Romanzi, Vol. 1

by Ernest Hemingway, Fernanda Pivano (Editor, Translator), Ettore Capriolo (Translator)

Contiene:
Fiesta, Addio alle armi, Morte nel pomeriggio, Verdi colline d'Africa

Genres: Fiction, Americana, Classics

1351 pages, Hardcover

Published January 1, 2005

About the author

Ernest Miller Hemingway was an American novelist, short-story writer and journalist. Best known for an economical, understated style that significantly influenced later 20th-century writers, he is often romanticized for his adventurous lifestyle, and outspoken and blunt public image. Most of Hemingway's works were published between the mid-1920s and mid-1950s, including seven novels, six short-story collections and two non-fiction works. His writings have become classics of American literature; he was awarded the 1954 Nobel Prize in Literature, while three of his novels, four short-story collections and three nonfiction works were published posthumously.
Hemingway was raised in Oak Park, Illinois. After high school, he spent six months as a cub reporter for The Kansas City Star before enlisting in the Red Cross. He served as an ambulance driver on the Italian Front in World War I and was seriously wounded in 1918. His wartime experiences formed the basis for his 1929 novel A Farewell to Arms. He married Hadley Richardson in 1921, the first of four wives. They moved to Paris where he worked as a foreign correspondent for the Toronto Star and fell under the influence of the modernist writers and artists of the 1920s' "Lost Generation" expatriate community. His debut novel The Sun Also Rises was published in 1926.
He divorced Richardson in 1927 and married Pauline Pfeiffer. They divorced after he returned from the Spanish Civil War, where he had worked as a journalist and which formed the basis for his 1940 novel For Whom the Bell Tolls. Martha Gellhorn became his third wife in 1940. He and Gellhorn separated after he met Mary Welsh Hemingway in London during World War II. Hemingway was present with Allied troops as a journalist at the Normandy landings and the liberation of Paris. He maintained permanent residences in Key West, Florida, in the 1930s and in Cuba in the 1940s and 1950s. On a 1954 trip to Africa, he was seriously injured in two plane accidents on successive days, leaving him in pain and ill health for much of the rest of his life. In 1959, he bought a house in Ketchum, Idaho, where, on July 2, 1961 (a couple weeks before his 62nd birthday), he killed himself using one of his shotguns.

Reviews

[Freca - Narrazioni da Divano · Rating 5 out of 5]

Hemingway è un autore che per ora mi ha convinta in toto, con il suo stile asciutto e curato in ogni scelta, penetrante, che definisce tutto con precisione chirurgica. La morte, ineluttabile, è protagonista indiscussa di tutti i suoi romanzi che ho letto finora: i personaggi la affrontano, ci giocano, provano ad eluderla, ci si confrontano, ne vengono travolti, spiazzati. Decidere come rapportarsi con qualcosa che non si può sconfiggere, estremamente naturale, imprescindibilmente legata alla natura umana eppure così devastante, naturale ma complicata da accettare. La morte è parte di noi, della nostra natura eppure cerchiamo di esorcizzarla in ogni modo, Hemingway ci parla di questo processo esplorando un rito che si è evoluto nei secoli: la tauromachia, attualmente presente in Spagna sottoforma della corrida. Ma riti ancestrali, protagonisti anche del saggio morte nel pomeriggio e visti anche come la massima espressione di un popolo, non sono l'unica prospettiva sul tema: troviamo l'esperienza di guerra, ispirata ad eventi autobiografici, e il safari. La guerra è l'esaltazione della morte, l'utilizzo di un evento naturale in modo estremamente innaturale per esercitare potere, piegare la natura alla nostra volontà: però la natura rimane al di fuori del nostro controllo, sopraggiunge e ci fa comprendere tutta la nostra fragilità e impotenza, svuotandoci, priviamo della vita per sentirci vivi e mostrare il controllo che abbiamo, ma ci rendiamo conto di non possederlo quando la morte ineluttabile entra senza una ragione nelle nostre vite e non possiamo fare altro che accettarlo.
Hemingway ci trascina in un viaggio estremamente drammatico, con una rappresentazione iperrealistica, quasi cinica e distaccata eppure estremamente intimista, ti scava nel cuore e non puoi non sentire tutto ciò che provano i protagonisti anche solo da poche precise pennellate.

[Marco Svevo · Rating 4 out of 5]

"grazie al vino, passò quel senso di disgusto e fui felice."
"godersi la vita significava imparare a spendere bene i propri soldi e sapere quando ci si era riusciti. il mondo era un buon posto per fare acquisti. sembrava una bella filosofia. fra 5 anni, pensai, sembrerà stupida come tutte le altre belle filosofie che ho avuto."
"il vino è una cosa straordinaria. fa dimenticare tutti i mali"
"non c'era guerra qui. Allora capii che per me era finita,ma non avevo la sensazione che fosse proprio finita. Avevo la sensazione di un ragazzo che pensa a ciò che sta succedendo in un certo momento nella scuola che ha marinato."

[Andromeda · Rating 2 out of 5]

Fiesta ★★
Addio alle armi ★★★
Morte nel pomeriggio ★
Verdi colline d'Africa ★

[Carlo Mayer]

Finiti

[Mariko1988 · Rating 5 out of 5]

ROMANZI:
Fiesta (Il sole sorge ancora)
Addio alle armi
Morte nel pomeriggio
Verdi colline d'Africa
14 apr 2010, 20:56:13