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Prefazione, introduzione, traduzione, note e parole chiave di Giovanni Reale
Bibliografia generale a cura di Giovanni Reale, Luigi Ruggiu, Roberto Radice
Testo greco a fronte
"L'essere è e non può non essere, il non-essere non è ed è impossibile che sia". Queste parole di Parmenide tematizzano per la prima volta quel principio di non-contraddizione che solo, dirà Aristotele, permette agli uomini di pensare e parlare e di non vivere come piante. Insieme all'altro principio parmenideo, secondo cui il pensiero è sempre e solo pensiero dell'essere, principio che dal VI secolo a.C. rimarrà basilare nel pensiero occidentale e pressoché inattaccato almeno sino all'Idealismo tedesco dei primi dell'Ottocento, è questa la più cospicua eredità di un pensatore che si può ben dire abbia tracciato i "binari" su cui il pensiero occidentale si sarebbe per sempre mosso. Si capisce, perciò, quanto Parmenide sia sempre attuale e come valga davvero per tutti la pena di accostarsi al pensero di colui che icasticamente Platone aveva già definito "padre venerando e terribile" della filosofia. Il poeta ci conduce nel cuore e nel nucleo originario della problematica dell'Essere, alla "rivelazione della Verità" e, insieme, dischiude un nuovo orizzonte alle nostre erronee opinioni di mortali.
182 pages, Paperback
First published January 1, 496
Since, then, there is a furthest limit, [it] is completed,
From every direction like the bulk of a well-rounded sphere,
Everywhere from the centre equally matched; for [it] must not be any larger
Or any smaller here or there;
For neither is there what-is-not, which could stop it from reaching
[Its] like; nor is there a way in which what-is could be
More here and less there, since [it] all inviolably is;
For equal to itself from every direction, [it] lies uniformly within limits.