"Il peso dello zaino" è la naturale integrazione di "Centomila gavette di ghiaccio", con il quale costituisce un unico blocco narrativo. Chiusa la vicenda del fronte russo con il rimpatrio dei superstiti, gli Alpini, ritornati ai loro reparti dopo un mese di licenza, vengono impiegati nel settore di confine verso la ma incombe su di loro il dramma dell'8 settembre.
Degna continuazione di quel capolavoro che è Centomila gavette di ghiaccio. Dopo la Russia, gli artiglieri alpini di Serri e Reitani si trovano alle prese col rientro a casa e poi con la tragedia dell'8 settembre.
Il libro racconta il rientro degli Alpini dalla Russia, con pagine molto toccanti, segue poi alcuni personaggi nell'anno 1943, con la ricostituzione dei Reparti, la caduta del Fascismo e la situazione creatasi con la resa dell'8 settembre. Purtroppo dopo l'8 settembre segue le vicissitudini, molto particolari, di un solo personaggio, mentre sarebbe stato molto interessante seguire le vicende di tutti fino alla fine della guerra. Anche perchè lo stesso Bedeschi avrebbe avuto sicuramente qualche storia da raccontare.......
I personaggi di Centomila gavette di ghiaccio proseguono la loro storia dopo l’arrivo in Italia, trovandosi a vivere i momenti difficili dell’improvviso, sconcertante armistizio dell’8 settembre 1943 e del conseguente sbandamento all‘interno dell‘esercito italiano.
Non bello quanto Centomila gavette di ghiaccio ma completa una delle pagine più importanti della sofferenza dei nostri combattenti in terra russa durante la seconda guerra mondiale.