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La Venecia secreta de Corto Maltés

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A través de siete itinerarios fuera del circuito turístico, los autores nos invitan a conocer la Venecia de Corto Maltés, la que durante treinta años recorrieron junto a Hugo Pratt , deambulando por patios y plazas, escuchando fábulas y leyendas y degustando su gastronomía en fondas y restaurantes. Una oportunidad única para descubrir en Venecia, de la mano de un guía excepcional, una ciudad nueva, secreta, mágica y escondida.

224 pages, Paperback

First published January 1, 1997

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Guido Fuga

9 books3 followers

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Profile Image for a.g.e. montagner.
244 reviews42 followers
July 3, 2012
Questo commento è aggiornato ad ogni nuova visita. In alto le più recenti.

Porta d'Oriente + Porta dell'avventura. 20 aprile 2012

Ormai mi concedo dei cut-ups degli itinerari originari, cucendomene uno su misura. In verità il percorso è piuttosto scontato, perfino intuitivo, per chi abbia imparato a conoscere la città, e credo che più di una guida lo proponga tale e quale.
La prima tappa è stata comunque extra-percorso: ovvero una capatina (in biblioteca, a dirla tutta, a restituire dei libri; ma ne abbiamo approfittato per un immancabile salto) da Tonolo, in memoria dei tempi della laurea triennale, quando le pasterelle erano un irrinunciabile tiramisù morale, ancor prima che fisiologico, tra una lezione e l'altra.
Siamo poi tornati in direzione della ferrovia, in una Venezia assediata dai francesi: evidentemente in vacanza nel weekend elettorale, anziché in patria a fare il proprio dovere di cittadini. Non esagero dicendo che ad ogni calle abbiamo trovato dei francofoni.
Inevitabile quindi la traversata in apnea della Lista di Spagna: l'unico modo possibile. Seconda tappa alla pasticceria Gam Gam del ghetto nuovo, per l'ormai canonica scorta di rugelach (di questo passo, alla commessa siberiana potrò chiedere candidamente "il solito, grazie"). La Torrefazione Marchi invece era chiusa. A S. Alvise, angolo poco noto e virtualmente deserto della città, sosta per telefonata, rugelach, foto...
Casa del Tintoretto (come mi fece notare chi mi accompagnava) non sarebbe affatto una cattiva sistemazione, a Venezia. Sebbene fosse, per l'occasione, assediata da una truppa di francesi. Da lì, oltre il ponte, abbiamo raggiunto l'ormai familiare Palazzo Mastelli; il cui piano nobile (come mi fece notare chi mi accompagnava) è deturpato da certe tapparelle che da sole varrebbero l'esproprio proletario. Ho anche cercato di arrivare fino al Casin dei Nobili, il solitario palazzo affacciato sulla laguna nord; scoprendo che è accessibile solamente dall'ingresso privato di Palazzo Contarini.
Dopo esserci affacciati sulla Sacca della Misericordia, abbiamo dunque proseguito, un po' scorati e ormai discretamente affamati, oltre che notevolmente perplessi per l'estrema variabilità del clima, lungo la Corte Vecchia; nei pressi c'è un vecchio squero, dismesso ma suggestivo. In fondamenta S. Felice ci sono invece due ponti molto caratteristici: uno è l'ultimo ponte senza balaustre rimasto a Venezia, testmonianza di un tempo in cui lo erano tutti; e l'altro è il ponte su cui si apre, in notturna, la Favola di Venezia di Corto Maltese.
A quel punto siamo passati dalla Porta d'Oriente alla Porta dell'Avventura (due tra le mie preferite). La tappa successiva è stata quindi la chiesa dei Gesuiti: una tra le più caratteristiche della città, e talmente fuori mano che l'entrata non è a pagamento. Purtroppo era in orario di chiusura; con mio grande dispiacere, perché ci tenevo a rivedere l'Assunta del Tintoretto e il Martirio di S. Lorenzo di Tiziano, due pittori le cui residenze sono incluse in questo itinerario sui generis.
Ci siamo allora arresi alla fame, infilandoci nel pub La Tortuga, proprio dirimpetto. Isolato com'è in fondo alla salizzada degli Specchieri, con tanto di vista sulle Fondamenta Nuove, pare davvero la Locanda alla Fine del Mondo. Nel momento stesso in cui entravamo ha iniziato a piovere, stroncando ogni velleità di pranzare ad un tavolo all'aperto. Per la cronaca, i nostri vicini di tavolo erano, ça va sans dire, francesi.
Se non altro, entro la fine del pranzo la pioggia aveva smesso. Quasi fosse un effetto scenografico. Pertanto nessun disguido durante la passeggiata lungo le Fondamenta Nuove (da cui è anche possibile affacciarsi alla Sacca della Misericordia, che poco prima avevamo osservato dalla fondamenta Ormesini); anzi, il cielo sopra S. Michele e le isole più distanti aveva dei colori spettacolari.
Dopo una capatina in corte Tiziano abbiamo tagliato per campo e campiello S. Maria Nova (altri francesi), campo dei Miracoli (idem), e poi fino a S. Maria Formosa. A quel punto avevamo in progetto di passare un po' di tempo in due librerie nei paraggi. La prima, dato che già sapevo come arrivarci, è stata la Acqua Alta; dove chi mi accompagnava ha comprato nientemeno che le Memorie di Casanova, ed. N&C, in due volumi. Un bagaglio non da poco... La seconda invece è stata la Filippi, che conoscevo solamente di nome.
E quale conclusione migliore della calle del Paradiso?

Porta del mare. 25 febbraio 2012

Castello, il sestiere esplorato in lungo & in largo da questo itinerario, è virtualmente ignorato dai flussi turistici, che spesso si limitano alla triangolazione S. Lucia-Rialto-S. Marco. Ogni due anni viene preso d'assalto per la Biennale d'arte, ma in quell'occasione la folla non si avventura oltre le sedi della mostra. C'è da dire che la Biennale lascia sempre spossati. Castello è il sestiere più distante dalla ferrovia, dalla terraferma; la 'coda' del pesce che è Venezia. Non ci si passa per caso o per errore, nemmeno perdendosi: bisogna volerlo. Questo per chi arriva da terra, ovviamente; arrivando invece dal mare, che storicamente era l'unico modo per raggiungere la città, s'incontra per primo proprio Castello. Il mio consiglio, quindi, è di raggiungere il sestiere via mare: spendere un po' di tempo e di denaro, e percorrere in battello l'intero Canal Grande. Ne vale sicuramente la pena; specialmente se, come noi, si ha la fortuna di una giornata prematuramente primaverile, dopo l'inverno più freddo degli ultimi 25 anni.
L'itinerario inizia proprio dai Giardini della Biennale, e introduce subito all'atmosfera magica di Castello: donne che chiaccherano, vecchi che chiaccherano, panni stesi ovunque, una pace che sembra incompatibile con la Venezia perennemente invasa dai turisti. E, conseguentemente, non un negozio di cianfrusaglie. Castello è dei veneziani.
L'itinerario prosegue fino a S. Pietro di Castello, che, oltre ad una cupola solo 4 metri più bassa di quella michelangiolesca in Vaticano, vanta un cimelio assolutamente prattiano: la cattedra di S. Pietro. Continua poi costeggiando le mura dell'Arsenale, e percorrendo l'animata Via Garibaldi ("El Refolo" fa dei panini deliziosi, e il prosecco è buonissimo).
Il Museo marittimo è stata una sorpresa per me: avevo visitato quelli di Barcellona e di Stoccolma, mai quello di Venezia! Ad un prezzo irrisorio (€1,55, che a noi è stato ulteriormente scontato...) si può godere di una collezione molto suggestiva, assolutamente imperdibile per chi come il sottoscritto ama il mare e le cose marinaresche. Menzione d'onore, in questa occasione, per la sala delle conchiglie e per la sala svedese―le cui didascalie bilingui citano ovviamente, a proposito di musei marittimi, anche il Wasa di Stoccolma. Sono le ultime due sale in cima ad un museo di quattro piani, e valgono davvero come la ciliegina sulla torta.
A pochi passi dal museo c'è l'entrata dell'Arsenale, uno degli angoli più belli della città: il ponte, la torre con l'orologio, i leoni di pietra... E ancora, proseguendo: San Giovanni del Tempio, sede dei Cavalieri di Malta, che purtroppo era chiuso... uno dei pochi rimpianti della giornata. Poi San Giorgio dei Greci, costruito nel 1573 dalla comunità straniera più numerosa di Venezia (sapevatelo): la piccola chiesa e il vicino museo delle icone, raccolti in un angolo molto caratteristico e pacifico, meritano senz'altro una visita.
L'itinerario, dopo vari altri vagabondaggi che vi risparmio, termina nel campo della Celestia, affacciandosi sulla laguna. Un panorama così poetico da ispirare uno dei brani migliori della guida:
http://bit.ly/AvEZVM

Per buona misura, una volta conclusa la "Porta del mare", abbiamo sconfinato nella "Porta dell'avventura" per una capatina in un paio dei miei campi veneziani preferiti: S. Zanipolo e S. Maria Formosa. A quel punto, però, le gambe non ci reggevano più, e la giornata si è conclusa alla Libreria Acqua Alta. Che forse non è "the most beautiful bookshop in the world", come recita l'insegna all'entrata; ma di certo è una delle più pittoresche.
Gli acquisti della giornata?
Ernest Hemingway, Sotto il crinale ed altri racconti; Mario Vargas Llosa, I capi; Henry James, La bestia nella giungla; e dulcis in fundo, un'edizione spagnola di El perseguidor di Julio Cortázar.

Porta d'Oriente. 16 dicembre 2011

In attesa della conferenza con Vinicio Capossela organizzata a Ca' Foscari dalla relatrice della mia prima tesi di laurea, visita solo parziale a questo itinerario. Poco male: Rioba e i suoi fratelli sono ormai dei conoscenti, per me. Lungo questo itinerario ci siamo concessi un'immancabile capatina alla leggendaria Torrefazione Marchi: il loro Caffé della Sposa è sempre un ottimo regalo. http://www.torrefazionemarchi.it/
Attraversando il ghetto, ci siamo imbattuti in una orazione funebre fuori dalla schola levantina; di conseguenza la pasticceria ebraica aveva le luci spente in segno di rispetto. Ciononostante siamo riusciti a comprare dei deliziosi rugelach alla cannella, che se non li avete mai provati nonsapetecosaviperdete.

Porta del colore. 15 dicembre 2011

Ho sempre avuto un debole per la parte di Dorsoduro coperta da questo itinerario (anche se devo ammettere di non essere riuscito a zigzagare seguendo alla lettera il percorso indicato). La vicinanza alla zona universitaria assicura pasti a buon prezzo, e al contempo, trattandosi di uno degli 'spigoli' di Venezia, non è lambito dalle correnti turistiche.
In campo S. Trovaso c'è uno degli ultimi squeri, che mi piace mostrare ai miei compagni di viaggio; i paraggi del Guggennheim sono caratteristici; e che dire della fondamenta Ca' Balà, che oltre al proprio fascino ha il valore aggiunto di aver ospitato Ezra Pound? Per non parlare della chiesa della Salute, e della vista sulla laguna offerta dalla punta della dogana.
In questa occasione, una nebbia come se ne vedono di rado rendeva il panorama molto suggestivo. Addirittura surreale è stato il momento in cui ho visto una fermata del vaporetto emergere dalla foschia nel bel mezzo della laguna, come sospesa nel tempo & nello spazio (in verità la stavano trasportando, credo per una qc riparazione). Abbiamo passato un po' di tempo con la guardia giurata, un ragazzo siciliano incaricato di stazionare fuori dal museo -e conseguentemente di battere brocche- al solo scopo di salvaguardare la statua del bambino gigante con rana. Ci siamo congelati con lui (il siciliano, non il bambino) per quasi un'ora, cercando di scaldarci quantomeno a parole. Per scongelarci è stata indispensabile una sosta alla Fujiyama, la mia sala da tè preferita:
http://www.bedandbreakfast-fujiyama.i...

Porta d'Oriente. 15 maggio 2011. 4° raduno aNobiano

Questo itinerario ricalca nel dettaglio (anche se... a rovescio!) quello del trek urbano del raduno nazionale, che causa maltempo è stato modificato rispetto al percorso originario : http://sg.sg/wYYctv

Il percorso inizia alla Ca' d'Oro, risale fino al campo dell'Abbazia ed al ponte della Sacca, da dove si può ammirare la laguna nord; prosegue fino alla splendida Madonna dell'Orto e poi verso Palazzo Mastelli, con il fregio del cammello, e campo dei Mori, dove si trovano la casa di Tintoretto e le statue dei tre fratelli Rioba, Afani e Sandi con il servitore. Ed ancora lungo la fondamenta fino alla chiesa di sant'Alvise, attraverso il ghetto nuovo e vecchio, poi su fino alla chiesa di san Giobbe e indietro fino al Ponte della Guglie, verso la Lista di Spagna.
Dato il tema dell'itinerario c'è anche una capatina sull'altra sponda del Canal Grande, da campo S. Stae alla Riva di S. Biasio passando ovviamente per il Fontego dei Turchi.

Porta d'Oriente. 25 aprile 2010

Avevo già seguito questo itinerario, nel giusto verso, poco più di un anno fa, in occasione di una delle giornate di apertura gratuita dei musei statali.
Ricordo i bambini che giocavano, nel campo della Madonna dell'Orto come nel ghetto nuovo, in una tranquilla domenica insolitamente assolata e senza molti turisti. Ho scoperto una parte di Venezia che non frequento mai: anche quando mi capita di andare al ghetto, in genere infilo la Strada Nuova se ho bisogno di andare verso Castello. L'estrema propaggine nord di Venezia è un luogo affascinante, pacifico, ricco d'arte e di storia, lontano dal trambusto come solamente Castello stessa e le isole esterne.
Profile Image for EJ Daniels.
350 reviews1 follower
December 7, 2024
Although this book will be of greatest interest to fans of Corto Maltese, it is also a surprisingly in-depth, engaging, and truly unique general travel guide for Venezia for those who can read Italian.
Profile Image for Psychophant.
546 reviews21 followers
April 15, 2010
This is a book that, unsurprisingly, I only read while travelling to Venice, or physically in it. I even bought it in Venice, which is why I have the Italian version rather than the Spanish one.

The book presents seven itineraries through Venice, highlighting some of its hidden charms, seeing some of the classical ones through different eyes, and in general helping to put you in the mind set of a traveller rather than a tourist. Important mindset difference when traditionally Venice has always been a traveller dream.

It helps if you enjoy Hugo Pratt drawing style and the Corto Maltese books, but it is not really necessary. Some familiarity, or a more "normal" guide will help with orientation, and the normal details of "handling" Venice. This is clearly intended for someone with time to spend and willing to search for the spirit of the place, rather than a high speed culture varnish. The emphasis on bars, cafes, breaks and companionship goes in the same direction.

My edition (from 1999) was a bit obsolete in 2010, but most of the monuments, sights and even recommended places are still there.

I also recommend not to follow the full trajects presented, but just use them in pieces, to make your own traject and find your own interests.
Profile Image for Carlotta Micale.
321 reviews8 followers
November 23, 2021
Mi sono lasciata accompagnare a Venezia da questo libro, e ne ho seguito i vari itinerari. Che bella idea, che bel libro.
Gli itinerari sono ben pensati e ben scritti, farsi accompagnare per la città da Corto Maltese e dal suo autore è piacevole, e non solo abbiamo l'occasione di scoprire dettagli e angoli nascosti, ma anche viverci la città in un modo completamente diverso, poichè nell'itinerario sono proposti anche locali, bar, ristoranti, enoteche in cui fermarsi per una pausa durante la camminata.
Questo libro è un piccolo gioiellino, per tutti gli amanti della città di Venezia, ma anche per chi non la conosce affatto e vuole iniziare a scoprirla attraverso l'occhio artistico di Hugo Pratt.

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Profile Image for Svalbard.
1,139 reviews66 followers
November 16, 2020
Due amici ed allievi di Hugo Pratt hanno deciso di scrivere questa guida dedicata alla Venezia amata e vissuta dal Maestro. Vengono proposti alcuni itinerari al di fuori degli abituali percorsi turistici, con numerose curiosità storiche e monumentali che di solito al turista tradizionale tendono a sfuggire. Il tutto, ovviamente, illustrato con disegni di Pratt, che mostrano gli scorci più significativi degli itinerari. Vi sono anche le menzioni di numerosi locali dove fermarsi a mangiare e bere, ma recensioni lette in giro dicono che purtroppo molti di questi hanno chiuso (la prima edizione del libro è del 2009).

L’utilità pratica del libro la devo ancora mettere alla prova; la lettura è comunque molto interessante e stimolante. Mi spiace solo per una grave imprecisione storica (e temo che ve ne potrebbero essere altre): viene affermato che gli ultimi templari vennero sgominati nell’assedio della fortezza francese di Montsegur, cosa che è platealmente sbagliatissima visto che a Montsegur caddero gli ultimi albigesi, che con i templari (molto posteriori nel tempo) non avevano nulla a che fare.

Un altro fastidio l’ho provato quando gli autori danno notizia di una libreria francese a Venezia che ha una vetrina piena di opere di Pratt, e ne parlano come di una cosa commerciale e deprecabile. A me non pare proprio, anzi; Pratt è notoriamente amatissimo in Francia, tanto che molti fancesi sono convinti che sia francese egli stesso (io stesso ricordo la bellissima Librairie de la Mer, al Port-vieux di Marsiglia, piena zeppa di libri di Pratt) e questo omaggio mi pare una cosa ammirevole e apprezzabile.
Profile Image for Emanouela Krasteva.
96 reviews1 follower
August 11, 2025
I will never visit Venice without this guide in my hand, mark my words!
Written by the legendary Italian comic book artist Hugo Pratt, best known for creating the iconic Corto Maltese adventure series, it shares his personal recommendations from the perspective of a true Venetian local.

The travel guide is divided into seven carefully curated itineraries, each a “door” to a distinct thematic walk across the old city; for example, the Oriental Door, the Sea Door, the Love Door, and more. Each itinerary features a handy map right at the start, so yes, I finally ditched my phone and experienced Venice without being glued to Google Maps like so many tourists I ended up stuck with at picturesque dead ends.

What makes this book truly special is that it reveals curious facts about seemingly unremarkable buildings and landmarks (the kind of details you’d normally need a full-time private tour guide to discover). Pratt offers fascinating historical and artistic context, and his directions lead you deep into a quieter, less-touristy version of Venice.

And about the food: if you think Venice’s cuisine is disappointing, you've clearly been to the wrong places. Thanks to this guide I found so many fantastic osterias and cicchetterias.

Sadly, I only managed to follow one of the seven itineraries (I stumbled upon the book on the third day of my holiday). If you visit any bookshop in Venice, you’re likely to find it. Corto Maltese is hugely popular in Italy, and his unforgettable face seems to appear everywhere if you dare to stray beyond the yellow tourist signs pointing to the Rialto Bridge.

It’s just a shame that none of Pratt’s Corto Maltese adventures have yet been translated into English. Otherwise, I would have bagged a comic book on the spot.
Profile Image for Dragan Nanic.
537 reviews10 followers
October 26, 2020
Nikako ne bi trebalo da mi se svidi ova knjiga - ko bi uživao u uputstvima poput: pođite ovom ulicom, skrenite levo u ovu ulicu, zatim skrenite desno u tu ulicu, obratite pažnju na ovaj detalj, nastavite preko mosta, skrenite u ovu ulicu, tu je bilo to i to..., pri tom svako malo ime ulice ne može da se nađe na Google-u a na marginama je više restorana i restorančića koji takođe dobrim delom nisu aktuelni više. Pri tom je mali format sa crno-belim ilustracijama na kojima često ne mogu da se vide detalji.

A opet, sviđa mi se. Da li zbog toga što usled korone ne može da se putuje, da li zato što sam dva puta bio u Veneciji, ali oba puta samo na dan, da li zbog istorijskih detalja koji više raspiruju maštu nego što su iscrpni, da li zbog Korta koji se svuda provlači, da li zbog Google Street view-a koji delom dočarava sve te uske ulice i prolaze, vodu ispod i pučinu iza... Da li zbog toga ili zbog svega, sviđa mi se :)

I želim da odem još jednom. Sa ovom knjigom u zadnjem džepu!
Profile Image for Stefanos.
119 reviews
October 28, 2024
This is a travel guide to Venice, but is different than the usual ones. You won't find the opening hours of the museums or a plan with the stops of the boat-taxis; you won't find a chronological history of Venice, a review of special accommodations or a guide into Doge's palace. What you will find, though, are seven walking itineraries, described in detail and beautifully illustrated by Hugo Pratt, which will tell you the story of Venice's streets, its neighbourhoods, its people, its customs, its soul.

So, it's not the correct book for every visitor of Venice, but for the ones that want to experience the special mystical and romantic aura of this unique place, this is it. And if you accompany it with Hugo Pratt's comic "Corto Maltese: Fable of Venice", even better.

Practically speaking, during our visit we didn't need another guidebook. A small map was more than enough and on the topic of restarurants and bars, there are plenty of recommendations in the book for places to stop along the suggested itineraries.
Profile Image for Juan.
Author 29 books40 followers
April 5, 2022
No es otra cosa que una guía de Venecia desde el punto de vista de un veneciano, Hugo Pratt, el creador de Corto Maltés. Una serie de “puertas” o paseos por Venecia y otros lugares en su laguna, con muchas curiosidades, historias, misterios, y vivencias de Hugo Pratt y sus amigos. La visión de Venecia es vital, festiva, cultural, y una con la que se puede sentir uno más identificado que con la enumeración de elementos arquitectónicos o la lista de los 120 dogos.
Sólo hay una foto, y la mayoría de ilustraciones están hechas por el propio Hugo Pratt y sacadas de las páginas de Corto Maltés. En las páginas se unen los lugares y personajes ficticios del cómic con la propia Venecia, hasta que acabas fusionando esa Venecia mitológica y la real.
En resumen, un libro sumamente recomendable, más un libro de viajes que una guía.
11 reviews
September 18, 2025
The routes that the book follows are dope, super cool, troppo interessante.

Un grande libro, proprio bello. La storia veneziana discusso' nel librl e molto interessante, molto approfondita. I percorsi che sono descritti nel libro attraversano i canali e le strade piu storiche e interessante della Venezia, e i racommandazioni dentro il libro somo eccelenti. abbiamo mangiato o preso una bibita a tanti dei cafe e ristoranti discussi nel libro, e è sta incantevole a ogni posto.
185 reviews4 followers
February 6, 2018
Camminando tra le favole...
Ho scoperto che esistono ancora angoli in cui risplende una antica venezia... in cui i sapori, gli odori, ricordano tanti luoghi e nessuno in particolare... cerca tra gli itinerari consigliati e vedrai l'ombra di un marinaio di ventura che entra in una calle nascosta.
Profile Image for Sara.
204 reviews3 followers
June 20, 2021
Meraviglioso. Ho già seguito alcuni dei percorsi suggeriti attorno a Venezia. Molto interessante.
Profile Image for Chiara Graziani.
56 reviews
September 4, 2023
Incredibile la quantità di nozioni storiche e artistiche presenti in questo piccolo gioiellino. Vi permetterà di vivere Venezia in maniera differente dal solito, consiglio assolutamente!
Profile Image for Pedro Carrillo.
71 reviews2 followers
Read
March 11, 2023
Viajar educa, pero quien parte mono, regresa mono.

Más de un bumerán no regresa. Elige la libertad.

Porque el sueño más real es aquel más distante de la realidad, aquel que vuela solo, sin necesidad de velas no de viento.

Cuando un rayo de sol, desde un cielo cubierto, cae en una calle- juela mísera, poco importa lo que toque: un cuello de botella roto por el suelo, un cartel desgarrado en una pared, o el lino dorado de la cabeza de un niño. Trae luz, trae encanto, transforma y transfigura.

Quizá deberíamos conceder a la naturaleza humana una instintiva necesidad de trasladarse, un impulso de movimiento en el sentido más amplio. El propio acto de viajar contribuye a crear una sensación de bienestar físico y mental.

¡Venecia sería mi fin!
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Romain.
935 reviews58 followers
October 23, 2015
Ce guide de voyage sort des sentiers battus au sens propre comme au figuré. On ne peut être qu'enthousiaste à l'idée de parcourir une ville accompagné d'un guide conçu selon un axe résolument différent — on est bien loin du moustachu à sac à dos du guide du routard. Ici c'est caban, pantalon blanc et créole. Corto est mis à toutes les sauces mais, pour une fois, c'est légitime. Non seulement, Venise est au centre de l'album Fable de Venise mais aussi et surtout, son créateur Hugo Pratt est vénitien. Venise a marqué l'oeuvre du grand voyageur et c'est précisément sous cet angle que les auteurs ont souhaité nous faire découvrir la ville. Tout au long des sept ballades (couvrant les 6 quartiers de Venise plus les îles) qui nous sont proposées, ils vont pointer du doigt les innombrables détails et symboles mystiques et religieux qui parsèment la cité des Doges. Chacune décrit un itinéraire s'écartant, autant que possible, des parcours classiques. Ils sont jalonnés de points d'intérêt bien évidemment illustrées par les dessins du maître. Ce procédé est loin d'être anecdotique car il met en lumière des détails accentués par l'auteur qui passeraient inaperçus sur des simples photographies — je pense notamment aux inscriptions se trouvant sur l'épaule du lion grec gardant l'entrée de l'arsenal.
Même s'il est parfois difficile de suivre les itinéraires dans ce véritable labyrinthe — c'est vrai que je n'ai pas un grand sens de l'orientation —, ça en vaut la peine et vous ne tarderez pas à récolter les fruits de vos efforts. Si vous êtes en quête de restaurants et de boutiques, passez votre chemin, si vous préférez flâner et découvrir la ville, suivez Corto dans le dédale des ruelles de la sérénissime.

Il est à noter que cette très bonne initiative conjointe entre un spécialiste de la BD (Casterman) et un spécialiste du tourisme (Lonely planet) existe pour d'autres villes: New York, Bruxelles et Rome. http://www.aubonroman.com/2011/02/ven...
Profile Image for Niki Costantini.
245 reviews21 followers
August 3, 2016
Una lettura meravigliosa. Nella mia libreria da diversi anni, cominciato, abbandonato, ripreso, iniziato negli ultimi giorni e terminato nel giro di dodici ore, è stato l'ennesimo viaggio fantastico in una città che amo.
Un libro prezioso che non è solo una guida attraverso itinerari insoliti, ma una vera e proprio mappa del tesoro in una città che è un labirinto quadridimensionale, dove spazi, volumi e tempo si fondono in un tutt'uno di grande suggestione.
Da apprezzare anche la leggerezza dei suggerimenti su dove sostare per spuntini e cichetti appetitosi perché se è vero che spirito e fantasia vanno costantemente nutriti, questo è ancora più vero per il corpo, sottolineando, se mai ce ne fosse bisogno, che osterie e bacari sono parte di Venezia e del suo fascino.

Da portare sempre con me ad ogni nuova visita.
Profile Image for Christiane.
756 reviews24 followers
October 23, 2015
I highly recommend this book to people who have some time to spend in Venice, have seen all the major sights and now want to get off the beaten track and explore lesser known areas and hidden gems.

There are seven well-described itineraries, interesting anecdotes about people and places and plenty of drawings by Hugo Pratt.
Profile Image for Filipa.
38 reviews
April 21, 2014
Livro interessante em que podemos fazer os percursos indicados pelo escritor. Levei o livro comigo para veneza mas o tempo foi pouco para os percursos indicados com muita pena minha, mas consegui deliciar-me com as ilustrações do mesmo..
Profile Image for Canard Frère.
255 reviews4 followers
July 30, 2011
Guide de promenade dans Venise joliment fait et truffé d'anecdotes, pas mal du tout pour avoir un nouveau regard sur la ville.
Profile Image for Etnagigante.
99 reviews1 follower
Read
April 30, 2017
Due amici di Hugo Pratt raccontano Venezia rievocando le passeggiate assieme al Maestro Hugo Pratt e col l'aiuto di Corto Maltese a farci da guida ci fanno immergere nella città lagunare, attraverso calli e campielli, in percorsi fuori dal turismo di massa.
Una guida interessante per chi non conosce Venezia e un piacevole ricordo per chi ha avuto la fortuna di esserci stato. Per me è stato un meraviglioso tuffo nei ricordi, ritrovando luoghi, odori e sensazioni.
Profile Image for Roberto M.
62 reviews2 followers
October 13, 2017
E' senz'altro interessante seguire gli itinerari di Venezia proposti da questa guida, ma l'operazione è comunque furbetta e ambigua. I due autori, collaboratori e amici di Hugo Pratt, mescolano in modo molto disinvolto i luoghi amati dall'inventore di Corto Maltese, i suoi itinerari consueti, con indicazioni loro, inserite in modo tale che sembrino comunque legate al maestro Pratt mentre così non è. Sarebbe stato più onesto raccontare le passioni e gli itinerari di Pratt corredandoli con informazioni chiaramente aggiuntive, strutturate in box separati o comunque distinte con opportuni accorgimenti grafici.
Profile Image for Javier HG.
256 reviews4 followers
March 25, 2018
Ésta es una de las mejores guías de viaje que he usado. Muchas veces el problema que tengo con las guías de viaje es que los intinerarios no están bien descritos. Me explico: sí, te explican qué recorrido hacer, yendo de este sitio a áquel, pero no te hacen disfrutar del paseo. No te explican que al lado de esan catedral hay un magnífico restaurante o que en esa calle nació un personaje famoso. Al menos yo no me he encontrado guías así.

"La Venecia secreta de Corto Maltés" es todo lo contrario. Es una guía de viajeescrita a lo largo de siete recorridos por toda Venecia. En la descripción de esos recorridos los autores no escatiman detalle. Casi cada edificio que os encontréis será descrito, logrando unir historia, arquitectura y leyenda. No, no es un libro de ésos que os dice el número de teléfono del Consulado o el precio de los hoteles, y aún así es IMPRESCINDIBLE si váis a Venecia.
Displaying 1 - 24 of 24 reviews

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