Napoleone, una delle più grandi e controverse figure dell'età moderna, rappresenta da sempre un enigma per gli storici. Personalità complessa e di grande fascino, amante appassionato, spirito «aperto», libero, senza frontiere, fu un autentico costruttore di stati e legislazioni, che ebbero l'apogeo nel suo impero, e fu l'architetto di quello che Taine definisce il «regime moderno». In quanto eredi della Rivoluzione francese, possiamo dire di essere anche noi suoi figli: se le dittature e le grandi democrazie del Novecento hanno attinto alla sua visione universale, nella sua azione politica e nei principi da lui affermati si trovano le radici delle Costituzioni occidentali e delle nozioni di libertà, diritto, famiglia, proprietà, che sostanziano la nostra vita civile. In questa biografia - ormai un classico della storiografia napoleonica - Guido Gerosa ne ricostruisce nel dettaglio la vita, facendo emergere una personalità complessa e talora contraddittoria. Ma è proprio l'ambiguità della sua figura ad avere assicurato a Napoleone l'immortalità.
“La sua mano felice sapeva come far attaccare la gente a sé e come plasmare gli uomini ai suoi voleri. Poteva sfoggiare tale charme come non ho mai visto da alcun uomo. Non si aveva difesa contro di lui. Dotato di immenso magnetismo poteva concentrare l’intensità del suo genio nel più piccolo come nel più grande di suoi disegni.” “ Nonostante tutto il suo straordinario carisma, le qualità personali e la creatività, il regno di Napoleone fu un disastro per la Francia. In proporzione furono uccisi più uomini nelle sue guerre che in tutta la prima guerra mondiale. La crescita economica si fermò e ristagnò per una generazione.” “Fu un liberticida. Uccise la Rivoluzione Francese e ciò che ne era rimasto, ma la esportò e legittimò in tutto il mondo. Seppellì la Repubblica e si fece imperatore, ma le idee del 1789 sono arrivate dovunque per mezzo suo.” “In qualche misura siamo tutti suoi figli e non possiamo non dirci “napoleonici”. Ecco perché da sempre sono affascinata dalla figura di Napoleone, da quando al liceo la mia prof di storia correva veloce dalla rivoluzione francese al Congresso di Vienna saltando quasi tutto quanto era accaduto in mezzo: in vent’anni l’Europa fu spazzata dal più maestoso vento che la storia ricordi, i cui aliti ancora nel ventesimo secolo hanno soffiato nelle nazioni europee, in senso buono e cattivo. Ed è proprio l’ambiguità dell’uomo Napoleone che lo rende una figura immortale.
Questo libro di Gerosa si legge come un vero e proprio romanzo più che una "sola" biografia: l'autore è bravissimo a spargere qua e là argomenti e aneddoti che tengono sempre alta l'attenzione. Consigliatissimo quindi non solo a chi è un grande amante della storia, ma anche a chi, semplicemente, vuole solo leggersi la bella (per usare un eufemismo) avventura di un uomo che ha cambiato il mondo in cui viviamo. Gli unici avvertimenti che vi faccio sono due: 1-Buona parte del libro è dedicata al racconto delle battaglie e delle guerre di Napoleone, sappiatelo. 2-Mancano delle mappe per rendersi realmente conto e apprezzare gli spostamenti, i trucchi e le mosse geniali dell'Imperatore..personalmente mi aiutavo con google maps :)
Da appassionato di Napoleone ho letto svariati saggi e biografie sulla sua figura, ma credo che questa sia la più bella e completa anche a distanza di ormai quasi 30 anni dalla sua uscita. Sarà perché ci sono affezionato in quanto è stato il libro che per primo mi ha avvicinato al mio personaggio storico preferito, ma rileggerla è sempre un grande piacere. Poco più di 500 pagine, che possono sembrare tante ma in realtà non lo sono per raccontare un personaggio che è rimasto in auge per più di 20 anni, credo sia il giusto compromesso tra fruibilità e dettaglio; forse al lettore meno appassionato possono sembrare fin troppe le descrizioni delle battaglie, ma d'altronde la vita di Napoleone è questa, un'eterna battaglia. Ci sono comunque anche diversi momenti più leggeri nel corso del libro, con aneddoti e curiosità che rendono la lettura ancora più piacevole.
La vita di Napoleone raccontata con un certo distacco, serva pregiudizio. Almeno cos�� mi pare. Ovviamente non troppo approfondito, occorrerebbero ben pi�� pagine, ma che tocca tutti gli aspetti dell'uomo e del suo entourage. Per chi vuole farsi un'idea di base su questo personaggio unico credo sia un ottimo inizio. Certo per meglio capire cosa ha rappresentato per i vari popoli d'Europa �� bene leggere saggi, romanzi, cronache dell'epoca scritti da chi �� stato 'liberato' . In Piemonte non abbiamo certo un buon ricordo del periodo di 'occupazione' da parte dei francesi.
Per chi ha solo una infarinatura su ciò che riguarda Napoleone (io prima di questo libro), è una lettura leggera, scorrevole e a tratti appassionante. Mi è parsa anche piuttosto neutrale aldilà di qualche slancio dettato dalla portata della battaglia descritta in quel momento. Emerge di tanto in tanto l'umanità dell'autore di fronte agli eventi, ma in tono terzo, delicato, non ingombrante. Apprezzabile.
Piccolo neo: il succedersi degli eventi è più denso nella prima metà; dalla campagna di Russia in poi tende a diventare frettoloso, gli eventi che portano a Waterloo vengono descritti molto (troppo?) rapidamente. Probabilmente incide il fatto che sia un libro di 500 e passa pagine.
Chi ha già un bagaglio di conoscenze ampio e circostanziato (non io dopo questo libro) potrebbe non trovarlo di particolare stimolo, levato qualche aneddoto quà e là. Potrebbe eh, nel dubbio lo leggerei.
Offre una bibliografia vastissima da cui estrarre ulteriori letture.
Un mattone. Ma è un mattone di oltre 500 pagine (scritte con caratteri piccoli e fitti, tra l'altro) che mi è piaciuto molto. Molto accurato, forse anche troppo, analizza le battaglie di Napoleone, i suoi pensieri, i suoi difetti, i suoi pregi. Non conoscevo nulla di Napoleone oltre alle basi che insegnano a scuola ed è stata una lettura interessante che mi ha fatto vedere le diverse sfaccettature del condottiero corso.
Non la miglior biografia su Napoleone. Nonostante vi siano alcuni capitoli interessanti, come quello dedicato a Trafalgar o quello su Maria Luisa, ci sono davvero troppe ripetizioni ed errori (clamoroso quello sull’altezza di Napoleone, che, secondo l’autore, sarebbe di 1.57 cm). Mi aspettavo decisamente di più da un autore del calibro di Gerosa.