Il mostro, fin dall’etimologia, è un segno, un messaggio: mette in guardia, avverte della crisi. Nelle sue centinaia di declinazioni, la categoria del mostruoso è vasta e complessa tanto quanto l’umano. E proprio qui il mostro si fa specchio, conseguenza, matrice, parte dell’umano stesso: può, proprio come l’umano, essere osservato da prospettive diverse, cambiando nel tempo e nello spazio. Così in questo saggio, passando attraverso le figure mostruose eppure umane dell’immaginario letterario e non solo, il confronto con la mostruosità è fatto di estetica, genetica, potere, sesso, genere, razza, umanità, animalità. Tra mostrificazione del diverso e accettazione della propria mostruosità, tra scienza e superstizione, erotismo e orrore, ecco Monstrumana, un modo per scoprire la meraviglia che alberga in ciò che più temiamo, e che talvolta rifiutiamo.
Il cielo stellato sopra di me e il mostro oscuro in me
"Frodo 'vede' Gollum e ne prova compassione ed è questa simpatia che gli impedisce anche in seguito di ucciderlo e di farlo uccidere. Viceversa Gollum vede Frodo e in Frodo rivede sé stesso: se Frodo vede in Gollum una sua proiezione futura, Gollum vede in Frodo una sua proiezione passata. Frodo pre-vede ciò che sta diventando, Gollum ri-vede ciò che era."
Podcast di natura letteraria tenuto da Francesca Giro e Gaetano Pagano, Monstrumana trova asilo in questo adattamento cartaceo edito da EffeQu: scopo del progetto è quello di sondare le più disparate sfumature del "mostro" in letteratura. Fin dalle prime pagine emerge la sconfinata conoscenza dei due autori, esploratori di quel panorama letterario di genere che ha saputo, nel corso dei secoli, riflettere le evoluzioni sociali quanto immortalare le ambiguità dell'uomo. Il duo opta per una dissertazione in capitoli distinti tra loro, ognuno di essi dedicato a un singolo mostro: il risultato finale è un excursus agile ma non banale; ogni figura letteraria (o quasi) guadagna in complessità e restituisce lustro a un genere ingiustamente relegato alla serie B. Da segnalare, tra tutti, i meravigliosi capitoli dedicati a Dottor Jekyll & Mister Hyde e il Gollum di tolkeniana memoria.
Perché solo 4 stelle? Purtroppo il libro è falcidiato da refusi, errori di battitura e distribuzione delle note non sempre congruente rispetto al posizionamento sotto il testo; senza poi citare l'utilizzo a targhe alterne della Schwa, una scelta stilistica che si traduce in una sistematica distrazione di lettura, rispetto all'idea di "arricchimento inclusivo" auspicato dagli autorƏ.
Un libro diciamo entry level sulla mostruosità e su come questa ci aiuta a riflettere sulla contemporaneità: i corpi, le identità, queerness, xenofobia e molto altro. Capitoli preferiti: Gollum e Dracula.
Ho dato un punteggio molto alto a questo libro perché Gaetano e Francesca hanno fatto un bel lavoro, come del resto ci si poteva aspettare ascoltando il podcast. È un libro di divulgazione appassionante, contemporaneo, pieno di spunti, che riesce in un obiettivo in cui pochi libri riescono, vale a dire costruire un ponte tra il pubblico e l'accademia. Detto questo (e posto, anche, che ve ne consiglio la lettura, al di là di tutto, magari in edizione ebook), sono stata davvero irritata e infastidita durante tutta la lettura dalla cura inesistente che è stata riservata a questa edizione. Quando spendi diciotto euro per un libro ti aspetti per lo meno che sia editato (e se l'editing è stato fatto, mi chiedo come siano potuti sfuggire certi errori grossolani sia sul piano della punteggiatura che su quello della costruzione della frase); ti aspetti che sia rigoroso (e invece trovi pagine in cui ci sono note vuote, citazioni senza numero di pagina - e no, non mi riferisco a quei casi in cui la pagina non è specificata perché è già stata specificata in precedenza: ho dimestichezza con questo tipo di scrittura, avendo scritto due tesi) e soprattutto ti aspetti che non sia una resa quasi puntuale di un testo che è stato pensato per un altro mezzo e che si può fruire gratuitamente, perché c'è una differenza abissale nel modo in cui le parole si tengono in piedi quando devono essere lette e quando devono essere parlate. Amo molto effequ perché ha dato vita a libri splendidi e importantissimi come Chilografia e Campo di battaglia, ma in questo caso sono rimasta molto delusa dal lavoro che è stato condotto su un testo che aveva un enorme potenziale.
Un saggio che ti accompagna per mano, come in un museo in cui ad essere esposta è la mostruosità dell’essere umano, o meglio, nell’essere umano. Tutti i personaggi di cui si parla, per quanto distanti, incarnano qualcosa di umano, qualcosa che preferiamo spesso dimenticare, ovvero le storture del nostro animo. Oppure sono lo specchio di quella diversità che tendiamo a considerare inferiore, non umana. Partendo dalla creatura di Frankenstein (per cui nutro un affetto infinito) e passando per i vari “mostri” della letteratura e del mito, Giro e Pagano conducono lə lettorə nelle profondità dell’animo umano, in modo analogo ma non identico a quello sperimentato con il loro podcast omonimo. “Monstrumana” è un saggio da leggere e rileggere, ma soprattutto è un testo che fa nascere la voglia di approfondire e di conoscere quei capolavori della letteratura che ancora non si ha avuto il coraggio di affrontare. Quando un saggio fa una cosa simile non può che essere considerato un grande saggio.
Dover dare un voto così basso a questo libro è per me molto difficile, ma assolutamente necessario. Ho apprezzato l’immenso lavoro di ricerca e studio che sono presenti nel libro, che è a tutti gli effetti un libro divulgativo pieno di spunti interessanti. Purtroppo la “trasposizione” in testo scritto di un contenuto pensato per un altro tipo di comunicazione non è stata, a mio parere, una scelta vincente. Diversi capitoli mi sono sembrati lunghissimi e molto pesanti, ma la cosa che più mi ha irritata durante la lettura è stata la poca cura messa in questa edizione. Lasciamo la parte le Schwa messe a caso nel testo (a volte ci sono altre no) e che io non apprezzo in generale, le cose più gravi sono decisamente costruzioni delle frasi fantasiose ( perdonabili nel parlato, meno nello scritto), punteggiatura usata in modo casuale, citazioni non specificate e note vuote.
Quanto c'è di umano nel mostro e quanto di mostro c'è nell'umano? A questa fondamentale domanda cerca di rispondere l'interessante saggio Monstrumana, analizzando le più celebri figure "mostruose" della letteratura - soprattutto inglese: la creatura di Frankestein, Dracula, Calibano, Mr Hyde, Carmilla, fino ad arrivare alle sirene e ai fantasmi. L'analisi della natura di queste affascinanti creature è fatta tenendo conto dei diversi approcci critici (biografico, storico, psicanalitico, politico, femminista) con cui questi argomenti sono stati affrontati dalla critica letteraria. Leggendolo ho ripercorso i miei studi di letteratura inglese, soprattutto quelli relativi al romanzo gotico, che ho molto amato quando frequentavo l'università.
Una bella panoramica sul mostro come concetto e sui mostri della letteratura, ricca di spunti e con una bibliografia che permette di approfondire dove, per necessità di tono e divulgazione, si è scelto di mantenere questo volume più stringato e compatto. Ho apprezzato soprattutto la scelta dei mostri, che affianca ai classici (come la Creatura di Frankenstein e Dracula) anche mostri meno ovvi (Gollum e la protagonista di "Notti al circo" di Angela Carter). In particolare, sono contenta che il capitolo sulle sirene faccia riferimento in dettaglio al disturbante e bellissimo "Sirene" di Laura Pugno, un caso più unico che raro nella letteratura italiana, che purtroppo è ancora troppo poco popolare.
Molto bello, anche perché mi ha dato l'opportunità di scoprire e leggere tanti libri che non conoscevo che sono andata a leggermi proprio per poi meglio gustarmi il capitolo dedicato. Lo finisco e ne vorrei ancora, un analisi così su molti altri bellissimi libri gotici/mostruosi. Mi ha fatto venir voglia di cercare altra saggistica a riguardo. Accetto ben volentieri consigli. Veramente bello poi perché è un saggio che non si legge come un saggio ma come un romanzo. Aggiungo e poi chiudo, bellissima casa editrice indipendente che merita davvero sostegno.
Un ottimo lavoro a due mani che completa il podcast, ampliandolo con nuove entrate, e rende il viaggio tra i mostri della letteratura vero e proprio cibo per la mente. Si spazia nei collegamenti sociali, antropologici e culturali, non accettando mai la versione più semplice e rassicurante ma scavando nei significati del mostruoso. Che dire, brav*!
Se la funzione del mostro è quella di interrogare il potere, possiamo forse stupirci nel vederne rivelata tutta la crudeltà? Non ho molto da dire se non che Francesca e Gaetano hanno un modo meraviglioso di farti avvicinare alle nuove teorie (es. queer, antispecista) connettendo temi civili e personaggi letterari.
Un libro davvero necessario per iniziare a esplorare la tematica del mostro in letteratura e in cinematografia. Da integrare con conoscenze personali e letture, è un saggio chiaro e davvero ben fatto! Le mie analisi preferite: Frankenstein, Quasimodo, Gollum e i fantasmi ♥️
Molto interessante l’analisi di figure e topoi letterari legati al fantastico e al concetto del mostruoso, compresa un’interpretazione talora inedita e l’evolversi di queste figure nel tempo.