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Forever #1

Un maledetto lieto fine

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«Davvero, Agnese? Davvero mi lascerai scegliere gli argomenti delle nostre lezioni?»Lei non sembra cogliere il sarcasmo.«Certo, Brando. Puoi farmi quello che vuoi». Forever Series Agnese ha diciannove anni, è la figlia di un senatore piuttosto influente e ha ricevuto un'educazione rigida. Le piace disegnare ma ha messo i sogni nel cassetto e si è iscritta a Giurisprudenza. Dopo la morte della madre, ha imparato a nascondere a tutti i suoi veri sentimenti ed è diventata la classica ragazza ricca, perfetta, composta e fredda, ma in realtà piena di insicurezze. Quando la sua incapacità di lasciarsi andare allontana il ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese capisce di avere bisogno di aiuto. Vorrebbe qualcuno che le insegni a essere meno impacciata e Brando, il suo fratellastro appena acquisito, sembra proprio la persona giusta. Lui lavora di notte, suona in una band e cambia ragazza ogni sera. Peccato che il bacio che i due si scambiano per “prova” sia lontano anni luce da un esercizio senza conseguenze. Così le loro lezioni di seduzione ben presto diventano qualcosa di più... Forever series Un maledetto lieto fine #1 Un maledetto per sempre #2 Completano la serie le novella prequel “Un maldetto addio” (#0.5) e il missing moment “Montreal” (#1.5)*Avvertenza*Il libro è già stato pubblicato con lo stesso titolo nel febbraio del 2019.*disclaimer*Il libro contiene situazioni esplicite che possono urtare i lettori più sensibili e se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.

376 pages, Paperback

First published February 7, 2019

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About the author

Bianca Marconero

31 books549 followers
STAND ALONE

Lady Pride and Mister Prejudice
Dream Kiss
L'ultima notte al mondo
Un altro giorno ancora
Stand by me
Il ritorno del conte

SERIE

*Forever Series*
Un maledetto addio (Book 0.5)
Un maledetto lieto fine (Book 1)
Montreal (Book 1.5)
Un maledetto per sempre ( Book 2)


*Tabloid Building series*
Non è detto che mi manchi (autoconclusivo)
Le nostre prime sette volte (A&A #1)
L'ultimo bacio (A&A #2)

*Serristori- Preludi*
Un'estate al mare
Jacopo salva il Natale
L'ultimo dicembre

*Serristori - Romanzi*
Dillo alla pioggia
Cuore di neve

*Albion*
Albion (Book 1)
Albion - Ombre (Book 2)



Fuori Commercio:
La prima cosa bella
Amalfi
Cinque e sei
Albion - Diario di un'assassina (novella)
Albion - Il principe spezzato (novella)

pagina facebook:
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240 (42%)
4 stars
205 (36%)
3 stars
77 (13%)
2 stars
32 (5%)
1 star
14 (2%)
Displaying 1 - 30 of 137 reviews
Profile Image for Valery Tikappa.
1,035 reviews540 followers
July 18, 2025
Non avete idea di quanto mi dispiaccia dare questo giudizio, e ci tengo a specificare una cosa:
non è assolutamente a causa dello stile dell'autrice, perché il libro l'ho finito in un giorno praticamente divorandomelo. Lei ha lo stile perfetto per i romance a mio parere, descrittivo ma non eccessivamente, con dialoghi al momento giusto e introspezione del personaggio dove serve.
E si, non ho avuto problemi nemmeno con la parte un po' più "dark" della storia, sapevo di cosa trattava il libro prima di leggerlo.
Il problema, purtroppo, me lo hanno provocato i personaggi.
All'inizio è anche andato tutto bene, ma appena sono entrata nel vivo della storia il mio odio per Agnese è proprio scoppiato... e poi, di conseguenza, anche quello per Brando.
Ma Agnese è rimasta proprio quella che mi ha fatto digrignare i denti. Non parla, non esprime i suoi sentimenti nemmeno per sbaglio, fa cose orribili per ripicca, e allo stesso tempo è incredibilmente succube... guarda la sua vita e la lascia scorrere prendendo passivamente tutto ciò che viene. Quando finalmenta riesce a conquistarla... nemmeno in quel caso sono riuscita ad apprezzarla ed anzi, mi ha fatto ancora più arrabbiare.
Brando, a un certo punto, non è stato da meno. Anche lui incapace di parlare ed esprimere i propri sentimenti, arriva a compiere delle azioni che non mi sono per niente piaciute.
Sugli altri personaggi niente da dire, sono stati creati per essere chi odioso e chi fragile, a volte sembrano proprio personaggi da film "caricature" della realtà ma il loro scopo è chiaro e l'ho capito, pur non apprezzando per nulla, ad esempio, il padre di Agnese.
Insomma, mi dispiace davvero, ma per me è stato un no.

Questo comunque non mi impedirà di leggere altri libri della Marconero perchè ripeto, il suo stile mi piace e sono curiosa di vederla alle prese con un libro diverso!
Profile Image for Chicca Palmentieri.
667 reviews27 followers
February 13, 2019
La cara Bianca stavolta dovrà rimborsarmi una fornitura di fazzoletti per un anno, perchè questo libro è un attentato al cuore dei lettori.
La storia di Agnese e Brando è assolutamente perfetta, è tosta, è drammatica e merita un milione e più di elogi, credetemi se vi dico che la Marconero si è davvero superata, perchè Un maledetto lieto fine è un romanzo imperdibile.

Ma andiamo con ordine. Agnese e Brando sono i protagonisti indiscussi della storia, giovani, belli e con molte fragilità nascoste dietro una facciata costruita ad arte. Agnese ha 19 anni, è ricca, molto ricca ed è costretta a vivere sotto lo stesso tetto di Brando, da lei soprannominato debosciato, questo perchè il padre di Agnese e la madre di Brando si sono sposati in seconde nozze.
Il rapporto tra tutti loro non è facile, il senatore e il Brando sono sempre ai ferri corti ed Agnese con la sua freddezza di certo non rende facile la vita alla sua matrigna.
Ma Agnese ha bisogno di lui per essere meno gelida e diventare così più "adulta" e "calorosa" agli occhi del ragazzo che da sempre è nei suoi pensieri.
Quello che entrambi non sanno è che il loro rapporto è destinato a cambiare per sempre.

Lo so cosa state pensando. Questa è la solita storia di due fratellastri che si innamorano e lottano contro la famiglia, ebbene nulla di più lontano, questo romanzo racchiude in se una moltitudine di sensazioni, è capace di scuotere il lettore con rabbia, gioia e tenerezza, è commovente ed è un crescendo di emozioni.
I personaggi sono notevoli, hanno un'evoluzione meravigliosa, Agnese che nei primi capitoli sembra una ragazzina viziata si trasforma pagina dopo pagina sotto gli occhi del lettore e Brando, Oh Brando quanto ti ho amato, è fuoco puro.

La Marconero ha uno stile inconfondibile, tutto in questo romanzo è narrato in maniera semplice, schietta e senza girarci attorno, dice le cose come stanno.
E' un racconto assolutamente reale e la sua forza sta proprio nell'imperfezione dei suoi protagonisti.
Anche stavolta, come spesso accade nei romanzi della Marconero, i personaggi che ruotano attorno a Brando ed Agnese si adattano magistralmente alla storia, nota di merito va a Pier migliore amico di Brando e figura chiave nella sua vita.

Prima di concludere voglio però spendere due parole anche sulla madre di Brando, che per tutto il romanzo mi ha davvero fatta arrabbiare con i suoi comportamenti da bambolina con zero carattere, salvo poi arrivare alla fine e scoprire quanto mi fossi sbagliata su di lei.

E adesso prima di rinnovare i miei complimenti all'autrice per questo splendido lavoro, le ricordo che io sono qui in attesa di altri due amici che spero di rivedere presto.
Profile Image for Giuls.
1,796 reviews137 followers
March 22, 2019
Ho incominciato e cancellato l’inizio di questa recensione ormai non so quante volte, perché, anche se sono passati un paio di giorni da quando ho finito il romanzo e anche se ormai ho cercato in tutti i modi di metabolizzarlo, ancora non sono sicura di cosa dire, ma soprattutto di come farlo.
Mi è piaciuto? Sì, molto, eppure continuo ad avere alcune riserve.
Sicuramente è una storia di quelle che ti si appiccica addosso, di quelle che inizi e non metti giù finchè non le hai finite (no, davvero, sono andata avanti fino alle 3 di notte e poi ho smesso solo perché il romanzo era finito).
E sicuramente è stata una storia in grado di stupirmi, perché del tutto diversa da quella che mi aspettavo: questo è infatti un romanzo molto cupo, di quelli violenti senza che vi siano vere e proprie scene di violenza, di quelli che sono in grado di tirare al lettore un paio di calci ben assestati sulla bocca dello stomaco e soprattutto di farlo piangere come se non ci fosse un domani. Davvero: credo non sia possibile leggere questo romanzo senza una scorta di fazzolettini a portata di mano.

Questo libro ha però un grossissimo però, un però che mai mi sarei aspettata conoscendo l’autrice: dei protagonisti insopportabili. Ben caratterizzati in ogni loro minima sfaccettatura, sì, ma ciò decisamente non è bastato a farmeli piacere.
Il feeling tra me ed Agnese non c’è mai stato, non la prima pagina, tanto meno l’ultima. Sin da subito mi è sembrata solo una ragazzina viziata, andando avanti mi sono messa sempre più a sperare che avesse qualche rotella fuori posto, nella speranza di poter giustificare alcune sue scelte.
Brando, invece, è stata una vera e propria sorpresa. In negativo. Se avessi dovuto scrivere una recensione dopo aver letto i primi capitoli, infatti, probabilmente l’avrei iniziata professando il mio amore per lui, peccato che il romanzo vada oltre queste prime pagine e il personaggio si mostri sempre maggiormente al lettore, trasformandosi da un ragazzo tenebroso dal passato difficile bloccato in un mondo che non gli appartiene completamente e da cui vorrebbe scappare, se non fosse per l’amore che prova per la madre, ad uno violento e geloso quasi senza motivo, decisamente al limite del maniacale.
Ma soprattutto questi due per tutto il romanzo non hanno fatto altro che non parlarsi e non dirsi le cose in faccia, cosa che mi ha dato un enorme nervoso, della serie che mi sono più volte dovuta trattenere dal mettermi ad urlare <> per non svegliare l’intero palazzo. Perché se l’avessero fatto sicuramente avrebbero sofferto meno loro, ma anche io.
Profile Image for Vivi220414.
416 reviews26 followers
July 29, 2019
Brando e Agnese sono frattellastri, ma non vanno d'accordo, sono completamente diversi, tanto Agnese è condiscendente e accetta il futuro che il padre ha programmato per lei, quanto invece Brando ha le idee chiare, la musica è la sua vita e la sua valvola di sfogo, il loro stile di vita diverge completamente, si evitano il più possibile, finché lei non gli chiede aiuto per diventare più disinibita con i ragazzi, e riconquistare così il ragazzo per cui ha una cotta da sempre! Da qui inizia la loro storia piena di equivoci e insicurezze, fino a un finale aperto... All'inizio della storia ho trovato Agnese molto acerba caratterialmente, insicura di sé stessa, dei suoi sentimenti, molto snob nei confronti della matrigna, troppo compiacente verso il padre, anche Brando nonostante fosse più dentro la loro storia, l'ho trovato insicuro e questo ha dato il via a situazioni tra i due che non mi sono piaciute; quando però la storia tra loro finalmente stava prendendo la piega giusta e stavo iniziando ad amarli, l'autrice mi ha lasciato a bocca aperta con un finale tra il dispiaciuto per alcuni fatti e la soddisfazione per altri... Ho disprezzato profondamente il padre di Agnese, se tale si può chiamare, mentre ho provato tanta tenerezza per Isabella la madre di Brando...
Profile Image for Nicoletta Micillo.
764 reviews27 followers
September 21, 2021
4.5 stelline
Per buona parte del libro ,Agnese mi ha veramente irritato. Viziata , fredda, un robottino nelle mani del padre. Brando invece lo si adora fin da subito. Poi procedendo nella lettura , Agnese smette le maschere che si è creata , o meglio iniziamo a vedere delle crepe.
La Marconero sempre straordinaria
Rilettura
Profile Image for Angigames.
1,413 reviews
November 3, 2019
POSSIBILI SPOILER

Complici il maltempo e Amazon mi sono imbattuta in questa lettura, l'ho iniziata in mattinata e l'ho conclusa pochi minuti fa, quindi si, è un commento molto a caldo!

Per me è un grandissimo NO! MA PROPRIO NO! NON ESISTE.
Agnese avrà anche 19 anni, ma pagare il figlio della seconda moglie e di suo padre per darle lezioni di sesso, non sta né in cielo né in terra. Davvero!
Brando che si innervosisce subito, che è geloso perché la “sorellina” ha cominciato a filtrare un po' col mondo intero e che, per punirla, non ascolta il desiderio di Agnese dI fermarsi, NON ESISTE.
E poi che palle queste protagoniste tutte case e chiesa, ma dell’anima di una mangia uomini navigata, situazioni veramente surreali e svilenti.
I due “piccioncini” non brillano di intelligenza, non dico maturità, ma almeno, l'intelligenza, la capacità di parlare… di cercare di sciogliere la matassa, non divertirsi a ingarbugliarla ancora di più! Fanno di tutto per soffrire, questo non è amore per la vita è malattia, masochismo!
Finale azzeccato, ma non basta…

Per me questo libro è un enorme NO!
Profile Image for The Reading's Love Blog.
1,340 reviews186 followers
February 8, 2019
RECENSIONE QUI: https://thereadingslove.blogspot.com/...

4.5 STELLE

description
Bianca Marconero ci regala ancora una volta una storia deliziosa, scritta con quel suo stile semplice ma elegante, coinvolgente e intrigante con la sua immancabile ironia da cui è impossibile staccarsi dopo che quelle pagine ti hanno assorbito completamente. Sin dall’inizio veniamo catapultati nella storia e nella vita di Agnese Altavilla, una diciannovenne che vive nella sua gabbia dorata circondata dal lusso e dai beni materiali e che ha represso i sentimenti e le emozioni dopo la perdita della sua dolce mamma. Ha un animo dolce e allo stesso tempo è vulnerabile. La vediamo sottostare alle rigide regole imposte da suo padre che pone maggiore attenzione all’apparenza piuttosto che agli interessi della figlia, chiudersi in se stessa ed erigere una barriera solida contro i sentimenti e abbandonare i suoi sogni da bambina che ha gelosamente custodito. Il fratellastro acquisito da poco, Brando Serristori invece è l’esatto opposto di Agnese: è un tipo che vive e respira musica, ama divertirsi e cambiare ragazza ogni sera, infrangere le regole e sentirsi libero. Conosciamo nel profondo anche lui, lo vediamo dapprima provare ostilità nei confronti di Agnese, sentimento ricambiato anche da lei e poi pian piano conoscersi e abbattere tutte le barriere. Brando le insegna a lasciarsi andare, ad accogliere i sentimenti e a vivere il momento. Agnese con la sua innocenza incanta Brando e lui non può che rimanere attratto da questo aspetto di lei. Pian piano vediamo Agnese diventare audace, più sicura di sé, mantenendo sempre quel pizzico di ironia che la contraddistingue. Questi due personaggi mi hanno fatto provare una serie di emozioni contrastanti, ho amato i loro pregi e i loro difetti, il loro cambiamento e come abbracciano l’amore. L’autrice riesce sempre a farci entrare nel cuore le sue storie e i suoi personaggi con una semplicità unica, più leggevo e più mi addentravo nella storia senza riuscire a staccarmi davvero. L'autrice riesce a trasmettermi tutte le emozioni, dalla rabbia alla felicità, dal dolore da cui Brando non riesce a guarire, dalla resa di Agnese e Brando fino al loro cambiamento, al loro aprire il cuore all'amore e ai sentimenti. Assistiamo allo sbocciare dei primi sentimenti di entrambi, alla negazione di questi fino alla piena coscienza e all'accettazione. Nei libri ho incontrato molto spesso delle protagoniste restìe ai sentimenti ma mai delle protagoniste come nei libri della Marconero che con il loro sarcasmo sempre pungente e la lora lingua impertinente mi hanno fatto ridere di cuore e allo stesso tempo intenerire per il suo cuore di ghiaccio. I protagonisti maschili invece sono uomini decidi che sanno quello che vogliono e che devono trovare il coraggio di ammettere i loro sentimenti. Attraverso i punti di vista di entrambi i personaggi entriamo completamente nel loro cuore, ascoltiamo i loro pensieri, le loro sensazioni, le loro paure. In questa storia la Marconero parla della musica, quella che ci migliora la vita e che rende più colorata la vita, delle perdite che non siamo mai pronti ad affrontare…

CONTINUA SUL NOSTRO BLOG. VENITE A TROVARCI
https://thereadingslove.blogspot.com/
Profile Image for Ludovica Ponzo.
273 reviews7 followers
March 15, 2019
“Cronaca di una Recensione in diretta”.

L’ho chiamata così perché invece di fare una recensione a fine libro, come sempre, dopo averlo metabolizzato e averne riconosciuto sentimenti ed impressioni, l’ho fatta a “caldo”, man mano che procedevo con la lettura, appuntavo le sensazioni. Mi scuso se ne sia uscito uno sfogo privo di obiettività e di rigore, ma è tutto ciò che in quei momenti il mio cuore mi suggeriva! (Terrò per me i momenti in cui avrei voluto strangolare la scrittrice che, nonostante tutto, adoro!) Spero solo di non aver fatto troppi spoiler!

“Conoscendo” virtualmente Bianca so già che se ha dato un titolo del genere a questo libro è perché un lieto fine non ci sarà, che la “maledizione” di cui parla sono le invettive rivolte soprattutto a lei dalla seconda metà del libro fino alla fine. Se la conosco so già che una fine, di quelle che piacciono a me, con baci e confetti, non ci sarà.
Ho iniziato a scrivere la recensione a pag 124, quando ancora ero al sicuro da eventuali colpi di scena e più probabili colpi al cuore che la Bianca mi avrebbe rifilato, sicuramente.
Quando ancora potevo parlare di Brando, il personaggio maschile che si atteggia a rocker dura e stronza, ma dal cui punto di vista emerge solo una grande dolcezza ed un’incolmabile fragilità. Ne potevo ancora parlare a cuor leggero perché, pur avendo già dato prova della sua aleatorietà, mi dava allo stesso tempo una sensazione di solidità e fermezza, ad esempio nelle sue passioni più grandi, la Musica. Ed Agnese.

Agnese, che di bello finora ha solo il nome, non mi convince per niente, lo so che lei, come me, subirà il fascino di Brando e contestualmente anche qualche batosta in più, e so anche che dietro la sua freddezza si nasconde un cuore che non può non innamorarsi di lui (l’ho fatto io, solo dopo qualche pagina, immagino lei che ha avuto delle attenzioni da parte sua decisamente più “toccanti”!), ma per il momento ancora non entro in sintonia con lei, anche se so che poi, alla fine, sempre che Bianca si sia “scomodata” a scriverne una, lei che ama così tanto lasciarci in sospeso, dovrò raccogliere i pezzi di Agnese, insieme ai miei!

Avrei voluto odiare Agnese per tutto il tempo, ma quando entra in scena Camilla, una cara amica di Brando e forse anche qualcosa in più, con tutto il suo brio e tutti i suoi aneddoti ed il suo ingombrante passato, il mio odio si è spostato inevitabilmente su di lei, tanto che Agnese a questo punto del racconto mi fa tenerezza, davvero tanta.

Ho seriamente pensato di fermarmi a pagina 186, in una zona alquanto confortevole, nel momento in cui Pier, un personaggio di cui davvero non si possa fare a meno, amico di Brando e fine conoscitore dell’animo umano, tranne che del suo, parla a brutto muso con Brando e gli ricorda chi sia e cosa abbia fatto e quali dubbi ed insicurezze atroci abbia instillato nella mente della povera Agnese.
Mi son detta: “Mi fermo qui, così Brando si è reso conto di aver fatto lo stronzo, Agnese di aver compiuto una stronzata, Pier ha chiarito le idee ad entrambi e si è comportato da perfetto amico quale è, Giamaica non ha aggiunto frasi significative alla conversazione, Camilla se ne è fortunatamente tornata a San Francisco ed io dormo sonni tranquilli. Non do a Bianca la possibilità di sconvolgermi il castello costruito in aria, non le do la possibilità di cambiare le carte in tavola. Non è un vero finale? Pazienza! Tanto l’instancabile mente della Marconero chissà cosa avrà escogitato se tutte le blogger suggeriscono di preparare tanti fazzoletti. Io voglio i confetti, non i fazzoletti!”

Ma proprio perché ormai conosco la scrittrice e so che la sua penna può fare di tutto, sono andata avanti e le ho dato la fiducia che merita e poi sono arrivata a pagina 200, in cui il libro sarebbe potuto terminare e in cui io avrei potuto dormire con un sorriso stampato sul viso, in cui non c’erano complicazioni da risolvere e segreti da mantenere, in cui ognuno aveva quel che desiderava, anche se questo equivaleva, per Brando ed Agnese, vivere nella clandestinità...

Avrei potuto fermarmi, ma come era ovvio sono andata avanti, ed anche la storia che, in maniera scontata si è incasinata e condita di tanti elementi in più, sono tornata anche a non sopportare più Agnese. Non riesco neanche più a vederla come un’ ingenua ragazzina che ha dovuto chiudere i suoi sogni in un cassetto, pur di accontentare suo padre. O come una povera illusa che si era presa una cotta al liceo e non riesce a capire, ora, la differenza tra idolatrare un sogno, Mattia, ed amare un ragazzo in carne ed ossa, Brando. In lei vedo solo una giovane donna che preferisce tenere nascosto al ragazzo che ama un segreto più che scomodo, che preferisce addirittura evitarlo pur di non permettergli di leggerle in faccia la verità. Che forse, come le ha rinfacciato Brando in un consueto atto di “iperfocosità”, si vergogni di lui e della sua imbarazzante suoneria. Che non si renda conto di quanto questa “pagliacciata” organizzata in onore della sua defunta madre, umili a dismisura la sua matrigna, madre di Brando.

Brando ed Agnese non funzionano. E non perché vengano da due mondi diversi, e lei non abbia mai letto La tempesta di Shakespeare o ascolti solo Tiziano Ferro, perché frequentino gente che vive agli opposti. Loro non funzionano perché non ci credono neanche loro, a loro due insieme. Perché in fondo una possibilità non se la sono mai data. Non è il senatore (riuscitissimo personaggio negativo) ad impedire loro di vivere una storia alla luce del sole, sono loro che hanno, magari inconsciamente, scelto la clandestinità, loro che hanno deciso di non mettere a tacere i dubbi insinuati da una Camilla o da un Mattia. Loro che non si sanno proprio venire incontro, loro che se non in maniera burrascosa, non sanno amarsi. Eppure si amano, non ho dubbi, ma è come in tutte quelle storie in cui, se non si soffre e non si cade, non si riesce ad amare.

Io la scrittrice la adoro, anche se il mio è stato un innamoramento lento e provante, dato che alcune sue scelte, nei precedenti libri, le abbia poco capite e mal digerite (mi riferisco sempre alla insopportabile Marianna o a Beatrice che non si è girata a guardare negli occhi il mio Dante).
Mi piace il suo stile, mi piace la sua scrittura, il suo modo di vedere i sentimenti e di farli vivere ai suoi personaggi, che diventano sempre un po’ anche i nostri. Mi piace come risolve gli inconvenienti, come supera gli ostacoli. Mi piace a tal punto che, pur ritrovando in questo libro tanti elementi che in altri libri di altri autori non avrei tollerato, non posso dire quali perché svelerei troppo, ho amato lo stesso il suo modo di affrontare le difficoltà, la sua capacità di dare un finale che sentiva più vero che necessario.
Anche le situazioni cariche di cliché, di visti e rivisti, con la sua penna diventano se non originali, perlomeno giusti, azzeccati a tal punto che, anche se avrebbe potuto scegliere mille cose diverse da far dire, fare e provare ad Agnese e Brando, mi sono ritrovata a pensare che no, non poteva finire diversamente che così.
Imperfetto nella sua perfezione o perfetto nelle sue imperfezioni?
Profile Image for Chiara Ropolo.
1,476 reviews25 followers
February 7, 2019
https://lalettricesullenuvole.blogspo...

Agnese e Brando sono fratellastri. Il padre di lei si è sposato in seconde nozze con la madre di lui. Ma mentre Agnese è la figlia modello, la ragazza perbene dell'alta borghesia, Brando è il ribelle, il musicista spiantato che odia il sistema e soprattutto il suo patrigno, con tutti i suoi soldi.

La ragazza è molto impostata nei modi e non ha esperienza in campo sentimentale e sessuale ma vuole conquistare il suo amore idealizzato (oh Ashley!), quindi accetta l'aiuto pure del debosciato, il nostro Brando. Ovviamente non può essere così semplice e i due imparano a conoscersi sul serio, dietro le loro maschere e i ruoli a loro assegnati dalla situazione.

Lo so, lo so, riassunto così sembra un libro qualunque, infarcito di situazioni già trite e ritrite, ma vi assicuro che non è assolutamente così perché Bianca ha preso una storia apparentemente scontata e l'ha trasfomata in qualcosa di eccezionale, facendomi penare e non poco.

L'apparenza quindi inganna, così come lo fa con Brando e Agnese. Loro sono molto più complicati di quanto appaiano, per il loro vissuto e le loro scelte, e soprattutto per la situazione nella quale, loro malgrado, sono costretti a vivere.
Quanto ho amato Brando, così stronzo a volte, così fragile spesso, così sperduto e bisognoso di certezze e punti fermi sempre. Il suo amore per la madre, il suo bisogno di fare la cosa giusta, il suo carattere così istintivo e passionale, di fuoco, mi hanno fatto provare un'empatia immediata nei suoi confronti e un bisogno struggente di proteggerlo da ciò che quella sadica di Bianca gli fa capitare (cattiva!).

Agnese è il personaggio che più mi ha colpita, proprio per la sua evuoluzione. Lei è tutta apparenza e compiacenza, deve essere la figlia perfetta, la studentessa modello, la ragazza su cui fare affidamento, su cui contare, a cui chiedere quando si ha bisogno. Ma soprattutto deve essere l'orgoglio di suo padre, l'unico familiare a lei rimasto. È fredda, staccata, sentimentalmente menomata direi e non sa come affrontare l'amore, non riesce a capirlo. Per questo chiede aiuto e per questo sbaglia. Bianca con lei ha fatto un lavoro stupendo, è riuscita a farmi capire la voragine della sua solitudine, il suo bisogno di essere accettata e mi ha fatto comprendere anche il perché delle sue scelte. È riuscita a gestire una scena (quella a metà del libro per chi lo leggerà) in maniera esemplare, senza tirarmi fuori pregiudizi né obiezioni, ma solo tanta compassione.
... continua sul blog
Profile Image for Vale198.
520 reviews
July 18, 2019
Agnese è una diciannovenne che deve stare alle regole di un padre rigido , un senatore influente e molto conosciuto , ha la passione per l’arte ma il padre la costringe a frequentare giurisprudenza ha una cotta per Mattia ma dopo poche settimane di frequentazione lui la scarica per mettersi con un’altra , Agnese non ha esperienza , non sa nemmeno baciare quindi decide di chiedere aiuto al suo fratellastro Brando , figlio di Isabella moglie di suo padre appassionato di musica . I due si lasciano andare alle lezioni di baci ma dopo poco entrano in gioco i sentimenti fin quando non accade qualcosa e niente potrà tornare più come prima...

“«Ti amo», dice lui, e mi accarezza. «Ma mica nel senso che ora ti amo e domani chissà. Conta che ti amo proprio ogni giorno. È la prima cosa che so quando mi sveglio. E non guarisco da te, posso avere dubbi su come andrà il resto della mia vita, ma non sul fatto che tu sei per sempre».”

È il primo libro che leggo di questa autrice e ne sono rimasta profondamente colpita anche perché credevo avesse uno stile completamente diverso . Ho adorato tantissimo Brando ,un ragazzo dolcissimo verso la sua mamma e che quando si innamora lo fa davvero , Agnese invece non sempre si è fatta amare ma c’è da dire che è pur sempre una ragazzina di 19 anni che si ritrova un padre “padrone “ in fondo sono riuscita a capirla . Il finale poi molto commovente .
Per me sono 4,5 stelle .
Profile Image for Mariagcri.
312 reviews26 followers
February 12, 2019
Inizio con il dire che il libro è molto bello...una boccata di aria fresca dopo tutte le ultime uscite deludenti...Bianca Marconero si conferma un'autrice di grande talento.
Non ho dato 5 stelline per due motivi...il primo riguarda la protagonista...non ho condiviso alcuni suoi comportamenti...il suo modo di reagire a determinate circostanze non mi è piaciuto anche se potrebbero esserci delle motivazioni che se non legittimano alcune sue azioni quanto meno ne attenuano la gravità da alcuni punti di vista, ma che io non sono comunque riuscita a perdonarle pienamente...e il secondo motivo lo scoprirete leggendo...non posso proprio anticiparlo...pena spoiler di proporzioni giganti...
Il libro è scritto magistralmente, l'inizio potrebbe sembrare il classico stereotipo della storia d'amore tra fratellastri ma la bravura dell' autrice è nel riuscire comunque a catturarti e tenerti avvinta fino alla fine e a imprimere alla storia particolarità che la differenziano da tutte le altre..vi sono anche scene sensuali e piccanti..l'autrice osa di piu questa volta...quindi aspettatevi anche tanto pepe....
Insomma un libro in cui non ci si annoia un attimo, pervaso di emozioni di ogni genere.. assolutamente da leggere...
632 reviews2 followers
September 11, 2020
Molto bello e realistico nella descrizione della trama e la caratterizzazione dei personaggi, Agnese e Brando, due ragazzi e due mondi paralleli.
Agnese è riservata e dopo aver scoperto perché la sua relazione con Mattia non ha progredito fa un accordo con Brando, ma ahimè non sa che con il cuore non si può scherzare e non può essere messo a rischio, e essere travolto da un amore che non volevi ma che, succede.
Brando un ragazzo di umili origini, ama scrivere musica e suonarla con i suoi amici di sempre, Pier, Spillo e Giamaica e Camilla che con i suoi agganci cerca di farli emergere e conoscere in America.
Poi il destino beffardo e un Goffredo tanto odiato da me, farà sì che ci sia una distanza tra i due e tanto dolore.
Ma arrivare all'epilogo con le tante emozioni provate mi resta un groppo in gola chiedendomi: cosa ne sarà di Brando e Agnese?
Un romanzo che consiglio nella scorrevolezza di lettura e da una trama veristica.
Profile Image for Frency  camminando tra le pagine .
629 reviews56 followers
February 3, 2019
Straziante.
Questa è la sola parola che mi viene in mente e straziato dal dolore è il mio cuore spezzato.
Ora devo fare pace con i miei sentimenti e poi pubblicheró la mia recensione
Profile Image for Kate Evans.
Author 18 books81 followers
February 24, 2019
ok, il finale era necessario, ma anche il secondo volume sarebbe necessario. Just saying
Profile Image for Lucrug.
647 reviews27 followers
May 1, 2019
È la storia di Agnese e Brando.Lei è la figlia di un senatore che ha sposato la madre di Brando. Quindi sono fratellastri e non si filano per niente.Agnese,da quando è morta la sua mamma ha imparato a nascondere i suoi sentimenti diventando la figlia perfetta. Tutto cambia per i due quando chiede aiuto a Brando per diventare più disinibita ed esperta , ovviamente lui accetta. Bene mi fermo qui con la trama per evitare spoiler. Devo dire che la Marconero è stata geniale perché mi ha fatto detestare per la maggior parte della storia sia Agnese che Brando per farmi cambiare totalmente idea alla fine.Ho apprezzato anche Isabella(mamma di Brando), inizialmente donna bella, vuota e fragile,in realta' molto profonda e perspicace.Pier,il miglior amico di Brando è l'unico che ho adorato dall'inizio alla fine,sempre leale e affidabile (sicuramente avrà un romanzo tutto suo)....
Molto bella e travagliata la storia a cui do' ⭐⭐⭐⭐ solo perché non ho avuto il finale da me immaginato,ma in ogni caso ho versato le mie lacrime....
Profile Image for Ersida Ferhati.
22 reviews4 followers
February 9, 2019
Ogni volta che leggo i libri di questa meravigliosa scrittrice e un colpo al mio povero cuore.. Un mix di emozioni contrastanti che alla fine non ci capisci più niente.. Storia stupenda con personaggi unici, pieni di difetti e completi che solo la pena di Bianca sa creare... Servirebbe un libro al mese da questa scrittrice per noi amanti di lettura..
Profile Image for Anto M..
1,232 reviews97 followers
July 21, 2019
La Marconero osa e fa benissimo. Una storia sicuramente diversa a quelle a cui eravamo abituate, ma che conferma la sua bravura e la capacità di tenerti incollata alle pagine.
Un peso perenne sul cuore, stomaco chiuso e ansia a mille sono gli elementi che vi accompagneranno durante la lettura. Brando lo si ama subito, con tutti i suoi difetti, Agnese invece per buona parte del libro ti chiedi se ci è o ci fa! Bisogna arrivare alla fine per farla salire un pochino sulla scala di gradimento. Oltre ai due protagonisti, tanti personaggi, la maggior parte odiosi (davvero avevo l'imbarazzo della scelta per decidere chi odiare di più). E ora continuiamo con Montreal immediatamente, perché stavolta Bianca è stata molto cattiva e ci ha lasciato col fiato sospeso.
Profile Image for Manuela Menna.
414 reviews6 followers
February 7, 2019
e anche più…
Trovate la mia recensione sul blog Letture a pois: http://lettureapois.blogspot.com/2019...
Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero è una storia d’amore bellissima, vera e totalizzante. Sicuramente non è dolce, tutt’altro, ti lascia un sapore agrodolce come solo le grandi storie sanno lasciarti. Lo dico subito: decisamente un romanzo di livello superiore. Raramente mi sono ritrovata più devastata (è successo solo con alcune storie di un’autrice straniera che amo alla follia: Colleen Hoover).
Ora, è difficilissimo parlare di questo romanzo perché rischierei di spoilerare, quindi ho deciso che vi parlerò delle mie emozioni, di come il mio cuore ha vissuto le vicende di Brando e Agnese. È vero, sono romantica e sognatrice, amo le storie che mi fanno volare lontano con la fantasia, ma so apprezzare una bella storia, specie se mi fa provare emozioni (anche forti).
I personaggi sono tutti ben descritti, hanno tutti uno spessore. Infatti, nei confronti di tutti ho provato antipatie e simpatie, una sorta di amore-odio. Sì, li ho sentiti come persone reali, di quelli che potrebbe capitare di incontrare nella vita. Non sono distanti e/o idealizzati, sono veri, fatti di contraddizioni, di paure, di momenti di esaltazioni e di bugie. Per più di metà romanzo ho odiato Agnese, una ragazzina immatura, piena di contraddizioni, viziata, distaccata, fredda, un vaso vuoto, una bella statuina, un “sepolcro imbiancato”, poi qualcosa è cambiato. Non mi è diventata simpatica, ma ho iniziato a capirla. Ho iniziato a vedere quanto quello che faceva era frutto della coercizione paterna. Ecco, diciamocelo, in questo romanzo il vero mostro è il senatore Goffredo Altavilla. Sicuramente Lucio non è un persona per bene, ma mai quanto il senatore. Egli fa del suo status la sua forza. È tutto apparenza. Emana potere, sì, ma un potere usato per ferire. E c’è Brando… Beh, Brando è un caso a parte. Ho pianto per lui. Ho sofferto per lui e con lui. È un ragazzo, un po’ immaturo, ma sempre vero. Sanguigno. Forse a volte scontroso, duro, volgare, cattivo, ma tutto per nascondere un amore profondo per le persone più vicino a lui: sua madre Isabella e Agnese stessa.
Nota di merito anche all’ambientazione. Roma è descritta bene, ti immagini le vie, le piazze. Insomma, fai un tour per la città. Sarei in grado di ritrovare tutti i luoghi importanti della storia (ok, io sono avvantaggiata, sono romana!!!).
Sperando di non spoilerare nulla, voglio fare solo un cenno al finale. Un finale che strizza il cuore, lacerante e al tempo stesso splendido; è il finale appropriato alla storia. Sebbene io speri in un seguito, sono anche consapevole che Bianca non debba scriverlo, perché scrivere un seguito a questa storia significherebbe far perdere forza e intensità a questo romanzo. Lo so che è un pensiero contorto, ma è quello che penso. La storia è ben scritta così come l’ha pensata l’autrice.
Lo stile narrativo di Bianca è fluido e scorrevole. Si legge bene: se da una parte vorresti non staccarti dalle pagine, in altri momenti senti il bisogno di prendere le distanze. Mi è piaciuto molto il fatto di inserire i titoli ai capitoli, titoli che creano una certa anticipazione. Ho anche apprezzato il fatto che tutto il racconto sia in prima persona con i POV di Agnese e Brando alternati, ma il finale in terza persona chiude tutto in una cornice definitiva.
Profile Image for CrazyForRomance.
1,713 reviews253 followers
February 8, 2019
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INDIMENTICABILE!
Conoscete il significato della parola "angst", un termine della lingua inglese che è diventato di uso comune nel mondo del romance? A mio parere, quella sensazione di ansia, apprensione e preoccupazione illustrata dai vocabolari viene declinata, nel genere romance, in un desiderio masochista di soffrire, sia da parte dei personaggi che del lettore, che si aggrappa a questa sofferenza e la alimenta desiderandone sempre di più. Ad esaudire quest'inclinazione del lettore a voler provare una sofferenza sottile e pungente, arriva un romanzo di quelli che non t'aspetti, uno con una trama frizzantina come può esserlo una lezione di seduzione, e che penseresti di classificare in un rassicurante rapporto di odio/amore. E invece Bianca Marconero ci prende per mano, ci accompagna in cima ad un altissimo ottovolante, ci affida Un maledetto lieto fine e ci augura buon viaggio. Io vi consiglio di allacciarvi bene le cinture, perché sarà una corsa pazzesca.
Un maledetto lieto fine Bianca Marconero
Agnese e Brando sono diventati fratellastri dopo il matrimonio dei rispettivi genitori, si detestano più o meno cordialmente e, nonostante dividano lo stesso ossigeno e lo stesso tetto, si considerano parte di due mondi diversi. Lei è la figlia modello, un soldatino sempre all'altezza delle aspettative, tanto da essere diventata un'esperta nel dissimulare le proprie emozioni, nascondendole dietro una facciata algida. Brando, invece, suona in una band e sogna il grande salto, ama sua madre in modo viscerale e odia tutto ciò che il ricco padre di Agnese rappresenta. Quando Agnese, dopo una cocente delusione amorosa, chiede aiuto al fratellastro per affinare la propria esperienza con l'altro sesso, accade una cosa che nessuno dei due si sarebbe aspettato. I mondi opposti di Agnese e Brando entrano nella stessa orbita e iniziano una danza destinata a portarli in collisione. Un'attrazione fisica che cresce in maniera esponenziale e che finisce per coinvolgere corpo, mente e, soprattutto, cuore. È una gara al massacro senza esclusione di colpi, in cui incomprensioni, scelte e circostanze aiutano a maneggiare la spada che lascia cadere il fendente. Più e più volte. A turno o contemporaneamente, Agnese e Brando si feriscono, si lacerano, buttano sale su tagli ancora freschi, non si concedono tregua e continuano a colpire, ancora e ancora. Per poi leccare quelle ferite, inondarle di passione e, perché no, di un amore mai confessato ma presente e persistente. Il tutto alla ricerca di un maledetto, maledettissimo lieto fine che entrambi vorrebbero con tutto il cuore, ma che, per un gioco della lingua italiana, rischia di trasformarsi in un lieto fine maledetto.
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Profile Image for Maria Cristina.
633 reviews21 followers
January 29, 2019
Burn me Kindly.
Chi ha letto qualcosa della Marconero, deve sapere che questo libro è completamente diverso dai suoi precedenti.
È crudele, complesso e difficile.
Gli stessi personaggi hanno una personalità complessa, non è facile comprendere i loro atteggiamenti, le loro paure.
Eppure tutto è dannatamente verosimile. La bravura di Bianca è questa, rendere una storia potenzialmente vera.
Un libro amaro, ma intenso. Pieno di amore e passione. Ma anche di dolore.

4.5
Profile Image for Alice.
12 reviews1 follower
February 12, 2019
*ATTENZIONE SPOILER*

Okay, parto con due premesse:
1) ero davvero indecisa se scrivere o meno questa recensione perché, davvero, la Marconero mi piace e non volevo in qualche modo sminuirla come scrittrice.
2) spero davvero che la stesura di questo libro, la scelta di questa trama e in generale tutto quanto sia stata in qualche modo una scelta della casa editrice.
Che ci sia stata una conversazione tipo: "ora va di moda questo, scrivilo e ti pubblichiamo il seguito di Albion"... O una cosa del genere, ecco.

Detto questo.

"Un maledetto lieto fine" è un grandissimo NO.
Qui non si tratta della solita storiella d'amore leggera e adatta alle estati sotto l'ombrellone, questa è una storia che parla di violenza sia fisica che psicologica.
Abbiamo una ragazza, diciannovenne, senza nessunissima esperienza (non ha mai nemmeno baciato un ragazzo) che si ritrova prima lasciata dal presunto amore della sua vita a causa proprio di questa sua inesperienza e, subito dopo, coinvolta in una malsana relazione con il suo fratellastro.
E, chiariamo, non malsana per questa quasi parentela, ma perché Brando è un ragazzo violento. Punto e basta.
Arriviamo ad un certo punto in cui, accecato dalla gelosia per averla vista con altri ragazzi, stupra Agnese.
Ripeto: la stupra!
Dopo averle lanciato addosso una trentina di euro, se ne esce con una frase tipo: "ora che sono io a pagare, posso farti quello che voglio", le infila le mutandine in bocca per non sentire proteste e la stupra.
Spero che questo concetto sia chiaro a tutti quelli che hanno letto il libro, perché non si può vedere sotto nessun altro punto di vista.
Lui senza ombra del significato delle sue stesse azioni e lei, che senza nessun metro di paragone, pensa vada tutto bene e più volte ci ritroviamo a leggere frasi come: "avevi ragione", "scusa" e "avrei dovuto capire da sola quello che volevi".

NO, NO e NO!

E, come se non bastasse, abbiamo anche i loro genitori: Isabella che si ritiene inutile e il Senatore che l'unica cosa che vuole da questa seconda moglie è un figlio, nonostante la salute cagionevole di lei.
E con uscite come: "a cosa posso servire io, se non a dargli un figlio?" e altre perle per romanticizzare il tutto simili a: "ci sono uomini di aria, terra e fuoco. Tuo padre è un uomo di terra, per lui contano solo le cose materiali", arriviamo alla fine in cui Isabella muore a causa di questa gravidanza (assieme al figlio), Brando che scoperta questa gravidanza segreta e la relativa morte della madre cerca di uccidere il Senatore e grande finale? non si sa bene cosa succede, ma Brando prende e se ne va dopo una misteriosa conversazione con l'uomo che lo convince a tacere la vera causa della morte di Isabella ai media.
Considerato che si ritrova in America subito dopo, direi che abbiamo capito come si è comprato il silenzio il Senatore.

Adesso ditemi come questo può essere un libro accettabile.
Com'è possibile presentare relazioni del genere e magari farle passare come sane e assolutamente normali.
È sbagliato!

Tutto andrebbe bene se a leggerlo fossero solo persone "adulte" in grado di vedere il tutto come SOLO un libro. Qualcosa che può succedere, ma SOLO in questi contesti finti e NON nella vita reale.
Ma quando il pubblico è composto da ragazzine o da chi non riesce ad avere questo distacco tra libro e realtà, la cosa è ben diversa.

Quindi ripeto, spero ci sia stata una pressione da parte della casa editrice, spero che chiunque legga questo libro SAPPIA quanto tutte le relazioni scritte siano sbagliate e spero davvero che il seguito che in tanti hanno chiesto non ci sia mai.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Polliceblu.
113 reviews3 followers
March 30, 2019
Spero che il seguito arrivi presto.
Profile Image for Elena (Leen).
175 reviews39 followers
July 16, 2019
Sono trascorsi mesi da quando ho concluso questo libro eppure sono ancora molto combattuta sul dare un voto al romanzo e sul lasciare il mio pensiero. Perché Un maledetto lieto fine non mi è piaciuto e allo stesso tempo non mi è dispiaciuto.
La base della storia - lei che va da lui per lezioni sul sesso e lui che accetta quasi per noia e poi finisce per innamorarsene - è ciò che mi ha spinto a leggere il libro ed è ciò che mi è piaciuto molto. Così come tutto il contorno. A non piacermi è stato il personaggio di Agnese, è stato Brando con Agnese ed è stata la scelta di far compiere a Brando azioni ignobili nei confronti della ragazza senza alcuna conseguenza. Lei non lo manda a quel paese perché non si rende conto di nulla e non se ne rende conto perché non ha un metro di paragone accettabile, visto come è cresciuta e la persona che è suo padre. Ma lui, Brando, che è cresciuto con due genitori che lo hanno amato molto, avrebbe dovuto capire e scusarsi. E invece niente. Non fa assolutamente niente.
Sinceramente, non so chi fra lei e Brando avrebbe bisogno prima di un buon psicologo.

La storia dei due è riuscita comunque ad emozionarmi, sopratutto nei capitoli finali, tuttavia non abbastanza. E mi piange un po' il cuore perché se non fosse stato per alcune cose, la storia mi sarebbe anche potuta piacere. Ora non mi resta che leggere il seguito sperando che la situazione sia migliorata notevolmente.
Profile Image for Annuccia Palmeri.
1,189 reviews96 followers
February 7, 2019
4,5 Per chi come me conosce i libri della Marconero sa che i suoi protagonisti sia maschili che femminili con i loro difetti risultavano quasi sempre vicini alla perfezione o cmq "maturi"; detto questo abbandonate i soliti personaggi dell'autrice perché Brando e Agnese sono allo sbando, orgogliosi, testardi, gelosi e potrei continuare all'infinito. Due protagonisti pieni di difetti e immaturi, vista anche la giovane età, vengono da due mondi diversi, cresciuti in ambienti agli antipodi, si trovano in balia delle loro emozioni che il 90% delle volte non sono chiare. Una Bianca inedita, un po' più hot anche se non strafà e più esplicita, una Marconero più dura e restia ai cuoricini stavolta, ma sempre incisiva e diretta.
Non vedo l'ora di avere Montreal nelle mie mani per scoprire cosa è successo e poi...
Visto il finale.
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Spoiler
ci aspetta un secondo libro? Io sono sicura di sì, vado a stalkerare l'autrice.
Profile Image for Laura.
876 reviews78 followers
December 2, 2019
2,5

Alcune situazioni proprio non mi sono piaciute e lo stesso posso dire di Brando e Agnese per la quasi totalità del romanzo, ma non riuscivo a staccarmene. I libri di Bianca Marconero fanno sempre quest'effetto. Ma è anche vero che i comportamenti di Brando e Agnese mi hanno irritato come non mai. In due non sono riusciti a prendere una decisione saggia. Alcune azioni di Brando sono un grande no, e lo stesso posso dire di Agnese che si fa scivolare tutto addosso, così come si fa scivolare addosso il modo in cui lui la tratta certe volte, solo perché è innamorata di lui. Allo stesso tempo però lei non esprime nulla, non mostra i suoi sentimenti e per questo nascono ventimila incomprensioni. In sostanza per quanto mi riguarda c'è troppo dramma, anche la maggior parte dei personaggi secondari sono contro di loro e non fanno che accrescere i problemi.
Rimane il fatto che voglio leggere come si conclude la loro storia.
Profile Image for Feel The Book.
1,739 reviews55 followers
October 8, 2019
Recensione a cura di Morgana per Feel the Book

Ho letto questo libro tutto d’un fiato, l’ho terminato dopo un paio di giorni, ma mi sono presa un po’ di tempo prima di recensirlo per metabolizzarlo al meglio. Sono stata a lungo in dubbio se baciare o strozzare l’autrice (tranquilla, Bianca, scherzo), ma non potevo che scegliere senza dubbio la prima opzione. Con questo romanzo la Marconero si è decisamente superata, visto che non è la classica storia romantica, piena di fiori e confetti, la classica fiaba per intenderci; se proprio vogliamo metterci dei fiori, di sicuro sarebbero delle rose e tutti sappiamo che le rose sono sì bellissime, ma hanno anche le spine. Ecco, questa è una storia agrodolce. Molte delle mie amiche che hanno letto il libro mi hanno consigliato fazzoletti e Malox, l’uno o l’altro o entrambi. Devo dire che dei fazzoletti non ne ho avuto bisogno, ma di un po’di Malox, sì.

Quando ancora ero all’inizio del libro ho avuto l’impressione (errata) di trovarmi di fronte alla “solita” storia d’amore difficile a causa delle diverse origini dei protagonisti. Insomma, il solito conflitto di classe, lei borghese, lui popolano e quindi sembrava scontato che le difficoltà tra i due fossero imputabili al differente contesto sociale di provenienza e, di conseguenza, alle differenti esperienze di vita. Ma proseguendo nella lettura, quella che in principio mi era parsa plausibilmente la causa dei dissapori tra Brando e Agnese, da unica fonte è diventata solo una delle cause, e non la più importante: e in realtà ho avuto l’impressione che le difficoltà tra i protagonisti fossero dovute più alle loro somiglianze, e a certe esperienze similari, che non alle loro differenze.

Sia Agnese sia Brando sono orfani di un genitore, e questo dolore per un’assenza così importante nella loro giovane vita li ha segnati nel profondo. Entrambi non sono ancora riusciti a elaborare completamente il dolore della perdita e quindi non sono riusciti ad accettare che i propri genitori siano andati avanti. Tutti e due condividono la certezza che il genitore dell’altro non sia all’altezza, né moralmente (e qui do ragione a Brando) né affettivamente, di sostituire la figura che hanno perso.

Brando vede Agnese come la classica figlia di papà, viziata e senza sentimenti, mentre lei lo considera un “debosciato”, senza arte né parte, ed entrambi preferiscono fermarsi alla prima impressione piuttosto che andare oltre e magari scoprire di sbagliarsi e di essere più simili di quanto non vorrebbero; i due sono vittime della loro immaturità dovuta alla giovane età.

I personaggi secondari sono tratteggiati benissimo, ho adorato Pier (non vedo l’ora di leggere la sua storia) e tra tutti i gli amici mi è sembrato il più maturo. In certi momenti ho avuto l’impressione che, suo malgrado, si trovasse a ricoprire il ruolo di “grillo parlante” per Agnese, ma soprattutto per Brando.

Un personaggio che ho trovato controverso è stata la mamma di Brando. In un primo momento l’ho etichettata come una debole, poiché il suo accettare supinamente ogni decisione del marito mi ha causato l’orticaria: io e lei siamo agli opposti caratterialmente, ma verso la fine del libro l’ho un po’ rivalutata.

Devo dire che l’autrice ha caratterizzato benissimo tutti i personaggi, protagonisti e secondari, e a quelli negativi ha dato particolare rilievo, tanto che mi sono trovata per un attimo indecisa poiché non sapevo a chi indirizzare il mio odio, ma è stato un attimo, infatti, inutile dire che lui ha vinto facilmente… Lui, il cattivo per eccellenza, il manipolatore, il viscido, colui che ha fatto del “passare sopra gli altri” una vera e propria arte, il senatore Goffredo Altavilla, affettuosamente chiamato da me “il bastardo”. Lui c’è in tutte le pagine, o quasi, se non fisicamente di sicuro emotivamente. La sua presenza aleggia in ogni riflessione dei protagonisti, in gran parte dei loro comportamenti specie in quelli negativi, lui e la sua “influenza in negativo” raggiungono tutti quelli che lo circondano.

In questo libro Bianca ci ha narrato uno scorcio di vita vissuta molto realistico e con dei personaggi così imperfetti da essere per questo motivo ancor più reali. Pur avendo intuito dove saremmo andati a parare, alla fine non ho potuto fare a meno di rattristarmi. All’autrice va il merito di essere riuscita a farmi apprezzare anche il finale e, nonostante non fosse quello che avrei voluto, si è rivelato quello più giusto per i protagonisti. In fin dei conti nella vita non sempre le cose vanno bene, e a volte certi amori e certi dolori capitano quando non si è pronti per viverli, e si ha bisogno di crescere e di maturare per poterli poi apprezzare.

Concludo citando una canzone di Antonello Venditti, che mi è venuta in mente quando ho letto di Brando e Agnese, soprattutto quando ho letto il finale: “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, amori indivisibili, indissolubili, inseparabili.”

D’altronde chi meglio di un cantautore romano per una storia ambientata a Roma?

Editing a cura di Aletheia per Feel the Book
207 reviews16 followers
April 29, 2019
La storia è un po’ banale: lei ricca e viziata, figlia esemplare mentre lui ribelle e musicista affettuoso e sincero. Il tocco di originalità è rappresentato dal fatto che sono i due protagonisti sono fratellastri. Ecco che quindi di per sé la storia non mi ha colpito particolarmente ma ammetto che la Marconero scrive veramente bene. E quindi nonostante tutto l’ho letto tutto d’un fiato: è eccezionale nel caratterizzare i protagonisti e le situazioni, nei cambi di punto di vista che usa perfettamente per mostrare entrambi i lati della medaglia. Riesce così a eliminare tutti i pregiudizi che con un solo punto di vista invece sicuramente ci sarebbero stati. Certo che trovo tutta la situazione molto surreale, forse perché non ho mai conosciuto qualcuno dell’alta borghesia, e quindi non riesco a immedesimarmi nella storia. I personaggi anche non mi sono risultati simpatici: li ho capiti, compresi, ho apprezzato la loro evoluzione ma sono comunque secondo me entrambi da schiaffeggiare (per la loro ottusità o per la loro riservatezza). Un libro piacevole a cui immagino che seguirà un secondo capitolo, visto il finale!
Profile Image for Silvia C..
126 reviews5 followers
February 27, 2019
Ci sono stati pochi libri che sono riusciti a farmi innervosire al punto da passare quasi la notte in bianco, questo è uno di quelli! Non posso però non dare il massimo del punteggio, mi sono innamorata dei protagonisti, mi sono anche arrabbiata con loro.
Credo che Bianca Marconero nei suoi libri riesca sempre a presentarci uno spaccato assolutamente italiano, e in un mondo dove spopolano i romanzi stranieri ambientati all'estero, io con lei mi ritrovo a casa. Intenso, brutale, e per la miseria, datemi un seguito e chiudetemi il cerchio, non è il lieto fine che cerco, ma la chiusura del cerchio! La meritano i protagonisti!
Profile Image for Sabrina Tezzele.
145 reviews4 followers
May 13, 2019
Ho letto questo libro tutto d’un fiato, l’ho terminato dopo pochi giorni (due o tre), ma mi sono presa un po’ di tempo prima di recensirlo per metabolizzarlo al meglio. Sono stata a lungo in dubbio se baciare o strozzare l’autrice (tranquilla Bianca..scherzo) ma non potevo che scegliere senza dubbio la prima opzione. Con questo romanzo la Marconero si è decisamente superata, non è la classica storia romantica e piena di fiori e confetti, la classica fiaba per intenderci, se proprio vogliamo metterci dei fiori di sicuro sarebbero delle rose e tutti sappiamo che le rose sono si bellissime  ma hanno anche le spine.Ecco questa è una storia agrodolce. Molte delle mie amiche che hanno letto il libro mi hanno consigliato fazzoletti e malox, l’uno o l’altro o entrambi, niente fazzoletti per la sottoscritta ma un po’di malox si. Quando ancora ero all’inizio del libro ho avuto l’impressione (errata) di trovarmi di fronte alla “solita” storia d’amore difficile a causa delle diverse origini dei protagonisti. Insomma il solito conflitto di classe, lei borghese, lui popolano e quindi sembrava scontato che le difficoltà tra i due fossero imputabili al diverso contesto sociale di provenienza, e quindi alle differenti esperienze di vita. Ma proseguendo nella lettura quella che in principio mi è parsa plausibilmente la causa  di parte dei dissapori tra Brando e Agnese, da unica fonte è diventata solo una delle cause, e non la più importante, ho avuto l’impressione che in realtà le difficoltà tra i protagonisti siano dovute più alle loro somiglianze ed a certe esperienze similari, che non alle loro differenze. Sia Agnese che Brando sono orfani di un genitore, e questo dolore per un’assenza così importante nella loro giovane vita li ha segnati nel profondo, entrambi non sono ancora riusciti ad elaborare completamente il dolore della perdita e quindi non sono riusciti ad accettare che i propri genitori siano andati avanti. Tutti e due condividono la certezza che il genitore dell’altro non sia all’altezza , ne moralmente (e qui do’ ragione a Brando ) ne affettivamente, di sostituire la figura che hanno perso.  Brando vede Agnese come la classica figlia di papà viziata e senza sentimenti, al contrario lei lo vede come un “debosciato” senza arte ne parte, entrambi preferiscono fermarsi alla prima impressione piuttosto che andare oltre e magari scoprire di sbagliarsi e di essere più simili di quanto non vorrebbero, entrambi sono vittime della loro immaturità dovuta alla giovane età. I personaggi secondari sono tratteggiati benissimo, ho adorato Pier (non vedo l’ora di leggere la sua storia) tra tutti i gli amici mi è sembrato il più maturo di tutti, in certi momenti mi ho avuto l’impressione che suo malgrado si trovasse a ricoprire il ruolo di “grillo parlante” per Agnese ma soprattutto per Brando. Un personaggio che ho trovato controverso è stata la mamma di Brando, in un primo momento non mi vergogno di averla etichettata come una debole, il suo accettare  supinamente ogni decisione del marito mi ha causato l’orticaria, io e lei siamo agli opposti caratterialmente, ma verso la fine del libro l’ho un po’ rivalutata. Devo dire che se l’autrice ha caratterizzato benissimo tutti i personaggi, protagonisti e secondari a quelli negativi ha dato particolare rilievo, mi sono trovata per un secondo (uno solo) indecisa a chi indirizzare il mio odio, ma come detto un secondo è durato il dubbio..inutile dire che “ lui” ha vinto facile...“Lui” il cattivo per eccellenza, il manipolatore, il viscido, colui che ha fatto del “passare sopra gli altri” una vera e propria arte…. “ il senatore Goffredo Altavilla” affettuosamente chiamato (dalla sottocritta) il bastardo. Lui è presente in tutte le pagine (o quasi) se non fisicamente sicuramente emotivamente. La sua presenza  aleggia in ogni riflessione dei protagonisti, in gran parte dei loro comportamenti specie in quelli negativi,  lui e la sua malevolenza “influenza in negativo” tutti quelli che lo circondano. In questo libro Bianca ci ha raccontanto uno scorcio di vita vissuta molto realistico e con dei personaggi così imperfetti da essere per questo motivo ancor più reali, e pur avendo intuito dove saremmo andati a parare alla fine non ho pututo fare a meno di rattristarmi.  All’autrice va il merito di essere riuscita a farmi apprezzare anche il finale, nonostate non fosse quello che avrei voluto si è rivelato quello più giusto per i protagonisti. In fin dei conti nella vita non sempre le cose vanno bene, e a volte certi amori e certi dolori, capitano quando non si è pronti per viverli, si ha bisogno di crescere e di maturare per poterli poi apprezzare. Concludo citando una canzone che mi è venuta in mente quando ho letto di Brando ed Agnese, soprattutto quando ho letto il finale.. “  certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano,amori indivisibili indissolubili inseparabili ” tratto da Amici Mai di Antonello Venditti. Ps. Un cantautore romano per una storia ambientata a Roma...
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