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I delitti del BarLume #3
Il re dei giochi
Ritornano i quattro vecchietti detective del BarLume di Pineta, con il nipote Massimo il "barrista" e la brava banconista Tiziana. Dopo "La briscola in cinque" e "Il gioco delle tre carte", con "Il re dei giochi" si può dire che ora siamo alla serie, sia per la caratterizzazione ben sagomata e viva di ciascun personaggio che lo rende familiare, sia per il brio naturale con cui, come un meccanismo ben avviato, funziona l'eccentrico amalgama che struttura le storie. "Re dei giochi" è il biliardo nuovo all'italiana giunto al BarLume. Ampelio il nonno, Aldo l'intellettuale, il Rimediotti pensionato di destra, e il Del Tacca del Comune (per distinguerlo da altri tre Del Tacca) vi si sono accampati e da lì sezionano con geometrica esattezza gli ultimi fatti di Pineta. Tra cui il terribile incidente della statale. E morto un ragazzino e sua madre è in coma profondo. Sono gli eredi di un ricchissimo costruttore. La madre è anche la segretaria di un uomo politico impegnato nella campagna elettorale. Non sembra un delitto. Manca il movente e pure l'occasione. "Anche quest'anno sembrava d'aver trovato un bell'omicidio per passare il tempo e loro vengono a rovinarti tutto". Ma la donna muore in ospedale, uccisa in modo maldestro. E sulle iperboliche ma sapienti maldicenze dei quattro ottuagenari cala, come una mente ordinatrice, l'intuizione logica del "barrista", investigatore per amor di pace.
192 pages, Paperback
First published January 1, 2010
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About the author
Marco Malvaldi
120 books396 followersMarco Malvaldi is an Italian chemist and novelist, best known for his crime novels.
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 105 reviews
July 7, 2015
Leggere Marco Malvaldi è sempre gradevole, non tanto per il tenore delle trame “gialle”, quanto per il buon uso che fa della lingua italiana, che non viene mai maltrattata, e di cui anzi, al contrario, viene messa in evidenza la ricchezza espressiva, nonché per il piacere delle situazioni proposte, che colgono ironie, esprimono sarcasmi e illustrano la quotidiana comicità della vita, a volte frutto di amarissime esperienze.
Il Premio Nobel per la Letteratura, ovviamente, non lo vincerà mai, ma l’apprezzamento del lettore se lo merita comunque e di sicuro.
Il Premio Nobel per la Letteratura, ovviamente, non lo vincerà mai, ma l’apprezzamento del lettore se lo merita comunque e di sicuro.
January 7, 2018
Forse ho riso un po’ meno rispetto ai due precedenti, ma il divertimento è assicurato anche in questo terzo episodio della serie.
Gli arzilli vecchietti sono sempre irresistibili ed i loro pettegolezzi sono arguti e ironici (Inps dixit)!
Il barrista Massimo sfodera tutta la sua competenza matematica e, in equilibrio tra le varie situazioni che deve affrontare, ci conduce alla soluzione del caso con un finale … agrodolce!
Stile narrativo piacevole e vernacolo a tutto spiano sono gli ingredienti per una lettura godibilissima.
P.S.: sono molto curioso di vedere la trasposizione televisiva della serie.
Gli arzilli vecchietti sono sempre irresistibili ed i loro pettegolezzi sono arguti e ironici (Inps dixit)!
Il barrista Massimo sfodera tutta la sua competenza matematica e, in equilibrio tra le varie situazioni che deve affrontare, ci conduce alla soluzione del caso con un finale … agrodolce!
Stile narrativo piacevole e vernacolo a tutto spiano sono gli ingredienti per una lettura godibilissima.
P.S.: sono molto curioso di vedere la trasposizione televisiva della serie.
January 31, 2018
Great little mystery book, jumping from religion, to scripture, to statistics and combinatorics!
August 22, 2017
...che a volte è assolutamente necessario per prendersi una pausa tra una lettura impegnata e l'altra. Ufficialmente Malvaldi sarebbe un autore di genere poliziesco, ma in realtà non è per questo che le sue storie hanno successo (anzi verrebbe da dire che dal punto di vista di intreccio e suspense sono abbastanza fragili): ciò di cui ancora una volta non si riesce a fare a meno è l'urticante simpatia dei quattro tanto incartapecoriti quanto irrefrenabili vecchietti.
Probabilmente è vero che Aldo, Ampelio, Rimediotti e Pilade del Tacca impersonino in realtà lo stereotipo del toscanaccio medio più che esserfe personaggi dotati di vita propria, ma lo stesso si può dire anche di Massimo (il padrone del bar) e della sua avvenente cameriera Tiziana. A volte mi è ritornato in mente il mitico telefilm anni '70 Hazzard, per parlare di stereotipi.
Abbastanza banali ma rassicuranti anche le considerazioni che l'autore mette in bocca a Massimo, avventurandosi di quando in quando in improbabili discettazioni morali sui temi dell'attualità.
Tanta aerea leggerezza in un libro che ha dichiaratamente l'intenzione di intrattenere secondo me non può essere considerato un difetto. non posso assegnare un voto troppo alto a "Il re dei giochi" perchè la trama dal punto di vista investigativo è davvero troppo fragile. Ma il libro resta divertentissimo, e passare qualche ora in compagnia del Senato accademico del bar è l'ideale per rilassarsi tra una lettura di spessore e l'altra.
Probabilmente è vero che Aldo, Ampelio, Rimediotti e Pilade del Tacca impersonino in realtà lo stereotipo del toscanaccio medio più che esserfe personaggi dotati di vita propria, ma lo stesso si può dire anche di Massimo (il padrone del bar) e della sua avvenente cameriera Tiziana. A volte mi è ritornato in mente il mitico telefilm anni '70 Hazzard, per parlare di stereotipi.
Abbastanza banali ma rassicuranti anche le considerazioni che l'autore mette in bocca a Massimo, avventurandosi di quando in quando in improbabili discettazioni morali sui temi dell'attualità.
Tanta aerea leggerezza in un libro che ha dichiaratamente l'intenzione di intrattenere secondo me non può essere considerato un difetto. non posso assegnare un voto troppo alto a "Il re dei giochi" perchè la trama dal punto di vista investigativo è davvero troppo fragile. Ma il libro resta divertentissimo, e passare qualche ora in compagnia del Senato accademico del bar è l'ideale per rilassarsi tra una lettura di spessore e l'altra.
June 21, 2024
Assolutamente all'altezza dei primi due. Proseguono le vicende dei miei nuovi amici tra partite di biliardo, elezioni imminenti, torbidi intrighi, turisti giapponesi e sferzanti battute in toscano.
Incantevoli le spiegazioni di Massimo sulle leggi della probabilità e sugli Assiomi del Pettegolezzo, così come la sua ingannevole segreteria telefonica :-D
I quattro vecchietti non si smentiscono mai: O Gino, sarà'r caso che tu la mattina ti svegli prima d'uscì di 'casa?
Incantevoli le spiegazioni di Massimo sulle leggi della probabilità e sugli Assiomi del Pettegolezzo, così come la sua ingannevole segreteria telefonica :-D
I quattro vecchietti non si smentiscono mai: O Gino, sarà'r caso che tu la mattina ti svegli prima d'uscì di 'casa?
January 19, 2018
Gli è tanto bellino ma ....!
Non ho idea se sia toscano o uno sproloquio, ma l'amico pistoiese di mio nonno lo diceva sempre per definire un vitello che sembrava promettere bene, ma non aveva carne sulle ossa (era un mediatore da bestiame, mio nonno, e l'amico un grossista di bistecche!).
Piacevolissima lettura da ombrellone (certi passaggi sono da risate pure!), ma è più un racconto lungo che un romanzo giallo. Il plot c'è ma la tensione narrativa che si richiede ad un giallo va a farsi benedire, annacquata da continue digressioni, simpatiche (i vecchietti e l'aiuto barista Tiziana sono un ottimo contorno), gradevoli, ma con poca ciccia.
Non ho idea se sia toscano o uno sproloquio, ma l'amico pistoiese di mio nonno lo diceva sempre per definire un vitello che sembrava promettere bene, ma non aveva carne sulle ossa (era un mediatore da bestiame, mio nonno, e l'amico un grossista di bistecche!).
Piacevolissima lettura da ombrellone (certi passaggi sono da risate pure!), ma è più un racconto lungo che un romanzo giallo. Il plot c'è ma la tensione narrativa che si richiede ad un giallo va a farsi benedire, annacquata da continue digressioni, simpatiche (i vecchietti e l'aiuto barista Tiziana sono un ottimo contorno), gradevoli, ma con poca ciccia.
April 3, 2017
Malvaldi mi ha convinta :) La briscola in cinque mi aveva lasciato abbastanza freddina, Il re dei giochi l'ho trovato divertente e le avventure di questi arzilli ottuagenari + Massimo mi hanno piacevolmente coinvolta.
August 29, 2024
Il silenzio calò. Effettivamente, Tiziana aveva ragione. Ma te guardali le donne, anche quest’anno sembrava d’aver trovato un bell’omicidio per passare il tempo, e loro vengono fuori a rovinarti tutto.
Ritornano i pensionati detectives del BARLume, come al solito senza un cavolo da fare, ma sempre pronti a scovare i più succulenti pettegolezzi di paese e a indagare per proprio conto, con la loro logica deduttiva alla Miss Marple su omicidi veri o presunti. Le loro indagini intralceranno spesso quelle ufficiali delle forze dell'ordine locale. Oltre ai simpatici vecchietti torna Massimo il "barrista" nipote di uno degli arzilli frequentatori del bar, la banconista Tiziana famosa per il suo "davanzale" e diversi abitanti di Pineta.
Il biliardo può comunicare con l’esterno solo attraverso la mediazione di alcuni sapienti dall’aria ieratica, detti Giocatori, che si muovono con calma studiata intorno al rettangolo. Questi savi impartiscono al biliardo le loro decisioni per mezzo di scettri che adoperano in modo curioso, brandeggiandoli con forza da un lato mentre dall’altro li guidano come una penna. Potenza e precisione unite in matrimonio. Al casuale osservatore, che si ferma affascinato dalla innaturale perfezione del gioco, può venire in mente di assistere a qualcosa di soprannaturale. Così, egli potrebbe pensare, Platone si immaginava forse le forme immutabili di cui noi vediamo le ombre sul fondo di una caverna. Così, forse, deve essere il mondo delle Idee. Sembra che lì, in mezzo al tavolo, la realtà non possa arrivare, e debba lasciare il posto alla Perfezione. Peccato solo che spesso uno dei saggi, che di nome fa Ampelio, si metta a bestemmiare pesantemente la Madonna; a quel punto l’atmosfera si incrina, la realtà si libera a pedate negli stinchi della Perfezione e dalla lontana poesia dell’Attica uno si ritrova tutto di un colpo di nuovo a Pineta.
Stavolta mi sono proprio divertita. Mi hanno fatto ridere in più di un'occasione e in più mi sono sentita a mio agio tra le strade di Pineta che trovo sempre più reale, con i suoi concittadini toscani per accento e modi di fare. Anche l'indagine ha un suo perché: avevo capito chi fosse il colpevole, ma avevo pensato ad un movente più venale a dire il vero e quindi ho avuto il mio colpo di scena.
Ritornano i pensionati detectives del BARLume, come al solito senza un cavolo da fare, ma sempre pronti a scovare i più succulenti pettegolezzi di paese e a indagare per proprio conto, con la loro logica deduttiva alla Miss Marple su omicidi veri o presunti. Le loro indagini intralceranno spesso quelle ufficiali delle forze dell'ordine locale. Oltre ai simpatici vecchietti torna Massimo il "barrista" nipote di uno degli arzilli frequentatori del bar, la banconista Tiziana famosa per il suo "davanzale" e diversi abitanti di Pineta.
Il biliardo può comunicare con l’esterno solo attraverso la mediazione di alcuni sapienti dall’aria ieratica, detti Giocatori, che si muovono con calma studiata intorno al rettangolo. Questi savi impartiscono al biliardo le loro decisioni per mezzo di scettri che adoperano in modo curioso, brandeggiandoli con forza da un lato mentre dall’altro li guidano come una penna. Potenza e precisione unite in matrimonio. Al casuale osservatore, che si ferma affascinato dalla innaturale perfezione del gioco, può venire in mente di assistere a qualcosa di soprannaturale. Così, egli potrebbe pensare, Platone si immaginava forse le forme immutabili di cui noi vediamo le ombre sul fondo di una caverna. Così, forse, deve essere il mondo delle Idee. Sembra che lì, in mezzo al tavolo, la realtà non possa arrivare, e debba lasciare il posto alla Perfezione. Peccato solo che spesso uno dei saggi, che di nome fa Ampelio, si metta a bestemmiare pesantemente la Madonna; a quel punto l’atmosfera si incrina, la realtà si libera a pedate negli stinchi della Perfezione e dalla lontana poesia dell’Attica uno si ritrova tutto di un colpo di nuovo a Pineta.
Stavolta mi sono proprio divertita. Mi hanno fatto ridere in più di un'occasione e in più mi sono sentita a mio agio tra le strade di Pineta che trovo sempre più reale, con i suoi concittadini toscani per accento e modi di fare. Anche l'indagine ha un suo perché: avevo capito chi fosse il colpevole, ma avevo pensato ad un movente più venale a dire il vero e quindi ho avuto il mio colpo di scena.
August 7, 2019
Lettura leggera e godibile
January 16, 2022
Matematica, religione, statistica.Tutto spettacolare.fantastico
May 25, 2014
I soliti ingredienti dei brevi romanzi di Malvaldi: in questo terzo libro della trilogia del BarLume ritroviamo lo scontroso bar(r)ista Massimo, la banda di vecchietti irresistibili, la cameriera Tiziana, il dialetto pisano e un delitto che anima la vita del bar.
Sebbene avessi capito chi era l'assassino, me lo sono goduto d'un fiato. Carino, divertente, come gli altri, per distrarsi un po'.
Sebbene avessi capito chi era l'assassino, me lo sono goduto d'un fiato. Carino, divertente, come gli altri, per distrarsi un po'.
March 7, 2017
Malvaldi non si smentisce, più lo leggo e più mi piace. Niente da dire su questo terzo capitolo del Bar Lume, se non che non vedo l'ora di leggere il quarto. Ovviamente consigliato a chi avesse voglia di una lettura leggera e comica nonostante la trama sul-thriller-andante!
August 6, 2017
ma io adoro questi nonni! e la delicatezza di una storia intrisa di pietà. molto molto carino.
May 4, 2018
Pineta, atto terzo. Al Bar Lume è arrivato uno splendido esemplare di biliardo all'italiana prontamente monopolizzato dalla banda di ottuagenari/tetraventenni (Ampelio, Aldo, il Rimediotti e il Del Tacca del comune), con sommo dispiacere del povero Massimo, il barrista e nipote di Ampelio. Ma il biliardo non è l'unica cosa che cattura l'attenzione dell'allegra banda di pensionati (anche se, a dirla tutta, Aldo lavora ancora al suo ristorante): da un lato, c'è un'imminente tornata elettorale straordinaria convocata per eleggere un politico del posto da mandare a Roma in qualità di senatore, e, dall'altro, c'è un bel delitto. Già perché un tragico incidente d'auto che coinvolge madre e figlio (morto sul colpo), terminerà con l'omicidio della donna nel reparto di rianimazione.
Pettegoli e ciarlieri, la banda dei vecchietti decide di mettere il proprio talento nel discutere i fattacci altrui al servizio di quel povero fesso del commissario Fusco – e a questo giro non si tira indietro nemmeno Tiziana, la cameriera del bar. Diventa subito chiaro che dietro questa faccenda si nasconde una storia abbastanza torbida di corna, figli illegittimi, eredità negate e possibili ricatti. E una volta che la sua curiosità viene stuzzicata, Massimo cercherà di far luce sulla vicenda senza farsi troppo influenzare dalle chiacchiere da bar, ma optando per un approccio più razionale e matematico. Ovviamente, la soluzione non è così semplice come si credeva all'inizio, ma nemmeno troppo complicata (alla fine le persone coinvolte nella vicenda sono molto poche).
Ai vecchietti non si può non voler bene, visto che siamo tutti dei pettegoli impenitenti, ma il mio personaggio preferito resta quel santo del barrista, colto, sarcastico e sempre sul pezzo: saggezza popolare e ragionamento logico si compensano per dare vita a una lettura spassosa ma con diversi spunti di riflessione.
Pettegoli e ciarlieri, la banda dei vecchietti decide di mettere il proprio talento nel discutere i fattacci altrui al servizio di quel povero fesso del commissario Fusco – e a questo giro non si tira indietro nemmeno Tiziana, la cameriera del bar. Diventa subito chiaro che dietro questa faccenda si nasconde una storia abbastanza torbida di corna, figli illegittimi, eredità negate e possibili ricatti. E una volta che la sua curiosità viene stuzzicata, Massimo cercherà di far luce sulla vicenda senza farsi troppo influenzare dalle chiacchiere da bar, ma optando per un approccio più razionale e matematico. Ovviamente, la soluzione non è così semplice come si credeva all'inizio, ma nemmeno troppo complicata (alla fine le persone coinvolte nella vicenda sono molto poche).
Ai vecchietti non si può non voler bene, visto che siamo tutti dei pettegoli impenitenti, ma il mio personaggio preferito resta quel santo del barrista, colto, sarcastico e sempre sul pezzo: saggezza popolare e ragionamento logico si compensano per dare vita a una lettura spassosa ma con diversi spunti di riflessione.
February 23, 2024
"Il re dei giochi" è il terzo romanzo scritto da Marco Malvaldi con protagonista Massimo Viviani, il barista del BarLume, e i quattro vecchietti Ampelio, nonno di Massimo, Pilade, Aldo e Gino che frequentano il bar.
Questa storia parte in modo particolare in quanto non abbiamo un delitto ma un semplice incidente in cui i vecchietti, ormai abituati ad investigare e a vedere del torbido anche quando non c'é, trovano pretesto per montare un caso su cui far luce. Successivamente, si scopre che qualcosa da scoprire in realtà c'è.
Anche qui i personaggi sono ben descritti, sia fisicamente che caratterialmente, e viene reso noto il loro passato che è poi utile per comprendere la vicenda.
La narrazione e il lessico sono semplici, sempre infarciti di frasi e modi di dire tipici toscani. Il ritmo è adatto alla narrazione e mai lento.
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un romanzo d'evasione ma con delle tematiche piuttosto attuali e verosimili. Tutto viene alleggerito dalla sottile ironia propria di Malvaldi.
Questa storia parte in modo particolare in quanto non abbiamo un delitto ma un semplice incidente in cui i vecchietti, ormai abituati ad investigare e a vedere del torbido anche quando non c'é, trovano pretesto per montare un caso su cui far luce. Successivamente, si scopre che qualcosa da scoprire in realtà c'è.
Anche qui i personaggi sono ben descritti, sia fisicamente che caratterialmente, e viene reso noto il loro passato che è poi utile per comprendere la vicenda.
La narrazione e il lessico sono semplici, sempre infarciti di frasi e modi di dire tipici toscani. Il ritmo è adatto alla narrazione e mai lento.
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un romanzo d'evasione ma con delle tematiche piuttosto attuali e verosimili. Tutto viene alleggerito dalla sottile ironia propria di Malvaldi.
June 25, 2017
ganz nett für zwischendurch, eine schöne Sommerlektüre
January 28, 2023
Un classico delitto del barlume. Divertente, appassionante, piccino, un gioiellino 😆
June 19, 2023
Più tranquillo dei precedenti ma comunque bello!
https://lamenteaffilata.blogspot.com/...
https://lamenteaffilata.blogspot.com/...
July 6, 2012
Trovo sempre maggiori affinità con Massimo il Barrista. Devo dire che è bello quando succede con uomini immaginari: ci si risparmiano casini e non si corre il rischio di restare delusi. Ma veniamo a noi. Dal lato "poliziesco" mi è piaciuto più del secondo romanzo; dal lato umano è il solito spasso. C'è da dire che oramai è noto che il colpevole è sempre colui che nel corso della lettura sembra al di sopra di ogni sospetto: anche senza conoscere il movente o la modalità dell'omicidio non è difficile individuarlo. Chissà che il Malvaldi non ci stupisca in futuro con un cambio di rotta, da questo punto di vista (da altri no, per favore, va tutto bene così). Anche se a fine romanzo ci fa sapere che per un po' di scrivere non se ne parla, perché pare che in casa sua sia finita la quiete e sia arrivato il meraviglioso caos di un bimbo (dico "meraviglioso" perché non è il mio, naturalmente). Ma insomma, in questo commento non faccio altro che divagare. Il romanzo, si diceva. Divertente, con tirate del barrista sulla matematica (che naturalmente fatico a seguire) e sulla religione (sulle quali mi trovo abbastanza d'accordo ma non del tutto). Ne approvo il finale, condivido con Massimo le sue due "anime" in antitesi l'una con l'altra (una pigra e sorniona, l'altra che cerca di reagire al fancazzismo; ma pare che vinca la prima), e al solito mi sbellico con le macchiette dei vecchietti. Che son furbini! Ad esempio, quando Massimo in conclusione al discorso sulla religione fa sua la frase la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri, il Del Tacca gli dice, giustissimamente: "Belle parole, Massimo. Davvero. Allora mi spieghi perché quando uno ti chiede un cappuccino all'ora sbagliata se gli va bene si becca un thè freddo, e se gli va male lo mandi in culo?" Ecco. Spiegacelo, Massimo!
August 8, 2018
Terza avventura per la squadra del BarLume, sono tornata a Pineta e mi sono sentita a casa. Nonostante Massimo, il barrista, faccia di tutto per scoraggiare questa sensazione è proprio quello che ho provato. Bravo Malvaldi, ha tratteggiato dei personaggi fantastici, giocando con i vizi e le particolarità. I quattro vecchietti sono delle macchiette, divertentissimi e che lasciano un senso di benessere. Come per gli altri due libri il mio personaggio preferito rimane Massimo e qui ha anche un'evoluzione, una presa di coscienza che secondo me può portare a un cambiamento nei prossimi libri e questo è positivo. Anche perché rimane sempre lui, non viene stravolto, ma subisce una maturazione.
Sempre piacevoli e particolari i riferimenti matematici, tratto distintivo dell'autore, suo bagaglio culturale.
La parte investigativa invece è leggermente sottotono, ho anche capito in fretta il colpevole, però è stata lo stesso interessante.
Ho patito di nuovo un po' la parte dialettale, il fatto che molte frasi dovevo tradurmele nella mente. Questo fatto alla lunga mi ha infastidita anche se sapevo già prima che è un tratto dello stile dell'autore.
Lettura veloce, rilassante e divertente, ideale per questo periodo, mi ha tenuto compagnia e mi ha fatto staccare la spina. Serie consigliatissima
Sempre piacevoli e particolari i riferimenti matematici, tratto distintivo dell'autore, suo bagaglio culturale.
La parte investigativa invece è leggermente sottotono, ho anche capito in fretta il colpevole, però è stata lo stesso interessante.
Ho patito di nuovo un po' la parte dialettale, il fatto che molte frasi dovevo tradurmele nella mente. Questo fatto alla lunga mi ha infastidita anche se sapevo già prima che è un tratto dello stile dell'autore.
Lettura veloce, rilassante e divertente, ideale per questo periodo, mi ha tenuto compagnia e mi ha fatto staccare la spina. Serie consigliatissima
April 28, 2019
Terzo libro della serie il BarLume (La briscola in cinque e Il gioco delle tre carte). Dei tre quello che mi è piaciuto di più. I quattro ottuagenari sono fantastici: ironici, sarcastici, politicamente scorretti e pettegoli come non mai (rischieranno stavolta una querela per diffamazione). Massimo il "Barrista" (come lui ama definirsi), un matematico fallito, è sempre sul pezzo e le sue deduzioni porteranno alla soluzione del mistero. Sorprendente la sua preparazione "biblica" e le risposte date ai due poveri testimoni di Geova rei di avergli annunciato l'imminente fine del mondo. Insieme fanno anche stavolta impazzire "la legge" ovvero il povero commissario Fusco che non ne può più dei cinque (che a loro volta lo reputano un perfetto imbecille, tanto per intenderci). Non mancheranno nuovi inizi (ma di più non voglio svelarvi).
September 11, 2018
Il gruppo dei vecchietti del BarLume, insieme all'atipico titolare Massimo, è alle prese con un altro giallo che ha colpito il paese di Pineta in Toscana.
L'"indagine" non ufficiale si sviluppa a seguito di un brutto incidente d'auto e di una bugia venuta alla luce per caso. Il pettegolezzo si fa strada in paese e i vecchietti contribuiscono a renderlo particolarmente piccante, nonostante gli ammonimenti degli inquirenti.
Tra partite di biliardo, chiacchiere da bar e dialoghi divertentissimi si arriva finalmente all'epilogo finale.
Trovo questa serie particolarmente divertente e continuerò a leggerla con estremo piacere.
L'"indagine" non ufficiale si sviluppa a seguito di un brutto incidente d'auto e di una bugia venuta alla luce per caso. Il pettegolezzo si fa strada in paese e i vecchietti contribuiscono a renderlo particolarmente piccante, nonostante gli ammonimenti degli inquirenti.
Tra partite di biliardo, chiacchiere da bar e dialoghi divertentissimi si arriva finalmente all'epilogo finale.
Trovo questa serie particolarmente divertente e continuerò a leggerla con estremo piacere.
October 13, 2015
Il romanzo è brevissimo, rapido e forse più scorrevole, proprio perché più scarno, rispetto ai fratelli maggiori, l'intreccio è talvolta marginalizzato, ma Malvaldi non manca di regalare un paio d'ore di divertimento e sana lettura, soprattutto attraverso il potenziamento della verve umoristica e dell'eloquio maremmano.
http://athenaenoctua2013.blogspot.it/...
http://athenaenoctua2013.blogspot.it/...
August 26, 2018
sicuramente se siete appassionati di gialli "veri" (quelli - per intenderci - dove ci sono alibi da verificare, bugiardi da incastrare e DNA da analizzare) questo libro (ed i 2 che lo hanno preceduto) non fanno per voi. Ma se volete trascorrere un paio d'ore con il sorriso sulle labbra, sforzando appena un po' il vostro cervello per trovare il colpevole (ma solo se vi va...) allora Pineta, il BarLume, il barrista Massimo ed i 4 multiagenari vi faranno una piacevolissima compagnia!
May 9, 2020
Il primo Malvaldi (La briscola in cinque) non mi aveva convinto del tutto: complice forse l'edizione Sellerio, mi era sembrato un tentativo di apparecchiare un nuovo Montalbano in salsa toscana. In questa nuova avventura del "barrista" Massimo la caratterizzazione del coro greco dei settuagenari è molto meglio riuscita, così come meno elementare la trama gialla che costituisce l'occasione della narrazione. Anche l'epilogo lascia davvero soddisfatti.
August 26, 2020
La tercera entrega de los crímenes del BarLume no defrauda con respecto a las anteriores. Como sucedía en aquellas, la resolución del asesinato queda en un segundo plano y sirve de buena excusa para dirigir el devenir de lo que ocurre en el bar con sus parroquianos. Massimo, el dueño del bar, su camarera Tiziana y, sobre todo, el abuelo de Massimo y sus amigos de la tercera edad hacen de estas historias cercanas un rato muy agradable y divertido para el lector.
May 14, 2019
Davvero godibile questo Malvaldi, la perfetta lettura da spiaggia, con o senza ombrellone. Storia avvincente, scrittura che scorre piacevole e una durata perfetta per allietare una giornata di relax. Terzo libro di seguito di questo autore, avanti il prossimo!
July 28, 2017
Forse gli altri due erano un po' più belli, comunque anche questo mi ha fatto morire dal ridere!
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