Con grazia e ironia, Luciano De Crescenzo racconta i miti greci, storie che parlano di dei, eroi, ninfe, sirene ma anche di uomini comuni con le loro grandezze e le loro miserie, vicende d'amore, imprese avventurose, imprevedibili metamorfosi, eroiche epopee.
Luciano De Crescenzo was an Italian writer, film actor, director and engineer.
Born in Naples, he graduated in engineering and worked for IBM Italy until 1976, when he published the bestseller Così parlò Bellavista (Thus Spake Bellavista), a collection of facts and anecdotes about his city which sold 600,000 copies in Italy and was translated into numerous languages. In 1980 he debuted as actor in Il pap'occhio, under the direction of his friend Renzo Arbore, together with Roberto Benigni.
Pro: • E’ il libro ideale se si vuole acquisire una conoscenza sui miti classici senza affrontare una lettura impegnativa. • Sapiente alternanza di citazioni prese direttamente da testi classici e riassunti di De Crescenzo. Se l’autore avesse invece semplicemente riportato i miti per intero in versione originale, probabilmente ci sarebbe stato bisogno di molte note a pie’ pagina appesantendo la lettura. Con questa tecnica invece la narrazione scorre fluida e veloce. • Si vede che De Crescenzo parla di argomenti che ama. Egli usa spesso l’ironia per sottolineare eventuali bizzarrie e incongruenze. • Ho trovato estremamente interessante il fatto che l’autore faccia notare come molti modi di dire della lingua italiana derivino da episodi mitologici. • Per la maggior parte del libro, ogni capitolo è dedicato ad un personaggio, tecnica che rende la narrazione piuttosto originale. Insomma pensando che della guerra di Troia un po’ tutti sanno qualcosa e temendo di essere ridondante nel narrarla in ordine cronologico, De Crescenzo la racconta, narrando, in ogni singolo capitolo, solo gli eventi riguardanti un determinato personaggio.
Contro: • In questo libro, i miti narrati sono davvero molti e alcuni si assomigliano. Quindi la narrazione potrebbe sembrare ripetitiva ad alcuni. • Vista l’enorme quantità storie in un unico piccolo libro, si perde qualcosa: non si ha, ad esempio, la possibilità di farsi un' idea del modo in cui scrive un autore del passato, del modo in cui gestisce i ritmi e elargisce rivelazioni. Così come non si ha la possibilità di conoscere un personaggio in maniera diretta, nel senso che De Crescenzo ci fornisce descrizioni e cerca di farci degli esempi su particolari eventi scaturiti da quel particolare tratto del Dio di cui si sta parlando, tuttavia mancano altri elementi come (per dirne una) quelle riflessioni e quei monologhi interiori che sono ciò che davvero ci avvicina a un personaggio.
Insomma i tratti negativi sono al 100% imputabili al genere di libro che De Crescenzo ha deciso di scrivere piuttosto che all’autore in sè. Inoltre, chiuso il libro, al lettore rimarranno certamente gli usi e i costumi del periodo classico, il modo di vivere degli antichi greci e le loro idee a proposito di ciò che è lecito e ciò che non lo è. Per cui se il vostro intento è proprio quello di fare un’immersione nel modus vivendi classico, non potete lasciarvi sfuggire questo libro.
Con la sua impareggiabile ironia che lo contraddistingue De Crescenzo ci conduce all'interno della mitologia greca in un viaggio ricco di emozioni e di cultura
Un libro del genere dovrebbe stare nelle librerie di tutte le case, o almeno di quelle dove ci sono dei ragazzi! De Crescenzo ha la grandissima capacità di spiegare miti complessi e lontani rispetti i nostri tempi. I collegamenti sono incredibili e dettagliati, la scrittura è leggerissima e scorrevole unendo sapienza e ilarità spaziando da concetti di Amore e Guerra come se nulla fosse. Il libro è suddiviso in capitoli che trattano macro argomenti a loro volta suddivisi in micro capitoli a seconda dei personaggi e delle vicende trattate. La parte che mi è piaciuta di più è quella dedicata ai grandi Dei, capitolo per capitolo si fa la conoscenza degli abitanti dell'Olimpo, magari parlando anche di cose che sono meno conosciute. Il lavoro è stato immenso e si percepisce la passione di Luciano per il proprio mestiere. Unica pecca che posso trovare in questo capolavoro è la ripetizione di qualche mito anche a distanza di capitoli, ma capisco la necessità al richiamo per collegare tutte le fila del mito. Questo è sicuramente un libro che può essere una chiave d'accesso a quello che è il vastissimo mondo del mito, che esso sia quello greco o che sia di qualsiasi altra civiltà del mondo!
Ma no, ma sì, ma su, ma dai. Ecco come potrei riassumere questo libro. Una serie infinita di “sì, mi piace, no, che barba, gnè, iniziato bene finito male”.
L’ho comprato perché mia madre mi aveva parlato molto bene di un libro che aveva letto su Socrate di De Crescenzo e così, trovandolo in offerta alla Feltrinelli, con dei soldi da scalare nella carta pronti a scadere mi sono detta “perché no”? Abbiamo allora assistito a una combo del: non sempre quello che dice mamma è bene+non fidarti mai delle offerte.
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Il libro non è malvagio, ma sicuramente fa una presentazione della mitologia greca terra-terra. Qualcosa che si può leggere alle medie, così per capire meglio l’epica, sicuramente non un libro per chi ha fatto il liceo – basta lo scientifico – o con un minimo di interesse per l’argomento.
Gli spunti veramente nuovi sono pochi, è un masticare e rimasticare cose sapute, già dette, per di più spiegate in modo superficiale. Sì, perché sono dell’idea che questo libro confonda l’ironia con la superficialità. Molti dei miti sono spiegati così, di volata, e molti sono ripetuti più e più volte, anche con le stesse parole e le stesse battute.
Il libro è diviso in tre parti: una parla dell’amore, quindi la concezione dell’amore… il punto è che stiamo parlando dell’antica Grecia e non capisco il senso di inserire Ovidio e la sua Ars amatoria nel mezzo (per di più non condivido affatto la visione che ha De Crescenzo di lui). Necessario il riferimento a Socrate e Platone, ma pure qui… possibile che si parli di amore e non ci sia nessun autore un po’ meno conosciuto ai più da presentare? Apollo e Daphne, Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice. Sì, ma… insomma, qualche altro mito?
La seconda parte riguarda gli eroi e devo dire che è il pezzo che più ho apprezzato, forse perché sono riuscita a cogliere di più l’ironia, sembra come se l’autore fosse finalmente riuscito a prendere il ritmo e a sciogliersi. Sono inserite storie più interessanti e curiose.
L’ultima parte riguarda l’Iliade e… no. Un altro gigantesco crollo, una noia mortale, sciatteria proprio.
L’idea di presentare ogni dio e ogni eroe con una specie di dossier sarebbe stata carina se non fossero sì e no tre paginette scarse, dei miti più comuni e per di più analizzati alla bell’e meglio.
Ora ci metterò un po’ prima di ricercare per casa il libro su Socrate e iniziarlo, quello sarà meglio?
A chi lo consiglio? A chi vuole sapere qualcosa di più sulla mitologia greca, ma che non si è ancora avventurato in questo mondo. Se siete super esperti o avete già letto libri più approfonditi, non fa per voi.
È un libro semplice, scorrevole e capace di strappare piccoli sorrisi grazie all’abilità di De Crescenzo di attualizzare e parodizzare vicende mitologiche. Sicuramente non è un saggio particolarmente dettagliato né tantomeno adatto a chi già conosce ampiamente “i grandi miti greci”, in quanto tratta tantissimi argomenti in maniera breve e concisa, senza entrare nei particolari e senza approfondire nessun evento. Assolutamente consigliato a chi vuole avvicinarsi al mondo classico o a chi vuole fare un “ripassone” delle storie più conosciute dell’antichità classica. Una lettura piacevole, a patto che non ci si aspetti granché...
Divertente e scanzonato, mi ha fatto ridere in alcuni punti. Lo stile inconfondibile di De Crescenzo riesce a spiegare un mondo (quello dei miti greci) così distante da noi, ma allo stesso tempo ancora presente attorno a noi. Con l'ironia riesce a spiegare le situazioni più complicate e a renderle vivide e indimenticabili.
Libro molto bello alla scoperta dei miti greci. La narrazione per capitoli su temi specifici (miti degli eroi, miti sugli dei, ecc) permette di seguire le grandi tematiche suddivise in sottocapitoli molto brevi (dai 5 ai 10 minuti di lettura).
In generale, il libro permette di avere un’idea di chi sono tutti i personaggi della mitologia greca, a volte risulta ripetitivo perché la stessa storia è raccontata più volte sotto personaggi diversi. È un libro che mostra anche l’origine di modi di dire ancora in uso, provenienti proprio dalle storie di alcuni personaggi.
A me personalmente ha fatto venire voglia di saperne di più. La maestria di De Crescenzo nel raccontare alcuni testi di filosofia e o di mitologia con un’ironia affilata, rende la lettura estremamente piacevole e scorrevole.
Se vuoi uscire dal blocco del lettore e al tempo stesso conoscere la mitologia greca divertendoti, questo è il libro adatto! Lo rileggo ormai a intervalli regolari, andando magari a ripescare i punti più ironici. De Crescenzo aveva la capacità di mettere del suo nel raccontare miti antichi. Tanta ironia e molti commenti sarcastici rendono il libro facile da concludere, non ci si riesce davvero a staccarsi.
Piacevole lettura, che mi ha riportato ai tempi della scuola... tante le informazioni e le curiosità, nello stile inconfondibile, snello, divertente ed efficace di Luciano! Tante le citazioni; pensavo appesantissero la lettura, invece mi sbagliavo. Bello, lo consiglio.
Un piacevole racconto fuori dagli schemi del mondo classico e dei suoi intramontabili miti. Un po’ ripetitivo a volte e dalle battute troppo facili ma pur sempre un valido strumento per conoscere ciò che sempre più spesso viene dimenticato.
Completamente ignorante in materia, ho pensato che De Crescenzo potesse "iniziarmi" alla conoscenza dei miti greci. In realtà ho trovato il libro abbastanza confusionario, sicuramente rimane piacevole alla lettura ma non mi ha dato soddisfazione.
Buon libro per iniziare a leggere qualcosa sulla mitologia greca senza fare troppa fatica, in questo libro vengono infatti raccontati e introdotti molteplici episodi della mitologia greca dal grande De Crescenzo.
Questa collezione dei vari libri che De Crescenzo ha pubblicato negli anni sui miti greci (e su cui costruì anche una serie TV molto simpatica) permette una lettura continua che copre tutte i miti principali permettendo anche di saltare da uno all'altro a piacere se non si vuole seguire l'indice. Scritto con il solito stile è una lettura molto piacevole dalla quale si impara tanto sull'argomento senza bisogno di avere chissà quali conoscenze pregresse. Edizione quindi molto pratica di un best seller per gli appassionati del genere e dell'autore.
De Crescenzo narra i miti greci con ironia e umorismo. Il libro raccoglie i miti più famosi: Dei (tra i quali Zeus, Era, Ade, Afrodite, …), Eroi (come Eracle, Teseo e Giasone, etc.), i miti dell’amore (Adone, Amore e Psiche, Narciso, etc.) e conclude con una sezione dedicata alla guerra di Troia e l’analisi dei personaggi principali (Achille, Ettore, Elena, Agamennone e altri). Ogni Eroe o Dio viene descritto con i suoi pregi e difetti, ed è proprio su questi ultimi che De Crescenzo scatena il suo sarcasmo. Le infedeltà, i tradimenti e le umiliazioni non mancano mai, così come le punizioni divine nel caso qualche mortale osi vantarsi di essere a loro superiore. L’autore inoltre inserisce in ogni capitolo citazioni da opere classiche greche e latine (tra cui Ovidio, Omero, Euripide, Sofocle, Virgilio e molti altri), garantendo veridicità al suo racconto e, al tempo stesso, facendo leggere direttamente i versi degli antichi autori.
Citazioni: • Non c’è donna al mondo che non si ritenga degna di essere amata (Ovidio, Ars Amatoria). • Prometti senza paura e chiama pure a testimoni gli Dei. Giove dall’alto se la ride delle bugie degli amanti: non appena le ascolta, infatti,. Dà subito ordine a Eolo affinché le disperda nel vento (Ovidio, Ars Amatoria). • Amore non è né bello, né delicato, come pensano molti, ma al contrario, a somiglianza della madre, è duro, scalzo, vagabondo, uso a dormir nudo e sulla nuda terra, sui pianerottoli delle case e per le strade, abituato a trascorrere le notti all’addiaccio e sempre in compagnia della miseria. Inoltre, come suo padre è anche insidiatore dei belli e dei nobili, sempre pronto a escogitare trucchi di ogni tipo, curiosissimo di apprendere, inventare trappole, dedito a filosofare, terribile ciurmatore, stregone, sofista, … (Platone, Simposio) • Amore: “Ricordati, o Psiche, che la felicità non è divisibile: l’unico modo di conservarla è quello di non farla mai conoscere a nessuno” (Apuleio, Metamorfosi). • Medea: “C’è chi dice che le donne, restando in casa, vivono senza pericoli, mentre l’uomo, poverino, deve andare in guerra. Ebbene io rispondo che preferirei combattere tre guerre piuttosto che partorire una volta sola” (Euripide, Medea). • Giasone: “Anche tu, però, ammettilo: soffri come sto soffrendo io?” Medea: “Certo che soffro, ma se tu non ridi mi sta bene!” (Euripide, Medea).
I miti greci mi hanno sempre affascinato,e cercavo da tempo un compendio che potesse colmare le mie lacune in materia. Pur preferendo di solito saggi "seri", ho voluto per una volta optare per qualcosa di più leggero, e il libro di Luciano De Crescenzo mi è sembrato un buon compromesso.
Il volume si compone di quattro parti; la prima, I miti dell'amore, si apre con alcuni estratti dell'Ars amatoria di Ovidio, scelta che ho trovato opinabile, in quanto l'opera non tratta affatto di miti, né tanto meno può essere considerata uno specchio della società - romana, per altro - del tempo, ma piuttosto un'opera provocatoria.
I miti trattati in questa sezione sono vari, dai più conosciuti, come Narciso e Ulisse, ai meno famosi, come Er e Protesilao; ampio spazio è dedicato alla Favola di Amore e Psiche.
La seconda parte, I miti degli eroi, si focalizza appunto sulla figura dell'eroe, trattando degli Argonauti, di Eracle, Minosse e "compagnia bella".
Protagonisti della terza sezione, I miti degli Dei, sono invece i "famosi" dei dell'Olimpo, come Zeus, Era, Artemide, e le loro vicende.
A I miti della guerra di Troia è dedicata l'ultima parte, piuttosto ampia.
Il saggio è tutto sommato interessante, ma vi sono alcune ripetizioni (ad esempio, il mito di Eracle) e, pur aspettandomi una certa leggerezza nella trattazione, spesso mi ha dato fastidio il tono troppo scanzonato e giocoso dell'autore.
I grandi miti greci è un libro che racconta le storie degli dei e degli eroi dell’antica Grecia con grazia e ironia. L’autore, Luciano De Crescenzo ha saputo rendere accessibili e divertenti questi temi anche ai lettori moderni. Il libro è suddiviso in quattro parti: i miti dell’amore, i miti degli eroi, i miti degli dei e i miti della guerra di Troia. In ogni parte, De Crescenzo ripercorre le vicende più famose e significative della tradizione classica, basandosi su fonti autorevoli come Omero, Esiodo, Ovidio e altri. Ma non si limita a riportare i fatti: li commenta con spirito critico e umoristico, evidenziando le analogie e le differenze tra il mondo antico e quello attuale, tra gli dei e gli uomini, tra l’amore e la guerra. Il risultato è un libro piacevole e coinvolgente, che fa riflettere e sorridere, che stimola la curiosità e la fantasia. Un libro che fa apprezzare la ricchezza e la bellezza dei grandi miti greci.
Un modo simpatico e leggero per raccontare i miti greci e avvcinare anche i più "profani" all'argomento, senza stancare e dando anche la possibilità di farsi qualche risata. Un po' troppo scadente per quanto riguarda alcune espressioni in alcuni punti, ma complessivamente una lettura piacevole e veloce. Ho imparato più cose sulla mitologia greca leggendo questo libro che in cinque anni di liceo.
La smisurata conoscenza del mondo antico e la grande ironia di De Crescenzo hanno prodotto questo testo davvero brillante, attraverso il quale è possibile ripassare la mitologia greca divertendosi. Lo rileggerò senz’altro