Jump to ratings and reviews
Rate this book

Una sombra ya pronto serás

Rate this book
Soriano es uno de los representantes más destacados de la literatura argentina actual. En 1973 publicó su primera novela"Triste, solitario y final". En 1976 luego del golpe de estado se exilio en Europa hasta 1984. A su regreso escribió Cuarteles de Invierno, A sus plantas rendido un león, etc.

251 pages, Paperback

First published January 1, 1990

18 people are currently reading
488 people want to read

About the author

Osvaldo Soriano

40 books104 followers
Soriano became a staff writer at La Opinión right from the start in 1971 when editor Jacobo Timerman founded the newspaper. La Opinión was permeated with progressive politics and soon there was an attempt to squash the left-wing influence with-in the paper. After six months of not having any of his articles published, Soriano began writing a story in which a character named Osvaldo Soriano reconstructs the life of English actor Stan Laurel.
The work became his first novel, Triste, solitario y final (English: Sad, lonely and final), a melancholic parody set in Los Angeles with the famed fictional Philip Marlowe detective as his joint investigator. It was some months after the publication of his novel that he visited the American city, and actually stood by the grave of Stan Laurel, leaving there a copy of his book.
Shortly after the Proceso de Reorganización Nacional coup d'etat in Argentina in 1976, he moved to Brussels first (where he met his wife Catherine), and then to Paris, where he lived in exile until 1984. While in France he befriended Julio Cortázar with whom he founded the short-lived experience of the monthly magazine Sin censura. After the fall of the military junta he returned to Buenos Aires and the publication of his books were met with large success, not only in South America but also in Italy and several other countries where his works begun to be translated and published.
In his books, Soriano succeeded in mixing his experiences as a democratic activist and as a strong critic of the violence wielded by reactionary governments with extraordinary humour. A lover of both football/soccer and cinematography, he often honored both in his work. Soriano was a known San Lorenzo fan.
After his death in 1997, he was buried in the La Chacarita Cemetery in Buenos Aires. His work has since been translated into at least fifteen different languages, and has inspired film directors and producers on fiction and documentary works based on his novels and life-experience.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
206 (28%)
4 stars
316 (43%)
3 stars
160 (21%)
2 stars
42 (5%)
1 star
6 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 66 reviews
Profile Image for Jim Fonseca.
1,163 reviews8,495 followers
April 12, 2018
A Borges-like labyrinthine tale with some Latin American magical realism. A middle-aged Argentine man (we never learn his name) chooses to walk away from a broken-down train and take his chances on foot. He wanders for days though scattered tiny towns, most of them semi-abandoned and spread across a desolate back-water, cattle-ranching country. The author manages to create a suffocating sense of claustrophobia in this open wilderness.

description

The narrator repeatedly encounters a cast of down-and-out characters separated from their families, like himself: a female fortune teller; various male con men including a card shark, an itinerant salesman, a former acrobat and circus owner; a priest who “went off on his own and now has a good business” and a young mute man and his girlfriend.

All are trying to get out of the labyrinth and head for the “good life” somewhere else, in Bolivia, Brazil, Spain, Cleveland, or Los Angeles. Two quotes tell us the theme “…whatever his bet was, it was always a loser.” and “…I thought about my life in high school, when I thought I had a life ahead of me.” Needless to say, nobody escapes. No Exit.

description

Like many Latin American authors, including his countrymen Cortazar and Sabato, Juan Carlos Onetti in Uruguay and Bolano in Chile, Soriano was exiled during the era of right-wing dictatorships. (Soriano went to Paris where he became friends with Cortazar.) The book is translated from the Spanish. I enjoyed the story and enjoyed speculating on the political metaphors.

top photo from pxleyes.com
photo of the author from polvo.com.ar

Profile Image for Aluhé.
9 reviews3 followers
Read
December 4, 2021
Me costó mucho terminar este libro porque es realmente muy triste. El protagonista y casi todos los personajes fracasan una vez atrás de otra. Termina como arranca, con un tipo esperando un tren que probablemente nunca pase.
Mucha soledad, muchos personajes perdidos en un desierto argentino que parece el Lejano Oeste. "Todos estábamos atrapados en esa telaraña, caminando por los bordes como insectos que buscan dar un salto desesperado".
Fue el primer libro que leí que hablara sobre los 90, sobre el menemismo y la crisis en Argentina, sin nombrarlo, pero creando una atmosfera tan desolada, tan sin perspectivas que te deja angustiadx sin plantear ninguna solución como para dejarte un poco más tranquilx.
Parece un western porque los tipos están perdidos en un espacio infinito y envolvente, del que es imposible salir. Se identifican por el auto que manejan: el jaguar, el gordini. Todo eso es muy yanqui. Con algunos detallecitos como esta imitación de la literatura norteamericana, menciones a la YPF abandonada y los trenes que nunca pasarán , la esperanza puesta en el juego, en el azar, en la artimaña para ganar una fortuna heroicamente, el fracaso, la imposiblidad de cobrar el cheque.
Todos quieren irse a algún lado: España, Bolivia, Miami, los Andes. Nada importa tanto como dejar atrás Colonia Vela. No se sabe bien para dónde arrancar y ese andar perdido por el desierto rebotando de una ilusión en otra realmente termina siendo muy deprimente.
Profile Image for LW.
357 reviews93 followers
September 21, 2020
Una sombra ya pronto serás, una sombra lo mismo que yo

Romanzo on the road nella pampa deserta e polverosa, in un tempo sospeso ,intriso di ineffabile malinconia , anche se non mancano episodi molto divertenti e rocamboleschi incontri.
Non c'è una direzione precisa , non c'è una strada sicura, la strada è incerta e anche insidiosa,tutti si sono persi- ognuno con la propria sconfitta- restano orme confuse su una strada vuota ma comunque c'è la ricerca di una via d'uscita, anche quando sembra non ci sia più viaggio possibile...
In questa storia - dice Soriano - le tappe percorse non sono esperienze che si accumulano; tutto succede e sfuma allo stesso tempo, in quell'istante immutabile nel quale i ricordi personali si giocano alle carte

- Ha qualcosa da giocarsi?- mi domandò, mentre guardava ancora una volta le carte come se temesse che non fossero più lì.
-Il viaggio, se vuole.
-Quello di prima o quello di domani?
-Per me è lo stesso- risposi.
-Cosa scommetteva il suo socio?
-Illusioni
- Va bene , ci metta le sue allora.
-Credo che non me ne siano rimaste.


Bizzarri i compagni di questo viaggio, per tratti più o meno lunghi , su tutti splendido l'acrobata obeso Coluccini, il "grosso" ,con le sue spericolate e formidabili evoluzioni aeree, sfruttava tutti i fili da palo a palo e rannicchiato com'era rimaneva sospeso in aria simile a un aquilone

(C'è un passaggio del Coluccini che ha la stessa poesia della donna cannone 🎶 🎶 E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà
Dalle porte della notte il giorno si bloccherà
Un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
E dalla bocca del cannone una canzone suonerà
🎶 🎶 )

Falta envido !
Profile Image for Luca Lesi.
152 reviews13 followers
December 6, 2014
Forse oggi è un giorno particolare, per me, per scrivere questa recensione ma "Una sombra ya pronto seràs" è splendido libro. Scostando la polvere di personaggi surreali si scopre una umanità intensa, fatta di dubbi, piccole vittorie e grandi sconfitte ed una enorme capacità di desiderare, di immaginarsi, di inventare.
Persone strampalate che viaggiano per cercare fortuna verso mete lontane e che, in realtà, vagano in cerca di sé stessi seguendo sogni e desideri. La vita, la vita vissuta intensamente, cos'è se non la ricerca della realizzazione dei propri sogni ?
Erano tante le volte che ricominciavo da capo che in certi momenti provavo la tentazione di lasciarmi andare. Perché, se una volta ero riuscito a venir fuori dal pozzo, caderci di nuovo come uno stupido? «Perché è il tuo pozzo», mi risposi, «perché lo hai scavato con le tue stesse mani».
description
Tra i paesini di nulla di Colonia Vela e Triunvirato, in mezzo alla Pampa argentina, vi entreranno nel cuore il giovane ingegnere senza meta tornato dall'Europa, l'ex acrobata di origini italiane, Antonio Coluccini, che vive alla giornata, di piccole truffe, la cartomante attempata, Nadia, il banchiere in fuga, Lem, con le sue delusioni d'amore, due sedicenti ufficiali in cerca del loro battaglione di fanteria ed anche l'autista del camion di cocomeri che aspetta invano un carro attrezzi che non passerà mai.
Come dimenticare Rita o il proprietario del motel che, insediato dalla moglie, inavvertitamente spara ad povero Barrante che cammina a piedi senza meta portandosi dietro la sua pesante valigia carica del soglio di avviare una attività imprenditoriale.
Chi, come me, ama le vicende del Gabbiere, di Alvaro Mutis (Ilona arriva con la pioggia, la neve dell'ammiraglio ...) troverà uno stile narrativo simile ed un muoversi di vicende e personaggi che ha lo stesso ritmo, lo stesso tempo , la stessa splendida irragionevole realtà.
In viaggio sulla Gordini di Coluccini, sulla Citroen di Nadia o sulla Jaguar di Lem, su quelle desolate strade, in cui si può procedere "per oltre un'ora senza incontrare neanche una curva", ogni lettore troverà una parte di sé, uscendone con la stessa voglia di continuare a desiderare: Sulla strada, quando tutto sembra perduto, rimane sempre un'ultima manovra. Un colpo di volante, una rallentata, qualcosa, ma mai il freno. Lei tocca il freno ed è finito
description
Da cosa fugge? - gli domandai Alzò lo sguardo, vuotò il bicchiere in un sorso e appoggiò i gomiti contro il volante. - Non lo so piú... mi sono perduto per la strada - Questo posso capirlo, hanno tolto tutti i cartelli.
Alla fine, così come la felicità è tale solo se condivisa, questo semplice mondo disegnato da Soriano ci riporta a grandi, evidenti, ma non facili verità e non importa dove sei o quanto sei ma con chi sei.
In questo giorno particolare tu, sentiero che allora eri costeggiato da trifoglio e da giunchi in fiore un'ombra ben presto sarai un'ombra cosí come me.
Profile Image for Lautaro.
43 reviews10 followers
June 1, 2025
Una suerte de road novel en una llanura pampeana alucinada y desolada, de pueblos fantasmas y estaciones de servicio abandonadas, de rutas y caminos que no llevan a ninguna parte (o que llevan siempre al mismo lugar, lo cual vendría a ser casi lo mismo). A diferencia de otros libros de Soriano, en esta novela hay un matiz tristón constante, como si el desconsuelo de la época en que fue escrita se colara por cada una de sus páginas.
Una muy buena novela de un escritor al que, por la claridad y sencillez de su prosa, lo siento siempre cercano y querible.
Profile Image for Sofía Rey.
70 reviews57 followers
September 12, 2016
Este libro lo compré hace varios años, paseando por Plaza Italia con una amiga. Lo tuve en la biblioteca esperando un montón porque una vez un chico con el que salía me dijo que no me iba a gustar. Yo era piba y le creí. Quizás si lo leía en ese momento no me gustaba en serio, vaya uno a saber...
Me gusta pensar que cada libro tiene su tiempo y a este finalmente le llegó. Una belleza, aguante Soriano.
Profile Image for Patty.
140 reviews48 followers
September 20, 2013
Caminito que el tiempo ha borrado,
que juntos un día nos viste pasar,
he venido por última vez,
he venido a contarte mi mal.
Caminito que entonces estabas
bordado de trébol y juncos en flor,
una sombra ya pronto serás,
una sombra lo mismo que yo.


Mi hai fregato, Soriano; mi hai fregato alla grande.
Sono giorni che ho finito di leggere questo tuo libro; ho ancora provato a iniziare a leggere altro, ma non funziona. Non riesco a liberarmi di te.

Continuo a pensare a cosa resta delle mie illusioni, e non parlo solo delle illusioni sfocate del passato, mi riferisco a quelle di una manciata di mesi fa, a quelle dell’altro ieri.

Credo che non me ne siano rimaste.
Una volta mi sono innamorata in maniera disperata. Mi sarei uccisa per lui?
Mi vedi, sono ancora qui. Allora devo tirar fuori qualcosa di meglio. Deve essere un bel ricordo.

E già, avrò barattato le illusioni con i ricordi. Deve bastarmi.

La verità è che ho fatto il salto senza rete e siccome sono caduta male me ne sono andata senza salutare. Perché c’è un momento prima che lo spettacolo diventi grottesco,vero Soriano? Quando uno è sulla pista lo capisce. Magari il pubblico applaude come impazzito ma uno, se è un vero artista, lo sa.

Peccato che io non sia un’artista. Devo essermi solo persa.

Come dici, Soriano?
Sulla strada, quando tutto sembra perduto, rimane sempre un’ultima manovra. Un colpo di volante, una rallentata ,qualcosa, ma mai il freno. Si tocca il freno ed è finita.

Allora deve essere andata così.. avrò toccato il freno.

Che colpo basso mi hai tirato, Soriano. Un gran fottuto colpo basso.
¡Hasta luego, escritor! Ora devo riprendere fiato.


Profile Image for joaquín .
19 reviews8 followers
February 22, 2024
un personaje de soriano cita a walter benjamín diciendo que solo por amor a los desesperados conservamos aún las esperanzas
y eso son los personajes que caminan sin rumbo sin pasado ni futuro por los pueblitos imaginarios de esa tierra sin horizontes que es el sur en esta novela. son los desesperados.
desde el protagonista (de quien no sabemos ni su nombre) pasando por coluccini nadia lem todos los personajes son desesperados, sin pasado o con un pasado que recuerdan de a coletazos, todos a su manera desesperados que van de un lado a otro sin siquiera saber con certeza cuál es el camino correcto.
es un libro nostálgico y por momentos triste pero lo seguimos leyendo por amor a los desesperados.
Profile Image for AndreaMarretti.
187 reviews11 followers
December 30, 2021
Uno dei più sudamericani, forse lo scrittore PIÙ sudamericano dei SUDAMERICANI, se mi è possibile dirlo.
Mi ricorda alcuni fumetti dei maestri argentini per come riesce a ricreare una umanità così.
Il racconto si snoda tra personaggi perennemente in bilico tra commedia e tragedia, con quel senso di impermanenza, di sconfitta, di allegra disperazione, di assurda cortesia dentro un orizzonte luminoso, sconfinato e senza speranza.
Non saprei mai come raccontare Soriano, solo mi piace.
È divertentissimo e tristissimo
Profile Image for Nati Korn.
253 reviews34 followers
April 22, 2017
הסיפור מתרחש במעין יקום סרוואנטי - אוסף עיירות המממוקמות במרחב השומם, אך לא בספרד של הרנסאנס אלא מועתק אל הספר הארגנטינאי בשנות התשעים. הגיבור המופשט מזהותו (אותה נמאס לו ללבוש), תוכניתן גולה שחזר לארצו, הוא מעין סאנצ'ו פנצ'ה נעדר קומיות המחליף כל הזמן בני לוויה - כל אחד דון קישוט אבוד בדרכו שלו. הגיבורים אינם מצליחים להחלץ מאותה רשת של עיירות שוממות נידחות ודרכיהן חוזרות ומצטלבות.

העלילה התזזיתית היא 80% סוריאליסטית קפקאית. 10% פוסטמודרנית קומית אקצנטרית ו-10% אפוקליפטית.

הספר אינו בלתי מהנה ויש בו מורכבות על פני השטח אך חסר לו הדבר המכונה "עומק".

ניתן להשוותו לאותה פיסת ג'ינג'ר שנהוג לאכול בין טעימת סושי אחת לשניה במטרה לנקות את הפה מטעמים. כך הוא הספר הזה - ניקוי ראש למי שמונע מעצמו ספרי טיסה ורומנים למשרתות - בין קריאה של יצירת מופת אחת לשניה.

טוב אני מניח שנובע מכך שעלי לקרוא כעת יצירת מופת. לא נותר לי אלא להסתמך על ביקורות, המלצות ואינטואיציה אישית.

בואו נראה ...

Profile Image for Helga Mariel.
54 reviews7 followers
January 11, 2014
Una de las innumerables cualidades de este libro es la sencillez con la que está escrito y la vasta cantidad de sentimientos que nos hace experimentar Soriano.
La manera en que bosqueja la ruta y los diferentes pueblos y parajes que va conociendo el protagonista se torna sumamente realista y la cantidad de personajes que aparecen resultan uno más ocurrente que el otro.
Una lectura recomendada para todos los amantes de una literatura nada pretenciosa y argentina hasta la médula.
Profile Image for Ramon Meza.
53 reviews
April 19, 2016
Me gustó mucho este libro, especialmente sus personajes, las elipsis... La "acción"(?) transcurre en medio de una inmensa pampa, ese territorio rural que representa a la Argentina, donde los protagonistas del relato se mueven constantemente para ir a ningún lado. Cuando lo leí, tuve la sensación de que ese determinismo existencial que escapa de sus páginas no es más que el símbolo del país del autor. Una novela nunca tan actual. Soriano, un grande!
Profile Image for Jonha.
148 reviews3 followers
June 8, 2018
Que gusto a nostalgia deja este libro , una historia simple pero con tantos ambientes y los dialogos entre los personajes son muy buenos , la desolacion la soledad la busqueda costante, en fin toda una aventura.
Profile Image for Baba.
89 reviews30 followers
June 14, 2020
Ho trascorso qualche giornata in un’Argentina surreale, con l’ingegnere, un informatico senza un soldo, pessimista incurabile che torna ragazzino ogni volta che vede un pallone; ho girato in Jaguar con un uomo tristissimo, dalla faccia dimenticabile, innamorato perso di una donna indimenticabile; ho ammirato un uomo grassissimo camminare sui fili elettrici di città fantasma, facendo acrobazie che mi hanno lasciato lì, a bocca aperta, da spellarsi le mani per gli applausi.
Mi son fatta leggere le carte dalla cartomante Nadia; bella donna, viene da La Plata e sogna di trasferirsi in Brasile con il resto della famiglia. Non ce la farà mai se continua a farsi pagare con salami e torte al limone, però sostiene che anche così raggranella una discreta cifra.
Non so come abbia fatto, eppure sapeva diverse cose del mio passato. Calcolo delle probabilità, dice l’ingegnere pessimista in cerca del suo destino. Sarà.
Intanto la sera si gioca a truco con personaggi improbabili e, chi ne ha ancora, scommette ricordi; quando non ne resta più nessuno, si passa alle illusioni.

Qui: https://librinvaligia.blogspot.com/20...
Profile Image for Il lettore sul trespolo.
218 reviews8 followers
September 29, 2022
Ormai non ho più parole.
Soltanto un altro autore mi aveva lasciato senza parole prima d'ora, Dino Buzzati, e credevo che una sensazione del genere fosse irripetibile.
Ma Osvaldo Soriano ci è riuscito. Ennesimo capolavoro di libro, ho amato ogni singola pagina.
Questa per me è anche l'opera giusta per approcciarsi all'autore, ci si trova tutto ciò che rende unico Soriano: l'assurdità delle tragedie, la felicità nella depressione, le montagne russe assurde e le avventure da film di personaggi disperati, fantasmi quotidiani che si giocano i ricordi a carte e che vivono la loro ultima avventura, ma l'avventura della vita.
La poesia che nasce dal nulla, la letteratura che rende epiche esistenze comuni quanto disastrate, la vita che trasuda da queste pagine, tutto in un vortice emozionale e vero, che ti fa credere nella bellezza dell'esistenza.
Non so neanche come esprimermi, sono scioccato.
Sinceramente sono agnostico ma se un giorno mi chiederanno in cosa credo risponderò "Nelle storie di Osvaldo Soriano".
Profile Image for catalina.
71 reviews
January 23, 2025
Tengo sentimientos encontrados. Por un lado, la escritura bellísima de Soriano, bien sonora como siempre, con sus modismos y consonantes sentidas; por otro, un tema digno de un corchazo. Me gusta que retrata otro contexto muy distinto, sobre todo porque no existían los celulares/internet; no es el siglo XXI y se nota. Eso le da un halo de nostalgia que cautiva. Mi problema es que así como te atrapa, se queda ahí, no sale y cansa.
Profile Image for Lissara2.
7 reviews
June 6, 2022
La novela me sorprendió para bien. Narra el interminable viaje de una serie de personajes excentricos en una carretera. Ellos viajan casi en forma de bucle, reencontrandose varias veces. Durante la obra se ayudarán y enfrentarán. El único rasgo que todos tienen en común es que conocieron, conocen o conocerán al fracaso.
La ambientación de una Argentina debastada por malas desiciones económicas de la época me pareció bien, pero sin duda lo mejor del relato son los personajes, interesantes. Digo que son interesantes porque -los más recurrentes- son muy reales. Todos tienen deseos y preocupaciones que le son ajenas al protagonista. Son personajes cuyo desarrollo sucedió antes del libro, y se observan las consecuencias de sus vidas a lo largo de la novela. Aunque en sí, no logré empatizar con ninguno del todo.
El autor escribe bien, dinámico. Nunca me aburrí leyendo, y a pesar de ser corto, eso lo logra bien. A pesar de ser un completo drama, hay un suspenso muy bien logrado.
Si tuviera que decir algo malo, hay un tramo entre la pagina 160 y la 190 que me resultó un poco aburrido (cumple el rol del desenlace de una de las tantas historias sueltas, pero me gustó más otro de los desenlaces).
Fue un libro que leí por la escuela, y lo terminé mucho antes de la fecha que debía. Lo recomiendo.
Profile Image for Consuelo Cruz.
65 reviews9 followers
July 14, 2025
Hermoso. Lo leí en mi adolescencia, hace varios años porque me lo regaló mi papá, ahora vino a mi mente y lo quise releer, no recordaba tanto y la sensación de vacío y de estar atrapada en un lugar desconocido que se va haciendo tan conocido y acogedor, pero a la vez muy desesperante es increíble. Transmite mucho. Me quedo con el sentimiento de la desesperanza como un espacio neutro.
Profile Image for Fran Bó.
80 reviews8 followers
February 27, 2018
Tiene un sentido del humor y de la tragedia muy particular, para mí nostálgico. Liviano para leer pero pesado para retomar la lectura. L' aventura é finita!
Profile Image for Serkan.
53 reviews68 followers
January 13, 2013
İlk başta normal bir yol öyküsü gibi başlayan, sonrasında "ne oluyor burda" diye geriye dönüp durduğum, okuduğum en enterasan romanlardan biriydi. Bir ara kaybolacak gibi oldum, ama kitabı bitirdiğimde karakterlerin bir türlü aklımdan çıkmadığını ve kullanılan simgelerin eşssizliğini farkettim.

Arjantinin gerçekte var olmayan kasabalarında amaçsızca dolaşan bir adam. 3. vitese geçemediğinden uzaklaşamayan arabalar. Her tarafın çitle çevrili olduğu ve ne yöne giderseniz gidin aynı yere çıktığınız bir dünya. Her türlü garipliğin doğal karşılandığı, herkesin kendi gündeminin peşinde koştuğu, düşündükçe anlamlanan bir roman.

Herkese göre değil, ama farklı birşey okumak istiyorsanız kaçırmayın. Seveceğinize bahse girerim. Ama bahse koyacak birşeyim yok, sadece bu kitabı bitirdiğimde yaşadığım hazzın anısını ortaya koyabilirim.
Profile Image for Marina.
Author 1 book66 followers
May 9, 2015
¡Qué desolación! ¡Y qué bien que escribe Soriano!
Profile Image for Javier.
21 reviews
June 29, 2022
Osvaldo Soriano escribió una novela extraordinaria, que toca el sentimiento de Argentina y América Latina. Llena de simbolismo, gracia y algo de comedia, será fácilmente descifrable por aquel conocedor del momento en que fue escrita.

¡ATENCIÓN!

A PARTIR DE ESTE MOMENTO REVELO DETALLES QUE QUIZÁ QUIERA EVITAR SI NO HA LEÍDO EL LIBRO.

No es casual que nunca sepamos el nombre del protagonista y, sin embargo, lo abracemos desde que es abandonado por la locomotora; no es casual que Barrante, un admirador de la iniciativa privada, sea asesinado por un trabajador instalado en huelga perpetua; tampoco, que nunca aparezca la policía, salvo cuando se trata de resguardar los intereses de los adinerados.

Osvaldo Soriano, es pródigo en personajes, que además de puntuales, son difícilmente olvidables:

Lem (Stanislas Lemmond Cohen), personaje otrora rico; hombre de mundo venido a menos y despechado por un abandono, recorre los paramos en busca de una nueva oportunidad de hacer fortuna. La suerte y la vida no le alcanzará para lograrlo y así su adiós será siempre el anhelo de algo mejor. ¿Se tratará de una referencia al escritor polaco Stanislaw Lem, perseguido político y crítico de los autoritarios regimenes europeos?

Coluccini, el gordo... Fascinante artista, antiguo cirquero cuya familia lo abandona para buscar la abundancia que él no pudo proveer. Busca el camino a Bolivia, donde asegura que la suerte le dará mejor cara.

Nadia, la vidente, parece ser la única con certezas sobre el destino propio y ajeno. Es el destino que les coquetea y la final se cierne implacable.

Se trata de una novela altamente recomendable, de denuncia y que, vista con tiempo y distancia, podría ser un libro de historia para el colegio. Si la han leído o lo hacen pronto, vuelvan por aquí y háganme seña.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Andrés Cabrera.
447 reviews86 followers
May 30, 2024
En los libros de Soriano encuentro una risa que trasciende lo narrado y avanza, sigilosa, hasta convertirse en una réplica a los azares y trajines habituales de mi vida. En ella encuentro, si se quiere, una oportunidad para contemplarme de lejos y cuestionarme. Como si no me estuviese pasando a mí. Como si fuese mía, pero la viviera alguien más. Casi como un transeúnte que encuentra un tipo demasiado parecido a él del otro lado de la calle y cree que, siguiéndolo, se asomará al abismo de su propio devenir.

Esta suerte de desindividuación me resulta fascinante. Es como si sus historias permitiesen que distintos pliegues del alma de uno surgiesen a flote y se sobrepusiesen sobre los habituales. De repente, uno encuentra en sus personajes, arquetipos de la derrota y la búsqueda de la redención, otros compañeros más de este viaje. Los días, prófugos y extraños, se suceden sobre el llano argentino como si acontecieran en Bogotá; pues el tiempo no escatima en nimiedades, y qué más da si se está en uno u otro lado si la brújula vital yace extraviada.

Para los vencidos y arruinados dejados a la ladera de la trocha, el tiempo es un recurso más para situar la debacle: un tropo, una travesura, una señal dejada en un árbol que pronto será talado para desgracia de quien esperaba encontrarlo. En este libro, Soriano deja ver que entiende muy bien esto. Que, para sus personajes, malabaristas del destino y la mala suerte, los instrumentos y herramientas del azar no son más que el último refugio antes del abismo.

Qué más da si vamos para adelante o para atrás. Si yacemos extraviados, la calle tiene un sentido único: el del espejo reventado, cansado de reflejarlo a uno.
Profile Image for Alexandra.
356 reviews8 followers
November 10, 2021
Un hombre camina por una ruta, buscando quien lo levante hasta un destino que desconoce. En el camino y el transcurso de unos días conoce distintos personajes, muy particulares, que marcarán su vida de forma definitiva.

Así como nos pasa a veces, en la vida misma, el protagonista y narrador de esta historia se encuentra perdido, sin maletas y solo con el recuerdo de las experiencias que han hecho su vida y las decisiones que lo han llevado hasta la ruta.

En esta novela se viaja en círculos y Estados Unidos es frontera con Argentina, Bolivia es el paraíso de algunos y Colonia Vela no está cerca de ningún lugar. La localidad, inventada por Soriano, es una radiografía de lo que Argentina perdió, de la promesa de país que pudo ser pero que no fue. Estaciones de gasolina abandonadas, gente en paro, pobreza y mucho orgullo a pesar de todo.

Parajes desolados, por donde nadie pasa y a nadie se ve. Un hombre con poca fortuna que ha perdido muchas veces, pero no deja de levantarse, una adivina y un personaje aparentemente exitoso que resulta no ser hombre para ninguna mujer.

Soriano logra, como es usual, que el lector sea capaz de ver la luz ante la perdición. Hay dignidad en lo difícil, hay pequeñas victorias en una vida llena de derrotas, hay esperanzas aún en América Latina.

Mientras se lee, se viaja introspectivamente. ¿No estamos todos perdidos? ¿No estamos siempre recalculando en busca del destino? Metafóricamente todos caminamos sobre una misma ruta, a ver quién nos levanta en el camino o al menos quién se decide a acompañarnos, más allá de quiénes somos.
Profile Image for Glenn Russell.
1,511 reviews13.3k followers
November 19, 2025



“Never in my life had I been on the road without a penny to my name.” So begins this road novel by Osvaldo Soriano, first published in 1990, in which we can picture a Coen Brothers film set in the boonies, centered on an everyday kind of guy played by, say, John Turturro from Barton Fink or William H. Macy from Fargo. Only, in this case, we're in the author’s home country of Argentina, where the dictatorship is finally over and little is in working order—things like trains, telephones, and electricity are mostly relegated to an unpleasant past.

Much of the humor in Soriano's dusty, tragicomic tale revolves around the absurdity of its stumblebum characters. Case in point: in the opening pages, outside a rundown gas station, the unnamed narrator—a chap I'll call Lucas, a good Argentine name—strips and washes himself off with water from a hose when a little Renault Gordini pulls up to one of the pumps. The man behind the wheel shouts something in Italian, and Lucas observes: “He could barely extricate himself from the seat. He must have weighed two hundred and fifty pounds, and I figured him to have survived fifty-five years of hard living. He wore filthy glasses, his shirt was sweated through, but his black shoes were well shined.”

His gas tank filled, and the attendant having walked away from the pump, Lucas is in for a surprise. “The fat man pointed to the gas cap and nodded his head to me. Since I had nothing to lose, I picked up my bag, grabbed the cap, and jumped onto the worn-out seat. The fat man was a little slower in getting in, but he took off as if he were driving a car with an eight-cylinder supercharged engine. He pulled onto the highway with a rather elegant maneuver, slipped it into third, and kissed the medal he was wearing around his neck.”

This fat man, Coluccini by name, will bring to mind a character in a film by another famous director—Federico Fellini—a fat man who flashed a roll of bills at that gas station attendant, with only the top bill real and the rest slips of plain paper. Coluccini has spent a career, or so he informs Lucas, as the owner of a circus where he performed as an acrobat and magician. When Lucas asks why he sold it, the fat man replies that the circus had become obsolete since Argentina itself has turned into one big circus. As preposterous as it sounds, Coluccini is now driving his beat-up, shaking little Gordini with suitcases stacked up on its roof to Bolivia.

Lucas asks to be dropped off at a crossroads and walks to a dingy small town where, among other things, he’s bitten by a dog. From there it’s more bumpy rides in mud-splattered cars, more meanderings through the country’s various forms of physical and psychological crud. However—and this is a critical point—what makes Shadows a classic of Latin American literature rather than simply another road novel is the author’s precise language (superbly translated by Alfred Mac Adam) in describing his characters’ words, manners, and actions, as well as in establishing atmosphere and tone and giving readers a clear sense of life in post-junta Argentina.

To share a more direct Soriano tang, below are snapshots from two episodes, mostly retained in the author's language:

Lucas hitches a ride with Nadia the fortuneteller but since the dirt roads have turned to mud and puddles in a heavy rain, Nadia's Citroën slides into a pond and drifts thirty yards before coming to a stop. Muddy water seeps through the floor and the car's motor stalls with a muffled backfire. What to do? Following a few kisses and caresses, Lucas and Nadia set out for a round of luscious sex.

“I looked at her as she cleared a space in the Citroën. The only dry place left was the seats, so we'd have to make do with them. She smiled at me so tenderly I couldn't stop myself: I took her by the shoulders and kissed near the mouth. She searched for me with her freshly roughed lips, with her fat, thick tongue, and we slowly positioned ourselves. The car was rocking under the rain, but I wanted to see those big, violet-tipped breasts again. The zipper on her blouse, however, wouldn't open, and I had to grab on to the shift lever so I wouldn't fall.”

This scene contains a salient motif running through the entire novel: shabby, grubby, sloppy sliding into the grotesque with a touch of tenderness around the edges.

The second episode counts as bizarre bordering on surreal. Once again Lucas joins Coluccini as they both enter the town hall building of a completely deserted railroad town. “The fat man pushed the door with his shoulder until the wood gave way and we could get in. There were as many spider webs and bats as you'd find in Dracula's castle. The plaster was falling off the walls, and the picture of Evita Perón, taken from a '50s magazine, had torn right down the middle. The overhead lights were covered with dust, and part of the ceiling, from which hung a wooden fan, had collapsed and was hanging even with our heads.”

Evita Perón is one of the few political references—quite different from Soriano’s two prior novels translated into English: A Funny Dirty Little War and Winter Quarters.

Anyway, Lucas scouts around the now-dead town and walks back to the town hall. “From where I was, I heard the fat man's guffaws and turned around to see him. He was on the roof of the municipal building riding the bicycle, and he waved his arms until he was sure I was looking at him. He looked both impressive and ridiculous up there, naked from the waist up, with a tablecloth tied around his neck like a cape. He waved to an imaginary crowd, crossed his legs, which were very thick, around the forward part of the frame, opened his arms, and took off like a bat startled by sunlight.”

Again, if you are attracted to the films of Coen Brothers or Federico Fellini, or, if you prefer a literary reference, the short stories in Richard Ford's Rock Springs, then you'll find this Osvaldo Soriano novel most appealing. Besides which, you can tell your friends you've read an overlooked classic from Argentina. As for myself, I've read Shadows twice and look forward to number three.


Osvaldo Soriano from Argentina, 1943-1997
Profile Image for Julian.
7 reviews
February 11, 2020
Este libro llego a mis manos por pura casualidad. Ni siquiera sabia de que se trataba y ya lo tenia en mi estante porque era de mi abuela y ella me lo regaló. En el momento antes de leerlo, estaba bastante metido en lo que es el mundo del cicloturismo (o gente que viaja en bici por el mundo) y tambien tenia (y tengo actualmente) muchas ganas de hacer un viaje para desconectarme, y si este viaje fuera eterno mucho mejor. Con muchas ganas de conocer gente, paisajes y escapar de la rutina asfixiante me encontraba parado frente a este libro cuando ya la primer pagina me atrapó. Un mendigo vangando por las rutas argentinas, bañandose en estaciones de servicios sin pagar o muriendose de hambre frente a un destino incierto era algo que en el momento exacto donde me encontraba era algo que tenia muchas ganas de explorar. Frente a la imposibilidad de viajar en ese momento, por lo menos viajaria en este mundo construido por el genio de Osvaldo Soriano. Me encanto el viaje, el eterno durante era algo que alimentaba ese deseo nomade constantemente, y sin advertir que en el viaje se van conociendo nuevas personas, historias, momentos y situaciones que crean constantemente nuevos aprendizajes me embebi completamente en esta historia y sus personajes. Al punto de que termine el libro en una sola semana. Cumpliendo mi objetivo de leer un libro a la semana.
Profile Image for Sol castaneiras.
18 reviews
November 23, 2024
Como su nombre lo indica, todos una sombra ya pronto seremos. La novela funciona como un recordatorio de este título tan conciso. Abundan características de la picaresca, tales como el hambre y la marginalidad. Existe mucho movimiento constante, pero desde un punto de vista panorámico, el personaje principal no ha salido de un radio de dos pueblos de la provincia de Buenos Aires. Algo que me llamó la atención que no he encontrado aún en la literatura nacional, es el tópico del camino. Cabe destacar que la odisea que sufre “Zárate”, pese a ser un profesional, es consecuencia del ajuste de Menem, y como en la gran mayoría de sus textos Soriano formula una crítica socioeconómica al gobierno de derecha de turno.
Profile Image for Federico Vilar.
14 reviews6 followers
April 28, 2024
La novela más triste e instrospectva de Soriano. Con un personaje perdido en medio de la nada, dando vueltas en círculos, tratando de escapar de un país al cuál ha vuelto y ya no reconoce.
Una metáfora de los que regresaban después del exilio y también una muestra cruda de la decadencia de un país. Una Road Movie, con registros de humor negro que llegan a tocarnos en lo más profundo.
Un hombre solo. Al que Soriano ni siquiera nombra. La nostalgia. La ruta. Todo puesto en perspectiva, como esa promesa que fuimos alguna vez, pero tal vez nunca lleguemos a ser...
Profile Image for Alejandro.
158 reviews20 followers
September 12, 2020
Buena novela de Galiano, donde en mi opinión domina mas su simbolismo que su narrativa. Hay una atmósfera que se transmite en toda la novela, un limbo en el que se encuentra nuestro personaje al que tampoco se le conoce su nombre. La sensación de estar atrapado sin salida por las rutas argentinas, la escenografía de los pueblos y militares perdidos en la pampa. Una historia mas para apreciar a este gran autor argentino.
Profile Image for Irina.
63 reviews3 followers
January 24, 2023
No sé que pensar. Buen libro. Pero muy desesperante. Me hizo sentir que nada tenía sentido, que vivir no vale nada, que todo es gris y monótono. Básicamente la emoción más dominante leyendo el libro es la ansiedad, la desesperación. Vueltas y vueltas, laberintos sin salidas, salidas que llevan al lugar anterior, desolación, esperanzas rotas. No sé, está muy bien escrito, pero no me gustó demasiado por el sentimiento que me generó.
Displaying 1 - 30 of 66 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.