Li chiamano lavoratori precari e invece sono turisti instancabili, viaggiatori sempre pronti a partire per una nuova eccitante vacanza dalla disoccupazione. Sono i lavoratori «atipici», diventati ormai così tanti da potersi considerare i più tipici tra i lavoratori in circolazione. Sono gli ex co.co.co, i neo co.pro, le Partite Iva, gli interinali, i tempi determinati. Sono trentenni che vivono come adolescenti tra altri adolescenti, ragazze che nascondono la gravidanza per non perdere il lavoro, uomini e donne non più giovani che finiscono in un call center a dire «Buongiorno sono Marco».Per la prima volta in un libro il pianeta precario raccontato in tutte le sue sfaccettature e le sue contraddizioni. Un pianeta in cui abita una generazione pronta a tutto, rassegnata a dormire ogni notte con la valigia sotto il letto.
Scrittore e giornalista italiano. Autore di romanzi e racconti, ma anche di reportage, opere teatrali e traduzioni di opere dal francese e dall'inglese. Nel 2002 pubblica il suo primo romanzo, Morto un Papa. Nel 2008 vince il Premio Super Mondello, il Premio Recanati e il Premio Brancati con il romanzo Se consideri le colpe . Nel 2011 vince il Premio Bagutta con il romanzo Ogni promessa.
LA DISOCCUPAZIONE È UNA DELLE MALATTIE PIÙ DIFFUSE DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA MA NESSUNO STA STUDIANDO IL VACCINO
Non è un libro di fantascienza, ahinoi. Neppure un saggio di ecologia contro l’eccessivo sfruttamento delle risorse, umane in questo caso. Bajani analizza le trasformazioni avvenute nel mercato del lavoro con l’inizio del terzo millennio con particolare attenzione per i cosiddetti lavoratori precari (flessibili!!), ovviamente i più a rischio: interinali, stagisti, co.co.co, partite IVA, free lance, addetti a call center, grande distribuzione, imprese di pulizia…
Andrea è intelligente, conosce l’argomento, sa giocare con le parole, coniare termini nuovi, essere divertente: ma il suo rimane un libro triste e deprimente perché parla di sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Si può odiare il posto fisso e amare l’indipendenza lavorativa, credere che il costo del lavoro in Italia sia troppo alto e che non ci sia abbastanza flessibilità: ma tutto questo non c’entra niente, perché qui si parla dello sfruttamento nudo e crudo.
La Legge 30... lo dice molto chiaramente: lavoratore è "qualsiasi persona che lavora o che è in cerca di lavoro". È un lavoratore anche chi il lavoro non ce l'ha... Basta mettersi in strada a cercare un impiego che già la disoccupazione è finita... è un principio molto semplice: basta cambiare i nomi alle cose e le cose non esistono più. Basta cambiare il nome alla disoccupazione, e la disoccupazione finisce.
Avete già un posto di lavoro? E' un posto fisso? siete sicuri che sia fisso? e fino a quando? L'autore con ironia e con forza ci accompagna in un mondo sconosciuto a molti "lavoratori da posto fisso e garantito". Ci accompagna con un linguaggio ironico e divertente ma per certi versi grottesco, di porta con i piedi per terra; ci avvicina ad un mondo che purtroppo esiste e che è stato creato dal nostro Stato, dal nostro Governo..di merda nel corso degli anni. Ci fa riflettere e ci fa arrabbiare, ci spaventa perché potrebbe succedere anche a noi. Perché quando ti laurei hai 35 anni e non trovi lavoro e a 40 anni sei vecchio. Da leggere per riflettere e per metterci sul "chi vive"! Grande scrittura. Dedicato ai nuovi rivoluzionari (se esistono) da evitare per i falliti ed i depressi
Amaro e divertente. Interessante per me, che ho avuto la fortuna di "assistere" in parte alla gestazione del libro, ma interessante e utile per tutti quelli che, in un modo o nell'altro, si sono trovati di fronte alla propria nonna senza sapere come spiegarle in cosa consiste il proprio lavoro, o come mai il lavoro cambia ogni mese, o come mai, dopo tutto quel tempo passato a studiare, il lavoro non c'è.