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قارئة تشيخوف

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Nina è una donna ucraina, di lingua russa, che arriva in Italia per accudire una signora anziana. Nel suo paese ha lasciato il marito malato e l'amata figlia Katja, a cui spera di poter assicurare un futuro, la laurea in medicina, il matrimonio.
La sua solitudine si divide tra le faccende domestiche e il risveglio di una passione per gli studi umanistici e per Čechov in particolare, che la spingono a frequentare l'istituto di slavistica dell'Università cittadina dove conosce il professore di Lingua e Letteratura russa, Giulio De Felice, che le offre un contratto temporaneo di docenza.
La loro relazione, in gran parte inespressa e fatta di piccole occasioni tristemente mancate, finisce tuttavia per trattenerla in Italia, compromettendo il rapporto con la figlia. Intanto, l'arrivo di un nuovo ricercatore offre a De Felice l'occasione di lasciare che Nina torni nel proprio paese.
Seguono anni di vuoto e silenzio, improvvisamente interrotti da un invito di De Felice che reclama la sua presenza a un convegno su Čechov.

208 pages

Published December 7, 2022

2 people are currently reading
144 people want to read

About the author

Giulia Corsalini

5 books4 followers
Giulia Corsalini vive a Recanati. Docente e autrice di saggi di critica letteraria, nel 2018 ha pubblicato con Nottetempo il suo fortunato romanzo d’esordio La lettrice di Čechov, che ha vinto nel 2019 il Premio letterario internazionale Mondello, il SuperMondello, il Premio Gli Asini e il Premio nazionale di narrativa Bergamo.

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8 (4%)
Displaying 1 - 14 of 14 reviews
Profile Image for Madiha Ahmed.
222 reviews106 followers
January 19, 2023
هناك بعض العناوين تجذب قارئيها وما إن تبدأ بقراءة الكتاب
تكتشف مدى قدرتك لتحمل عمل كهذا قد يصيبك بحالة ملل شديدة.

الحبكة جيدة ويعيبها السرد وربما تركيب الجمل الذي وجدته ساذجا الى حد ما لكن سبب اقتنائها هو تشيخوف فقد راودني شعور أني سأتعرف على هذا الكاتب من خلال شخصية بطلتها إلا أن حضوره باهتا بالكاد تحدثت عنه " أربع مقاطع" في الكتاب.

سنتعرف على نينا امرأة من أوكرانيا تعاني من حالة معيشية متدنية.
تقرر الذهاب لإيطاليا من أجل أن تعول أسرتها فزوجها مريض ويرقد بدار المسنين والديها ابنة تدرس الجامعة. تعمل فور وصولها جليسة للمسنين وتحلم بالعمل كمحاضرة في معهد اللغة والثقافة الروسية. لاخقا تتعرف على بروفيسور دي فيليتشي الذي يساعدها في تحقيق حلمها وتربطهما صداقة غريبة.
القصة تضمنت ثيمات كالتضيحة والهجرة وعلاقة الأمومة المضطربة والتخلي عن الحواجز بين الآباء والأبناء ورأب الصداع
رأيي أنها رواية عادية لم تتقاطع مع ذائقتي الأدبية
يراودني احساس ان الترجمة كانت حرفية وربما الكاتبة لم تكن بدات المستوى في كتابتها للرواية
كُتب هلى الغلاف" الرواية الفائزة بجائزة "مونديللو " الأدبية الدولية لعام ٢٠١٩
Profile Image for Riccardo Negri.
30 reviews
July 13, 2019
Spinta dalla necessità di provvedere al marito malato e alla figlia adolescente, Nina, quarantenne ucraina, arriva in una cittadina italiana. Si adatta a svolgere i mestieri più umili; ma, appassionata lettrice dello scrittore russo Anton Cechov, trova pure la possibilità insperata di collaborare con l'Istituto di slavistica della locale università.
"La lettrice di Cechov", romanzo d'esordio di Giulia Corsalini, racconta il dramma delle badanti straniere, impossibilitate per anni a riabbracciare i propri cari; e mette in scena il desiderio di cambiamento di Nina, ma pure i suoi timori paralizzanti di fronte alle scelte decisive. Il venire a patti coi sogni di bambini e l'incancrenirsi dell'esistenza. La resa della cultura di fronte alle impellenze della quotidianità. La rinuncia, il silenzio, il sacrificio, il rimpianto. L'abbandono. I sentimenti trattenuti. I dubbi (tanti capitoli iniziano con "Ma...").
Nel libro c'è pure l'analisi del rapporto - esplorato più di una volta nella narrativa italiana recente, sempre da autrici donne - tra un uomo maturo e affascinante, reso magari dispotico dalla posizione di superiorità professionale, e una donna più giovane, subalterna e sensibile: il professore e la badante.
L'autrice rende omaggio alla scrittura pulita ed essenziale di Cechov; alla sua attenzione per il tragico quotidiano e per le speranze - spesso destinate a rimaner deluse - di un avvenire migliore. L'attenzione per i dettagli, gli sguardi in tralice, le mezze parole.
Ma il confronto con lo scrittore russo in "La lettrice di Cechov" non è semplice attestazione di stima: diventa anzi opportunità di riflessione sul rapporto tra la polvere delle biblioteche e la vita col suo caos. La lettura: circoscrive una umanità protetta da diritti e privilegi, o ne sa rispecchiare attese e sofferenze? È sollievo per l'intelletto o massaggio per il cuore?
Spesso gli studi letterari rischiano di risultare pretestuosi e inutili. Eppure c'è un nucleo vitale nel discorso sulla letteratura: cercare di cogliere e far cogliere quanto un libro sa dire della vita di ognuno, e quanto può aggiungervi. Secondo Gor’kij, in fin dei conti, "leggere Cechov fa diventare persone migliori".
Profile Image for Only_ioana.
105 reviews13 followers
December 22, 2020
Un libro estremamente delicato e che dà molto su cui riflettere.

Riassumo con queste semplici parole:➡️

Chiamate.
Chi amate.
Chi ama te.
Profile Image for Nadia.
1,531 reviews527 followers
August 7, 2023
الجبكة جيدة و الثيمات مميزة : الحب ، التضحية ، الامومة و الهجرة حكاية نينا أستاذة تشتغل على نصوس تشيخوف تهاجر الى إيطاليا للتدريس لتضمن حياة أفضل لابنتها ومدخولا يساعد في تطبيب زوجها و لكن النص للاسفجاف بدون حياة و اظن انه بسبب الترجمة .
Profile Image for ClaudiaBiEnne.
207 reviews8 followers
September 29, 2019
Un testo molto delicato, intimo, che si addentra in punta di piedi in dolorose vicende di vita che si incrociano.
Buona opera prima ma ho comunque avvertito uno squilibrio nella struttura, mi pare che alcune tematiche vaghino ad intermittenza nel testo, invece che fondersi nell’impianto narrativo.
L’avventura con Lizaveta alla ricerca di un documento indispensabile, per esempio, mi è sembrata prendere troppo spazio, con troppa dovizia di particolari rispetto alla vicenda complessiva.
Comunque sia Corsalini è riuscita a creare un climax e a tenermi incollata alle pagine fino alla conclusione.
1 review
August 3, 2020
La lettrice di Cechov. Che dire di questo romanzo? Ha dei tratti sveviani, ma risente anche dell’influsso di Flaubert. La protagonista è sia inetta che “Bovarizzata”. Nina è infatti una creatura sofferente non adatta alla vita. E che pure, alla fine, riesce a trovare un senso. È sensibile, intelligente, acculturata, consapevole, ma niente di tutto questo le permette di scansare le difficoltà della vita. Anzi, per lei è molto peggio.
Per chi dà un significato alle cose, vivere diventa sempre estremamente tragico...
Nina infatti sente lo scorrere delle cose più di chiunque altro, percepisce il male di vivere, è sempre insoddisfatta, inquieta. La sua giovinezza è passata, e la rimpiange leopardianamente. I suoi cari, le sue occasioni, la spensieratezza, tanti piaceri della vita sono ormai alle sue spalle, e come tanti cerca un modo disperato per salvare qualcosa. L’Italia è questo per Nina: una seconda chance.
Ma niente ci viene regalato nella vita. Ed il prezzo è la lontananza dalla famiglia, l’abbandono di un marito malato, di una figlia da poco diventata donna. Mi chiedo se sia giusto far pagare così tanto quest’unico gesto di egoismo ad una donna che ha passato l’intera vita a preoccuparsi per gli altri.
Forse sì. Perché c’è da dire che la Nina prima dell’Italia non è la stessa della Nina dopo. Nina-prima agiva sì per gli altri, ma soffriva per questo, si sentiva in gabbia, si trovava in una situazione di sopportazione del tutto, senza trarne alcun beneficio. Durante l’Italia, invece, la vita a Nina dà tanto, ma anche toglie tanto. Vive delle proprie passioni, fa molti sacrifici, ma quasi non li sente, e vede nel professore un nuovo possibile amore. Tuttavia suo marito muore da solo in Ucraina, e la figlia si distacca freddamente da questa madre “assente”; distrutta, Nina abbandona tutto e si ritira in patria per vivere una quotidianità tranquilla, noiosa e ripetitiva.
Col ritorno in Italia si sistemano tante cose. In questo caldo e poetico paese Nina trova sempre, in qualche modo, una via di riscatto. Magari non come l’avrebbe immaginata, ma comunque autentica e soddisfacente. Nina si stacca dagli ambienti accademici, ed in un certo senso riscopre la vera essenza della vita, la sua vita, e della letteratura, dell’umanità. In questo Cechov è maestro. Insegna a Nina quella vita tragica, in cui gli uomini soffrono, si illudono, sognano ad occhi aperti e poi risprofondano pesantemente nella cruda realtà. La lettrice di Cechov è un romanzo sullo scorrere del tempo. Con continui flashback, digressioni, ritorni al presente le storie dei protagonisti si rivelano a noi, e veniamo a conoscenza di tutti i cambiamenti, gli stravolgimenti, le delusioni, i cambi di direzione delle loro vite. Una parte significativa del romanzo è quella giocata sul non detto. Emozioni, paure, sentimenti, passioni... tutto è molto rarefatto, sospeso in aria, e comunque incisivo. In poche parole la scrittrice descrive l’animo profondo di Nina e di chi le sta intorno, lasciando molto spazio al lettore per l’immedesimazione, per la riflessione.
Il senso della vita? Un’altra volta l’empatia. L’amore disinteressato.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Lidia Calamia.
155 reviews2 followers
July 29, 2019
Nina, di origini ucraine, laureatasi in letteratura russa a Kiev, con grande tenacia, dopo la nascita della sua piccola Kàtja, lavorando durante le sue ore di sonno, si trova, dopo aver appreso della invalidante malattia del marito, poco più che 50enne in Italia, a Matera, a far da badante ad un’ottuagenaria per aiutare a distanza la figlia iscritta in medicina. È difficile prendere una pausa dal mondo della fatica e del bisogno per chi come lei c’è stata immersa sempre fino al collo. Il suo amore per Čechov e per l’influenza che questo autore ebbe sulla letteratura italiana, la salverà da una solitudine soffocante. Nella vita esistono anche dei momenti di entusiasmo e ci sono delle occasioni in cui la nostra sete di riconoscimento può essere soddisfatta, in cui ci riallineiamo con i Patti fatti con i nostri sogni infantili. Ecco, questo a lei forse accade, ma la vita di chi parte non è mai semplice perché crea sensi di
colpa in chi va (anche se per altruistiche motivazioni) e rancore in chi rimane. È difficile conciliare le proprie aspirazioni con i ruoli che i vincoli familiari ci impongono, e questo si complica quando questo accade ad una madre nei confronti di una figlia. Non si può però neanche vivere nel rammarico continuo delle proprie scelte, nella paralisi della non vita. Accade che i noccioli del nostro dolore si sciolgono e il desiderio di vita diventa dirompente, e fare delle scelte implica talvolta solitudine. Non siamo fatti per soffrire per sempre, senza però credere in una stupidata idea di felicità perenne. Čechov c’insegna ad assistere alle inevitabili ingiustizie della vita, all’inadempienza continua dei nostri destini, soprattutto quando si appartiene alla schiera degli oppressi e diseredati.
Non è un libro avvincente e neanche davvero intimamente lirico🤷‍♀️
Profile Image for ☮️⚧️ Pioggia d'estate Sole d'inverno '62 .
188 reviews13 followers
August 4, 2021
Nina é una badante che arriva da lontano in un paese dove tutto le é estraneo e tutto le sembra offrirsi come opportunità. É per l'autrice la rappresentazione del dualismo inconciliabile che ci accomuna.
L'identità di questa donna, che porta con sé una storia complessa di affetti e dolori irrisolti, di distacchi e sentimenti inespressi, é divisa tra la dura vita reale che impone pragmaticità e sacrificio e una vita interiore carica di sogni, ambizioni e volontà di riscatto.
Nella storia si articolano passato e presente attraverso situazioni e personaggi che, tra verosimiglianza e non, costruiscono il clima del mondo cechoviano che Nina incarna.
La possibilità del riscatto arriva, il sogno di fa vicino al vero, ma viene ogni volta a mancare la determinazione a trattenere la felicità. Un senso di ineluttabilità fa aprire la mano e la felicità scivola via tra le dita.
Nina é imprigionata nella consapevolezza che qualunque scelta produce, sì, un cambiamento ma implica una rinuncia. Si é comunque destinati alla perdita, al rimpianto, a un'identità mai definita e completa. Destinati a vivere, sì, ma come indossando un abito troppo stretto che ci lega nei movimenti e ci comprime i polmoni.
É una storia con un suo particolare passo, che mi ha particolarmente coinvolta, in cui prevale un senso di profonda intimità e malinconia, in cui il pudore fa un suo lungo percorso perché tutto alla fine, passato e presente, trovino un modo di dialogare.
Profile Image for Sonietta Carnelos.
133 reviews3 followers
March 11, 2019
Un romanzo intimo, elegante e a tratti delicato.Scava nei sentimenti, nei pensieri, nelle sensazioni e nelle tragedie della persona. Accende un riflettore su temi importanti quali la malattia, il rapporto madre-figlia, il mancato riconoscimento umano di quelle donne straniere che assumomo il ruolo di badanti.
E infine la presenza costante di Cechov e della letteratura russa che quasi si personifica.
Una delicata riflessione e un appagante racconto di luoghi fisici e non.
219 reviews1 follower
April 18, 2021


Questo libro mi è stato consigliato da un gruppo di lettura, non conoscevo questa autrice e sono contenta di averlo letto perché mi è piaciuto.
Parla di Nina e non solo, una donna ucraina che abbandona il suo paese e i suoi affetti per un lavoro da badante in Italia e che grazie alla sua passione per la letteratura russa riesce a cambiare lo scenario della sua vita.
Lo consiglio buona lettura!📚📚📚
This entire review has been hidden because of spoilers.
2 reviews
August 24, 2020
Romanzo appassionante, dalla lettura piacevole.
E' come immergersi nel mondo coinvolgente e malinconico di una donna ucraina che lascia i suoi affetti per un lavoro da badante in Italia e che, grazie alla sua passione per la letteratura russa, riesce a cambiare completamente lo scenario della sua vita.
Nina è una donna in movimento con l'intima speranza di una felicità poi incompiuta.
Nei silenzi, nei desideri nascosti, nei sogni vissuti con i piedi per terra e nel dolore profondo vissuto quasi come senso di colpa a causa dell'incomunicabilità con sua figlia, l'autrice tocca intimi aspetti comuni all'universo femminile e ci fa ritrovare un po' di Nina in noi.

Bellissimo! Consigliatissimo!
Displaying 1 - 14 of 14 reviews

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