Stesi nell'arco di un ventennio, i saggi del Giardino delle Esperidi segnano una tappa importante nel percorso di Giuseppe Pontiggia che, forte di una lunga esperienza di scrittore, ripensa totalmente le modalità dell'opera critica. Trovano spazio in queste pagine gli autori più cari a Pontiggia - Lucano, Baudelaire, Sallustio, Lorca, Gozzano, Pessoa, Stout, Gadda... -, nei quali il linguaggio riveste sempre una forte valenza etica. Il saggista e il narratore diventano una cosa unica, per dimostrare la perenne attualità dei classici, e illuminare con singolare efficacia alcuni aspetti della nostra cultura e della nostra società.
Giuseppe Pontiggia was an Italian writer and literary critic.
He was born in Como, and moved to Milan with his family in 1948. In 1959 he graduated from the Università Cattolica in Milan with a thesis on Italo Svevo. After a first unnoticed short story anthology published in 1959, Pontiggia, encouraged by Elio Vittorini, decided to devote himself entirely to writing starting from 1961.
"Quando il testo ci prende e in qualche modo ci riguarda, è perché l’autore sta parlando a noi e non alle nostre controfigure culturali." (I colombari della letteratura, p. 154)
"L’aspirazione di un narratore non è di raccontare quello che sa, ma di scoprire quello che non sapeva e che pure è riuscito a raccontare." (L’ultima domenica di Sartre, p. 162)