الأعمال الشعرية الكاملة

by Giuseppe Ungaretti, جوزيبي أونجاريتي, عادل السيوي (ترجمة)

هذه هى المرة الأولى التى تترجم فيها عن الإيطالية الأعمال الكاملة للشاعر الإيطالى الكبير أونجاريتى، و هو واحد من كبار مؤسسى الحداثة الأوروبية الشعرية.

شكّلت قصائده بقدرتها المذهلة على الإختصار و التكثيف مرجعية رائقة للشعر فى القرن العشرين. و لا زال لشعره تأثير لافت فى الثقافة و الإبداع المعاصرين.

راهن أونجاريتى على كلمات قليلة قادرة على التحول إلى طاقة موحية، تتقاطع مع التجربة الإنسانية، دون ادّعاء القدرة على كشف أعماقها، و بلا رغبة فى التوضيح أو الإمساك بالحقائق، كلمات تأخذنا معها بحثاً عن براءة أولى مستحيلة.

البـــهجة
ــــــــ

أبدي
بين زهرة قطفت
وأخرى أهديت
عدم
لا يمكن التعبير عنه
****
بساط

كل لون يتسع ثم يستقر هادئا
وسط الألوان الأخرى
ليصبح أكثر تفردا
حين ننظر إليه
***
ربما يولد
الضباب
الذي يمحونا
هنا
ربما يولد نهر هناك
أسمع الآن غناء الجنيات
آتيا من البحيرة
حيث كانت المدينة

***
في رواق
عين من النجوم
تتلصص علينا
من ذلك المستنقع
وتسرب بركاتها الثلجية
فوق هذا الحوض
من الملل
السائر في نومه

Genres: Poetry, Italian Literature, Literature, Italy, Classics, Fiction, Reference

645 pages, Hardcover

First published August 9, 1966

About the author

Giuseppe Ungaretti was an Italian modernist poet, journalist, essayist, critic and academic. A leading representative of the experimental trend known as ermetismo, he was one of the most prominent contributors to 20th century Italian literature. Influenced by symbolism, he was briefly aligned with futurism. Like many futurists, he took an irredentist position during World War I. Ungaretti debuted as a poet while fighting in the trenches, publishing one of his best-known pieces, L'allegria ("The Joy").

During the interwar period, Ungaretti was a collaborator of Benito Mussolini (whom he met during his socialist accession), as well as a foreign-based correspondent for Il Popolo d'Italia and La Gazzetta del Popolo. While briefly associated with the Dadaists, he developed ermetismo as a personal take on poetry. After spending several years in Brazil, he returned home during World War II, and was assigned a teaching post at the University of Rome, where he spent the final decades of his life and career. Ungaretti's Fascist past was the subject of controversy.

Reviews

[Laura V. لاورا · Rating 5 out of 5]

Un'opera immensa, in ogni senso! Mi risulta difficile scrivere una recensione vera e propria, considerando appunto l'ampiezza e il contenuto di questo libro che raccoglie non soltanto la produzione poetica completa di Ungaretti (1888-1970), ma anche diverse parti in prosa, tra cui studi critici a firma di studiosi come Piccioni, già curatore del volume, e Bigongiari, e soprattutto una lunga nota dello stesso Poeta che risulta di grande interesse poiché egli vi racconta anzitutto le tappe principali della sua vita e della sua formazione culturale. Mi è piaciuto moltissimo, in particolare, leggere i suoi ricordi legati all'infanzia e alla prima giovinezza trascorse ad Alessandria d'Egitto, città dove Ungaretti nacque da genitori toscani. E proprio la sua Africa si ritrova in vari componimenti di grande fascino.
Per quanto concerne la parte strettamente poetica, si va dalle raccolte L'Allegria (1914-1919) e Sentimento del Tempo (1919-1935) sino alle poesie disperse e a quelle di Derniers jours (1919). In genere, si è abituati a pensare alla poesia ungarettiana come caratterizzata da uno scrittura molto breve e di forte impatto, sullo stile dei celebri Si sta come/ d'autunno/ sugli alberi/ le foglie (Soldati, 1918) o M'illumino/ d'immenso (Mattina, 1917); in realtà, agli anni e decenni successivi appartengono anche testi ben lunghi ed elaborati con tanto di metrica e rima, nonché alcuni dai versi decisamente prosastici. Insomma, nell'insieme un'opera davvero ricca e variegata, quella di Ungaretti, affascinante e sorprendente! Un gigante tra i poeti del Novecento, e non solo a livello nazionale! Un autore da leggere e rileggere, imperdibile per tutti gli amanti della Poesia!

[Ginny_1807 · Rating 5 out of 5]

VEGLIA
Cima Quattro il 23 dicembre 1915

Un’intera nottata
Buttato vicino
A un compagno
Massacrato
Con la bocca
Digrignata
Volta al plenilunio
Con la congestione
Delle sue mani
Penetrata
Nel mio silenzio
Ho scritto
Lettere piene d’amore

Non sono mai stato
Tanto
Attaccato alla vita.

[Markus · Rating 4 out of 5]

Vie d’un Homme
Giuseppe Ungaretti (1888-1970)

This edition in French represents a selection of Poetry from Ungaretti from 1914 to 1970.
In more or less chronological order from 1914 to 1970 the year of his death,
I discover short poems, mostly from one or two lines to half a page.

It appears that the poet wants to use individual words to express beauty.
He would line up a collection of beautiful words which don’t form a sentence in a conventional manner.

Abstraction is the style just like in painting or sculpture and music.
A saying goes that beauty is in the eye of the beholder.

However, there are some more conventional poems. More comfortable to like and understand.

If you happen to read Virgil’s Aeneid, you will like the song about Didon’s sufferings of deceived love. This is the deeply felt, emotional heartbreak storyline that you know from Virgil but in a different light.

Growing older Ungaretti’s poems turn to melancholy and sadness.
Like so many older poets, he expresses his feelings as he prepares for the last days.

It is hard to recommend poetry to other readers as everyone's feelings are so very different.

[S©aP · Rating 5 out of 5]

Un cardine del modo che ho di rapportarmi a me stesso. Intensità paradossale. A volte intollerabile, se "entra in risonanza". L'ermetismo è uno dei modi più puri per evocare, e de...scrivere, l'inesprimibile. Sommo poeta.

[Paulo Migliacci · Rating 5 out of 5]

Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso

'Nuff said.

[Silvia ❄️ · Rating 4 out of 5]

In una delle tracce dell’esame di maturità dello scorso anno, uscì un brano di Ungaretti. Non so cosa scattò nella mia testa, fatto sta che decisi di acquistare di getto “Vita d’un uomo”. Memore degli studi di letteratura italiana fatti in passato, ero fermamente convinta di ricordare tutta la poetica di uno dei sommi autori italiani del ‘900. Inutile dire che mondo immenso mi si sia aperto (di nuovo) e ho ritrovato il mio vissuto in molti dei componimenti, tanto da far riemergere in superficie il mio porto sepolto.

[Arsnoctis · Rating 3 out of 5]

Nonostante si tratti di un volume molto curato, voluto dall'autore stesso, trovo che sia un modo eccellente di blandire l'impatto delle sue opere, invece di esaltarne le singole poesie.

Quando si tratta di "poesia", in senso molto generale, preferisco leggere singole raccolte piuttosto che opere omnie; e questo volume ne é la conferma.

Si tratta di un autore che risulta ancora attuale ed efficace ed é stata comunque una buona lettura. Per chi volesse avere un'idea di quale sia lo stile di Ungaretti, consiglio la lettura de l'Allegria che contiene alcune perle quali: C'era una volta, Mattina, Veglia e San Martino del Carso.

[Saturn · Rating 5 out of 5]

Morire come le allodole assetate
sul miraggio

O come la quaglia
passato il mare
nei primi cespugli
perché di volare
non ha più voglia

Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato

Da ragazzina Ungaretti era il mio poeta preferito, anche se ero probabilmente ancora troppo giovane per capirne davvero l'essenza. Ma evidentemente già trovavo un'immediata affinità con quella sua vena malinconica e quella sensazione di attonimento, ma anche di smarrimento, di fronte alla vita.
Sentimenti che si leggono in particolare nella prima produzione dell'autore, quei momenti in cui la vita è un'agonia
come questa pietra/è il mio pianto/che non si vede
una vita fatta a volte di promesse infrante
Ci rinveniamo a marcare la terra
con questo corpo
che ora troppo ci pesa

La produzione poetica di Ungaretti rimarca una ricerca continua, di Dio (che forse troverà in una fase più matura), di un'epifania, di un'illuminazione; ci parla di un cuore sbigottito di non sapere:
Da quando
ha guardato nel viso
immortale del mondo
questo pazzo ha voluto sapere
cadendo nel labirinto
del suo cuore crucciato

Mi ha molto colpito anche quel suo forte sentimento di estraneità; lui italiano d'Egitto, incontra la sua patria per la prima volta a 24 anni e poi qualche anno dopo richiamato alle armi durante la prima guerra mondiale, sempre girovago alla ricerca di un paese innocente.
Sono un frutto
d'innumerevoli contrasti d'innesti
maturato in una serra

Le prime raccolte, quelle più famose, sono quelle che colpiscono maggiormente. Personalmente però posso dire di essermi sentita in risonanza con tutta la sua produzione.
Mi ha fatto sorridere una poesia in cui esprime un senso di inadeguatezza come poeta (Ungaretti!)
vivo di questa gioia
malata di universo
e soffro
di non saperla
accendere
nelle mie
parole.

Questo volume contiene anche una raccolta di prefazioni che magari leggerò più in là.

[Celine DePoitiers · Rating 5 out of 5]

Uno dei migliori poeti italiani, se non il migliore in assoluto a mio parere. La prima volta che ho letto le poesie di Ungaretti non le ho capite. La seconda volta mi hanno portata a farmi molte domande su me stessa e sulla vita.
Rileggendole oggi, a distanza di anni, mi rendo conto sempre di più di quanto ogni parola scritta da Ungaretti sia piena di verità e forza.

Assolutamente consigliato!

[Gibson · Rating 4 out of 5]

Indispensabile

Ungaretti ha sempre saputo rapirmi il cuore con poche righe, rasserenarmi la mente e donarmi splendide immagini evocate dalla leggerezza del suo tocco.
Ogni volta mi ritrovo disperso.

[alessiaKosmos · Rating 5 out of 5]

Letto e riletto quest'estate mentre studiavo per il debito in fisica. È stata l'unica gioia oltre al mare e al fritto misto.
Da leggere.

(non voglio turbare nessuno con le 5 stelline nette, lo amo ciao)

[Chicory Poetry · Rating 5 out of 5]

Lontano lontano
Come un cieco
M'hanno portato
Per Mano


Magnifico!!

[Eleonora · Rating 5 out of 5]

cominciare l'anno con Ungaretti.. 🤎

non mi ero mai soffermata su di lui e dico MAI. sempre letto col binocolo, ma mai andata oltre .
ah, vecchia Ele, perché non l'hai letto prima?

oggi sono felicemente dire dire di aver scoperto uno dei miei nuovi poeti preferiti.

Ungaretti, grazie,
per avermi ricordato e mostrato che dopo tanto dolore, dietro si cela sempre un'immensa bellezza.

[Antonio Gallo · Rating 5 out of 5]

Ungaretti, l'autunno, i soldati. “Si sta come, d’autunno, sugli alberi, le foglie”. Questa famosa micro-poesia di Giuseppe Ungaretti venne scritta nel bosco di Courton, sul fronte della prima guerra mondiale. Il testo si riferisce alla condizione dei soldati. Ma, in effetti, tutto lascia pensare che i “soldati” siamo tutti noi uomini che affrontiamo la battaglia della vita, giorno dopo giorno.

Basta un colpo di fucile a far cadere il soldato. Alla stessa maniera basta un colpo di vento della vita a farci cadere. Se i soldati sono gli uomini, la guerra è la metafora della vita in tutta la sua precarietà e provvisorietà, nonostante i tentativi di certezze che gli stessi uomini si costruiscono, stagione dopo stagione. Una condizione che riguarda tutti indistintamente. Così si spiega quel “si sta”, freddamente impersonale e spietato nella sua drammatica e spesso dimenticata realtà. La velocità con la quale noi uomini rincorriamo i giorni della nostra battaglia esistenziale non ci permette di comprendere il senso di ciò che siamo e facciamo.

Certamente un modo come un altro per sfuggire a questa pesante, sempre presente incertezza che potrebbe rendere tutto instabile e precario se ci fermassimo tutti a fare le stesse considerazioni. Il mondo verrebbe ad una immobilità assoluta che nessuno uomo è in grado di concepire e tollerare. Soltanto chi è l’Autore di tutto questo potrà e saprà svelarci il segreto del tutto. Per ora dobbiamo accontentarci del mistero. Il mistero di una foglia che da verde si trasforma in gialla, si stacca dall’albero della vita, cade ed è destinata a decadere e marcire nel seno della madre terra che un giorno le diede i natali.

Ma mentre i soldati erano e, come in tante guerre ancora in atto, sono destinati a “cadere” sotto i colpi delle pallottole di altri uomini, le foglie hanno un loro destino predestinato al quale non possono sfuggire. Il destino dei soldati potrebbe essere eluso, evitato. Basta che gli uomini lo vogliano, basta che sospendano ogni azione di guerra. Le foglie non potranno sfuggire al loro destino segnato dall’arrivo dell’autunno. Così come nessuno essere umano potrà farlo. Le foglie che cadono e marciscono potranno un giorno rifiorire e rinascere nel ciclo naturale di madre natura. La stessa cosa potrà fare l’uomo che ha scelto di vivere il mistero della vita credendo nel mistero della resurrezione.

[Bogdan · Rating 4 out of 5]

For me it is impossible to frame a poetry book into my review model, no matter how hard I tried. Thus, I must take a different approach now, as going through the criteria of my review guidelines model will simply spoil the mystery needed for poetry.

My impression is that I found one of the great masters of poetry from world literature and it is a pity that Ungaretti is not too much known to public, at least in Romania. Additionally this edition is bilingual which avoids or enhances the translation, given that Italian is related to Romanian and without too much effort, an average Romanian reader can understand at least some part of words from original.

[Stephan1986 Ricci · Rating 5 out of 5]

Un libro da leggere e da custodire, bellissimo.

[Il lettore sul trespolo · Rating 2 out of 5]

Davvero noioso.
Personalmente ho preso in mano questo libro solo per riassaporare un po' la malinconia di quando leggevo a scuola alcune di queste poesie e le adoravo alla follia.
Mi piaceva tutto di Ungaretti:la biografia,lo stile,la poetica era praticamente il mio poeta preferito ciò spinse la mia professoressa di Italiano a darmi la poesia Veglia come incipit all'esame orale.
Sarà scontato ma: Veglia,Natale,Soldati,Mattina,San Martino del Carso,Fratelli tutte poesie che sappiamo a memoria e che personalmente recitavo ad ogni lezione di letteratura sentendomi così felicemente colto,ebbene,sono le uniche davvero belle di tutto il libro! a parte qualche rara eccezione di poesie che ho scoperto e che mi sono veramente piaciute le altre sono davvero qualcosa di talmente lascivo da non essere neppure considerate come scritte.
Io voglio bene ad Ungaretti,lo ritengo ancora un grandissimo poeta ma questo libro è stato un mattone in tutte le sfaccettature del termine.
Sconsigliato,le più belle e toccanti poesie di Ungaretti si trovano nei libri di letteratura e quelli non sono lunghi 900 pagine.
Questa poesia per me è la più bella in assoluto:



VEGLIA:
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita

[Anna · Rating 4 out of 5]

Breve ma intenso.
Molte in questa raccolta sono delle mie poesie preferite in assoluto, per cui non mi soffermerò a spiegare quanto mi piace Ungaretti.

Alcuni passi però sono come dei pezzi di arte contemporanea: non riesci a capire bene se sei davanti a un' opera d'arte o ad una semplice sedia. Comunque la provocazione risulta (quasi) sempre divertente.

[Hilary Rigato · Rating 4 out of 5]

"Vita d'un Uomo" di Giuseppe Ungaretti
850 pagine

Ungaretti, uno di quegli autori che studi a scuola e di cui non leggeresti mai libri al di fuori del contesto scolastico. Un autore che, però, ricordi per le sue poesie brevissime eppure intense.
"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"
Come dimenticare questa manciata di righe dedicata ai soldati impegnati al fronte?
Ebbene, il caso ha voluto che scegliessi di leggere questo suo libro, la raccolta completa delle sue poesie, per una sfida di lettura. Più di 800 pagine, per leggere le parole di questo scrittore che fa parte della storia d'Italia.
Nasce nell'ultimo ventennio dell'800, ad Alessandria d'Egitto da genitori italianiitaliani. All'inizio della prima guerra mondiale si arruola per andare a combattere al fronte sul Carso ed è proprio qui che inizia a scrivere. Complici la sofferenza e gli strazi subiti nelle trincee, che gli si attaccano all'anima. Uno stile che andrà via via modificandosi negli anni nel suo arricchirsi di diverse esperienze e sensazioni. Consegna alla poesia il suo umore e i suoi stati d'animo, per esprimere ciò che ha dentrodentro, in un'evoluzione costante. Un diario in poesia.

Troviamo in questa raccolta tre fasi distinte:
- Le poesie scritte in guerra, in cui troviamo poesie composte da parole quasi isolate, a volte anche singole, che spiccano sulla carta stampata restando però umili.
- Inizia poi quasi ad assemblare quelle parole singole, eppure cariche di significato, per commentarsi tu temi più ardui come la morte e la religione.
- Dopo la morte del figlio evolve ulteriormente nello stile, per una terza fase, dove riflette sul destino dell'uomo. Una fase quasi meditativa e malinconica.

Una lettura per riscoprire uno scrittore che ha fatto la storia. Nonostante io non sia molto avvezza ai libri di poesie, devo dire che è stata una lettura interessante.

⭐⭐⭐⭐

[Lorenzo Coltellacci · Rating 3 out of 5]

L'Allegria e Il Dolore sono state le mie raccolte preferite (e la prima è sicuramente la più famosa).

Purtroppo, le raccolte come Il sentimento del tempo o Terra Promessa o gli Inni, le ho sentite troppo lontane dall'Ungaretti ermetico che siamo (ero?) abituati a conoscere fin da scuola. Mi hanno spiazzato, questo è vero ammetto, ma non sempre in positivo.
Non mancano esempi di poesie molto belle, ma è una poetica molto "classica" - e spesso lontana dal mio gusto personale.

Si ha tuttavia davvero la sensazione di stare percorrendo la "vita di un uomo" attraverso i suoi componimenti poetici. Anche se non le ho apprezzate tutte, è stato bello vedere l'evoluzione e lo sviluppo delle diverse stagioni (poetiche) di un uomo. Molto utili quindi le prefazioni e le note dell'autore per capire meglio il suo percorso.

[Pierre · Rating 5 out of 5]

Ungaretti è sicuramente uno dei maggiori poeti del primo Novecento italiano, la sua grandezza è indubbia e i suoi versi parlano anche al lettore di oggi. Personalmente, prediligo come molti la sua prima produzione, quella dei versicoli di L'Allegria, dell'esperienza in guerra. Ma è indubbio che l'intera sua produzione sia di grande qualità.
Sono rimasto piacevolmente colpito da Il Dolore, che conoscevo poco e che ho apprezzato parecchio.

Degli studi critici allegati all'edizione, quello di De Robertis, sulla metrica e il ritmo in Ungaretti, è stato il più interessante. Gli altri hanno un sapore maggiormente filologico, che può annoiare i non addetti ai lavori.

[Riccardo · Rating 5 out of 5]

“Un uomo può gettare un ponte, semplificare i mezzi di comunicazione, non abolire le distanze, tanto meno una distanza umanamente inconoscibile come quella tra l’effimero e l’eterno.”

Alfa e omega della poesia di ogni tempo.

[Clara · Rating 3 out of 5]

L'infinito, l'infinito, l'infinito.

Ungaretti è bravissimo, ma sono un po stanca di lui.


(mi italiano incipiente admite críticas)

[Marta · Rating 5 out of 5]

Vorrei sapere chi ha il coraggio di attribuire meno di 5 stelle

[Bruna Martini · Rating 3 out of 5]

Difficile trovare il giusto numero di stelline per questo tomo. Alcune poesie sono incredibili: per lo più quelle dei primi anni di lavoro, contenute ne 'L'Allegria', poesie essenziali che sembrano quasi frammenti, e che si capiscono bene nonostante alcuni passaggi ermetici. Ci sono anche altri componimenti degli anni successivi che mi hanno toccato, e a tutti questi vorrei dare cinque, dieci, cento stelle. Ma le altre poesie? È sicuramente un mio limite, ma non le capisco. Mi sembra di leggere parole infilate una accanto all' altra senza creare suggestione alcuna. Alle volte ho provato ad apprezzarne la sola musicalità, cercando di lasciarmi incantare come da canzoni straniere di cui non si capisce il testo ma si amano comunque. Eppure, niente: la maggior parte delle poesie non mi ha detto niente. Da cento stelle a zero nell'arco di poche pagine: un'opera davvero difficile da valutare.

[Silvia · Rating 5 out of 5]

Non amo particolarmente la poesia: troppo densa, troppo intensa, fa quasi male a leggerla.
Ungaretti fa eccezione; nonostante alcune liriche feriscano come fuoco nemico in guerra (e durante la Prima Guerra Mondiale gran parte sono state scritte) sono nette, senza sbavature, assolutamente nitide.

[Martina Zurolo · Rating 5 out of 5]

voglio essere la tua musa:(

[Marwa Eletriby · Rating 3 out of 5]

لا أحد يعرف
ما لم يشعر
كم يكون خائفًا ذلك الوهم الذي يعيش فقط
على الحسرة

[Letizia · Rating 3 out of 5]

3,5⭐️

[Rebecca Boliandi · Rating 5 out of 5]

Poeta indescrivile e apparato critico ineccepibile.