Al di là delle finestre della loro classe, i ragazzi di una piccola scuola di campagna hanno scoperto e annotato via via gli aspetti che per tanta parte avvicinano le fasi della vita animale all'esistenza degli uomini. Protagonisti del racconto sono, con Cipí e la sua compagna Passerí, un gatto, una margherita-poeta, tanti altri passeri e tante farfalle; e soprattutto il sole, le nuvole, la pioggia, insomma tutta la natura con l'eterno ciclo delle stagioni. Età di da 7 anni.
Madonna avrei voluto fosse stata la mia primissima lettura per poter crescere mega pimpante e invece no, ho dovuto leggere GEDEONE IL PAGLIACCIO MATTACCHIONE. Cipì uffi io da grande voglio diventare come te
Fulgido esempio di come in un "piccolo" libro possa essere contenuta una grande storia: la storia delle stagioni della vita di ogni uomo. Una storia nel tempo e senza tempo, in grado di portare il suo messaggio pedagogico con freschezza e semplicità così come solo i grandi scrittori sanno fare. Un libro accessibile al giovane lettore, ed al contempo titolo da non sottovalutare per la lettura matura dell'uomo con anni di vita alle spalle.
L'ho riletto adesso dopo 22 anni dalla prima volta poichè ho trovato questo libro in un mercatino dell'usato. Mi ricordo ancora quando la mia maestra di prima elementare di italiano ce l' leggeva e ci faceva fare i disegni sul nostro quaderno per vedere cosa avevamo capito. Devo ammettere che mi ricordavo il primo capitolo ma è stata una "novità" il resto della storia. L'ho comprato perchè sicuramente vorrò leggerlo ai miei futuri figli. 5 stelle perchè il primo libro della tua vita non si scorda mai
Questo è stato il primo libro che ho letto alle elementari e ha per me un grande valore affettivo. Volevo provare a rileggerlo adesso per vedere l’effetto che mi faceva. Per essere un racconto per bambini è piuttosto drammatico in diversi punti, mi ha molto colpita in questo senso. Una parabola carina sul tema del valore dell’esperienza e della verità.
Frase che mi ricordo da sempre “Cipì Cipì voglio uscire di qui” (anche se Cipì, come si direbbe, nasce un po’ incendiario e muore pompiere)
“Anche Cipí e Passerí conobbero la felicità ed ebbero tanti figli ai quali insegnarono le cose imparate nella vita: ad essere laboriosi per mantenersi onesti, ad essere buoni per poter essere amati, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà.”
Un libro che ha fatto parte della mia infanzia e che sono stata felicissima di condividere con i miei bambini durante questa estate. Una lettura perfetta per i primi lettori da fare in lettura condivisa sia per sciogliere le metafore e gli ‘indovinelli’ che il punto di vista del passerotto inserisce nel racconto sia per mediare la durezza e la crudeltà della vita nel mondo naturale che i bambini sono pronti e preparati ad accogliere, soprattutto se affiancati da un adulto mediatore di riferimento.
Qui c’è tutto: nascita, famiglia, crescita, vita, amore, natura, malattia, crudeltà, morte… è un romanzo che è un universo! Da leggere e tramandare di generazione in generazione. In questa edizione poi sono inserite anche alcune immagini realizzate da bambini … cosa chiedere di più?
Che ricordi! Me lo leggeva la mamma dentro le coperte del mio letto, poi le leggevamo a scuola con la maestra di italiano in quarta elementare. Oggi l’ho ripescato in libreria e me lo sono riletto. 🥹 Quattro stelline per la dolcezza di tutto.
Leerlo siendo mayor es muy agradable, pero creo que únicamente al leerlo durante la infancia es cuando llegas a captar todos los colores, sensaciones y sentimientos de amor hacia la naturaleza que el autor quiere transmitir. Recomendaría regalarlo a niñas y niños
La sua semplicità è commovente. Mi ricordo ancora la voce roca della mia maestra di italiano che leggeva Cipí il sabato mattina, e il suo racconto è stato talmente suggestivo che la mente della me bambina ha creato delle immagini vivide e concrete, come se avessi visto il film. L'ho riletto questa sera, il signore della notte non mi fa più paura, ma spero di continuare a tenere bene aperti gli occhi, per distinguere il fittizio dalla realtà.
Mi aspettavo un libro per bambini edulcorato, facile facile, e invece è un libro diverso, più adulto di quanto credessi. C'è sempre qualcosa da imparare, dai libri per bambini.
(p. 43) Un fiocco bianco danzava infatti leggero nel cielo gelido e diceva: - Sorelle goccioline, io volo, addio! Perché non diventate anche voi farfalline bianche libere e leggere? Perché non venite con me? - A che fare? - A trasformare i giardini spogli in ricami, le piante e le erbe in pizzi...!
Tutto questo libro è poesia. Le vite dei passerotti così come i fiori e i fenomeni naturali, tutto quanto assume sfumature liriche, a tratti commoventi.
Cipì è un piccolo romanzo semplice, scritto da un insegnante assieme ai suoi alunni, destinato ai ragazzi. Una bella lettura scorrevole e toccante che si finisce in una giornata (o in tre giorni, per i lettori lenti come me).
L'unica cosa che non mi è piaciuta è il costante ruolo dell'uomo come nemico dei passerotti. Sarebbe stato bello invece vedere un bel gesto di gentilezza tra uomo e animale. Pazienza.
Sai che un libro resterà con te per sempre quando, vent'anni dopo, ti ricordi ancora i sentimenti che hai provato quando lo hai letto in prima elementare.
Letto alle elementari su richiesta delle maestre, sono ancora traumatizzato. Non mi ricordo neanche bene la storia, mi ricordo benissimo però la tristezza che permea ogni pagina del racconto.
Primo libro che io abbia mai letto. Lo rileggo ancora oggi ogni tanto per ricordare cosa mi ha spinto a diventare una lettrice così "accanita" (ahah giochi di parole con animali ahah).
El libro me conquisto por completo, me conmovió, me hizo llorar pero sobre todo me animo mucho a tener valor y paciencia sobre todo. La verdad es que él es una historia con muchas enseñanzas y sobre todo con un matiz muy realista sobre el mundo. Me pareció una vista muy acertada de como vería el mundo un niño pequeño y como debe explicárseles que está bien ser inocentes pero también que debe tener cuidado ante lo malo que nos rodea.
La historia nos cuenta la historia de Cipi un pajarito que desde pequeño siente la curiosidad de conocer el mundo, y no puede esperar para abrir sus alas, volar y poder vivir aventuras, pienso que el autor plasmo muy bien esa curiosidad que tiene el niño por conocer el mundo, las preguntas que pueden llegar hacer y sobre todo ese espíritu aventurero antes un mundo que desconoce por completo. A lo largo de la historia vamos viendo como Cipi pasa por cada una de las etapas de la vida y las aventuras en cada una. Al ser un libro infantil me pareció muy acertada la manera en como el autor trata de decirle al niño que está bien ser libre, está bien dejar tu hogar, está bien tener miedo, pero que no por eso debes detener tus sueños, si no ser valiente y afrontar esas adversidades.
La pluma del autor me pareció muy ligera aunque por momento si me parecía un poco fuera de lugar el corte de los capítulos o el simple hecho que lo dividiera, ya que se disfruta más si la lees sin poner mucha atención a los títulos, pienso que me sorprendía mas al descubrir la aventura de Cipi en ese momento. Es un libro que sin lugar a dudas deben leer los niños, ya que el mensaje que les deja es súper importante sobre todo les enseña que está bien disfrutar y querer conocer el mundo, todos dejamos el nido muchas veces, incluso alguno no regresamos a ese lugar en el que nacemos, otros nunca lo dejamos y otros salimos y volvemos a él. Cada persona es un mundo y cada mundo tiene una aventura diferente que contar.
Bellissimo. Due appunti, da persona che non si accontenta: 1) mi è dispiaciuto che il nemico della comunità fosse l’uccello solitario, mela marcia da escludere per decisione congiunta (di chi scrive, non degli uccelli). 2) ok, il signore della notte è cattivo. Ma cacciarlo è solo una soluzione parziale che delega il problema del male ad altri. Forse però porta tutto alla logica dei bambini, coautori di Cipì: i più piccoli sono, di norma, egoisti e non ragionano oltre il proprio tornaconto, soprattutto per sopravvivere (non li sto condannando, sto cercando di spiegarmi la mancanza di uno scioglimento più ad ampio spettro).
Credo il mio primo libro letto nella mia vita, consigliato a scuola. Ho un ricordo molto tenero della lettura e magari questo può inficiare l'oggettività circa l'effettiva qualità del libro. Ma, al di là di quello, entro gli stretti limiti in cui la memoria ha registrato le mie impressioni, trovo che sia una lettura perfetta per educare i bambini alla lettura. Le vicende di Cipì appassionano e trasmettono l'esempio di una vita che cresce, nel quale ogni bambino potrà ritrovare le sue emozioni, le sue paure, le sue speranze, riconoscersi, coinvolgersi.
Da un racconto nato tra i banchi di scuola non mi aspettavo una progressione tanto potente e che toccasse, soprattutto, tematiche importanti come la morte, la crescita e la sopravvivenza. Come maestra di scuola primaria, mi impegnerò a leggere ai miei alunni questo piccolo volumetto per riflettere insieme a proposito di argomenti fondamentali per lo sviluppo della personalità anche dei più piccoli, attraverso gli occhi di un passerotto.
Letto per la prima volta alle elementari, lo sto rileggendo ora con mia figlia, trent'anni dopo. La storia di Cipì è raccontanta con semplice eleganza. I temi affrontati nei vari capitoli permettono ai bambini di avvicinarsi alle difficoltà della vita in modo naturale e comprensibile. Lo consiglio a chiunque ami leggere ai propri bambini. Più che adatto dai quattro anni in su.
Cipí è uno dei libri della mia infanzia, uno di quei racconti che mi hanno avvicinato alla lettura. È stato un piacere rileggerlo ora, a distanza di così tanti anni. Lo ricordavo molto bene, tranne (curioso) la presenza di scene naturalmente crude. È un racconto di formazione, che parla di vita, crescita, amore, meraviglia e anche morte. Lo consiglio davvero a tutti, piccoli e grandi.