Al confine tra gli stati messicani di Oaxaca, Puebla e Veracruz, un piccolo aereo precipita nella selva carico di sacchi di polvere bianca. I contadini del luogo pensano sia fertilizzante, ma agli occhi più esperti di un funzionario risulta subito evidente che si tratta di cocaina.
Il giovane campione della squadra di calcio di San Isidro, fiaccato dalla prima notte d'amore, cade lungo disteso sul campo... L'arrivo dei narcotrafficanti di serie C scatena una sarabanda di eventi.
Pino Cacucci (Alessandria, 1955) è uno scrittore, sceneggiatore e traduttore italiano.
Cresciuto a Chiavari, si è trasferito a Bologna nel 1975 per frequentare il DAMS. All'inizio degli anni ottanta è vissuto per lunghi periodi sia a Parigi che a Barcellona. In seguito viaggia molto in America latina e soprattutto in Messico dove ha abitato per lunghi periodi.
Ha pubblicato finora numerosi libri di narrativa e saggistica. Pone in risalto personaggi storici non vincitori, sommersi e nascosti dalla Storia ufficiale. Come posto in evidenza dallo stesso Autore nell´Opera "In ogni caso nessun rimorso”, la Storia viene scritta sempre dai vincitori ed i suoi protagonisti perdono, come conseguenza delle loro azioni tutto: battaglie, lavoro, amici, ideali, la loro stessa vita, tranne la dignità, ma con l'aggiuntiva sfortuna di vivere in un'epoca in cui la dignità stessa era l'ultima delle qualità necessarie per passare alla Storia. Particolarmente intensa è anche la sua attività come traduttore.
Se la prima focosa notte d’amore sfianca e un po’ di concime rigenera, ci sarà il suo perché. Questo, e tanto altro, accade in un immaginifico e variopinto villaggio di 52 anime che si trova al confine tra gli stati messicani di Oaxaca, Puebla e Veracruz. Squinternato, sorridente, poetico quanto basta. Perché, “como México no hay dos”. E Pino lo sa! Se volete colorare una giornata bigia andate a San Isidro. Se la vostra giornata è già colorata, andateci ugualmente!
Απολαυστικό βιβλιαράκι, που μπορεί να διαβαστεί άνετα και από τελείως άσχετους με το ποδόσφαιρο αναγνώστες, μιας και ελάχιστα πράγματα από την πλοκή έχουν σχέση με το συγκεκριμένο άθλημα. Εντάξει, ένας αγώνας στέκεται αφορμή για όλα τα τραγελαφικά που θα ακολουθήσουν, αλλά μέχρι εκεί. Μου άρεσε πολύ ο όλος ευχάριστος και σκαμπρόζικος τρόπος γραφής, η ατμόσφαιρα, το σκηνικό της μικρής κοινότητας, η σατιρική διάθεση του συγγραφέα απέναντι στις διάφορες παθογένειες της Μεξικάνικης κοινωνίας, και πάει λέγοντας. Γενικά, με το βιβλιαράκι αυτό είναι σίγουρο ότι ο αναγνώστης θα περάσει καλά, θα χαμογελάσει κάμποσες φορές και θα ξεφύγει λίγο από την πεζή πραγματικότητα.
Ένα από τα πιο χαριτωμένα και σκαμπρόζικα και σκληρά βιβλία που έχω διαβάσει ποτέ. Χάρηκα τόσο πολύ που είδα ότι μεταφράστηκε κι άλλα βιβλία του Κακκούτσι στα ελληνικά!
Για να σας δώσω μια ιδέα γι' αυτό το βιβλίο, θα σας πω δύο μόνο πράγματα: πρώτον την περιγραφή μιας γυναικεία φωνής ("η φωνή της ήταν γλυκιά σαν τα ψαχνά της γκουάβας") και δεύτερον, γουέλ...
Η ομάδα του Σαν Ισίδρο δε μπορεί να χρησιμοποιήσει το γήπεδό της στο τουρνουά ποδοσφαίρου, "με τη γελοία δικαιολογία ότι ήταν ελαφρά κατηφορικό κι είχε ένα δέντρο φυτρωμένο στη μέση, δικαιολογία που σε παλιότερες εποχές θα προκαλούσε αιματοχυσία"
Όλο αυτό το θυμάμαι από μνήμης, πέρασαν είκοσι χρόνια και το θυμάμαι ακόμα. Καταραμένη να είμαι που δάνεισα το αντίτυπό μου σε άνθρωπο αναξιόπιστο!
Pequeno e divertidíssimo conto, passado numa aldeia miserável situada no limite entre três estados do México, e consequentemente de jurisdição indefinida. Um humor profundamente inteligente que extravasa com eficácia as páginas do livro. Delicioso.
Chi lo ha detto che per godersi la letteratura bisogna sempre andare in giro con facce drammatiche alla Philip Roth parlare di solitudine o volontà di potenza? Pino cacucci, scrittore che si divide tra l'Emilia e l'America Latina ci regala questo piccolo gioiellino che ti fa passare un pomeriggio frizzante e gustosissimo.
San Isidro è in Messico, ed è un piccolo paese sperduto nella Sierra. Ma talmente piccolo che non ci arriva la strada. Ma talmente piccolo che in mezzo all'unico campo sportivo ci cresce un albero. Però si prende sul serio. Ma talmente sul serio che pur avendo duecento abitanti in tuttosi costruisce una bandiera. Ma talmente sul serio che partecipa al campionato di calcio incazzandosi a morte perchè la federazione rifiuta il campo con l'olmo in mezzo. Ma talmente sul serio che il prete arriva a cavallo con sombrero, cinturone pistole e sigaro in bocca, ed infligge penitenze micidiali tra un sigaro e l'altro.
Figurarsi cosa può succedere quando in questo paese che ancora lotta per una strada asfaltata precipita un aereo con una non ben precisata polverina bianca che se respirata fa strani effetti; soprattutto se quella polvere viene utilizzata per disegnare le righe di un campo da calcio!
Anche da piccoli scherzi come questo si intuisce quanto ci si può godere la vita nella miseria e quanto l'America Latina sa essere grande nelle piccole cose. Perciò que viva San Isidro, que viva San Isidro Futbòl, speriamo soprattutto di giocare sulla fascia!
Con un tono quasi mitico inizia il romanzo breve o racconto lungo di Pino Cacucci. O forse si può addirittura parlare di favola per questa storia in cui i 52 abitanti del paese si trovano a fare i conti con una strana polvere bianca. San Isidro, in realtà neanche un paese, è un luogo che non compare sulle carte geografiche, dove la distanza si misura a seconda del mezzo di trasporto (due ore di cavallo corrispondono a tre ore in bicicletta che equivalgono a sei ore di cammino), dove si mastica radice di jicama e si gioca a calcio in un campo con al centro un albero di mango.
Conoscevo Cacucci come traduttore, ma poco come autore. Questo libricino è stato una scoperta, considerando che ce l’avevo in casa da almeno vent’anni… más vale tarde que nunca.
Scritto in modo piacevole, semplice ma arguto, con poche pagine regala qualche ora vivace, una grande voglia di viaggiare in un mondo che temo non esista e diverse generose risate. Io ve lo consiglio e da parte mia mi prometto di approfondire questa conoscenza.
Infine un paio di note linguistiche alle quali non so rinunciare: bello che Cacucci scriva futból o Eléna, per dare al lettore italiano la possibilità di capire come si pronunciano parole che in spagnolo accento grafico non hanno; e meravigliosi i vocaboli stranieri inseriti come niente fosse, oltre a quelli più scontati di cibo o vegetazione, ammetto di essere rimasta ammirata di fronte all’espressione “non capiva un pepino”. Quel pepino (cetriolo) in italiano sarebbe un fico secco, un tubo o un accidente, ma in fondo “non capire un pepino” ci fa capire di essere proprio a San Isidro.
Brief and witty satire! Apparently the plot is based on a true event, although I'd never heard about it before (and I'm Mexican :p ). Although it's quite funny and made me laugh my head off, upon finishing it, it also made me reflect a lot about the roles of church, State, modernisation, etc.
¡Sátira breve e ingeniosa! Aparentemente, la historia se basa en hechos verídicos, si bien yo nunca había oido de este incidente (y eso que soy mexicana :p ) A pesar de que es un libro muy gracioso que hizo que hasta me doliera la panza de tanto reirme, después de terminarlo también me dejó reflexionando mucho sobre el papel de la iglesia, el Estado, la modernización, etc.
Satira breve ed arguta! Apparentemente, la storia è basata su fatti veridici, sebbene finora io non avevo mai sentito parlarne (anche se sono messicana :p )Malgrado sia un libro divertente che mi ha fatto ridere a crepapelle, dopo averlo finito mi ha fatto anche riflettere a lungo sui ruoli della chiesa, lo Stato, la modernizzazione, ecc.
al confine tra gli stati messicani di Puebla, Oaxaca e Veracruz, San Isidro è formato da 22 case, un campo da calcio in discesa con un albero di mango al centro e poco più di 50 cuori che battono per una sola cosa: il San Isidro Futból. il pretesto per narrare le vicende del piccolo pueblo è il ritrovamento di un discreto quantitativo di una miracolosa polvere bianca, strepitosa come fertilizzante. lo spunto è una storia vera, ma in un paese in cui la giustizia terrena è amministrata da don Cayetano Altamirano, a suon di pallottole e mezcal, e la giustizia divina è amministrata da padre Pedro Iscazcoicea, dispensatore di sberle e avemaria in egual misura e con pari rapidità, la ricerca dei sacchi di polvere misteriosa darà luogo a situazioni spassosissime che segneranno la vita degli abitanti di San Isidro. Cacucci raccoglie gli stereotipi messicani creando personaggi divertenti e mai sguaiati e circostanze tanto surreali quanto assolutamente credibili. 100 pagine che si leggono in un paio d'ore, ma con un sorriso ebete stampato in faccia per tutto il tempo.
Leggendo San Isidro Futbòl mi sono reso conto una volta di più che a volte la bellezza di un libro, soprattutto quando lo si è scelto con cura, dipende anche dalle aspettative che si hanno. In questo caso le mie erano decisamente alte e sono state in buona parte disattese: poche trovate veramente esilaranti, pochi colpi di scena, poco coinvolgimento il che, per uno che si aspettava una storia a metà strada tra Puerto Escondido e Mediterraneo non è poco… Se però cercate un libretto leggero, veloce, con un po’ di colore e qualche sorriso qua e là, allora questo è indubbiamente quello che cercate!
He buscado y se han traducido al español otras obras de este autor, pero no he podido encontrar esta, que me ha prestado mi profesora de italiano del año pasado con la promesa de que me iba a reír. No es que haya carcajeado, pero tengo que reconocer que es muy original.
San Isidro es un pueblo mejicano perdido entre tres estados, de modo que no sabe a quién reclamar el asfaltado de las carreteras. Hasta allá ha llegado la fiebre del fútbol, pero en medio de su campo crece un árbol que nadie quiere cortar y por tanto no recuerdo quién les permite usar el suyo siempre y cuando se encarguen de llevar los bancos para el público y pintar las rayas del suelo. Para llevar a cabo esto último piden a uno de los habitantes que done un saco de fertilizante (ése que ha sacado de una avioneta accidentada) y he ahí que la estrella del equipo marca quince goles: nadie lo imaginaba, pero han encontrado un alijo de coca y sus dueños (y más gente) vendrán a reclamarla. Aunque hay machetes, pistolas, heridos, drogas y algún muerto, es un enredo inocentón, divertido. La prosa es sencilla, pero me he atascado un poco con el vocabulario (creo que este libro hubiera debido resultarme más fácil) a pesar de que se mezclan algunas palabras y expresiones en español. Estupendo para echar un ratillo sin más.
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Personalmente l’ho trovato toccante e sorprendente: in poche pagine riesce a costruire un mondo vivo, dove l’utopia si gioca sul campo, con la stessa serietà con cui si combatte una dittatura. È una lettura che lascia il segno, con quel sapore amaro e dolce tipico delle storie impossibili ma necessarie.
Non mi ha preso il libro e non mi ha preso la lettura. Valerio Mastrandea ha poco colore nella sua lettura e il racconto, surreale e onirico sembra non spiccare mai il volo.
Questo libro ha un grosso difetto: si finisce in fretta. Mi sono subito affezionata a San Isidro e ai suoi abitanti, non avrei più voluto lasciarli. Bellissimo ed esilarante libro!
Μια φαινομενικά κωμική ιστορία,κάπου στο Μεξικό,όπου με αφορμή το ποδόσφαιρο σατιρίζει τα προβλήματα και την νοοτροπία της επαρχίας.Ωραία κυνική γραφή,γενικά πολύ καλή η έκδοση.
Un'aranciata che butti giù in un colpo quando fa 38 gradi e c'è un'umidità che ti ammazza. Ecco. Fa quest'effetto questo libro. Fresco, confortante, divertente. Ho riso da sola come una pazza.
Un libretto di poche pagine, racconto lungo o romanzo breve non saprei.
Nelle foreste che circondano un piccolo villaggio messicano cade un piccolo aereo pieno di sacchi colmi di un qualcosa che il vecchio coltivatore che lo scopre ritiene essere concime. Un concime bianco e miracoloso, che fa crescere le piante quasi da sole. Una vera manna dal cielo.
Ma accade che ci sia una partita di calcio e che manchi la calce con cui segnare le linee del campo. In una esilarante riunione del consiglio del villaggio si decide che quel concime sarà eccezionalmente usato allo scopo. Cadere di faccia rianima incredibilmente il bomber locale, rammollito da una notte di passione con la sua bella, che rinvigorito segna 15, 16 gol e corre come un forsennato. Chissà cosa c'è nel concime misterioso e chissà perché tanta gente venuta da fuori lo sta cercando. E lo sta cercando armata.
Una galleria di personaggi spettacolari. Un sacco di risate. Ironia a sacchi. Troppo troppo divertente.
A San Isidro non esiste neppure una chiesa, non si sa bene a quale giurisdizione appartenga il paese, ma non portrebbe mancare una squadra del nuovo sport che si sta diffondendo ovunque: il futbol. Quintino è il "matador", o come diremmo noi, il fuoriclasse della squadra che non può neppure pensare di sposare la sua bella Adriana priam della fine del campionato. Durante una partita Quintino cade vicino a una striscia del campo da calcio e dopo poco la sua vita e quella del suo paese verrà completamente stravolta. Non voglio anticipare nulla... ma riconosco che Cacucci sia la migliore scoperta di quest'anno, un autore frizzante e dinamico. Un autore che riesce a scrivere senza tanti orpelli e che riesce a rendere tutto un misto tra ironico e drammatico. Consigliato.
Questa tipologia di libri "frenetici" di solito non mi appassiona, ma in questo caso mi sono ritrovata immersa in questa lettura sorridendo spesso per l'ironia degli eventi. I personaggi sono davvero divertenti ed ognuno di loro è implicato in questa storia di fraintendimenti che finisce con il coinvolgere tutto il paese, prete compreso, arrivando a risolvere l'annoso problema piovuto dal cielo ;) Oltretutto si legge in un'oretta e lascia davvero il sorriso sulle labbra :)