Febbraio 1954: Kinta ha quindici anni. Rimasto solo al mondo, vive ormai da tempo a Tokyo sotto la protezione del maestro Yanagawa, pittore e illustratore per riviste erotiche. Molte nuove esperienze Io attendono: la "scoperta" di Marilyn Monroe e dei primi 45 giri, l'infatuazione per la bella compagna di Classe Junko, la prima volta con una prostituta del quartiere a luci rosse. E in città ritrovo anche Ginko, l'amico d'infanzia che voleva essere una bambina e ora lavora in un gay bar... Nel secondo volume di questa trilogia Kamimura Kazuo arricchisce di nuove sfumature il racconto degli "anni fluttuanti" della sua giovinezza: l'educazione sentimentale e sessuale di un ragazzo curioso, confuso, incerto sul futuro. Una storia in straordinario equilibrio tra accenti di poesia, comicità e tragedia. Sullo sfondo di un Giappone postbellico che, allo Stesso modo di Kinta, cerca di riscoprire il della vita dopo il lutto e la sconfitta.
Kinta aveva congiunto le mani ma non sapeva cosa desiderare. Il suo corpo era stato attraversato dalla spietatezza del mondo.
La vita allontana Kinta dalla pianura del Kantō. Dopo essersi trasferito a Tōkyō a casa del Sensei Yanagawa, seguiamo la sua crescita e l'abbandono di ogni innocenza. Il mondo degli adulti è rovinato freddamente su di lui e una malinconia perpetua sembra avvolgerlo dovunque vada e qualunque cosa faccia. Sarà questa tristezza, che ogni giorno gli riempie un po' di più l'anima, a renderlo un artista a tutto tondo, come predetto in passato da Yanagawa?
Kinta cresce. Ginko non ha vita facile, per un po' non possiamo nemmeno vedere come va la sua vita. Ma per fortuna torna in scena. Nel frattempo un personaggio scompare, un altro diventa più importante, altri passano come passanti nella vita di ognuno di noi. Non c'è qualcosa di eccezionale in questa storia. Solo una vita e per di più ora si svolge a Tokyo. Ginko nel suo essere transgender è sia una straordinarietà che qualcosa di legato ad un ordinario. Kinta nel suo lato sentimentale esplora e fa errori senza però fossilizzarsi. È previsto un terzo volume conclusivo. Probabilmente sarà solo il racconto di una vita, ma comunque con piccole sfacettature interessanti.
Questo secondo volume mantiene sempre un ottimo livello sia nelle illustrazioni che nella narrazioni, ma non ha la poesia del primo volume, che mantiene solo nella parte iniziale. Ho trovato invece la parte a Tokyo meno affascinante sia nei singoli episodi che nella narrazione complessiva, con digressioni un po' meno azzeccate. Nel complesso comunque un volume molto piacevole da leggere che si finisce molto in fretta.