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Il piccolo isolazionista. Prolegomeni ad una metafisica della periferia

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In questo libro l'autore attraversa la periferia milanese fatta di spazi immensi, grandi semafori, colonne sonore infinite ascoltate in macchina, ed enuncia una nuova teoria della vita, una filosofia per affrontare il presente, il "minimalismo isolazionista". Dopo il rumore degli anni Novanta, e dopo il delirio dei reality, lo spazio dell'interiorità è la nostra ultima chance di rimanere umani...

249 pages, Paperback

First published January 1, 2006

116 people want to read

About the author

Tommaso Labranca

36 books17 followers
Come scrittore ha pubblicato tra i numerosi libri Andy Warhol era un coatto (Castelvecchi 1994), Charltron Hescon (Einaudi Stile Libero 1999), Neoproletariato (Castelvecchi 2002) e Il piccolo isolazionista (Castelvecchi 2006).
Attivo autore televisivo, ha inoltre condotto per due anni una originale rassegna stampa mattutina su Play Radio.

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Displaying 1 - 5 of 5 reviews
Profile Image for Daniele Gabrieli.
Author 3 books24 followers
June 13, 2014
Tommaso Labranca è conosciuto soprattutto per la sua produzione degli anni Novanta, che col senno di poi è fatta di simpatiche ma dimenticabili sciocchezzuole. Come scrittore, il Labranca ha cominciato a dare il meglio dopo il 2000, quando ormai non se lo filava più nessuno tranne i fan irriducibili. Tra i quali, modestamente.

Fin dalla prima lettura ho classificato Il piccolo isolazionista come il capolavoro di Labranca. Ho poi scoperto che lui stesso lo considera tale. Negli anni seguenti Labranca ha continuato a sfornare testi di valore, su tutti l'ottimo 78.08, ma non ha più scritto ed è probabile che mai più scriverà niente di così sentito, così profondamente labranchiano. Non a caso Il piccolo isolazionista è l'opera nella quale più che in ogni altra l'autore accantona le ambizioni da sociologo, un ruolo nel quale non l'ho mai trovato troppo convincente, e si abbandona al flusso dei ricordi e delle libere associazioni.

Per un certo periodo ho tenuto Il piccolo isolazionista sul comodino e, complice la struttura per minicapitoli apparentemente slegati tra loro, ne ho letto qualche brano ogni sera, come fa certa gente con la Bibbia. Tra i libri di autori italiani contemporanei, credo si possa dire che è il mio preferito. Forse perché descrive con un'esattezza che non ho mai riscontrato altrove due sentimenti che hanno dominato la mia vita: la fascinazione inspiegabile per l'hinterland milanese, e il senso di angoscia cosmica dell'adolescente costretto a passare un sabato sera in casa.

Profile Image for Maurizio Manco.
Author 7 books131 followers
January 25, 2018
"Non c'è nulla di male nell'essere asociali. Soprattutto quando i motivi di questa scelta sono riconducibili a uno solo: l'essere consci del proprio nulla. Non ci si isola per supposta superiorità. Ci si mette autonomamente da parte quando ci si accorge di essere esattamente come gli altri e di non avere quindi alcuna necessità di scambiare le proprie esperienze. Gli altri non se ne accorgono. Non si rendono conto di come sia il nulla a cementare le loro relazioni. Non sono dunque un asociale. Voglio solo coltivare da solo il mio niente. Senza condividerlo." (pp. 18,19)

"Gli errori di rotta capitano solo a chi possiede una rotta." (p. 40)

"Lo straniero che fa paura quando prega non fa paura quando paga." (p. 121)
Profile Image for Simona Moschini.
Author 5 books45 followers
October 30, 2019
Aprire i cartoni del trasloco è un po' come rinascere.
Trovare Labranca e rileggerlo (anche a voce alta a una cena, perché lo merita) è desiderare immediatamente di procurarsi tutti gli altri suoi libri.
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