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Parità in pillole. Impara a combattere le piccole e grandi discriminazioni quotidiane

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Perché parità in pillole? E che cosa contengono queste pillole? Per rispondere alla prima domanda, basta guardarsi attorno. Viviamo in una società “a gradini” che ancora oggi offre opportunità diverse a soggetti con caratteristiche non solo a uomini e donne, ma anche a bianchi e neri, persone etero- e omosessuali e via dicendo. Siamo talmente abituati a vederci attorniati da queste situazioni di privilegio e discriminazione che talvolta non le riconosciamo neppure come tali o le consideriamo “normali”. ma siamo sicuri che, a prescindere dalla nostra personale condizione di privilegio, possiamo vivere sereni in un mondo in cui una donna, a pari mansioni e competenze, guadagna meno di un uomo, o dove chi non risponde a canoni estetici più o meno espliciti si vergogna e magari non trova nemmeno lavoro, o dove un uomo non può permettersi di essere emotivo? Ecco, quindi, il senso di questo offrire uno strumento per costruire rapporti paritari e porre le basi per una società davvero inclusiva, dove tutti, anche coloro che stanno in posizioni di potere, possano trarne beneficio e vivere meglio. A questo scopo – passiamo ora al contenuto delle pillole –, l’autrice Irene facheris esamina una a una le discriminazioni più diffuse (dalla rape culture al sessismo benevolo, dalla omobitransfobia al Classicismo) per invitare tutte e tutti a diffondere attivamente una sensibilità nuova. Perché – come spiega facheris – “Il personale è politico” ovvero, se il mio problema è diffuso, non è più solo mio e insieme possiamo affrontarlo più efficacemente. E, solo insieme, scopriremo quanto la parità possa renderci felici.

Paperback

First published January 21, 2020

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Irene Facheris

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65 (4%)
1 star
14 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 135 reviews
Profile Image for Virginia.
292 reviews33 followers
January 23, 2020
Premessa: io ho guardato ogni puntata della rubrica "Parità in Pillole" e negli ultimi anni mi sono molto informata (anche altrove) per quanto riguarda femminismo, discriminazioni e parità, perciò erano temi che già masticavo parecchio.
Con questa premessa, posso dire che il libro non mi è stato utile. Nel senso: sapevo già tutto quello che ho letto. È stata una lettura piacevole, un ripasso, ma non un libro che mi abbia particolarmente illuminata, come invece "Manuale per ragazze rivoluzionarie" e "Liberati della brava bambina", per fare due esempi sullo stesso tema.
Un po' come anche il primo libro di Irene, "Creiamo cultura insieme", mi ha lasciato un senso di "non abbastanza", una sensazione di "okay, va bene, ma fammi sapere di più". Che da una parte per me è un male perché, se compro un libro su un argomento, mi aspetto che quell'argomento venga trattato in modo esaustivo, dall'altra capisco che l'intento di Irene (almeno credo) fosse proprio quello di far accendere la scintilla della curiosità a chi il femminismo non lo conosce. Il linguaggio è molto semplice, alla mano, comprensibile per persone di qualsiasi età.

Insomma, non è un libro che, per quanto mi riguarda, ho trovato particolarmente brillante e utile, perciò le mie stelline sarebbero tre. Ho aggiunto mezza stellina perché sono fan di Irene, credo in quello che fa, e le sono grata per la rubrica "Parità in pillole", e un'altra mezza stellina per i temi trattati, che, secondo me, meritano visibilità e votazioni alte a prescindere da quanto il libro possa aver rispecchiato i miei personalissimi gusti in fatto di saggistica.
Profile Image for Antonella.
118 reviews18 followers
April 27, 2020
Premessa: io a Irene devo moltissimo. Seguo i suoi video da anni, da prima ancora che nascesse la rubrica Parità in pillole, rubrica che tra l’altro ho seguito interamente, a suo tempo. Le devo moltissimo e non le sarò mai abbastanza grata per questo.

MA

Sì, c’è un ma.
Ma questo saggio è, di fatto, una guida orientativa per chi non si è mai interessato a queste tematiche. La comunicazione che Facheris sceglie di adottare è assolutamente efficace in questo senso: semplice, chiara, logicamente ineccepibile.
Avrei voluto vedere delle fonti, però: esempio, si parla dell’incremento di un dato fenomeno? Voglio delle statistiche direttamente riportate sul testo. Anche sotto forma di nota a piè di pagina, se si pensa che aggiungerle nel corpo del testo possa rendere la sua lettura meno agevole.

Mi si potrebbe obiettare che la citazione di importanti studi scientifici potrebbe rendere più ostica la lettura di un libro simile e possa rendere meno propense le persone ad avvicinarvisi. Io, invece, dico il contrario. Perché far sapere a un lettore inesperto che ci sono decenni di gender studies (e molto altro) dietro, forse può dare un’idea della veridicità della problematica anche dal punto di vista scientifico. Riportare nel testo fonti autorevoli, a mio avviso, non può fare altro che avvalorare il discorso.

Mi sono ritrovata a fare questo pensiero più e più volte.
Per quanto io sia assolutamente consapevole che l’autrice è una persona molto preparata in materia, materia alla quale ha dedicato i suoi studi, sono rimasta delusa. E questo mi addolora molto.
Profile Image for astrocate.
27 reviews2 followers
May 14, 2020
se volete un libro sul femminismo questo non è quello che fa per voi. Ci sono un sacco di cose sbagliate in questo volume, forse non è nemmeno il caso che io stia qui a elencarle tutte. Prima di tutto, l’autrice specifica che “non vuole imporre il suo pensiero”, ma nei fatti presenta una vena saccente nel parlare del femminismo intersezionale come se fosse l’unico corretto, come se chi ha un’idea differente fosse retrogrado, rimasto indietro “alla seconda ondata”, eccetera eccetera.
In secondo luogo, la retorica “il femminile è discriminato”.
No, o meglio, non solo. È la DONNA che è discriminata, non soltanto il femminile. Allora basterebbe solo vestirsi da uomo per evitare le discriminazioni, il catcalling? Ehm, no. Il punto è che la discriminazione avviene sia sul genere che sul sesso, non possiamo ignorare una delle due parti.
Terza cosa, un sacco di vittimismo maschile. Un sacco di “eh ma anche gli uomini”, “eh ma gli uomini” Sì, gli uomini, ma ora stiamo parlando delle donne, possiamo, per una volta, non spostare il focus sugli uomini?
Anche la frase: “il patriarcato colpisce anche gli uomini”. Da quando l’oppressione colpisce l’oppressore? Il patriarcato colpisce gli uomini nella misura in cui è colpita la donna: la discriminazione maschile (in particolare il discorso della mascolinità tossica) deriva da una discriminazione femminile alla base.
Ma d’altronde, cosa potevo aspettarmi da una persona che nel suo libro scrive che l’eterofobia esiste.
Infine, i temi sono trattati davvero in modo semplicistico: non aggiungono nulla di nuovo, non portano nuovi spunti di discussione: sono cose che ci sono già state ripetute in tutte le salse e che qui sono riproposte con un linguaggio semplice, quasi come se i lettori non fossero capaci di capire ciò di cui si sta parlando.
Per non commentare il “c’è un filo rosso che unisce tutte le discriminazioni, dobbiamo lottare tutto insieme contro tutto, e se io riconosco il mio privilegio devo lottare per chi non c’è l’ha”
A primo impatto non c’è nulla di male in queste parole, però come possiamo trasformare il femminismo in una “lotta delle persone per le persone”? Si perde l’obiettivo, il centro focale. In secondo luogo, tu puoi benissimo (e devi) riconoscere il tuo privilegio e aiutare le persone che non ce l’hanno, senza però intromettersi nella sua lotta, come se fossero i paladini della giustizia arrivati a dettare legge. Un bianco può supportare il movimento BLM, ma non pretendere di farne parte. Un etero può supportare la comunità lgbt, ma non pretendere di farne parte, e via dicendo
Profile Image for Iacopo Melio.
Author 11 books300 followers
February 14, 2020
Do 4 stelle, che per me è davvero tanto, perché Irene si riconferma una lettura piacevole, scorrevole e sopratutto utile. Avevo già letto il suo primo libro “Creiamo cultura insieme”, e questo è esattamente sulla stessa linea: vuole dare informazioni riguardo una parità trasversale e vuole darle a tutti, a prescindere dalla formazione e dalle conoscenze di ognuno. L’accessibilità dei contenuti, spiegati in modo chiaro e semplice, è proprio il punto di forza di Irene (anche nei video su Youtube per i quali è conosciuta).

“Parità in pillole” è uno di quei libri da sottolineare e tenere “sul comodino” della vita, per tirarlo fuori al bisogno, quando si ha necessità di un ripasso o semplicemente ci vogliamo ricordare da che parte sia giusto stare.

Lo consiglio assolutamente a chi è interessato al genere (sociologia e psicologia in primis), ai diritti e alla parità, ma lo regalerei a chiunque.
Profile Image for Marta P..
44 reviews5 followers
September 7, 2020
Conosco l'autrice grazie al canale Youtube e alla rubrica che dà il titolo al libro, e speravo che, trattandosi di un libro, le varie tematiche venissero trattate in modo più approfondito, magari con riflessioni inedite che non è possibile veicolare in un video o citazioni di studi e statistiche (che più volte vengono nominate ma senza referenze). Invece sono rimasta abbastanza delusa, in quanto, salvo poche eccezioni, il libro non dice nulla di nuovo rispetto ai video; anzi, in certi casi ricordo che il video sull'argomento contenesse più informazioni e approfondimenti.
Tutto ciò risulta in un'alternanza di capitoli a mio parere ben fatti ("Molestie" e "E gli uomini?“) e altri invece molto approssimativi, che danno cose per scontate e portano motivazioni blande a sostegno delle varie tesi (quelli in cui si discutono privilegio, gender pay gap e discriminazioni su tutti).

In pratica vorrebbe essere un manifesto del "femminismo buono", quello in cui crede l'autrice, ma secondo me una persona non femminista o semplicemente curiosa sull'argomento ne rimarrebbe insoddisfatta e anche potenzialmente invogliata ad allontanarsi da questo movimento.
In parecchi passaggi mi sono sentita dispiaciuta per gli uomini che dovessero leggerlo, perché mentre l'autrice fa lo sforzo lodevole di invitare gli "oppressori" all'interno della discussione perché essi per primi possono beneficiarne, in molti altri punti sembra dare agli uomini il contentino tanto per avere la coscienza a posto, per poi concludere ritornando al solito "però i problemi delle donne sono più importanti: prima voi uomini aiutateci a risolvere i nostri, poi forse potremo parlare dei vostri".

Insomma, buono a tratti, ma si potrebbe fare di meglio.

PS: mi hanno fatto notare che effettivamente i problemi femminili sono derivati dal patriarcato, quindi risolvere questi demolendo quest'ultimo aiuterebbe anche gli oppressori stessi qualora fossero vittime inconsapevoli. Proprio di ciò parlavo nella recensione: in questo e tanti altri libri viene dato per scontato che il patriarcato esista, come élite di uomini privilegiati che opprimono le donne in ogni aspetto della vita. Posto che tanti testi molto più approfonditi dicono il contrario (ad esempio "The Myth of Male Power"), non mi sembra una buona mossa dare per scontata un'affermazione del genere in ogni caso, se non altro per onestà intellettuale. Una persona critica del femminismo scapperebbe a gambe levate da ciò, che alla fine potremmo descrivere come "confirmation bias". Qual è dunque il senso di un libro che strizza l'occhio a coloro che sono già convinti di qualcosa?
(Non sto dicendo che il patriarcato non esista, bensì domando evidenze, se non scientifiche il più oggettive possibili. Inutile dire che le esperienze personali, per quanto numerose e ripetute, non lo sono).
Profile Image for Leggendo cose belle.
327 reviews38 followers
December 8, 2022
4.5

Breve libro di non-fiction che parla di parità in modo ampio, andando a dar voce non solo alle donne ma anche ad altre categorie spesso vittime di discriminazioni.

Ho apprezzato molto la lettura di Parità in pillole perché riesce molto bene a riassumere quelli che sono temi chiave dell'argomento parità, senza andare troppo nel dettaglio e dando un'infarinatura generale dell'argomento. In questo modo, chi ne sa poco e niente può partire da qui e poi approfondire con altri testi che si focalizzano solo su uno dei punti trattati.

Da femminista che cerca sempre di approfondire e studiare, questo libro è stato più un ripasso ma l'ho trovato comunque davvero interessante.

Per darvi un'idea, vi lascio un piccolo elenco di alcuni degli argomenti trattati: r4p3 culture, victim blaming, mansplaing, femminilizzazione dei mestieri, glass ceiling, persone non-binarie, razzismo, xenofobia, disabilità.

Lo consiglio davvero a tutti e, ripeto, è davvero un ottimo punto di partenza.

Se volete approcciarvi a queste tematiche ma non sapete da dove cominciare, questo fa per voi.
Profile Image for Veronika||Antiqua.mente.
47 reviews2 followers
February 16, 2020
Se siete persone che si interessano di tematiche legate al femminismo, discriminazione e parità e che hanno letto un po’ di letteratura sul tema, forse non trarrete grandi insegnamenti né nuove prospettive da questo saggio. Non per questo, però, mi sento di reputare il libro poco utile o di sconsigliarne la lettura; innanzitutto perché «repetita iuvant» (soprattutto quando le questioni in ballo sono di così fondamentale importanza) e, in secondo luogo, perché è un libro che ha assolutamente tutta la sua ragion d’essere. Un solo pensiero, infatti, mi ha accompagnato dalla prima all’ultima pagina letta: l’elenco di persone a cui questo libro verrà da me regalato. E sì perché non tutti, ahimè, sono così ferrati sugli argomenti in questione (o, più spesso per mia esperienza, in molti credono di esserlo e non lo sono affatto con il risultato poi di dichiararsi «femministi» e, tre secondi dopo, di apostrofare «puttana» la prima donna che si trovano davanti che non rispecchia la loro “idea di donna vera” – mio dio che brutta espressione –). Rimanere ignoranti su queste tematiche è inammissibile perché si tratta di tematiche «politiche», politiche nel senso di πολιτικός, quindi relative a tutti noi che viviamo in collettività, perché, come dice Irene Facheris:
«Ogni tua scelta personale ha un impatto sulla tua vita, su quella di chi ti è vicino e in generale sulla società. Affermare: «Non mi interesso di politica» equivale a dire: «Non mi interesso di ciò che mi accade, non mi interesso del mondo e di come decido di viverci» Impossibile, e per fortuna!»

Ed educare alla parità è fondamentale, è un impegno che tutti noi dobbiamo prenderci e che Irene Facheris si prende scrivendo questo libro.
«Perché lo faccio? Perché voglio che le persone capiscano che non si nasce pensando già a tutte le belle cose di cui ci occuperemo nel libro, non in questa società. In questa società si nasce sessisti.»

Irene Facheris, laureata in «Psicologia dei Processi Sociali, Decisionali e dei Comportamenti Economici» ed esperta di gender studies, è presidente dell’associazione BOSSY, comunità di divulgazione e proposte d’azione, nata nel 2014, che si occupa di tematiche quali stereotipi di genere, sessismo, femminismo e diritti LGBTQ+. Nel 2016 crea la video-rubrica per ragazzi «Parità in Pillole» ed è proprio sulla base di questo format che a gennaio del 2020 pubblica l’omonimo libro di cui qua si parla.
«Parità in Pillole», infatti, si compone di una serie di brevi capitoli, «pillole» appunto, che con semplicità e chiarezza, e mai con superficialità e pressapochismo (elementi, in questo contesto, più dannosi che mai), spiegano tutti i concetti basilari e fondamentali per orientarsi e avvicinarsi ai problemi di discriminazione (di genere, in particolare, ma non solo).
Il modo di procedere di Facheris è estremamente interessante e funzionale: il focus è sulle parole, sul lessico, sulla terminologia. Il suo obiettivo è quello di fare chiarezza riguardo ai numerosi termini che indicano le tante sfaccettature diverse che la discriminazione può assumere. Perché se non si hanno chiare le parole, non si possono aver chiari i concetti da esse indicati. Se non si sa realmente cos’è il «patriarcato», cos’è la «rape culture» e cos’è il «mansplaining» come si fa a contrastarli?
Dopo una breve introduzione sulle ragioni per cui è fondamentale, per tutti, occuparsi di simili problematiche e dopo una breve descrizione delle principali fasi del movimento femminista, in duecento pagine Irene Facheris riesce a spiegare cosa si intende per «victim blaming» e perché lo «slut shaming» è un grande problema; fa chiarezza sul concetto di «body positivity» e mette in luce esempi di sessismi più subdoli e di cui spesso non si parla abbastanza; parla del movimento #MeToo, di molestie e molestatori, di «Gender Pay Gap», di «glass ceiling» e di «quote rosa»; si sofferma a lungo sul concetto di «mascolinità tossica» e di come questo sia un problema sempre causato dal «patriarcato»; tratta di linguaggio e dell’importanza di dosare le parole; accenna, poi, ad altri, ma in qualche modo sempre collegati, tipi di discriminazione, come l’«omobitransfobia», il «razzismo» e l’«handifobia».
Ed ecco, quindi, la ragion d’essere di «Parità in Pillole»: un enchiridio sui termini delle discriminazioni, una piccola enciclopedia da cui partire per poi approfondire tutte le questioni proposte, un testo da cui iniziare per essere persone più consapevoli.
«Se un problema ci sembra un’esagerazione, spesso è perché non ci riguarda. Però riguarda un altro essere umano, e questo dovrebbe bastare»
Profile Image for Lucia Duranti.
62 reviews12 followers
July 11, 2021
Questo libro non l'ho letto, me lo sono inflitta. Non era brutto, ma sapevo già tutto, e comunque era "femminismo all'acqua di rose", come lo definisce una booktuber che stimo parecchio.
Profile Image for Elisa.
939 reviews12 followers
December 16, 2023
Un breve saggio scoperto per caso.
Interessanti le parti sui femminicidi, sulle varie fasi del femminismo e sulle tipologie di violenza.
La parte sugli uomini e sulle discriminazioni al lavoro andrebbe letta da tutti, soprattutto da chi nega l’esistenza di questi problemi sociali.
Altre parti, secondo me, sono un poco incisive e non particolare interessanti (parti che ho tralasciato come quella sulla politica e il personale).
Profile Image for Luanajuris.
29 reviews
October 6, 2020
Ho ascoltato questo libro letto direttamente dall'autrice nel mese prova di Audible. L'esperienza è stata godibile perché l'autrice scrive, e quindi racconta, in maniera chiara e pedagogica.
Considero questo libro una buona introduzione mainstream alle tematiche femministe, adatta a chiunque non sappia molto e abbia bisogno di una infarinatura generale o di maggiore chiarezza per capire come si stia evolvendo il femminismo. Ho trovato ben fatta ad esempio la spiegazione di cosa sia il privilegio in tutte le sue forme.
Fatta salva l'opinione generalmente positiva, restano dei punti per me critici. In primo luogo, non essendo proprio nuova a questi temi, alcuni contenuti sono per me banali e non approfonditi. Mi sembra un libro troppo poco "intersezionale" ma, trattandosi di un'opera che non si propone di essere "esaustiva" possiamo passarci sopra. In secondo luogo, proprio nello sforzo di spiegare i principali temi, spesso tende a cercare fin troppo nei ragionamenti l'apprezzamento di chi femminista non è, ad esempio nel considerare il femminismo di quarta ondata tale perché porta con sé gli uomini, anch'essi danneggiati dal patriarcato (mentre secondo me un uomo dovrebbe essere femminista perché "giusto", non perché possa portargli dei vantaggi, visto che una seria lotta al patriarcato causerebbe la perdita del privilegio maschile), o ad esempio nell'ammettere, anche se solo come espediente logico al fine di confutarle, l'esistenza di forme blande di "eterofobia" o "razzismo al contrario". Capisco l'intento dell'autrice, ma secondo me questo genere di paragoni non andrebbe fatto neanche a tale scopo. Infine, ho un po' di dubbi sulla sezione relativa alle molestie, al discorso della differenza tra intenzione di molestare e sentirsi molestati, ma mi riservo di rifletterci in futuro.

Per concludere, sento comunque di consigliarlo a chi abbia bisogno di un testo semplice e fare il punto della situazione, ma in circolazione ci sono libri migliori.

p.s. nelle recensioni vedo persone scrivere "poverini gli uomini che leggono questo libro, si allontaneranno dal femminismo!" e altre che, come me, sottolineano come invece sia fin troppo "benevolo" verso gli uomini. Raga, se non siete pronti a fare a patti con il vostro privilegio non è colpa del femminismo!
Profile Image for Laura.
2 reviews
May 23, 2020
Ho trovato questo libro molto interessante per chi, come me, si sta avvicinando a questo genere di argomenti in maniera più approfondita praticamente per la prima volta.

Non gli ho dato, però, 4 o 5 stelle perché penso che quando si parla di statistiche (e direi che succede quasi ad ogni pagina) sarebbe opportuno citare le fonti e, purtroppo, ne ho viste troppo poche.
Profile Image for LAURA.
27 reviews
July 19, 2023
Una perla. Letto in due giorni perché lo stile è veramente scorrevole ma tagliente. Irene Facheris fa una carrellata dei termini più caldi di questi anni in fatto di femminismo e diversità, raccontandoli partendo anche dalla propria esperienza. Prende per mano chi legge (non presumendo che abbia particolari conoscenze riguardo le tematiche) e accompagna in un percorso che non può, al suo termine, non aprire qualche finestra in più sul mondo.
Profile Image for Ludovica.
38 reviews60 followers
April 8, 2021
Ascolta la mia recensione completa su Zona Lettura, il podcast dedicato alla letteratura

Irene Facheris è un’esperta di studi di genere, laureata in psicologia, che oggi lavora come formatrice e divulgatrice a livello professionale. È la presidente dell’associazione Bossy, che offre supporto alle aziende, alle scuole e ad altre organizzazioni di varia natura, tramite incontri e sessioni formative mirate a far acquisire uno sguardo concreto sulla discriminazione, e ad evitarla o ancora meglio a prevenirla.
Ha già scritto anche un altro libro, intitolato “Creiamo cultura insieme. 10 cose da sapere prima di iniziare una discussione”.
“Parità in pillole”, riprende proprio i temi sviluppati sui suoi canali social, ossia le discriminazioni che le donne si ritrovano spesso, purtroppo, a dover subire. L’intento dichiarato è quello di offrire gli strumenti per comprendere e individuare i meccanismi sessisti e le dinamiche in cui avvengono. Tramite il saper riconoscere comportamenti discriminatori, l’obiettivo è proprio quello di poter raggiungere una società davvero inclusiva. Altro aspetto fondamentale ben argomentato da Irene Facheris è che i benefici andrebbero a favore non solo delle donne ma anche degli uomini.
In questo libro l’autrice adotta volutamente un linguaggio semplice e diretto con lo scopo di far aprire gli occhi ai lettori su tutte quelle discriminazioni quotidiane di cui ormai non ci rendiamo nemmeno più conto, perché, ormai, ci siamo abituati.
Per farvi solo qualche esempio di cui si discute più ampiamente nel libro, potrei iniziare dal mansplaining (o, in italiano, detto con un termine ironico, minchiarimento): situazione cioè in cui l’uomo si sente in dovere di spiegare alla donna argomenti di cui lei è già un’esperta o una professionista. Vi segnalo inoltre il bellissimo paragrafo sul concetto di “vera donna”, concetto in realtà inesistente, perché l’essere donna è soggettivo e diverso per ciascuna di noi, quindi non esiste nessuna concorrenza, nessuna gara, ma solo lo sguardo sessista che pretende che la “vera donna” sia colei che soddisfa i gusti personali di chi la sta guardando.
Tra i tanti temi trattati cito inoltre quello del revenge porn, ossia il reato di condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite internet senza il consenso di chi è stato ripreso; un altro tema è quello dello slut shaming, cioè il cercare di far vergognare le donne per aver manifestato la propria sensualità in pubblico, con un abito succinto o magari con una foto un po’ provocante, e quello del body shaming, ossia, sempre citando Facheris, far vergognare una persona per il proprio corpo, insinuando più o meno velatamente che non vada bene e che non stia rispettando i canoni di bellezza imposti dalla società.
Insomma, i temi trattati sono numerosi, e trovo che questo libro sia non solo completo, ma anche adattissimo sia a chi di femminismo già ne mastica, sia come prima infarinatura per chi ad oggi è ancora convinto o convinta che non ci sia più bisogno del femminismo.
Profile Image for Sylvia Green.
270 reviews22 followers
November 14, 2020
Voto di quattro stelle più che altro per l’affetto che provo verso la rubrica “Parità in Pillole” su YouTube, serie di 150 video che mi ha introdotto alla parità e al femminismo, che per un vero valore del libro.
Infatti, valutandolo in modo più critico, mi rendo conto che è, per molti aspetti, acerbo e poco strutturato: si parla di “la società ci impone di” invece di “sistema sociale”, si parla di “pregiudizi” e non di “ruoli di genere”; e molti concetti anche difficili, come "patriarcato”, “transgender” e “persone non binarie”, vengono introdotti di sguincio, senza un contesto chiaro, un ordine preciso e una struttura definita.
Inoltre, avendo visto i video, posso anche dire che il libro è ancora estremamente legato ai video di YouTube, visto che i contenuti sono sostanzialmente quelli: se avete visto tutti i 150 video della rubrica di Parità in Pillole, con buona probabilità conoscerete il 95% dei contenuti di questo libro, e di alcuni video ritroverete la sceneggiatura copiata e incollata qui, con poche modifiche se non nessuna. Se questa è la vostra situazione, per onestà intellettuale vi direi di non prendervelo, perché vi risparmiate dieci euro spesi per quelle che sono neanche centocinquanta pagine.
D’altro canto, penso che tra gli adulti saranno veramente in pochi quelli che compreranno questo libro ma che non avranno già visto i video di Parità in Pillole... dopotutto, è pur sempre un libro di una YouTuber.
Penso però che questo libro sia perfetto per introdurre la parità ai ragazzi: Irene li accompagna passo passo in questo elenco di discriminazioni, dando loro lo sguardo attraverso cui guardarle e una serie di spunti per approfondire. Consigliatissimo per i ragazzi dagli 11 anni ai 17-18, e per chi in generale non sa nulla di parità e non vuole iniziare subito con qualcosa di difficile. Per chi preferisce qualcosa di più strutturato, invece, vi consiglio di passare oltre.

PS: se comprate l'ebook, sappiate che lì non c'è la bibliografia del libro. Se è un motivo per cui lo avete comprato, non temete, è stata resa pubblica. Si trova qui.
Profile Image for Noemi Lombardo Lazzarini.
22 reviews7 followers
April 27, 2020
Quasi un pamphlet, d'altra parte il titolo promette questo. Nella sua brevità comporta poco sforzo e vale certamente la pena leggerlo. Riflettendo non serve di più: tutto ciò che occorre per essere femministe è aprire gli occhi. (Ho ascoltato l'audiolibro, letto dall'autrice, una buona esposizione da conferenziera, nonostante la giovane età).
Profile Image for Simona Calò.
479 reviews14 followers
May 27, 2022
Letto per curiosità, ma soprattutto per stima nei confronti di Irene, che seguo ormai da anni. Conosco già gli argomenti che affronta, da femminista e da sostenitrice della rubrica omonima online. Ciononostante, è stato un ripasso che ho trovato stimolante ed esauriente per la panoramica di temi che decide di affrontare: consenso, corpo, sessualità, discriminazioni.. Fino a includere una breve digressione su disabilità, comunità LGBTQ+, razzismo e sul valore dell'intersezionalità.
L'approccio alle tematiche non è profondo, ma piuttosto pensato per chi non ne sa abbastanza, per i neofiti, per gli scettici. Contrariamente a quanto qualcuno ha osservato su Goodreads, trovo lo sviluppo adatto al target e non penso che servano centinaia di pagine per coinvolgere chi si avvicina alla filosofia femminista, o note di statistiche per dare prova che non si parla a vanvera.
Senza contare che la rubrica online era pensata allo stesso modo, video veloci che offrivano spunti sulle questioni più diverse e che spingevano a un'eventuale approfondimento.
Chi obietta che di libri simili ne esistano almeno altri 20 dovrebbe evitare di leggerli e dedicarsi a letture più specifiche.. Ma abbiamo davvero bisogno che il femminismo resti un discorso per poche elette che hanno fatto l'autocoscienza con Carla Lonzi? Io non credo proprio. Ben vengano autrici che sanno aprirsi alle persone comuni, come Irene Facheris e Carlotta Vagnoli.
Profile Image for mariantonia minniti.
43 reviews10 followers
May 25, 2022
Parto col dire che se cercate un libro di teoria femminista, non state cercando questo libro. D'altronde, si presenta come "parità in pillole" e il contenuto fa fede al titolo, non è niente di più. Mi aspettavo il classico libretto di insta-femminismo all'acqua di rose da poter consigliare a chi non ha mai letto nulla in merito. Purtroppo l'ho trovato più fastidioso di altri libri del genere. Sarà il capitolo interamente dedicato alle sofferenze degli uomini, sarà il continuo ribadire che il focus del femminismo di oggi deve essere includere gli uomini nel discorso. Sarà l'introduzione con "alohomora" di Harry Potter. Il capitolo sull'abilismo che dice "Ognuno di noi, in fondo, ha una disabilità: c'è chi ha l'allergia al polline, chi porta gli occhiali perché ci vede poco, chi non può mangiare certi cibi perché lo fanno stare male". O l'epilogo in cui l'autrice ci tiene a precisare che si deve parlare solo di ciò che si sa e che lei ha preso 30 all'esame su questi argomenti.
Insomma, sarà tutto l'insieme. Per il resto, non c'è alcun pensiero rilevante in questo libro, solo informazioni e spiegoni semplicistici. Guardate la sua rubrica su youtube ed è esattamente la stessa cosa.
Profile Image for dearfrannie &#x1f90d;.
18 reviews17 followers
May 12, 2020
Senza dubbio questo libro offre spunti di riflessione interessanti. E sarebbe anche ben riuscito se non fosse però per l'approssimazione con cui questi argomenti vengono trattati o il tono con cui l'autrice si rivolge al lettore.
Se possedete già un'infarinatura base dei concetti e dei temi qui affrontati, molto probabilmente troverete questo libro semplicistico e estremamente riduttivo. È utile se non avete la minima idea di cosa si stia parlando: sicuramente da consigliare a chi non sa cosa siano cose come "rape culture / body shaming / toxic masculinity" o ancora movimenti come "feminism / me too / body positive".
Inoltre la perenne sensazione di fondo che l'autrice reputi il lettore ben al di sotto della comprensione media delle cose risulta davvero noiosa in alcuni passaggi.
Peccato, poteva essere una pubblicazione interessante. O poteva, semplicemente, rimanere quello che già era: una rubrica senza alcuna necessità di diventare libro, evitando di fuoriuscire dal media comunicativo ben più appropriato a cui era, in realtà, destinato.
Profile Image for elisa dovio.
54 reviews1 follower
March 23, 2020
"Parità in pillole" credo debba passare per tutti i comodini e poi sistemarsi nella libreria in bella vista, accessibile a tutti.
Proprio come il suo contenuto.
È lo stile inconfondibile di Irene Facheris: dritto, semplice, ma non per questo banale, capace di portare all'attenzione e, soprattutto, alla comprensione di tutti, un tema come quello della parità e delle discriminazioni.
Cattura l attenzione anche di quelle persone "ma esageri, nell'Italia del 2020,le donne sono uguali agli uomini, non è più come una volta".

Certo, se una persona è appassionata del Tema, non ci sono contenuti rivoluzionari, ma lo scopo di questo libro è essere accessibile.

Vedo questo libro come la base, uno di quei libri che ti fanno leggere a scuola e poi ti porti dentro sempre, anche se non diventerai mai un'attivista per i diritti di una minoranza, ma dentro ti porterai sempre quel piccolo seme di conoscenza e comprensione. E quell'attitudine a guardare "quello che non vedo"
Profile Image for Elena Liotta.
35 reviews6 followers
February 11, 2020
Ritrovare la scrittura posata e non giudicante di Facheris è sempre un piacere e il libro è un buon punto di partenza per chi non passa il proprio tempo in rete a informarsi su discriminazioni e disuguaglianze (anche attraverso lei). Spiega concetti fondamentali e apre diversi squarci su mondi da approfondire È da regalare, soprattutto ai giovani.
Profile Image for Elena.
10 reviews2 followers
October 8, 2025
L’autrice si considera portavoce del femminismo intersezionalista, ma in questo libro mi da solo l’idea di aver trattato temi diversi ma in realtà di non essere esperta in nessuno di questi, e dal libro ne emerge soltanto un infarinatura generale di tutti.

Mi è sembrato che in certi punti andasse fuori tema e il suo pensiero riguardo a femminismo, razzismo, molestie, fosse in realtà molto ambiguo.

Ho trovato fastidioso il buonismo che riaffiora nel corso di tutto il libro, nei confronti degli uomini.

Non capisco come sia possibile che dedichi un capitolo su razzismo e disabilità, e non solo, non offra nemmeno un panorama generale di ciò che implicano le discriminazioni di queste categorie, ma non reputandosi esperta, parla addirittura del razzismo al contrario (da parte dei neri sui bianchi). Lo trovo un controsenso.
Ma questo modo di scrivere delle discriminazioni riflette in realtà tutto il libro, che viene considerato un libro femminista, o almeno inizialmente presentato come tale, ma non sostiene mai fino in fondo la sua tesi, e ad ogni tesi femminista esposta presentava la sua contro tesi per far notare il rovescio della medaglia, ma in un libro in cui parli del femminismo non ha senso.

Non conosco l’autrice ne tanto meno la sua rubrica su YouTube. Ho scelto il libro in maniera completamente arbitraria convinta parlasse solo di femminismo.
Profile Image for Alice.
3 reviews
April 20, 2023
Irene Facheris è la persona che mi ha fatto conoscere il femminismo quando avevo 15 anni. La sua rubrica di YouTube “Parità in Pillole” (da cui prende titolo il libro) è stata un’ancora di salvezza per me in quanto donna e in quanto queer.
Proprio come nei video caricati online, in questo libro Facheris spiega i principali concetti di femminismo in maniera concisa, semplice e alla portata di tutt*.
Nella premessa del libro scrive che il contenuto dello stesso è pensato per coloro che si avvicinano al femminismo per la prima volta o che ne sanno poco, e per coloro che ne sanno già molto e vogliono un riassunto dove trovare in modo veloce delle risposte (per un ripasso).
Ecco io dopo quasi 6 anni di letture femministe (quindi competente nell’ambito) posso dire che, per quanto effettivamente questo sia un libro per noviz*, è un libro particolarmente istruttivo anche per chi ne sa già molto, grazie ai meravigliosi spunti di riflessione ed esempi pratici che Facheris inserisce. Come in ogni ambito, non si smette mai di imparare, ma sono felice che nonostante segua Facheris dai suoi inizi, questa professionista continui a portare informazioni e insegnamenti sempre nuovi.
Un libro assolutamente da avere nella propria libreria e da condividere con più persone possibili.
Profile Image for Paolo.
Author 12 books91 followers
March 6, 2021
Credo che sia il testo perfetto da poter regalare a qualcuno per introdurlo agli argomenti che vengono dibattuti continuamente nella società odierna, perché spiega ogni singolo concetto, termine o fenomeno in maniera semplice e brillante, portando anche esempi, dando consigli ed essendo totalmente accessibile a chiunque.
Io di certo lo consiglierò e lo farò leggere a persone che conosco e che hanno idee vaghe e/o confuse riguardo diverse tematiche.
151 reviews
May 22, 2024
⭐️⭐️⭐️½
Un libro di partenza per capire la complessità della nostra società sul tema della parità e dei diritti. Con un tono scorrevole e semplice, ma mai banalizzante, Facheris ci guida nelle definizioni elementari e sui ragionamenti classici (e le dinamiche sociali) delle discriminazioni nella nostra società e sui privilegi nella nostra società.
Un buon libro di partenza con qualche spunto bibliografico di carattere divulgativo per interessarsi meglio ad alcune tematiche, un'opera per iniziare un percorso o per ripassare ogni tanto alcuni elementi di base della nostra società verso una società inclusiva e femminista. Peccato, per la mancanza di citazioni o di bibliografia più scientifica sui temi trattati, anche se comprendo che il taglio editoriale scelto sia quello del primo approccio.
Profile Image for Sara.
21 reviews1 follower
April 3, 2021
Libro fantastico!! È il primo libro che leggo sull'argomento, ed è stato ottimo come inizio! La lettura scorre piacevolmente, tra argomenti più conosciuti e quelli meno conosciuti, e non diventa mai pesante! Inoltre, anche degli argomenti di cui sapevo di più, è riuscita a darmi un nuovo spunto di riflessione o una nuova informazione da aggiungere alle mie conoscenze!
Profile Image for Veronica.
476 reviews
March 15, 2022
Perfetto per chi non si è mai avvicinato alla tematica trattata e mai si è posto una domanda sul tutto. Non dice nulla di nuovo e ha qualche carenza su determinate categorie, alcune parti sono spiegate bene altre lasciano un po' a desiderare. Comunque nel complesso per iniziare a comprendere non è male.
Profile Image for Turrinb.
21 reviews1 follower
Read
June 25, 2022
Perfetto libro da regalare a zii/parenti/genitori dopo l’ennesimo commento sessista o discriminatorio. Spiega tutto con pazienza senza dare nulla per scontato.
Se già masticate i temi trattati è utile per trarre spunto su COME affrontare certi temi con chi alcune domande proprio non se le pone; a livello di contenuti rimane sui contenuti base quindi non aspettatevi illuminazioni!
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