Elogio alla bruttezza

by Loredana Frescura

«Io sono brutta. Lo sono sempre stata, e non c’è speranza di avere il medesimo destino del brutto anatroccolo che poi era un cigno in realtà. Una favola con la fregatura: ecco cos’è, a dirla tutta.»

Questo pensa di sé Marcella, quindici anni, due genitori alle prese con i propri problemi e un fratello maggiore bellissimo, baciato dalla fortuna, che si vergogna di lei e non le rivolge la parola. Ma le fregature le sa riconoscere per quello che sono: occasioni per vendicarsi, per riscrivere la storia dalla parte di chi baci non ne ha mai ricevuti, né dalla sorte né dal principe di turno.

Così, Marcella sceglie di dedicare la sua tesina di fine anno a un Elogio alla bruttezza, e insieme alla sua migliore amica Giorgia, anche lei una ‘bruttina’ – chiamata ‘Enterprise’ per il mega apparecchio che porta fisso ai denti – riversa sulle pagine scritte tutto il suo desiderio di rivalsa e il suo senso dell’umorismo. Anche la vita di fuori, però, le riserva alcune sorprese: proprio tra gli amici di suo fratello, i belli senz’anima, ci sarà qualcuno capace di guardarla con occhi diversi, e farle scoprire l’amore...

Genres: Young Adult

166 pages, Paperback

First published August 1, 2006

Reviews

[Hadesdump · Rating 1 out of 5]

Inizialmente quando ricevi un regalo e scopri che il titolo è "Elogio alla bruttezza", be', non è che proprio ti fa piacere. Insomma, spero che il regalo non fosse pensato ma che la persona che me lo ha regalato (una vecchia zia) ha preso il primo libro che le è capitato sotto mano in libreria. Ma magari è carino.

E invece no, è proprio orrendo. Non ho molto altro da aggiungere: l'ho trovato banale e irreale e mal scritto. Decisamente non consigliato!

[Wolfie · Rating 2 out of 5]

Ho riletto questo libro per nostalgia, ultimamente mi viene spesso voglia di leggere libri letti in una certa fascia di età, tipo l'adolescenza ecco.
Come libro letto adesso si merita due stelle, forse da adolescente gli avrò dato anche quattro stelle. Adesso, però, so che non ha per niente aiutato la ragazzina che ero. Che peccato.

[Mez Mer Ize · Rating 1 out of 5]

Una stella.
Non di più.
Sarebbe assolutamente immeritata.
Mi sento presa in giro leggendo questo "romanzo", non può nemmeno essere considerato tale. Un romanzo ha un inizio e una fine. Questo libro ha solo l'inizio, è inconcludente. Termina con la relazione finale dell'Elogio alla Bruttezza, che consiste in tutte gli estratti che sono stati scritti da Marcella e Giorgia che abbiamo potuto leggere anche nei capitoli precedenti. Dopo ci sono solo i ringraziamenti... E che fine hanno fatto i personaggi? Come si è sviluppata la storia tra Roberto e Marcella? Cosa ne pensa la professoressa dopo la lettura di questa tesina?
Poi leggendo avevo sempre questo pensiero: "NON HO CAPITO NULLA!". Mi chiedevo cosa stessi leggendo, perché determinate cose stessero accadendo, quale fosse il senso di determinati avvenimenti... Insomma, scritto in una maniera davvero banale. Non esiste una trama di fondo. Ci sono solo queste due ragazze che scrivono una relazione sulla bruttezza sentendosi in difetto. Fine. Il resto è tutto robe sparse qua e là per arrivare al modico numero di 166 pagine.
Il problema principale, però, è il tema trattato. Ora, io personalmente non sopporto il bodyshaming di nessun tipo. In virtù di ciò, ho odiato il comportamento delle due protagoniste (soprattutto Marcella). Avete presente quando le donne curvy si definiscono "body positive" e poi quando vedono una ragazza più magra di loro e sicura di sé fanno commenti del tipo: "Le ossa ai cani!" o "Anoressica!"? Ecco, l'atteggiamento di queste due era identico. Siete fiere della vostra "bruttezza"? Ok, allora gentilmente fatevi i cazzi vostri e non criticate gli altri per la vita che conducono e per il loro aspetto fisico (perché, così facendo, non solo siete allo stesso livello di quelli che vi sfottono, ma persino PEGGIO!). Viene fatto passare un messaggio sbagliatissimo dall'autrice! Ognuno può essere libero di essere bello o brutto, grasso o magro, alto o basso ed esserne fiero, ma la critica alla categoria opposta non è mai giustificata.
Un peccato veramente perché ho letto altri libri della stessa autrice e non erano a questo livello di "bruttezza". Lascio passare solo lo stile di scrittura che è scorrevole e giustifica l'unica stella che ho dato a "Elogio alla Bruttezza". Perché, se potessi, gli darei 0.

[Liza M. Jones · Rating 2 out of 5]

Recensione completa su www.pennaecalamaro.com

Loredana Frescura mi fa ripiombare in quell’età terribile in cui ti senti irrimediabilmente e disperatamente brutto. Chi di noi non si è sentito almeno una volta così? Anche i bellissimi provano questa sensazione, perché fa parte del processo di crescita. Ma poi: cos’è la bruttezza? E Marcella e Giorgia sono davvero “brutte totali”, come sono convinte di essere nate?
Questo romanzo breve di Loredana Frescura andrebbe letto in quell’età di mezzo in cui ti senti brutta e senza speranza di piacere a qualcuno perché sei troppo brutta, vero o falso che sia. Il sospetto che né Marcella né la sua amica Giorgia siano davvero così brutte, ma poi cos’è la “bruttezza” se non uno stato d’animo?, cresce di pagina in pagina. Perché in effetti non ci sono atti di bullismo, frasi spiacevoli o atteggiamenti dei compagni di scuola che giustifichino questo continuo richiamo delle due protagoniste alla loro presunta carente beltà. Il sospetto diventa poi certezza quando uno dei “manichini” si scopre non poi così attento solo al suo fisico o alla cura dell’immagine e dell’abbigliamento. Ma anche qui, sarà lui che esagera perché vede le due amiche con gli occhi a cuoricino?
La parte che mi è piaciuta di più è la costruzione della loro tesina sulla bruttezza, fatta di riflessioni e pensieri originali. (...) Forse, se devo trovare un difetto al romanzo, è l’assenza del mondo esteriore. Genitori, amici, fratelli, insegnanti delle due protagoniste compaiono poco. Rimane tutto confinato in un mondo interiore, quasi di “fissazione” sull’aspetto fisico. Il che, considerando l’età dei personaggi, è normale. Mi sarebbe piaciuto, però, sapere qualcosa di più sul mondo delle due ragazze (...)

[Chiara Santoianni · Rating 3 out of 5]

Marcella, come tutte le adolescenti, si sente brutta. Non sappiamo se realmente lo sia: forse anzi lei - che è sorella dello "strafigo" Massimiliano - è una ragazza carina. Certo è che vive interiormente la condizione di "brutta totale", e si accompagna a una migliore amica dotata di un mega-apparecchio per i denti a metà tra una nave spaziale e uno strumento di tortura. Giorgia e Marcella sanno di essere brutte e vorrebbero nascondersi in un buco nero, magari nel deserto indossando un burka, in un luogo insomma dove nessuno possa guardarle e giudicarle. La realtà, però, è ben diversa. Mentre compongono a quattro mani un'insolita tesina che elogia la bruttezza, le due ragazze si trovano continuamente a dover fronteggiare le loro paure e le loro timidezze nel rapporto con gli altri. Soprattutto, con l'altro sesso. Che, però, riserverà loro non poche sorprese. Un libro per tutti coloro che sono o si sentono adolescenti, e che ricordano le loro insicurezze di quel momento che - solo dopo lo si capisce - era magico nella sua imperfezione.

[LikeAnInterestingBook · Rating 3 out of 5]

3,5

[Ellina · Rating 4 out of 5]

4,5

[Pola_czyta · Rating 1 out of 5]

To niestety nie jest dobra książka….
Może i temat jest ciekawy,gdyż opowiada o dwóch nastoletnich dziewczynkach, które uważają się za najbrzydsze w szkole. Uczennice dostają do domu w ramach pracy domowej ,referat na temat, który same sobie wybiorą. Nastolatki mając już dość swojego wyglądu, postanawiają napisać referat po tytułem „pochwała brzydoty”.
Napisane jest w to bardzo grafomański sposób. Dokończyłam ją bo była krótka.
Jak dla mnie 1/5⭐️

[Mary · Rating 3 out of 5]

Anche in questo libro la Frescura adotta i punti di vista di due diversi personaggi, quello di Marcella e quello di Roberto. Le protagoniste sono frustrate da tutti gli insulti che ricevono per la loro “presunta” bruttezza, che viene descritta con toni esasperati, con paragoni a volte troppo forti. Solo la fine rivaluta la vicenda, quando le ragazze capiscono che non ci si guadagna nulla ad essere belli, così come non si perde ad essere brutti, l’importante è accettare quello che si è. La vicenda d’amore è marginale, la trama è molto lenta e per la maggior parte si limita alla sola descrizione della stesura della tesi o a spiegare il mondo vissuto da brutti. Si intrecciano i momenti narrativi e la vera e propria tesi, che alla fine viene raccolta in forma organica.

[Blu · Rating 2 out of 5]

"Ricordatevi, bambini, la bellezza sfiorisce, la bruttezza dura molto più a lungo!"

A parte qualche frase che fa sorridere, e un paio che fanno riflettere, questo libro non è niente di eccezionale. Sinceramente mi aspettavo di più. Peccato.

[mery. · Rating 4 out of 5]

molto, molto bello:)

[Maria Menduni · Rating 3 out of 5]

Ricordo che questo libro mi era piaciuto molto, perché descriveva esattamente come mi sentivo. E' sicuramente un libro che fa sorridere, ma anche riflettere.