Nous sommes une vibration. Une note sur une portée. Une arabesque sur un plancher. Une évidence.
Minuit, lorsque Portland cache les espoirs déchus, les passions perdues, les silences trop lourds à supporter. Minuit. Quand deux âmes se rencontrent et se reconnaissent sur une mélodie. Cameron, le danseur de génie, la muse magnifique. L’homme entravé par les spectres de son passé. Alexander, le compositeur-virtuose, le magicien. Le musicien qui n’attend plus rien de demain. Cameron, l’Étoile merveilleuse et mutique des bas quartiers. Alexander le célèbre violoncelliste charismatique et mystérieux. Minuit. Quelques notes, un entrechat. Une union imprévue qui transforme les cœurs, déchaîne les passions, chasse les fantômes et révèle des espoirs perdus. Si aux heures nocturnes, les âmes se dévoilent, aux premières lueurs de l’aube, les secrets ressurgissent. Ce qui se crée en plein cœur de l’obscurité résistera-t-il à la lumière ?
RECENSIONE A CURA DI ELVINO 1831 Questo è li primo libro che leggo dell’autrice di romance francese e devo dire che dopo avere terminato la lettura di questo esteso romanzo, il mio giudizio sul libro e sui personaggi che agiscono fra le sue pagine rimane decisamente ambivalente: da una parte riconosco all’autrice un bel modo di scrivere e una ricchezza non comune nel descrivere e dare vita ai suoi personaggi, dall’altra parte ho trovato lo scorrere del romanzo e il modo di capire le proprie emozioni e agire di conseguenza dei protagonisti decisamente lento e a mio personale parere carente nella maniera di proporre all’interno del libro stesso tutti quegli elementi che avrebbero dovuto tenere vivo l’interesse del* lettor*. Continua sul nostro blog!
Tra le pagine di questo libro ho trovato una musica avvolgente e appassionante, che parla alle e di emozioni profonde e brucianti. Una musica che, pur senza suono, è riecheggiata, conturbante, tra mente e cuore. Ho trovato due protagonisti affascinanti, le cui storie mi hanno colpita duramente, le cui ferite mi hanno lasciata senza fiato, il cui incontro mi ha ammaliata. È una strada ardua e sdrucciolevole la loro, ma le note e la danza la rendono indimenticabile. Intenso e delicato, così ricco di sentimenti da stordirmi, perché tornare a vivere fa spesso male, ma è magnifico. Meravigliosi anche tutti i personaggi secondari. Lo stile è curato, elegante, a tratti in grado di sfiorarmi il cuore come la più delicata delle carezze, a tratti capace di investirmi con potenza. La resa italiana è ottima. Avrei amato avere il titolo tradotto perché, anche in italiano, non perde nulla della sua musicalità. 4 stelle e mezzo Hugs&kisses
Nayeli - per RFS . Cameron e Alexander sono uomini spezzati in modo differente che si riconoscono nella loro fragilità. Ciò che riesce a legarli in modo viscerale è la musica.
Alexander è un compositore; ha perso la moglie alcuni anni prima, e da quel momento anche la voglia di vivere. È caratterialmente un orso, e il dolore lo porta a essere fisicamente rinchiuso in se stesso e nella propria casa. Ha però trovato dei piccoli momenti di luce e ispirazione assistendo alle esibizioni di Cameron: vederlo ballare, anche senza conoscerlo, sollecita in lui un arcobaleno di emozioni che riesce a tradurre in musica.
Cameron ha subito un’esperienza tremenda da bambino (che ci terrà sulle spine fino a quando verrà svelata verso la fine). Sta cercando di superare il PTSD e un disturbo del linguaggio a esso associato, che compare in particolare quando deve comunicare con gente sconosciuta. Il suo unico e migliore mezzo per esprimersi è attraverso il corpo e la danza.
Quest’uomo fa vibrare la musica. Non è solo un musicista. Lo sento dentro di lui. Emana l’aura di coloro che non subiscono la loro passione ma la costruiscono, la padroneggiano. L’ho appena sentito, è lui che guida le note e non l’inverso. Possiede quel dono.
Una trama senza dubbio innovativa, che combina profondi risvolti psicologici legati a drammi dolorosi e la magia della creatività musicale e delle percezioni sensoriali che questa provoca. Riusciamo a percepire in modo vivido le vibrazioni che scattano tra i protagonisti e la perfetta sintonia artistica che nasce in modo spontaneo.
D’altro canto, dal punto di vista relazionale la loro particolare sintonia è qualcosa di sconquassante, che all’inizio, a causa delle esperienze passate, fa scattare il timore di qualcosa di tremendo, pericoloso, doloroso. Nonostante l’istinto di allontanarsi e rifiutare il richiamo simbiotico, ciò che li attrae è più forte. Vedere e sentire il loro corpo e la loro creatività rispondere a quelle dell’altro è esaltante e magnetico, e attraverseremo con loro il processo per liberarsi di questa paura istintiva che li porta a ritrarsi, il disinnesco del trigger che fa scattare reazioni non desiderate.
Particolarmente complesso sarà il percorso di crescita di Cameron, anche perché Alexander non ha esattamente una grande capacità comunicativa. Pur non avendo problemi di linguaggio, il suo essere orso lo porta a dire la cosa sbagliata e non avere la percezione degli effetti delle sue parole su un animo ferito.
Dal canto suo, il compositore deve invece affrontare una dose aggiuntiva di ansia da prestazione, avendo un’immagine pubblica che lo pone sotto i riflettori. Dovrà superare il timore di mostrarsi in società senza una moglie ma con un uomo al suo fianco, per di più con una disabilità comunicativa.
«Ti propongo di venire da me. Quando vuoi. Se lo vuoi. Per un’ora, per un giorno, una settimana, decidi tu. Avvisa o non avvisa. Non mi interessa, io sarò lì, aspetterò. Così potremo imparare a conoscerci. Oppure no. E forse un giorno vorrai parlarmi. Spiegarmi. Se arriverà quel giorno, allora saprò che per te non diventerò mai un errore.» Wow… Mi ingarbuglia il cervello tanto quanto me lo illumina. E mi fa eccitare ancora di più. Il modo in cui mi domina, lasciandomi tutte le carte in mano, mi condanna a diventare dipendente da lui. Mai nessuno si è mai rivolto a me così. Come a una persona normale e adulta. Non fragile, non persa. Solo… un uomo. Uno vero. È talmente nuovo che non so come reagire.
Nel complesso si tratta di un racconto intimo e toccante, i cui toni si fanno a tratti molto drammatici, intensi, romantici. Sotto il punto di vista passionale, la progressione è piuttosto lenta. Alexander è un amante non occasionale e vuole avere tutto da Cameron: affetto, intimità, confidenze e… la parola. Vuole sapere di essere desiderato e che la cosa non finirà dopo una notte. Tuttavia, è sulle note e sugli arabesque che viene liberata nell’aria la sensualità carnale tra i due corpi che reagiscono tra loro con una chimica irresistibile, e le pagine ne rimangono impregnate anche prima di arrivare a momenti di erotismo pieno.
Tu… tu sei come Warwick in qualche modo. Rispetti ciò che sono ma allo stesso tempo non dimentichi te stesso per accettarmi… Tutti si trattengono dall’urlarmi contro a volte, solo perché ai loro occhi io rimango il povero bambino che ha subìto cose indicibili. Ma hanno torto. Non sono solo quello. Io ballo, ho degli amici, mi ubriaco e amo. Amo tanto, Alexander. Così forte che provo dolore a volte. Amo i miei genitori. Amo mio fratello. Amo il mio amico di una vita, che mi ha seguito fino a qui quando ha potuto farlo. E… amo ballare. Amo la musica. Amo la tua musica. Amo parlarti, con o senza parole. Amo il tuo modo di rispondermi. Una volta con gli occhi, un’altra con le note. A volte con la voce. Ma sempre con l’anima.»
…e senza avvisare mi bacia. Niente a che vedere con il mio attacco precedente.
No, lui mi venera con un bacio. Le sue labbra calde sfiorano le mie. Le sue braccia mi scivolano intorno per avvolgermi un’ennesima volta nel suo calore, sotto il suo cappotto, contro il suo petto e la camicia così morbida. Il suo profumo mi ammalia e stavolta mi prendo il tempo per apprezzare tutto ciò che mi offre. Perché ormai non sono io a servirmi, ma è lui a imporre. Il suo bacio assomiglia a una nuvola. Al sole di primavera. Penetrante e lancinante. Teneramente appassionato, attento e leggero. Un bacio che fa sorridere e accarezza. Qualcosa di inedito, ancora una volta. Ammaliato, credo che le gambe non mi sorreggano più. Mi rannicchio contro il mio mago e lascio che mi trasporti dove vuole. Poco importa la destinazione, fintantoché è lui a scegliere. Per sfortuna, l’eterno non dura che un istante quando somiglia alla felicità. Il mio musicista termina il bacio poi si allontana assicurandosi che io stia in piedi, cosa non semplice, le sue labbra brillanti si allargano in un sorriso soddisfatto.
Un musicista e un ballerino, due uomini, due sofferenze differenti, la musica e la danza che li unisce e li farà conoscere mezzanotte dopo mezzanotte, nota su nota, arabesque dopo arabesque e ancora…
Ho apprezzato molto la lettura di questo romanzo, credo che l’autrice abbia saputo, con cognizione di causa, come attirare l’attenzione del lettore e tenerlo lì a stuzzicarlo fino alla fine per scoprire come il tutto si sarebbe evoluto.
Ho letto qua e là un paio di recensioni, ma giunta alla terza ho capito come i miei pensieri fossero distanti da chi ha letto prima di me e in lingua originale. Quindi ho preferito lasciar perdere e mi sono immersa nelle parole che ho estrapolato e che penso traducano in maniera più che azzeccata il fluire tra Alexander e Cameron.
La vita credo ci deluda già di per sé, per cui non penso di voler essere delusa da chi nei romanzi vorrebbe ciò che la vita ci sbatte davanti quotidianamente, leggere è evadere per me, volare su terre che regalano felicità, emozioni, amore, che possono anche essere inverosimili, ma la fantasia scuote le menti proprio per questo.
Di quest’autrice è il primo romanzo che leggo, mi piace il suo stile, mi coinvolge e mi intriga.
Come al solito ho fatto zapping su Amazon e ho scoperto con gioia che Midnight Dancer fa parte di una dilogia, per cui mi auguro che la Quixote traduca presto la storia di Rhys e Jordan.
Per chi ha letto Cameron e Alexander sa di chi parlo, quindi se anche voi siete in attesa del secondo volume, incrociamo le dita e speriamo presto per la traduzione.
E il mio ballerino di mezzanotte continua, senza lamentarsi, senza crollare; si allunga, salta, gira, ruota, viene ad accarezzarmi con leggiadria, riparte; mi dà fin troppo o troppo poco, risuona con me come faccio io con le corde e l’archetto.
Poi infine torna quando appaiono all’orizzonte i primi bagliori dell’alba. Ancora una volta, si posiziona dietro di me, poi si china. Le sue dita passano sul mio mento e mi obbligano a voltare la testa verso di lui.
Il suo viso sudato così vicino mi sembra sempre così irreale. Delle ciocche gli ricadono sulla fronte, e le labbra, carnose e socchiuse, mi suscitano un bisogno quasi insopportabile di baciarlo. Invece, appoggiato al violoncello per non affondare, mi immergo nel suo sguardo scuro, mi trovo un posto confortevole e mi ci stabilisco mentre le mani continuano la melodia fino alla fine, che ormai so essere vicina.
Un’ultima nota, lunga e intensa, che evapora in mezzo al silenzio, segna la conclusione di quel momento fuori dal tempo. Un sorriso gli rischiara i tratti. Poi… Mi depone un bacio sul naso.
Lascio andare una risata sorpresa quando lui si raddrizza e si allontana da me. Mi fa un occhiolino, si precipita a recuperare le sue cose e, così com’è venuto, riparte lasciando dietro di sé una corrente di aria gelida e sgradevole. Ripongo lo strumento, incapace di alzarmi, i muscoli intorpiditi dalla durata dell’esercizio e la mente surriscaldata per tutto ciò che ho appena creato. Alcuni momenti erano davvero belli. Soprattutto da non dimenticare.
Ma in modo particolare… Quell’istante è davvero esistito?
Le parole sono il senso di tutto, le parole inebriano, le parole scuotono, le parole feriscono, le parole fanno piangere, le parole fanno innamorare ed io mi sono innamorata delle parole di Marie HJ, mi sono innamorata di Alexander e di Cameron, mi sono innamorata dell’amore senza fine dei genitori di Cam, di suo fratello Rhys e del suo eterno amico Jordan.
Una storia che credo vada letta per imparare che ogni dolore, anche quello che è riuscito a toglierti la parola, può essere dimenticato se apri le porte a ciò che ti fa stare bene e ti esalta in ogni piccolo gesto o cosa tu faccia.
…e senza avvisare mi bacia. Niente a che vedere con il mio attacco precedente. No, lui mi venera con un bacio. Le sue labbra calde sfiorano le mie. Le sue braccia mi scivolano intorno per avvolgermi un’ennesima volta nel suo calore, sotto il suo cappotto, contro il suo petto e la camicia così morbida. Il suo profumo mi ammalia e stavolta mi prendo il tempo per apprezzare tutto ciò che mi offre. Perché ormai non sono io a servirmi, ma è lui a imporre. Il suo bacio assomiglia a una nuvola. Al sole di primavera. Penetrante e lancinante. Teneramente appassionato, attento e leggero. Un bacio che fa sorridere e accarezza. Qualcosa di inedito, ancora una volta. Ammaliato, credo che le gambe non mi sorreggano più. Mi rannicchio contro il mio mago e lascio che mi trasporti dove vuole. Poco importa la destinazione, fintantoché è lui a scegliere. Per sfortuna, l’eterno non dura che un istante quando somiglia alla felicità. Il mio musicista termina il bacio poi si allontana assicurandosi che io stia in piedi, cosa non semplice, le sue labbra brillanti si allargano in un sorriso soddisfatto.
Un musicista e un ballerino, due uomini, due sofferenze differenti, la musica e la danza che li unisce e li farà conoscere mezzanotte dopo mezzanotte, nota su nota, arabesque dopo arabesque e ancora… Ho apprezzato molto la lettura di questo romanzo, credo che l’autrice abbia saputo, con cognizione di causa, come attirare l’attenzione del lettore e tenerlo lì a stuzzicarlo fino alla fine per scoprire come il tutto si sarebbe evoluto. Ho letto qua e là un paio di recensioni, ma giunta alla terza ho capito come i miei pensieri fossero distanti da chi ha letto prima di me e in lingua originale. Quindi ho preferito lasciar perdere e mi sono immersa nelle parole che ho estrapolato e che penso traducano in maniera più che azzeccata il fluire tra Alexander e Cameron. La vita credo ci deluda già di per sé, per cui non penso di voler essere delusa da chi nei romanzi vorrebbe ciò che la vita ci sbatte davanti quotidianamente, leggere è evadere per me, volare su terre che regalano felicità, emozioni, amore, che possono anche essere inverosimili, ma la fantasia scuote le menti proprio per questo. Di quest’autrice è il primo romanzo che leggo, mi piace il suo stile, mi coinvolge e mi intriga. Come al solito ho fatto zapping su Amazon e ho scoperto con gioia che Midnight Dancer fa parte di una dilogia, per cui mi auguro che la Quixote traduca presto la storia di Rhys e Jordan. Per chi ha letto Cameron e Alexander sa di chi parlo, quindi se anche voi siete in attesa del secondo volume, incrociamo le dita e speriamo presto per la traduzione.
E il mio ballerino di mezzanotte continua, senza lamentarsi, senza crollare; si allunga, salta, gira, ruota, viene ad accarezzarmi con leggiadria, riparte; mi dà fin troppo o troppo poco, risuona con me come faccio io con le corde e l’archetto. Poi infine torna quando appaiono all’orizzonte i primi bagliori dell’alba. Ancora una volta, si posiziona dietro di me, poi si china. Le sue dita passano sul mio mento e mi obbligano a voltare la testa verso di lui. Il suo viso sudato così vicino mi sembra sempre così irreale. Delle ciocche gli ricadono sulla fronte, e le labbra, carnose e socchiuse, mi suscitano un bisogno quasi insopportabile di baciarlo. Invece, appoggiato al violoncello per non affondare, mi immergo nel suo sguardo scuro, mi trovo un posto confortevole e mi ci stabilisco mentre le mani continuano la melodia fino alla fine, che ormai so essere vicina. Un’ultima nota, lunga e intensa, che evapora in mezzo al silenzio, segna la conclusione di quel momento fuori dal tempo. Un sorriso gli rischiara i tratti. Poi… Mi depone un bacio sul naso. Lascio andare una risata sorpresa quando lui si raddrizza e si allontana da me. Mi fa un occhiolino, si precipita a recuperare le sue cose e, così com’è venuto, riparte lasciando dietro di sé una corrente di aria gelida e sgradevole. Ripongo lo strumento, incapace di alzarmi, i muscoli intorpiditi dalla durata dell’esercizio e la mente surriscaldata per tutto ciò che ho appena creato. Alcuni momenti erano davvero belli. Soprattutto da non dimenticare. Ma in modo particolare… Quell’istante è davvero esistito?
Le parole sono il senso di tutto, le parole inebriano, le parole scuotono, le parole feriscono, le parole fanno piangere, le parole fanno innamorare ed io mi sono innamorata delle parole di Marie HJ, mi sono innamorata di Alexander e di Cameron, mi sono innamorata dell’amore senza fine dei genitori di Cam, di suo fratello Rhys e del suo eterno amico Jordan. Una storia che credo vada letta per imparare che ogni dolore, anche quello che è riuscito a toglierti la parola, può essere dimenticato se apri le porte a ciò che ti fa stare bene e ti esalta in ogni piccolo gesto o cosa tu faccia. Consigliato
J’ai déjà eu l’occasion de le dire, mais j’adore la plume de Marie HJ et j’adore le répéter encore et encore. Capable du plus bouleversant au plus drôle, de torrents de larmes aux éclats de rire ou des éclats de larmes aux torrents de rire, je ne sais plus. Marie, elle m’enchante et me bouleverse. Et le pire (ou le mieux ?) C’est que je ne m’en lasse pas ! Alors quand elle s’attaque en plus à des thèmes capables de m’envoyer le grand frisson, imaginez le résultat !! Car la danse et la musique, qui imprègnent de façon fabuleuse ce roman, sont deux de mes domaines de prédilection. Alors autant dire que j’en ai lus des livres sur ces deux univers dont je raffole particulièrement, au même titre que la peinture et la sculpture. Mettez-moi de l’Art dans vos romans et je suis toute chose ! Alors mêler la danse et la musique de cette façon ? Quel bonheur !!! Quel délice ! Quel … !!! (Désolée, je m’étais évanouie …) L’histoire bouleversante de Cameron et Alexander nous entraine dans un pas de deux magnifique entre un danseur traumatisé et un musicien-magicien. Ce n’est pas moi qui le dis, c’est Cameron. Dans un silence qui hurle, le jeune homme s’exprime à coups d’entrechats, de pirouettes et de sauts. Et pendant ce temps, Alexander écoute, comprend, fait sien ce silence assourdissant et y répond à sa manière. Celle de la musique et de ses accords plaqués sur les touches d’un piano ou glissant des cordes d’un violoncelle. Et c’est à cet instant qu’on assiste à la vraie magie : celle de deux hommes qui se comprennent sans se parler. La magie de deux artistes brisés qui communiquent avec le cœur et l’âme, donnant à l’expression artistique tout son sens. C’est beau. Tellement beau de les voir évoluer, s’apprivoiser et enfin s’aimer. Comme une évidence. Marie HJ a réussi un formidable ballet. Un récit envoûtant autour de deux hommes bouleversants. Une histoire captivante qui prend tout son temps et qui vibre à notre oreille encore longtemps après. Et chose merveilleuse, contrairement à la plupart des récits où il y a toujours un membre du couple qui prend le pas sur l’autre dans mon cœur, ici, l’équilibre est parfaitement trouvé. D’un côté, Cameron qui lutte pour reprendre sa vie en main et surmonter les traumatismes de son enfance et de l’autre, Alexander qui s’abandonne à une vie morne et sans saveur depuis le drame qui l’a anéanti. Mais l’amour est plus fort. Plus fort que le silence ; plus fort que les souvenirs, la peur et les regrets. Et lorsque l’un parle avec son corps, l’autre lui répond avec son âme. Quand l’un chuchote avec son cœur, l’autre réagit avec la musique de ses mains. Quand l’un danse son amour dans l’ivresse des sens et rythme ses pas aux touches du piano, l’autre joue sa passion ardente dans une harmonie de mots qui valsent entre les cordes du violoncelle. Grandiose ! Vous êtes donc prévenus. Ce roman est du très grand Marie HJ. Je dis TRES grand car d’habitude, c’est « juste » du grand et déjà ça, c’est fabuleux ! Et comme si nos 2 héros n’étaient définitivement pas suffisants pour nous mettre le cœur en vrac, voici qu’on devine l’histoire à venir. Et je crois que nous n’avons pas fini de nous émouvoir et frissonner, de nous attendrir et nous amouracher. Mais comme nous sommes définitivement conquis, nous ne pouvons qu’attendre, fébriles, que minuit veuille bien sonner à nouveau à notre cœur.
Nous sommes une vibration. Une note sur une portée. Une arabesque sur un plancher. Une évidence.
Minuit, lorsque Portland cache les espoirs déchus, les passions perdues, les silences trop lourds à supporter.
Minuit. Quand deux âmes se rencontrent et se reconnaissent sur une mélodie.
Cameron, le danseur de génie, la muse magnifique. L’homme entravé par les spectres de son passé.
Alexander, le compositeur-virtuose, le magicien. Le musicien qui n’attend plus rien de demain.
Cameron, l’Étoile merveilleuse et mutique des bas quartiers. Alexander le célèbre violoncelliste charismatique et mystérieux.
Minuit. Quelques notes, un entrechat. Une union imprévue qui transforme les cœurs, déchaîne les passions, chasse les fantômes et révèle des espoirs perdus.
Si aux heures nocturnes, les âmes se dévoilent, aux premières lueurs de l’aube, les secrets ressurgissent.
Ce qui se crée en plein cœur de l’obscurité résistera-t-il à la lumière ?
Marie, une fois de plus, au travers de ses mots, nous entraine dans son univers. Nous partons à la découverte de Cameron, ce jeune danseur au passé traumatisant, qui ne parle pas et Alexander, le compositeur à la dérive. Une rencontre, une évidence. Un Magicien, une Muse…. Et si tout devenait possible. Marie, comme dit plus haut, nous entraine dans un univers de musique et de danse. Au travers de sa plume elle nous envoute et nous bouscule dans nos certitudes. Au fil des pages et des notes, nous vibrons de concert avec Alexander et Cameron, la musique résonne jusqu’au tréfond de nos âmes, nous entendons les notes au fil des mots et notre cœur virevolte au rythme des entrechats, sauts et autres pas de danse. Cameron, nous touche, il ne peut en être autrement au vu de son vécu, mais sa force est tout simplement remarquable et nous ne pouvons qu’être admiratif devant son courage. Alexander est un peu plus difficile à cerner, mais au fil des pages nous le découvrons un peu mieux et nous apprenons à l’aider tout autant que Cam’ J’ai été subjuguée par ce slow burn MM où la musique et la danse se mêlent, se confondent et se complètent. La plume de Marie n’est plus à décrire (si vous ne la connaissait pas foncez vite !!!!) Une histoire tout simplement magnifique et un immense coup de cœur
Attendre avec impatiente le nouveau, Marie HJ, commencer sa lecture et comme d’habitude être rapidement happé par l’histoire et les personnages, c’est un plaisir renouvelé chaque fois, une redécouverte de sa plume dont on ne se lasse pas.
Marie nous transporte cette fois-ci dans le monde de la danse et de la musique, on découvre deux hommes qui excellent dans leurs arts, deux génies de leurs disciplines, mais deux âmes blessées, torturées, perdues…, mais leur monde, leur passion les réunis et ils deviennent la muse de l’un et de l’autre, et l’art est la meilleure des thérapies, et en plus si l’amour aussi vient frapper à la porte, on ne peut qu’espérer, mais quant les mots manques, quant seul reste l’expression artistique, l’avenir reste difficile a entrevoir, les ténèbres ne sont jamais loin.
Comme d’habitude notre très chère auteure nous crée des personnages aussi réels que vivants, on les aime, on les adore, il nous touche, ils nous émeuvent… elles nous les fait vivre, franchement étant passionné de classique en fermant juste un peu les yeux j’ai entendu Alexander jouer et j’ai vu Cameron danser. Ils m’on fait vivre des moments très forts.
C’est donc pour moi un très grand coup de cœur, pour les personnages, pour la musique, pour la danse, pour la plume de l’auteure.
Un constat l’autoédition, puisque Marie HJ s’autoedite, révèle de grands auteurs n’en déplaise aux mauvaises langues, ce n’est pas la maison d’édition qui fait le talent, mais bien la plume de l’auteur, et Marie nous le prouve, en plus ses livres sont à des prix très raisonnables, franchement pour un Marie HJ je suis prêt-à-payer un peu plus, et cerise sur le gâteau dans l’abonnement, bon, mais moi un Marie je l’achète.
🌸 Dès le prologue l'auteure annonce à quoi nous allons être mangé, et on sait que ce qu'on va lire ne sera pas rempli de douceur mais de quelque chose de bien plus puissant.
🌸 L'histoire entre le magicien et le danseur est si intense que rien qu'à lire on ressent la tension qui émane d'eux, une attirance de chaque côté mais chacun a ses casseroles en ayant subit un énorme traumatisme, ils leurs faudra donc de la patience et énormément d'amour pour dépasser cela.
🌸 Les personnages secondaires ont une grande importance dans l'avancement de leur histoire et seront des piliers tout au long du livre.
🌸 Évidemment avoir les deux points de vue est un énorme plus, car on a vraiment besoin de connaître chaque ressenti et les sentiments de chaque homme dans ce qu'ils vivent au fur et à mesure.
🌸 Un magnifique slow burn où les passages de danse combiné à la musique sont aussi beaux que douloureux car l'un sans l'autre ils n'existent plus vraiment et ne sont que des ombres d'eux mêmes.
🌸 Cette histoire c'est une alchimie, une danse, une mélodie entre deux cœurs perdus, meurtris.
🌸 Si vous arrivez à lire en musique la playlist est fabuleuse et mérite d'être écoutée.
🌸 Un livre que je ne peux que vous recommander de dévorer dès sa sortie.
🌸 Et j'espère que le spin-off sera sur Jordan et Rhys 🙈.
Quelle excellente lecture ! 🥰 En tant que fan absolue de musique, j'ai été subjuguée par la manière dont Marie H.J a fait transpiré chaque page de son roman par cette musicalité, cette rythmique et cette poésie absolument incroyable. C'est ce que je retiendrai le plus de cette histoire, vous pouvez en être sûr. 🧡⠀ ⠀ Minuit, lorsque Portland cache les espoirs déchus, les passions perdues, les silences trop lourds à supporter. Minuit. Quand deux âmes se rencontrent et se reconnaissent sur une mélodie. Cameron, le danseur de génie, la muse magnifique. L’homme entravé par les spectres de son passé. Alexander, le compositeur-virtuose, le magicien. Le musicien qui n’attend plus rien de demain. Si aux heures nocturnes, les âmes se dévoilent, aux premières lueurs de l’aube, les secrets ressurgissent... ⠀ ⠀ D'un côté, on a donc Alexander, qui cherche désespérément l'inspiration, quelque chose qui pourra le transcender pour, peut-être, composer sa plus belle œuvre. Et puis, on a Cameron, mutique, emprisonné dans son passé et qui n'a comme échappatoire que son talent inné pour la danse. Chacun est brisé, très seul, et va trouver dans la musique de l'autre une étincelle de vie. Je trouve que dans ce roman, on voit la vie renaître, l'amour éclore et c'est très très beau à voir. ⠀ ⠀ Oui, j'aurais aimé que quelques petites choses soit peut-être différentes (le mutisme de Cameron m'a parfois interrogée par exemple) mais j'ai adoré l'histoire d'amour. En plus, c'est un slow burn tout en tension. La sensualité est présente et extrêmement bien dosée. Et puis, j'ai eu un vrai coup de cœur pour Alexander, dans toute la complexité du personnage. Marie H.J. place l'amour, le vrai, au centre de son histoire et c'était trop bien ! ⠀ ⠀ On se retrouve bientôt pour le tome compagnon. ☺️
Encore un plaisir de lire Marie HJ.... je suis fan...! Je suis fan, car ses personnages ont un vécu franchement pas cool, et pour autant, on ne tombe pas dans ce pathos lourd, ils vont de l'avant et l'histoire aussi, y a pas de place pour la pitié. Et Cameron n'en veut vraiment pas!! Cameron et Alex, 2 têtes de c** mais touchant! J'ai été moins fan de la grosse dépendance affective des 2.(qui n'a rien avoir avec la jalousie!). Et à la fois, elle montre comment on peut s'oublier pour l'autre.
Je me suis laissé emporter par la plume de Marie encore une fois les yeux fermés. La danse et la musique ça me parle plus que tout et là j’ai plongé avec Cameron et Alexander dans la passion et j’ai dévoré les pages sans m’arrêter. Encore une belle réussite.
3.5 ⭐ Belle histoire mais un peu trop perchée pour moi. Je préfère quand il y a moins de problèmes psychologiques chez les personnages. Le fond est quand même triste ici mais j'ai quand même apprécié cette lecture.
Meraviglioso, fantastico, sublime, una storia di danza, di musica, di dolore, di trauna, tra il "mago" Alexander e la "musa" il "ballerino di mezzanotte" Cameron. Consigliato 💖💖💖💖💖