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Cento poesie d'amore a Ladyhawke

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Esordio poetico di uno dei migliori scrittori italiani in circolazione, questo libro è un concentrato di contraddizioni. Colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e «vero» nei contenuti. Romantico e sentimentale nella tonalità di fondo, ma attraversato da un'ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe più visibili. Testimonianza di un'ossessione privata, ma anche lucida analisi dei mostri che possono dominare la mente dell'uomo.

112 pages, Paperback

First published February 1, 2007

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About the author

Michele Mari

69 books245 followers
Michele Mari è nato a Milano nel 1955.
Figlio del designer e artista Enzo Mari, insegna Letteratura Italiana all'Università Statale di Milano. Dal 1992 risiede a Roma.

Filologo, cultore di fantascienza e di fumetti, il suo stile letterario, estremamente composito, sembra richiamare scrittori quali Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi e Giorgio Manganelli, e fuori d'Italia, Louis-Ferdinand Céline.

Oltre alle opere narrative, va segnalata la produzione poetica. Rilevante anche l'attività critico-filologica e saggistica, volta soprattutto alla letteratura italiana del Sette-Ottocento e alla letteratura fantastica in chiave comparatistica.

Alcuni suoi libri sono Di bestia in bestia (Longanesi 1989), Io venía pien d'angoscia a rimirarti (Longanesi 1990; Marsilio 1998), La stiva e l'abisso (Bompiani 1992; Einaudi 2002), Euridice aveva un cane (Bompiani 1993; Einaudi 2004), Filologia dell'anfibio (Bompiani 1995; Laterza 2009), Tu, sanguinosa infanzia (Mondadori 1997; Einaudi 2009), Rondini sul filo (Mondadori 1999), I sepolcri illustrati (Portofranco 2000), Tutto il ferro della torre Eiffel (Einaudi 2002), I demoni e la pasta sfoglia (Quiritta 2004; Cavallo di Ferro (2010), Cento poesie d'amore a Ladyhawke (Einaudi 2007), Verderame (Einaudi 2007), Milano fantasma (2008, in collaborazione con Velasco Vitali), Rosso Floyd (Einaudi 2010) e Fantasmagonia (Einaudi 2012).

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Community Reviews

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853 (29%)
4 stars
1,005 (34%)
3 stars
692 (23%)
2 stars
291 (9%)
1 star
97 (3%)
Displaying 1 - 30 of 234 reviews
Profile Image for Baba Yaga Reads.
122 reviews2,928 followers
November 18, 2019
Posso essere onesta?
Dubito fortemente che, se in copertina ci fosse stato scritto Francesco Sole anziché Michele Mari, i critici si sarebbero affrettati ad elogiare componimenti del calibro di:

Puntavo sulla paglia o sul legname
ma dei tre porcellini
tuo marito
doveva essere quello in salopette con la cazzuola
perché ho soffiato e soffiato
ma la tua casa
non è venuta giù.


O, meglio ancora:

Son tutte belle le spade del mondo
tranne la spada di Artù.


Ciò che più mi lascia perplessa, tuttavia, è il fatto che l'autore (ormai cinquantenne) senta il bisogno di ribadire costantemente come la cotta per una compagna di liceo gli abbia rovinato la vita rendendolo un uomo incapace di amare:

Ero fatto per esserti fedele
ma tu mi sei passata davanti
come un treno che non ferma
così lo scambio mi ha deviato sul binario
dei traditori e dei puttanieri.


Questi versi suonerebbero ridicoli e melodrammatici anche in bocca a un adolescente, figuriamoci quando a scriverli è un uomo maturo (?).
Mi auguro almeno che Mari abbia utilizzato i proventi della vendita di quest'opera per pagarsi un buon analista che lo faccia desistere da propositi come questo:

Il nostro fidanzamento è morto
Adesso lo imbalsamo
poi mi iscrivo a un corso da ventriloquo
e come Norman Bates
apro un motel
Profile Image for Evi *.
395 reviews307 followers
June 6, 2019

Mari il citazionista, l’autocompiaciuto, nel suo Canzoniere d’amore riesce a infilarci dentro di tutto.
A volte gli echi letterari e colti che sovrabbondano tra le righe sono chiaramente evidenti, scritti come a stampatello maiuscolo e a prova di asino, talvolta invece sono più defilati e Mari indulge a fare sentire il lettore più grullo di quello che effettivamente è quando non riesce a cogliere il riferimento letterario nascosto tra le rime, un po' come quando si ascolta una barzelletta e non ci si accorge che è finita, c'è quella frazione di secondo di imbarazzo sospeso prima di scoppiare a ridere solo perché gli altri ascoltatori lo stanno già facendo, perché tu tapino il senso lo capirai solo a serata ormai terminata.

Fatto sta che nel suo Canzoniere incrociamo:
Il mito di Orfeo e Euridice (originalone…)
C’è Il Padre nostro
Pascoli
Ci sono anche i tre Porcellini, ohibò
E fa capolino Stephen King e Shining e l'Overlook Hotel, (Nicholson purtroppo manca)
Cita Hitckock e il cinema americano e quello francese
E si palesa defilato anche l'Ivan Il’ic di Dostojevski
Manzoni e Pascoli
Sicuramente non mancherà Skakespeare, forse non l’avrò colto.

Per ultimo Mari cita anche Pavese e incide la poesia che Pavese gli ispira in bella vista sul frontespizio del libro come un richiamo per gli uccellini lettori acquirenti, direi quasi l’unica pregevole di tutta la raccolta

Verrà la morte e avrà i miei occhi
ma dentro
ci troverà i tuoi


In cento Poesie d'amore a Ladyhawke c'è di tutto ma forse manca qualcosa: l’emozione e il dolore per il mal d’amore e le sue ossessioni, per la nostalgia di una vita che poteva essere e non è stata, sembra più un divertissement post moderno e pseudo romantico.

Alcune, molte poesie , sono di una rara bruttezza:

Son tutte belle le spade del mondo
tranne la spada di Artù (omaggio a Claudio Villa?)

********
Puntavo sulla paglia o sul legname
ma dei tre porcellini
tuo marito
doveva essere quello in salopette con la cazzuola
perché ho soffiato e soffiato
ma la tua casa
non è venuta giù.

*****************
T’amo
disse alla carpa un persico gigante
ma duro fu il responso:
sono d’un’altra carpa
Immagina d ‘amarmi
fuori di questo fiume
nel mondo asciutto dove risuona il vento
propose l’aspirante
ma in quella fu ghermito
da un amo traditore
L’ultima cosa
che videro i suoi occhi velati dalla morte
furono una capra insieme al suo caprone
e di lontan smagrito
dal sospirar d’amore
un sognator montone


Mi piace leggere poesia e ho cercato di mettere buona volontà sperimentando anche le liriche mariane, dopo aver già inutilmente scalato la sua Torre Eiffel ma con Mari per ora la pace non è ancora fatta.
Mi scuso in anticipo con i suoi millanta adoratori.
Profile Image for Davide.
508 reviews140 followers
November 25, 2017
Di sicuro non il migliore e non il più caratteristico libro di Mari. Ma divertente. (Divertente in modo dolente... o dolente in modo divertente... sì forse è "mariano" anche questo...).

Ho letto in un'intervista che lui stesso si dichiara stupito del protratto successo di questo librino, che in effetti è uno di quei pochissimi libri di poesia italiana di autore vivente che si trova praticamente sempre nelle librerie: dopo dieci anni, non dopo pochi mesi [nella Feltrinelli dove sono andato oggi, 29 agosto 2017, nell'esiguo settore poesia, ce n'erano cinque copie! :)].

Forse non tutti i motivi di questo successo sono interamente positivi, ma - in questo caso - perché lamentarsi?




Ti cercherò sempre
sperando di non trovarti mai
mi hai detto all'ultimo congedo

Non ti cercherò mai
sperando sempre di trovarti
ti ho risposto

Al momento l'arguzia speculare
fu sublime
ma ogni giorno che passa
si rinsalda in me
un unico commento
ed il commento dice
due imbecilli
Profile Image for Rosanna .
486 reviews30 followers
May 12, 2018
Vorrei essere risarcita dei miei 12 eurI . Lo sapete voi quante cose possono acquistare, 12 EURO?
Profile Image for Emanuele.
129 reviews40 followers
October 26, 2016
A me
sta bene
nominar Sansone
e il fior dell'amore
con rimandi
se possibile
ad altri
a tanti
a tutti quelli che
io e te
nel tempo
leggemmo
davanti al camino
spendendo ore
baciandoci
abbracciandoci
scrutandoci
e così
nel cuor mio
s'accese
e tu lo dirai
un lume che
guardingo
sì fece strada
tra impedimenti
e sollecitazioni
creando versi
inutili
come questi
artefatti
manieristici
in effetti
neanch'io
so cosa cazzo
sto dicendo
ma il punto
è che
le poesie così
chilometriche
e costruite
a tavolino
ino ino
mi fanno
girare le palle
non me ne voglia
il Mari nostrano
ma a me mi lo dirò
e questo libro
quasi tutto
con uno sbadiglio
lo boccerò
Profile Image for Ginny_1807.
375 reviews158 followers
December 15, 2016
Tertium dabatur
e sarebbe stato il nostro capolavoro
ma tu di questo hai avuto paura che la buia cantina
o la polverosa soffitta
diventassero la parte più importante
della tua grande luminosa casa


Piccolo canzoniere d'amore, un amore non corrisposto, poi ritrovato, poi di nuovo smarrito e stavolta per sempre, quindi ricordato, rimpianto e proiettato in prospettiva fino al termine della vita.
C'è tutto Mari in queste pagine: giocoliere delle parole; colto citazionista dal latino classico fino al più ordinario pop odierno; tenero e lirico, ma anche ferocemente ironico, fino allo sberleffo; gotico cultore di mostri e fantasmi e, soprattutto, ardito sperimentatore di tecniche narrative. Questo, infatti, è anche un romanzo condensato, la storia di due amanti destinati a "non ritrovarsi mai insieme nell'umano" e a restare per sempre lupo e falco: Knightwolf e Ladyhawke.
Una scelta non casuale, quella di un romanzo in versi: una sorta di rivisitazione in chiave moderna (e dissacratoria) della tradizione cortese; inoltre, l'essenzialità e la pregnanza del linguaggio poetico costituiscono lo strumento più idoneo a parlare di un amore come questo, nel quale i silenzi sono più eloquenti delle parole.
Piuttosto che allo Stil Novo o a Petrarca, per i toni si deve pansare ad un Cecco Angiolieri dei nostri giorni, con contaminazioni dai Fratelli Grimm, Boccaccio, Hitchcock, Poe, Stanley Kubrik, Pavese e una punta di Nico Fidenco.
Splendido, dolente Knightwolf.

(Come se un lupo
fosse mai uscito indenne da una fiaba
come se in ogni falco
non si ripetesse degli Alberighi
l'antico scelo)
Profile Image for Amaranta.
588 reviews261 followers
May 30, 2019
“ Chi eri nel mondo dei vivi
chiese il passero allo spaventapasseri
Un uomo
che non suscitò in chi amava l’amore
per questo ti posi impunemente
sulla mia manica vuota”

Il manifesto di questo piccolo libro di poesie d’amore. Un amore non corrisposto, doloroso e delicato. Mari tocca le corde dei nostri ricordi, fa leva su quelli e vince.
“Nella mia testa
c’è sempre stata una stanza vuota per te
quante volte ci ho portato dei fiori
quante volte l’ho difesa dai mostri
Adesso ci abito io
e i mostri sono entrati con me”
Profile Image for Giovanna.
52 reviews186 followers
July 26, 2016
Struggimento è una parola che mi piace da sempre. Le cose struggenti sono intense, scavano in profondità, e l'amore descritto in questa raccolta, un amore conservato con cura per trent'anni, vissuto, finito e rimpianto, è davvero struggente. Quasi struggente come il concerto per violino di Čajkovskij, che per me è il non plus ultra dello struggimento.

La qualità letteraria è indiscutibile, moltissime sono le arguzie, le citazioni, le rivisitazioni ironiche di topoi letterari ecc... se un po' di saccenza c'è, è la saccenza di un ragazzino che vuole dimostrare qualcosa per rivalersi di un torto subito: una saccenza struggente, appunto. Bella anche la commistione di stili e registri diversi, che fa scontrare la dimensione poetica e ideale di questo amore per Ladyhawke con la dura realtà.

Il componimento più bello resta per me quello riportato in copertina, quella rivisitazione geniale di una poesia di Pavese: Verrà la morte e avrà i miei occhi / ma dentro / ci troverà i tuoi. Con questo, Mari ha alzato in un colpo solo di migliaia metri l'asticella dell'uomo ideale, per me. O si ama così, o non ha senso.
Profile Image for Bibliophyla.
70 reviews79 followers
April 22, 2022
Poésie che vanno dall’aberrante (tante) al carino (due). Però devo dire che mi sono divertita a leggerle, un po’ di sano trash.
Profile Image for marco renzi.
299 reviews101 followers
July 10, 2020
[**Ci voleva M.M. per farmi far pace con la Poesia?**]

Devo ammetterlo: non ho mai avuto un buon rapporto con la poesia. Malgrado la smisurata passione per la letteratura e la parola scritta, nonostante gli studi fatti e i libri (anche di poesia, talvolta) letti, c'è sempre stata una certa distanza tra me e i poeti. Per non parlare dei contemporanei, ma dovrei aprire una ulteriore parentesi.

Ciò non significa che non ami Montale, Leopardi, Baudelaire, Eliot, per nominare i primi che mi vengono in mente; diciamo che di raccolte poetiche riesco a leggerne sì e no un paio all'anno - quando va bene.
Forse è un mio limite: magari non sono fatto per la poesia; oppure è vero che anche su meraviglie assolute come i "Canti" leopardiani devo ritornarci reiterate volte prima di carpirne appieno i significati, ma questo credo lo faccia chiunque.
Dunque, il mio è più che altro un dare la preferenza a una lettura del testo poetico che vada un po' più a fondo: ma non tanto perché io sia un lettore particolarmente colto e attento, anzi: al contrario, mi ritengo talmente pigro e de coccio che sulla singola poesia debbo starci giorni interi, poiché penso sempre di non averla compresa.

Lo stesso mi è capitato con questo splendido Canzoniere di Michele Mari; scrivo "canzoniere" non a caso, perché di un canzoniere con tutti i crismi si tratta, da inserire in quella tradizione che dal Petrarca arriva fino ai giorni nostri.
È cosa tipica anche del Mari prosatore, quella di rifarsi alla tradizione per poi rinnovarla, ed è quello che fa anche in "Cento poesie d'amore a Ladyhawke", nella quale lo scrittore - o meglio: il poeta - racconta attraverso i suoi componimenti, tanto semplici e immediati quanto densi e ricchi di molteplici spunti, un suo amore risalente ai tempi del Liceo: una vera e propria fissa, di quelle che ti segnano per gli anni a venire; un innamoramento a senso unico protrattosi invero fino all'età adulta, culminato nel momento in cui l'autore ha ritrovato l'amata, ormai donna e con una sua famiglia, la quale, negli anni giovanili, ignorava la sempre taciuta passione di Michele per lei.

Sarebbe potuto forse nascere qualcosa?
È una domanda che ora ha poco senso porsi, visto che quell'amore è ora archiviato ed esorcizzato in queste cento poesie, che partono anche da interrogativi come questo; nonché dal fatto che, come recitano i versi iniziali, il Poeta fu un uomo che, come lo spaventapasseri della poesia, "non suscitò in chi amava l'amore".
Ed è da questo messaggio, dolorosissimo nella sua elementarità, che parte il viaggio poetico di questo Canzoniere, che ha uno dei suoi punti di forza nella narratività, nel suo essere leggibile anche come un romanzo, essendo ogni suo tassello intrinsecamente collegato a tutti gli altri.

È pur vero che ogni singolo testo è talmente bello da poter essere letto in maniera indipendente, ma verrebbe da dire che in tal modo si perderebbe tutto quel sublime che sta nella struttura del libro, che fa sì che esso sia intervallato tra continui rimandi intra-testuali ed extra-testuali, in un continuo susseguirsi di detto e non-detto, verità e menzogna. Un gioco - e il gioco stesso è un altro dei temi ricorsivi - di riferimenti che vanno dall'antico al moderno, dal medievale al contemporaneo, dall'alto al basso e dalla giovinezza all'età matura, in un corpus lirico contrappuntato da una incredibile leggerezza, anche quando le parole, più che pietre, sono delle vere e proprie coltellate.

Sempre presente è pure il binomio amore-morte, così come quello di amore e "non amore", dell'amore mai vissuto o consumato e nemmeno "sfiorato", capace di assumere forme anche ora eteree ora animalesche, ma rimanendo comunque in una dimensione nella quale Lui e Lei si sfidano in un duello virtualmente infinito, partito dai banchi di scuola e poi sedimentatosi nella mente del poeta negli anni a venire.

Concludendo, e tornando quindi all'elemento che fa del libro un piccolo grande capolavoro, ossia quello del suo avere in sé l'elemento narrativo, dunque nel suo essere un Canzoniere e non una semplice raccolta di poesie, è doveroso citare la "canzone" conclusiva, quella che non per caso è posta in chiusura e non casualmente è la più lunga.
Ricorda forse qualcosa?
Io, nella mia scarsa conoscenza dei versi, ho ripensato alla "Canzone alla vergine" petrarchesca, la quale con somma meraviglia chiude il "Canzoniere".
Medesima operazione sembra farla Mari, in un testo assai più ricco e ricercato dei precedenti, non solo nella sua estensione: una erudita elencazione floreale che un po' potrebbe richiamare la celeberrima "Pioggia nel pineto" dannunziana; ma passa un attimo e l'occhio si posa su quel "croco" che non può non ricordare il Montale che se la pigliava con "i poeti laureati", per poi passare al "fior d'amaranto fiore foscoliano", il quale esplicitamente omaggia il caro e amato Foscolo.
La stessa centesima "canzone", mi vien da dire, accoglie poi in sé vocaboli e tematiche figuranti nei novantanove componimenti precedenti, trovando la sua fine in indimenticabili versi che, come avviene nella poesia posta in apertura, raccolgono con disarmante bellezza il senso del Testo intero:

"Di tutti i fiori la rosa è la regina
che è il fiore dell'amore
Ma il fiore mio più bello
il fior della mia vita
il fior che non sfiorisce
è il fiore che non sfioro".
Profile Image for Eleonora.
89 reviews40 followers
January 8, 2021
lacrime su lacrime,
arriva dritto al cuore. 🧡
Profile Image for Antonella.
16 reviews3 followers
April 26, 2022
Più che poesie d’amore sono poesie piene di odio, risentimento e rancore. Alcune (le più famose) sono anche molto belle ma altre di una tossicità rara, alcune brutte e basta.
Profile Image for GloriaGloom.
185 reviews1 follower
Read
November 18, 2010
Stelle da 1 a 5 random (Ladyhawke, rosso floyd e tu, sanguinosa infanzia in un unico,comodo commento)

Peccato che Anobii non abbia previsto una opzione di aggregazione di libri: mi sarrebbe tornata, in questo frangente, assai comoda, dato che ho letto i tre tometti del buon Mari in modalità trasversale, contemporanea e saltabeccante. Anche per la natura stessa del Mari pensiero che sembra girare, pur nell'apparente distanza di contenuto e cifra stilistica, sempre intorno allo stesso travicello. Sì perchè la conclamata nuova rockstar delle lettere italiche (suo malgrado),con sorniona eleganza,induce il lettore a interrogarsi sull'atto stesso del leggere e i suoi dannosi effetti collaterali; è difficile per chiunque, in questo fitto pulviscolo di detriti e mascheramenti, non resistere alla tentazione del "pure io", al giochetto velenoso dell'immedesimazione coatta, della presa allo stomaco ( o per il culo- parte del corpo poco considerata dai lettori fautori delle metafore anatomiche, andrebbe rivalutato!- come la indiscutibile arte scrittoria di Mari farebbe supporre), e non mancano gli indizi neppure nei regstri stilistici di volta in volta sciorinati: l'eleganza antica (o forse barocca? dato che sembra l'imitazione di una scrittura dotta) utilizzata per descrivere l'infanzia che fu e i suoi appuntiti totem, la cronachistica neutra per onorare la più archetipa e naive delle rockstar maledette, e, la più bizzarra di tutte, quel vagheggio d'amore diaristico, ma perfettamente cortocicuitato nella sua stramberia evidente, quelle cento poesie d'amore a ladyhawke che sembrano il frutto di una improbabile copula tra Moccia e Barthes: una sensazione di innocua bellezza declinata in una postmodernità sospesa tra furbizia e seduzione. Insomma alla fine di questa pur piacevole maricarrellata mi viene da chiedere, come fece una volta mio nonno di fronte alla riproduzione di un quadro di Picasso, "ma che cazzo è 'sta roba?"
Profile Image for Naomi.
59 reviews1 follower
September 18, 2021
Cosa dire?
Mi piace lo stile di Michele Mari. Mi piace il suo modo di giocare con le parole. Mi piace il suo andare a capo. Mi piacciono le sue metafore e i riferimenti storici che fa. Mi piace il suo modo di parlare d'amore (e in questo, solitamente, sono una grande criticona). Mi specchio nelle sue poesie e sicuramente leggerò altro, sia in poesia che in prosa.
Scorrevole ma non scontato, emozionante. Da leggere tutto ad un fiato, per poi rileggerlo ancora con molta calma.
Profile Image for sigurd.
207 reviews33 followers
Read
November 13, 2017
prosegue l'inchiesta filologica alla caccia di possibili truffatori.
dopo Cèline, così clamoroso nel suo plagio delle pagine accorate di un romantico De Quincey, stavolta tocca a Michelino Mari.
Nel suo canzoniere dedicato a una donna amata di un amore mai dichiarato, c'era una poesia che mi ha sempre ricordato qualcosa, ma stentavo a riconoscere. il fatto che michelino avesse in più occasioni spento il fuoco attorno a sto libro, che aveva avuto un certo successo, forse impensato, liquidandolo come una "cosetta", mi aveva altamente insospettito. E se Michelino ci sta nascondendo qualcosa? mi dicevo.
Così era. Tempo dopo, sulla via del ricordo, ho rispolverato le pagine del Libro dei Canti di Heinrich Heine, e nel ciclo Lyrisches Intermezzo trovo questa poesia che avevo anche annotato: Wir Haben Viel Für Einander Gefühlt (Ci siamo voluti davvero un gran bene)
Chissà quanti altri plagi nasconde questo libretto! Mi travesto da Valerio Staffelli e porto un bel tapiro al signor Michelino, sperando che ammetta le sue colpe. Non lo faccia mai più.

Questa la poesia di Mari, molto carina, con quell'idea così poetica (ma copiata da Heine):

Fedeli al duro accordo
non ci cerchiamo più.

Così i bambini giocano
a non ridere per primi
guardandosi negli occhi
e alcuni sono così bravi
che diventano tristi
per la vita intera.


Dal maestro, Heinrich Heine:

Ci siamo voluti davvero un gran bene,
eppure ci siam sopportati.
Abbiamo giocato a moglie e marito
però non ci siamo picchiati.
Insieme abbiamo riso e scherzato,
ci siamo abbracciati e baciati con cuore
Con gioia infantile a nascondino
abbiamo giocato nei boschi e nei prati
E siamo stati così bravi a nasconderci
che poi non ci siamo mai più ritrovati.
Profile Image for Chiara.
153 reviews45 followers
June 4, 2017
Mari è un giocolerie delle parole e ha una cultura umanistica incredibile; io però l'ho apprezzato di più quando non straripava in riferimenti letterari eruditi. Non che l'erudizione sia un difetto in generale, ma in questo caso particolare e per la mia personale opinione, alcuni riferimenti alla storia della letteratura e del mondo classico non tornato immediatamente alla memoria, con uno schiocco di dita.
Molte delle poesie sono però semplicemente ricche di arguzia e romanticismo, e sono quelle che ho preferito.
Profile Image for Diletta.
Author 11 books242 followers
June 9, 2016
Un canzoniere struggente e allo stesso modo infimo.
Da Shakespeare a Ladyhawke, il passo è davvero brevissimo (bello e crudele).
Profile Image for Claudia.
324 reviews30 followers
April 10, 2012
Le mie poesie preferite del libro. Alcune sono molto intense, altre sono smaccatamente ironiche e impertinenti. Da leggere.
Le ho numerate per staccarle, in realtà non hanno titolo.

UNO
Nella mia testa
c’è sempre stata una stanza vuota per te
quante volte ci ho portato dei fiori
quante volte l’ho difesa dai mostri.

Adesso ci abito io
e i mostri sono entrati con me.

DUE
Come un serial killer
faccio pagare ad altre donne
la colpa
di non essere te.

TRE
Ero fatto per esserti fedele
ma tu mi sei passata davanti
come un treno che non ferma
così lo scambio mi ha deviato sul binario
dei traditori e dei puttanieri
(questa non è che sia profondissima, però è la scusa che usano tutti gli stronzi…. furbi!)

QUATTRO
un posto nel tuo cuore
non lo voglio
perché quando farai l’amore
laggiù io sarei il clandestino
sballottato dalla tempesta
nella stiva

CINQUE
Come Kokoschka
mi farò una bambola
identica a te
ma diversamente da lui
non me la scoperò
perché il sortilegio che ci strema
ti fa intoccabile
persino nel delirio

SEI
Tertium dabatur
e sarebbe stato vivere
sfiorandoci

SETTE
Fedeli al duro accordo
non ci cerchiamo più

Così i bambini giocano
a non ridere per primi
guardandosi negli occhi
e alcuni sono così bravi
che diventano tristi
per la vita intera

E COME FINALE…
….il fiore che non sfiorisce
è il fiore che non sfioro

Che direi sia la sintesi di tutta la raccolta.
Profile Image for Myricae ♡.
126 reviews28 followers
October 27, 2022
«Mi concedi un posto nel tuo cuore ma non nella tua vita
Allora ti avverto che là dentro farò un tale casino che il cuore rivelatore di Poe
sarà al confronto
un cuore silenzioso».


♥️
Profile Image for Siti.
406 reviews165 followers
March 27, 2021

Come un novello Dante, Mari scrive la sua” Vita Nova” almeno nel senso che raccoglie in un canzoniere- ma qui siamo già a Petrarca - le liriche composte in età giovanile e avente come oggetto il suo amore per una ragazza. Non vi è però rinnovamento alcuno ma una sorta di rimpianto per un amore che avrebbe potuto materializzarsi e invece è rimasto in bocciolo semplicemente perché non dichiarato. A trent’anni di distanza, alcune liriche rivelano che l’amore non era unidirezionale, ma semplicemente taciuto non ebbe modo di rivelarsi. Eppure è stato potente, tanto da imprimersi nella mente del giovane liceale e dell’uomo adulto che ora pare prendere le giuste distanze con una garbata autoironia. Si passa dunque dal tono elegiaco : “Vederti e innamorarmi/è stato un punto solo/e chi la giudicasse frase fatta/sappia che se pecca/è per difetto/perché la visione/ nemmeno contemplò l’amore/ ma fu direttamente previsione/di tutto il patimento destinato” al più disincantato: ”Come un serial killer/faccio pagare alle atre donne/la colpa/di non essere te”. Questo a far capire il possibile scarto registrabile tra una poesia e l’altra, tutte brevi nell’ordine di pochi versi o al più di qualche strofa, ricche di citazioni che spaziano da Psyco a Cavalcanti, passando per Tolstoj e Shining di King con incursione perfino nel mondo dei tre porcellini. Non è nelle mie corde.
Profile Image for Teresa.
178 reviews
Read
February 25, 2018
Questa raccolta, tra poesie riuscite ed altre meno, lascia il lettore nella distanza tra il desiderio e la sua realizzazione.

(…)
ma il fiore mio più bello
il fior della mia vita
il fior che non sfiorisce
è il fiore che non sfioro

Profile Image for Silvia ❄️.
241 reviews33 followers
May 6, 2024
Componimenti brevi, alcuni più diretti, altri più criptici, ma in quasi tutti Michele Mari inserisce dei riferimenti alla letteratura (italiana e non), alla filosofia e mitologia greca (per caso, hai frequentato il classico?), alla poesia e al cinema.
Tutti riferimenti molto apprezzati, non c’è che dire, ma il continuo rivangare il rifiuto della ragazza, per la quale aveva una cotta al liceo, avvenuto più di vent’anni fa, mi fa pensare che Mari non abbia mai superato i traumi adolescenziali.
Ammetto che in alcuni versi ho ritrovato la mia situazione sentimentale attuale, ma non scriverò una di queste poesie nella descrizione di una foto nostalgica, pubblicata su Instagram.
Profile Image for Clarice.
81 reviews10 followers
December 1, 2020
Questo è uno di quei titoli di cui ho sentito tanto parlare e che, a distanza di anni, ho deciso di leggere. Non avevo letto niente di Michele Mari, ma, non so perché, mi aspettavo qualcosa di diverso.
Le poesie che mi sono piaciute - le cui immagini alla fine ricorderò - sono state purtroppo poche rispetto all'insieme dell'opera; mi piacciono le citazioni, ma in questo caso mi sono sembrate "pensate", non nate dalla scrittura, ma scritte per essa: forse è perché ce ne sono molte? Non saprei dirlo, ma rimango della idea che una raccolta più breve, anche di molto, sarebbe stata più efficace nel raccontare la storia che c'è dietro e l'avrei potuta apprezzare di più. Alcune "contraddizioni", tra il sentimento evocato e le immagini, mi hanno lasciata un po' così e la stessa ironia non mi è parsa pervasa da una nostalgia o da un dolore, ma, anche qui, da artificiosità.
In definitiva, mi aspettavo una fluidità e leggerezza (pur profonda assieme) che non sono riuscita a trovare nel complesso dell'opera.
Profile Image for Cristina.
72 reviews42 followers
July 29, 2021
«Vederti e innamorarmi
è stato un punto solo
e chi la giudicasse frase fatta
sappia che se pecca
è per difetto
perché la visione
nemmeno contemplò l'amore
ma fu direttamente previsione
di tutto il patimento destinato.»


Il libro giusto al momento giusto o forse tutto il contrario...
Profile Image for Tyrone_Slothrop (ex-MB).
843 reviews113 followers
October 8, 2018
L'amore è banale (ma vende sempre)

Questo (per me) è un oggetto indefinibile: una paraculata di un furbone con grandi mezzi? Un modo per uno dei migliori autori italiani per togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti di una stronzetta? un lavoretto pop per ingraziarsi i lettori sensibili all'abusato tema delle "pene di amore perduto"?
Non so, resta il fatto che per me dal vittimismo dell'amante perduto è difficile ottenere buona letteratura (forse ottimo successo di lettori, ma questo non mi interessa) e spesso si finisce a livello di una spenta banalità e di una trita scrittura per le masse.
Mari è troppo intelligente, colto e abile per cadere in queste trappole e quindi inserisce citazioni elevate, invenzioni genialoidi ( Amor ch'a nullo amato amar perdona suonommi assioma nauseabondo ), evocazioni del passato e pagine oggettivamente scritte bene.
Chiamiamolo gioco letterario, virtuosismo pop, operazione ammiccante alle masse..... però, Mari, siamo onesti, non si può chiamarla poesia!
Profile Image for Ellis ♥.
998 reviews10 followers
July 30, 2018
Un compendio di versi sull'amore, ma non sdolcinato e melenso... Mari ha optato per quello impetuoso che ti lascia spesso senza difese a struggerti in un angolino. Dapprima a senso unico, poi platonico, transitorio ed anche carnale. Il tutto con uno stile fresco e dirompente, tuttavia non lesina ironia e rimandi ai grandi della poesia.
Dal libro:

Fedeli al duro accordo
non ci cerchiamo piú

Cosí i bambini giocano
a non ridere per primi
guardandosi negli occhi
e alcuni sono cosí bravi
che diventano tristi
per la vita intera.

Profile Image for Elia Terrazzano.
91 reviews8 followers
January 20, 2022
Prima raccolta di poesie che leggo interamente. Scrittura autobiografica e sincera di uno degli scrittori italiani più conosciuti degli ultimi anni. Un canzoniere ricco di contraddizioni che tratta il tema del tormento d’amore, cosa che potrebbe risultare banale, ma che qui non lo è affatto grazie anche ad una punta di cinismo ironico che contraddistingue determinate poesie.
Profile Image for Roberto.
53 reviews
Read
September 5, 2021
"Se mi emoziona
pensare una targhetta sul citofono
con i nostri cognomi congiunti
se prima di addormentarmi
mi studio di variarla
in ottone
in ferro smaltato bombé
in plastica oro a caratteri rossi
in plastica grigia a caratteri blu
in cartoncino manoscritto
nell' antica striscia del dymo
immagina
quanto male mi faccia
pensare a un figlio in cui congiunti
fossero i nostri occhi"
― Michele Mari, Cento poesie d'amore a Ladyhawke
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