Chiara è disperata per essersi lasciata convincere a trascorrere le vacanze natalizie sulle Dolomiti insieme alla sua famiglia, invece di scappare verso l’agognato sole dei tropici. L’ultima volta che ha messo gli sci ai piedi, parecchi anni fa, si è ripromessa di non farlo mai più. Non può neppure invocare la complicità della sorella Elisa che, fresca di matrimonio, ha deciso di dimostrare al consorte, fanatico sciatore, quanto sia ansiosa di macinare chilometri di piste innevate. E così Chiara, una volta arrivata, si rende conto che nulla potrà salvarla: dovrà unirsi agli entusiasti sciatori e sperare di tornare tutta intera. Come se la situazione non fosse già di per sé difficile, dovrà anche avere a che fare con Giulio, l’enigmatico fratello del cognato. Ma si sa, le sfide più ardue sono anche le più emozionanti: riuscirà Chiara a non lasciare sulle piste i legamenti e… soprattutto il cuore?
Nata nel 1980 in Croazia, nel 1987 si è trasferita a Milano, dove si è laureata in Economia dei mercati finanziari, presso la Bocconi. Ha lavorato alla J.P.Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata, dove si occupa di consulenza finanziaria e ottimizzazione fiscale. La matematica è sempre stata il suo forte, la scrittura invece è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza.
Due novelle tutto sommato carine! Anche se mi sarebbe piaciuto un libro solo su Chiara e Giulio in modo tale da avere più interazioni tra di loro. Secondo me ci sono delle ottime basi che non sono state sfruttate appieno.
Ho un rapporto conflittuale con la Premoli: alcuni suoi libri mi sono piaciuti – anche se nessuno mi ha esaltata – li ho letti volentieri e sono risultati carini e divertenti, mentre altri...altri sembrano scritti da un'altra autrice, tanto li ho trovati noiosi. Questo appartiene alla seconda categoria. È un brevissimo romance suddiviso in due tronconi, il primo, diciamo quello dedicato alla storia principale, poteva meritare un due stelle, due stelle e mezzo. Breve, storiella interessante, ma prosa pedante. Peccato per la seconda parte – che ha fatto precipiare il numero di stelle ad una soltanto – una sorta di prequel, che racconta un episodio accaduto pochi mesi prima della storia principale, con protagonista principale una delle comparse della prima storia (e la protagonista della prima come comparsa): è banale, la trama è molto superficiale e – cosa peggiore secondo me – non si sente per niente il cambio di protagonista: sia la prima che la seconda parte sono narrate in prima persona dalla protagonista di turno e...beh...non c'è alcuna differenza di stile, leggendo la seconda storia sembra di sentir parlare ancora la protagonista della prima (a tal punto che mi sono occorse alcun pagine per capire che l'io narrante non era più lo stesso e l'ho capito solo dai dialoghi, quando la voce narrante è stata chiamata con un nome diverso rispetto a quello che mi aspettavo: sono anche tornata indietro ed ho riletto, per capire se mi ero persa un qualche passaggio fondamentale io, ma no, non era proprio comprensibile). L'impressione generale che ne ho ricavato è che sia mancata una buona fase di editing del racconto, ci sarebbe voluto qualcuno, armato di penne blu e rossa, ad indicare interi paragrafi da riscrivere. Peccato. *** I surely have a conflictual relationship with Anna Premoli: I liked some of her books – even if no one exalted me – I enjoyed reading them and they turned out to be nice and funny, while others...well, others seem to have been written by another author, since I found themso boring. This one belongs to the second category. It is a very short romance, divided into two sections, the first, let's say the one dedicated to the main story, could have deserved a two stars, maybe two and a half stars. Short, interesting little story, but pedantic prose. Too bad for the second part – which dropped the number of stars to just one – a sort of prequel, which recounts an episode that happened a few months before the main story, with one of the extras character from the first story as the main protagonist (and the protagonist of the first as an extra): it's trivial, the plot is very superficial and – worst thing in my opinion – you don't even feel the change of point of view at all: both the first and second parts are narrated in first person by the protagonist of the moment and...well ...there is no difference in style, reading the second story it seems to hear the protagonist of the first one still speaking (to such an extent that it took me a few pages to understand that the narrator was no longer the same and the I only understood from the dialogues, when the narrator was called with a different name than what I expected: I also went back and re-read, to understand if I had missed some fundamental passage, but no, it wasn't quite understandable). The general impression I got from it is that a good editing phase of the story was missing: it would have taken someone, armed with blue and red pens, to indicate entire paragraphs to be rewritten. A pity.
Contiene due storie carine (una natalizia, l'altra estiva). La prima mi è piaciuta di più, credo che la Premoli sappia gestire benissimo le situazioni imbarazzanti che includono i parenti dei protagonisti. Probabilmente avrei preferito che la prima storia fosse più lunga ed approfondita rispetto alla seconda, che avrebbe potuto essere inserita in un'altra raccolta.
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie. Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmelo scappare? Assolutamente no. Continua la mia avventura nelle storie natalizie Newton che questa settimana mi hanno accompagnato donandomi ore serene e allegre. Un romanzo davvero super breve, questo, e forse unica pecca perché ho sentito mancanze che forse con qualche pagina in più non ci sarebbero state. La nostra protagonista è Chiara, una maestra alle prese con i progetti natalizi in famiglia visto che sua sorella ha deciso di trascorrere alcuni giorni sulle Dolomiti con la sua famiglia e quella del marito e lei voleva andare ai Tropici. Ma non tutto è sempre un male, quindi chi lo sa se questa vacanza sulla neve non potrà in realtà nascondere qualcosa di più avventuroso e... romantico.
Non immaginavo un romanzo simile e devo anche dire che è la prima volta che leggo qualcosa dell'autrice. La sua penna mi ha sorpreso e mi è piaciuta subito, tanto semplice e leggera da farsi divorare. Come dicevo, forse l'unico difetto è la lunghezza del libro ma nonostante ciò e alcuni cliché, la storia si mangia che è una meraviglia. Lo consiglio assolutamente.
Due novelle, due storie che riguardano due amiche. Chiara è quella che mi è piaciuta di più, la sua è una storia natalizia, un po’ impacciata ma molto divertente, mi ricorda la sottoscritta alle prese con la sua prima e unica volta con gli sci ai piedi, un completo disastro. Sveva è più antipatica, durante una vacanza in Croazia con le sue amiche per riprendersi da un quasi matrimonio conosce un boy scout molto attraente. Ho ritrovato la scrittura intrigante e divertente della Premoli ma gli epiloghi deludenti e la totale assenza di fisicità tra le coppie hanno smorzato il mio entusiasmo. La Premoli continua a non sforzarsi con queste novelle natalizie ed è un peccato perché c’è tanto potenziale e la sua scrittura mi piace. Come sempre attendo il suo prossimo libro 😉
Come al solito quando si tratta della Premoli ho preso il libro prima ancora di leggere la trama. Quando poi l’ho fatto, però ho quasi pensato che il romanzo fosse semplicemente la riscrittura de Vacanze sulla neve, una sua vecchia novella che ho recuperato il mese scorso.
Alla fine, in realtà, il romanzo è costituito da due novelle: la prima, quella da cui il volume prende il nome, ed una seconda ambientata l’estate precedente e che vede come protagonisti degli amici di Chiara. Entrambe sono carine, ma nulla di più. Sicuramente il romanzo sarebbe stato meglio se fosse stata un’unica storia, quella di Chiara e Giulio, come mi aspettavo quando ho iniziato il libro. Il fatto è che così facendo la storia è troppo corta e si perde la verve tipica dei romanzi della Premoli, fatta di scambi di battute e anche romanticismo. Così facendo il tutto viene condensato in poche pagine e arrivati alla fine ho avuto un senso di mancanza e di insoddisfazione. E questa è stata davvero una delusione, perché Chiara e Giulio mi stavano davvero piacendo molto come personaggi, sia presi singolarmente che come coppia, ero certa sin da subito che avrebbero fatto molte scintille!
Per quel che riguarda la seconda novella, questa è ambientata l’estate precedente e vede come protagoniste Chiara e le sue amiche, in particolare Sveva, che lì incontrerà l’amore della sua vita. Ho trovato questa seconda storia molto divertente, soprattutto in certe scene, tipo quella della barca o della tenda. Ma per il resto l’ho trovata alquanto insignificante e non in grado di aggiungere un qualcosa in più al volume.
Nel complesso un libro comunque carino, anche se devo dire che mi aspettavo proprio qualcosa di totalmente diverso.
Premesso che è sempre un piacere leggere Anna Premoli, grazie al suo stile frizzante e spiritoso, con questo libro mi sono davvero divertita, soprattutto nella prima parte. Infatti, in calce al romance portante, segue una sorta di flashback, una novella intitolata “From Baška with Love” che narra le avventure tragicomiche delle tre amiche protagoniste (Chiara, Sveva e Silvia) durante un viaggio in Croazia, dove, tra l’altro, Sveva conosce il ragazzo del quale si mostra perdutamente innamorata ad inizio libro. In realtà, però, “UN AMORE SULLA NEVE” vede come personaggio principale Chiara, che consuma quantità industriali di latte schiumato, odia il freddo ma durante le vacanze natalizie va a Corvara per volontà della famiglia, è costretta a “subire” le feste comandate con una parentela allargata, petulante ed imbarazzante, odia sciare ma si fa violenza (e lo fa lo stesso per amore della sorella), impara a sciare grazie al tutoring del futuro amore. Insomma, se non consideriamo il fatto che sono figlia unica e che le mie puntate in montagna spaziano, ahimè, ovunque ci siano impianti sciistici, nei fondamentali, sembra la storia della mia vita! Probabilmente è per questo motivo che il romanzo mi ha catturato così tanto perché, oggettivamente, rispetto ad altre produzioni della Premoli, è un po’ deludente in quanto l’ho trovato superficiale e poco approfondito, sia nella trama che nella caratterizzazione dei personaggi. Una lettura leggera, forse anche troppo, per il periodo delle feste.
Non mi esprimo, non ho capito il senso di questa “storia” in cui non succede nulla, ok essere una novella, ma un minimo di trama, interazione, senso me lo aspetto.. peccato
Anche quest’anno Anna Premoli ci propone una novella breve ambientata nel periodo più freddo e festoso dell’anno. Immaginatevi una protagonista single con una madre invadente che non vede l’ora di accasarla, un affascinante scapolo - fratello del marito della sorella, una suocera protettiva e le imminenti festività natalizie da passare tutti insieme in montagna. Il risultato? Una commedia romantica che vedrei benissimo come un film di Hallmark! Un amore sulla neve è una lettura deliziosa e ironica con una protagonista / narratrice in prima persona molto simpatica e impulsiva. Anche l'enigmatico Giulio mi è sembrato un tipo molto interessante. L’unica pecca? È un racconto breve di circa 130 pagine, quindi finisce troppo velocemente! Io avrei voluto leggere qualche scena in più di Chiara e Giulio, magari qualche loro appuntamento e persino qualche scenetta esilarante in più con le famiglie. Per il prossimo anno spero che Anna Premoli decida di scrivere un Holiday Romance bello lungo!
Nel volume trovate anche una seconda novella con protagoniste Chiara e le sue amiche. Non è ambientata a Natale ma alcuni mesi prima durante le loro vacanze al mare, anche le loro improbabili avventure in campeggio mi hanno fatto sorridere!
Punto di vista: prima persona Sensualità: NON ci sono scene spicy Caratteristiche: novelle brevi, holiday romance Stile narrativo: scorrevole, ironico Tipo di finale: conclusivo
Come anticipato nei miei aggiornamenti di lettura avverto che una delle stelle è data solamente per il Golden retriever Rex, se lo vorrete leggere capirete (anche se è stato il classico cliché del "mi è scappato il cane") che vi farà fare più sottolineature lui che il resto. Detto questo, ho letto questo libro grazie a Prime Reading e per me posso dire "Menomale che non ci ho speso dei soldi" perché non so quanto costi ma non ne sarebbe valsa la pena. Cercavo, si, un romanzo d'amore con note natalizie, leggero e da leggere in fretta, ma questo è TROPPO in fretta! Suddiviso in 2 parti che c'entrano poco tra di loro in quando sono due punti di vista di due ragazze (amiche) con due storie d'amore differenti, che cominciano e non arrivano da nessuna parte, nessuna delle due. Si parla solo della fase di conoscenza e avrei preferito che fossero suddivise in due libri differenti in modo da poter conoscere meglio entrambe le storie comunque molto interessanti, visto che anche nella trama del libro si parlava solo della storia di Chiara. La storia di Sveva sarebbe stata perfetta come spin off. Per questo motivo non sono riuscita ad empatizzare con i personaggi perché semplicemente non ne ho avuto il tempo! Quando stavo iniziando il racconto è finito.
È il primo libro che leggo dell'autrice e mi piacerebbe leggerne altri perché mi piace il suo modo di scrivere, ho letto il libro in 3 giorni perché non mi staccavo dalle pagine e mi ha fatta divertire, spero che gli altri siano meglio di questo.
Libro leggero o meglio dire leggerissimo, perfetto da leggere durante una vacanza o quando si ha bisogno di staccare la testa dal mondo senza andare a cercare un libro da 500 pagine.
Anna Premoli mi ha sempre stupito per questa sua semplicità nel raccontare storie d’amore.
Il libro è diviso in due novelle posso dire: Chiara e Giulio, Sveva e Federico. Due storie bellissime e che ti tengono incollat* alle pagine.
Personalmente l’ho letto durante un mese impegnato di verifiche e posso dire che staccare la testa per un po’ è davvero confortevole. Questi personaggi mi hanno catturata e mi hanno aiutata in queste giornate di studio intenso. Certe volte mi stupisco di quanto sia forte il potere dei libri sui lettori. <3
Lo consiglio vivamente per chi h bisogno di qualcosa di davvero molto leggero, anche solo per provare a uscire dal blocco del lettore.
Lettura scorrevole, i personaggi erano ben strutturati e divertenti ma sembrava quasi che ci fosse la fretta di arrivare al finale e al lieto fine, sicuramente apprezzato ma troppo affrettato, il che è stato un peccato perché poteva regalare diverse risate. Poi non ho capito la seconda parte del libro, perché incontrarla su Sveva e sul viaggio quando già sapevamo come sarebbe finita la storia? Peccato, sono sicura che poteva essere un gran bel libro e creare un sequel per la storia di Sveva.
Purtroppo c'era la sostanza, ma non la pratica, infatti le storie si interrompono entrambe sul più bello senza darci nulla più se non i primi momenti di conoscenza e di interesse. Un vero peccato, avrei letto volentieri qualche pagina in più di entrambe le storie, soprattuto quella di Giulio e Chiara.
Anna Premoli è sempre una garanzia però devo dire che, anziché includere nel volume la novella "From Baška with love", avrei preferito venisse dedicato più spazio alla storia di Chiara e Giulio.
Delusione. Grande delusione. La trama sembrerebbe essere promettente e i pochi capitoli del libro dedicati ai personaggi promettevano bene. Ho adorato tanto la nonna di Chiara e Chiara stessa, mi sono piaciuto. Peccato che è davvero troppo corto. Fai appena in tempo a conoscere i personaggi che la storia finisce, e finisce sul momento più interessante. Ci perdiamo un sacco di cose che mi sarebbe piaciuto leggere. Peccato. Boh, sinceramente costa davvero tanto per un libro che contiene 2 racconti, di cui uno è uscito qualche anno fa in una raccolta e che già mi aveva lasciato un po' delusa. Sinceramente, sarebbe stato più corretto se fosse stato scritto nella quarta di copertina la presenza del vecchio racconto, almeno uno è libero di scegliere se acquistarlo ora a questo prezzo oppure aspettare.
Pochi libri mi hanno innervosita così tanto come questo. Leggo la Premoli da anni, i suoi ultimi romanzi non mi hanno mai convinta al 100%, ma quando ho cominciato a leggere questa novella mi si erano un po' riaccese le speranze: c'era sempre qualche uscita cringe da farmi alzare gli occhi al cielo, con alcune frasi dette/pensate dalla protagonista molto stereotipate, però la storia aveva delle buonissime premesse e mi sembrava molto più carina delle ultime che ho letto dell'autrice. Se non fosse che la novella viene letteralmente interrotta SUL PIU' BELLO, con un finale che dire affrettato è un eufemismo e che viene buttato lì totalmente a caso. Tutto questo per introdurre una seconda novella, che non è ambientata in inverno, non è interessante, niente di niente: è la storia di come un'amica della protagonista della prima novella conosce il suo fidanzato. E anche quella ovviamente è affrettata e troppo breve. Ok, una novella è per definizione breve, però è anche vero che deve essere ugualmente sviluppata in modo completo seppur con un numero di pagine estremamente ridotto. Se fosse stata solo breve e sviluppata male, con un finale raffazzonato, è un conto: ma finire in modo affrettato una novella per introdurne un'altra totalmente inutile di cui non mi interessava NULLA è una cosa di cui non capirò mai il senso e che è servita solo per farmi venire rabbia. Avrei quindi dato di più a questo libro se l'autrice non avesse fatto questa scelta a me incomprensibile, che mi ha fatto venire un nervoso allucinante e fatto passare la voglia di leggere l'inutilissima seconda novella.
Dove sono finiti i dialoghi intelligenti e pieni di spirito caratteristici della scrittura di Anna Premoli? Dov’è la chimica tra i personaggi? Dove sono le amicizie solide e i confronti costruttivi con i personaggi secondari? Le sfide realistiche e quotidiane della vita, di coppia e non, a cui ci siamo appassionate nei romanzi precedenti?
Due “coppie”, quattro personaggi senza consistenza. Poche pagine spese quasi tutte nella descrizione fisica di questi due Adoni che oltre capelli folti e addominali scolpiti non sembrano avere null’altro da offrire alle due nevrotiche, scialbe e a tratti anche acide e antipatiche protagoniste, o spese in rocambolesche disavventure che, alla meglio, sono completamente superflue.
È il primo libro che leggo della Premoli e devo dire che mi ha deluso rispetto alle aspettative che mi ero fatta. Il titolo porta alla conclusione che si narri solo di “un amore sulla neve” e invece ne viene inserito un secondo che è un prequel della prima novella con addirittura un cambio di personaggio narrante (inizialmente ho fatto fatica a capire il cambiamento). Oltre a ciò le novelle sono molto corte e si fermano proprio bei momenti più belli senza approfondire i legami tra i protagonisti. Sarebbe stato meglio fare un un’unica novella di “un amore sulla neve” (prima storia) con più capitoli rispetto a quelli che ha. Facendo una media alla prima do 2,5 mentre alla seconda 1 facendo quindi una media arrivo a un totale di 2 stelle.
Maria - per RFS . Che sia la montagna o il mare, il posto ideale per trovare l’amore, l’autrice con questo libro sembra mettere d’accordo un po’ tutti.
Un amore sulla neve è un romanzo frizzante, a tratti dolce, carico di humour come solo Anna Premoli sa fare.
La storia si apre con Chiara, maestra di scuola nel fior fiore dei suoi anni, alle prese con i progetti natalizi (e non solo) della sua famiglia, mentre Elisa, sua sorella, vuole sfidare il neo marito a dimostrare le sue capacità sciistiche e per questo motivo decide di trascorrere alcuni giorni sulle Dolomiti con le rispettive famiglie.
Chiara quindi deve dire addio definitivamente al suo tanto agognato sole dei tropici per intraprendere quelle che saranno vacanze a dir poco esilaranti. Non poteva mancare all’appello Giulio, il cognato di Elisa, un adone bello da mozzare il fiato con un paio di occhi meravigliosi quanto sfuggenti. La ragazza ne è sopraffatta quasi subito ma Giulio, sebbene mostri una galanteria che colpisce e attira, ha qualcosa di misterioso, che l’attrae ma al contempo la fa desistere dai suoi propositi.
Così quelle che dovevano essere delle vacanze noiose, per non dire fastidiose, data la presenza della sua famiglia che la vede come la “pecora nera”, si riveleranno forse le più incredibili della sua vita.
Chiara è una donna indipendente, testarda e risoluta che, proprio per le sue caratteristiche, è capace di entrare nel cuore del lettore.
Lo stile di Anna Premoli è inconfondibile: acuto, scorrevole e poi c’è quell’umorismo tutto suo che speravo di trovare anche in questo libro.
I personaggi vengono descritti con una penna impeccabile, così come le ambientazioni: da una Milano luminosa e frenetica alle maestose, fredde e innevate Dolomiti. Mi è piaciuto il modo con cui sono stati inseriti e descritti i legami di parentela con i relativi problemi di comunicazione madre-figlia, le aspettative dei genitori nei confronti de propri figli ma sempre mantenendosi su toni che non hanno smorzato la leggerezza del romanzo.
E, come è stato scritto all’inizio, l’autrice riesce a mettere d’accordo tutti: che sia la montagna o una bella spiaggia tropicale, l’amore è sempre dietro l’angolo pronto a venir fuori anche tra le situazioni più disperate sotto a un caldo sole tropicale. Come? Vi basterà leggere Un amore sulla neve!
recensione a cura del blog "Libri Magnetici" by Milly
Ritorna la Premoli con una nuova storia. La nostra protagonista, Chiara, una donna forte che ha anche un bel caratterino, la quale non ha paura di mostrarlo a tutti soprattutto ai suoi parenti e ai parenti del suo nuovo cognato. Perché la sorella ha deciso di sposarsi dopo una breve conoscenza. Si ritrova al pranzo domenicale con tutta la famiglia compreso il bellissimo fratello di suo cognato.
A meno che uno non consideri poco attraente un uomo con spettacolari capelli castani, mossi proprio quel tanto che basta per avere un volume per cui tutte le donne del mondo sarebbero disposte a uccidere, grandi occhi color nocciola e una mascella pressoché perfetta che oggi è velata da un accenno di barba. Ed è alto, cielo se è alto…
Giulio, è misterioso, sembra un uomo tutto d’un pezzo, lei lo vede come un tipo molto serio e decide di tirar fuori tutta la sua vena ironica. Non sapendo di stare conquistando il suo cuore. Ne avrà conferma quando la famiglia deciderà di trascorrere le vacanze natalizie in montagna. Tutti insieme per una settimana sulla neve.
Per un secondo mi dimentico persino di respirare. Quando vuole, sa essere incredibilmente intenso.
Insieme alla storia di Chiara e Giulio, la scrittrice fa un tuffo nel passato e alcuni capitoli sono dedicati ad un viaggio avventuroso che farà con le sue amiche. Questa volta a parlare in prima persona non è Chiara ma la sua amica Sveva. Si nota subito la penna tipica della scrittrice con la sua attenzione nei dettagli e nelle descrizioni. Una bella novella da leggere in poco tempo e soprattutto se amate come sfondo una bella casa in montagna e la neve. Buona lettura.
«Molto», mi fa il verso. «È da quando ti conosco che tutto mi pare in qualche modo… migliore».
Esce oggi il nuovo romanzo di Anna Premoli "Un amore sulla neve". E' il primo libro che leggo dell'autrice e devo dire che come primo incontro non è andata per niente male.
"Ma lei non conta, perchè è nata con la camicia. Io invece con la sfiga cucita addosso."
Lo stile della Premoli è nelle mie corde: semplice, scorrevole e ironico. Mi sono ritrovata spesso a sorridere per l'umorismo di Chiara che era sottile, divertente e mai snervante. E ovviamente sono stata ammaliata fin da subito da Giulio Mantovani, quasi percepivo il suo Dark Blue di Hugo Boss mentre leggevo.
"Ecco Giulio Mantovani potrebbe tranquillamente essere un serial killer, per quanto ne sappia, ma gli va riconosciuto che sarebbe comunque un serial killer molto affascinante."
Pur essendo un'amante del caldo e del mare, l'ambientazione non mi è dispiaciuta, anzi: ho scoperto un mondo dietro le Dolomiti. Mi sono divertita a "studiare" il percorso della Sella Ronda per immergermi per bene nella storia.
"E' evidente che la signora Mantovani sia segretamente una grande fan di Frozen e che stia mirando al mio cuore."
Ciò che poi si percepisce subito e che ho apprezzato particolarmente è il calore familiare. Le discussioni tra i parenti, la nonna svampita, i fratelli complici mi hanno ricordato tanto le cene in famiglia e hanno donato al racconto una nota speciale.
"Ottimo, mia nonna non si ricorda della mia esistenza ma fa entrare il fratello di mio cognato che avrà visto giusto il giorno delle nozze?"
Tirando dunque le somme: c'è un pizzico di sensualità, un goccio di romanticismo (q.b.) e tanta ironia. Poi abbiamo un'ambientazione invernale e due protagonisti intriganti. Infine, uno stile fresco e arguto dell'autrice. Si è capito che mi è piaciuto?!
Due novelle natalizie molto carine da leggere per allietare qualche ora. Da un lato vi è la storia di Chiara che si ritroverà a trascorrere le festività natalizie in montagna con la sua famiglia e la famiglia del cognato. Per una che non ama sciare e non va proprio d’accordo con la famiglia del cognato in più aggiungiamoci i tentativi di sua madre di volerla sistemare a tutti i costi con il fratello del cognato si prospettano delle vacanze da incubo. Invece a dispetto delle previsioni sarà proprio Giulio Mantovani, fratello del cognato, a rendere piacevole e interessante questa terrificante vacanza rivelandosi un valido supporto e una piacevole compagnia tra discese spericolate e baci rubati che lasciano intendere che qualcosa di bello possa essere coltivato e possa durare nel tempo. L’altra novella è dedicata a Sveva, amica di Chiara, ed è ambientata qualche mese prima in un campeggio in Croazia. Sarà coinvolta dalle sue amiche in questa vacanza da incubo, per lei amante dei resort, per dimenticare che il suo fidanzato l’ha lasciata due mesi prima del fatidico giorno. Tra disavventure linguistiche, difficoltà tecniche con la tenda e tante altre difficoltà Sveva dovrà far appello a tutta la sua pazienza. Sarà l’incontro con Federico e Rex, il suo cane, che renderanno tutto più interessante. Consiglio la lettura di questo libro anche se, personalmente, avrei preferito per entrambe le storie un finale chiuso e più completo in quanto non sono una grande fan dei finali aperti che ti lasciano l’amaro in bocca
3.5 ⭐️ Due novelle divertenti e frizzanti, ma avrei voluto avere più tempo per conoscere e affezionarmi ai personaggi. Le avrei preferite in ordine diverso. Leggendo questo libro ho riso di pancia e non sono riuscita a metterlo giù fin quando non sapevo come sarebbe finita tra Chiara, Giulio e le loro bizzarre famiglie. Ho adorato l'ambientazione di un romance in montagna e sulle piste da sci 😍 "Secondo Elisa siete perfettamente in grado di sciare. Entrambe." "Elisa beve. Oppure di droga. Questo mi pare ovvio." "Di già? E io che pensavo che la disperazione partisse solo dopo il primo anniversario di matrimonio...", ridacchia mentre si immette nel traffico. [..] "Tutto dipende dalla suocera che uno si ritrova", non resisto dal commentare. "Touché", ride divertito. "Mia madre sa essere un osso duro." ________________________________
3⭐️ Prima che iniziate a leggere questo libro vi comunico che al suo interno sono presenti due parti : la prima è la storia principale e la seconda è una storia ambientata in un tempo precedente e viene raccontata dalla migliore amica della protagonista della prima. Vi consiglio dunque di leggere prima la seconda vicenda, o almeno io avrei preferito leggerle in questo ordine. Purtroppo entrambe le storie non mi hanno colpita, mi sembrano entrambe poco coinvolgenti e non totalmente concluse, peccato perché c’era un buon potenziale.
non mi è piaciuto. la storia non mi ha preso e non l’ho capita. non ho trovato colpi di scena, avrei preferito se la storia si fosse estesa su Giulio e Chiara. lettura nel complesso scorrevole e tutto sommato piacevole.😊