La speranza di pace di un intero mondo è legata al suo destino, ma Nihal della Torre di Salazar non l'avrebbe mai immaginato. Grandi occhi viola, orecchie appuntite, capelli blu e un'incredibile forza e agilità, Nihal sceglie di diventare un guerriero quando il feroce Tiranno e le sue armate di mostri e spiriti attaccano la Terra del Vento. Per salvare il Mondo Emerso dalla distruzione, Nihal affronterà legioni di agghiaccianti nemici, cavalieri su dorso di drago e i mille pericoli della ricerca di un talismano dai poteri infiniti, ma dovrà ridurre al silenzio anche i fantasmi che tormentano la sua mente. Mentre la battaglia imperversa, sempre a un soffio dalla morte e a un passo dalla vittoria, Nihal potrà contare solo su due validi Sennar, il giovane mago alla ricerca del perduto Mondo Sommerso, e la sua infallibile spada di cristallo nero.
Licia Troisi was born in Ostia, a little place by the sea near Rome. She’s been passionate about writing since her childhood. She took classical studies at high school and studied astrophysics in the university. She started to write her first trilogy, Cronache del Mondo Emerso (Chronicles from the Emerged World), at the age of 21. She got married in 2007 and is currently a PhD student in Rome. Music, movies and comics are among her interests.
Scrivo qui la mia opinione partendo dal presupposto che per me è stata la prima lettura fantasy in assoluto.
Quando ho iniziato questo lungo viaggio, durato quasi 2 mesi, non immaginavo affatto che sarebbe stato così difficile. All’inizio era come uno scherzo, mi facevano ridere tutte le creature magiche presenti nel Mondo Emerso e le situazioni assurde che i personaggi vivevano. Ma con l’avanzare della lettura ed entrando sempre più con la mente in questo mondo fantastico ho iniziato a considerarlo con più serietà e attenzione.
Ho seguito Nihal, tutte le sue avventure, la sua crescita, i suoi cambiamenti, le sue scelte non sempre condivise. Mi sono affezionata a lei, ai maghi, ai draghi, a Sennar, Soana, Laio, Ido, Oarf, Fen, tutti quanti.
È stato un piacere leggere queste 1000 pagine e scoprire il fantasy, che mi ha entusiasmata enormemente. Insomma, grazie Licia Troisi per questa trilogia.
~‼️Non è facile per il sottoscritto stendere questa recensione, perché mai mi sono trovato così in difficoltà su una trilogia fantasy che ha introdotto a questo genere generazioni di lettori, che inevitabilmente saranno grati a Licia Troisi per aver regalato loro una storia indimenticabile e che ricorderanno con affetto, perché magari quei libri hanno fatto amare loro la lettura. Senza troppi giri di parole: le cronache del mondo emerso per me sono state un gigantesco e inevitabile no, e aggiungerei sotto tutti i fronti passibili di analisi, tanto da avermi indotto ad abbandonare, cosa che con nessuna lettura ho mai fatto finora, il terzo ed ultimo libro, Il Talismano del Potere, e leggere le parti mancanti da dei riassunti e saltando qualche pagina ogni tanto. Mai ho provato così tanto fastidio durante la lettura di un libro, ed è proprio in virtù di ciò che questa recensione necessita di una grande premessa: se avete amato questa storia, se amate tutt’ora la Troisi come autrice, io non potrò che esserne felice, anzi vi invito a un dialogo costruttivo per illuminarmi sui punti di forza che io non sono riuscito a scorgere; leggere questo libro ora, anziché da adolescente, e con una esperienza di diverse letture fantasy alle spalle, pur tenendo conto che stiamo parlando di una trilogia uscita nel 2005-2006, ha sicuramente fatto la differenza, perché con ampia probabilità, se avessi letto questo libro a 15-16 anni, lo avrei amato, non avrei dubbi, come probabilmente è accaduto a tanti di voi. Detto ciò inizio ora la mia lunga analisi, che inevitabilmente sarà estremamente critica ma sincera, come d’altronde ho sempre fatto sinora.
~➖La trama delle Cronache del mondo emerso probabilmente è il punto più valido di questa trilogia, ma certamente non esente da difetti; tutta la storia, raccontata dal punto di vista di un narratore esterno alla storia e omnisciente, presenta una lentezza a mio parere disarmante: sebbene lo stile sia molto scorrevole, ho trovato nel complesso tutti i libri della trilogia molto lenti nel ritmo narrativo, probabilmente ciò dovuto al fatto che l’autrice stessa, numerose volte aggiungerei, si sofferma su dettagli che nel complesso si sono rivelati davvero poco utili; dettagli poco utili per la caratterizzazione dei personaggi, dettagli poco utili sul worldbuilding, dettagli poco utili sulla spiegazione della trama stessa. Un altro elemento che, almeno a mio parere, gioca molto a sfavore della trama, è anche la stessa divisione in libri della trilogia, qui più che mai formale: i primi due libri non sembrano presentare un vero e proprio finale, quanto più un troncamento della trama poi ripresa all’inizio del successivo libro, da ciò è nata la scelta di scrivere un'unica recensione su tutta la trilogia, poiché i libri presi singolarmente non hanno granché da dire e non possono essere considerati fini a sé stessi (e no, i finali non sono cliffhanger, motivo per cui ciò mi spinge a leggere il libro successivo, qui il finale non c’è proprio, perché i libri sembrano troncati). Un aspetto fortemente negativo della trama è che non solo è risultata estremamente lenta, ma anche estremamente piatta: ancora mi chiedo come sia possibile, ma la Troisi non è stata in grado di suscitare in me alcuna suspense nei momenti più salienti della storia, come se la sua scrittura desse la medesima importanza ad ogni atto narrativo, come se tutti gli eventi si equivalessero fra loro; un esempio pratico per spiegarmi meglio: i colpi di scena e i momenti più salienti dovrebbero essere rappresentati da alcune battaglie cruciali all’interno della guerra del Mondo Emerso contro il Tiranno, ma quando tali battaglie venivano raccontate, evento che avrebbe dovuto rappresentare il climax della narrazione, non ho percepito nulla perché i colpi di scena non erano preparati a dovere o perché, più banalmente, non erano presenti. Ultima nota sulla trama riguarda il finale dell’ultimo libro, che mi sono sforzato di leggere (da qui fino alla fine del paragrafo SPOILER): fomentata fin dall’inizio della trilogia la battaglia finale tra il tiranno e Nihal, peccato che questa non sia stata una vera e propria battaglia, ma un lunghissimo spiegone sul passato dell’antagonista, buttato lì tutto d’un fiato, perché sia mai che si vengano a scoprire frammenti della sua storia poco alla volta, conclusasi con un semplice colpo di spada al ventre che lo ha ucciso nel giro di una riga.
~💀Nota dolentissima è quella relativa ai personaggi protagonisti della storia, prima fra tutte la vera e propria protagonista, ovvero la nostra mezzelfo Nihal: il lettore vede crescere Nihal, dato che inizia a leggere le prime pagine del libro vedendola 13enne, poi 15enne fino ad arrivare alla fascia d’età compresa tra i 18 e 20 anni, fascia che comprende di fatto la maggior parte della narrazione di tutta la trilogia. Il personaggio di Nihal ha un grande problema, ovvero quello di far parte alla categoria dello stereotipo di female strong character che più fra tutte io tollero mal volentieri; Nihal della Terra del Vento, infatti, è il perfetto esempio di una Mary Sue: Nihal è una guerriera perfetta, Nihal è la prescelta, Nihal è nata per essere una guerriera, Nihal è bellissima (e la Troisi non fa che ricordare continuamente questo dettaglio anche nei momenti più inopportuni), Nihal è colei che salverà il Mondo Emerso, e, consapevole di tutto ciò, sa che avrà sempre ragione, quindi è anche una grandissima testarda. Tutto questo non avrebbe rappresentato un enorme problema se fosse rimasto confinato all’età di 15-17 anni, ma lo diventa nel momento in cui Nihal diviene una donna di 18-20 anni e si atteggia ancora da una adolescente di 14-15 anni: Nihal infatti, non solo è un personaggio poco sopportabile, ma è anche un personaggio che fino alla fine, si dimostra piatto perché privo di evoluzione, anzi al contrario regredisce sempre più; compie scelte sbagliate, non si rende conto dell’avventatezza delle sue azioni non prendendosi la minima responsabilità per ciò che fa, ferisce psicologicamente tutte le persone che le stanno accanto e che cercano di guidarla sulla retta via e, nonostante ciò, tutte ritornano da lei come se niente fosse successo, perché lei è Nihal, lei è una donna che ha sofferto molto nella sua vita (e su questo ci mettiamo tutti la mano sul fuoco, perché non augurerei a nessuno il destino di questa povera ragazza) e ha sofferto pure per amore, amore per un guerriero che manco lontanamente ha provato qualcosa per lei e per cui ella stessa ha avuto una semplice cottarella adolescenziale che la Troisi continuamente definisce come l’atroce sofferenza per un amore intramontabile, anche a 20 anni. Non mi dilungo ulteriormente sugli altri personaggi della trilogia, se non su colui che ha rappresentato una piccola ancora di salvezza per questo disastro letterario, ovvero il mago Sennar: sebbene anche lui sia una figura abbastanza stereotipata, Sennar è stato l’unico personaggio la cui storyline mi ha tenuto un minimo incollato alle pagine senza mai annoiarmi; Sennar è un personaggio in cui, a differenza di Nihal, ho visto una crescita e un percorso sicuramente più chiaro e delineato, a mio parere molto più coinvolgente, soprattutto nel secondo libro della trilogia, quello in cui gli viene dedicato più spazio nella trama (tanto da avere assegnato a quest’ultimo il voto più alto dei tre libri, dato che leggere le pagine dedicate a lui era una vera e propria boccata d’aria fresca dopo una snervante e piatta narrazione). Sennar resta comunque un personaggio, così come Ido e Laio, non esente da difetti, tanto da avere messo a dura prova il mio giudizio positivo nel terzo e ultimo libro (libro che a mio parere è stato un fiasco totale su tutti i fronti possibili immaginabili): qui infatti senza dubbio l’influenza negativa di Nihal si è fatta sentire, tanto che egli stesso, quasi sempre saggio e giudizioso, inizia a regredire compiendo scelte avventate e tremendamente discutibili.
~🐲Il Worldbuilding ha rappresentato senza dubbio una grandissima occasione sprecata: ho apprezzato molto le idee di fondo che l’autrice ha avuto nell’immaginare il Mondo Emerso con le creature che lo popolano, ma ho trovato tutti gli elementi che lo costituivano poco chiari ed estremamente confusi. Più volte mi sono ritrovato a rileggere quelle poche ed esigue descrizioni che l’autrice ogni tanto lasciava in mezzo alla trama, e nonostante ciò ho continuato ad avere enormi dubbi sulle caratteristiche fisiche dell’ambientazione della trilogia: non sono riuscito ad immaginare i luoghi, non sono riuscito ad immaginare le creature citate, non sono riuscito ad immaginare i rapporti spaziali tra un luogo e un altro perché le ambientazioni erano troppo scarne e poco incisive. E’ vero che nel fantasy molto è appannaggio anche della fantasia del lettore, ma in questo caso non ho avuto dei solidi riferimenti a disposizione per accendere in me la scintilla dell’immaginazione e ciò mi ha impedito enormemente di immergermi nella lettura di tutta la trilogia. Ritengo tale mancanza ancora più grave soprattutto se si pensa al fatto che si sta parlando di quello che dovrebbe essere un epic fantasy, in cui per definizione, dato che si sta costruendo un mondo completamente da zero, il worldbuilding dovrebbe essere estremamente curato e preciso dato che mancano i principali pilastri di riferimento del mondo reale.
~🖊️Ennesima, e per fortuna ultima, nota amara è lo stile dell’autrice, a mio avviso uno dei peggiori che abbia letto finora: probabilmente è proprio lo stile della Troisi ad avere reso ancora più manifesti tutti i problemi principali di questa trilogia, dato che la penna di questa autrice mi è risultata tremendamente piatta e poco adatta a questa storia. Senza dubbio si riconosce che l’estrema semplicità dello stile, che rende la lettura estremamente scorrevole (onestamente non mi era mai capitato di leggere al ritmo di una pagina al minuto), è correlata al target cui si rivolge la Troisi, ovvero un target RIGOROSAMENTE GIOVANE (dai 17 anni in giù oserei dire); è anche vero però che, agli occhi di un lettore più adulto e avvezzo alla lettura di libri fantasy e non, questo stile è un vero pugno nell’occhio, perché troppo banale e semplicistico. Questa penna non dà rilievo a nessun elemento della storia: non esalta i personaggi e la loro caratterizzazione, non esalta il worlbuilding, non esalta nemmeno la trama nonostante la scorrevolezza. In merito a questo ultimo punto ho trovato alquanto assurdo come la Troisi abbia gestito i rapporti temporali della catena di eventi della trama principale: da un momento all’altro ci si ritrova catapultati da una scena all’altra, senza alcuna gradualità, rendendo la lettura alquanto sbrigativa oltre che estremamente confusionaria; da un momento all’altro, nel giro di pochissime righe, ci si ritrova all’interno di una battaglia quando alla pagina precedente si era da tutt’altra parte e in una situazione del tutto incompatibile, come se mancassero degli intermezzi tra una scena e l’altra.
~❌Le Cronache del Mondo Emerso hanno rappresentato un’amarissima delusione, soprattutto dopo le tante alte aspettative che mi ero posto a seguito di numerosi pareri entusiasti su un’autrice che ha rappresentato per tantissimi il battesimo per il fantasy YA. La lettura di questa trilogia è risultata estremamente pesante soprattutto verso la conclusione del terzo libro, davvero troppo ripetitivo e frustrante per i troppi difetti che ho riscontrato in esso. Generalmente ho sempre preso di buon gusto i difetti di un libro, molto spesso anche ridendoci sopra per non farmi il sangue marcio durante la lettura, ma con questa trilogia dopo i primi due libri la mia pazienza non ha retto più. Sono davvero combattuto sulla scelta di intraprendere o meno, più poi che prima, la lettura delle altre due trilogie del Mondo Emerso, anche se in questo momento la scelta verte principalmente sul no assoluto. Pensavo davvero di non potere trovare una protagonista peggiore di Emma Carstairs di TDA, eppure con la lettura delle Cronache del Mondo Emerso sono riuscito a trovarla, perché Nihal è risultata la protagonista peggiore di cui abbia letto in assoluto.
Voto a Nihal della Terra del Vento: 2/5 🌟 Voto a La Missione di Sennar: 2,5/5 🌟 Voto a Il Talismano del Potere: 1/5 🌟
Voto a Le Cronache del Mondo Emerso: 1,5/5 🌟
This entire review has been hidden because of spoilers.
Letto in tre volte ma il commento lo ripubblico anche qua ^^
- Commento Post 1°Libro: Credo che mi limiterò a commentare l'intera trilogia dato che questo libro, a mio avviso, sembra più una sorta di grande epilogo del romanzo vero e proprio.
Troisi scrive bene, lo stile un po' troppo semplice per i miei gusti, ma affascinante, diretto e carico di emozioni.
Mi sono avvicinata a questa trilogia un po' guardinga. Molti ne parlavano male, altri in modo beffardo altri in tono reverenziale.
Come capire realmente cosa ne pensassero i lettori?
Impossibile. Posso dire che ad oggi ho alle spalle una buona infarinatura di fantasy sia italiano che straniero e dobbiamo ammettere che noi, in italia, non abbiamo molti 'pezzi forti' e quei pochi non sappiamo apprezzarli veramente.
Licia Troisi sa scrivere, ha un suo stile, che può piacere o non piacere ma sa senza dubbio come coinvolgere il lettore e come catturarlo fino alla fine del romanzo.
Non è scontato (almeno per il momento...), non è noioso e non è ''assurdo''. Certo, abbiamo una mezzelfo che piccola e minuta sa destreggiarsi e combattere come e meglio di un uomo. E' vero.
Ed allora?
Non ci siamo visti propinare anche vampiri che si bevevano cervi, orsi o puma?
Non si siamo visti propinare amori impossibili fra umani e licantropi sullo sfondo di un improbabile New York ormai arresa all'esistenza di tali creature fantastiche?
Dopo tutto possiamo ammettere che, volendo, la natura stessa della protagonista (mezzelfo) potrebbe essere una spiegazione plausibile della sua cosiddetta forza innaturale, o no? Certo, sinceramente parlando non ci troviamo ai livelli dei Grandi del fantasy (una Marion Zimmer Bradley ad esempio) ma non mi sento di snaturare questa scrittrice.
Ho letto molto, molto di peggio e per di più provenire dal tanto decantato oltreoceano.
Scrittrici del calibro di L.J.Smith che, con tutta la sua bravura che nessuno vuole negargli dato che leggo i suoi romanzi, vengono esaltate come 'grandi scrittrici' beh... non riesco proprio a paragonare saghe come 'I diari del Vampiro' con la trilogia della Troisi. Ripeto, ora prenderò in mano il secondo ed alla fine della trilogia vedremo se dovrò ricredermi ma per il momento mi sento colpita molto positivamente da questo romanzo.
- Commento Post 3° Libro: Ed eccomi finalmente dopo aver completato l'intera trilogia delle Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi.
Ora posso dare un giudizio complessivo di quest'opera che ho avuto modo di leggere ed assaporare in modo continuativo (avendo iniziato a leggerla a saga interamente pubblicata).
Come detto nel commento al primo libro non capisco tutto questo accanirsi contro Licia Troisi.
E' una nostra giovanissima scrittrice italiana che ha tutte le carte in regola per diventare 'qualcuno' nell'ambito del fantasy italiano che, diciamo, non conta molti nomi illustri purtroppo.
Lo stile della Troisi è semplice e pulito (un po' troppo per i miei gusti) ma molto scorrevole e coinvolgente. Ho avuto modo di leggere i suoi tre libri uno di seguito all'altro e non ne ho risentito troppo di noia e/o pesantezza, anzi.
Le sue trame non sono molto intrigate ma su concetra molto sull'aspetto interiore dei suoi personaggi.
Tutti loro hanno affrontato un viaggio interiore più o meno difficile nell'arco di tutti e tre i libri.
Abbiamo avuto modo di accompagnare la protagonista ed anche gli altri personaggi lungo una dolorosa evoluzione interiore, li abbiamo visti cadere, soffrire e rialzarsi per andare avanti.
Credo che sia questo il punto forte di questa scrittrice. Sa coinvolgere il lettore, senza dubbio, ma ha la capacità di mostrarci la crescita emotiva delle sue creatore che non appaiono mai vuoti burattini in mano al fato ma esseri vivi con tutti i loro pregi, difetti, punti di forza e debolezze.
Abbiamo un'eroina che cede alla vendetta, che piange, che sbaglia e che viene punita; che deve imparare a 'vivere' con se stessa e con gli altri.
Abbiamo gli stessi 'adulti' della storia che, alla fine, mostrano di aver appreso lezioni più o meno dure.
Tutti nelle Cronache sono costretti a crescere, perfino i Draghi devono imparare a fidarsi nuovamente degli uomini e tutti i personaggi trovano il giusto spazio nella trama.
La trilogia è finita ed io sono rimasta soddisfatta, almeno sotto alcuni punti di vista.
Dal punto di vista strettamente collegato alla trama posso dire che non ho apprezzato molto lo scontro fra il Tiranno e Nihal: troppo veloce, troppo 'qualunquista', troppo sbrigativo, troppo tutto.
Mi sarei aspettata decisamente di più.
Avrei apprezzato anche che Nihal decidesse di uccidersi per con il pugnale di Sennar in preda alla disperazione... Salvo poi tornare in vita per mano del folletto, sì quello è stato un trucchetto che ho accettato. Era il suo primo romanzo e non credo che fosse pronta a veder morire una sua creatura.
L'epilogo è stato fonte di illuminazione perché, benché la Troisi avesse voluto dare un 'lieto fine' a questa trilogia in realtà questo c'è stato ma solo parziale.
Il lieto fine è l'illusione personale di Sennar e Nihal ma non c'è e non ci sarà mai e questo Sennar, alla fine, maturando, se n'è accorto e ne ha preso consapevolezza.
L'uomo cova dentro di se troppo male ed il sacrificio per la pace non è inutile ma neanche risolutivo.
L'unica cosa è accettare questo dato di fatto ed andare avanti.
Bello bello. Mi son proprio divertito. Ho letto alcune recensioni che criticavano la scrittura come banale o puerile, chiedendosi addirittura come avesse potuto la casa editrice pubblicare il romanzo... boh sarò banale e puerile, ma non ho avvertito nulla di strano sulla scrittura, fino a quando non ho saputo che lo ha scritto a 24 anni... tanto di cappello. Credo che per gli amanti del fantasy (classic) possa essere davvero una bella lettura che, soprattutto nel 3 libro, piega anche sul romanzo di formazione. E' uno young adult che può essere tranquillamente godibile da un adult. Non è un capolavoro (la struttura della magia non è approfondita, la protagonista forse non è riuscita al meglio, alcuni personaggi non sono caratterizzati in modo perfetto) ma nulla che mini la godibilità del romanzo. C'è una piccola vena romance molto dolce, c'è un po' di rapporto padre-figlia, amicizia, ... molti temi young che vengono toccati. La mole della trilogia è significativa ma vale la pena di finirla. Buona lettura!
Scorrevole è scorrevole...l'ho letto in pochi giorni. Che dire? Io sono un'estimatrice del fantasy (Tolkien è un mostro sacro quindi inutile cercare confronti - e sotto di lui sta Terry Brooks). Cronache del mondo emerso è una lettura piacevole, ma non la definirei 'mozzafiato'. La mano amatoriale si nota, e anche tanto, a partire dallo stile e a finire con clichè degni del mondo delle fanfiction. D’accordo, qualcuno potrà obiettare che tutto il fantasy è un rimescolamento di stereotipi. Però la Troisi lo fa pivellescamente: prende un’eroina, che riassume tutte ma proprio tutte le caratteristiche degli eroi (forte, bella, particolare, cazzuta, impulsiva, animata dalla vendetta, con un passato oscuro, etc a piacimento), e la mette in tantissime situazioni diverse giusto per il piacere di farci vedere come riuscirà sempre ad uscirne. La Troisi, riguardo a Nihal, non lascia proprio spazio all’immaginazione: ce la mostra tutta, in maniera eccessiva, riprendendola ossessivamente da ogni angolazione. Altri personaggi, al contrario, sono vere e proprie macchiette, che sembrano stare lì per ‘servire’ la protagonista. Laio, ad esempio. A cos’è servito se non per aver rimarcato quanto forte fosse il valore dell’amicizia etc etc etc, oltre che a portare la spada a Nihal? Invece, come personaggio, ho apprezzato discretamente Sennar. Forse perché è stato descritto né poco né troppo. Quanto bastava, insomma. Sulla fine non mi pronuncio, perché devo ancora elaborarla. Da gennaio. Devo ancora capire se il colpo di scena finale mi ha colpito (scusate il bisticcio) o era così assurdo da non dover nemmeno stare lì. In realtà, forse, non l'ho nemmeno capito bene, perchè tutta la parte finale, che doveva essere trattata con maestria in quanto spannung, è stata tirata via piuttosto velocemente. Doveva forse consegnare il giorno dopo? Insomma. Diciamo che, parlando del filone fantasy 'giovanile', io preferisco di gran lunga Eragon.
La trilogia (più altri libri tipo sequel) che ha maggiormente influenzato la me delle medie. Non mi ricordo molto ma ricordo le emozioni e il lavoro magistrale di Licia Troisi.
Finito di leggere il primo libro, Nihal della terra del vento, dei tre, e non mi è piaciuto affatto, si salvano solo alcuni personaggi di contorno, quelli principali sembrano essere essenzialmente al servizio della protagonista che per assurdo sembra saperlo benissimo e si comporta di conseguenza. Visto il titolo del secondo, La Missione di Sennar, continuerò nella lettura.. speriamo bene!
Finita la trilogia, da accapponare la pelle, la Troisi ama solo il suo personaggio, la scrittura migliora solo quando deve raccontare una storia senza volerci straziare con il suo patetico personaggio.
Le auguro di non innamorarsi più di un personaggio ma della storia che deve narrare.
La mezzelfo può gareggiare come peggior personaggio femminile di sempre.
Bello. Adesso capisco tutto questo successo. E c'é da dire che lo stile sembra non essere un granché. Ma la storia... Beh la storia... Veramente unica, anche se uno ne ha lette a dozzine in campo fantasy. Il libro finale, scritto dieci anni dopo il primo, risente della stanchezza del progetto. Come dire:basta non c'è la faccio piú, ti ho scritto solo perché me lo hanno chiesto. Ma hanno fatto bene.
pre lettura: Mia zia è andata in soffitta per ‘sbarazzarsi’ di un po’ di oggetti inutilizzati e mi ha portato un intero scatolone di libri che mio cugino, ora trentenne, ha letto da ragazzo. Le 1.200 pagine mi spaventano e non poco (il mio massimo finora è stato 500/600 pagine) ma la lunghezza del libro è comprensibile dato che contiene una trilogia completa. Spero di riuscire ad iniziarlo presto. 27.02.24
Decisamente più che bello, questo fantasy di sapore fresco e colori tenui, che accontenta senz’altro sia il lato giovanile del lettore, quello in cerca di fantasie e di avventure, sia il lato più maturo, in cerca di una visione per nulla ingenua e dopotutto nemmeno troppo felice della realtà. L’ambientazione può tranquillamente definirsi classica, ma in un momento in cui il classico forse iniziava un po’ a mancare; non per questo è priva d’originalità, dal momento che la geografia delle Terre Emerse, la popolazione e la storia inventate dall’autrice sono cesellate molto bene con dovizia di connessioni senza tuttavia eccessive profusioni digressive e particolaristiche. Insomma, è bello solcare i cieli con questi draghi, da una parte aggrappandosi a ciò che già sappiamo e già immaginiamo dei draghi, dall’altra lasciandoci sorprendere da ciò che sa e immagina la Troisi. I personaggi si conoscono un poco alla volta, forse perché essi stessi faticano a conoscersi; la protagonista, Nihal, arriverà a comprendere il senso della sua esistenza solo verso la fine e nemmeno allora sarà la certezza a parlare al posto suo: sono tutti personaggi sfumati, a tuttotondo, complessi e mai semplicemente distinguibili in buoni e cattivi ed una delle cose che mi hanno maggiormente colpita è proprio la mesta constatazione finale di come siano tutti vittime del male che alberga in ogni creatura e che, come dice la scrittrice, attende solo un nostro momento di debolezza per impossessarsi di noi. Lo stile è lineare e scorrevole, il ritmo serrato, la trama ben congegnata ma non troppo contorta: tutto è consacrato all’insegna della chiarezza espositiva eppure non è semplice perché non sono semplici i temi; dietro le avventure, dietro la magia, dietro la guerra, e dietro parole e periodi cristallini si cela una visione dell’animo umano nient’affatto trasparente e facile e pare quasi che tutto il resto della saga si debba in un certo senso adattare a ciò di cui tratta ma in modo antitetico, per ristabilire l’equilibrio della comprensione. Ci mettiamo tre libri, a capire davvero cosa pensi e provi Nihal, e quando lo facciamo più che altro è perché la vediamo compiere determinate azioni; ci mettiamo tre libri ad inquadrarli tutti, i personaggi, e non di rado ci ritroviamo a detestare qualcuno per poi rivalutarlo parzialmente o completamente, come è il caso di Raven: fino all’ultima parola del terzo libro non ci è dato crogiolarci nella falsa convinzione di sapere già tutto di tutti e a fare da contrappunto ai nostri dubbi continui recita melodioso questo stile quasi fanciullesco e tanto godibile. All’inizio, lo ammetto, ho faticato un poco ad ingranare; i primi periodi della vita di Nihal sono condotti con una certa lentezza e non è subito automatico calarsi in questo mondo già devastato dalla guerra; ma consapevole di come ogni volume e soprattutto ogni saga abbisogni di un po’ di spazio per presentarsi e partire (basti pensare ai sette libri della Rowling, il primo dei quali serve appena a creare la giusta curiosità e l’ultimo dei quali è un vero capolavoro) ho proseguito e sono bastate poche altre pagine per esserne conquistata; e ora sono più che mai convinta che i libri sono come le persone e hanno bisogno di tempo per farsi conoscere e amare – proprio come Nihal e Sennar -, e questa saga, con me, ha raggiunto entrambi i risultati.
Ok, ho deciso che non ho nè la forza nè la voglia di continuare a leggere questa storia. La premessa del libro era davvero buona, il primo libro della trilogia era carino e Nihal mi era quasi simpatica. Il secondo libro l'ho adorato, certo non un capolavoro, ma mi è piaciuto molto piú del primo sia per le ambientazioni e sia per l'introduzione di nuovi personaggi. Il terzo libro è davvero un disastro. Noioso giá dalle prime pagine. Per me potevano terminare la storia con il secondo libro perchè il terzo, oltre ad essere inutile è anche TROPPO descrittivo. Passiamo ai personaggi: gli unici due personaggi nell'intera trilogia che valgono qualcosa sono Ido e Sennar. L'autrice non ha caratterizzato per niente gli altri personaggi, molti risultano piatti e infatti io non mi sono affezionata a nessuno di loro. Nihal non la poteva rendere piú antipatica di cosí, credo che ci abbia riflettuto a lungo prima di farle dire/fare una cosa piú stupida dell'altra. Lo stile di scrittura invece mi è piaciuto, non ha niente di particolare però è molto scorrevole nei primi due libri. Ho dato tre stelline alla trilogia in generale solo per il secondo libro. Naturalmente non è tra le mie preferite e non mi sento di consigliarla a qualcuno, risparmiate questi 20€ per altra roba.
Il Mondo Emerso da quarant'anni è soggetto al dominio del Tiranno, un mago potentissimo che riesce ad annientare ogni nemico e che conquista una Terra dopo l'altra. Le speranze dell'esercito stanno svanendo e anche il Consiglio dei maghi non sa più come affrontare il Nemico. Cambierà qualcosa con l'entrata nei ranghi dei Cavalieri di Nihal? .
"Cronache del Mondo Emerso" è la mia trilogia preferita da quando ho dieci anni e anche in questa lettura non si è smentita. Per quanto abbia trovato la scrittura andare migliorando man mano che la trilogia proseguiva, lo stile della Troisi è riuscito comunque a coinvolgermi come sempre. .
I personaggi del Mondo Emerso sono secondo me tra i migliori mai scritti, è come rincontrare dei cari amici e nessuno può dire o fare nulla per farmi cambiare idea in merito. .
Ma questa lettura mi ha anche permesso di vedere cose nuove che mai avevo colto, come la Troisi affronta l'immensità del male, la speranza umana e l'amore come temi fondamentali per la salvezza del mondo, ma anche della crescita umana. .
Grazie Niahl e Sennar per non avermi mai abbandonata.
L'ho letto anni fa e già alla tenera età di 10 anni mi parve troppo infantile.. Che dire, per essere scorrevole lo è senza dubbio, è sicuramente scritto in modo chiaro e piacevole, ma gli manca quel qualcosa in più.
La mia recensione Cronache del Mondo Emerso è la prima, su tre trilogie, a dare inizio alla saga del Mondo emerso. Il romanzo inizia con l'euqilibrio nella torre di Salazar, un equilibrio che sembra perenne ed infrangibile. Però la guerra stravolge ogni stile di vita, infatti persino la Città del Vento sembra essere stata conquistata dal mago più potente del Mondo Emerso, Il Tiranno.
Zitta! La differenza tra noi e loro è che noi combattiamo per la vita. La vita, Nihal! Quella che tu non conosci, che neghi con tutte le tue forze. Combattiamo perché tutti abbiano diritto a vivere la loro vita su questa terra, perché ognuno possa decidere che cosa fare della propria esistenza, perché nessuno sia schiavo, perché ci sia la pace. Combattiamo per la gente che ha ballato con noi in piazza, per il mercante che ci ha ospitato, per le ragazze che amoreggiavano con i nostri soldati. E combattiamo con la consapevolezza che la guerra è orribile, ma che se non la facessimo il mondo che amiamo, andrebbe distrutto! Non è l'odio che ci muove! È la speranza che un giorno tutto questo finisca. Da Nihal della terra del vento
La struttura del mondo. Gli avvenimenti e le avventure della saga si svolgono nel Mondo Emerso (in piccola parte anche nel Mondo Sommerso, nel secondo capitolo della trilogia), popolato perlopiù da uomini, gnomi e folletti, ma anche da creature come i draghi. Confina a nord con il mare, a est con il deserto, a ovest con il Saar (o "Grande fiume"), di là del quale si estendono le terre ignote, abitate da elfi, uomini e anche da creature sconosciute alla gente del Mondo Emerso. La sua geografia corrisponde a quella della Germania, mentre l'epoca in cui sono ambientate le vicende si potrebbe collocare intorno al nostro Medioevo. È composto da nove terre: le otto terre (dell'Acqua, del Mare, del Sole, dei Giorni, della Notte, del Fuoco, delle Rocce, del Vento) disposte a cerchio attorno alla Grande Terra, luogo dove si tengono i consigli dei Re e dei Maghi.
La situazione iniziale, ci fa immaginare un equilibrio. Un equilibrio che sembra dover durare per sempre, intoccabile. Però giungono strane voci dai confini della Terra del Vento, sembra proprio che la Guerra sia l’unica cosa in grado di spezzare questo equilibrio. Salazar, imponente città torre, viene attaccata dalle truppe malvagie del Tiranno, una figura che all’interno del libro si muove nell’ombra (non ci viene descritto fino allo scontro finale, dove finalmente, riusciamo ad avere un quadro completo). Nihal, ragazzina molto diversa dalle altre: ama combattere e giocare con i ragazzi. Fin da subito dimostra di avere grande volontà e di voler apprende in futuro, all’Accademia dei Cavalieri di Drago, l’arte delle armi. Per lei la guerra è qualcosa di esilarante, dove un cavaliere può avere tutto ma anche perdere tutto ciò che a di caro al mondo, e proprio lei conoscerà quanto è difficile andare avanti quando si perde tutto. Nel frattempo Nihal ha uno spiacevole incontro, un ragazzo dai capelli rossi la sfida a duello con i bastoni, ed attraverso un piccolo trucchetto magico si porta a casa la vittoria. Infuriata la ragazza decide di intraprendere lezioni di magia dalla sorella del padre Livon, Soana, e chis i ritrova come compagno di studi? Il tanto odiato ragazzo, che si scopre chiamarsi Sennar.
La paura è un'amica pericolosa: devi imparare a controllarla, ad ascoltare quello che ti dice. Se ci riesci ti aiuterà a fare bene il tuo dovere. Se lasci che sia lei a dominarti, ti porterà alla fossa. Da Nihal della terra del Vento Una cosa affascinante di questo libro sono le armi. Vogliamo parlare poi delle magnifiche fabbricazione di Livon, fabbro, la spada che regala a Nihal è descritta in un modo sublime e fresco. Ti fa venir voglia di possederne una copia… IO C’E’ L’HO… in legno però ( sotto trovi la foto )
Era un’arma meravigliosa. Nihal non aveva neppure il coraggio di prenderla in mano. Livon aveva realizzato molti bei lavori, ma quella era una vera e propria opera d’arte. Alla chiara luce del mattino sfavillava una lunga spada nera, brillante come fosse di vetro, materiale del quale sembrava condividere la trasparenza. Sul nero dell’arma si stagliava un testa di drago bianca. La lacrima. Intorno a quest’ultima si sezione rettangolare si avvolgeva sinuosamente un drago. Le fauci dell’animale erano spalancate e altrettanto le grandi ali che si dispiegavano verso i lati della lama, lavorate al punto che vi si potevano intravvedere i rilievi delle vene e tanto sottili da essere trasparenti. La lama piatta era affilata come un rasoio e si restringeva leggermente verso l’elsa. Piccole frasi prese dalla descrizione Da Nihal della terra del Vento.
Durante un attacco delle truppe di Fammin, Nihal sarà alle prese con la morte. Questa scena è descritta in un modo impressionante, tu sei lì con il tuo libro in mano ed immagini che un giorno Nihal sarebbe partita, ma assolutissimamente NO! Nihal sarà più che costretta ad abbandonare Salazar e la sua dorata Terra del Vento.
Sennar la raggiunse, la agguantò per un braccio, la costrinse a voltarsi. Si mise ad urlare. «Perché per una volta non dici quello che pensi? Perché non urli, non ti arrabbi? Fai qualcosa, maledizione! Dimmi che non vuoi che vada! Dimostrami che sei ancora una persona, e non una spada!» La frase più bella del libro Da Nihal della Terra del Vento
Personaggi? PARLIAMONE Non sono solo le descrizioni dei luoghi e l’intreccio di questo romanzo a renderlo delizioso, ma anche il modo di muoversi dei personaggi all’interno della storia, e il modo in cui ragionano. Amo tutti i personaggi, perfino il cattivo. Personaggio preferito? Sennar come si può odiare quel maghetto: darà tutto se stesso per portare a termine la missione di Nihal, e la propria. Infatti il Mago avrà molta importanza nel secondo capitolo della trilogia ( la recensione giù ). Però parliamo del ruolo che ricopre nel primo libro,, dato che per ora siamo arrivati neanche alla metà di Nihal della Terra del Vento. In Sennar avverrà un profondo cambiamento, segnato dalla sua investitura a Consigliere, infatti il ragazzo è uno dei più giovani… ma le sue incredibili doti lo hanno portato ad essere un mago potente… Perciò temuto, ed odiato.
L’ambientazione si sposta… Ed ecco che Licia Troisi ci presenta Makrat e l’Accademia. Nihal e Sennar si spostano successivamente a Makrat, città della terra del Sole. Lei per entrare nell’Accademia di Cavalieri di drago, lui per entrare a far parte del Consiglio dei Maghi. Sennar viene subito accettato, prendendo il posto di Soana, mentre Nihal ha qualche problema a farsi accettare da Raven, il generale, colui che sta a capo dell’Accademia. E lì verrà messa alla prova, che supererà egregiamente. Entrata in Accademia avrà dei problemi ad adattarsi, fino a quando non incontra Laio, un giovane ragazzo apprendista-cavaliere ma che di lottare non ha proprio intenzione. I due diventeranno amici, ed affronteranno insieme le terribili sfide del generale Raven… TO BE CONTINUED…
« Durante la guerra dei Duecento Anni, molti abitanti del Mondo Emerso, stanchi dei combattimenti, abbandonarono le loro Terre per andare a vivere in mare. L'ultimo contatto con loro risale a centocinquanta anni addietro, quando i regni congiunti della Terra dell'Acqua e del Vento tentarono d'invadere il Mondo Sommerso grazie a una mappa, ottenuta da un abitante di quel regno tornato sulla terraferma. La spedizione finì tragicamente: nessun superstite tornò a raccontare cosa accadde »
Ho fatto un viaggio fantastico divorando questo libro.
La storia di Nihal e Sennar mi ha appassionato, fatto gioire e arrabbiare. La lettura é estremamente scorrevole e più leggevo, più volevo leggere. La magia, i draghi, un tiranno, i nani, gli elfi, i mezzelfi, il mondo sommerso ed i suoi abitanti, i mostri, le profezie, i combattimenti, le terre fantastiche, i viaggi … classici ingredienti di questo genere ottimamente miscelati per una storia emozionante.
Non posso che consigliare questa saga in modo spassionato, aspettavo di leggerla da Natale e non mi ha per nulla deluso, ha soddisfatto tutte le mie aspettative ed é andata anche oltre. É composta da una trilogia, del 2004, più un libro del 2014 che ci racconta la fine dell’avventura chiamata vita di Nihal, il personaggio principale.
Ora inizio la seconda saga del mondo emerso, non vedo l’ora!!
Le Cronache del Mondo Emerso saga High Fantasy (versione “DRAGO” Ottobre 2016) scritta da Licia Troisi edito da Oscar Mondadori comprende i seguenti titoli; Nhial della Terra del Vento , La Missione di Sennar, Il Talismano del Potere e Le Storie Perdute (raccolta di novele). “La speranza di pace di un intero mondo è legata al suo destino, ma Nihal della Torre di Salazar non l'avrebbe mai immaginato. Grandi occhi viola, orecchie appuntite, capelli blu e un'incredibile forza e agilità, Nihal sceglie di diventare un guerriero quando il feroce Tiranno e le sue armate di mostri e spiriti attaccano la Terra del Vento. Per salvare il Mondo Emerso dalla distruzione, Nihal affronterà legioni di agghiaccianti nemici, cavalieri su dorso di drago e i mille pericoli nella ricerca di un talismano dai poteri infiniti, ma dovrà ridurre al silenzio anche i fantasmi che tormentano la sua mente. Mentre la battaglia imperversa, sempre a un soffio dalla morte e a un passo dalla vittoria, Nihal potrà contare solo su due validi alleati: Sennar, il giovane mago alla ricerca del perduto Mondo Sommerso, e la sua infallibile spada di cristallo nero. ” “La paura è un’amica pericolosa: devi imparare a controllarla, ad ascoltare quello che ti dice. Se ci riesci, ti aiuterà a fare bene il tuo dovere. Se lasci che sia lei a dominarti, ti porterà alla fossa.” La storia parla di Nihal, una ragazza particolare che vive nella città/torre di Salazar. Nella Terra del Vento le discriminazioni sono rare poiché vi abitano molte razze diverse, quindi nessuno fa caso ai capelli blu, le orecchie a punta e gli occhi viola di Nihal. La ragazza non si trova a suo agio con le sue coetanee, preferisce giocare alla "guerra contro il Tiranno" con i ragazzi. E' la più forte del gruppo, finché un giorno, un misterioso ragazzo dai capelli rossi la sfida a duello e vince utilizzando la magia. Dopo questo avvenimento Nihal prega il padre Livon di poter imparare la magia, e alla fine l'armaiolo cede. La ragazza dunque va dalla zia Soana e lì incontra Sennar (il ragazzo dai capelli rossi e gli occhi di ghiaccio) che diventerà il suo migliore amico (nessun Romance). Tutto il mondo di Nihal verrà distrutto quando il Tiranno attacca Salazar e i Fammin uccidono suo padre. La ragazza riesce a scappare grazie all'ultimo dono di Livon: una spada di cristallo nero apparentemente imbattibile. Da questo momento in poi Nihal avrà come unico obiettivo quello di vendicarsi, e nel suo viaggio scoprirà verità incredibili sul suo passato, Nihal diventerà un impeccabile guerriero sempre scortata dal suo amico Sennar che ha intrapreso l’arte della magia. Questo mio post non è dedicato alla recensione della serie, anche perché sarebbe poco dettagliata in quanto ho letto e acquistato il primo volume appena uscito nel 2004. Come sapete sono sempre a caccia, famelico, di nuove serie Fantasy da leggere italiane e straniere, ho notato che questa serie non compare MAI. Questo è un vero peccato perché senza credermi nessuno, direi di averne lette di serie..... E questa per conto mio, meriterebbe di comparire più spesso nelle serie Fantasy/High Fantasy da leggere. Sono presenti tutti gli elementi del genere; crescita dell’eroe, formazione, avventura, missione, compagnia che sostiene l’eroina nella riuscita del compito affidatole, magie, misteri, scontri, colpi di scena, un super cattivone con tanto di scontro finale decisamente epico e commovente. Lo stile dell’autrice, una delle migliori del panorama italiano è molto scorrevole, semplice, descrittivo al punto giusto che non risulta mai borioso e non lascia nulla al caso. Il Worldbuilding creato della vasta immaginazione dell’autrice, descritto in modo in modo molto suggestivo (presente all’interno una dettagliatissima mappa, precisa e facilemte comprensibile). I diversi personaggi ben caratterizzati nell’aspetto fisico e psicologico, col progredire della serie crescono e si affinano anche loro. Le creature presenti, vecchie e di nuova invenzione, degne di un Fantasy che si rispetti. La Quest/Avventura, differente in ogni capitolo, si divide ma resta sempre ben descritta; sappiamo cosa succede a Nihal nel Mondo Emerso ma anche a Sennar nel Mondo Sommerso. Infine la ricongiunzione dei protagonisti verso l’epica Battaglia Finale contro il Tiranno.
Tantissime le sensazioni, il dramma, le avversità, i feels, le lacrime, la rabbia, la furia e ripeto la conclusione perfetta per una seria decisamente valida e degna di maggiore considerazione. Tante le creature e gli alleati che Nihal e Sennar incontrano nel loro cammino, la suspense, i colpi al cuore e le emozioni. Come dicevo, questa versione “DRAGO” presenta anche “Le Storie Perdute”, insieme di racconti, che m’hanno portato indietro negli anni, fatto rivivere emozioni e m’hanno fatto piangere. Consiglio la lettura a tutti gli amanti dell’Epic Fantasy e a coloro che vogliono approcciarsi al genere e affrontare una lettura stupenda, non parte subito con termini o missioni complicate; il primo capitolo è molto descrittivo (in quanto ci introduce nel meraviglioso Mondo Emerso) che a parer mio una volta conosciuto è impossibile abbandonare. Sono passati anni ma per me il Mondo Emerso avrà sempre un posto nel cuore. Questa è una serie da leggere almeno una volta nella vita, sempre a parer mio, contro tutte le lamentele riguardanti la lentezza della serie, questione di abitudine e di portare pazienza per entrare in un nuovo Mondo immensamente Vasto. Ringrazio Mondadori per averci fatto conoscere Licia Troisi (anche le versioni dei singoli volumi hanno delle copertine bellissime), ringrazio Oscar per questo meraviglioso “DRAGO”. Grazie per l’impeccabile editing, come sempre, la cover decisamente unica che rende giustizia a una serie indimenticabile e ancora una volta per l’inserimento delle nuove, commoventi novelle, Grazie. (KeeperofFae)
Ebbene si nel mio profilo è compresa la sezione "Libri Intoccabili", dove ho deciso di raccogliere i libri di cui, onestamente, mi è difficile parlare in virtù del fatto che sono i libri della mia infanzia. Mi sono avvicinata al genere fantasy all'età di 11 anni e la prima saga che lessi fu proprio quella del Mondo Emerso di Licia Troisi. In questo caso abbiamo la prima delle tre trilogie che compongono questa lunga saga: le Cronache del Mondo Emerso, seguite in ordine dalle Guerre ed infine dalle Leggende. I titoli di questa trilogia sono "Nihal della Terra del Vento", "La Missione di Sennar" e "Il talismano del potere". Per fornire una recensione più adeguata so che dovrei mettermi a rispolverarli per bene, segnalare tutti gli elementi a dovere e quant'altro, tuttavia non è questa la sezione dove cercherò di fare recensioni fatte in maniera quantomeno dignitosa. Per quanto io sia ormai cresciuta ed abbia oramai constatato quanto sia molto acerbo lo stile di scrittura della Troisi (i suoi libri si può dire che siano raccontati più che narrati e questo tecnicamente non andrebbe bene in un romanzo scritto bene, ma per tecniche e dettagli si consulti chi ne sa di più o altre sezioni del mio profilo) ricordo che mi piacque il modo in cui si presentava il Mondo Emerso, con le varie terre, ognuna delle quali aveva le sue caratteristiche (la Terra del Vento con le sue torri alte, la Terra della Notte con la sua strana vegetazione, la Terra del Fuoco piena di vulcani ecc...la mia preferita era la Terra del Sole) e mi affezionai subito al personaggio di Nihal, che aveva tutte le caratteristiche che una ragazzina di 11 anni desidererebbe (almeno era ciò che pensavo io), coraggiosa ed indipendente e soprattutto con il suo aspetto particolare: capelli blu, occhi viola e orecchie a punta. Era la prima creatura non umana di cui leggevo, tralasciando fiabe e miti greci. Non avevo letto ancora nemmeno il Signore degli Anelli quindi tirate le vostre conclusioni. Mi piacque soprattutto il terzo libro, Il talismano del potere, mi piacque il viaggio che Nihal compì insieme al mago Sennar e allo scudiero Laio per trovare tutte le pietre che andavano incastrate nel medaglione e gli spiriti guardiani con cui la protagonista dovette confrontarsi, Aelon, Sarephen, Glael ecc... così come mi piacquero altri personaggi secondari come il nano Ido e la strega Soana. Crescendo naturalmente ho conosciuto molti altri autori fantasy e sono venuta a contatto con molti altri stili di scrittura, nonché di regole tecniche da seguire se si vuole costruire un buon romanzo. Un esempio che trascende il filo di realismo che dovrebbe avere un world building decente pur essendo un fantasy? Il fatto che nel Mondo Emerso in qualsiasi terra ci si trovi e da qualsiasi parte si guardi si veda sempre la torre dell'antagonista. Questo è un punto sbagliato, perché va oltre quelle che sono le leggi della prospettiva (chi ne sa di più perdoni il mio termine improprio). Come già detto non starò qui ad elencare tutto ciò che di sbagliato possa avere questa saga e non fornirò nemmeno un voto perché so che il mio giudizio è offuscato dal bel ricordo che custodisco di questi libri. Perciò metterò giusto un accenno di trama, senza spoilers. Nihal è l'unica mezzelfa della sua terra, una creatura metà umana e metà elfo, adottata da un fabbro di nome Livon. Ad un certo punto il Mondo Emerso sembra essere in pericolo, dato dalla presenza di un mago molto potente di nome Aster, detto anche il Tiranno che ha l'obbiettivo di conquistare e distruggere tutte le terre del Mondo Emerso e soltanto con l'ausilio di un talismano dai poteri mitici Nihal riuscirà a salvare il suo mondo dal caos. Un viaggio tra una miriade di pericoli, in cui Nihal dovrà combattere anche contro la triste verità legata al popolo da cui è nata, ovvero i mezzelfi...e contro i suoi sentimenti.
Il fatto è che si cresce. A 12-13 anni magari si leggono dei libri, ci piacciono. Poi ritornano in mente a distanza di anni, i ricordi vengono sminuzzati, dissezionati, analizzati con cura. Questo succede, credo, soprattutto con il fantasy. Un genere nel quale i cliché hanno poco impatti sulla mente di un appena adolescente. Ma poi con mente adulta ci si ripensa. Beh, qui la storia e infantile, i personaggi decisamente stereotipati e poco credibili, bene e male, miss perfezione che è speciale in ogni caratteristica della sua persona, è l'ultima della sua razza, è bellissima, intelligente, determinata, fortunata e combatte come un uomo, una fettina di culo magari? Insomma, astenersi maggiori di anni 15.
Ho letto molte critiche su questo libro, perciò ero prevenuta ma alla fine mi ha stupito e gli ho dato 4 stelline. Mi è piaciuta la storia e mi sono piaciuti i personaggi. Nihal, che all'inizio del primo libro era un po' insopportabile, si è riscattata ai miei occhi ed è maturata. Sennar invece mi è sempre piaciuto e lo reputo il miglior personaggio della saga. L'unica cosa che mi ha deluso è stato il finale: tutto questo casino per uccidere il Tiranno Mah... Tutto il contrario è stato il duello tra Ido e Deinoforo... entusiasmante!
Avevo già letto questo libro in passato, ma non mi ricordavo nulla, tabula rasa. E infatti, rileggendolo, confermo che non rimane niente. Gradevole la lettura, alcune pagine sono anche appassionanti, ma nel complesso non è sicuramente un capolavoro. Tre stelle, senza infamia e senza lode.
Tra un pianto e un fendente... (recensione del 8 Set 2009)
Tra un pianto e un fendente... Come posso commentare quello che viene considerato "il migliore fantasy italiano in circolazione"? Probabilmente verrei considerata eretica... Tuttavia, dovendo recensire 1284 pagine e 3 libri, sono costretta a fare un commento lungo. Non voglio demolirlo (molte altre belle recensioni posso essere trovate per il web), ma non posso esentarmi dal puntualizzare certe cose.
Il libro mi è piaciuto, innegabile. Tuttavia è davvero troppo, troppo lungo. E grazie al cielo che quella volta qualcuno ha deciso di dividerlo in tre libri, perché sinceramente quella sberla di pagine ammazza pazienza e autostima. E contando che circa un terzo l'ho letto in treno, ammazza anche le spalle quando lo si mette nello zaino in mezzo a tutti gli altri libri.
La trama si sviluppa in modo piuttosto lineare. Forse troppo. Si parte da una situazione di pace, arriva l'esercito cattivo di turno, e quindi si fa guerra. Per non parlare della quest dell'ultimo libro, che è stata in assoluto la parte più noiosa, ripetitiva e inutile. Al terzo (o quarto?) guardiano che ripeteva "non saranno tutti buoni come me" mi sono chiesta se ce ne sarebbe mai stato anche UNO SOLO cattivo. Piuttosto lineare anche 3/4 del processo psicologico di Nihal: la solita "tsundere" dei manga, cattiva fuori e buona dentro... così buona che piange più lei nel primo libro di Brooke di Beautiful, e pace all'anima del lettore. Parte maschiaccio, si riscopre donna (sic!), e poi torna ibrido-non-bene-identificato per vendicare tutto e tutti. E poi, cavolo, è brava e bellissima. Insomma, una vera fiqa. Sa usare ogni dannata arma, sia un mazzafrusto o una spada o un arco o un non-so-cosa [ricordiamoci che per Mrs. Troisi l'arco non necessita di forza fisica! Omero e Ulisse/Odisseo si rivoltano nella tomba]. INOLTRE, è pure la donna dei sogni: seno prospero, snella, capelli fluenti, occhi viola e grandi (OH, dimenticavo: gli occhi grandi sono UN DIFETTO! CASPITA, che difettone!)... “La perfezione non è di questo mondo”, ci viene detto: è delle eroine fantasy, infatti. Peccato che le lettrici (ma forse anche i lettori?) di questo mondo perdano la pazienza a leggere di questa donna bionica...
Si salva Sennar, adorabile e riuscito decisamente molto meglio di Nihal. A dire il vero l'ho trovato più completo nella sua ampia gamma di emozioni, rispetto alla guerrafondaia Nihal che si sarebbe meritata due schiaffi in più di un'occasione. Sì, oggi sono buona e voglio salvare almeno un personaggio...
Mi ha deluso (a parte qualche congiuntivo mancante, ma ormai...) la fastidiosa sensazione che tutto non sia stato riletto in modo decente. Tante, troppe pecche di "ingenuità" nella narrazione. Devo parlare degli errori di senso? Uno per tutti: cavalieri novellini gettati nel bel mezzo di una guerra campale con CASACCHE FOSFORESCENTI!!! Il TOP della tecnica militare! *le vengono i brividi al ricordo* Voglio citare poi errori di stile... "fendente" usato in modo indiscriminato; il terribile, raccapricciante "i mercanti mercanteggiavano", con la sorella "puntava la punta della spada" che penso possa concorrere alle perle di grammatica di Moccia. Brrr. Mi fermo qui per non sparare sulla Croce Rossa.
Senza contare poi la love story che viene sputata in faccia al lettore ad inizio romanzo (ovviamente, e mi va bene!) e poi la signora Troisi dimentica. A me non piacciono le cose smelense, sia chiaro, ma mi dispiace dirlo, qui sembra buttata per rendere felici le fan. Una love story che si rispetti ha un'evoluzione... Se a pagina 1087 Nihal definisce Sennar come amico e dice di non avere tempo per certe cose... a pagina 1170 non possono darci dentro come ricci. ^^''' Passi Sennar, che si strugge d'amore dalle prime righe; ma Nihal non ha mai pensato all'amico in quel senso per un centinaio di capitoli. Cos'è successo all'improvviso? Non basta farla vestire da donna 20 pagine per renderla femminile, e soprattutto, questo evento non ha come corollario (ritardato) l'amore per Sennar. Ho letto shojo manga di debuttanti sviluppati meglio. Insomma... Ho apprezzato lo stesso il finale, tutti un po' monchi e distrutti, e comunque lieto. Se fosse pure finito male, era da bruciare. Lo stile di scrittura è semplice (a parte gli errori menzionati prima) e apprezzabile: non è una narrazione che si nasconde dietro i paroloni, ed è una scelta che condivido.
Sono dalla lacrima facile con i libri, ma qui non ho fatto pianti di sorta: né di gioia, né di rabbia o tristezza, neanche nostalgia alla fine del libro... e la cosa dovrebbe essere un segnale. Mi dispiace, a dirla tutta, perché forse la potenzialità c'era. Onore alla scrittrice che, comunque, ha scritto questa trilogia più o meno alla mia età, e quindi la apprezzo, anche solo per la sua (autodecantata) fortuna.
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In het kort: verrassend. Op het zicht alleen al kan men bemerken dat aan deze uitgave veel zorg werd besteed door het marketingdepartement van de uitgeverij: hardcover met een omslag bedrukt met reliëf-letters, verbazende tekeningen, samengevoegd in een kartonnen collectors box. Met een oplage van 100.000-den verkochte delen wereldwijd kan men concluderen dat deze boeken een succes zijn en dat is niet alleen te wijten aan hun mooie uiterlijk.
De verhaallijn volgt het recept van een 'standaard' heldenepos met zijn gebruikelijke ingrediënten. Het hoofdpersonage Nihal - een vrouwelijke halfelf - is een weeskind met groot potentieel in de krijgskunst. Opgevoed door een smid in de hoofdstad van één van de acht landen die de Verrezen Wereld vormen. Naast bedrevenheid met het zwaard heeft ze ook enige aanleg voor magie, mogelijk gemaakt door haar afkomst. Naast Nihal is er ook nog Sennar - een mannelijke mens - die zich ontpopt tot een machtig magiër.
Het verhaal getuigt van een rijke en diepe geschiedenis, mede door fragmenten uit boeken en verslagen uit de Verrezen Wereld. Het is een uitgestrekte wereld die in zijn totaliteit aan bod komt gedurende het ganse verhaal; de hoofdpersonage reizen doorheen de hele wereld op een belangrijke queeste die deel uitmaakt van de ruggengraat van het epos. Er leeft een diversiteit aan 'rassen' in de Verrezen Werld: mensen, gnomen, aardmannetjes, halfelfen (afkomstig van de vroegere bewoners, de Elfen), fammins en draken.
Het eerste deel "Nihal uit Windland" fungeert als inleiding. Een kennismaking met de voornaamste personages en de uiteenzetting van de huidige stand van zaken; een groot kwaad - in de vorm van de Tiran en zijn rabauwen - dreigt de Verrezen Wereld in zijn grip te krijgen. Er wordt veel aandacht besteed aan het schetsen van de personages, vooral psychologisch, dus maw een goed gebouwde karakterschetsing. We maken kennis met Nihal op jonge leeftijd en volgen haar persoonlijkheidsontwikkeling doorheen het verhaal waar ze opgroeit tot jonge vrouw. Hierbij is aandacht gegeven aan typerende puberteitsperikelen. Een jong meisje met een minderwaardigheidscomplex, een vage geschiedenis wat betreft haar biologische ouders, nieuwe ervaringen die opdoemen in verband met de liefde, afgunst voor andere vrouwen, enz... Nihal begint haar training als krijger met als doel een Drakenridder te worden, terwijl Sennar zijn opleiding volgt tot magiër met als doel lid van de Raad te worden.
Het tweede deel "Missie van Sennat" gaat voornamelijk zoals de titel doet vermoeden over een belangrijke missie die Sennar dient te ondergaan in functie van de ophanden zijnde oorlog die de Verrezen wereld dreigt te overspoelen. Hij dient op zoek te gaan naar een oord dat enkel bekend is uit legenden, de Verzonken wereld. Nihal treedt toe tot de Academie om haar opleiding tot Drakenridder te volmaken.
Het derde deel "De amulet van de macht" gaat over een reis die beide hoofdpersonages maken in functie van de toekomst van de Verrezen wereld; een zoektocht naar magische stenen die onderdeel waren van het amulet der macht. In elk van de landen is een heiligdom waar een steen zich bevindt en bewaakt wordt. Elke steen symboliseert het land van herkomst en is geallieerd met een godheid van dat betreffende land. De hele reis is als een rite, een initiatierite. Elke etappe is als een deelproces in een zuiveringsritueel om de volmaakte krijger en dus Redder van de wereld te worden.
Ondanks het feit dat het YA is en het dus heel vlot leest zitten er toch veel mythische elementen in en een diepe moraal. Het is een verhaal dat gaat over volwassen worden, verantwoordelijkheid, het vinden van een levensdoel.
This was a reread after several years (over a decade I think) and I was a little disappointed. Nihal’s adventures used to be my absolute favourite fantasy for the longest time. Upon rereading, I could not help but notice a few of the flaws with the story.
The story starts up pretty good. Nihal and Sennar are respectively a half elf young warrior and human young wizard studying so that they can one day join the ranks of the army to free the world from a dark evil wizard, il Tiranno. They live little adventures during their training which already shows between the lines their character flaws and best qualities. Nihal is headstrong, determined, a talented warrior and impulsive. She is also the last of her race. Sennar is more calm, reasoning and a powerful wizard. The more they continue in their battles, the more losses they have, the more they get lost in their internal battles. How much are they willing to sacrifice in order to destroy Tiranno? Use of dark magic, killing, they are all of his weapons. But as Nihal and Sennar get lost in the pain and loss, revenge becomes the scope of their battle, not freedom. Nihal is helped in her realisation by different characters, including Ido, the dwarf who used to fight for the other side and then turns to freedom. He helps Nihal in her journey as a Dragon Knight.
Up to this point, the story has started to slow down a little. Pages and pages of dialogues and descriptions of battles where virtually nothing happens and it becomes a little hard to continue. Sennar’s journey to the undersea world to search for help is what keeps the pace up a little, but barely.
The following 500 pages or so, involve a joint journey of Nihal and Sennar across lands to find some magical stones which will allow Nihal to leave the Tiranno without magic for a little time for them to destroy him. Despite the 1000 pages spent on random descriptions of forest, these whole stones situation is actually pretty vague. The whole thing with the gods and elfs in not particularly clear and it feels just kind of thrown in the mix as a secret weapon. In this journey Sennar and Nihal finally admit feelings for each other shortly before being forced to separate.
This part took me maybe longer than the rest of the book combined. Super slow and unclear. Loved the sparkle of love story though.
After that the final battle follows pretty much any other fantasy book trope. They fight, the villain is not so villainous, Sennar and Nihal almost die but are saved by a random loophole that had never been mentioned before.
And right when I thought that I had at least a happy ending, the next sections with the secret stories start and Nihal’s memory gets trashed and her future foretold. Her whole family dead after her sacrifice due to her actions? Gosh. That left me with such bitterness. But I do have to admit that these short stories where actually flowing pretty well and I finished that section in no time.
All in all, the book is full of standard tropes and the writing is so so. Strong female lead, who is lean and beautiful but also an invincible warrior AND orphaned? Check. Random generational war with poor.y described beginnings? Check.
The characters really bring the book to life and I loved following their stories. I just wished that they were better described.
Quando lo lessi la prima volta, la me quindicenne impazzì per questo libro non capendo le enormi problematiche. Rileggendolo ora con una mente più adulta e critica in tutta onestà questa trilogia è una cagata fotonica! È anche vero che questo libro è figlio del suo tempo e in Italia non avevamo un cavolo di fantasy quindi se da una parte non gli può dare molte colpe dall'altra si poteva fare di meglio...ma purtroppo in Italia ci siamo dovuti accontentare.
La scrittura è passabile nulla di che ma comunque scorrevole. Il vero problema sono il worldbilding inesistente e totalmente WTF??? I protagonisti insopportabili e che ad un certo punto non hanno più una evoluzione ma addirittura una involuzione. Roba davvero terrificante!
Quando parlo di WTF intendo dire che l'autrice ha ideato questo mondo suddiviso in nove regni chiamati con nomi scontatissimi: terra dell'acqua perché è piena di fiumi, terra del sole perché si muore di caldo e c'è sempre il sole, terra del mare perché è vicino al mare perché solo la terra dell'acqua non bastava, terra delle rocce perché ci sono le rocce, terra del fuoco perché ci sono i vulcani, la terra della notte perché è sempre notte (come non si sa), terra del vento perché si suppone ci sia il vento ma sta cosa non viene mai menzionata quindi boh, la terra dei giorni che giustamente uno si chiede: perché? Cosa c'è? Non lo sa manco l'autrice. E per finire la grande terra al centro dominata dal cattivone di turno. Teniamo conto nel terzo la protagonista le gira tutte ma approfondimento delle terre e dei suoi abitanti ZERO.
Le dimensioni e gli spazi sono totalmente non sens tipo che le città torri sono alte come montagne, le montagne non si sa quanto sono alte e sono pure perfettamente verticali e la torre del cattivo è talmente alta e grande che la vedi pure dal posto più inculato del mondo emerso. Va bene il fantasy ma non dimentichiamo la coerenza grazie.
La protagonista, Nihal, è una strong famale character fatta e finita. Insopportabile dell'inizio alla fine. Le basta piagnucolare per ottenere tutto quello che vuole e ovviamente è una predestinata bravissima in tutto e figa da paura anche se lei non sa di esserlo. Si lancia senza pensare e poi fa casini, senza mai pagarne le conseguenze. tratta male la gente che le sta in torno e non si capisce perché quelli non la mollano but hey ...non ci sarebbe la trama. Per non parlare del fatto che ad un certo punto in una battaglia inizia a combattere ad occhi chiusi (ma il realismo?) e cavalcare il suo drago senza sella perché sono due anime libere...mi sfugge la logica di questa frase scusate.
Tra l'altro le razze sono messe a fanculo perché lei mette gli umani, i folletti, le ninfe, mezzelfi, spiriti/divinità varie senza nessuna coerenza religiosa e vengono nominati gli gnomi peccato che sono NANI...manco l'impegno ci ha messo.
La magia c'è. Ha delle regole ma siccome i protagonisti devo fare cose fanculo le regole. È tutta una menzogna!
C'è tanto sessismo e razzismo ingiustificato.
Non mi dilungherò sugli altri personaggi perché non se ne salva uno. Ovviamente il cattivo muore in due righe dopo che ha fatto 20 pagine di spiegone del perché ha fatto cose.
Rileggerò anche gli altri? Sì.
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Oggi cominciamo con le recensioni di una saga che ho amato, composta da ben dieci libri, suddivisi in tre trilogie più l’ultimo che rappresenta una sorta di raccolta di racconti (e non solo, ma di questo ve ne parlerò in futuro). Si tratta del Mondo Emerso! Non lo conoscete? Allora continuate a leggere e vi porterò in un mondo fantastico, con un’ambientazione davvero suggestiva e descritta in modo da renderla reale. Le recensioni le suddividerò in base ai tre cicli della saga, più l’ultimo libro finale… quindi cominciamo! Questa saga, scritta da un’autrice italiana, Licia Troisi, inizia con le Cronache del Mondo Emerso, di cui fanno parte i romanzi: Nihal della Terra del Vento; La missione di Sennar e Il talismano del potere (ma potete trovare la trilogia anche in un unico volume). Conosciamo quindi Nihal (nome stupendo a mio parere!) una ragazzina unica nel suo genere, non tanto per il carattere ribelle e un po’ da maschiaccio, ma per il suo aspetto fisico: certamente una bellissima ragazza, ma con occhi viola, capelli blu e orecchie a punta (no, non è un elfo! Ve lo dico già). Chi è Nihal? Beh, all’inizio non lo sa neppure lei. Crede di essere figlia di Livon, un armaiolo che vive a Salazar nella Terra del Vento e nulla di più. Il suo tranquillo mondo però crolla quando Salazar viene attaccata e distrutta dall’esercito del Tiranno, un dispotico nemico che ha deciso di conquistare tutto il Mondo Emerso, anche grazie alla magia… con cui crea i Fammin! Chi sono? Beh… non posso svelarvelo! Nihal riesce a sopravvivere all’attacco e piano piano scopre la sua identità: è l’ultima della sua razza. Quale? Neanche questo posso dirvi, altrimenti vi rovinerei la sorpresa! Per vendetta decide di sfidare – e sconfiggere il Tiranno –, ma per farlo deve entrare nell’esercito del Mondo Emerso e vuole farlo diventando niente che meno un Cavaliere di Drago! C’è un problema! Non sono ammesse donne fra i Cavalieri di Drago! Riuscirà Nihal a diventare la prima donna ammessa all’Accademia? Intanto il suo amico/nemico Sennar, dopo essere diventato ufficialmente un mago, parte alla volta del Mondo Sommerso, per cercare un’alleanza per sconfiggere il Tiranno. Ma il Mondo Sommerso esisterà davvero? Insieme Nihal e Sennar sconfiggeranno il Tiranno? Romanzi stupendi! Una storia ambientata in un mondo immaginario e in un epoca che possiamo paragonare al Medioevo, con le creature tipiche dei fantasy: draghi, gnomi, ninfe, maghi… e molti altri. I personaggi, nonostante siano di fantasia, sembrano molto reali e ben caratterizzati, tanto che sembra di conoscerli per davvero… e nel corso della trilogia li si vedrà maturare. Con un linguaggio semplice, ma mai scontato, e uno stile fluido, diretto e pieno di emozioni che coinvolge da subito, l’autrice fa vivere al lettore una storia straordinaria, dove il tema centrale è senza dubbio la lotta tra il bene e il male, ma anche il valore dell’amicizia, dell’amore e la difesa della propria patria.
Als ich in der fünften Klasse war, war ich konfrontiert mit der Problematik, dass ich bisher alle bereits erschienenen Harry Potter Bücher mehrmals gelesen hatte und nicht wusste, was ich nun tun sollte. Deshalb habe ich mich auf die Suche nach einer neuen Roman-Reihe gemacht, mit der ich mir die Zeit vertreiben konnte... und da war sie: Die Drachenkämpferin. Damals war es wohl vor allem das Cover, das mich so sehr angezogen hat (und zwar nicht jenes der Ausgabe, die ich momentan lese, sondern das hübsche rote mit der zierlichen Protagonistin in Rüstung mit Schwert, die auf dem Nacken (!!!) eines Drachen sitzt - vielleicht kennt ihr ja diese Ausgabe). Ich weiß, ich weiß... eigentlich sollte man Bücher ja nicht aufgrund ihres Äußeren kaufen, aber damals konnte ich einfach nicht anders (und auch heute sehe ich mich gelegentlich noch schuldig). Also habe ich es gekauft und gelesen und ich war absolut begeistert! Was will ein Fantasy- und vor allem Drachenliebhaber anderes als eine Geschichte über eine Halbelfe, die wider chauvinistischer Vorstellungen, alles tut, um Drachenritterin zu werden. Die Romanreihe ist voller Abenteuer und blutiger Kämpfe - genau das, was ich in dem Alter mochte. Sie hat sich schnell zu einem Favoriten entwickelt und ich konnte nicht anders, als die nächste Trilogie auch zu lesen, die in derselben Welt handelt (ähnlich, wie es viele Leser mit Cassandra Clares Büchern tun).
Wie dem auch sei, damals war die Reihe einfach perfekt für mich und viele Jahre später habe ich mir gedacht, dass ich es gerne mal wieder lesen würde - einfach der Nostalgie wegen. Was kann schon schief gehen, immerhin kann ich Harry Potter ja auch immer und immer wieder lesen. Leider habe ich nicht damit gerechnet, den Schreibstil nicht ertragen zu können. Dafür, dass das Buch ja doch wegen seiner Inhalte eher als YA-Roman eingestuft werden sollte, ist der Schreibstil absolut unterentwickelt. Es wird der Eindruck erweckt, als sei Nihal auf der Entwicklungsstufe einer 10-Jährigen stehengeblieben, obwohl sie eigentlich bereits im ersten Band über 16 Jahre alt ist. Ich konnte mich einfach nicht dazu bringen, weiterzulesen, obwohl ich mich noch gerne an vereinzelte Szenen der Romanreihe zurückerinnere. Ich habe einfach zu viel Angst, dass ich anfange, die Bücher zu hassen, weil mir der Stil so zuwider ist. Aus diesem Grund habe ich beschlossen, ihm eine gute Bewertung zu geben - einfach der Nostalgie wegen, das Buch aber trotzdem in das Regal zu stellen und nie wieder anzurühren. Manche Bücher sind wohl doch besser in Kindheitserinnerungen angesiedelt.