Non è possibile essere sempre felici e avere una vita in cui non succedono mai cose brutte. Gli imprevisti, lungo il cammino, sono guerre, pandemie, crisi economiche ma anche persone care che muoiono, altre che ci fanno soffrire o ci mettono i bastoni fra le ruote incasinandoci i piani.
Eppure, finora, i manuali di crescita personale ci hanno infarcito la testa con idee senza fondamento che hanno prodotto aspettative sbagliate. Ci hanno convinti che "volere è potere", e così facendo hanno trasformato la nostra vita in una lotta costante, piena di delusioni e sensi di colpa. Ci hanno messo in testa che "la fortuna non esiste" e siamo noi ad attirare la buona e la cattiva sorte, rendendoci così incapaci di accettare il fallimento e alimentando una spirale di frustrazione.
Con questo libro Paolo Borzacchiello spiega, in modo semplice e molto pratico, alcune dinamiche che stanno alla base delle nostre azioni quotidiane per migliorarle. Ci dice come affrontare alcune situazioni e persone che incontreremo lungo la strada, con le quali dobbiamo confrontarci tutti i giorni e verso le quali è opportuno prendere le adeguate contromisure. E ci invita ad affrontare alcune sfide che ci permetteranno davvero di crescere a livello sia personale sia professionale, in modo realistico, sostenibile e responsabile.
"Come prima cosa, però, dobbiamo fare tabula rasa e ridefinire il campo di gioco. Come?
Imparando a capire cosa può portarci momenti di gioia e cosa no, e scoprire, guardando dalla parte giusta, il tesoro davanti agli occhi, che, accecati dalla luce fasulla di riflettori artificiali, non abbiamo mai visto. Perché, se ridefinisci il campo di gioco, magari puoi renderti conto che forse sei già felice e non lo sai."
Paolo Borzacchiello (Brescia, 1974) è uno scrittore, consulente e imprenditore italiano. Fra i massimi esperti di intelligenza linguistica applicata al business, da oltre quindici anni si occupa di studio e divulgazione di tutto ciò che riguarda le interazioni umane e in particolare modo il linguaggio. È tra i più quotati trainer e speaker nel mondo della comunicazione efficace e della vendita ed è il direttore di HCE University.
Forse sei già felice e non lo sai è uno di quei libri che ti fanno continuamente chiedere se valga davvero la pena arrivare alla fine. Spoiler: alla fine ci sono arrivato, ma con l'amaro in bocca. L’autore dedica ampie sezioni a parlare dei i suoi successi personali, delle aziende che lo adorano, di quanto sia bravo e competente nel suo campo… manca solo la frase “Autorizzo il trattamento dei mei dati ecc.” per completare il CV. Il messaggio implicito è: “Ho avuto successo, la vita non sarà sempre dalla tua ma guarda io quanto sono stato bravo.”
A dire il vero, qualcosa di interessante qua e là lo si trova e per questo ho messo due stelle. Sono proprio quei piccoli spunti che ti fanno proseguire nella lettura, illudendoti che prima o poi arriverà un contenuto di vero valore. E quando ti accorgi che non succede, il fastidio aumenta.
Il culmine per me è stato l’elogio a Elon Musk: in quel momento ho capito definitivamente a che pubblico si rivolge questo libro e la direzione che prende è apparsa evidente: nonostante provi a distinguersi dai classici fuffa guru, in fondo ne è solo una variante più elegante (ma non per questo più profonda). Stile diverso, stesso vuoto. Non è tutto da buttare, ma nel complesso resta un testo che promette tanto e mantiene poco. Una confezione patinata per concetti spesso già sentiti, cuciti insieme in un modo che sembra più funzionale a vendere sé stesso che ad aiutare davvero il lettore.
Se un libro ti fa pensare “devo assolutamente memorizzare questi concetti perché altrimenti fallirò nella vita”, allora sei nel territorio della fuffaguraggine. E questo libro, pur con qualche spunto valido, non riesce a uscirne.