Un’autrice che nel giro di pochi anni si è imposta tra le voci più importanti del fumetto italiano. Una storia potente, basata su un percorso complesso, doloroso ma traboccante di vita. Un racconto in tre tappe per la prima volta in un unico volume. Si comincia con Romanzo esplicito, il resoconto di un amore importante, forse il primo vero della protagonista, dall’incontro con un ragazzo fino alla rottura con successiva fuga della ragazza alla volta di Bologna. Il loro legame è seguito in tutta la sua tormentata evoluzione attraverso squarci di vita vera, in cui il sesso può condurre allo stesso tempo all’apice dell’unione e nel baratro della solitudine. Una solitudine di cui cogliamo tutte le sfumature in P. la mia adolescenza qui Fumettibrutti alza la posta in gioco, raccontando se stessa e la propria storia con brutale onestà. Eccoci quindi a seguire un adolescente alla scoperta della propria identità di genere negli “anni zero”, alle prese con l’accettazione del proprio corpo sullo sfondo di scuola, bullismo, vita familiare e sociale, sballi, incontri in rete, sesso e cupio dissolvi. Per poi raggiungere la consapevolezza e la trasformazione, l’amore – prima di tutto verso di sé. Infine, la storia di un viaggio e di un approdo, la transizione verso un corpo che è anche indagine introspettiva e porta l’attenzione sugli ostacoli che tribunali, istituzioni e aspettative sociali seminano sulla via di una piena realizzazione di sé, affermando l’importanza di difendere le proprie scelte e la propria identità.
Nata a Catania nel 1991, Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, è un grande fenomeno del fumetto italiano. Romanzo esplicito (Feltrinelli Comics, 2018) è stato il suo esordio editoriale, acclamato dalla critica, non solo fumettistica, con il quale ha vinto il Premio Micheluzzi come migliore opera prima. Sono seguite le graphic novel P. La mia adolescenza trans (Feltrinelli Comics, 2019), che le è valsa il Premio Gran Guinigi di Lucca come migliore esordiente, e nel 2020 Anestesia. Ancora per Feltrinelli Comics ha firmato un racconto nell’antologia Post Pink (2019), insieme a Joe1 la graphic novel CenerentolA (2021), Ogni giovedì una striscia (2022) ed è stata curatrice del volume antologico Sporchi e subito (2020).
Ho divorato la trilogia, e mi sono commosso più volte. Mentirei se dicessi di aver compreso ogni singolo disegno, ma non era importante. Il trasporto emotivo invece, quello sì mi ha toccato. Pochi tratti, poche parole: precise, schiette, oneste. Vorrei non credere che la storia narrata sia vera, non riesco ad immaginarla, eppure… Grazie Yole per averci condiviso i tuoi disegni.
L'arrivo di Yole sulla scena fumettistica italiana ha spiazzato tuttə: in breve tempo, l'autrice si è ritagliata il suo spazio diventando una delle più belle realtà del nostro panorama. Feltrinelli ha raccolto in un unico volume le tre opere che l'hanno lanciata e che le hanno permesso di raccogliere attorno a sé una nutrita schiera di appassionatə, rapitə dalla sua onestà e dalla sua narrazione senza veli.
Il racconto di Yole si sviluppa in modo brutale tra sesso, amore, dolori e paure, attraverso flussi di coscienza e narrazioni di stampo caligariani. L'autrice non ha paura a esporsi e raccontarsi in tutti i suoi aspetti peggiori e nei momenti più bui della sua vita, anche prima di cominciare a parlare del suo percorso di transizione, affrontato a partire dal secondo volume della trilogia, sicuramente il suo punto più alto. Yole parla di sé, della sua famiglia, della sua cerchia di amicizie e amori e dell'intera società che la circonda e che, salvo in rare eccezioni, non fa che trattarla con disprezzo e ironia, salvo poi gettare la maschera dell'ipocrisia e cercarla per un piacere sessuale che non potrebbero mai confessare. In più di un'occasione la trilogia ricorda Persepolis che, pur trattando ovviamente tutt'altro, era come in questo caso la storia di una donna che non riisciva a conformarsi alla mentalità bigotta e perbenista di una società che la voleva relegata ai margini, nascosta dietro un velo o dietro abiti maschili. Tutto questo Yole lo racconta in maniera cruda, in un paio di momenti forse un po' didascalica, ma meravigliosamente onesta e con uno stile di disegno impreciso e che, con i suoi personaggi senza volto, le linee storte e gli ambienti abbozzati, aiuta a concentrarsi sui corpi, veri protagonisti di ogni pagina. Una lettura importante e pervasiva, un'autobiografia che diventa specchio di infinite esistenze che possono trovare in essa una guida e un conforto che le aiuti a sentirsi meno sole e a trovare quell'astro che nascondono dentro di sé.
Non lo so sinceramente… adoro Fumettibrutti sui social e le sue vignette mi fanno impazzire ma i fumetti lunghi per me semplicemente non funzionano. Non tanto per i disegni ma proprio per la narrazione, le tavole così vuote e senza senso e i dialoghi che non vanno davvero a parare da nessuna parte, scene di sesso gratuite senza motivo che non portano a nessuna riflessione il 90% del tempo, davvero mi ha deluso perché adoro il resto delle cose che fa Fumettibrutti, semplicemente non credo che la narrazione lunga tipo graphic novel sia il suo
Serie di graphic novel con tematiche molto delicate, descritte senza freni e in modo molto crudo. Si percepisce il voler trasmettere un forte senso di malessere, che permea anche il disegno, abbozzato, sporco, impreciso. Mi piace molto la scelta monocromatica delle vignette. Il libro che ho apprezzato di più per il racconto è sicuramente 'P. La mia adolescenza trans'. Credo che possa essere un testo per chi ha passato/sta passando delle esperienze similari che possa farlə sentire meno solə.
Bellissimi e tristi a tratti, tutti e tre i racconti.
Da persona che ha avuto la fortuna di incrociare l adolescenza con l'autrice a Catania ( tra internetteria e via crociferi), posso testimoniare il modo in cui veniva trattata, osservata, oggettificata spesso anche da adulti.
Una persona di grande forza e senso di sé anche allora, quando neanche si parlava tra amici dell'essere queer.
Un piacere vederla vincere a modo suo. Continua a brillare ✨️
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Mentre leggevo e anche dopo averlo finito ho pensato: chissà quanto è stato difficile mettere per iscritto e illustrare tutto questo. Fortissimo e delicato insieme
Onestamente ero partita con basse aspettative, ma mi sono dovuta ricredere dopo poche pagine. La storia è cruda, ma a tratti diventa così delicata che ti strappa una lacrima
Massì carino dai. Preferisco l'autrice per le strisce che pubblica sui social, ma anche questo libretto si fa leggere. L'interesse va man mano scemando, probabilmente la fase iniziale di grande confusione è anche quella in cui il lettore si trova più spiazzato, e come tale catturato dalla narrazione.
devastante, un pugno allo stomaco. il racconto puro e crudo di una vita vera. non riesco a immaginare il coraggio necessario a mettere tutto questo su carta.