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Mientras dan las nueve

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El estudiante Stanislau Demba recorre las calles de una Viena fantasmal en una fuga desesperada, perseguido por el reloj del campanario que en breve dará las nueve, y topándose con una sucesión de enigmáticos personajes. ¿De qué huye el joven Demba? ¿Por qué oculta celosamente sus manos? ¿Por qué pueden resultar fatídicas las nueve campanadas? Magistral conjugación de thriller y novela fantástica, Mientras dan las nueve es una deliciosa joya literaria que fascinó a Alfred Hitchcock, que se inspiró en varias de sus escenas para una de sus primeras películas.

216 pages, Paperback

First published January 1, 1918

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About the author

Leo Perutz

36 books136 followers
Leopold Perutz was an Austrian novelist and mathematician.

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Displaying 1 - 30 of 82 reviews
Profile Image for Vit Babenco.
1,785 reviews5,792 followers
February 16, 2022
Between Nine and Nine is a mystical tale – expressionistic and ironic…
Reality and our perception of reality…
It’s nine o’clock in the mornings and Stanislaus Demba, an honest and intelligent student, appears before the grocery shop…
Demba, before he decided to come in, passed by the door three times and every time he sheepishly glanced inside. He seemed to be looking for someone. And the way he entered was very odd as well – he pressed the doorknob not with his hand but with his elbow and then he tried to open the door with his right knee, which he at last managed to do after a few attempts.

Stanislaus keeps behaving strangely all day long… He doesn’t understand what is really happening… He doubts in everything… And often things aren’t exactly what they seem to be…
“Perhaps in this moment I am being driven by ambulance through the streets, or perhaps I am still lying in the garden under the walnut tree with a broken back and cannot rise, and am seeing the last faces and visions…”

When at sundown we look at the richly coloured horizon and feel sad, what is the cause of our sadness?
Profile Image for Amaranta.
588 reviews261 followers
October 7, 2018
“Ci sono persone che la libertà non rende felici…solo stanche” .
Chi è Stanislaus Demba? E perché si comporta in maniera così strana per dodici ore della sua giornata?
Perutz crea un personaggio bislacco, a tratti buffo, simpatico per certi versi ma in alcuni momenti che si rende odioso ai suoi interlocutori, strano, intelligente, fortunato e sfortunato allo stesso tempo. Lo seguiamo per tutto il giorno e ci affanniamo con lui alla ricerca spasmodica di una “ felicità” che si rivelerà vuota per lui. Una città, Vienna, che lo avvolge, con le sue fiammelle tremolanti e le sue pozzanghere, il suo tempo piovoso e grigio, fra giardini, scalinate e piazze.
Una riflessione sulla libertà, sulla costrizione del corpo che a volte può diventare costrizione di anima, pensieri e mente. Quanto può influire nei comportamenti di un uomo? Quanto di tutto quello che succede nel mondo potrebbe essere evitato per poco?
Una lettura intensa che avvolge il lettore in un climax fino alla fine.


Profile Image for Dagio_maya .
1,108 reviews351 followers
September 30, 2019
«Ci sono persone» disse Demba «che la libertà non rende felici, Steffi. Solo stanche».


” Chiunque racconti questo romanzo a chi non lo ha letto dovrebbe impegnarsi, per puro fair play, a non dare subito la risposta. Ma potrà tranquillamente assicurare al suo ascoltatore che di rado la tensione è stata così palpabile in un libro.”

Ecco cosa c'è scritto in quarta di copertina: impossibile parlare di questa storia senza svelare e rivelare e, dunque, togliere il piacere di fare una meravigliosa lettura.
Confermo che le cose stanno proprio così.

Devo, pertanto, essere ermetica e allo stesso tempo invogliare chi non lo abbia già letto, a trascorrere dodici frenetiche, esilaranti (ma anche commuoventi) ore con Stanislaus Demba: enigmatico precettore che si catapulta da una casa all'altra in una corsa frenetica nella Vienna dei primi novecento.
Una corsa contro il tempo: dalle nove alle nove.
Un segreto da difendere.
A tutti i costi anche se questo dovesse comportare...

No!
Basta! Non dirò nient’altro e...

«Non continui a fare domande. Non se lo può immaginare? Finirà col farmi arrabbiare con la sua dannata mancanza di fantasia...»

E con questo libro Perutz scavalca di parecchie posizioni la mia personale classifica autori (ed era già piazzato bene dopo la lettura de "Il cavaliere svedese"!).
Profile Image for  amapola.
282 reviews32 followers
May 11, 2018
Sorprendente e beffardo

Vienna, inizio Novecento. Muovendoci tra negozi, panchine del parco e bar, assistiamo per dodici ore alle vicende (assurde, tragicomiche, grottesche) di Stanislaus Demba, uno studente dai comportamenti sospetti: cosa si nasconde dietro le sue stramberie?
Dapprima prevale la curiosità, che poi – nel crescendo incalzante della narrazione – diventa impazienza, agitazione. E quando a un certo punto il mistero si chiarisce e scopriamo la causa del suo comportamento, allora assistiamo, con una vaga sensazione di impotenza, al progressivo sgretolarsi di amori, amicizie e della stessa sua identità in un finale sorprendente e beffardo.

A questo punto mi sarebbe piaciuto mettere il link di un walzer di Strauss, ma Perutz, poco prima della fine, si preoccupa di farmi sapere che Stanislaus sente provenire da un grammofono in lontananza questa musica, e io non ho scelta

https://youtu.be/o962BuYmYLE
Profile Image for Grazia.
504 reviews218 followers
June 15, 2018
Solo i libri son, per così dire, liberi come l'aria

Un romanzo davvero inconsueto.

Parte come un giallo, un racconto che ha del kafkiano, che nello sviluppo risulta ad un certo punto un po' ripetitivo e ossessivo. Ossessivo come il suo protagonista Stanislaus Demba, incomprensibile nei comportamenti, accidioso e pure un po' antipatico.

Avrei detto lettura d'intrattenimento.
E invece. Tutt'altro. Siamo dinnanzi ad una metafora sulla condizione dell'uomo. Sulla delusione dell'uomo. Sulla fine di tutti i suoi sogni e le sue illusioni. In primis la libertà. Ma anche l'amore. E la giustizia. E il sentimento che coglie e che ben descrive è l'impotenza, l'essere con le mani legate, l'impossibilità di cambiare le cose, nonostante il dibattersi quasi frenetico dell'uomo.

"Il castigo è follia. È l’uscita di sicurezza a cui gli uomini danno l’assalto quando si diffonde il panico. È il castigo ad avere la colpa di ogni crimine che viene o che verrà commesso». ... « Che l’umanità abbia il potere di castigare, è questa la causa di tutta l’arretratezza spirituale. Non ci fossero castighi, si sarebbero già da tempo trovati i mezzi per rendere i crimini impossibili"

Impossibile non fermarsi a riflettere davanti allo scoramento di questo scrittore che come Zweig ha vissuto lo sconcerto e l'impotenza degli uomini della fine dell'Impero Asburgico. Zweig rende bene tale clima con l' autobiografico "mondo di ieri", Perutz incisivo e parimenti raffinato con questo straniante e amaro racconto.

Un libro che meriterebbe una rilettura per coglierne a pieno le metafore.
Profile Image for Roberto.
627 reviews1 follower
August 7, 2017

"Ci sono persone che la libertà non rende felici, solo stanche"

Tanto fare e tanto girare, sempre in ansia, sempre in agitazione, sempre aspettandosi qualcosa. Ma il nostro destino forse è già segnato? Non possiamo cambiare nulla di quello che deve essere?

Un libro strano questo di Leo Perutz. Un libro che si avvolge in sé stesso e che mi ha lasciato interdetto a pensare e ripensare a ciò che ho letto (e continuo tuttora a rimuginarci!).

Semplice, ironico, strambo, realistico, ossessionante, folle. In ogni caso tutt'altro che banale!
Profile Image for Ubik 2.0.
1,073 reviews294 followers
June 29, 2018
Stanislas D.

“Alquanto bizzarro” questo romanzo di Perutz è la sensazione che suscitano i primi capitoli ma alla fine, ad uno sguardo retrospettivo, il racconto si rivela legato da una progressione ineluttabile ed architettato con geometrica precisione: è la parabola, scandita nell’arco di 12 ore, della vita dell’ineffabile Stanislas Demba, uno dei tormentati personaggi che la narrativa mitteleuropea ci offre, non tanto diverso dal più noto e quasi contemporaneo Josef K.

“Dalle nove alla nove” si articola in due metà ben distinte, non perché la vicenda subisca un’oggettiva virata degli eventi, ma perché l’autore, con trucco geniale di sceneggiatura, capovolge il nostro punto di vista, dapprima identificato con lo sguardo sorpreso, diffidente e preoccupato degli interlocutori di questo individuo dal comportamento misterioso, imprevedibile, contraddittorio e folle, forse pericoloso.

Poi, dopo la rivelazione a metà libro (cui è impossibile accennare senza rovinare con uno spoiler buona parte del piacere e del divertimento di questa lettura) siamo indotti ad assumere con crescente partecipazione la prospettiva dello sciagurato Stanislas e dei suoi molteplici tentativi, tanto ingegnosi quanto avversati dalla malasorte, di sfuggire a un destino beffardo e inesorabile.

Ma ciò che è almeno altrettanto interessante in questo romanzo è la successione di quadri della Vienna di inizio ‘900 che si aprono ad ogni capitolo evocando ai nostri occhi ambienti tipici minuziosamente descritti: dalla bottega della pizzicagnola al polveroso ed operoso ufficio commerciale, dal caffè dove gli agenti di Borsa fanno colazione all’immancabile giardino pubblico: in tutti gli angoli tranquilli dove placidi (e sovente un po’ stolidi) cittadini viennesi sono intenti alle loro occupazioni quotidiane e alle conversazioni ordinarie, irrompe ogni volta il signor Demba come un ordigno anarchico a sconvolgere un esterrefatto contesto borghese.

Nello stile del racconto spiccano un ritmo incalzante ed un continuo mescolarsi di toni, adottato altre volte da Perutz ad esempio in “Il maestro del Giudizio Universale”, dal grottesco al drammatico, dal thriller fino a momenti di umorismo che a volte sfiorano la “pochade” come nel tragicomico prefinale nella saletta del ristorante, una scena in crescendo dove tutti gli astanti si affannano in preda al panico per la presenza di un’inesistente rivoltella.
Profile Image for Sandra.
964 reviews334 followers
February 26, 2014

"Con le mani sbucci le cipolle…. Con le mani tu puoi dire di sì….”



Mi si scusi la blasfemia dell’accoppiamento di Perutz con la canzone di Zucchero, ma nel corso della lettura quante volte ho riflettuto sull’importanza dell’uso delle mani per gli esseri umani; senza che ce ne rendiamo conto, la nostra esistenza si svolge “normalmente” attraverso la manualità, per mangiare, per bere, per pregare, per salutare, per vestirsi, per lavorare, per accarezzare il nostro amore…. Eppure Stanislaus Demba, studente di lettere viennese, senza un soldo e con il solo desiderio di trascorrere una vacanza a Venezia con Sonia, che invece lo preferisce ad un altro più ricco di lui che le paga il viaggio (disinteressata la ragazza!), nelle sue disavventure tragicomiche di una giornata in giro per la città alla ricerca del denaro per il viaggio, piene di malintesi e fraintendimenti esilaranti ma dall’esito drammatico, ha capito una cosa: “Per entrare in possesso di denaro non servono le mani!”
Chi ci aveva mai pensato? Una sola attività, quella più pragmatica ma anche quella che da semplice attività per la sopravvivenza si può trasforma in un’avida scalata al successo con aspetti anche patologici, quell’attività che contraddistingue l’uomo sia quale onesto lavoratore sia come criminale, è l’unica attività per la quale non sono necessarie le mani, rivelandosi quella meno “umana” e più artificiosa che vi sia.
Ci sono altri aspetti che emergono da questo libro davvero incantevole, frizzante e malinconico insieme, con un epilogo tragico e bellissimo che sempre riguarda le mani di Stanislaus Demba, e in verità la vita e la morte di ogni essere umano. Non posso esimermi dal consigliarne la lettura, credetemi.

http://www.youtube.com/watch?v=I6HnHN...
Profile Image for Julio Bernad.
487 reviews196 followers
February 12, 2025
Podéis escuchar un comentario más desarrollado en el programa de Gabinete de Curiosidades Las 10 mejores novelas leídas en 2024: https://go.ivoox.com/rf/139787399

Leo Perutz es un autor que pertenece a esa extraña y casi desconocida escuela del fantástico centroeuropeo, un género ambiguo asiduamente cultivado durante la primera mitad del siglo XX y que englobaba a obras que fácilmente podrían encuadrarse dentro de la ciencia ficción o la fantasía sin llegar a caer dentro de ninguno de los dos géneros por completo. A esta escuela se adscribirían escritores tan variopintos como el esotérico y cabalístico Gustav Meyrink, el ya mentado Perutz, su incondicional admirador y contemporáneo Alexander Lernet-Holenia, y en menor medida Stefan Zweig o Arthur Schnitzler, no por falta de talento sino por las pocas y tímidas incursiones que hizo dentro del género el primero y a que la atmósfera fantástica de que proveía el segundo a sus historias venían más del onirismo y el psicoanálisis freudiano que de la intrusión de lo maravilloso en lo ordinario. De todos los autores que he mencionado no temo equivocarme al sentenciar que, salvo Zweig, que ignoro por qué ha gozado de tanta popularidad en España, están prácticamente olvidados; ni siquiera que Kubrick hubiera llevado al cine su Relato Soñado ha servido para rescatar a Schnitzler, y eso que es el padre de la técnica de flujo de conciencia; y si se recuerda a Meyrink es por la decepción que se llevan los amantes del horror gótico cuando descubren que el único golem que se oculta en Praga es el del título de la novela. Así de implacables y arbitrarías son las mareas del tiempo.

Porque Perutz fue muy famoso en su época, un escritor admirado y muy popular entre el amplio público gracias a sus novelas cargadas de aventura y suspense. Además, con padrinos de la talla de Borges una vez muerto, que siempre tuvieron efusivas palabras para con su obra. Pero claro, para entonces Perutz quedó como eso, como un escritor para escritores; es decir, un invisible relegado a las entrevistas, conferencias o textos literarios de otros escritores más famosos o, por el momento, más vivos. Dado que yo no soy escritor pero sigo vivo, que sea esta reseña mi homenaje a Perutz y mi fútil tentativa de darlo a conocer.

Mientras dan las nueve es una novela perfecta por su sencillez, una clase magistral sobre como con los mínimos elementos puede crearse una historia de suspende que inicia su crescendo a las pocas páginas para detenerse solo al llegar los últimos párrafos, que golpean al lector con la fuerza de un rifle recién disparado. Mientras dan las nueve es de esas historias que no se pueden contar sino que hay que descubrir, porque hablar de su trama es romper su magia e impedir que el lector experimente las tribulaciones de Stanislau Demba con ojos virginales.

El estudiante Stanislau Demba, un ser antipático, nervioso y de temperamento bilioso, recorre las calles de Viena con sospechosa celeridad y aire furtivo. Quien vea a Demba verá a un joven desagradable de aspecto y de maneras aún más desagradables, un hombre presa de una extraña agitación ¿De qué o quién parece ocultarse el joven estudiante? ¿Quién o qué le obliga a medir cada movimiento y a dirigirse con una discreción rayana en la paranoia? ¿A dónde se dirige esquivando todo y a todos? No seré yo quien lo diga. Dejad que sean las acciones de Demba y sus encuentros con la variopinta fauna vienesa las que esclarezcan este misterio. Si con esto no tenéis ganas de saber más es que estáis huecos por dentro.

¿La única pega? ¡Qué acaba demasiado pronto!
Profile Image for FerroN.
138 reviews25 followers
October 21, 2022
Uno strano giovane si aggira per Vienna; è Stanislaus Demba, ingegnere senza lavoro e insegnante nel tempo libero. Strambo, erudito, scostante e irascibile, il suo modo di porsi sorprende, sconcerta e lascia interdetto chiunque lo incontri («Perché parla di cose di cui non sa nulla, delle quali non pensa nulla e per le quali non prova nulla? Le parole che dice nascono già morte e puzzano di carogna non appena escono dalla sua bocca»).
Ma se Demba è il tipico sconosciuto antipatico e insolente che lascia di sé un ricordo fastidioso, dietro le facciate eleganti e distinte esibite dai suoi interlocutori si nasconde una selva di grigi e mediocri vanitosi, millantatori, arrivisti, ladri e opportunisti; una serie di personaggi che, sia pure involontariamente, si trovano a ostacolare il suo affannoso scorrazzare da un capo all’altro della città. Le sole persone pronte ad aiutarlo si rivelano il suo compagno di stanza Oskar («Sei corone gliele posso dare subito». / «Sei corone? Me ne servono duecento».) e la cara amica Steffi, alla quale decide di spiegare la sua reale situazione.
Da qui in avanti si comincia a comprendere l’origine degli strani comportamenti; il punto di vista del racconto passa dalla parte di Demba, che così diventa il più simpatico degli antipatici.

“Dalle nove alle nove” crea l’ansia dei sogni in cui si vorrebbe fuggire da un pericolo incombente ma le gambe rifiutano di muoversi, di quelli in cui ci si sveglia sempre nella medesima situazione, o i sogni in cui non si riesce mai a raggiungere la superficie per respirare. Le diverse scene sono forse un po’ ripetitive (e magari prevedibili nel loro esito), ma il mistero è avvincente e i dialoghi sono talvolta strepitosi. Divertimento garantito, ma con un sottofondo amaro.
Profile Image for Max.
276 reviews523 followers
February 12, 2023
Ein kurzweiliger Episodenroman, der von rasanten Handlungspunkten dominiert wird, die sich aus einer bestimmten Ausgangssituation ergeben.

An die großartig vielschichtigen ersten Kapitel schließen sich etwas blassere Episoden mit wechselndem Personal und jeweils zu überwindendem Problem für den Protagonisten Demba an. Hätte ich den wunderbaren Ibsen-lesenden Männermagneten oder die beiden an Hasch interessierten Sprachforscher noch einmal im Roman entdeckt, es hätte mich sicher begeistert. Hier ist der Roman groß: witzig und gleichzeitig anspielungsreich, tiefgründig und rätselhaft.
Wenn Demba sich dann aber im Cafe von dicken Bücher-Schinken umstellen lässt, um seinen Schinken mit Ei ungesehen verspeisen zu können, ist das ein Sketch-Humor, der mich nicht ganz erreicht.

Ich las es gern, es enthält lustige Einfälle und eine vielversprechende Dynamik, aber Figuren-Tiefe oder eine erzählerische Einheit konnte ich nicht recht erkennen. Auch das Prädikat des "phantastischen" Romans erscheint mir hier reichlich strapaziert, vielmehr empfand ich das Ende als konstruierte Hilfssetzung.

Den angepriesenen Wiener Meister-Erzähler konnte ich hier noch nicht sehen, daher versuche ich es mit einem weiteren Buch: Der schwedische Reiter.
Profile Image for Bern.
90 reviews1 follower
August 30, 2020
3,5'tan 4. Perutz'un okuduğum diğer kitaplarına kıyasla daha vasat kalmış, ama bu bir insanın nafile çabalarını anlatan trajikomik bir kitap. Kısıtlı da olsa dönemin kadın-erkek ilişkileri, toplumsal yapı, entelijansıya hakkında ipuçları vermenin yanı sıra, tali olarak özgürlük kavramını ele aldığından, okunabilir.
Profile Image for Barbaraw - su anobii aussi.
247 reviews34 followers
January 15, 2018
Grande racconto dove l'eleganza della scrittura tornita, accurata, leggermente rétro si sposa con il ritmo moderno del suspense. Messo di fronte ad una scadenza 12 ore (seguendo l' unità di tempo del teatro classico che coglie il protagonista al momento culminante della sua crisi) il disperato Stanislau Demba si agita per liberarsi da una condizione nella quale sprofonda sempre di più, ad ogni tentativo, con una scansione metronomica di fatti, incontri, personaggi, siparietti, situazioni perfettamente incastrate nello loro svolgersi dove incontriamo una bella varietà umana dal commerciante generoso, al pensatore distratto, al giocatore accanito, in una successione sempre rinnovata.
Così, il lettore dapprima è sgomento, chiedendosi che diavolo avrà mai quell'uomo dal comportamento strambo, poi, dopo una sequenza di indizi, Perutz svela lo stretto necessario per poter continuare a trascinarci, insonni, da un capitolo all'altro, perché non possiamo aspettare oltre, vogliamo sapere, vogliamo capire, e, quando capiremo, sarà ancora una sorpresa...
Vi è ,sì, sentore di Kafka nelle torbide atmosfere, vi è l'assurdo, quello che non ci fa sorridere, quello di alcuni dialoghi beckettiani, vi è l'impotenza, vi è un bel briciolo dell'ironia mittleeuropea, vi è la maestria di un Edgar Allan Poe, e mettiamoci anche la concezione dell’amore alla Proust, quello che dopo i tormenti della gelosia e le pazzie della passione, al risveglio dall’ubriacatura d’amore, ci fa dire: “ non era nemmeno il mio genere…”,un cocktail davvero prezioso.
Nulla si può svelare di questo testo ai futuri lettori, sarebbe un crimine; ma se è una parabola, allora, quale miglior immagine di privazione della libertà?
Profile Image for Tijana.
866 reviews287 followers
Read
August 14, 2016
Najžalosnije kod bilo kakvog prikaza Peruca jeste što istovremeno treba izbegavati spojlere kao kugu i objašnjavati kako spojleri postoje jer je u obrtima i preokretima sva čar.
Ali dobro, ovo je jedan od baš ranijih (i umereno slabijih) Perucovih romana i prilično je poznat, pa... evo, imate dva spojlera, jedan mali i jedan znatno veći, pa vi vidite.
mali:

Znatno veći tj. dramatično veći:


Dvostruki problem za koji ova knjiga nije kriva: a) Peruc je slične motive kasnije mnogo bolje obrađivao b) ova dva konkretna spojlera obradili su osim Peruca, do danas, svako i njegova tetka, sve ćete provaliti unapred i biće vam manje zabavno, eto ko meni :|
Profile Image for Ferda Nihat Koksoy.
518 reviews28 followers
October 4, 2020
Konusu hakkında açıklama yapmadan ve bu nedenle de gözkamaştırıcı bir kurguya sahip bu romanı okumanın zevkini ortadan kaldırmadan gerçek fikirleri yazmak çok zor; gerçek bir ustalık ve zeka eseri olan roman, aynı zamanda ayrıntılarında felsefik bir toplum eleştirisi (sınıflar arası ilişkilere, tüketim toplumuna, para karşısında insanların hallerine).

Para bulmak için on iki saat boyunca şüpheli davranışlarla koşturan Stanislaus Demba'nın, saçma, trajikomik olaylarını polisiye dinamizmi ve merakıyla izlerken, roman ilerleyip sır anlaşıldıkça çaresizlik duygusuyla birlikte aşkların, arkadaşlıkların ve kimliklerin ironik çöküşünü okuyoruz; yazar, sonuna kadar şaşkınlık ve ilgimizi dorukta tutmayı beceriyor.

Sanırım, bu büyüleyici, müthiş detay ve tespitlerle dolu, kahramanının baştan sona hiçbir arzusunun gerçekleşmediği, Kafkavari şaheseri okuyanlar, "beyinden çok kullanılan eller"i, harikulâde bir kurguyla anlatılan "özgürlüğün önemini" ve "görünmeyen zincirlerimizi" asla unutmayacaktır.

***

"Soru sormaya devam etmeyin, hayal edemez misiniz?"
Profile Image for lise.charmel.
526 reviews194 followers
March 21, 2022
Romanzo bizzarro, in cui seguiamo per un'intera giornata un personaggio che si comporta in modo bizzarro nella Vienna degli anni Venti. I personaggi che gli stanno intorno si danno via via spiegazioni diverse per il comportamento strano del protagonista (io mi aspettavo addirittura un intervento del soprannaturale, tipo Il Maestro e Margherita), fino a che non si scopre la verità a metà del romanzo.
Qui onestamente mi è scesa un po' la catena, ero molto meno curiosa di sapere cosa sarebbe successo al nostro eroe e mi sono un po' annoiata.
Tuttavia è un ottimo romanzo, che forse avrei adorato in un altro momento. Ma adesso va così.
Profile Image for Argos.
1,261 reviews494 followers
February 4, 2021
Daha önce okuduğum “Şeytan Tozu” gibi etkileyici olmasa da uslubu ve kurgusu ile iyi bir roman daha Leo Perutz’dan. Trajikomik bir olayı ince mesajlarla biraz polisiye heyecan katarak anlatmış yazar. Özgürlüğün önemi ve beynimizdeki kelepçelere dair hoş tanımlar var kitapta. Perutz iyi bir kalem.
Profile Image for Oscar.
2,238 reviews581 followers
May 1, 2014
‘Mientras dan las nueve’ (1918), de Leo Perutz, narra las peripecias de Stanislaus Demba, auténtico antihéroe, y su huida a través de las calles de Viena ante la amenaza de que el campanario dé las nueve. Al principio el lector no sabe lo que está sucediendo, ante la ambigüedad de Demba y de su encuentro ante los personajes más variopintos. ¿De quién huye Demba? ¿Por qué esa obsesión en esconder sus manos bajo el abrigo? ¿A qué viene tanta prisa? Todos estos misterios nos serán desvelados en su momento. Contar algo más de la trama sería echar a perder la novela al lector. La tensión va en aumento y es imposible dejar de leer.

Leo Perutz es muy hábil a la hora de construir la historia onírica y kafkiana de ‘Mientras dan las nueve’. Su prosa es fluida y carente de retórica, lo que hace que el ritmo no decaiga. No es casual que Hitchcock se interesase por este libro y la huida de Demba, que evoca la angustia del falso culpable, tan recurrente en su cine. El humor negro y las situaciones un tanto estrambóticas e hilarantes, también están presentes. Y es que Demba es un personaje al que las circunstancias le trascienden. Perutz no es nada previsible y cada libro suyo es una maravilla.
Profile Image for El Convincente.
286 reviews73 followers
April 29, 2024
Segunda novela que leo del autor. Me decido a leerla al enterarme de que tuvo influencia en la obra de Hitchcock (sí, se puede apreciar). Esta me parece más lograda que El maestro del juicio final, pero también me deja una sensación un tanto insatisfactoria, como de chicle sabroso que lamentablemente me han obligado a masticar durante demasiado tiempo.
Profile Image for Silvia.
303 reviews20 followers
September 12, 2023
Scrivere un parere o una recensione potrebbe rovinare il piacere della scoperta ai futuri lettori, in questo caso è fondamentale entrare nel folle girovagare del protagonista all' oscuro di tutto. Apprezzato follemente, Perutz da recuperare in toto!
Profile Image for Thoralf.
35 reviews119 followers
April 5, 2023
Neuer Lieblingsautor? Vielleicht.
Profile Image for Kaptan HUK.
99 reviews7 followers
Read
June 14, 2025
İngiliz Virgül
Zehra Aksu Yılmazer'e saygıyla başlamak istiyorum. Müsadenizle ceketin önünü ilikliyorum. Emeğinizi öpüyorum Zehra Hanım!          Dokuzla Dokuz Arasında romanında Leo Perutz okuruna ne vaat ediyor, bakalım: Küçük burjuvalar, üst sınıflar, bilim insanları, entelektüeller, kumarbazlar ve kibar hırsızlar karakterleri üzerinden kadın düşmanlığı, antisemitizm ve yabancı düşmanlığı gibi unsurların bireyin kimliği ve özgür iradesine etkisini anlatırken Viyana yaşantısının hicvini de yapıyor.          Dolu dolu bir gündem! Fakat ciddi bir sıkıntı var: Bir romanı kimlikler üzerinden kurarsanız o romanın çeviriden okuma işi yatar. Nasıl yatar?
Kimlik şive ve jargon demek. Şive ve jargonu yabancı bir dile taşıyamazsınız. Taşırsanız karakterler kartonlaşır; romanın planındaki karakterleri bulamayız.          Birbirini tanımayan Trabzon'u, Sinoplu, Kayserili, Adanalı kompartımana doluşmuş tren yolculuğundalar. Şiveler üzerine kurulu böyle bir romanı Fransızcada, İngilizcede, Malezyacada  düşünen varsa kendi bilir ama düşünemeyiz. Kimlik vurgusunda bir karakteri yerelde değil de evrenselde kurduğunuzda ancak romanda okuyabiliriz. Viyana hicvi anlatısı diyor mesela. Bu hicvi okuyabilmek o dönemin Viyana yaşantısını bilmemize bağlı. Ama hicvi insanın evrensel halleri üzerinden yaparsanız sorun yok, dünyanın bütün dillerine çevrilir, her yerinde okunur.          Toparlayalım: Stanislaus Demba, sevgilisi Sonja'nın başka bir erkekle İtalya seyahatini engellemek için para bulmaya giriştiği bir gününü sayısız karakterin yoğun diyaloglarında okumak, Viyana'dan insan manzaraları fotoğraf albümünün sayfalarını çeviriyormuşum etkisi yaptı bende.          İşin ironik tarafı, Dokuzla Dokuz Arasında'nın aklı kamaştıracak özellikte muhteşem bir çevirisi var! Güzel çeviri okumak konusunda sıkıntı yok, aralıklarla da olsa okuyoruz. Peki Yılmazer'in çevirisinde fark yaratan ne? Bire bir çeviri değil bu, Yılmazer inisiyatif almış. Kendi kelimelerini kullanmış, kendi cümlelerini kurmuş. Dahası virgüller, noktalı virgüller, ünlem işaretleri falan Türkçeydi. Güzel çevirilerde bile noktalama işaretleri yabancı dillerdendir. İngilizce virgül mü olur muş? Tabii ki tabii ki, bizim iyi çevirilerin çoğunda virgüller İngiliz işidir; eğer virgülü İngilizce mantığında yerleştirirsen metne o vakit o virgül İngiliz olur.          Yazmadan edemeyeceğim: Kitap ve Türkçe sevgisi kazandırmak adına hediyeliğe ideal bir roman.
(Bu romana yıldız veremezdim. Anlattığım sebepten 4/5 yıldız veremem. Okumasan da olur anlamındaki 3 yıldızı hiç veremezdim. Çeviri muhteşem! Kıyamam.)         
Profile Image for Theut.
1,886 reviews36 followers
February 11, 2013
Bellissimo romanzo al cui protagonista, in 12 ore (e non è un caso che la vicenda si svolga dalle 9 alle 9 vista la simbologia del numero)accadono tutta una serie di avventure tragicomiche.
Ha un brutto carattere, è villano e gretto, ma non possiamo fare a meno di essere risucchiati da quanto gli sta accadendo e provare simpatia per lui perché lo vediamo non compreso da chi lo circonda, siano estranei o conoscenti.
La scoperta della sua "menomazione" non è che una parte della sorpresa finale (nel vero senso del termine, le ultime 20 righe spiazzano).
Stanislaus Demba è un po' Joseph K. , un po' Don Chisciotte e un po' simbolo della fine di un mondo. Il tutto condito da uno stile estremamente realistico e ricco di particolari. Davvero un gioiello.
Profile Image for Caraliotiscrivo.
14 reviews
December 22, 2016
E ieri ero ancora libero, potevo fare quel che mi pareva, intraprendere qualsiasi azione. In quell'istante mi balenarono in testa progetti che per anni m'ero tenuto dentro e che mai avevo realizzati. Cose senza senso né importanza: il non avere ancora mai bevuto un bicchiere di birra con una cannuccia mi apparve come un grave peccato; dicono che ci si ubriaca, e io non l'avevo mai provato. Oppure, un'idea che avevo in mente da tempo, seguire passo dopo passo uno sconosciuto per vedere che combina, come si guadagna il pane e come trascorre la giornata. Oggi avrei potuto sedermi su una panchina dello Stadtpark, in cerca di qualche avventura o spaventare una ragazza con una folle storia inventata... tutto questo mi passò per la testa, tutto questo ieri avrei ancora potuto farlo, cose insignificanti, certo, ridicole, ma era la libertà. E mi resi conto di quanto, nonostante tutta la mia povertà, fossi ricco, perché ero padrone del mio tempo. Compresi chiaramente, come mai prima d'allora, cosa significasse "libertà".
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467 reviews56 followers
May 26, 2020
Opera non semplicissima da inquadrare, su molti livelli.
Opera ricca di spunti di riflessione, su molti livelli.

Dodici travagliate ore di Stanislaus Demba, impegnato nell'impossibile compito di trovare il denaro sufficiente a riconquistare (non tanto per amore, quanto per principio) la donna appena persa.

Dodici travagliate ore in cui il protagonista - e possibilmente il lettore con lui - comprende come la libertà sia basata su piccoli, insignificanti dettagli dell'esistenza che si tende a dare per scontati. Un cambiamento, anche il più piccolo, può segnare l'andamento di una giornata, ma anche di una intera vita.

Interessante anche la gestione assai moderna dello svolgersi della trama: Perutz parte da una situazione anomala di cui ben presto il lettore capisce la causa immediata (quasi subito si giunge alla conclusione che il protagonista è ammanettato), per risalire poco alla volta alle origini della stessa. Fino ad un colpo di scena finale che idealmente mi ha ricordato - eresia! - i migliori film di Nolan o Shyamalan.
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1,117 reviews108 followers
October 14, 2019
Stanislaus Demba è un nome bizzarro per un personaggio altrettanto bizzarro. Il suo comportamento sembra assurdo e le persone che lo incontrano restano spiazzate dalla sua apparente contraddittorietà.
Eppure il lettore intuisce che dev'esserci una motivazione in grado di spiegare il suo agire. Quando si capisce cosa è successo a Stanislaus ci cade un velo dagli occhi e il protagonista si rivela un personaggio che lotta per cambiare le cose, ma riesce soltanto a fallire tentativo dopo tentativo. Possibile che non ci sia possibilità di riscatto per il nostro eroe?
Il romanzo di Perutz è scorrevole, originale e simpatico e merita senz'altro una lettura.
Profile Image for HâL.
3 reviews
August 15, 2020
“Öyle insanlar vardır ki,” dedi Demba, “özgürlük onları mutlu etmez, Steffi. Sadece yorar.”
Profile Image for Liedzeit Liedzeit.
Author 1 book106 followers
August 1, 2021
Ein junger Student versucht Geld aufzutreiben, um mit seiner Geliebten in den Urlaub zu fahren. Tatsächlich hat die junge Dame vor, einem anderen Mann den Vorzug zu geben, und nur weil sie fälschlich glaubt, unser Held bedrohe sie mit einer Waffe, lässt sie ihn im Glauben, er hätte eine Chance. Übrigens ist der Student, Stanislaus, keineswegs wirklich und tatsächlich in das Mädchen, Sonja, verliebt.
Erschwerend beim Versuch Geld aufzutreiben ist, Immer wieder gelingt es ihm beinahe, an das Geld zu kommen. Beinahe.

Ein sensationell gutes Buch, dessen einzige Schwäche darin besteht, dass die ersten drei Kapitel so unwirklich, fantastisch, kafkamaginalisierend gut sind, dass leider der Rest vergleichsweise grandios abfällt.
Profile Image for Dvd (#).
513 reviews93 followers
November 10, 2024
10/11/2024 (****)

Letto al volo, altro romanzo notevole di Perutz.
Molto diverso da Il cavaliere svedese, sia per ambientazione che per trama, racconta le tragicomiche disavventure di uno studente universitario, Stanislaus Demba, nella Vienna di fine ottocento - inizio novecento che, finito ammanettato per futili motivi, cerca di racimolare trecento corone per portare la sua antipatica e recalcitrante (ex) fidanzata a Venezia.
I capitoli rappresentano vari episodi e tentativi con cui l'ammanettato Demba, nascoste le mani sotto una mantella, tenta di raggiungere i suoi obbiettivi, di volta in volta diversi (mangiare, ottenere soldi, liberarsi dalle manette), e che regolarmente falliscono in maniera tragicomica.

Quella che sembra la storia di una sorta di soldato Schweik ante litteram non finisce però in un lieto fine: l'ultimo capitolo disvela una verità molto diversa da quella che il lettore si era immaginato.

Racconto magistrale per ritmo e ironia, Perutz si conferma ancora una volta un grandissimo narratore, anche su registri molto diversi rispetto al suo capolavoro.
Displaying 1 - 30 of 82 reviews

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