L’insegnamento della musica, come di quasi tutte le materie artistiche, viene considerato da molti superfluo: non fornisce conoscenze spendibili nel mercato del lavoro e non contribuisce alla crescita economica della società. Ma possiamo veramente farne a meno? Beatrice Venezi non ha dubbi: se da un lato lo studio delle note, la conoscenza della storia musicale o la padronanza di uno strumento garantiranno un futuro lavorativo a pochi, dall’altro hanno una funzione fondamentale che non possiamo permetterci di perdere. Attraverso la musica entriamo in contatto con una forma di comunicazione preverbale capace di aprire la nostra mente e forgiamo un legame indissolubile con un aspetto fondamentale della nostra identità di italiani e di europei. E per cominciare non c’è bisogno di un impegno massacrante o di un talento eccezionale: basta spendere qualche ora a passeggiare tra i liutai di Cremona alla ricerca delle inestimabili opere di Stradivari, o volteggiare tra le calles di Buenos Aires al ritmo di Piazzolla, o inseguire Mozart nel suo Grand Tour attraverso l’Italia, visitare i teatri di Mosca fra le coreografie della compagnia del Bol’šoj, farci raccontare la vita di Giacomo Puccini e John Cage, di Rossini e Giuseppe Verdi. Con la guida di Beatrice Venezi, giovane ma ormai notissima direttore d’orchestra, in questo prezioso volume possiamo ampliare la nostra grammatica emozionale, riscoprendo quei brani che fin da piccoli hanno risuonato nelle nostre coscienze, formando, spesso inconsapevolmente, il nostro gusto e le nostre idee. Ma non solo. Queste agili lezioni ci consentono di ricostruire la storia della nostra cultura, e quindi di comprendere meglio la nostra società e le sue evoluzioni, di ricordarci che la bellezza è a portata di mano e accessibile a tutti, basta solo imparare a guardare nella giusta direzione.
Dal titolo e sottotitolo mi sarei aspettato un libro diverso. Non è né un’apologia sull’importanza di fare ed ascoltare musica, né un testo lineare sulla storia della musica. Sono invece una serie di lezioni ricche di spiegazioni ed aneddoti sulla musica classica ed i suoi protagonisti. Il libro è scritto con uno stile moderno, semplice e chiaro. Mi è piaciuto.
Premetto che stimo moltissimo Beatrice Venezi come direttore d'orchestra. Il libro è piacevolmente leggibile con delle pillole sufficientemente approfondite per stimolare la fantasia e motivare l'approfondimento si un lettore con culturale musicale medio/bassa. Non si tratta chiaramente di un trattato di musica ma io ho imparato tante cose che non sapevo. Scritto in maniera semplice abbraccia varie categorie musicali (lirica, strumentale, orchestrale, etc). Inizierò a leggere anche l'ultimo suo libro su Puccini.
Una sorta di raccolta di appunti su alcune curiosità della storia della musica, narrate in modo davvero ottimale considerando che l'autrice di professione fa la direttrice d'orchestra e non la scrittrice.