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164 pages, Paperback
Published April 10, 2009






Di norma una bugia serve a nascondere una verità, magari qualcosa di vergognoso, ma reale. La sua non nascondeva nulla. Sotto il falso dottor Romand non c’era un vero Jean-Claude Romand.
"mi sembra anche di cominciare a percepire quella voce interiore carica di senso che finora si è manifestata soltanto attraverso sintomi o azioni. Intuisco fino a che punto sia essenziale sentire dentro di me una parola che trovi conferma nell’ascolto di un altro e di ciò che produce un’eco in lui. Il fatto che lei non riesca a parlare della mia storia in prima persona mi sembra in parte legato alla difficoltà che ho io a parlare di me stesso in prima persona. (...) ed è terribile pensare che se a suo tempo avessi avuto accesso a quell’“io” e di conseguenza al “tu” e al “noi”, avrei potuto dire loro tutto quello che avevo da dire senza che la violenza rendesse impossibile ogni dialogo."
Jean-Claude Romand, in una lettera a Carrère. 1996
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