Dentro l'algoritmo - Le formule che regolano il nostro tempo

by Donata Columbro

L’algoritmo è una mano invisibile che governa le nostre vite? E da quando succede? Oggi questo termine è sinonimo di computer, ma anche di intelligenza artificiale: è in realtà un insieme di regole, un procedimento costruito dall’essere umano per ottenere la soluzione a un problema. Può decidere al posto nostro, modificare la rappresentazione di una categoria di persone, radicalizzare rappresentazioni del mondo, ma come principale scopo ha quello di massimizzare il tempo che l’utenza passa su app e dispositivi. In questo libro vogliamo capire cos’è l’algoritmo che sembra influire in modo così preponderante nella nostra quotidianità. Perché ce ne stiamo occupando tutti così tanto in questi ultimi anni, cosa è cambiato rispetto a quando sono arrivati i primi social network, e come possiamo capirne il funzionamento per migliorare il nostro tempo.

Genres: Nonfiction

138 pages, Paperback

Published November 23, 2022

About the author

Giornalista, divulgatrice e scrittrice. Per il suo modo accessibile e inclusivo di divulgare la cultura dei dati è stata definita una “data humanizer”. Collabora con diverse testate, tra cui «Lucy», «Internazionale» e «La Stampa», per cui cura la rubrica Data Storie. È docente a contratto per l’università Iulm di Milano e per l’università della Svizzera Italiana a Lugano. Insegna data journalism al Master di giornalismo di LUISS e ogni mercoledì pubblica una newsletter su dati, algoritmi e tecnologia. È autrice dei libri Ti Spiego il Dato (Quinto Quarto 2021), Dentro l’Algoritmo (effequ 2022) e Quando i dati discriminano (Il Margine 2024).

Reviews

[Virginia · Rating 4 out of 5]

Una stellina in meno perché è troppo breve!

[Vanessa · Rating 3 out of 5]

Cerca di coprire un campo vastissimo, con il risultato di immergere solamente le dita dei piedi "dentro l'algoritmo". Ha deluso le mie aspettative, ma forse il testo serve di più a chi è completamente a digiuno sull'argomento. Ottima la bibliositografia e tutti gli spunti sparsi per il libro. A questo punto non capisco questa recente tendenza a pubblicare libretti di 100 pagine che hanno un potenziale enorme e poi non esplorato, quando invece avrebbero (e avremmo anche noi) bisogno di più tempo, spazio e pagine. Un vero peccato non essere entrata dentro l'algoritmo, perché l'autrice ha un dono: uno stile chiaro che trasmette molto calore, sebbene il tema sia insidioso e - a mio parere, viste le ultime derive - deprimente.

[Sabrina Scoma · Rating 3 out of 5]

Uno spiegone semplice di cosa sono gli algoritmi e come stanno impattando sulla nostra vita. Donata Columbro è sempre bravissima nel fare divulgazione, e soprattutto nello stimolare e attivare riflessioni. Algoritmi e intelligenze artificiali sempre più avanzate ci semplificano la vita davvero o ce la complicano? Sarebbe bello un approfondimento sulle soluzioni concrete, anche tecniche, a questi problemi. Da leggere! 🤓

[Tommaso Baldovino · Rating 4 out of 5]

Un saggio breve sugli algoritmi e tutto ciò che ci gira intorno. Brava Donata a fare divulgazione, sarebbe bello vedere approfonditi certi temi e domande che si trovano solo nelle pagine finali. Lettura interessante.

[Barbara · Rating 3 out of 5]

3,5

[Roberta · Rating 5 out of 5]

Divulgazione fatta bene, in maniera dettagliata, fluida e intersezionale.

[Maurizio Codogno · Rating 3 out of 5]

Mezza delusione

Il precedente libro di Donata Columbro, "Ti spiego il dato", mi era piaciuto molto e quindi mi sono comprato sulla fiducia quest'altra sua opera. Devo però dire che sono rimasto abbastanza deluso. Nel libro si trovano molte citazioni di cosa dicono altri autori, e da questo punto di vista il testo può essere comodo come manuale di riferimento: ma in realtà non si va "dentro" l'algoritmo, non dico dal punto di vista tecnico ma neppure da quello per così dire sociologico. Sì, ci sono vari accenni qua e là, ma almeno a mio parere manca una visione di insieme su quali potrebbero essere i problemi che ci dà "l'algoritmo", come il fatto che lo scroll infinito e l'aggiornamento in tempo reale inducano l'utente a continuare a stare all'interno dell'applicazione, oppure che in un gioco il non riuscire sempre a vincere ma andare comunque vicino dà dipendenza. Anche il contesto del bias degli algoritmi di riconoscimento, bias che dipende dal loro addestramento, sarebbe potuto essere spiegato meglio. La parte positiva è che perlomeno Columbro dice fin dall'inizio che la personificazione dell'"algoritmo" è una brutta cosa.

(Vabbè, io poi trovo che la schwa faccia solo perdere tempo durante la lettura, e mi fa ridere che in una figura del libro l'amicə è rimasta un'amica... Ma quelle sono fisime mie)