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The Dark Side

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Quando si dice la narrativa del "lato oscuro", o della "metà oscura", i lettori di tutto il mondo sanno di che cosa di tratta. A partire da Stephen King, che non poteva mancare in questa antologia – con uno splendido racconto dove un incubo annunciato si avvera, sullo sfondo della tranquilla routine di una anziana coppia – o in Italia da Carlo Lucarelli, il "lato oscuro" è l’esplorazione di quel mondo di paura, delitto, crimine e perfino orrore che si cela dietro le parvenze del mondo "normale". Racconti di James Crumley, Giovanni Arduino, Jeffery W. Deaver, Eraldo Baldini, James Ellroy, Pietro Colaprico, James W. Hall, Giancarlo De Cataldo, James Grady, Carlo Lucarelli, Stephen King, Giampiero Rigosi, Ed McBain, Flavio Soriga. Ian Rankin. Simona Vinci, Robert Silverberg, Wu Ming, F.X. Toole.

518 pages, Paperback

First published June 19, 2006

3 people are currently reading
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3 (5%)
Displaying 1 - 6 of 6 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,459 reviews2,433 followers
April 29, 2025
LA SCROFA MESSICANA



L’antologia è curata da un agente letterario e raccoglie solo autori della sua agenzia, italiani e americani. Quindi il lancio sulla copertina è radicalmente sbagliato.
Dove si legge:
I migliori autori di crime fiction americani e italiani per la prima volta insieme
Si dovrebbe invece leggere:
I migliori autori di crime fiction americani e italiani rappresentati dalla mia agenzia per la prima volta insieme.
Perché se manca Massimo Carlotto come può trattarsi dei migliori autori di crime fiction? È lui il migliore in Italia, non c’è alcun dubbio. E secondo Chriss Offutt, che non è l’ultimo arrivato, è il migliore del mondo, almeno tra quelli viventi.



Per me è stata l’occasione di leggere un racconto di James Crumley della serie dedicata a C.W. Sughrue che in Italia non è stata pubblicato se non in questa raccolta.
Racconto dal titolo La scrofa messicana.

Che inizia così, e credo non ci sia migliore immersione negli umori tipici dell’abbinata Crumley-Sughrue, e non ci sia migliore sintesi e commento:
Dopo le dimissioni di Nixon, gli anni Sessanta parvero arrancare fino a fermarsi in modo coatto e assurdo, e la maggiore fonte di guadagno di C.W. Sughrue – ritrovare minorenni scappati di casa a San Francisco – semplicemente scomparve. O i ragazzi avevano smesso di scappare di casa, o i loro genitori avevano smesso di cercarli. Per cui Sughrue fece quello che avrebbe fatto ogni investigatore privato disoccupato che si rispetti: si tagliò il codino, si comprò una El Camino nuova di zecca e si diresse verso il Messico, in modo da evitare di prendere decisioni, scegliendo invece di giocarsi la vita come a un tiro di dadi. Dopo aver passato un paio di settimane sbattendosi tra il deserto e la Sierra Madre, si ritrovò a un paio d’ore a sud di Mazatlan dandoci dentro con l’abbronzatura, facendosi una fumata di straordinaria mota messicana e godendosi la vacanza tra surfisti, sballati e altri americani assortiti che non avevano più legami con il mondo capitalista di quanti ne avesse lui. Tutti quanti si erano adagiati come pulci pigre nel pelo arruffato della costa messicana del Pacifico, nel tranquillo villaggio di San Geronimo.

Che altro dire, che altro aggiungere?

Profile Image for Dudley Starks.
76 reviews2 followers
June 14, 2020
Le raccolte di racconti sono sempre una scommessa, almeno quelle con scrittori che sembrano uniti (in questo caso dall’agente letterario Roberto Santachiara) sotto un unico “colore” o genere, tuttavia i nomi sono importanti e la qualità generale del libro più che buona, forse stona un po' la presenza di alcuni autori se la dimensione doveva essere quella del thriller (o se il lettore si avvicina alla lettura con questo presupposto).
Lo “scontro” tra italiani e big stranieri è meno scontato del previsto, Ellroy e King sono di un altro passo ma il miglior racconto è quello di Eraldo Baldini, senza dimenticare Rigosi e Lucarelli in grande spolvero, il resto va dal piacevole al leggibile.
Note dolenti: De Cataldo, McBain e la Vinci.

Crumley : Atmosfera scanzonata ma il racconto è ordinario nella sua semplicità, pochi guizzi, si legge ma scivola via senza colpo ferire. Voto: 6
Arduino: Pillola straniante di solitudine e follia, niente di nuovo ma ben scritto, inquieta il giusto. Voto 6,5
Deaver: Il solito con il maestro del final twist, si legge in attesa del colpo di scena che immancabile arriva, Deaver non delude Voto: 7
Baldini: Tra credenza e spietata realtà, tra le streghe del folklore contadino e gli orrori del post guerra, un bambino e sua madre si perdono in una notte infinita e crudele, brividi di orrore puro. Voto: 8
Ellroy: Perla biografica e omaggio sentito al “maestro perpetuo” Joe Wambaugh, Ellroy è il solito treno schizzato che non fa fermate, sempre e comunque di rara potenza narrativa. Voto: 8
Colaprico: Malavita e poliziotti corrotti, cacciatori e prede si specchiano in uno scenario crime ben proposto, pagine avvincenti e bel finale. Voto: 7
Grady: Habitat carcerario per una storia che cerca di essere serrata senza mai riuscirci, quando il racconto classico si perde in un finale buonista e innocuo. Voto: 5
De Cataldo: paparazzi volponi e giovani che sognano l’America, si naviga a vista senza nessun guizzo, conclusione scontata per una chiusura in “bruttezza”. Voto: 5
Hall: Le meschine e pericolose ambizioni di un padre che sogna il successo della figlia promessa stella del tennis, vicenda assai inverosimile ma allo stesso tempo fascinosa, per certi versi disturbante. Voto: 7
Lucarelli: Delitti e campi di concentramento, paradossale caccia all’uomo nel contesto orrorifico dell’olocausto, bel finale per uno dei migliori racconti proposti. Voto: 8
King: La paura si nasconde nelle piccole cose, nel quotidiano che appare una triste e piatta routine di colpo deformata da un sogno premonitore, brividi di angoscia firmati Zio Stevie. Voto: 8
Rigosi: Malinconico viaggio tra i sicari della mafia, un giovane rampante e un “vecchio” e stanco killer prima alleati e poi avversari, racconto davvero bello e impreziosito dalla dolente figura del sicario Alfama, Voto: 8
McBain: Poche pagine per il grande McBain, storiellina in salsa pulp a tratti davvero divertente, peccato che la struttura sia davvero esile e che alla fine non resti nulla, Voto: 5
Soriga: Fascismo e potere, un avvocato si muove nell’ombra e decide i destini dei poveri mortali che gli capitano sotto mano, il contesto incuriosisce ma lo sviluppo del racconto non esalta. Voto: 6
Rankin: Storia leggera che parla di truffe e di arte, ben scritta ma la mancanza di “cattiveria” non la esalta al di là del semplice compitino: Voto: 6,5
Vinci: Enigmatico viaggio nei meandri della psiche, raffigurazioni conturbanti ma fine a se stesse se a mancare è il senso compiuto, confuso e infine irritante. Voto: 4
Silverberg: Fantascienza, visioni future di un mondo paradisiaco eppure completamente vuoto, ci pensano i cloni di Einstein, Picasso e Hemingway a ravvivare il tutto, storia decisamente fuori contesto ma affascinate e ben scritta. Voto: 7
Wu Ming: Errol Flynn e il suo amico Erben Hermann si perdono in una fumeria d’oppio rievocando recenti avventure, in scena galli combattenti, anatre malesi, sogni psicadelici e puttane, il racconto non è malvagio ma sembra fuori posto. Voto: 6
Toole: La nobiltà della boxe sporcata dalle bassezze dell’animo umano, ascesa e caduta di un pugile creato e poi distrutto dal suo allenatore, Toole si muove come un pesce nel mare. Voto: 7
Profile Image for Oscura.
40 reviews
April 27, 2014
Io salverei giusto Lucarelli, Stephen King e Jeffrey Deaver. Gli altri si meriterebbero voti da -1 a-10.
Profile Image for Paolo C.
25 reviews1 follower
September 7, 2017
E' una raccolta, autori italiani e stranieri, ed è altalenante. Anche molto altalenante. Si passa da racconti intensi e forti a racconti superflui e noiosi.
Ci sono i mostri sacri che restano inarrivabili. Ci sono belle perle e belle scoperte (almeno per me).
Ci sono anche le brutte sorprese e la noia.
Ma in una raccolta ci sta.
Profile Image for Antonio.
107 reviews
September 29, 2018
raccolta di racconti, alcuni molto belli e con colpi di scensa sbalorditivi. altri piatti, dimenticati non appena finiti
Displaying 1 - 6 of 6 reviews

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