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La donna degli alberi

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La donna è sola, ha lasciato la città, nella quale tutto è frenetico e in vendita, ed è tornata nella vecchia baita dell’infanzia, sul Monte. Qui vive senza passato, segue il ritmo della natura. Ci sono i rumori e le creature del bosco, e c’è l’uomo dal giaccone rosso, che arriva e che va, come il vento. A valle lo chiamano lo Straniero: vuole risistemare il rifugio e piantare abeti sul versante nord della montagna. C’è anche la Guaritrice, muta dalla nascita, che comprende il linguaggio delle piante e fa nascere i bambini; c’è la Rossa, che gestisce la locanda del paese; c’è la Benefattrice, che la nutre di cibo e premure. Mentre la montagna si prepara al disgelo e a rifiorire, la donna si rimette in cammino: ora il Monte la chiama. Un romanzo lirico e poetico sulla forza d’animo che custodiamo dentro di noi. Un invito a coltivare la bellezza del minuscolo e dell’essenziale, a preoccuparsi anche per ciò che verrà e che è altro da noi.

193 pages, Kindle Edition

First published November 5, 2020

61 people are currently reading
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About the author

Lorenzo Marone

31 books319 followers
Lorenzo Marone è uno scrittore italiano. Laureato in Giurisprudenza, ha esercitato per quasi dieci anni la professione di avvocato. Ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015), La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016), Magari domani resto (Feltrinelli, 2017), Un ragazzo normale, uscito sempre (Feltrinelli, 2018). A novembre del 2018 è uscita per Feltrinelli la raccolta Cara Napoli, che racchiude gli articoli pubblicati dal 2015 su La Repubblica Napoli e che è giunto alla seconda ristampa. Nel 2019 ha pubblicato, ancora per Feltrinelli, Tutto sarà perfetto.

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4 stars
213 (26%)
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236 (28%)
2 stars
128 (15%)
1 star
51 (6%)
Displaying 1 - 30 of 126 reviews
Profile Image for Alfredo Carosella.
Author 9 books5 followers
January 10, 2021
Ho letto tutti i romanzi di Lorenzo Marone e ho anche avuto il piacere di presentare la sua penultima opera davanti a un folto pubblico. La prima parte del libro “La donna degli alberi” mi ha spiazzato e mi sono chiesto: “Perché non succede nulla?” Poi ho capito di aver sbagliato approccio: la mia mente era intrappolata dai forsennati ritmi metropolitani. È un po’ quello che succede a chi lascia una grande città per trascorrere le vacanze in montagna e occorre un po’ di tempo per ambientarsi e imparare ad assecondare il ritmo lento, consueto e rassicurante della natura.
“Questo libro contiene ossigeno”, è l’avvertenza che dovrebbe essere stampata sulla copertina. Un elemento che diamo per scontato e la cui salvifica preziosità abbiamo imparato a riscoprire in questi tempi terribili di pandemia.
Sfogliando “La donna degli alberi”, nell’aria si sprigiona l’odore del bosco, mutevole nelle stagioni che trascorrono in una storia che occupa un anno di vita – da ottobre a settembre – di una donna della quale non sappiamo nulla: come si chiama, quanti anni ha, che mestiere fa, cosa l’ha fatta fuggire dalla città, qual è il dolore che si porta dento, come si chiama il posto dove ha cercato rifugio?
I luoghi e le persone di cui si compone la storia non hanno nomi consueti ma arcaici, da inizio del mondo, quando le cose e le persone si nominavano in base a un tratto saliente: la Valle, il Monte, lo Straniero, la Guaritrice, la Rossa, il Cane. Per certi versi fa pensare al Creatore che chiama Adamo, cioè Uomo, la sua creatura.
È un libro pieno di vita e accadono anche imprevisti e colpi di scena che però sono solo frammenti di un tutto, cerchi concentrici del tronco di un albero, più stretti o larghi a seconda delle stagioni che si sono succedute.
Bisogna lasciarsi andare per godere del grande dono che ci ha fatto Lorenzo: rallentare, respirare piano e avere la capacità di fermarsi a guardare un prato che si veste di fiori, la notte stellata, il parto di una mucca, il volo di un’aquila, la poesia del paesaggio, “per ricordarci che non siamo niente. E aiutarci così a dar più valore a tutto.”
Profile Image for Eleonora.
36 reviews1 follower
February 9, 2024
Ci sono diverse cose che non mi sono piaciute per niente di questo romanzo.
La prosa è forzatamente poetica e piena di aggettivi che risultano superflui - specie trattandosi un libro in cui la montagna è veicolo della scoperta di sé - e mi ha dato l'impressione di voler risultare "femminile" nell'accezione peggiore del termine.
La descrizione della montagna e dei suoi abitanti è quella dei luoghi comuni e mi ha fatto uscire dai gangheri per la poca aderenza alla realtà. Sarà che vengo da un posto molto simile a quello raccontato, ma ho alzato gli occhi al cielo più di una volta leggendo di cose come
- montanari silenziosi che trovano la felicità nel lavoro manuale,
- la Guaritrice anacronistica che si occupa di aborti e di parti (cos'è, noi montanari non abbiamo la medicina moderna? Non ci fidiamo?),
- lei che decide di rimboschire il versante di una montagna a mani nude in barba all'equilibrio naturale e alla guardia forestale.
Ci ho visto dentro un intento di realismo magico mal realizzato, troppo forzato, troppo poco realistico, troppa carne al fuoco tutta insieme.
Profile Image for Sara.
78 reviews2 followers
February 1, 2021
Un saggio sulla montagna senza una storia reale di fondo, nessun dialogo, personaggi senza spessore o sviluppo personale a parte la protagonista. Una descrizione della natura montana maniacale e ripetitiva fino allo sfinimento. Manca totalmente la scrittura viva e coinvolgente dell’autore, per non parlare della sagace ironia che da sempre caratterizza le sue opere, tanto che non sembra neppure scritto da lui. Amara delusione.
Profile Image for Martina.
208 reviews6 followers
November 24, 2021
Più che un romanzo questo libro è un diario, un flusso di coscienza della protagonista. L'impostazione è molto particolare, non si conoscono i nomi propri dei luoghi (di fatto non viene data altra indicazione geografica per localizzare il paese dove è ambientata la storia, si sa solo che è un paese di montagna) né delle persone, che vengono identificate con dei soprannomi: lo Straniero, la Guaritrice, la Rossa ecc... Inoltre sono completamente assenti i dialoghi diretti, gli scambi verbali fra i personaggi sono descritti sotto forma di dialogo indiretto. La voce narrante è quella della protagonista, che racconta in prima persona la sua vita in una casa in mezzo al bosco dove decide di trasferirsi per un anno: non si sa quali motivi l'abbiano spinta a prendere questa decisione, non si sa quasi nulla della sua vita precedente al trasferimento. Non c'è una vera e propria trama, ma tutto il libro è una raccolta di aneddoti della vita quotidiana e riflessioni della protagonista, la Donna, pur essendoci ogni tanto qualche risvolto interessante.
Pur non essendo una lettura convenzionale, l'ho apprezzata tantissimo proprio per l'originalità della sua impostazione e la poesia con cui viene descritta la vita in montagna:essendo io una grande amante della montagna mi sono innamorata dei racconti della Donna, della sua routine fatta di duro lavoro e comunione con la Natura e dei legami speciali che instaura con gli abitanti di quel piccolo mondo parallelo, umani e non. Le riflessioni della protagonista scorrono fra le pagine come acqua di ruscello e sono una vera boccata di aria fresca per l'anima.
Consiglio questo libro a tutti gli amanti della Natura e della montagna.
Profile Image for Simona.
974 reviews228 followers
May 16, 2021
Lorenzo Marone abbandona l'ambientazione di Napoli, tipica dei suoi romanzi precedenti (vedi Magari domani resto), per abbracciare un luogo completamente diverso, forse maggiormente intimista. "La donna degli alberi" non ha una vera e propria trama, ma si tratta di un colloquio che la protagonista, di cui non si sa nulla, intreccia con la natura, il bosco e le creature che vi abitano. La Volpe, il Cane, il Gufo, gli alberi e la montagna non sono solo scenario, ma diventano parte integrante del tutto. Una connessione con la montagna, la natura e l'incontro con esseri quali la Guaritrice, lo Straniero che diventano compagni nel proprio percorso. Sebbene lento in alcune parti, è come abbracciare la natura per ritrovare se stessi e il proprio posto nel mondo, come ha fatto la Donna degli alberi.
Profile Image for La Libridinosa.
605 reviews239 followers
November 7, 2020
Ci sono libri che, già mentre li si legge, ispirano parole. Parole di senso compiuto, chiare; concetti precisi che aiuteranno il blogger (me in questo caso!) a spiegare i motivi per cui quella storia andrebbe letta o, viceversa, perché sarebbe più produttivo investire in farina e lievito (che di ‘sti tempi mi pare sempre un’ottima scelta!).

E poi ci sono libri come questo nuovo romanzo di Lorenzo Marone, che si fanno spazio tra le pieghe dell’anima, parola dopo parola, ma che, una volta terminati, lasciano dietro sé uno straziante e atroce dolore.
Quando si tratta di Lorenzo, lo ammetto, ho quasi sempre vita facile: leggo, mi siedo, scrivo e le parole vengono fuori da sé, senza che io debba far nulla.

Stavolta, invece, ho vagato per casa, solitaria, in preda a una costante febbre (no, tranquilli, niente Covid!) che mi bruciava la pelle, ma le parole non volevano saperne di venir fuori.
Finché, una sera, senza quasi rendermene conto, cuffie nelle orecchie, mi sono seduta, ho preso in mano la penna e quel groppo di dolore che mi portavo dentro da giorni è venuto fuori, da solo, senza che io dovessi far nulla.
Non ho riletto, non subito. E quando l’ho fatto mi sono resa conto che non ho scritto nulla che possa farvi comprendere di cosa parli questo romanzo, ma vi ho parlato di me, di Lorenzo, della Donna degli Alberi, dei nostri silenzi e delle nostre emozioni.

Non aspettatavi una di quelle recensioni in cui vi spiego perché andare in libreria; andateci e basta, fidatevi di me. E, per una volta, perdonate il mio delirio: spero di essere, in qualche modo, riuscita a farvi capire ciò che ho provato.

#lamiafascetta Non giudicate mai un libro dalla sua copertina (altrimenti son dolori!)

La recensione completa su La Libridinosa
Profile Image for Giordana.
126 reviews12 followers
August 22, 2023
Haha ma proprio no.
Cosa mi è saltato in mente nel comprare 16€ di libro di una trama ambigua e non chiara ma giusto figurativa?

Non per me.
Profile Image for Matteo Bosco.
43 reviews1 follower
Read
May 8, 2023
La donna degli alberi è un romanzo di genere diaristico, scritto da Lorenzo Marone.

La protagonista, della quale non sappiamo né il nome né il passato, abbandona la giungla urbana, regno della fretta, della tecnologia, dei rapporti fragili e della solitudine, per ritornare alla baita di montagna, luogo della sua infanzia ricco dei ricordi della vita familiare, che si risvegliaranno a poco a poco durante la sua permanenza sul monte. La Donna in fuga dalla città spera di ritrovare se stessa, o meglio, di capirsi per la prima volta, nella solitudine delle altitudini montane e nella pace dei boschi.
Lascio dietro di me le cose che non comprendo, quelle che non posso cambiare, lo sguardo ostile di chi non ti conosce, le bottiglie di plastica, la città piena di assenza, i cellulari che rubano il tempo.

Il percorso esistenziale della protagonista si gioca tra il recupero dei ricordi della vita familiare in montagna e le sue nuove esperienze con la fauna, la flora e gli uomini che vivono sul Monte. Il vero protagonista del romanzo è la Natura, il grande palcoscenico in cui uomini, animali, stelle, laghi e montagne si relazionano. Il cittadino circondato da cemento e tecnologia ha perso il legame con la natura e con il tutto che lo sovrasta. La Donna ritornando alla casa della  sua vita passata guarda verso il suo futuro, facendosi di nuovo scolara della Montagna, che insegna che siamo tutti figli della Terra, che uomini, animali e vegetali hanno lo stesso valore.

Il viaggio interiore per ricercare una nuova casa e un senso non passa solo attraverso l'incontro con il bosco, con la timida volpe, con il gufo e l'aquila, ma anche attraverso alcuni personaggi umani. Lo Straniero che vuole salvare la montagna dalla deforestazione, la Guaritrice che è una fattucchiera muta dall'infanzia, la Rossa che è la proprietaria della locanda di Paese e la Benefattrice che è la proprietaria della fattoria.

Attraverso il ricongiungimento alla dimensione naturale di cui l'uomo fa parte, la Donna impara la fiducia verso il prossimo e l'ambiente, impara ad attendere il tempo opportuno per le cose, ad accontentarsi di ciò che si possiede e delle cose essenziali, a cambiare con le stagioni, a recuperare le tradizioni, a cercare una forma di spiritualità personale, ad aver cura degli altri e ad amare. Questo percorso non è privo di ostacoli perché la montagna nasconde anche pericoli: inverni rigidi, incendi, valanghe e bufere. La protagonista, come la natura, supererà questi inverni per farsi primavera e nascere come i vitelli della Fattoria e come il figlio della giovane donna aiutata a partorire dalla Guaritrice.

L'elemento più importante, che porta alla rinascita della protagonista, è la passione per la cura. Tutti i personaggi della storia hanno in comune il prendersi cura di qualcosa e l'arte di riparare piuttosto che quella del buttare. Aver cura della montagna, attraverso la riforestazione, diventerà la missione della protagonista, che in paese diverrà famosa proprio per questo gesto, assumendo per questa ragione, il nome di Donna degli alberi. Il suo nuovo nome, che per i lettori è il suo unico, sarà un battesimo laico che sancirà la sua nuova vita.
Ho pregato la Rossa di ripetermelo, di dirmi un'altra cosa bella, e lei mi ha risposto senza pensarci mangia da me, e allora ho riso, perché non riuscivo a immaginare parole più piene d'amore di quelle.

E quando hai un nome, hai un luogo al quale tornare.

L'autore, con un uso preciso e lirico del linguaggio, tratteggia deliziosi paesaggi naturali e godibili riflessioni sulle lezioni che la montagna può dare all'uomo. I personaggi, solamente abbozzati, sono trasfigurati in simboli della cura e di una forma diversa di umanità. Il romanzo presenta anche degli aspetti di criticità. Anzitutto, l'iperbolite simbolica e la scelta del diaro che bandisce il discorso diretto restituiscono personaggi quasi sempre piatti. In secondo luogo, le descrizioni sono in alcuni casi ridondanti e le riflessioni della protagonista alcune volte scadono nel banale.

In conclusione, l'opera, seppur apprezzabile per le riflessioni e per la bellezza delle descrizioni, rassomiglia più ad un esercizio di scrittura che ad un romanzo vero e proprio. L'autore paga l'eccessivo simbolismo e la mancanza di elementi dialogici che avrebbero permesso un approfondimento dei personaggi, degli eventi e delle riflessioni della protagonista.
Profile Image for Irene.
9 reviews2 followers
September 28, 2021
Questa descrizione così forzata, bucolica e distante dalla realtà della montagna e di chi vi abita ha reso difficilissimo finire questo libro. Il linguaggio ricercato e artificioso rende ancora più pesante la lettura.
Sono arrivata alla fine solo perché mi infastidisce lasciare i libri a metà.
Profile Image for Gaia Costa.
25 reviews
September 16, 2025
Un romanzo per rallentare dalla frenetica vita quotidiana e ritrovare il bello delle piccole cose e dei singoli gesti. Mi sono proprio lasciata trasportare dalle parole e dalla calma che infonde questo libro
Profile Image for Francyy.
677 reviews72 followers
January 8, 2022
Sorprendente é che uno scrittore uomo entri così bene nell’animo di una donna sicuramente non banale da descrivere, da comprendere e sopratutto da rendere protagonista silenziosa di un libro fatto solo di silenzio. I pochi dialoghi sono soltanto intuiti, come visti attraverso un cristallo e non uditi, il silenzio rumoroso della natura è la voce della Donna degli alberi, questo il solo nome che di lei conosciamo. La natura che può uccidere e può salvare dai fantasmi o dai dolori, dando dolore e dando conforto. Lo so, sembrano contraddizioni, ma questo libro non si può descrivere se non andando dietro alle sensazioni, belle, che trasmette. Completamente diverso dagli altri romanzi, non un romanzo, ma un diario, il diario di un anno fatto di montagna, di boschi, di animali e alimenti basici, quelli ci circondano. La parte meno convincente è il rapporto con Lo straniero.
Profile Image for _nuovocapitolo_.
1,105 reviews34 followers
December 20, 2023
La donna è sola, inquieta, in fuga: non vuole più restare dove non c'è amore. Ha lasciato la città, nella quale tutto è frenetico e in vendita, ed è tornata nella vecchia baita dell'infanzia, sul Monte. Qui vive senza passato, aspetta che la neve seppellisca i ricordi e segue il ritmo della natura. C'è un inverno da attraversare, il freddo da combattere, la solitudine da farsi amica. Ci sono i rumori e le creature del bosco, una volpe curiosa e un gufo reale che bubola sotto il tetto.

E c'è l'uomo dal giaccone rosso, che arriva e che va, come il vento. A valle lo chiamano lo Straniero: vuole risistemare il rifugio e piantare abeti sul versante nord della montagna, per aiutarla a resistere e a tornare fertile. Una notte terribile riporta la paura, ma la donna si accorge che ci sono persone che vegliano su di lei: la Guaritrice, muta dalla nascita, che comprende il linguaggio delle piante e fa nascere i bambini; la Rossa, che gestisce la locanda del paese; la Benefattrice, che la nutre di cibo e premure. Donne che sanno dare riparo alle anime rotte, e che come lei cercano di vivere pienamente nel loro angolo di mondo. Mentre la montagna si prepara al disgelo e a rifiorire, anche la donna si rimette in cammino. Arriverà un altro inverno, ma ora il Monte la chiama.

Una donna senza nome e di età indefinita in fuga da non si sa cosa di specifico si rifugia in montagna in un luogo senza una precisa collocazione geografica vera o immaginaria, già in questa indeterminazione del tutto sta una caratteristica importante di questo racconto.
Si, racconto mi sembra la definizione più giusta perchè non ci sono dialoghi ma solo un fluire di immagini, fatti e sensazioni nelle quali la natura è la protagonista incontrastata.

La donna ha deciso di lasciare la città e di ritornare ad una vecchia casa di montagna dove veniva da piccola con i genitori, attorno a lei la natura in tutte le sue forme: i prati, la montagna, il lago, gli animali del bosco e una serie di personaggi anch'essi senza nome : la guaritrice, la donna rossa, la benefattrice, lo straniero.
La donna è una persona alla ricerca di se , di un rapporto più vero e profondo con quanto la circonda, è in fuga forse dalle responsabilità di un quotidiano fatto di appuntamenti quasi fissi, e di eventi che l'hanno in qualche modo segnata, cerca un luogo con cui sentirsi in armonia completamente.

Lo straniero è un uomo fatto di silenzi, piccole assenze, cose non dette, un'altro personaggio in fuga da qualcosa che sta cercando faticosamente e silenziosamente di ritagliarsi un suo spazio altrove con il desiderio di ristrutturare un vecchio rifugio e l'idea di proteggerlo da un lato spoglio della montagna piantando su tutta quella parete degli alberi.
C'è molto lirismo nel racconto di Marone, tanta natura descritta nei suoi aspetti più intimistici quasi a sentirne i rumori e gli odori ma anche nei suoi aspetti più brutali perchè la natura, se non rispettata, può essere terribile e fare vittime innocenti.

Toccata duramente ma non travolta da uno di questi infausti eventi la donna continua a trovare un motivo per andare avanti , mettendo in atto il progetto di rimboscamento dello straniero nonostante i propri limiti fisici "La stanchezza è la via più breve per trovare la pace, per tornare a sé", il tutto circondata da altre anime silenziose e spezzate, inadatte alla ricerca della perfezione del mondo ma dolcissime figure di un microcosmo di affetti e gesti che in un contesto quasi primordiale sono puro amore per il prossimo in contrasto con la vita a cui siamo abituati "...perché quando infine troviamo il coraggio di porgere la mano, spesso non c’è più nessuno a prenderla".
E' un Marone diverso da quello conosciuto nei precedenti romanzi, la scrittura rimane assolutamente godibile ma forse un pò troppo ricercata, succede molto poco a livello di eventi,
quello che accade è dentro le persone, nel cuore della donna, nelle sue continue riflessioni evocate dalla natura che la circonda e legate a ricordi di un passato che via via che procede il racconto
sembra appartenere ad una persona sempre più adulta.
"non siamo mai soli al mondo, lo diventiamo se smettiamo di ascoltare e ci asserviamo alla fretta, il vizio capitale del nostro tempo,
se ci lasciamo sedurre dalla facile idea che la felicità sia qualcosa da ricercare, non qualcosa a cui prestare attenzione".

La donna sembrava avere un programma, la montagna doveva essere una tappa di passaggio per ritrovarsi e andare verso un riapprocciarsi in maniera più consapevole alla società e alla città, ma la vita
di lunghi mesi tra i boschi le fanno capire che forse aveva sempre confuso una parte del cammino con la meta.
"Stolti come falene, attendiamo la notte e teniamo chiuse le ali, perdendoci tutto il cielo che c’è."
E allora prendere una decisione potrebbe essere difficile, o forse no se ci si ascolta dentro senza l'interferenza di quello che crediamo di sapere ma in realtà non conosciamo così bene.
"Tutti quelli che negli anni mi hanno fatto sentire sbagliata e mi hanno tolto il sorriso hanno fallito, la mia meravigliosa condanna è pensare che il bello debba ancora venire.

Qualcuno mi darà della stupida, o dell’ingenua, ma tant’è, esco nei campi la mattina e mi dedico a fiorire, nonostante tutto, studio l’erba, scruto il Monte, chiedo alla lucertola e alla
farfalla sulla serenità. E non ho altro per la testa, non mi faccio prendere dal dopo, sto nel presente, finalmente, il balenio che arriva e passa non mi deve trovare impreparata."
Lento, come lo scorrere delle giornate immersi nella natura, è un racconto che va ascoltato, annusato, vissuto , parafrasando l'autore non è qualcosa che ti trascina ma qualcosa a che ti insegna a
prestare attenzione.
Profile Image for Adriana Consalvo.
142 reviews10 followers
May 19, 2022
Sono entrata con la protagonista tra gli alberi, ne ho sentito i profumi, gli odori e i sapori dell'aria, una fuga da ciò che sembra senza senso e ritrovarlo nella semplicità e nella completezza della natura.
C'è tanta sensibilità in un incontro con "lo straniero" che la cambierà...
Ho letto questo libro sottolineando tutte le pagine, perché tutte sono importanti allo stesso modo, tutte accompagnano la protagonista tenendo per mano chi legge, con profondità e dolcezza, sensibilità e meraviglia.
Un libro da leggere che tocca nel profondo.
Lo stile dell'autore è notevole.
Consigliatissimo, leggetelo, è stupendo!
Profile Image for Concetta Maddaluno.
203 reviews2 followers
July 25, 2021
Mi spiace perché ho sempre amato molto Marone, ma in questo caso non ci siamo. Il libro è lento e noioso, troppo ricercato nel tentativo di creare un linguaggio poetico e onomatopeico. Non c’è trama, è un lungo ritrovarsi nella natura. Bella l’intenzione ma, almeno per me, non pienamente riuscita
Profile Image for LauraT.
1,382 reviews94 followers
July 5, 2021
Mah, mi ha lasciato perplesso questo libro.
Troppo simbolico, troppo criptico per una materialista come me; si fa leggere, ma forse, dico forse, poteva spiegarsi meglio l'autore...
Profile Image for Andrea Alletto.
29 reviews2 followers
February 20, 2021
Non è il mio genere. Leggendo la storia avevo pensato che probabilmente era il momento giusto per leggerlo. Sono convinto sia un bel libro ma letto nel momento sbagliato. Non ho potuto sentirlo mio né rispecchiarmi. Non sono riuscito ad apprezzarlo, in alcune parti l'ho trovato molto lento. L'ultima parte invece mi è parsa profondamente poetica. L'episodio finale della volpe mi ha colpito molto. Se si ama la montagna, si apprezzerà molto di più questo libro (io amo il mare) e mi sa che dovrò rileggerlo in un altro momento.
Profile Image for Alessia Castellini.
Author 5 books16 followers
September 16, 2021
Questo romanzo mi ha dato la pace della montagna, mi ha fatta sentire in contatto con la natura, con l'aria salubre, con la freschezza dei sentieri nel bosco e con i suoni della notte, nonostante io lo abbia letto tra le mura di casa in città. É il diario di una donna che decide di prendersi una pausa dalla frenesia quotidiana, per rinascere nella calma di giornate senza obiettivi, di lunghe passeggiate e delle più piccole bellezze della natura. É un libro che parla della potenza degli incontri quando si parte in solitudine, che insegna il valore del silenzio. Credo che lo rileggerò tutte le volte che sarò stressata, che avrò bisogno di prendermi una pausa dal mondo e non potrò rifugiarmi davvero in mezzo alla natura. Leggerlo è come ascoltare i suoni della montagna, come fare un bagno in un lago durante un'alba estiva, come calmarsi.
Non c'è una vera e propria trama, è pura vita che scorre e per questo credo vada letto in un ambiente silenzioso, con poche distrazioni, altrimenti non se ne coglie il beneficio.
Lo consiglio a tutti quelli che avrebbero bisogno di un po' di serenità.
Profile Image for Federica.
25 reviews
March 17, 2024
Bellissimo davvero. All'inizio lo trovavo troppo introspettivo, e avevo paura che mi annoiasse .. ma proseguendo nella lettura mi ha regalato un senso di pace che solo chi, come la protagonista, trova nella Natura, la vera Dea che secondo me è degna di venerazione. Questo qui si merita un 9 e mezzo pieno ❤️
Profile Image for Matteo Fulgheri.
Author 2 books22 followers
February 1, 2021
Bellissimo, terribilmente poetico.
Manca la quinta stella per la scrittura diaristica, senza un solo discorso diretto in tutto il libro, cosa che rende la prosa un po' troppo densa, non molto scorrevole.
Profile Image for Jessica Romor.
1 review1 follower
September 18, 2022
Profondo, espressivo, dà letteralmente voce, forma, suono e profumo alle emozioni. Molto coinvolgente se letto in un periodo di ricerca dell'essenziale, ricerca di sé. Ogni pagina è un concentrato di immagini molto poetiche.
Profile Image for Alis.
62 reviews
January 27, 2021
Meraviglioso.
Poesia pura che non smette di fiorire ad ogni pagina.
Inizialmente mi è sembrato lento e che non accadesse nulla ma dovevo solo entrare in sintonia.
L'autore ha un modo fiabesco di raccontare tutto e ha riportato alla luce la mia nostalgia per la montagna che mi ha investito in pieno.
Profile Image for Martina.
136 reviews8 followers
September 4, 2023
Un romanzo che parla della scoperta di sé stessi.
Fin troppo presenti però le descrizioni dettagliate della montagna che, per quanto bella, ruba spazio alla protagonista. Storia comunque piacevole.
Profile Image for Simona.
29 reviews
April 10, 2023
Una donna sola si rifugia nella baita delle sue vacanze da bambina. Da qui parte il racconto che è un viaggio nei pensieri, nei ricordi e nelle riflessioni della protagonista, che si immerge completamente nella natura del bosco, del Monte, della Valle, del Lago (scritti in maiuscolo come i nomi propri di chi conosciamo) incontrando ogni tanto, non spesso, altri personaggi che come lei sono governati dai ritmi della natura....la Guaritrice...lo Straniero...la Rossa...la Benefattrice....il Cane....la Volpe....il Gufo....
Alberi, persone, animali, hanno lo stesso valore in quel mondo dal ritmo naturale, contemplativo e giustamente lento.....come le sue riflessioni.
Molto poetico, riflessioni a tratti molto profonde.
Profile Image for Roberto.
55 reviews1 follower
September 29, 2023
Di solito, cinquanta pagine dovrebbero esser più che sufficienti per decidere che con un certo libro non c'è feeling. Io ci ho messo tutto l'impegno possibile per farmelo piacere, giuro, ma arrivato alla centoundicesima pagina (Marzo), non ho retto: abbandonato a metà.
L'idea di fondo mi piaceva moltissimo: bosco, solitudine, contemplazione. Ma il lirismo spinto o forzato che fosse mi ha lasciato indifferente, annoiato; temo sia un mio limite, quello di non riuscire ad apprezzare i romanzi lirici: né poesia, né narrazione, un continuo esser mai l'uno e mai l'altro. Senza una storia di fondo che valga la pena raccontare, poi, il tutto si riduce al gusto di scrivere fine a sé; ma può questo altrettanto tradursi nel gusto di leggere per leggere? Nel mio caso, no. Ci dev'esser sempre un traino che mi faccia voltare pagina - non chiedo certo il romanzetto commerciale, ma un semplice appiglio, un mero "vediamo: cosa succede?".
Il libro invece sensualeggia con l'idea del bosco, della montagna e degli elementi naturali spesso descrivendoli uno per uno, foglia per foglia, e la storia ha così poco da dire, incede così lenta e vuota che si sente in debito di dover persino elencare la lista della spesa fatta dalla protagonista. Quello di elencare, poi, è l'espediente che più di tutti mi ha urtato, a tratti parendo ridondante e persino riempitivo.
Quel poco di narrazione, nella forma dell'intreccio soprattutto, opacizza e sfuma avvolta dalla brumosa cortina dell'interiorità; di per sé non sarebbe affatto male, quella del porre sullo stesso piano letterario i singoli eventi così come vissuti dalla percezione introspettiva, ma senza episodi di particolare intensità a curvarne almeno un poco la superficie, si sfocia in un continuum monotono. Inoltre, possibile che questo o quell'avvenimento siano vissuto dalla protagonista alla stessa identica maniera?

Complessivamente, non un brutto libro - non si parla certamente di questo - e, soprattutto, non è scritto male; è evidente che Marone padroneggia la parola e la sa piegare al suo volere, ma tale capacità qui compare nella sola forma di puro esercizio stilistico, a tratti ermetico e inspiegabilmente criptico.

No, grazie,
Profile Image for Milena.
72 reviews2 followers
June 13, 2023
Non è un semplice libro.
È qualcosa di diverso: è un sussurro, se ti fermi e chiudi gli occhi una meditazione, se prendi un forte respiro è una preghiera.

È una forza che parte dalla parola, diventa pensiero ma riesce a trasformarsi in sensazione, schizzo di vita, gratitudine. Non ci sono dialoghi, i protagonisti non hanno nomi, età, non sono descritti ma è come se sapessi tutto di loro perché quel poco che sai già ti basta per conoscerli.

È il diario di una donna, la donna degli alberi, che fugge dal mondo, dalla vita, dal troppo o da nulla per ritrovarsi in un contatto intimo con la natura e con se stessa.

"I bilanci non sono per la nostra ultima parte di vita, stanno invece nel mezzo, sono per chi ancora tempo da tessere."

"Non voglio essere sola, voglio saper stare da sola, le poche persone davvero felici che la vita mi ha messo davanti ne erano capaci. "

"Mi affanno a farmi trovare preparata spettatrice del minuscolo che accade."

"Non siamo mai soli al mondo, lo diventiamo se smettiamo di ascoltare e ci asserviamo alla fretta, il vizio capitale del nostro tempo, se ci lasciamo sedurre dalla facile idea che la felicità sia da ricercare, non qualcosa a cui prestare attenzione."

" Ero con me, con quella che sono stata e quella che sono diventata. Ero, e non ho potuto non sussurrare un grazie."

"Ho passi ma non direzione."
Profile Image for Chiara.
11 reviews
August 16, 2023
Appena finito di leggere. Un libro bellissimo, delicato e che invita alla riflessione. La forza delle donne, la caparbietà di adattarsi, il coraggio di scegliere, il fascino delle montagne. Gli equilibri ritrovati in un paesino alpino, lontano dalle certezze cittadine, volti sconosciuti che cominciano a diventare familiari. Gli equilibri della montagna che scandiscono il tempo e donano un nuovo ritmo alla protagonista. Un libro che invita alla riflessione e che ci fa riflettere su cosa realmente può essere chiamata casa. Che a volte l'energia che ci trasmette un luogo è la sensazione più vicina al concetto di "casa", seppur lontana dal luogo dove realmente svolgiamo la nostra quotidianità.
~Delicato, essenziale, scorrevole~
Profile Image for Giorgia Imbriani.
708 reviews11 followers
August 25, 2021
E niente, la montagna mi annoia talmente tanto che la sopporto a malapena anche scritta in un libro, con pochissime, rare eccezioni. Voltare pagina è la fatica delle camminate in salita, la motivazione pari a quella che (non) ho di arrivare in cima.
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