L’università è appena cominciata e la Domus Magna ha aperto le porte a sei (s)fortunati studenti.
Loris, il fuori corso. Jennifer, la modaiola in Erasmus. Camilla, la studentessa lavoratrice. Riccardo, il dittatore vegano. E infine, loro: Elia, il filosofo, e Allegra, la Sorda.
Elia è all’università per puro caso e non sa ancora se il suo obiettivo sia passare la sessione o trovare l’altra metà della mela.
Allegra, invece, ha solo un sogno: laurearsi con il massimo dei voti per dimostrare che la sua sordità la porterà lontano.
Ma la strada verso la lode è costellata di esami e Allegra ed Elia scopriranno che ci sono sfide per cui non ci si prepara nelle aule universitarie.
L’amore, ad esempio.
«Aver conosciuto te è stato come quando ciò che hai sempre letto nei libri si fa vero.»
✍ Scrivo storie d'amore 👩🏽🏫 Prof di lingue e letterature 💛 Ti faccio innamorare tra le pagine di un libro
Classe 1995, Micol Agio scrive da quando è sui banchi di scuola e ha una cotta gigantesca da confidare. Per non farsi scoprire, pubblica i suoi diari con l’alias Yellow Daffodil, ma poi una casa editrice la contatta e il suo primo libro, “Io e te è grammaticalmente scorretto”, esce in libreria.
Passato l’imbarazzo, abbraccia la sua duplice identità e affina la tecnica su Wattpad, fino a vincere i Wattys 2020 nella categoria “Romance”.
Nel 2021, pubblica in self “Norgasmo – Quando l’amore non viene” e capisce che trattare temi spinosi con passione e ironia è ciò che la rende felice.
Tra una novella e l’altra, sta sempre progettando nuove commedie romantiche e nel tempo che le rimane, si dedica all’altra sua grande passione: l’insegnamento.
Infatti, lavora proprio lì dove tutto è cominciato, tra i banchi di scuola, e non è un caso che insegni lingue e letterature. In pratica, la troverete sempre tra le pagine di un libro, a sognare e farvi sognare.
Avevo delle aspettative su Ti amo e lode? Sinceramente no, ma ero curiosa perché non avevo mai letto un libro con così tanti protagonisti, ognuno con una voce ben chiara e netta, ma prima di parlarvi della storia in sé, voglio fare i complimenti a Micol Agio perché è il primo suo libro che leggo e la sua scrittura mi ha davvero colpita: pulita, scorrevole e intrigante. Ora veniamo alla parte più interessante, ovvero alla storia. Come dicevo i personaggi sono tanti, tutti possono essere definiti protagonisti, anche se di per sé quelli veri sono Elia e Allegra, ma non si può parlare di loro senza nominare gli altri. Grazie a questa storia mi sono trovata in una citta che conosco solo di nome, in un appartamento con dei coinquilini così particolari e diversi tra loro, con storie e vissuti diversi che insieme più volte ho pensato non cozzassero bene ma sapete che vi dico? L’autrice ha creato una realtà, ha messo insieme tante teste, le ha fatte stare bene, le ha fatte litigare, amare, odiare ma alla fine… ha creato una famiglia. Disfunzionale, eh! Ma pur sempre una famiglia. Praticamente rimane tutto aperto alla fine della lettura e devo dire non tutti i personaggi mi hanno fatto impazzire ma ho apprezzato i legami creati e anche com’è stato caratterizzato il tutto, partendo proprio dalla sordità di Allegra, ma anche dai “problemi” di Jennifer, o ancora dal legame di Riccardo e Camilla o ancora dalla bontà eccessiva di Elia. E Loris? Loris è il perno, è quello che inconsapevolmente ha fatto partire il tutto e che bisogna capire a tutto tondo. Non starò qui a parlarvi di sentimenti e di tutto quello che accade, ma voglio dirvi che se cercate una storia particolare, che affronta vari temi e tutti importanti ma soprattutto che chiede spazio e voce, dovete dare una possibilità a questo libro. Anche se alcuni di loro vi faranno arrabbiare, anche se non accetterete determinate scelte e avreste preferito accadessero cose diverse. Ma in tutto ciò… sono certa che il meglio debba ancora venire.
All'inizio non mi prendeva molto, in seguito la lettura ti porta ad una visione di 360° su tutti i personaggi e beh come si fa a non incuriosirsi? Leggerò sicuramente il 2° volume per scoprire come continua.
Avevo letto la trama e nulla più, come fossi un normale lettore che approda per caso sul libro durante una ricerca su amazon. Sono stata colpita, mi sono fermata e ho iniziato la lettura.
Sono sbadata il più delle volte, pensavo di trovarmi davanti i pov di Elia e Allegra, i due protagonisti, ed invece si parte con Loris che è pure gay. Quindi immaginate la mia confusione, quando nel secondo capitolo abbiamo appunto Elia che è etero...e poi compare Allegra, Camilla, Jennifer e Riccardo. Di alcuni ci sono più capitoli, di altri meno. A volte si alternano di più, altre volte restiamo con un personaggio per più tempo. Ma questo multipov mi è piaciuto un sacco, ha dato spessore alla storia, mostrandola da diversi punti di vista. Non è solo un romanzo d’amore, con la storia incentrata sui due innamorati, ma si va oltre. E’ una storia particolare, raccontata in modo diverso dal solito.
Elia e Allegra sono il centro, il loro scontro che sfocia in una sorta di attrazione con un filo rosso che gli unisce, sono stati il mio tormento. Il ragazzo è un filosofo mancato, sempre pronto a calmare gli animi, perennemente alla ricerca dell’amore ed eternamente insoddisfatto. Non sa cosa fare e quando conosce Allegra scatta qualcosa di forte, la segue e finisce a frequentare una lezione di LIS. Ammetto la mia ignoranza in materia ma @ è stata brava e si è documentata al meglio. Questa parte ha illuminato un mondo che non tutti conoscono, approfondendo gli argomenti prima di scrivere inesattezze. Allegra è orgogliosa del suo essere ma è anche tanto fragile e lo dimostra silenziando tutto, riesce a mettere in muto anche i suoi coinquilini.
Abbiamo un intreccio di storie, alcune raccontate nel dettaglio, altre solo intraviste ma che sanno darti il colpo di grazia. Questo primo volume ha visto nascere e sfumare una possibile storia, ma ha saputo tirare fuori un lato migliore di Allegra…che però cade inevitabilmente alla fine, mandando in fumo tutti i progressi fatti. Elia di conseguenza si è sgretolato, è arrivato a mettere un punto pur arrabbiandosi perché gli altri non erano in diritto di fare la stessa scelta. Loro sono i due personaggi che più ho amato e più ho odiato, in eterno bilico fino alla fine e che spero possano trovare il giusto equilibro andando avanti.
L’amicizia che è nata da questa stramba convivenza è particolare e non vedo l’ora di ritrovare tutti gli altri. Spero che Jennifer trovi la forza di amarsi, che Loris riesca finalmente ad aprirsi di più ammettendo i propri sentimenti…e si, spero tanto di vederlo di nuovo con Riccardo, il quale è tanto stronzo quanto magnifico e sono sicura che darà molte soddisfazioni…
Ora forza, andate ad acquistarlo. Sono sicura che lo amerete e ricordate che il finale farà imprecare ma Micol è già attiva e sta scrivendo il secondo, che spero arrivi per l’estate così poi dobbiamo aspettare la fine dell’anno per il terzo..perché sì, mi sono fatta dei calcoli mentali assurdi
[Recensione a cura del profilo Instagram @cinziabooklover]
Famiglia. Tutto si riduce ad una singola, universale e importante parola che simboleggia l’affetto e l’amore, la solidarietà e l’unità, i litigi e le incomprensioni.
“A chi ti cerca nel silenzio e ti trova anche nel rumore.”
Tutto è iniziato da un annuncio su Facebook, e l’incontro di sei “sfortunati” studenti.
Elia, Allegra, Loris, Camilla, Jennifer e Riccardo.
Elia, il poeta, l’eterno romantico sempre in cerca dell’amore vero, empatico e dolce, pronto a tutto per non deludere gli altri. Cotto a puntino per una certa ragazza non udente..
Allegra, la ragazza sorda, sempre pronta ad isolarsi dal mondo per sfuggire ai legami e rifugiarsi nel silenzio, estremamente pragmatica e molto poco socievole. Fidanzata, ma attratta dal ragazzo gentile e molto strano che cambierà tutti i suoi piani, Elia..
Loris, il ragazzo fuori corso, quello che pensa solo a divertirsi, fa battute e punzecchia gli altri, ma che nasconde un cuore crepato che non vuole più soffrire.
Camilla, la gemella buona, la studentessa lavoratrice, quella tenuta sotto una campana di vetro dal fratello, la ragazza coi soldi che non vuole avere, spensierata e combattiva.
Jennifer, la ragazza Erasmus, l’americana studentessa di moda, comprensiva e dal cuore di panna.
E Riccardo, il gemello “cattivo”, quello sempre aggressivo, vegano e astemio, ma che nasconde la più grande delle fragilità.
Dovranno vivere insieme, sotto lo stesso tetto, e cercare di non uccidersi a vicenda, dovranno superare ostacoli, cuori infranti, debolezze e paure.
Allegra ed Elia dovranno capire cosa vogliono, se sono disposti a cedere e lottare per quello che stanno iniziando a provare da ormai troppi mesi. Ci riusciranno?
✨
Non mi aspettavo ci fossero così tanti pov, bene sei! E allo stesso modo non mi aspettavo mi prendesse così tanto. Un libro particolare, reso complesso dai pov multipli che mi hanno fatto conoscere molti personaggi che non avrei capito senza un pov tutto per loro.
E mi sono ritrovata ad amare immensamente Riccardo e Loris, i due incompresi, quelli che soffrono in silenzio e che non vogliono far vedere le loro debolezze.
Tra i vari legami presenti, a parte l’amore, ho amato l’amicizia creata piano piano tra di loro, di una dolcezza incredibile🥹
Vi consiglio questo libro❤️ ed io non vedo l’ora di leggere il continuo..
Recensione completa su reginadeilibri.blogspot.com
Venezia, una residenza, sei ragazzi e una convivenza da gestire.[…]
Ti amo e lode è il primo libro che leggo di Micol Agio e confesso di essere rimasta molto colpita dalla storia e dalla scrittura dell’autrice.
Si tratta di una storia che potremmo collocare in ambito new adult, in cui si racconta di ragazzi alle prese con un’età particolare e un periodo fatto di studio ma anche divertimento e maturazione. Una sorta di romanzo corale perché i capitoli, nel loro alternarsi, lasciano spazio a tutti i ragazzi della Domus Magna, anche se con larga prevalenza dei POV di Allegra ed Elia, i quali sono coinvolti in una storia d’amore un po’ travagliata. […]
Micol Agio racconta con attenzione la storia di ragazzi che vivono la loro vita universitaria ma anche quella fuori dall’università, tra nuove conoscenze ed esperienze, feste e amicizie.[…] Un po’ folli e problematici, con caratteri che vanno in contrasto ma decisi a far funzionare le cose. […]
Micol Agio costruisce dei personaggi complessi, dotati di grande spessore, indagati fin nel profondo della loro essenza, che raccontano i propri pensieri e le loro sensazioni in modo dettagliato ed incisivo. Emerge la freschezza della storia e di una scrittura che sa essere precisa ed evocativa, ma anche leggera e divertente. […] il risultato è spesso talmente divertente da non poter trattenere le risate, anche perché le situazioni che si trovano a vivere hanno spesso un risvolto comico! Toni che sono talvolta da commedia, altre volte invece sanno essere estremamente seri e delicati.
L’autrice inserisce anche tematiche importanti e riflessioni di un certo spessore e lo fa con grande naturalezza e tatto. […]La sordità di Allegra diventa naturale, ne si parla con delicatezza, senza mai farla sembrare una forzatura o un peso nella narrazione […]
Venezia è lo sfondo di queste vicende, una città descritta attraverso luoghi caratteristici e scorci suggestivi, con tanto di dettagli. […]
Ti amo e lode prevede la prossima pubblicazione di altri due libri, venendo ad inserirsi all’interno di una trilogia definibile romance per il suo sviluppo complessivo e ancora da scoprire. La parte romantica è presente, soprattutto nel caso di Elia e Allegra, ma non prevale sul resto, è inserita come una delle parti di una narrazione più complessa e variegata.
Ti amo e lode è una storia leggera e che intrattiene, profonda ma anche divertente, emozionante ed incisiva. Non vedo l’ora di leggere il seguito!
Tutto parte da Loris e dalla sua ricerca. Ha bisogno di coinquilini per restare nella Domus Magna, oppure sarà costretto ad andare via. Fortunatamente alcuni studenti sono disposti ad abitare nello stesso posto, chi per un motivo, chi per un altro. Tra sessioni d'esame, litigi, risate e anche amore, gli abitati della Domus magna sono pronti a mostrarci tutto quello che riserva loro la vita. ✨ Elia, Allegra, Loris, Riccardo, Camilla, e Jennifer non sono solo coinquilini, ma una vera e propria squadra. Potrebbe non sembrare cosí, ma personalmente sono riuscita a percepire il loro legame, anche quando tendevano ad essere tutt'altro che uniti. Diventa essenziale tener conto delle vicende messe insieme, perchè sono tutte importanti e funzionali a comprendere la storia stessa. ✨ Se da una parte troviamo questo, dall'altra il romanzo si incentra maggiormente su Allegra ed Elia. Essi si conoscono per caso, uno scontro segna l'inizio della loro amicizia e di qualcos'altro. Il lettore comprende benissimo il modo in cui si sviluppa il rapporto, ma per loro diventa complicato accettarlo. Micol Agio ha descritto bene questo aspetto, perché ha fatto emergere non solo le cose belle dei due, ma anche gli sbagli che compiono, mettendo in risalto le loro fragilità. Elia, con le sue capacità comunicative, supera la barriera di Allegra, un muro fatto di silenzi. Lui non sopporta la solitudine, lei vive in essa. Forse suonerebbe brutto dire che si compensano, ma in realtà ho adorato, durante la lettura, una loro comune capacità, ossia quella di completarsi. ✨ Ogni personaggio ha qualcosa da raccontare, ed è questo uno degli aspetti migliori del romanzo. Spero che le storie presenti vengano approfondite in altri volumi, perché sicuramente non possono non ricevere un'attenzione maggiore. Per fortuna, nonostante i vari punti di vista, non ho percepito alcuna confusione e ho proseguito tranquillamente la lettura. Anzi, se devo essere sincera la "tranquillità" non è stata sempre presente. A volte avrei voluto urlare contro ad Allegra, Elia e tutti gli altri. Penso che ogni lettore, in certi momenti, senta questa necessità, quindi la ritengo una cosa "naturale". Credetemi, sarebbe stato troppo appagante farlo, ma purtroppo entrare in un romanzo è impossibile. ✨ Sono curiosa di scoprire il seguito della storia, quindi non mi resta che attendere.
Sei studenti, una residenza universitaria da ripopolare a breve affinché le suore non la convertano in struttura turistica, Venezia. Mescolate tutti gli ingredienti con la scrittura fluida, ironica, intelligente di un'autrice che ha stile e tratta temi complessi con empatia e sensibilità e otterrete un mix di amicizia, amori incerti, strade da imboccare che spaventano, insicurezze e speranze.
C'è Loris, il fuori corso, c'è Allegra, la ragazza sorda che ha fatto del silenzio il suo scudo per proteggersi dagli altri, c'è il socievole Elia, pronto a imparare la LIS e a portare rumore nella sua vita. Ci sono anche i gemelli Riccardo (l'integerrimo e scontroso) e Camilla (determinata e tenace); infine, Jennifer (americana alla ricerca della piena accettazione di sé).
Gestire sei POV è complicatissimo, ma Micol ci riesce alla grande e in questa prima parte di una trilogia introduce ogni personaggio svelandone forza e debolezza. La storia si interrompe quando le cose si complicano, quando certi amori non sembrano destinati a essere, in attesa del secondo volume, che porterà con sé un nuovo anno accademico. Tra contrasti e battibecchi, questo strano esperimento sociale si rivelerà per molti di loro una vera famiglia, che a volte potrà sembrare disfunzionale, ma in realtà nasconde molto di più.
Un libro per gli universitari, ma anche per chi vuole capire un po' di più la vita da studenti. . I protagonisti sono 6 studenti universitari, uno diverso dall'altro, così ben caratterizzati che potrebbero tranquillamente trovarli in qualunque facoltà. . Loris è il personaggio con il quale ho avuto subito una certa intesa, perché lui guarda i suoi compagni farcela, mentre lui resta indietro, fa fatica a legarsi perché tanto poi se ne vanno tutti. Nonostante questo non riesce a restare cupo e triste, in qualche modo il morale te lo tira sù. Adoro la sua ironia e i suoi battibecchi con Riccardo (un altro personaggio che è completamente il suo opposto). . Allegra, la sua descrizione mi ha colpita nel profondo. Lei è sorda e cerca di "costringere" il povero Elia (cuore di panna per me) ad imparare la Lis (la lingua dei segni). Una frase che Allegra dice mi ha fatto riflettere molto "non si può pretendere che uno impari una lingua per comunicare con una sola persona tra le sue conoscenze, giusto? Sono io che ho un handicap, quindi lo sforzo per risolverlo deve essere mio, non degli altri." Con questa frase Allegra mi ha fatta sentire piccolissima. Si parla tanto di inclusione ma così si fa davvero per applicarla? Dovrebbe essere insegnata nelle scuole questa lingua, in modo che tutti la sappiano e nessuno debba sentirsi escluso. . Questo libro parla di amicizia, di accettazione verso sé stessi, di amore in tutte le sue forme. Parla anche di insicurezza, della vita difficile degli universitari, delle mille aspettative, di quanto sia complesso capire a 19anni rispondere alla domanda "cosa vuoi fare da grande?". Perché non tutti sanno cosa li solletica il cuore, non tutti hanno capito quali siano le loro aspirazioni, eppure invece di sentirsi compresi, si sentono oppressi dal compiere una scelta. . Micol ha toccato così tante corde che in una recensione non ci stanno tutte. Sappiate che è un libro completo, ricco di spunti di riflessione e sentimenti, di scleri causa sessione e della convivenza. . E poi Venezia è descritta così bene che mi è venuta voglia di tornarci e scoprire tutti quei luoghi descritti come il ponte Chiodo o la Libreria Acqua Alta. .
Comprato il giorno di uscita, perché l'ho visto leggere in anteprima ad alcune blogger che seguo. Primo libro che leggo dell'autrice, perché in precedenza mi ero letta una novella. Un salto stilistico notevole, che mi ha colpita molto. È sì un libro introduttivo, ma i personaggi sono tanti e uno più indimenticabile dell'altro, ognuno con le proprie caratteristiche e insicurezze. Allegra ed Elia rubano la scena, ma anche gli altri coinquilini non scherzano! Non vedo l'ora di sapere come continueranno le avventure degli abitanti della domus magna, perché c'è davvero tanta, TANTA, carne al fuoco. Finale da denuncia, illegale in almeno 26 stati. IO DEVO SAPERE!
Leggere "Ti amo e lode" è stato un po' come tornare alle origini, sarà per l'ambiente studentesco e i personaggi folli che ho follemente amato... ogni riferimento a "Io e te" è puramente casuale. Allo stesso tempo si è trattata di un'esperienza completamente diversa, grazie alla coralità del libro e alla maturità da parte di Micol di trattare certi argomenti. Tra l'altro più che leggere un libro mi è sembrato di guardare una serie tv e per me, che sono un'amante delle serie tv, è decisamente stato un punto a favore! 🤩 Per concludere, alzi la mano chi pensa che Elia sia il vero 🐥 di questa storia! Inizio io: 🙋🏻♀️.
Ho scoperto questo libro per caso un giorno bazzicando su Instagram. Ho letto la trama e lo ho subito inserito nella mia TBR e iniziato il giorno stesso dell'uscita. Devo dire che è un libro che mi è piaciuto molto, mi ha intrattenuto e mi ha fatto sclerare diverse volte (in positivo).
MOTIVI PER CUI MI È PIACIUTO:
1) È un romanzo corale e non mi capitava da tanto di leggere un libro di questa tipologia da molti anni. Ho molto apprezzato il fatto che sono state narrate le vite di più personaggi, questo ha reso la storia più variegata e interessante;
2) Un altro motivo per cui mi è piaciuto è l'ambientazione universitaria. L'autrice è stata molto brava nel portare alla luce tematiche caratteristiche del mondo universitario e le difficoltà a cui gli studenti vanno incontro quotidianamente;
3) Mi ha fatto molto piacere vedere molta diversità nei vari personaggi: vari tipi di carattere, vari vissuti e varie esperienze di vita;
4) Grazie a questo libro ho scoperto molte cose riguardo al mondo della LIS e delle persone sorde e mi ha fatto piacere vedere inserito questo tipo di disabilità in un libro. Molto spesso la comunità disabile è sotto rappresentata e vedere autori che la rappresentano mi fa sempre molto piacere. Si vede che nel portare questi temi l'autrice si è molto informata e devo dire che a mio parere ha fatto un ottimo lavoro;
5) il quinto e ultimo motivo per cui mi è piaciuto questo libro sono LORIS E RICCARDO. Quando ho letto *QUELLA SCENA CHE SI SVOLGE ALLA FESTA* ho mollato un urletto di gioia, aspettavo quel momento dall'inizio del libro. Anche se abbiamo visto poco della loro interazione, spero che il loro rapporto venga approfondito nei prossimi due libri della trilogia, li ho amati e mi aspetto grandi cose da loro!
Il finale lascia col fiato sospeso e non vedo l'ora di vedere quello che succederà dopo!
L'unico lato che forse non mi è piaciuto di questo libro è che in certe panderti la narrazione è un po' lenta. Cosa che però non ha compromesso la piacevolezza della lettura!
Per riassumere: un libro bello e unico nel suo genere che narra la vita di sei ragazzi che con la loro convivenza stravolgeranno per sempre le loro vite. Un libro che mi ha fatto sorridere ed emozionare! Super consigliato!
Ho avuto il piacere di leggere questa bellissima storia e l'ho amata moltissimo dalla prima all'ultima pagina. Il romanzo è raccontato da più punti di vista, ma i principali rimangono Elia e Allegra. Due giovani ragazzi presi dagli studi, dall'amore e dal futuro. L'ambientazione è una meravigliosa Venezia, che accoglie i nostri giovani studenti tra aperitivi, litigate e folli corse tra le calle. La trama è scorrevole e frizzante, ricca di dialoghi e battutine tra i nostri protagonisti. Ora non mi resta che aspettare il secondo volume per continuare questa avventura!!!
Micol Agio colpisce ancora! E questa volta, nel mio caso, ancora più nel profondo, perché da universitaria non ho potuto fare a meno di immedesimarmi nei sei protagonisti di questo romanzo — nei loro disagi, nelle loro paure, nelle loro piccole gioie e nella sensazione di libertà post sessione.
La lettura è stata molto scorrevole, ho divorato il romanzo in praticamente tre giorni e l'ho trovato molto ben costruito. I protagonisti sono stati abbozzati quasi del tutto, ma si comprende che alcune situazioni e sensazioni siano state lasciate in sospeso per il prossimo volume della trilogia.
Ho amato la diversità e la complessità dei personaggi, e il fatto che ci siano dei POV alternati permette di non fermarsi alle apparenze ma di scendere nel profondo di ognuno di loro — di entrare nei loro cuori, nei loro silenzi, nei loro rumori.
Anche questo libro è sulla scia degli altri pubblicati da Micol: la scrittura chiara e fresca, lo stile che si alterna tra il profondo e l'ironico. Gli angoli di Venezia in cui si snoda la storia sono tutti ben descritti e i temi trattati vengono presentati con ogni loro pregio e difetto. L'amore, infatti, non è l'unico fulcro del romanzo; si parla tanto anche dei malesseri che l'ambiente universitario può far nascere e dei disagi legati alla diversità, alla disabilità. A parer mio, il punto di forza di questo romanzo è il senso di solidarietà che traspare dalle pagine. C'è empatia, non giudizio, e forse è proprio per questo che mi è entrato nel cuore.
“AAA CONQUILINI CERCASI Disperat*, ritardatar*, indecis* o decis* all’ultimo minuto? Se ti sei riconosciut* in almeno una di queste categorie, allora la Domus Magna è quello che fa per te […] No perditempo, no colloqui conoscitivi, nessuno prerequisito specifico a parte quello di odiare l’università”
🎓Loris è il veterano della Domus Magna, il cui significato è Grande Casa, residenza universitaria gestita dalle suore, e ha solo qualche mese per riuscire a trovare 6 conquilini prima di essere sbattuto fuori. Da quel momento le vite di Loris, Elia, Allegra, Jennifer, Camilla e Riccardo cambiano irreparabilmente, ma riusciranno ad andare d’amore e d’accordo fino alla fine dell’anno? Riusciranno a trovare un equilibrio tra la vita universitaria e la disastrosa vita del mondo quasi adulto. E se oltre alla convivenza già complicata di per se ci si mettessero anche i sentimenti di qualcuno di loro?
Micol ormai per me è diventata una certezza, con quello che scrive riesce sempre a farmi sentire un senso di famigliarità e di casa. Mi sento proprio bene con i suoi personaggi, e così come è successo ai tempi di Io e Te anche questa volta sono stata rapita, non che avessi qualche dubbio comunque. La scrittura ha uno stile inconfondibile e anche grazie ad un pizzico di ironia riesce al meglio ad addentrarsi nei temi più delicati, si nota che c’è tanta passione e ricerca. Il “superpotere” di Allegra, la sordità, viene trattata con la giusta delicatezza e anche grazie ad Elia non viene vista come un ostacolo bensì come un punto di insegnamento e avvicinamento ad un mondo che spesso ci pare lontano. Normalmente la lettura di POV alterni mi mette in seria difficolta, perché mi rendo conto che spostare troppo l’attenzione tra i personaggi mi dà fastidio, ormai non è una novità il fatto che io preferisca sempre i libri scritti in terza persona. Ma in generale con la scrittura di Micol questo non succede mai, riesce sempre a farmi sentire a mio agio nonostante io sia completamente fuori dalla mia zona di confort. Non mi sono sentita spaesata e man mano che andavo avanti con la lettura mi sono sentita coinvolta e in sintonia con i personaggi e le situazioni che li circodavano.
🎓 Ti amo e lode è il primo di tre romanzi che usciranno quest’anno. Non ci toccherà aspettare poi molto per sapere come andranno le cose ai ragazzi della Domus.
🎓 La lode a Micol la diamo? Secondo me la merita senza ombra di dubbio, ma lascio giudicare a voi!
La prima volta che letto una storia di Micol era tanti anni fa, su efp, mi sentii fortunatissima di leggerla, di conoscere i suoi personaggi e di potermi immedesimare in quell'atmosfera. Mi sentivo triste, e forse anche un po' sola e leggendo "io e te" quella sensazione sparì. Rimane ancora oggi una delle storie del mio cuore, un luogo sicuro e un tempo di pace. Cosa c'entra questo con "ti amo e lode"? Tutto, perché Micol è una Queen del racconto corale, ha una capacità innata di destreggiarsi tra vari personaggi senza lasciare nessuno indietro o solo, che poi è anche quello che fanno alla fine i suoi protagonisti tra loro. Ti dà il tempo per conoscerli, per volergli bene e abbracciare le loro fragilità e punti di forza. Ogni personaggio è costruito nel rispetto del tema che porta con sé, senza scivolare in spiacevolezze. Leggi di loro e sai che gli vuoi bene, che un po' li conosci e che conosci le difficoltà di cui stanno parlando, se non le conosci ti dà il tempo delicato di presentartele. Ho amato le tematiche trattate, i percorsi dei vari personaggi e lo slowburn ben fatto, ma anche questo è un noto punto di forza dell'autrice. È stato bello passeggiare per Venezia con tutti loro, aspetto il secondo volume in trepidante attesa. ❤️
Attraverso uno stile fluido, scorrevole, dal lessico ricercato e ben curato l'autrice dà vita ad un intreccio intrigante ed è per questo che Ti amo e lode è stata una lettura che mi ha affascinata, ma partiamo per gradi. Non nego che inizialmente il continuo cambio pov mi ha lasciata un po' smarrita, andando avanti però mi ha permesso di avere un quadro completo della situazione e di conoscere a 360 gradi tutti personaggi. Mi sono rivista in Jennifer e nelle sue insicurezze,come Loris sono anch'io una procrastinatrice seriale.Ho amato la voglia di vivere e superare i limiti di Camilla e la totale devozione di Riccardo nei suoi confronti. Poi ci sono Elia e Allegra che si sono fatti strada nel mio cuore piano piano. Si conoscono, si punzecchiano, si allontanano ma entrambi sanno che questa lontananza non può durare tanto.Mi sono talmente appassionata alla storia che una volta giunta al termine ho pensato:"Di già?E io adesso come faccio?" Una storia che affronta temi delicati e attuali e lo fa in una maniera eccellente.
“Intanto inizio ringraziando l’autrice per avermi inviato la copia digitale e avermi dato l’opportunità di poterlo leggere in anteprima. Grazie 😘 ”
Recensione
Eccomi con una nuova recensione per il mio blog, questa volta si parla dell’ultimo libro di Micol Agio! Una bella storia, scritta bene e fluida. Dove vedremo sei ragazzi che divideranno un appartamento alla Domus! 5⭐️
Di Micol mi piace molto come scrive e come ha saputo parlare con delicatezza della sordità della protagonista ma anche di come ha saputo unire ogni storia di tutti i personaggi! Non vedo l’ora di leggere il secondo volume ☺️
Ora parliamo un po’ del libro
Loris, Jennifer, Camilla, Riccardo, Elia e Allegra, sono sei ragazzi uno diverso dall’altro e decideranno di convivere alla Domus di Venezia. Ognuno di loro saranno alle prese con l’università, ma anche amicizie e l’amore! Leggetelo non ve ne pentirete…
È un piacere tornare a leggere Micol Agio, un'autrice che sa come intrattenere i suoi lettori, con uno stile fresco, storie leggere (ma mai banali) e appassionanti.
Un aspetto da notare a dir poco positivo è la struttura del romanzo: è corale. Ci sono ben sei personaggi diversi che parlano e raccontano la storia, e il tutto è gestito in modo eccezionale. Con alcuni è amore a prima vista, con altri odio-amore si alternano, ma non si possono non adorare!
Attendo con ansia il continuo... C'è un punto interrogativo di troppo! 👏🏻
Questo romanzo mi ha entusiasmato tanto quanto mi ha deluso e purtroppo non posso dare più della sufficienza. Sono stata attirata dall'ambientazione veneziana, senza dubbio uno degli aspetti più riusciti del romanzo e dal fatto che, differentemente dai soliti romance, qui abbiamo un romanzo corale e non solo due punti di vista narranti. Sono ben sei i protagonisti, tutti abbastanza ben riusciti, tutti con importanti flaw da risolvere e da subito mi è parsa un po' troppa carne al fuoco per un romanzo d'esordio. Poco dopo, infatti, ho scoperto che questo è solo il primo volume di una trilogia, ma non posso dire che per come sono state condotte le cose, questo sia un valore aggiunto. Ma andiamo con ordine. Il primo impatto con la lettura non è stato il massimo a causa di uno stile troppo pesante, il concentrato di ciò che detesto soprattutto nei romance, ossia il fatto che i personaggi non fanno nulla in scena se non parlare con il lettore e raccontare di sé in infiniti infodump. Vedere ripetere questa dinamica per ben sei personaggi mi ha davvero messo a dura prova e sarei stata tentata di abbandonare la lettura, se non fosse che i temi trattati: disabilità, diversità, convivenza, amicizia, integrazione ecc mi hanno conquistato, perché, grazie a Dio, l'autrice li ha trattati bene e in modo approfondito. Tuttavia, tra i vari argomenti sopracitati, avete forse letto "amore"? No infatti, e la cosa mi ha lasciato perplessa essendo questo romanzo venduto per romance. Secondo me, in questo primo volume siamo lontano dal romance e per tutto il tempo, sono rimasta in attesa di un qualcosa che non è mai arrivato. La cosa è molto disturbante perché di fatto il lettore in questo primo volume non ha mai soddisfazione, non solo per le trame romantiche che non decollano mai senza reali motivi, ma anche altri tipi di conflitto vengono lasciati sul più bello, senza che nulla si sia mai risolto. Credo che questo sia il modo peggiore di concludere un primo volume, perché per quanti lettori siano incuriositi a sapere come il dramma continua, altrettanti saranno spinti ad abbandonare la lettura perché sono stati presi in giro per quattrocento pagine. Il volume si conclude nel punto sbagliato della storia, bastava solo dare quell'informazione in più per risollevare la situazione e lasciare il lettore con una migliore promessa per il volume due. Il personaggio di Allegra l'ho trovato abbastanza detestabile nel suo voler tenere il piede in due staffe, quando è evidente dove propende il suo cuore, il suo egoismo, la sua gelosia e ipocrisia... No, non è sufficiente la sua sordità come save the cat, anche se questo tema nello specifico è ciò che fa brillare questo romanzo. Il modo in cui lei percepisce la realtà e la difficoltà di interazione con gli altri sono stati gli aspetti che più ho apprezzato e che mi hanno molto arricchito anche di emozione. Ho trovato molto forzato e inutile il mistero che avvolge i due gemelli, mentre altre sottotrame che riguardano altri personaggi li ho intuiti molto in anticipo, quindi nessuna sosrpresa. Se questo romanzo fosse stato progettato meglio nella sua struttura, sarebbe stato molto più godibile. Non so se continuerò la lettura degli altri volumi in tempi brevi, ma di certo l'autrice ha qualcosa da dire e in queste pagine c'è una certa cifra di autenticità che apprezzo sempre molto. Sicuramente un'autrice da seguire.
Questi sei vi faranno sclerare Vi faranno dire ma che ca** ,si purché succedono delle scene che non ti aspetti e quindi scleri. All’ inizio l’ho trovato un po lento ma solo perché è uno slowborn e io sono una tipa tutta pepe e quindi per me le cose partono gia a 3000 ahah,e anche perché è un po diverso dagli altri romanzi ci sono belle tematiche di diversità che ti fanno riflettere,infatti è una delle cose che mi e piaciuta di più perché nonostante le difficolta i protagonisti vivono sempre con il sorriro , o quantomeno dopo che litigano ci sono sempre l’uno per l’altro. É un libro divertente ma anche pieno di riflessioni e si imparerà a conoscere tutti i protagonisti. Ho amato loris per la sua corazza e sfacciataggine ma sotto sotto è un tenerone proprio come me ,ho amato Jennifer che è un po la colla del gruppo ,Camilla invece lei NON le piace il suo professore , e ho odiato Riccardo si e il piu testardo e odioso ma si impara ad amare anche lui e poi loro Elia Reale e Allegra Villa loro non si possono non amare ahah . Allegra è sorda studia e usa un apparecchio per sentire ma lo usa a convenienza perché quando non vuole sentire mette in modalità “muto” Elia invece è il rumore vivente ed è quello che ha il cuore piu grande infatti si dice con l innamoramento facile
Ma veniamo a noi quindi Che ci fanno sti sei rgazzi tutti insieme? Loris vive da solo alla domus perché tutti gli altri studenti si sono laureati ma lui ancora no della domus se ne occupa il monastero però i soldi non bastano e allora le suore gli mandano una domanda di sfratto ma lui è testarto e non demorde perché non vuole lasciarla allora le suore gli danno un utimatum un anno di temppo per trovare dei coinquilini che paghino regolamente l’affitto Loris accetta la prima ad arrivare e Jennifer , poi Allegra e subito doppo lo scontro con allegra arriva elia trascianandosi dietro i due gemelli Camilla e Riccardo
[Mi avevano avvertito che sarebbe stata un’esperienza mistica, però non pensavo fino a tal punto.] . Mai avrei immaginato di formulare tale pensiero: quanto mi mancava l’università!!! Sicuramente una serie di imprecazioni, susseguite da lamenti collettivi, dovrebbero scoraggiare al pensiero, ma dopo aver letto la storia di questo gruppo di pazzi studenti, un magone di malinconia esce fuori.
Micol Agio ritorna nelle nostre librerie, con uno strano quanto diabolicamente vincente, POV collettivo. E proprio come una seduta dallo psicologo, conosciamo le disavventure di un ampio gruppo talmente diverso che giocare a scacchi sembrerà una passeggiata. . [Vorrei tanto farle questa domanda, ma c'è qualcosa che mi frena. Il suo pessimismo è preoccupante, direi quasi leopardiano.] . Come insegna la vita universitaria, l’ansia è un omaggio abbinato al caos generato dai tuoi coinquilini (se siete fortunati), tutti riuniti nel sacro vincolo della Domus Magna. E proprio come ogni progetto personale che si rispetti, ogni studente entra a gamba tesa nei dubbi delle proprie insicurezze, insuccessi, frustrazioni e negli attacchi di panico. Idilliaco, no? . Trovate la recensione completa sul blog: https://unteconlapalma.com/?p=42193
WOW. Dire wow è qualcosa che mi capita molto poco, soprattutto sui libri. Quando capita però è strabiliante e bellissimo. Ammetto che sono partita senza aspettative, non sapevo a cosa andavo incontro e sono rimasta davvero senza parole. Una storia ambientata a Venezia, ma che descrive la Venezia quotidiana e non quella turistica. Sette ragazzi che scoprono le ombre e i cicchetti che si interfacciano con un dialetto molto divertente (ammettiamolo il dialetto veneto fa morire dal ridere) ma soprattutto che si lasciano affascinare da questa città sull'acqua tenuta insieme dai ponti.
Ti amo e lode non è solo le storie d'amore che nasceranno tra i coinquilini. È qualcosa di più. la Domus è famiglia e segreti, è voglia di farcela ma non riuscire a trovare la via giusta. recensione completa su youtube.
Se siete dei nostalgici universitari è il libro perfetto per voi, ma anche se amate le storie fresche piene di intrecci, colpi di scena e amore! Ero spaventata dalla moltitudine dei punti di vista ma Micol è riuscita a caratterizzare bene tutti i personaggi! Tiferete per alcuni, altri vi faranno arrabbiare e altri ancora probabilmente vi sorprenderanno... I miei preferiti sono Elia e Loris! Leggete il libro per scoprire come convivono (o sarebbe meglio dire, sopravvivono) sei universitari in una sola casa!
4,5 🌟 devo dire che mi è piaciuto molto e mi sono divertita insieme a tutti mi sembrava di essere con loro e partecipare ai loro battibecchi e confessioni, alla loro quotidianità, alle loro disavventure e magari ai loro sospiri. Una lettura scorrevole e frizzante, anche se a volte è stata un po' descrittiva per i miei gusti non mi sono mai annoiata quindi lo consiglio assolutamente di leggerlo. Adesso ho iniziato a leggere il secondo volume perché non potevo lasciarli li in balia senza sapere cosa succedeva 😍😍😍
Insomma. Che dire. È un buon tentativo di romanzo corale ed è lodevole il fatto che l'autrice sia riuscita ad immedesimarsi in tanti personaggi. Ognuno di essi è ben strutturato e vive singolarmente il "disagio turbolento" dell'università. L'unico dispiacere e non aver approfondito il personaggio di Jennifer che tra le tante anime della domus sembra quella più incline alla vita. Detto questo sicuramente il romanzo sarà gettonatissimo come genere young adulti e lo apprezzeranno i neo iscritti all'università con cui è molto facile immedesimarsi.
Finalmente il college romance di cui l’Italia aveva bisogno! Mancano i libri che raccontino gioie e dolori degli universitari, ma in questo romanzo c’è molto di più. La caratterizzazione dei personaggi, che raccontano la storia ciascuno dal proprio punto di vista, è curatissima e trascina il lettore in una giostra. Si ride, ci si commuove, ci si arrabbia e si scopre tantissimo sulla cultura dei Sordi. Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
Lo stile fresco e frizzante mi ha incantato e spronato a proseguire, è senza dubbio l'elemento che mi ha convinto di più. La penna dell'autrice mi ha sorpreso, l'ho apprezzata molto! La trama e le dinamiche tra i personaggi, invece, non mi hanno conquistato. Un po' di curiosità andando avanti mi è venuta, e per questo penso di leggere anche il secondo, però mi è mancato qualcosa. Magari, come succede spesso nelle serie, andando avanti ed entrando nel vivo della storia questo aspetto migliorerà.
All'inizio devo dire che i protagonisti mi stavano tutti un po' sulle scatole, ma man mano che si va avanti si conoscono tutti meglio e ti sembra davvero di essere lì con loro a seguire da vicino le loro avventure universitarie. Si parla di diverse tematiche e ogni protagonista ha una particolarità che lo rende unico e tutto da scoprire! Davvero carino, leggerò sicuramente anche i seguiti perché sono davvero curiosa di come andrà a finire.