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Firenze, 1478. Valiano de' Nieri è discendente di una delle più antiche e nobili famiglie italiane di Arcani. Essere Arcano significa poter invocare la quinta essentia, il quinto elemento di Natura capace di combinarsi con gli altri quattro - Aria, Acqua, Terra e Fuoco - e di governarli. Il potere arcano è immenso e può determinare le sorti dell'umanità per questo si tramanda solo attraverso il lignaggio del sangue e va protetto e tenuto segreto. Ma Valiano ha rifiutato i suoi poteri e la sua "predestinazione", è fuggito e cerca di vivere normalmente lavorando come apprendista liutaio. Quando però suo padre Bonconte muore in circostanze misteriose e il suo amato fratello Angelo viene rapito, Valiano capisce di non potersi più sottrarre al proprio il machiavellico cugino Folco de' Nieri sta scalando il potere all'interno della famiglia e, pur di realizzare la sua ambizione, è pronto a sfruttare una conoscenza proibita - e Valiano deve fermarlo. Sullo sfondo della magnifica Firenze di Lorenzo de' Medici, le gesta arcane si mescolano a quelle della congiura dei Pazzi in un vortice a cui nulla e nessuno potrà sottrarsi...

622 pages, Hardcover

First published October 19, 2010

33 people are currently reading
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About the author

Cecilia Randall

23 books318 followers
Sono nata a Modena e cresciuta a "pane, libri e fumetti". Adoro i romanzi e il cinema d'avventura in tutte le accezioni possibili, dal fantasy al mystery e alla fantascienza. Allo stesso modo, amo i fumetti e i cartoni animati, l'Archeologia, la Storia e i giochi di ruolo. Non viaggio mai senza avere con me il necessario per disegnare e quando mi trovo in una città nuova (in qualsiasi parte del mondo), la prima cosa che cerco è la libreria più vicina.

Pur avendo da sempre la passione per il disegno e la grafica, ho frequentato il liceo linguistico e mi sono poi laureata in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi sul Romanticismo tedesco e le sue influenze sulla cultura italiana dell'800. Poco dopo, grazie a un master in Comunicazione e Tecnologie dell'Informazione presso l'Università di Bologna, ho potuto intraprendere la strada professionale che non avevo osato iniziare prima e oggi lavoro felicemente come grafico, web designer e, a volte, come illustratrice.

Il mio esordio nel mondo dei libri avviene nel 2006, con il romanzo Hyperversum (Giunti), primo dell'omonima saga.

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325 (37%)
4 stars
341 (39%)
3 stars
152 (17%)
2 stars
47 (5%)
1 star
9 (1%)
Displaying 1 - 30 of 112 reviews
Profile Image for Valery Tikappa.
1,035 reviews540 followers
December 27, 2018
Come si può resistere a un fantasy scritto dalla Randall e ambientato nella Firenze della congiura dei Pazzi?
Ve lo dico io: non si può.
Nella Toscana del '400 fugge Valiano de Nieri, nella speranza di non doversi mai più misurare con la propria antica e potente famiglia di Arcani, uomini capaci di padroneggiare la quinta essentiae e gli elementi della natura. Un tradimento serpeggia fra i membri dei Nieri, un potere sconfinato capace di proteggere e distruggere e con cui Valiano non vuole avere nulla a che fare. Nella fuga, però la sua strada di scontra con quella del mercenario Manente e della bella Selvaggia ed è chiaro che le cose cambieranno per Valiano.

La Randall è capace di scrivere fantasy storici che, pur avendo come protagonisti ragazzi, non sono mai infantili o poco complessi, anzi, sono un marasma di avventura, azione, colpi di scena ed anche qualche tenerezza giovanile che male non fa mai.
La trama, che a primo impatto può apparire semplice, si rivela ben presto intricata come una matassa, in cui l'autrice guida con sicurezza il lettore in modo che non si senta mai spaesato. Ed è così che gli elementi fantasy si mescolano a quelli storici, in cui i luoghi, i modi, le vicissitudini politiche sono caratterizzate nel dettaglio con massimo rispetto e consapevolezza. La storia e l'ambientazione fantastica viaggiano parallele senza toccarsi mai veramente pur sfiorandosi, ed è una danza guidata con tale maestria che è impensabile non riconoscere il talento della Randall.
I personaggi, principali e secondari, protagonisti e antagonisti, hanno ognuno i loro tratti distintivi e sono caratterizzati anch'essi meravigliosamente.
Valiano non è un eroe quanto più un normale ragazzo che si ritrova catapultato in una vita non voluta ma destinata a lui e allora si ribella, scappa, a volte frustra il lettore... ma poi cresce e matura sotto il suo sguardo, si trasforma e lo fa gradualmente, realisticamente.
Manente, con cui Valiano divide la scena, è invece l'antieroe perfetto. Tormentato, situato a metà fra bene e male, dimostra come le demarcazioni nette non sono poi così facili da stabilire.
Insieme, i due mi hanno fatta divertire, infuriare, ma soprattutto hanno retto benissimo le loro parti, aumentando la coerenza di un mondo fantasy basato sulla filosofia ma rielaborato con una originalità invidiabile.
Non c'è nulla fuori posto, in una storia in cui l'azione è il centro di tutto, raccontata con uno stile sublime, lucido, scorrevole ma ben dettagliato e mai pesante nonostante le 600 pagine di libro. Sembrava di essere lì, a combattere con i due protagonisti, a vedere gli elementi prender forma davanti a loro, a combattere l'antagonista Folco e a provare la gioia, il dolore e la fatica conseguente a ciò che gli avvenimenti portavano con loro.
Per me la Randall si riconferma autrice che non ha nulla da invidiare agli autori di genere internazionali.
Profile Image for Sylexlibris.
563 reviews99 followers
May 3, 2019
Avrei voluto dare di più 😭❤🖤
Seriamente, non c'è una singola, minuscola cosa che non mi sia piaciuta.
Ho conosciuto la Randall grazie a Hyperversum ed essendo quasi arrivata alla laurea in storia lo avevo ovviamente letto e trovato meraviglioso.
Devo ammettere però che la narrazione e le descrizioni delle battaglie erano piuttosto pesanti e non succedendo nulla di particolarmente dinamico o magico, non si tratta di una lettura veloce o per tutti i gusti.
In questo caso invece ho potuto decisamente notare il salto di qualità sia per quanto riguarda lo stile, accurato e molto dettagliato ma mai pesante o noioso, sia per per i personaggi che, sebbene in Hyperversum siano comunque ben fatti, in Gens Arcana ho trovato semplicemente magistrali, tutti caratterizzati benissimo e con il loro percorso che li porta a crescere e maturare.
Ho amato follemente sia la trama, ricca di colpi di scena ed estremamente originale e affascinante, sia (e forse soprattutto) l'ambientazione.
Ci troviamo infatti nella Firenze rinascimentale dei Medici e luoghi ed epoca sono talmente ben dettagliati e scritti che mi sembrava quasi di essere lì presente.
Da brava storica amo quest'epoca veramente tanto ♡
Amo anche in modo particolare quando il sistema magico è originale principalmente basato sui quattro elementi naturali e qui ho decisamente avuto pane per i miei denti.
Ogni avvenimento è molto ben strutturato e collegato a quelli precedenti, tanto che si potrebbe quasi considerare questo libro uno standalone con un finale piuttosto aperto (so che è rimasto tale per molti anni in effetti) ma sono veramente contenta che sia uscito il secondo libro, che ho già comprato, non solo perché non sono pronta a separarmi dal mio grande amore Manente, ma anche perché sento che si può aggiungere molto di più a questa storia e a questo mondo e che i personaggi hanno ancora molto da raccontare.
In particolare sono curiosa di sapere come si evolveranno i rapporti tra loro e come finirà la saga.
Tra l'altro non mi aspettavo che ci fosse una storia d'amore ed è anche piuttosto particolare, ma non mi dispiace ❤
Profile Image for Rosa Campanile.
Author 9 books62 followers
March 3, 2015
La mia recensione completa su Briciole di Parole

A tutti quelli che dicono che il fantasy italiano non è al livello di quello di scrittori più famosi, consiglierei caldamente di leggere i romanzi della Randall, che già con la duologia Millennio di Fuoco mi aveva affascinata e colpito più che in positivo direi, e che ora con Gens Arcana mi ha definitivamente conquistata!
Questo è un romanzo avvincente dall'inizio alla fine, ho trovato originale e perfetta l'idea dell'esistenza degli Arcani, individui dotati per discendenza della quinta essentia, che una volta evocata li rende capaci di richiamare i quattro elementi della natura - aria, acqua, fuoco e terra - concentrarne la forza e servirsene in svariati modi. Il compito degli Arcani è quello di mantenere l'equilibrio della natura e proteggere gli uomini quando gli elementali diventano pericolosi o instabili, e per far questo molto importante è l'anonimato, tant'è che la Santa Milizia aiuta e protegge la gens arcana da tempo immemore, continuando inoltre a sfruttarne i servigi.
Profile Image for fenrir.
268 reviews73 followers
February 8, 2016

Non era quello che mi aspettavo, e lo dico in male.
Mi sembra che principalmente la storia giri attorno ad un triangolo amoroso di cui a me non fregava assolutamente niente (il personaggio di Selvaggia è spesso tremendamente fastidioso e stereotipato), l'evoluzione dei personaggi è un pò strana poi. Voglio dire Valiano passa da incapace a super potente senza che quasi sembri importargliene poi molto, Manete da bastardo epico e coccoloso in pure meno.
Il libro poi poteva essere risolto pure meglio in almeno 300 pagine in meno.
Delusa, mi aspettavo di meglio ed è la seconda cantonata che prendo con la Randall quindi con lei direi che ho chiuso.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Lys.
424 reviews79 followers
April 16, 2012
Probabilmente "Gens Arcana" si meriterebbe più delle mie tre stelline. E' un bel libro, una storia interessante, scritto bene e l'unico appunto che mi sento di fare è che se la descrizione della Toscana quattrocentesca è ammirevole, purtroppo non ho sentito altrettanto vividamente l'atmosfera che circonda un evento come la Congiura dei Pazzi. (Al contrario di quanto avviene, ad esempio, per la battaglia di Bouvines in Hyperversum, per rimanere sulla stessa autrice).

Vero punto dolente per me (e mi rendo conto sia cosa totalmente soggettiva, anzi in un certo senso mi sento pure ipocrita, vista la mia ferrea posizione sul "non per forza un autore deve scrivere di un protagonista che piace a te lettore") è il protagonista, Valiano. Tolte le ultime 50 pagine l'avrei preso a schiaffi in maniera continuata, e incluse le ultime 50 pagine l'unica domanda che mi veniva da porre era un semplice "perché non il viceversa?"

Idiosincrasie mie a parte, la Randall si conferma un'ottima autrice, continuerò a seguirla :)
Profile Image for Valy P..
381 reviews77 followers
June 20, 2016
Indecisissima sul rating fino all'ultimo ma alla fine ho optato per le 3.75 stelle.. Davvero bello, ma mi ha lasciata con un nodo tremendo alla bocca dello stomaco.. senza considerare le lacrime che ho versato :'(...

Recensione qui: http://sparklefrombooks.blogspot.it/2...
“Gens Arcana” è un fantasy storico, autoconclusivo, tutto italiano ed è riuscito a sorprendermi sotto tantissimi punti di vista. In molti mi avevano parlato bene sia di questo libro che di questa autrice in generale, ma non riuscivo mai a decidermi ad iniziare qualcosa di suo. Finalmente l’occasione giusta è arrivata proprio in questi giorni e con questo libro e posso dirvi che sono felicissima di averlo letto. “Gens Arcana” è un libro molto particolare e in un certo senso anche molto, molto difficile, come difficile è stato assegnargli un rating (fino all’ultimo sono stata davvero combattuta tra le 3 e le 4 stelle e ancora non sono completamente sicura della mia scelta). Da un lato lo ho amato, e veramente tanto, ma dall’altro mi ha lasciato con un peso enorme sul cuore e un nodo strettissimo alla bocca dello stomaco. Per non parlare delle lacrime che ho versato nelle ultime cento/cento cinquanta pagine! Questo è sicuramente uno di quei libri che appena terminati ti lasciano spiazzato, con pensieri ed emozioni in subbuglio e il cuore in frantumi. Uno di quei libri che nonostante le cose liete che succedono, con la loro speranza e i loro nuovi inizi, non riesci a smettere di pensare al lato negativo della medaglia, con tutto ciò che è andato perso, alle occasioni mancate, ai futuri spezzati. Uno di quei libri che vanno assimilati, metabolizzati. Uno di quelli in cui solo il tempo riuscirà a lenire le tue ferite e a farti guardare indietro non soltanto con dolore, ma magari con un semplice sorriso sulle labbra e un ricordo bellissimo, anche se dolce-amaro, nel cuore e nella mente.
Ambientato nella Firenze Medicea del 1478, Gens Arcana unisce il genere del romanzo storico, che adoro, a quello del fantasy, che amo, e il risultato è stato un mix perfettamente equilibrato e riuscito. L’ambientazione è ben tratteggiata e mi è piaciuta moltissimo. L’autrice è riuscita alla perfezione a delineare la società e le caratteristiche del periodo storico di riferimento. Da archeologa e appassionata di storia ho apprezzato molto questa sua grande attenzione alla realtà storica e la dovizia di dettagli nelle descrizioni mostrano quanto lavoro ci sia stato a monte della stesura del libro. L’elemento fantastico, che in tutto questo si è incastrato alla perfezione, ha dato poi quel tocco in più di mistero, aggiungendo avventura e instillandomi sempre più curiosità man mano che proseguivo la lettura. Alla parte fantasy appartengono le figure degli Arcani, nome ripreso appunto anche nel titolo. Persone che per discendenza possiedono nel proprio sangue la capacità di manipolare l’etere, il quinto elemento, e tramite questo gli altri quattro elementi della natura: terra, acqua, aria e fuoco. Le forze della natura si manifestano però anche sotto forma di esseri, chiamati Elementali, la cui è essenza è la forza stessa della natura sotto forma di uno dei quattro elementi. Sono rimasta estremamente affascinata da tutte questa figure, da ciò che sono in grado di fare e dalle ramificazioni che possono prendere i vari poteri.
Il libro è narrato principalmente da tre punti di vista, tutti e tre protagonisti principali della storia, anche se, effettivamente, potremmo dire sia Valiano il protagonista principale e la maggior voce narrante. È un ragazzo di venti anni appartenente all’illustre famiglia Nieri di Firenze, la più antica e potente famiglia di Arcani d’Italia. Primogenito della sua famiglia e futuro erede, tre anni prima ha preso però la decisione di girare le spalle a tutto ciò che riguarda gli affari degli Arcani, di abbandonare la famiglia e vivere una vita normale come una persona normale. Adesso, però, è costretto a tornare a fare i conti con tutto ciò per salvare la sua vita e quella di suo fratello minore, Angelo, rimasto con il padre quando lui se ne era andato.
In un certo senso Valiano è l’esatto contrario dei personaggi a cui siamo abituati ultimamente. Coloro che hanno una vita normale e di punto in bianco si ritrovano a fare i conti con un mondo fantastico di cui fino ad un momento fa ne ignoravano l’esistenza. Questa novità mi è piaciuta, ma allo stesso tempo non ho potuto evitare di pensare che Valiano abbia buttato alle ortiche un’eredità incredibile e abbia sprecato anni e la possibilità di padroneggiare il suo potere per far sì che le cose potessero andare diversamente.
Nel complesso mi sono piaciuti tutti i vari personaggi, ma soprattutto il fatto che la loro caratterizzazione avvenga un passo alla volta e niente venga lasciato in sospeso. Manente, con il suo carattere forte, scontroso e il suo passato duro è riuscito a conquistarmi fin da subito. Angelo mi è entrato nel cuore già dalle prime righe, per la sua forza, il suo gran e la sua gentilezza. Anche i cattivi della situazione (che ho trovato davvero odiosi) sono stati delineati alla perfezione.
Il finale mi ha dato poi il colpo di grazia. Mi ha lasciato nostalgica per giorni e anche se si conclude in maniera positiva mi ha lasciato un grande peso sul cuore. Una cosa che non mi è piaciuta molto è il fatto che si sia rimasto in sospeso. Sicuramente è stata una scelta voluta, che sia stata fatta per lasciar spazio alla possibilità di scrivere un seguito o per lasciare una libera conclusione alla fantasia del lettore, però, non saprei dirlo.
Profile Image for Anto_s1977.
795 reviews36 followers
April 13, 2020
Il protagonista di questa storia fantasy, ambientata nel 1477, è Valiano de' Nieri, primogenito di una delle più note famiglie fiorentine dell'epoca.
I membri della famiglia fanno parte della cosiddetta Gens Arcana, cioè dei pochi eletti che sono in grado di evocare i 5 elementi della natura; essi si pongono al servizio del potere costituito, il quale è rappresentato dalla Chiesa cattolica. Il potere arcano si trasmette per via ereditaria, ma solo il capofamiglia può esercitarlo nella sua forma di massima potenza.
Valiano è, se così possiamo dire, la pecora nera della famiglia Nieri. Il ragazzo già da piccolo ha manifestato insofferenza al ruolo di Arcano, è entrato in contrasto con il padre e ha poi abbandonato la famiglia per svolgere il mestiere di liutaio.
La storia si apre con la fuga di Valiano, accusato ingiustamente di omicidio, secondo un piano ordito dal cugino. Il giovane è inseguito, infatti, dagli sgherri del cugino Folco, il quale ha imprigionato il fratello minore di Valiano e messo a punto un piano per diventare il nuovo capofamiglia dei Nieri.
Folco è un uomo crudele, ambizioso e molto intelligente e non è facile per Valiano fuggire alla cattura. Ferito e braccato, viene aiutato da mastro Erhart.
Raggiunto da Manente, un mercenario al servizio di Folco, è costretto a stringere con lui una sorta di patto per salvare la vita del fratello, ma nello stesso tempo lo induce, suo malgrado, a confrontarsi con un potere che non ha mai esercitato e che non è in grado di gestire.
Ed è da questo momento che inizia un viaggio verso Castelnero, un viaggio rocambolesco al quale si aggiunge la giovane e indomita Selvaggia, caratterizzato da lotte, creature sovrannaturali, piani che vanno in fumo, scoperte e molto altro. Ma è proprio durante questo viaggio che si stringono anche rapporti duraturi, ci si muove tra le strade dell'antica Firenze e si assiste a fatti realmente accaduti, che rendono la storia interessante anche dal punto di vista storico.
Nonostante non sia appassionata di fantasy, ammetto di aver molto gradito questa lettura, forse anche grazie al fatto che i personaggi fantastici si muovono tra quelli verosimili in un contesto storico ben preciso.
Profile Image for Lily Bearwolf.
Author 5 books3 followers
August 14, 2019
La magia dei cinque elementi, personaggi meravigliosi, subdoli e profondi, un'avventura fantasy e, sullo sfondo, la Firenze dei Medici e dei Pazzi.
Un libro magistralmente scritto, scorrevole e ricco di colpi di scena che ti fanno desiderare di girare la pagina e scoprire cos'altro ti può rivelare. Ho apprezzato molto la componente legata al "romance": inaspettata, ben eseguita e non banale per niente. L'epilogo poi getta le basi per un secondo capitolo di questa storia stupenda, tra Arcani e simulacri, uomini ed Elementali.
Non vedo l'ora di leggere il seguito!
Profile Image for Tiashe.
264 reviews13 followers
April 14, 2019
Bellissimo! Gens Arcana è salito al primo posto nella mia classifica dei libri preferiti di Cecilia Randall! Non credevo che potesse scrivere una storia più bella di Hyperversum, ma mi sbagliavo.
Ho amato l’ambientazione, i poteri degli Arcani, la trama, la caratterizzazione dei personaggi. Ogni cosa. Mi sono innamorata e non riuscivo più a staccarmi dal libro.
Sono contenta di aver già acquistato il secondo, perché sono troppo curiosa di scoprire cosa accadrà.
Profile Image for Werehare.
771 reviews29 followers
May 12, 2015
5/10

Un decimo in più rispetto a quel che avevo affibbiato a "Hyperversum", precedente produzione della Randall, perché qualche miglioramente c'è stato; ma i lati negativi sono tanti che anche in questo caso, dove finalmente emerge qualche lato nettamente positivo, non trovo opportuno assegnare una sufficienza.
Primo problema della Randall è che è noiosa: da un lato si dilunga inutilmente a spiegare l'ovvio - anche qui abbiamo un mattone da seicento pagine, che conferma per l'ennesima volta la regola del "sopra le 300 pagine si può tagliare tutto"; dall'altro questo libro non mi ha mai fatto veramente voglia di riprenderlo in mano, nemmeno quando l'avevo chiuso in un momento di suspense, come mi capita a volte perfino con libri oggettivamente più brutti.
Il periodo storico non è il solito medioevo cliché e questo è un aspetto positivo, parzialmente vanificato dal fatto che il sistema magico - uno dei punti fondamentali del romanzo, nel quale riponevo molte aspettative - si riduce in effetti al sistema "WITCH" (con un pizzico di Jonathan Stroud): gli ultrabanali elementali di terra, aria, acqua e fuoco e poco altro, ignorando ad esempio in toto l'alchimia che è una scienza consona all'epoca e praticamente inesplorata dalla fantasy, con enormi potenzialità.
Il problema tecnico più ricorrente è il PoV ballerino, a braccetto con una discreta irrigazione di pathos che cola da ogni pagina - abbinata all'effettiva incapacità di trasmettere questo pahos, il che rende i tentativi ancora più irritanti.
Non mancano le stupidaggini plateali: un tale non sa leggere e per questo non distingue una lettera da un'altra; le parole pronunciate nelle invocazioni talvolta sono fondamentali, talvolta non contano nulla; addirittura si dice che si possono compiere invocazioni senza parole, ma allora a che pro imbavagliare i prigionieri pericolosi? Poi, il kattivo lascia all'eroe il tempo di concentrarsi invece di finirlo immediatamente; il nemico sta seguendo una falsa pista, e i buoni vanno pure a cercarlo; il cattivo scopre il sancta sanctorum dei buoni in modo idiota.
Un altro problema che la Randall ha è con i personaggi, lievemente migliorati rispetto a Hyperversum ma che ancora stentano a staccarsi dalla carta. Valiano in particolare è identico al protagonista del libro precedente, e se in teoria dovrebbe essere un ignorante (ottima idea), in pratica riesce sempre a fare quello che desidera (pessima realizzazione). Il compare dell'eroe è il solito gigante dall'aspetto bellicoso ma dal cuore d'oro, l'eroina è l'ultrasolita fanciulla che si veste da maskiaccio e fa la dura - unica attenuante, in questo caso ha qualche vaga motivazione.In questo contesto troviamo però anche uno degli aspetti migliori del romanzo, e cioè l'eroina che non si mette con l'eroe ma con il di lui compare, un omone peloso che potrebbe essere suo padre: una scelta che spicca per originalità in confronto al resto.
L'ultimo problema è l'apparente incapacità della Randall di far finire male qualcosa: tutti si salvano perché sì, Manente è ancora vivo perché sì e resta specialissimo perché sì, una fanciulla cade in mano ai kattivi kattivissimi ma viene trattata con i guanti bianchi (nel Mulino che vorrei, magari), l'eroe è in pericolo ma ad aiutarlo arriva nientemeno che il fratello dall'oltretomba e dulcis in fundo la trasformazione dell'eroe si completa con un paio di meravigliosi occhi viola (!) stile "Unika".
Profile Image for Morgana.
132 reviews14 followers
April 15, 2020
Riletto a distanza di anni, in previsione di Magister Aetheris, Gens Arcana non ha perso nulla del fascino con il quale mi aveva conquistata la prima volta.

Nel panorama sterile e alle volte superficiale del fantasy italiano, ero da tempo alla ricerca di un libro che mi potesse entusiasmare al pari dei tanti autori stranieri che leggevo. Cecilia Randall è stata per me una piacevolissima scoperta. Gens Arcana ha tutti gli elementi per poter essere definito un ottimo historical fantasy: c'è l'accuratezza della ricostruzione storica e c'è un mondo magico ben congegnato, non necessariamente allineato agli standard. La Randall, infatti, riesce a trovare un ottimo equilibrio tra il rispetto della tradizione (il fantasy classico, con l'eroe che inizialmente è un buono a nulla, la "compagnia" che si crea attorno a lui, il viaggio e la missione) e la propria creatività (gli Arcani, i simulacri).
I personaggi, poi, sono vivi, interessanti; si modellano e crescono nell'animo del lettore pagina dopo pagina, e quando un lettore arriva a instaurare un rapporto quasi "affettivo" con i protagonisti, allora è fatta!

Le quattro stelle (e non cinque) restano perché l'unica pecca che ritrovo nell'autrice è una eccessiva prolissità nello stile. Trovo che alcuni capitoli, soprattutto quelli più legati all'azione, potrebbero essere più snelli, più asciutti, mentre la Randall indulge un po' troppo in descrizioni dettagliate di luoghi e situazioni. Il giudizio globale resta ovviamente sospeso in attesa di Magister Aetheris: ma sono quasi certa che la Randall non mi deluderà!
Profile Image for Giulia.
424 reviews200 followers
April 25, 2017
3.75

Sono scettica con gli autori italiani, particolarmente col fantasy made in Italy. Non posso dire che questo libro mi abbia levato i dubbi, anzi.
Dopo averne letto uno di De Feo, noto che lo stile qui è diverso. Più semplice, ma non per questo migliore.
I pregi sono sicuramente vari. Intanto l’ambientazione: Firenze all’epoca della congiura dei Pazzi; la storia fantasy si svolge in parallelo. L’elemento fantastico poi è semplice ma sempre di effetto, peccato che non sia sviluppato al massimo. Altro punto a suo favore sono i personaggi; ma solo i secondari. Angelo era il mio preferito.
Tra le cose brutte invece c’è il protagonista, che mi è del tutto indifferente. Selvaggia, che trovo insopportabile. E la mole del libro in sé; 600 pagine un po’ ripetitive, perché se avessi letto meno volte di quanto male facesse la caviglia a Valiano, sarei vissuta lo stesso. Ecco, ci sono alcuni libri che non raccontano abbastanza, e altri che si soffermano troppo su particolari già detti. Inoltre, il finale mi ha lasciata interdetta, perché mi pare che sia un ciclo continuo, solo con attori differenti.
Concludendo la Randall mi ispira, ma non mi convince. Proverò altro di suo.
Profile Image for Nadia.
737 reviews186 followers
July 31, 2022
Il mio primo vero approccio al genere fantasy (finora ho letto solo urban fantasy) e, mi chiedo, perché ho aspettato tanto!?! Ma perché ci voleva il libro giusto, al momento giusto e la persona giusta che me l'ha consigliato.
Questo succedeva nel 2019.
A distanza di 3 anni ho deciso di rileggere "Gens Arcana" per vedere se la magia della prima lettura si sarebbe ricreata. La risposta è sì.
Mi piace il world building, la ricostruzione storica è accurata e i personaggi sono ben caratterizzati.
Purtroppo non arriva alle 5 stelle a causa della prolissità dell'autrice. In alcuni punti ha un po' esagerato con le descrizioni, ma credo di amarla comunque.
Profile Image for Akemichan.
703 reviews27 followers
September 7, 2025
Seconda esperienza con un libro di Cecilia Randall, con una trama di partenza che mi affascinava persino di più dell'altro. E in effetti mi è piaciuto di più.

In generale devo dire che la Randall ha la capacità di scegliere delle trame con dei trope e dei personaggi che toccano le corde dei miei interessi. Qui abbiamo Valiano, un personaggio in contrasto con il padre che fugge dalle responsabilità e deve imparare che farlo ha un prezzo e non si può scappare per sempre, e Manente, soldato dal passato oscuro il cui obiettivo finisce per intersecarsi con quello di Valiano. Devo dire che il loro rapporto funziona e che mi è piaciuto anche il personaggi del villain, riuscito talmente bene che non sono riuscita a odiarlo perché mi interessava vedere le sue mosse (secondo me la scelta di farlo uno stratega).

Essendo uno young adult, la parte storica qui non solo è sullo sfondo ma il modo di agire e parlare dei personaggi è decisamente moderno, insomma, non lo valuterei come uno storico tout court. Eppure si vede che la Randall ne sa a pacchi e le basta poco per darti quello che serve, cioè l'atmosfera del periodo.
Non il modo migliore che io abbia visto di intrecciare la realtà storica con il fantasy ma per me ha funzionato ed è anche quello che rende buona una trama in fondo molto semplice che si basa molto di più sui rapporti fra i personaggi.

A questo proposito, purtroppo non sono riuscita ad apprezzare il personaggio di Selvaggia. Di fatto non è altro che un personaggio secondario la cui importanza nella trama è minimale (tanto che togliendola poco cambierebbe, a mio modo di vedere) e che quindi finisce per essere solo l'interesse amoroso di entrambi i personaggi maschili, tra l'altro un amore che altro non è che "she was a girl, he was a boy, can I make it more obvious" quindi nemmeno particolarmente interessante a livello di ciò che succede.
Per fortuna non ho trovato il triangolo che si sviluppa così invadente rispetto alla trama principale da darmi fastidio e anche se l'avrei evitato alla fine ha anche una risoluzione di quelle meno brutte (anche se ho il terrore, c'è ancora il secondo libro che potrebbe confermare o ribaltare la situazione, cosa che mi indisporrebbe parecchio).

Ci sono altri piccoli difetti qui e lì (il personaggio di Angelo mi è sembrato un po' inconsistente, un delitto dopo che è stato presentato per primo, e il suo essere presentato come fortissimo, bravissimo, purissimo abbastanza inutile, anche se comprendo la necessità per sviluppare Valiano) e la scrittura soprattutto all'inizio è un manuale di come non scrivere i dialoghi con gli infodump sul sistema magico oltre a essere ben ripetitiva, ma a me ha intrattenuto con soddisfazione.
Profile Image for Amaranth Chevalier.
290 reviews7 followers
February 5, 2015
Da http://labellaeilcavaliere.blogspot.i...

Valiano è uno dei discendenti dei Nieri, una delle più importanti e antiche famiglie di Arcani. Gli Arcani hanno il potere di invocare la quinta essentia, la componente base di tutto il creato. Grazie a essa, gli Arcani possono controllare e comunicare con gli altri elementi (Aria, Acqua, Terra e Fuoco).

Ma pur avendolo nel sangue, Valiano ha rifiutato il potere arcano e, appena gli è stato possibile, ha abbandonato gli agi nobiliari per diventare un apprendista liutaio.



«È una maledizione a cui non si può sfuggire»



Alla morte del padre, però, ha ereditato il vinculum aetheris, il legame che lo designa come capofamiglia e gli concede l’accesso ai segreti e alle conoscenze della sua stirpe. Nel frattempo, approfittando della giovane età di Angelo, il fratello minore di Valiano, il cugino Folco ha preso le redini della famiglia, deciso ad assumere egli stesso il ruolo di capofamiglia.

Così Valiano si ritrova a essere accusato di patricidio e a dover fuggire dagli uomini di Folco. Tra di loro, però, c’è Manente che è più che determinato a trovarlo.



La lettura di Gens Arcana è iniziata con incredibile lentezza e, benché fossi rimasta affascinata già dal prologo, ci ho messo un po’ a ingranare. Sicuramente, per me, gennaio è stato un mese un po’ pigro, ma in questo caso lo stile della Randall è stato complice della mia generale indolenza.

Estremamente descrittiva, la prosa si sofferma sull’ambientazione quanto sui comportamenti e le sensazioni dei personaggi, che segue attraverso una distaccata terza persona. Mai appesantita da fronzoli e giri di parole, la narrazione impone al lettore di soffermarsi e di godere del viaggio e dell’avventura offerta dalle pagine.

In primo piano vi sono gli elementali, creature legate ai diversi elementi, invisibili all’occhio umano, ma in grado di scatenare le forze della natura. Agli Arcani spetta il compito di bilanciare e preservare gli equilibri: non devono combatterli o dominarli, ma comunicare con loro per proteggere l’umanità.

Il potere arcano ha suscitato in me un grande interesse. Nel prologo, infatti, Angelo dimostra il potenziale della quinta essentia placando e liberando un elementale dell’aria, rimasto intrappolato in un monastero. Angelo è così abile e puro nella sua ammirazione per la creatura che diventa difficile non affezionarglisi.

L’ambientazione storica, curata in tutti gli aspetti e perfettamente integrata alla vicenda, è la punta di diamante del romanzo. La Randall dà al lettore la possibilità di viaggiare nella Firenze rinascimentale, di correre per le sue strade e piazze. Non manca di fornire i riferimenti necessari all’orientamento e insieme a Valiano (nessuno corre quanto lui) è possibile scoprire gli edifici più importanti della città. In secondo piano, gli intrighi politici diventano il naturale sfondo del romanzo.

Lo scenario accurato e lo stile incantevole sarebbero stati poco meritevoli di attenzione, se non fossero stati coronati da personaggi complessi e ben caratterizzati. Ho già espresso il mio amore per cucciolino paffuttoso Angelo, ma è tempo di parlarvi degli altri.

In controtendenza, Valiano ha la mia preferenza rispetto al coprotagonista Manente, che pure ho apprezzato. Raramente capita di trovarsi davanti a un protagonista come Valiano: un codardo fatto e finito.

Valiano non è un eroe, nonostante sia animato da grandi principi, e rifiuta con tenacia il potere arcano e il proprio destino, dal quale è persino spaventato.



«Sarà perché hai l’indole del coniglio, sempre pronto a scappare in mezzo ai prati aperti» commentò Manente.



Eppure non ho potuto fare a meno di trovarlo credibile e reale. La sua inettitudine è stata frustrante, lo ammetto, eppure non è bastata a minare la simpatia che ho provato per lui.

Manente è, invece, il guerriero perfetto, abile, coraggioso e arguto, ma un po’ troppo tenebroso per i miei gusti.

Tra gli altri personaggi positivi non posso non citare il ladruncolo di strada, in cui si imbatte Valiano, e Selvaggia. Quest’ultima fa la sua entrata in scena a narrazione inoltrata, ma mi è piaciuta molto perché è una donna indipendente e forte e queste caratteristiche sono assai rare in un personaggio femminile, soprattutto se secondario.

Anche Folco, con il suo ingegnoso piano, è un cattivo di tutto rispetto: viscido nei modi e nel sorriso, ma pericolosamente astuto e imprevedibile.

Nonostante le ottime referenze (la parola delle mie Belle preferite non si discute), la Randall è riuscita a sorprendermi: Gens Arcana mi ha entusiasmato per la sua originalità e piacevolezza ed è un libro che consiglio a tutti.

L’unica nota spiacevole è la mancanza di un seguito che, benché il romanzo sia autoconclusivo, mi avrebbe fatto davvero contenta. Ma mai dire mai, giusto?


Profile Image for Debora M | Nasreen.
591 reviews66 followers
May 8, 2011
Cecilia Randall è una di quelle autrici che hanno il "dono del narratore" e con questo suo nuovo Gens Arcana non ha fatto altro che confermare ciò che ci aveva già dimostrato con la sua trilogia Hyperversum. Scrivere bene può essere un dono ma indubbiamente può anche essere il frutto di lunghi e minuziosi anni di studi della lingua italiana che permettono a uno scrittore di essere un buon narratore. Volendo, chiunque è in grado di scrivere bene ma poi, in tutta onestà, hanno la capacità di scrivere bene e partorire dei piccoli gioielli della narrativa; in questo caso il "dono" o lo si ha oppure c'è poco da fare: non scatta la scintilla.

Cecilia Randall è una delle regine del Fantasy Italiano e, con grande orgoglio, grazie a Gens Arcana ha potuto zittire definitivamente le malelingue che non facevano altro che denigrare Hyperverusm I (opera d'esordio, precisiamolo!) rilegandolo semplicemente a mera versione per giovani di Timeline di Michael Crichton. Ebbene, ora questo non è che il passato, ora c'è Gens Arcana!

Romanzo fantasy storico ambientato nella nostra (e ribadisco "nostra" visto la mia assoluta toscanità NDR) bella Firenze Rinascimentale del XV secolo, questa volta Cecilia ci porta a rivivere la nostra italianissima storia con tanto di Congiura dei Pazzi contro i Medici. Personaggi realmente esistiti si incontrano e amalgamano perfettamente con naturalezza con le "creature" dell'autrice, portando così il lettore, grazie a una ricostruzione storica come sempre molto accurata, a interrogarsi sull'esistenza di Arcani e Elementari. Realtà e Magia perfettamente fusi assieme.

E' questa la magia di Gens Arcana! Uno stile elegante - e ormai perfezionato dall'esperienza -, una trama avvincente e dei personaggi assolutamente squisiti nella loro assoluta imperfezione e umanità!

Valiano con il suo essere ribelle, testardo, egoista e pavido ma incredibilmente coraggioso e determinato in modo crescente e coerente in tutta la durata del romanzo. E' un ragazzo che non accetta i vincoli e le responsabilità che gli vengono accollate dal capo di una grande dinastia di Arcani, suo padre. Non ha nessuna intenzione di essere grande e potente, non è interessato e perciò rifiuta se stesso - doveri e poteri! - e scappa di casa per vivere "normalmente". Ma si può realmente sfuggire al destino? Molto probabilmente sì, si può. Peccato che non si può sfuggire a ciò che si è, questo non è mai permesso. E così si troverà braccato come un'animale finché, nuovamente, non si troverà di fronte a una scelta: tornare per salvare il fratello minore - che negli anni si era sobbarcato anche i suoi doveri e che adesso aveva bisogno di lui - oppure continuare a scappare.

Manente il cacciatore il cui unico scopo è quello di trovare e catturare Valiano per ordine del Traditore, suo padrone. Sembra non avere limiti, scovare tracce è per lui facile, anche troppo. La sua forza è inaudita ma, in realtà, il suo tempo sta per scadere e non potrà far altro che scegliere: quale via gli assicurerà la vita?

Selvaggia. Testardo e orgoglioso ladruncolo di strada che si intestardirà nel voler ripagare un debito di vita a Valiano e che, per questa sua scelta, finirà coinvolta nel vortice di eventi che la porteranno ad avere un ruolo fin troppo importante per il nuovo Capofamiglia.

E infine, ma non meno importante, Angelo. Magister di soli 16 anni dai poteri e dalla saggezza inaudita. Fratello minore del rampollo dei Nieri sfuggito alle sue responsabilità, questo ragazzo è una vera perla rara in tutta la sua sfaccettata complessità. Si è sobbarcato responsabilità non sue per amore del fratello ma che non manca mai di bacchettare con brevi e pacate sferzate che non fanno altro che ricordare a Valiano quanto sia in debito con il fratellino minore.

Il cattivo, in questo caso, è Folco De' Nieri, cugino di Valiano e Angelo, del tutto determinato a sterminare loro e tutti coloro che si porranno fra lui e il suo obiettivo: diventare il nuovo Capo della famiglia Nieri e quindi della gens arcana.

Il libro è confezionato in un crescente continuo di adrenalitica tensione che non permette mai al lettore di staccarsi dalle pagine, con continui colpi di scena uno più incredibile dell'altro. 600 pagine di essenziale coinvolgimento che non manca di lasciare un piccolo insegnamento per tutti coloro che riusciranno a coglierlo: il Destino, per quanto possa spingerci verso una direzione, potrà riuscirci solo dopo aver conquistato il nostro consenso. L'importante è non sottovalutare la capacità persuasiva della Vita e la testardaggine umana: l'esito non è mai scontato.

Ottima prova per Cecilia Randall!

Articolo Completo: http://sognandoleggendo.net/blog/?p=3399
Profile Image for Kate  Jackson.
154 reviews
August 26, 2020
3.5

L'inizio non mi ha presa molto, sono andata un po' a rilento per le prime duecento pagine perchè mi sembrava un po' un ripetersi della caccia all'uomo.
Ma quando la situazione si è 'sbloccata' le cose sono diventate decisamente interessanti, man mano mi sono affezionata a certi personaggi (e a rimanerci male per altri). Forse non mi sono legata molto a Valiano, il protagonista, ma si vedeva che c'era un processo di crescita in atto. Il ragazzo che conosciamo all'inizio è decisamente diverso da quello che sentiamo parlare alla fine.
Poi beh ragazzi non parliamo di Manente, per me è sul piedistallo. Non oso dire nemmeno nulla per non fare spoiler, ma con lui sono arrivata al punto in cui ho detto "Avevi la mia curiosità, ora hai la mia attenzione". Spero abbia una grande parte anche nel secondo.
Profile Image for G.B. Nefe.
Author 2 books45 followers
February 16, 2022
Questo è il tipico esempio di incipit farlocco. Credevo di trovarmi davanti ad una storia che si snodava tra dogmi religiosi, presenze spiritiche ed elementali opposte al cristianesimo, personaggi seri ed interessanti, un fantasy maturo nella suggestiva cornice della Firenze dei Medici.
Che delusione!
Storia gettata davvero alle ortiche. Ottima idea trattata nel modo peggiore. Un fantasy che poteva avere risvolti davvero interessanti, che affonda in un triangolo amoroso dei più insensati che io abbia mai visto! Protagonista da super pippa a super potente in niente, un assassino del calibro di Artemis Entreri che diventa iper coccoloso ed innamorato come un tredicenne in piena tempesta ormonale. Ma siamo seri?
Ovviamente tutto unito ad una prosa pesante e pretenziosa. Agghindiamo un pessimo yound adult in modo che sembri un fantasy storico serio!
Una stella. Ed è già tanto
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Profile Image for Massimiliano L..
143 reviews6 followers
September 9, 2019
Ho riletto questo libro prima di cominciare il suo seguito, soprattutto perché non ho praticamente memoria, e non ricordavo quasi nulla se non la trama per grandi linee.
Questa seconda lettura conferma la bontà dell'opera, uno di quei pochi libri che mi tengono incollato così tanto da farmi leggere anche in orari in cui normalmente non lo faccio.
Profile Image for Laura.
123 reviews4 followers
May 13, 2025
3 stelle che suonano piu come 2 e mezzo, devo dire la verità.

L'idea è geniale e amo sempre quando la Randall unisce il fantasy alla storia, è il suo campo e possiamo ben dirlo, è come se Gens Arcana fosse il nostro Avatar the last airbender italiano, eppure, la resa mi è parsa poco riuscita rispetto le premesse date.

Innanzitutto, e capisco che it's on me, ho continuato a confodere i personaggi per tutti i primi 10 capitoli iniziali; al di là che i fantasy siano sempre un po' così su questo punto, furbescamente divertenti a pensarci, temo che questo sia stato dovuto ad alcuni nomi che mi sono risultati tristemente simili tra loro.
Faone e Folco per dirne una.
Non aiuta il fatto che siano per lo più tutti personaggi che ho percepito sempre come abbozzati. Su Manente si è sicuramente impegnata di più, dato che è l'antenato di Raivo del Millennio di Fuoco, ma anche così, mi sono parsi ugualmente lasciati "in superficie" Non dico che siano dei clichè, ma, per esempio, conoscendo come gioca l'autrice, l'inserimento di un triangolo amoroso che tale non voleva totalmente risultare (x come l'ha gestita narrativamente almeno), rende Selvaggia la vera macchietta della storia. Se la togliamo, tra l'altro, la trama fila via ugualmente. Ci sta che si voglia creare l'interesse amoroso, per carità, e che questo cmq contribuisca anche all'azione, ma devo ammettere che la notte in cui si concede a Manente mi ha lasciato proprio brutte vibes addosso e per quanto scritta egregiamente, non penso fosse quello l'intento? Infatti a fine libro l'Elementale ammette che Manente la ama davvero, ma se ne vuole privare perchè che fai un po' di angst non ce lo mettiamo?
Ok so, what kind of love is that? E non pensatemi moralista a riguardo, io, Raivo e Seja, li amo moltissimo per dire!! Ma ho idea che qua si sia trascurato molto la costruzione del sentimento e del legame PRIMA della notte malandrina e perchè comunque doveva accadere, andasse come andasse.
Forse il tutto è un risultato di una compostezza eccessiva che ha lasciato respirare pochissimo la personalità che questo romanzo prometteva d'avere.

Altre brutte vibes recepite anche dai sentimenti di Valiano nel momento in cui capisce di non poter avere Selvaggia. Da un pg come lui, poi, te lo raccomando. Un immaturo che ha lasciato ogni responsabilità al fratello minore e che non ha alcuno sviluppo se non esser fortunato mentre fa le cose a caso, non dimenticando di piangersi addosso per tutta la durata del libro. È davvero un protagonista tremendo e non avrei mai pensato di dirlo per un libro della Randall. È patetico, non sa fare niente ma alla fine diventa cmq Magister uccidendo un cugino che doveva essere il cattivo machiavellico - ma che, anche qua mi tocca dirlo, se per machiavellico si intende uno che fa la lezioncina basica su come fregare il nemico a chiunque, ok vez, l'importante è crederci.

In generale, visto ciò che narra, penso che questo libro poteva essere 10 capitoli in meno con facilità senza risultare mozzato. Diventa stranamente difficile da portare a termine sopratutto quando, alla fine, ogni situazione era stata pensata per convogliare durante la Congiura dei Pazzi che seppur descritta bene, è per l'appunto, descritta e basta, non vissuta - non so se ci capiamo. Per vari capitoli, a ridosso del fattaccio, mi è proprio parso di star leggendo paragrafi di libri di storia con spiegoni, almeno a mio dire, non necessari perchè nemmeno per la famosa battaglia inserita in Hyperversum era stato così.

L'idea è davvero ottima e dal via che il secondo libro è su Storytell, vedrò di concludere la duologia così, ma purtroppo devo ammettere che il primo mi ha piuttosto deluso.

Best personaggio comunque Mastro Johannes!! 🙏🏻 Solo una diva come lui poteva decidere di aprir bottega a Venezia. 😌☝🏻
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Profile Image for Giorgia.
35 reviews1 follower
August 23, 2019
Mi basta leggere il nome Cecilia Randall per sapere già che amerò il libro ed anche questa volta non sono rimasta delusa per niente.
Ci troviamo nella Firenze dei Medici, quella della congiura De Pazzi ( la morte di Giuliano è sempre un grosso colpo al cuore ), ma sullo sfondo perché le vicende della famiglia Nieri si intrecciano a quelle reali restando però sullo sfondo. Il protagonista è Valiano, erede di una famiglia di Arcani che però rifugge al suo destino di Magister per un desiderio di vita normale, ed a lui si intrecciano le vicende di Manente da Erto e Folco de Nieri, cugino ambizioso e crudele di Valiano che vuole per sé il ruolo di capofamiglia e dei poteri ad esso connessi. È una corsa contro il tempo per impedire che i poteri arcani finiscano in mani sbagliati e che vede Valiano fare i conti con tutto ciò che aveva sempre cercato di mettere da parte.
Ammetto che all'inizio ho trovato la lettura difficile, l'enorme mole del libro mi spaventava ma poi sono stata coinvolta e trascinata nella storia dalla maestria della penna di Cecilia. La battaglia di Valiano è diventata la mia, i suoi tormenti sono diventati i miei tanto che in certi momenti avrei voluto entrare nel libro e proteggerlo da tutto, dal dolore, dal cuore spezzato. È un personaggio che mi è entrato nel cuore in sordina, senza che io glielo chiedessi e non vedo l'ora di poter conoscere di più, di vedere come cambierà la sua vita ora che è un magister ( diciamo che il finale è stato mind-blowing per quello che racconta del pentacolo ) e so che, come sempre, Cecilia non mi deluderà.
5 stelle, e sono anche troppo poche.
Profile Image for Vale ~.
375 reviews
January 8, 2021
Un fantasy storico, con la magia elementale ambientato a Firenze come si fa ad non essere curiosi?
per di più non in un qualsiasi periodo storico ma durante la congiura dei Pazzi, quindi avere la possibilità di leggere anche di Lorenzo e Giuliano de Medici.

Se amate i romanzi storici e le battaglie è sicuramente il romanzo giusto, soprattutto perchè la scrittrice ci porta in questa realtà esattamente come la nostra ma con una differenza sostanziale ci sono delle persone predilette che nascono con una caratteristica nel sangue e che vengono chiamati Arcani e che riescono a governare gli elementi.

E' stata una lettura molto piacevole, scorrevole e nonostante sia veramente un libro molto grande non sembra una lettura impossibile, tutt'altro una volta iniziata l'azione è difficile fermarsi.

Valiano è sicuramente un protagonista che si fa amare ma che vorresti picchiare la maggior parte del tempo, mentre Manente è veramente incredibile e vedere l'evoluzione dei personaggi durante la storia è veramente affascinante.

Profile Image for viky395.
40 reviews4 followers
August 25, 2025
Che dire di questo libro... Iniziato dopo un periodo di blocco, così per caso ed incuriosita dalla trama interessante... Devo ammettere che all'inizio risultava un po' "pesante", dati i capitoli lunghi e la spiegazione di quasi 200 pagine per far capire i vari intrecci della storia. Ammetto che stavo per abbandonare la lettura, ma una vocina mi diceva di continuare perché troppo incuriosita. Fortunatamente ho dato ascolto a questa sensazione e ho terminato il libro in pochissimo tempo. Non leggevo un libro così avvincente da tanto, mi è venuta la pelle d'oca in alcuni punti. La descrizione degli avvenimenti, e di tutto quello che succede è magistrale (anche se a volte si perde in descrizioni o dettagli che potevano essere evitati, ma credo sia anche questo parte del viaggio). Per chi ama questo tipo di storie con intrighi e magia, QUESTO è IL libro che fa per voi. E la cosa bella è che è di un'autrice italiana 💙
Profile Image for Surymae.
204 reviews32 followers
March 20, 2014
Okay, lo ammetto: ero partita prevenuta. Un fantasy ambientato nella Firenze del Rinascimento, arrivando a coprire la congiura dei Pazzi, non mi sembrava esattamente un'idea a prova di bomba. Affascinante, certo, ma che se trattata male poteva essere - passatemi il termine - una vera boiata. Propendevo per quest'ultima ipotesi, visto che per me è più facile trovare un diamante nella spazzatura che un fantasy decente.
Per fortuna, mi sbagliavo. "Gens Arcana" non è una boiata, a differenza di tanti altri libri del genere, molti di questi italiani. La prima cosa che salta all'occhio è lo stile di Cecilia Randall, la cui maturità dimostra che la trilogia precedente le ha fatto un ottimo tirocinio. La punteggiatura è utilizzata bene, il lessico è variegato, non ha svarioni anacronistici di Strazzulliana memoria (rabbrividisco ancora al pensare ai suoi personaggi medioevali che dicevano "mordi e fuggi") ed infine quando c'è da mostrare la Randall c'è, forse persino troppo. Unico appunto è un uso degli aggettivi eccessivo e a tratti ridicolo: non mi si può dire che il rumore della pioggia è "perentorio", e tanto meno che la cupola del Brunelleschi è "ardita" (ma perché?). Ma non è questo il difetto più grande di questo romanzo, quello che gli leva parecchi punti di gradimento.
La storia è ben congegnata e abbastanza gradevole: peccato solo per la sua durata eccessiva. In particolare lo scontro "Folco VS i buoni" viene tirato troppo per le lunghe: prima gli eroi vanno a Castelnero a riprendersi Angelo, poi si passa per la domus della famiglia, e infine di nuovo a Castelnero, prima Valiano e poi Manente. Saltare qualche passaggio intermedio no, eh? Per mantenere la tensione bisogna farla durare poco, altrimenti scema piuttosto velocemente. Anche l'inserimento della congiura sembra un po' tirato per i capelli e sostanzialmente inutile al fine della trama. Passi per i cammei del Magnifico, ma almeno vengano giustificati, non appiccicati a mo' di adesivo. Ma non è nemmeno questo la più grande pecca di "Gens Arcana", anche se ci è collegato.
Il problema qui è uno degli aspetti - se non l'aspetto - più importanti nei romanzi: i personaggi. Capita a volte che storie scritte maluccio abbiano un cast talmente caratterizzato da passare sopra alle carenze stilistiche; e capita anche che libri con un livello tecnico da capogiro abbiano dei personaggi con una scarsa introspezione psicologica. Nel primo caso, si riesce a passare sopra ai difetti tecnici; nel secondo caso, però, tutti gli sforzi dell'autore vengono vanificati: perché non è il vocabolario dello scrittore a rimanere impresso al lettore finito il libro, ma il cast. Purtroppo Cecilia Randall, tanto brava nella forma, pecca proprio qui. Non è la storia al servizio di, che so, Valiano, ma è Valiano al servizio della storia. Valiano - un esempio, ma potrei citare tutti i personaggi - non fa quelle cose e non compie quelle scelte perché la sua personalità lo impone, ma perché altrimenti il libro non può andare avanti. E quindi? Facciamo un paragone culinario: un cibo precotto, la cui unica elaborazione possibile è metterlo a scongelare, e un piatto fatto al ristorante, da uno chef esperto che con amore mescola le materie prime fino a creare il prodotto finito. Valiano, purtroppo, è il cibo precotto. Si può solo "metterlo a scongelare", ossia guardarlo da lontano interagire con gli altri personaggi, soffrire, combattere, maturare. Ma il lettore non ne rimane coinvolto in prima persona. E se lui è il protagonista, pensate a tutti gli altri: vedi ad esempio padre Corso da Viterbo, che prima sembra uno dei grandi villain della storia e poi da una pagina all'altra fa l'orsetto del cuore con il sopraccitato de' Nieri. Oppure vedi Selvaggia, che prima invoca ad ogni piè sospinto il nome di Valiano (e chi, se no?) e dopo, sorpresa, si scopre innamorata di Manente. Sulla ragazza spenderei una parola, però. Sapete, io sto cercando di fare la scaletta ad un romanzo, anch'esso fantasy. Al momento di pensare all'eroina femminile avevo due scelte: la dolce verginella che non dà fastidio a nessuno o l'eroina maschiaccio, quella per intendersi che ha una reazione allergica davanti agli abiti da donna, è più brava degli uomini in campo militare (nonostante l'anatomia non sia molto d'accordo...) ma che per via della sua natura femminile è incline ai sentimenti e all'amore - nonché alla sindrome premestruale perenne. Selvaggia, seppure con alcuni distinguo, appartiene a quest'ultima categoria. Ed è talmente irritante, talmente stupida e talmente inutile alla storia che ho deciso: vai con la dolce verginella. Anche lei spesso ha l'utilità di un soprammobile, ma almeno non fa venire voglia ai lettori di entrare nel romanzo armati di lanciafiamme e fare un bel falò di Selvaggia (che razza di nome...). Certo, meglio la voglia di darle fuoco che l'indifferenza totale, però...

Cecilia Randall: rimandata a settembre, ossia il prossimo romanzo (basta che non sia un seguito di Gens Arcana, la cui fine mi ha lasciato perplessa). Le potenzialità ci sono, le idee pure, adesso manca però la parte più importante, quella che distingue i mestieranti dai veri artisti. Se riuscirà ad ottenerla, è a cavallo. Altrimenti, rimarrà una promessa non mantenuta, un fiore mai sbocciato del tutto.
Profile Image for Ross Dorianycc.
113 reviews4 followers
Read
August 17, 2024
DNF dinamiche e setting carini ma non mi ha preso molto
Profile Image for gio.
958 reviews377 followers
August 7, 2014
Forse avrei dovuto smuovermi prima per leggere un libro della Randall, ma meglio tardi che mai, no? Sicuramente recupererò altro dell'autrice al più presto. Devo ammettere di essere partita un po' prevenuta, ma del resto quando si tratta di fantasy italiano mi accade sempre così. Fortunatamente dopo un inizio in sordina la vicenda comincia a farsi più coinvolgente e tutti gli interrogativi iniziali si avviano verso una risoluzione soddisfacente.

Valiano de' Nieri è il primogenito di una tra le famiglie più autorevoli di Arcani, uomini dotati della quinta essentia che permette loro di manipolare e controllare gli altri quattro elementi. L'esistenza degli Arcani è tanto importante quanto sconosciuta: l'Inquisizione stessa si fa carico di mantenerla segreta in cambio della collaborazione di queste famiglie. Valiano però non è un Arcano, avendo rifiutato il suo ruolo prima di scappare di casa per vivere una vita semplice. La sua vita tranquilla viene sconvolta quando suo padre viene assassinato e suo fratello Angelo viene preso prigioniero; Valiano si trova costretto a fuggire quando si rende conto di essere il nuovo bersaglio di suo cugino che vuole usarlo per portare alla luce alcuni segreti di famiglia...

I punti a favore del romanzo sono sicuramente lo stile dell'autrice, l'idea di base e i personaggi "secondari". All'inizio ho fatto un po' di fatica ma non posso che apprezzare il modo in cui Cecilia Randall coniuga delle descrizioni piuttosto dettagliate a uno stile non troppo complesso e ampolloso. L'idea di collocare gli eventi nella Firenze del 1477 mi è piaciuta, così come i personaggi e gli eventi storici che giocano un ruolo importante nella vicenda. Il mio personaggio preferito è stato da subito Manente, che ho trovato decisamente più complesso e interessante del protagonista. Per me lui rimane il vero eroe della vicenda. Anche il personaggio di Selvaggia mi è piaciuto.

L'unica pecca del romanzo: Valiano. Non so, non l'ho mai visto come il protagonista, la sua evoluzione da buono a nulla a eroe della situazione è stata troppo repentina e i suoi comportamenti idioti non me lo hanno reso gradito. (Per colpa sua Manente ha rischiato la pelle troppe volte.)

Ah, altra cosa...
Profile Image for Dany.
23 reviews3 followers
March 3, 2019
Di solito quando mi regalano i libri li leggo piuttosto velocemente, lasciando a marcire sugli scaffali quelli che ho comprato da anni. Questo povero volume invece pur essendo un regalo (dicembre 2010) ha avuto ben altra sorte. Ho cercato di iniziarlo un numero considerevole di volte: arrivavo più o meno sempre alla solita pagina, lo lasciavo sulla scrivania per qualche giorno e poi lo riponevo sullo scaffale. Eppure la trama aveva tutto quello che mi appassiona: fantasy, Firenze, famiglie antiche e potenti, contesto storico (1478). Per di più il libro è pura arte dalla sovraccoperta ai riguardi. Le abili mani di Barbieri si vedono lontano un miglio.
Ci ho voluto riprovare e questa volta sono stata conquistata già alla fine del prologo. Oggi ho divorato le ultime duecento pagine, perché non riuscivo a staccarmi.
Il contesto storico è ben tratteggiato e ricco di particolari, frutto si capisce di una buona e documentata ricerca. I continui riferimenti di edifici e piazze di Firenze mi hanno fatto venir voglia di prendere il treno e tornarci al più presto, oltre che hanno portato alla memoria tanti miei ricordi (devo ammettere che se l'avessi letto quando me l'hanno regalato, non l'avrei gustato così tanto). I personaggi sono un po' vuoti, piatti, ma questo all'apparenza. Proprio come nella vita reale si fanno conoscere poco alla volta e forse proprio per questo conquistano. Alla fine, forse è banale da dire, sembra di aver lasciato degli amici.
L'idea di avere un punto di vista del cattivo secondo me è molto apprezzabile e abbastanza originale.
Ci sono colpi di scena, avventura, scontri e intrighi. L'elemento di fantasia è davvero interessante e particolare.
Mi è piaciuta la scelta (non so se dell'autrice o dell'editore) di lasciare le parole in latino e in tedesco a testo, riportando la traduzione in nota a piè di pagina.
Sono arrabbiata di aver sprecato tanto tempo prima di leggerlo, perché appena ho finito ho sentito il cuore gonfio di pianto, di sorrisi, di dubbi, di malinconia (e già un po' di nostalgia) e ho seriamente sperato di poter vivere una seconda avventura insieme a loro.
Accedendo a internet ho visto che è possibile con Magister aetheris.
Profile Image for Laura Noi.
579 reviews18 followers
June 7, 2016
Che magnifica e talentuosa scrittrice che è Cecilia Randall. Questo libro è stato per me l'ennesima conferma della sua bravura.

I personaggi sono tutti magnificamente caratterizzati, sia i buoni che i cattivi. Manente, fosco e tenebroso è un guerriero di immenso valore. Valiano, capostipite della sua famiglia e portatore del potere Arcano è un vero codardo, ha trascorso la sua vita a fuggire le responsabilità e i doveri. Eppure ora dovrà affrontarli, pena la sua vita e quella del fratello. E lo farà, passo dopo passo, con alle spalle il prode Manente pronto a salvargli la pelle in mille e più occasioni. E' un protagonista non facile da amare proprio perchè è l'antieroe per eccellenza, ha un potere immenso che gli scorre nelle vene e non è in grado di usarlo perchè non ha mai studiato e a te lettore verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi eppure, lentamente, nel corso della lettura cresce e matura, affronta gli eventi e si prende le sue responsabilità. E poi abbiamo Selvaggia, questa ladruncola coraggiosa e impertinente che ho adorato (anche se qualche pagina in più di Selvaggia e Manente non mi sarebbe dispiaciuta!!!!!!), Angelo così giovane e potente e poi tutti i personaggi secondari e i cattivi.
L'ambientazione nella Firenze Quattrocentesca è splendida, tutto perfettamente dettagliato, e mi è piaciuto molto il richiamo storico alla Congiura dei Pazzi. La trama è ben congegnata e complessa.

Non assegno le 5 stelline, nonostante mi sia piaciuto davvero molto, perchè ci sono state delle parti lente in cui la mia voglia di leggere si affievoliva, parlo dell'inizio ma anche della parte centrale. E' anche ovvio che in un libro di 600 pagine ci sta che ci siano delle parti più lente e tranquille.
In ogni caso consigliatissimo!! E mi dispiace molto che non ci sia un seguito.
Profile Image for Flavia.
386 reviews8 followers
October 3, 2016
Commento pubblicato sul blog Lost in Books (http://lostinbooks.altervista.org)

Affascinata dall’idea di un Fantasy ambientato nella Firenze dei Medici e avendo amato tutte le altre opere scritte dalla Randall fino ad ora, ero molto fiduciosa su questo libro. Purtroppo la mia aspettativa, forse troppo alta, è stata un po’ disattesa, eppure ancora stento a capacitarmene. La scrittura della Randall è sempre magnifica, ricca e poetica. La storia è particolare e molto ben amalgamata al contesto storico e le vivide descrizioni contribuiscono a formare un quadro chiaro di ogni scena. La caratterizzazione dei personaggi è sempre attenta e profonda, alcuni personaggi come Manente e Selvaggia mi sono piaciuti veramente tanto, emozionandomi a dovere. Eppure non ho amato questo libro, non mi ha coinvolta e appassionata come avrebbe dovuto, l’ho trovato quasi statico in alcuni punti, pur non mancando di azione. Mi rendo conto che quest’ultima frase suona come un controsenso, ma è come se pur leggendo di corse a perdifiato e combattimenti all’ultimo sangue, le mie emozioni avessero registrato la lista della spesa! Drastico, lo so, ma non trovo un modo migliore per spiegare cosa non mi ha trasmesso il libro quando invece avrebbe dovuto. Tra l’altro colui che mi ha delusa è anche e soprattutto il protagonista Valiano, dal quale mi sarei aspettata una crescita continua fino alla fine ed invece è stato piuttosto… meh… un buono a nulla dall’inizio a quasi la fine, anche perché nell’epilogo mi ha finalmente fatto ben sperare, ma appunto, nell’epilogo… e il libro non ha ancora un capitolo successivo e chissà se lo avrà mai.
Gens Arcana resta comunque una lettura piacevole e interessante adatta di certo agli amanti del genere Fantasy che per una volta non hanno voglia di perdersi fra mille nomi strambi e una geografia mai chiara.

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