– Vede, noi la Terra l’abbiamo regolarmenteacquistata.– Perdoni la curiosità: chi è che ve l’ha venduta?– Un’agenzia immobiliare, ovviamente.– Ovviamente.Non capita tutti i giorni di ricevere una telefonata dal futuro, parlare con i prossimi inquilini della Terra e scoprire che sei vivo per errore. Perché sul Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso) c’è scritto che al momento del fatidico squillo saresti stato morto, e quindi non può che essere così. Intanto, esattamente nell’anno 2054, i “tremiliardi centosessantottomilioni quattrocentoundicimila settecentoventinove” nuovi abitanti della Terra attendono pazientemente, fuori da una cabina telefonica, di ricevere istruzioni sulla loro nuova sistemazione. E tu (con tutta la tua razza) sei destinato a estinguerti, in fretta. O forse no, se puoi impedirlo… Anche se è scioccante scoprire che le scritte sotto i tappi dei succhi di frutta sono messaggi da altri mondi, che “Star Trek” è tutto vero, che i viaggi nel tempo sono possibili e soprattutto che l’Universo è un po’ più affollato di quanto normalmente si creda sul nostro piccolo pianeta di provincia. Esilarante e visionario tributo alla Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams, Il Grande Elenco è il primo libro pubblicato in progress su Facebook, con un seguito mondiale di oltre diecimila fan.
Intrigante, spettacolarmente dinamico e interessante. Una telefonata che offre parecchi spunti di riflessione con tanti sorrisi di contorno. Vengono toccate tematiche serie in un modo ironico ma che lascia molto su cui ragionare. Piacevolmente sorpresa di questa lettura apparentemente 'leggera' nella dinamica e nello stile ma ricca di contenuto.
Telefonatissimo(è proprio il caso di dirlo)omaggio alla mitica Guida galattica per autostoppisti, nato da un esperimento letterario online. Purtroppo ne sono venuta a conoscenza solo a libro uscito, ma devo dire che l'ho trovato riuscitissimo: si rifà allo stile di Adams senza scopiazzare e mettendoci in mezzo delle idee molto carine. Ma il grande merito secondo me sta nell'essere riuscito a centrare in pieno il nonsense humour,che io adoro.Infatti mi ha fatto sbellicare dalle risate dall'inizio alla fine! Ovvio che non ci sarà mai un'altra Guida o un altro Adams.. ma non c'è niente di male a trarne ispirazione, specialmente quando ne escono dei risultati spassosi!
Un omaggio, un immenso omaggio alla guida galattica per autostoppisti, con una punta di morale ambientalista che a me non dispiace per nulla. Semplice e divertente, mi ha rubato un sacco di risate. Il tutto telefonicamente, ovviamente.
Un libro che non si può non leggere,se è piaciuto lo stile di Douglas Adams nella famosa Guida galattica e che io ho trovato ancora più divertente,soprattutto nella prima parte. Le risate sono un po' scemate nella seconda parte dove c'è più un clima di satira ecologista che però fa a suo modo riflettere e un ingarbugliamento sul viaggiare nel tempo e gli universi paralleli. E' tutto formato da dialoghi diretti che non annoiano mai e mi è sembrato di rimanere in attesa fuori dalla cabina telefonica anche io. Un ottimo prodotto che mi sono finalmente decisa a leggere.
È un omaggio alla Guida Galattica in chiave italiana e funziona benissimo. Come succede però in tutta la comicità del nostro paese, c'è sempre un fondo di amarezza. Si ride amaro. Forse anche alla luce del fatto che questo libro esce 30-35 anni dopo Douglas, quindi alla luce degli effetti evidenti dei cambiamenti climatici
Che dire di quest'opera prima (almeno come romanzo) di Gianluca Neri, che generalmente bazzica più su Internet, dai tempi di Cuore prima, del portale Clarence poi e oggi di Macchianera? Opera prima nata a sua detta una notte in cui non riusciva a dormire (come se dormisse di notte, lui che ha il fuso orario settato sulla West Coast)? Beh, nel bene e nel male il libro è un omaggio / plagio / riscrittura (cancellate le voci che non interessano) di Douglas Adams, e questo penso sia chiaro a tutti. Ma la telefonata lunga 42 capitoli che costituisce il libro, più che per gli spunti umoristici che pure non mancano - il modo con cui il protagonista si salva tra i capitoli 31 e 32 è il mio preferito - è più interessante per le cose serie che vengono esposte sotto la patina umoristica. D'altra parte, se non ricordo male il tutto iniziò ai tempi del caso Englaro... La parte più debole del libro? Come prevedibile, il finale. Non è nemmeno un anticlimax, purtroppo; come tanti nomi anche piu blasonati, si pensi a Stefano Benni, iniziare è facile, continuare abbastanza, terminare no. Io non ci provo nemmeno, a scrivere un libro!
- Le domande che andavano per la maggiore erano sostanzialmente tre: «come si accende?», «dove si infila?» e «perché non va?». La risposta al 70% dei quesiti che venivano posti era invece una sola: «Ha controllato la presa della corrente?».
Oltre ad essermi perfettamente immedesimata (per ragioni descritte in modo impeccabile dalla citazione qui sopra) in uno dei signori dentro all'Intertubo, posso dire di questo libro che l'ho trovato esilarante, e che non posso trattenermi dal definirlo geniale. Come Adams insegna, con le sue brillanti osservazioni sulla vita, sull'universo e su tutto quanto, un racconto divertente non è necessariamente un racconto scemo.
L'ho letto da sola. L'ho letto al telefono per una persona lontana. L'ho letto in lockdown con la stessa persona ancora lontana. Lo leggo guardando quella persona in faccia ogni mattina appena svegli. È più un luogo mentale che un libro, ormai, è passato e futuro assieme.
Ho appena iniziato a leggerlo,ma come non pensare a Guida Galattica per Autostoppisti? Spassoso! Si conferma così fino alla fine. Un paio d'ore d'allegria. Nulla di più.
Immaginate di ricevere una chiamata da qualcuno che vi dice di essere il nuovo proprietario del pianeta Terra, ma che non c'è nessuno ad accoglierlo e che, probabilmente, c'è un problema di idraulica perché per 3/4 è allagato. E voi siete che dall'altra parte della cornetta dite che è impossibile, che dalla finestra vedete il il vicino che va a portare a spasso il cane e alcuni bambini sono in strada a giocare. Eppure entrambi avete ragione perché il vostro interlocutore vi chiama dal futuro, dal lontano (ma nemmeno tanto) 2054 mentre voi siete nel 2010. E il vostro numero è corretto, lo dice anche il grande elenco telefonico che non sbaglia (quasi) mai.. Com'è stato possibile? E se è vero che nel futuro la razza umana sarà soltanto un ricordo, cosa potete fare voi, che avete un "vantaggio" di più di 40 anni, in seguito a quello che il vostro interlocutore vi racconta?
Questo romanzo è una lunga, spassosa e ironica conversazione tra l'inglese e contemporaneo Last Chance (nome omen) e un acquirente alieno del pianeta Sedna. La conversazione spazia dalle abitudini tipicamente umane a quelle degli abitanti dell'universo (lo sapete che i "gioviali "-abitanti di giove- leggono nel pensiero e sono irascibilissimi, detestano la lettera z e sono esclusi dal Grande Elenco telefonico?.. Provate a dire ad un gioviale che è un zuzzurellone e preparatevi a scappare!) Piccolo test : lo sapete cos'è un "parrucchetto*"? Sapete che Dio parla in finto greco, helvetica e helvetica sottolineato nero e verde fluo ? Avete mai controllato sotto i tappi dei succhi di frutta? E che tostapane e crema solare possono farvi viaggiare nel tempo? Avete voglia di ridere di gusto?
Se una o più risposte sono "No" e se all'ultima domanda avete risposto sì, dovreste correre a leggere questo libro!!!
L'ho letto in due ore, ridacchiando tra me e me nel giardino, rischiando un 'insolazione ( la crema solare!! Lo dice pure il libro!!) e sentendo addosso le occhiate curiose dei vicini! Amo chi sa far ridere con intelligenza, chi sa far dell' autoironia, chi non si prende troppo sul serio. L'autore ha uno stile accattivante (quello di una telefonata, che nel caso di Last Chance, è quella che gli salva la vita, come diceva una vecchia pubblicità), giocato su scambi veloci, battute esilaranti e riflessioni tragicomiche.
Geniale anche nel suo strizzar l'occhio alla "Guida Galattica per autostippisti" (e se non lo avete letto, leggetelo!!!!) e a Start Trek (la prima direttiva!). Che forse son di parte perché sono cresciuta a pane, "Star Trek" e " ai confini della realtà" (grazie Babbo!) , ma credo che anche i non amanti della fantascienza possano apprezzarlo davvero molto!
C'è tanto da ridere, ma c'è anche tanto su cui riflettere perché vedersi con gli occhi di un altro è una grandissima opportunità per uscire dagli schemi, dall'abitudine e permette di avere uno sguardo nuovo su quello che si dà per scontato. E per cambiare quello che, davvero, non va (e fa) bene. Se poi, come dicevo, lo so riesce a fare ridendoci su, ancora meglio. Perché l'umorismo, ne sono sempre più convinta, ci salverà!
5 stelle e un'infinità di risate!
Buona lettura!
*mi sono commossa, non tanto per la creazione di questa creatura, ma perché questo mi ha riportato tra i banchi di scuola, quando la maestra Sergia, dopo aver letto "Stranalandia" di Benni e aver parlato dei limerick, ha chiesto alla classe di inventare i nostri animali. Ed è un ricordo "luminoso", di quelli che mi danno tanta gioia.
Un libro ad alto contenuto ironico sulla scia della "Guida galattica per autostoppisti" scritto sotto forma di dialogo telefonico, ecco l'inizio:
Pronto? Pronto, buongiorno. Posso chiederle se ha due minuti di tempo da dedicarmi per rispondere a qualche domanda? No, guardi, se è ancora la società dei telefoni, come vi ho già detto stamattina, io ho già... Non siamo la società dei telefoni. Ah. Aspirapolvere? No. Quelli dell'olio? Il Club del libro? No. Noi la chiamiamo dal futuro. Bella, complimenti. Non male. Qualsiasi cosa sia, comunque, non mi serve. Non ci siamo capiti: io la sto letteralmente chiamando dal futuro. Cioè? Che giorno sarebbe da lei? Venerdì. No: mese, anno. Oggi è precisamente l'11 settembre 2054.
Invece per la cara persona che ha risposto – in corsivo- è banalmente l'11 settembre 2010. Con questo inizio ironico, che sembra più uno scherzo telefonico che una vera telefonata prende il via il dialogo tra l'umano e l'alieno che chiama dal futuro – ebbene sì, si tratta di un alieno. La telefonata verte in linea generale sull'utilizzo del pianeta terra acquistato dai Sednesi per trasferircisi. Il problema è che l'hanno trovato completamente disabitato e non adatto ad accoglierli. Tra le risate l'autore riesce a far pensare, pensare al mondo reale, al mondo futuro e a tutto un corollario di situazioni cui solitamente non badiamo affatto. Consigliato!
Era da tempo che non mi capitava di ridere a lacrimoni leggendo un libro. Tanto non mi è piaciuta la Guida Galattica, di cui pure Neri afferma di essere tributario, tanto mi è piaciuto questo libro. Una boccata di aria fresca.
Una telefonata arriva dal futuro e fa riflettere l'uomo che la riceve sulla sua vita, sulla sua "civiltà" e sul perché ci estimgueremo. Leggero e divertente ma allo stesso tempo ci fa riflettere sui paradossi della nostra era.
Lettura gradevole e solo apparentemente leggera. Ti obbliga a riconsiderare il tuo punto di vista non dando nulla per scontato. Si ride, ma ci si fanno anche molte domande. L'unica pecca è che... non ho capito il finale. Ma fa niente :)
A molti non piacer��... e ad essere del tutto obiettivi le stelle potrebbero essere tre. Per�� �� anche un libro divertente (per un pubblico ristretto - intendiamoci) e le cui ingenuit��/mancanza di complessit�� sono per me compensate dal fatto che �� un libro che "sa di pulito".