Questo libro di Emanuele Severino, pubblicato per la prima volta nel 1990, rappresenta la più lucida e rigorosa interpretazione filosofica del genio poetico di Giacomo Leopardi. Leopardi come pensatore del nulla - dell'opacità e dell'inconsistenza della realtà imprigionata nell'eterna gabbia del nascere e del morire - va ben oltre la filosofia di Schopenhauer: anticipando il nichilismo di Nietzsche, apre la strada dell'intera filosofia del nostro tempo. Per Leopardi la poesia rappresenta l'ultima illusione di salvezza offerta agli uomini, oltre il fallace ottimismo alimentato dal paradiso della scienza moderna e della tecnica.
Emanuele Severino (26 February 1929 – 17 January 2020) was a Italian philosopher.
Because of his original philosophical position, the so-called neoparmenidism, Severino was claimed to be "a giant" and "the only philosopher who in the 20th century can be compared to Heidegger".
In 1970, the Congregation for the Doctrine of the Faith ruled that Severino's ideas were not compatible with Christianity as the basis of Severino's belief in "the eternity of all being," a belief said to eliminate a Creator God.
Severino received from the President of the Italian Republic the "Golden medal of the Republic for culture merits" (Medaglia d’oro della Repubblica per i Benemeriti della Cultura). He died in January 2020 due to a lung disease.
L’autore è il più convinto sostenitore dell’idea che Leopardi debba essere considerato né più né meno che un filosofo, prima che un poeta. Di più: il pensiero del Recanatese sarebbe anzi una delle basi della modernità europea. Modernità fondata sullo stesso sentimento dell’annientamento universale stante alla base delle ‘Operette morali’ e dei ‘Canti‘. Nietzsche stesso avrebbe riconosciuto la grandezza di Leopardi e se ne sarebbe fatto influenzare.
Su queste considerazioni nutro dubbi perché mi paiono frutto di una sopravvalutazione. Il pensiero leopardiano sorprende e sorprenderà sempre per la ‘modernità‘ di molte delle sue conclusioni, ma non penso abbia avuto quell’influsso sulla cultura europea riconosciuto da Severino. O, almeno, non reputo che quest’ultimo abbia fornito sufficienti dati a sostegno di tale tesi. A rendere questo libro straordinario, una lettura d’alta qualità, sono la passione e l’intelligenza profuse dal suo autore nell’analisi del pensiero di Leopardi dalla genesi alla maturità. Alcune delle sue conclusioni sono illuminanti e rischiano di appassionare anche l’ex studente più retrivo alla ripresa in mano delle opere lette a scuola.
3.5 Leggere Severino è sempre un'ottima idea ma bisogna armarsi di pazienza. Il nulla e la poesia è un'opera densa, a volte ridondante e richiede passione. La consiglio a chi apprezza Leopardi e vuole approfondirne la filosofia; non la consiglio a chi cerca un'opera divulgativa sull'autore.