La virtù femminile

by Harumi Setouchi, Lydia Origlia (Translator)

Dopo essere stata acquistata dalla più famosa okiya (casa di geishe) di Kyoto, Tami diventa una delle più ricercate geishe giapponesi, ammirata e amata da nobili, industriali, uomini politici. Tami ama i kimono dalle falde larghe che si agitano "come una marea che si ritiri da una spiaggia", ama truccarsi come "una marionetta del Bunraku" e ubbidire ai riti più sottili della sua arte, ma non esita a fuggire con il suo amante a Hollywood, a vestirsi all'occidentale, a gettarsi tra le braccia di una giovane ereditiera americana, a invaghirsi di un giovane studente a Parigi e, infine, a ritirarsi in un piccolo tempio tra i boschi di bambù di Saga e, col nome di Loto della Saggezza, condurre una rigorosa vita monacale e lasciare ancora nutrirsi alla fiamma del desiderio soltanto i suoi bellissimi occhi. Romanzo che ci conduce nelle stanze segrete dell'animo femminile, là dove la "virtù" contempla anche il coraggio della trasgressione.

Genres: Japanese Literature, Fiction, Japan, Asia

513 pages, Paperback

First published January 1, 1963

About the author

Birth name Harumi Setouchi (瀬戸内 晴美).

After taking the tonsure in a Buddhist order, now known as Jakucho Setouchi (瀬戸内 寂聴).

She has publications under both names.

Reviews

[Mircalla · Rating 3 out of 5]

la pazienza delle donne


storia abbastanza verosimile di una geisha
da quando è stata venduta fino al ritiro in un monastero
a fine carriera


raccontato in due piani temporali, i ricordi della monaca e la vita della donna che li ascolta, è interessante soprattutto per l'ambientazione molto accurata, e la cosa che salta all'occhio da subito è che in Giappone, allora come adesso, le donne sono subordinate al marito e alla suocera, e che essere moglie è peggio assai che essere geisha
persino una cameriera ambiziosa può scalzare la padrona di casa, se sa come fare
in effetti gli uomini non ne escono bene, almeno quelli giapponesi
sono delle marionette impaurite in balia di chi riesce a prendergli in mano i cosiddetti...

alla fine neanche le donne ne escono particolarmente bene
la geisha pare più una tipa in balia degli ormoni, con il sottinteso che se fai quel mestiere alla fine il sesso ti è indispensabile...spicca pure una neanche tanto sottile sottomissione psicologica all'uomo, molto giapponese e un tantino agèe, ma dopotutto è una storia ambientata agli inizi del secolo scorso e scritta negli anni sessanta, ma per un occidentale è comunque una follia concepire tali rapporti, come è possibile che una donna chieda sesso a un marito che la umilia scopandosi la cameriera e costringendo la moglie a guardare?
comprendo lo schock culturale, ma la inflessibile volontà di Tomo (la protagonista di Onnazaka) è per Tami (la geisha più famosa al mondo e futura monaca) del tutto inarrivabile...


aspetti positivi: una prosa interessante, l'accuratezza delle ambientazioni e la credibilità della storia

aspetti negativi: e che due palle con la bellezza della protagonista, che non si sciupa neanche dopo un tentativo di suicidio, con il capo rasato, ma sempre elegante, pare la monaca di Monza, e che due palle ancora di più la sua dipendenza psicologica dagli altri, il suo sbagliare sempre gli uomini, anche chi non la vuole possedere la deve desiderare e lei si secca se lui non ci prova, il suo chiedere a un ragazzino di scoparla due volte al mese in cambio di soldi e lui che la rifiuta!

in definitiva che ci sarebbe di male se lei si rendesse responsabile del suo destino in maniera consapevole, almeno per una volta?

[Angela · Rating 3 out of 5]

Mi trovo d'accordo con alcune delle altre recensioni. Il libro di per sé non è male, l'ho trovato molto interessante, ben tratteggiato nelle ambientazioni, realistico e accurato nel rappresentare la vita delle geishe e la condizione delle donne in Giappone. C'è un però: la protagonista è insopportabile. La sua "virtù femminile" è solo un'inarrestabile dipendenza psicologica ed economica da chiunque le mostri un po' d'amore (sempre che non sia lei a sperperare i soldi per mantenere qualcuno, ma siamo lì, è sempre un continuo bisogno di avere qualcuno accanto). Tami non è in grado di badare a se stessa, di provvedere a qualsivoglia bisogno senza un protettore, un'amica che le presti i soldi, qualcuno di affezionato che si prenda cura di lei. Vive una vita passionale, cadendo tra le braccia di un personaggio dopo l'altro, continuando a ripromettersi di smettere di dilapidare soldi e affetto eppure continuando a legarsi in rapporti malsani e che la consumano.
La seconda protagonista, la ragazza giovane che ascolta la storia di Tami fattasi monaca, non mi ha lasciato assolutamente nulla e le parti che la riguardavano sono senza dubbio le più noiose.

[Chiara.L · Rating 2 out of 5]

Ho adorato lo stile elegante e quasi etereo. Certe immagini erano così vivide che mi è parso in più di un'occasione di essere lì, in una casa da tè o in una taverna insieme a Tami.
Purtroppo, però, quella virtù femminile tanto decantata a me è parsa soltanto impulsività, irresponsabilità e talvolta, ancora peggio, egoismo. Per quanto a tratti abbia provato ad empatizzare con entrambe le protagoniste, non ci sono riuscita.

[Giorgia · Rating 3 out of 5]

Ho iniziato questo libro poco dopo aver letto memorie di una geisha, purtroppo lo trovo molto lento in alcuni punti, confusionario all’inizio e le due protagoniste mi risultano antipatiche nei loro atteggiamenti nei confronti degli uomini. Tuttavia è un libro che leggendolo per scoprire qualcosa sulla cultura orientale è un buon libro soprattutto per quanto riguarda la vita delle geishe (che a me molto incuriosisce).

[Cinzia Laviano · Rating 5 out of 5]

Tra tutti i libri che narrano vicende di Geishe, credo che "Le virtù Femminili" sia quello più completo, realistico ed avvincente. Perdersi nella vita di Mille Draghi prima e Loto della Saggezza poi, è un'emozione delicata e troppe volte amara.

[Chiara Carnio · Rating 4 out of 5]

“Tami ebbe l’impressione che nei momenti cruciali della vita nessuno sapesse che cosa vi fosse dietro l’angolo, se un demonio, uno strano figuro o una dea dispensatrice di salvezza.”

La virtù femminile (1963) è considerata una delle opere più importanti della narrativa giapponese contemporanea, pur raccontando di un Giappone che non esiste più: quello delle bambine che venivano vendute alle okiya per diventare prima maiko (apprendiste) e poi geishe.
Pare si sia ispirata alla vita di una geisha realmente esistita nei primi decenni del secolo scorso e ne racconta ascesa e declino; una donna bellissima, collezionista di relazioni tossiche, che ogni volta rinasce dalle sue stesse ceneri e attraversa il mondo fluttuante con passi a tratti lievi e a tratti pesanti. I suoi primi quarant’anni sembrano passare bruciando tra le fiamme di intense passioni, Tami - questo il nome della protagonista - è stata cresciuta per piacere agli altri. Potrebbe risultare antipatica, egoista e frivola, a me è apparsa una donna dall’animo ferito che dopo decenni di amori carnali, matrimoni e tradimenti, capisce il vero significato dell’amore spirituale. Tami aveva lottato tutta la vita nel mondo fluttuante per emanciparsi dagli uomini, ma il destino (o il karma) sembrava essersi accanito contro di lei: solo l’amore vero poteva salvare la sua anima ed esiste amore più grande di quello di Buddha?
Tami diventa Loto della Saggezza, una monaca buddista, passando per Crisantemo dì Mille Generazioni, poi Mille Draghi, poi Signora Kida… mille vite in una sola guidate da un karma che la porta a trovare la libertà nel monachesimo.

Il raccontare di Harumi Setouchi è morbido e carezzevole, così evocativo che porta ad immergersi nelle storie che racconta, scivolando ora nel complesso mondo di maiko e geisha ora in quello della pace del romitaggio, in uno splendido stile giapponese. Potrebbe ricordare Memorie di una geisha, ma qui non ci troviamo dì fronte ad un romanzo “ad uso occidentale”, qui ci sono tutte le caratteristiche della letteratura nipponica.
Il racconto, affrontando tematiche legate al mondo dei piaceri, è velato dì raffinato erotismo, simile a quello che si può incontrare in alcuni lavori di Kawabata o Tanizaki.

Harumi Setouchi è mancata qualche settimana fa alla splendente età di 99 anni ed era una personalità nel suo paese. Eppure ha avuto una travagliata vita personale ed artistica.
In alcune opere raccontava delle sue relazioni adulterine, risultando troppo “trasgressiva” per la società giapponese dell’epoca. Parliamo infatti degli anni 50/60, la società giapponese stava sì cambiando, ma forse non era ancora pronta a certe dichiarazioni esplicite provenienti dal mondo femminile. Questo suo libertinaggio le costò caro: Harumi venne esclusa per qualche anno dalle principali riviste che si occupavano di pubblicare racconti di letteratura alta (jun bungaku).
Tuttavia questo non le impedì, nella sua lunga carriera, dì vincere prestigiosi premi letterari; suo il più recente adattamento del Genji Monogatari - Storia di Genji- in giapponese moderno.
Nel 1973 prese i voti, diventando una monaca molto stimata, e si ritirò nel tempio della protagonista de La virtù femminile.

[Francesca Teresi · Rating 3 out of 5]

Romanzo in parte autobiografico (dopo una vita intensa l'autrice si è fatta monaca e vive nel tempio della protagonista) narra le vicende della geisha Tami, divenuta famosa perché per amore di un giovane attore arrivò a tagliarsi una falange.

Ryoko, una donna resa fredda dalla vita e dai fallimenti amorosi, è ormai distaccata nei confronti dell'amore. Fa la conoscenza di Tami, una geisha che ha vissuto innumerevoli passioni prima di diventare monaca, e ne conosce così la storia.

La narrazione è monotona e noiosa, la vita di Tami viene riportata pagina dopo pagina come un grande riassunto in cui i personaggi non prendono mai veramente corpo e non vediamo mai Tami evolvere in qualche modo, solo trascinarsi da un uomo all'altro spinta dalla passione carnale.
Distrutta dal non trovare in queste avventure o matrimoni l'amore, decide di prendere i voti.
Il mondo complesso, segreto e crudele delle geishe non viene in alcun modo trattato se non superficialmente e la protagonista sembra muoversi fuori e dentro di esso con leggerezza e fin troppa facilità, tanto da non risultare plausibile.
Ho creduto che il racconto della vita di Tami servisse a creare un parallelo con la vira di Ryoko per portare poi il suo personaggio ad una epifania risolutiva, invece il romanzo si conclude in fretta e furia al termine del racconto di Tami, lasciando gli altri personaggi sospesi e senza risoluzione.
Deludente e insipido.

[Paolatrevi · Rating 3 out of 5]

Bello, solo un po' lungo. Mi aspettavo di rivivere l'atmosfera di Memorie di una Geisha e così è stato in qualche modo. L'autrice ha un vissuto simile a quello della protagonista. Si vorrebbe fossero due: i primi capitoli riguardano una stilista di kimono, donna elegante e indipendente, per nulla attratta dal matrimonio e che sa badare a sé. Ryoko è colei che raccoglierà le confidenze del personaggio più intrigante e vero scopo del libro: l'anziana monaca con il passato da geisha. Due figure femminili contrapposte, con aspetti comuni. Mentre Ryoko si muove su un percorso lineare, con qualche aggiunta di sale, avvengono i suoi incontri con la Signora del Romitaggio ovvero Loto della Saggezza, già Mille Draghi e, in precedenza, Crisantemo di Mille Generazioni, nata Tami. La narrazione di Tami parte e prosegue come un diario in ordine cronologico, con lo stile dei flashback.

[Claudia · Rating 4 out of 5]

La voce narrante è quella di una famosa autrice giapponese, da trent’anni Monaco buddhista.
La storia di due donne si intreccia, mentre la geisha diventata monaca racconta la sua vita turbolenta, la disegnatrice di kimono rilegge nelle sue parole il suo presente.

Narrazione avvincente per tre quarti del racconto, finale nel presente incomprensibile.

[Daniela Paniela · Rating 5 out of 5]

Intenso e appassionante, una bellissima biografia di una donna che si intreccia con la vita di una giovane donna. Finale ambiguo.

[chiara · Rating 3 out of 5]

così tanti uomini e traumi e nessun character development

[Hana Muglioni Okutomi · Rating 4 out of 5]

Captivating. It's a page turner that pulls you into the main character's adventurous life.

[Barbara]

Old book

[Serena Palumbo · Rating 3 out of 5]

Interessante per l'ambientazione e le descrizioni dettagliate, personaggi ben descritti ma il tutto si perde un po' nel finale.

[Unalettriceatokyo · Rating 3 out of 5]

3.5/5 ⭐️

[Erika Bettin · Rating 4 out of 5]

Bellissimo, intenso ma scorrevole. Sentimenti, paesaggi e atmosfere che abbracciano ogni sfumatura in una storia interessante e mai banale. La virtù femminile racconta le debolezze psicologiche di donne, perché nel passato quella era la normalità. Non metto 5 stelle per motivazioni puramente personali sul finale.

[Amandale · Rating 3 out of 5]

Mi raccomando, qualsiasi cosa le succeda, sappia che dovrà continuare a vivere.

[Martina · Rating 4 out of 5]

La virtù femminile.
Ho letto questo libro poco tempo dopo la lettura di "Memorie di una Geisha", sono rimasta affascinata da questo universo di donne cosi' misteriose e affascinanti che ho deciso di voler continuare a informarmi su questo mondo. Cosi' ho deciso di iniziare da una biografia di una geisha. Questa scelta non è stata molto saggia, è un'arma a doppio taglio. Fortunatamente questa biografia è "romanzata", piena di frasi che solo la letteratura giapponese può regalare, eleganti e ricche di significato. Se fosse stata una cronologia di eventi credo che avrei mollato. Ciò nonostante ammetto che è stato il libro più tosto che abbia mai letto, a volte dei capitoli mi lasciavano cosi' spossata che per riprendere la lettura passavano due o tre giorni. Sono riuscita ad apprezzare il libro e il suo significato molto dopo la fine della lettura, e ha radicato qualcosa di bello in me. Questo libro insegna che il comportarsi da donna, saper adoperare l'eleganza del comportamento, della mente, ottenere dei risultati con l'astuzia sia la vera "virtù femminile" rispetto al corpo, tempio che va sempre curato e rispettato. Questo è quello che la protagonista imparerà durante la sua vita, e vorrà insegnare alle poche persone meritevoli. Intraprenderò la rilettura a breve, perchè credo di aver perso molto concentrandomi solo sul finire il libro.

[Irene · Rating 5 out of 5]

Magico.
Regala uno scorcio di Giappone che mi ha incantata, dall'inizio alla fine. Racconta una vita che ha tempi e respiri molto diversi dai nostri, dalla quale si può trarre più di qualche spunto sulla bellezza, sul fascino e sulla femminilità che in occidente sono andate perdute.

[Vanlilith · Rating 4 out of 5]

Delicate pennellate sulla seta - Come in molte opere giapponesi quello che mi colpisce � lo stile

[Eugenia B · Rating 1 out of 5]

Trama stile telenovela, forse peggio.
Giudizio critico accorato: anche no.