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Strage

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Quasi nessuno ha potuto leggere finora questo straordinario romanzo, perché non appena uscito, nel 1990, fu subito ritirato dal suo editore, dopo la denuncia di uno degli imputati della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, e mai più pubblicato. Oggi, nel trentennale di quel lutto immenso, Strage torna finalmente in libreria, praticamente inedito. Con intatto il suo potenziale narrativo: personaggi avvincenti, intreccio serrato, ipotesi stupefacenti al confine della fantascienza, dolorosa e inconciliabile verità umana.

584 pages, Paperback

First published January 1, 1990

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About the author

Loriano Macchiavelli

87 books32 followers
He is an Italian mystery writer and playwright.
He worked also a theatre impresario, actor and playwright.
As a writer, his most famous character is Sarti Antonio[1] (surname written first), a Bolognese police detective, characterized by a strong morality but mediocre investigative capabilities; in his tales he is often helped by the sharper mind of Rosas, a smart university student. Sarti's stories have been turned into a television series in 1991, followed by an Italian-German co-production of six films, broadcast in April and May 1994. He was also the protagonist of a comics series published in the Italian magazine Orient Express.
More recently, Macchiavelli has written a series of detective novels in collaboration with singer-songwriter Francesco Guccini having a Carabinieri maresciallo, Benedetto Santovito, as the protagonist.
Machiavelli's books have been published in France, Germany, Portugal, Spain, Hungary, Czechoslovakia, Soviet Union, Japan, Romania and other countries.

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8 (6%)
1 star
2 (1%)
Displaying 1 - 12 of 12 reviews
168 reviews10 followers
July 27, 2012
Macchiavelli , Loriano (1990). Strage. Torino: Einaudi. 2010. ISBN 9788858402535. Pagine 594. 6,99 €

Libro consigliato da un amico, lettore raffinato e intensivo, in genere affidabile. Quindi, l’ho immediatamente comprato e mi sono messo a leggere la sera stessa, interrompendo tutte le altre letture. D’altra parte, lo afferma anche il distico in rima baciata:

Amico fidato,
Romanzo acquistato.

Invece, l’ho trovato una delusione. Provo ad abbozzare un minimo d’ nalisi critica, anche per fare chiarezza a me stesso.

Il primo punto, per me, è che trovo la scrittura di Macchiavelli troppo piatta, convenzionale, di genere. Sembra a volte di leggere un Giallo Mondadori o un Segretissimo: anche per le scene di sesso e violenza. Capisco che ammettendolo mi sono rivelato da solo per l’esteta che sono, esponendomi alle critiche di chi mi dice (l’hanno detto l’amico fidato di cui sopra e un’amica che ho incontrato a cena) che questo è un libro di fantapolitica sulla strage di Bologna e quindi va letto cercandoci qualche spunto di avvicinamento alla verità “politica” o “politico-culturale” di quella strage, e non le belle lettere. Non sono per nulla d’accordo. Se era quello l’intento del libro, allora Macchiavelli averebbe dovuto scrivere un saggio (avendone le capacità e il respiro). Un romanzo, secondo me, deve avere anche una ragion d’essere artistica. Esempi ce ne sono: in questo blog ho citato più d’una volta Nelle mani giuste di Giancarlo De Cataldo.

Secondo punto: ma qual è poi la tesi di Macchiavelli? Che i mandanti della strage erano mafia+eversione di destra+banda della Magliana+massoneria+Andreotti? Che le cause prossime (e le responsabilità penali) sono difficili da sbrogliare? Che Dalla Chiesa era un santo peccatore? Mah, si può dire di tutti gli episodi dal 1969 in avanti (almeno per quello che ne so e ne ricordo io). Anzi, non è che la valigia esplosiva della strage di Bologna era la terza bomba di piazza Fontana di cui s’erano perse le tracce?

A riprova del fatto che il romanzo mi ha lasciato freddo, non ho sentito la necessità di appuntarmi nemmeno una frase.
Profile Image for Simonetta.
239 reviews14 followers
March 20, 2018
2 agosto 1980. Ore 10,25. Strage della stazione di Bologna. 85 morti, oltre 200 feriti.
Come accade con molti libri che parlano di cose (purtroppo) realmente accadute (magari negli anni in cui eravamo piccoli e non ci accorgevamo di niente), ecco che arriva qualcuno a raccontarci come è stato viverlo dal di dentro, stando lì, a morire, a vedere la gente morire, a soffrire per le ferite, per il dolore e lo spavento, a chiedersi cosa è successo, chi è stato e perché, in una sorta di confusione disperata.

”Fino a quel momento Jules non aveva avuto né il modo né il tempo per riflettere sull’enormità della Strage che aveva vissuto sulla propria pelle. E provò vergogna perché un uomo, uno come lui, aveva avuto la spaventosa incoscienza o la tragica coscienza, il che sarebbe stato peggio, di posare un ordigno esplosivo nella sala d’attesa di seconda classe e di lasciar morire…
Si chiese se il criminale, mentre deponeva la bomba, si fosse guardato attorno e avesse veduto il ragazzo che sfogliava un giornale a fumetti, seduto a pochi passi da lui. O la madre del ragazzo o Daniele, rilassato a fumare e ad attendere Claudia. O tutti gli altri che sapeva bene sarebbero morti per sua mano.
Con quale coraggio?
Gli pareva impossibile che un uomo arrivasse a tanto.
Tornò a rivedere la voragine, gli uomini al lavoro, le autogrù, le scavatrici e il cordone di polizia. E nel varco, oltre i monconi di muro che delimitavano la sala d’attesa squarciata, il vagone sventrato del treno Bologna-Basilea, primo binario, sul quale la morte, per puro caso, non lo aveva trovato.
Era possibile, accidenti! Era possibile: ecco il risultato di quella possibilità. E la gente, moltissima, in silenzio e allineata contro il cordone di polizia a chiedersi, come se lo chiedeva lui, come fosse stato possibile. Jules si mischiò a quella gente.“


La ricostruzione di Macchiavelli è ovviamente romanzata ma anche basata su fatti accaduti. Si riconoscono personaggi reali, situazioni verosimili; non per niente il romanzo è stato pubblicato nel 1990 ma subito ritirato dalle librerie e inviato al macero a seguito della denuncia di uno degli imputati della strage.
Poi Macchiavelli fu assolto, ma il romanzo venne ripubblicato solo nel 2010, nel trentesimo anniversario della strage, con la prefazione di Libero Mancuso, magistrato impegnato per anni nella ricerca della verità su quel drammatico evento della nostra storia.

”Il terrorismo in Italia non presenta le caratteristiche note in altri paesi che ne sono stati toccati. E’ un fenomeno anomalo che ha dovuto fare i conti con il più forte Partito comunista dell’Occidente e con i sindacati più organizzati e condizionanti della vita politica europea.
In questo contesto il terrorismo si è sempre mostrato al momento giusto per determinare, o meglio per indirizzare, le scelte dei partiti; i risultati degli atti di terrorismo sono sempre stati, alla fine, ‹‹stabilizzanti›› mai ‹‹destabilizzanti››, come proclamano i politici e i mezzi d’informazione. Dal primo governo di centrosinistra degli anni Sessanta fino al sequestro Moro, quando si presentò l’ipotesi di un ingresso dei comunisti nel governo italiano.”


Un libro da leggere per conoscere qualcosa dell’Italia di quegli anni, per chi non c’era o per chi c’era ma non ricorda. Ma non solo. E’ anche una ricostruzione molto avvincente e piena di suspense. Ne vale la pena.
Profile Image for Gibson.
690 reviews
November 3, 2023
Minuti pietrificati

2 agosto 1980, ore 10:25.
Per gli italiani, soprattutto per i Bolognesi, sono una data e un orario che ancora oggi non lasciano indifferenti. A tutt'oggi, uno degli orologi della stazione di Bologna ha le lancette pietrificate, quella corta ferma sul 10 e quella lunga sul 5, in ricordo di quel disastro, a mo' di simbolo, così come l'autobus 37, che 43 anni fa trasportava le vittime della strage all'obitorio con i finestrini coperti da lenzuoli bianchi, un carro funebre colmo di dolore, e oggi riposa in un capannone al riparo dai pericoli e dai danneggiamenti e ancora immatricolato, un eroe silenzioso.

Macchiavelli crea una storia di fantasia con parecchi punti di contatto con la realtà, con le probabili dinamiche di quella realtà - alcuni personaggi sono molto riconoscibili - ma appesantisce la trama con lungaggini che a me personalmente hanno fatto perdere appeal. A 3/4 lo stavo abbandonando, mi sembrava una spy story scolastica (nel modo di raccontarla) con situazioni improbabili, ancor di più i personaggi. Poi è arrivata un parte meno romanzesca che mi ha trascinato a valle verso il finale, ma quest'ultimo, almeno nella dinamica, mi ha deluso, abbastanza banalotto.

Di Bologna e della strage se ne parla poco, lo sguardo di Macchiavelli abbraccia i satelliti politico-istituzionali orbitanti attorno, che di per sé è argomento di interesse, ma che restano a metà strada tra l'indagine e le scaramucce caratteriali di quei personaggi che dovrebbero essere i Titani dietro le quinte che tutto muovono, ma che invece vengono resi con un piglio caricaturale che tutto annacqua.
Profile Image for Tine Nilsson.
6 reviews
June 26, 2024
Den perfekte bog til mig, intet mindre. Mit elskede Bologna, mit elskede Sicilien, spænding, terrorisme, mafia, italiensk politik og efterretningstjenester krydret med interessante personer og underspillet italiensk humor. Læsningen gav mig en illusion af allerede at have sommerferie, og jeg har lyst til at starte forfra med det samme - venter dog nok til min rigtige sommerferie 🌞 - og ikke mindst oversætte den til dansk.
Profile Image for TheAuntie.
210 reviews43 followers
June 18, 2020
certo se fosse stato meno prolisso le stelline sarebbero state anche di più, ma resta comunque un lavoro interessante con un intreccio direi abbastanza verosimile e soprattutto molto ben costruito e inquietante
Profile Image for Procyon Lotor.
650 reviews111 followers
January 27, 2014
near miss Ricostruzione romanzata dell'ambiente dove matur� la strage del due agosto alla stazione di Bologna, trent'anni fa. Ritirato dal commercio perch� una persona si riconobbe in un personaggio, (stupisce che se ne sia riconosciuta solo una comunque) ricompare ora. Pi� una spy-story che un giallo, combina discretamente il brodo demoplutomassonico e le contiguit� coi servizi e con le pi� disparate consorterie politiche dove fu fatta maturare l'idea e l'esecuzione. A me non � piaciuto moltissimo. Se si sa pi� di qualcosa, la realt� si ribella al romanzo, se si sa poco invece, le forzature, i trucchi narrativi e le ovvie tecniche di redazione romanzesca, temo possano essere assai confondenti. Di certo, con onest�, Macchiavelli fa capire che "strage fascista" non va interpretato come ingenua cospirazione di camicie nere redivive, ma come coercizione o subornazione violenta della volont� popolare. Caratteristica non esclusiva del Fascismo, ma noi Italiani quello sperimentammo, non altro, per cui strage fascista sia. Le stucchevolezze di Sarti, le sue abituali coliti ed altre fantozziane caratteristiche di moda allora, qui per fortuna mancano, per essere per� sostituite da altre - principalmente la giovane femmina anarcoide che si innamora dell'accorto e solido uomo maturo - clich� di cui gli scrittori (solitamente uomini assai maturi) sono talmente innamorati, per speranza riflessiva ovviamente, da averne ripopolato i libri in misura sovrabbondantemente maggiore della frequenza realistica del fenomeno. [scusate, le fan strepitano "nudo! nudo!" sotto la mia terrazza, vado a lanciar loro un p� di intimo e torno] Rieccomi. Dicevamo, in compenso alcuni caratteri sono per� assai centrati e realistici, DallaChiesa sopra tutti e la ragazza anarcoide come simbolo sintetico dell'umanit� giovanile "desiderante" che anim� con velleit� e piani, troppe contiguit� ai signori del Male di quegli anni feroci. Ometto ovviamente di sintetizzare la tesi che Machiavelli sostiene, lui coi libri ci campa. Colonna sonora: Pink Floyd: Atom Heart Mother / Obscured by Clouds
Profile Image for Alberto.
243 reviews10 followers
January 8, 2014
Parte bene, poi il plot perde consistenza, i personaggi e le situazioni diventano inverosimili e troppi misteri vengono messi assieme in un unico calderone.
Profile Image for Giulia Mancini Autrice.
Author 6 books13 followers
December 15, 2020
Apprezzo molto questo autore e ho letto il romanzo con estremo interesse, tuttavia credo che sia stato troppo prolisso tanto che mi sono persa diverse volte nei meandri delle vicende. Il protagonista principale peraltro, Jules Quiches, non mi ha saputo trasmettere l'empatia necessaria per appassionarmi all'intreccio della storia. Infine le conclusioni sulle motivazioni della Strage di Bologna mi lasciano perplessa.
282 reviews
December 18, 2023
Splendido romanzo sulla strage di bologna tra servizi deviati, massoneria, mafia, politici corrotti e interi apparati dello stato al servizio di poteri più o meno occulti impegnati a trasformare lo stato italiano.
Profile Image for Stefano.
235 reviews1 follower
September 25, 2014
Molto interessante. Sia come romanzo di "fiction", per l'intreccio narrativo, sia per l'ambientazione nei cosiddetti anni di piombo. Pur trattandosi di un romanzo di fantasia, le modalità, le prassi e gli attori invischiati nei giochi di potere sono terribilmente realisti.

E' difficile non affezionarsi anche ai "cattivi", ammesso che si possa parlare di "buoni" e "cattivi"... il romanzo ricalca la realtà possibile, senza dualismi nè morali scontate. Tutto è torbido, grigio e confuso, come la verità sepolta sulle stragi che costellano il passato.
Displaying 1 - 12 of 12 reviews

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