso tali da rendere il saggio assolutamente consigliato a chi sia interessato alle radici delle lingue e delle culture europee.
Eines der herausragendsten Sachbücher, das ich in den letzten Jahren gelesen habe. Unter zuhilfenahme sprachwissenschaftlicher, archäologischer, geschichtswissenschaftlicher und ethnologischer Forschungen vermittelt Haarmann ein komplexes Bild der indoeuropäischen Sprachen (und ich schreibe hier ganz bewusst nicht "der Indoeuropäer", aber lest das Buch lieber selbst) und Kulturen. Für mich überraschend widerlegt er dabei so manche Allgemeinplätze unseres kulturellen europäischen Selbstbildes und das immer auf sehr hohen wissenschaftlichen Niveau. Das mag sich nicht immer einfach und flüssig lesen lassen, ich habe meine Zeit gebraucht, weil einfach so viel Wissen vermittelt wird, dass ich nur mit viel Ruhe und Konzentration den Ausführungen folgen konnte - aber die Lektüre lohnt sich! (Achtung: Dieses Buch baut in großen Teilen auf sprachwissenschaftliche Forschungen auf, wenn man der vergleichenden Sprachwissenschaft nichts abgewinnen kann und sich nicht für Linguistik interessiert, dem würde ich das Buch nicht empfehlen.)
The integration of language with history and its progression is beautifully shown as if multiple brush strokes were layered from Europe to Vietnam. Each page brought new discoveries and as I (we) integrate our own knowledge of history, the book created a safe basis from which to understand our changing world.
There was so much to share and yet the author often just touched briefly on politics and religion so as to avoid losing focus. I do wish there was an overlay with the Aramaic languages so as to get a better sense of history and development of civilizations.
Very highly recommended tour of the history of language and human progression!
Saggio molto interessante che indaga il popolo degli indoeuropei (e le loro migrazioni) che diedero luogo alla maggior parte delle lingue parlate nel Vecchio Continente. Se la parte sulle singole lingue prodottesi una volta che l'antico indoeuropeo si divise in vari rami può risultare un pochino noiosa, la parte introduttiva e finale sono davvero illuminanti!
Quite good but very meagre on some large language groups such as Celtic languages in contrast to for example the Indo-Iranian or Greek languages. Sometimes I get the feeling that the author over-idealizes the Old Europe civilization. Very knowledgeable though and worth the read