[Trovi un'edizione con copertina alternativa per questo ISBN qui]
Docente di Letteratura francese all'Università della Tuscia e all'Istituto Universitario di suor Orsola Benincasa, Benedetta Craveri concentra la sua attenzione in questo libro su Versailles e affronta una questione centrale nel corso di tutto l'Ancien Régime: quella legata al potere delle donne. Per secoli è stato infatti predicato che affidare a una donna una qualsivoglia responsabilità di governo fosse "cosa ripugnante alla natura, contumelia a Dio, sovvertimento del retto ordine e di ogni principio di giustizia". Eppure, questo potere a loro ostinatamente sottratto le donne se lo sono arrogato, vanificando di fatto le leggi e le consuetudini. Lo dimostrano le storie di Caterina de' Medici, Maria Antonietta, Diana di Poitiers e tante altre.
Benedetta Craveri, granddaughter of the noted philosopher Benedetto Croce, is a professor of French literature at the University of Tuscia, Viterbo, and a frequent contributor to the New York Review of Books and to the italian newspaper La Repubblica.
Che dire..giuro che son senza parole!un libro scritto magistralmente sempre interessante e mai noioso che racconta in modo dettagliato la vita, gli amori e il pensiero di queste giovani donne che in un mondo maschilista sono riuscite ad emergere grazie al loro fascino e altre per la loro intelligenza! Ho amato la parte di Madame de Pompadour, che è da sempre la mia preferita 💜, e apprezzato Anna d'Austria, una grande donna passata in sordina nella storia fatta dagli uomini
"Se nella società del Cinquecento vi sono delle donne che contano è perché, forti delle loro ambizioni, della loro intelligenza, della loro bellezza, sono riuscite, a dispetto dei pregiudizi maschili, ad approfittare delle circostanze favorevoli e a farsi valere. Mai, però, assumono il potere in nome proprio, la loro autorità è sempre provvisoria e soggetta a contestazioni, e la loro affermazione presuppone sempre un vuoto o una debolezza maschili: la lontananza o la morte dei mariti, la minore età dei figli, la passione dei sensi. Per quanto spettacolari, le loro vicende costituiscono la somma di casi individuali, non si saldano mai in un’unica storia. Perché la Storia, nessuna di loro ne dubita, rimane appannaggio ufficiale degli uomini, e per inserirsi nei suoi ingranaggi senza venirne stritolate, bisogna mascherarsi, giocare d’astuzia, crearsi alleati potenti, distribuire favori, sedurre, corrompere, punire – e sapere, al momento giusto, uscire di scena."
Devo leggere altra saggistica storica come questa, davvero interessante e mai noioso!
Bellissimo, ben strutturato, mai prolisso. Ho imparato tantissime cose sulle regine, le favorite di Francia, i re, le loro corti. Ho sempre amato la storia e questo saggio è stata una gioia pagina dopo pagina.
No soy mucho de leer ensayos, la verdad es que es un género que está bastante alejado de mi zona de confort, pero cuando vi el título y la cubierta de este libro no pude evitar fijarme en él. La sinopsis hizo el resto.
En "Amantes y Reinas: el poder de las mujeres", Benedetta Craveri hace un repaso por la historia de distintas mujeres que, durante tres siglos, influyeron de alguna manera en el curso de un país: Francia. Cortesanas y reinas; desde Gabrielle de Estrées, la «casi reina», a la célebre María Antonieta, podemos apreciar lo injusta que fue la historia con muchas de ellas. Aun así consiguieron hacerse un hueco y, en ocasiones, gracias a su gran ascendiente, incluso gobernar desde las sombras, manejando a su antojo los hilos de reyes como Enrique II o Luis XV en una época donde los hombres tenían el poder.
La narración, aunque a veces un poco rebuscada, es bastante sencilla en general, así que si tampoco sois dados a leer ensayo no os va a suponer ningún problema empezar con este, sobretodo si os gusta la historia. Craveri es historiadora, experta en literatura y cultura francesa de los siglos XVII y XVIII, y eso se nota mucho a la hora de adentrarnos en cada una de las biografías que conforman este libro. Además cuenta con una extensa bibliografía final perfecta para aquellos que queráis ahondar más en el tema.
"Se nella società del Cinquecento vi sono delle donne che contano è perché, forti delle loro ambizioni, della loro intelligenza, della loro bellezza, sono riuscite, a dispetto dei pregiudizi maschili, ad approfittare delle circostanze favorevoli e a farsi valere. Per quanto spettacolari, le loro vicende costituiscono la somma di casi individuali, non si saldano mai in un'unica storia. Perché la Storia, nessuna di loro ne dubita, rimane appannaggio ufficiale degli uomini, e per inserirsi nei suoi ingranaggi senza venirne stritolate, bisogna mascherarsi, giocare d'astuzia, crearsi alleati potenti, distribuire favori, sedurre, corrompere, punire - e sapere, al momento giusto, uscire di scena."
Amanti e Regine è il primo libro che leggo di Benedetta Craveri, critica letteraria e scrittrice conosciuta principalmente per i suoi lavori dedicati alla vita intellettuale che interessò i salotti e la corte francese. Questo saggio in particolare, come ci dice già il titolo, è dedicato alle donne, donne che in quell'epoca sono state emblema di bellezza, intelligenza ma che sopratutto, almeno per un certo periodo di tempo, hanno saputo prendersi quel potere che di norma spettava solo agli uomini. Tra le donne che vengono analizzate ci sono sia regine che duchesse, contesse, ma anche semplici borghesi inquadrate all'apice della loro ascesa al potere, un potere che mai avrebbero pensato di poter ottenere. 16 racconti, 16 donne tra cui ricordiamo: Caterina de' Medici, Diane de Poitiers, la Regina Margot, Gabrielle d'Estrées, Maria de' Medici, Anna d'Austria, Maria Mancini, Maria Teresa d'Austria, Louise de La Vallière, Madame de Montrspan, Madame de Maintenon, Maria Leszczynska, le sorelle Mailly-Nesle, la marchesa di Pompadour, Madame du Barry e infine Maria Antonietta. Quelle raccolte in questo saggio sono alla fine piccole biografie delle donne menzionate, racconti che ci permettono di conoscerle meglio e di capire quello che accadeva alla splendida corte francese nel periodo compreso tra il regno di Enrico II di Francia e quello finito in rovina di Luigi XVI. Muovendosi tra le corti e i castelli più famosi di Francia, la Craveri ci conduce per mano tra intrighi, passioni, segreti, inganni e un interessante ricerca del potere che accomunò quasi tutte le donne le cui storie sono contenute in questo saggio. Lo stile dell'autrice è molto elegante, scorrevole e mai pedante nè eccessivamente didascalico. Nonostante si tratti di un libro di non fiction dedicato ad un periodo storico estremante interessante e ricco di eventi che hanno segnato anche la storia del mondo per come lo conosciamo noi, la Craveri non ci annoia mai, anzi ci tiene avvinti al racconto con aneddoti, curiosità e dettagli che non conosciamo. La narrazione si suddivide in capitoli che seguono ognuno una donna diversa, che ci regalano un prezioso quadro di quella che doveva essere la vita presso la corte più famosa ed elegante del mondo. Le vicende di queste donne partono da un'epoca di lustro, il 500, e terminano con l'ultima Regina di Francia, con la povera Maria Antonietta che visse durante la rivoluzione. Da amante della storia non posso che dirvi che questo saggio è davvero brillante ed estremamente intrigante; e non si tratta solo degli eventi e dei personaggi che vengono descritti, è più una questione di attitudine, del modo in cui l'autrice si approccia al racconto. Io ho trovato quello delle donne un punto di vista fuori dal comune, sopratutto per l'epoca di cui stiamo parlando. Quello che resta però la parte migliore del saggio sono proprio i personaggi, le donne protagoniste. Donne molto diverse tra loro, regine, principesse, duchesse, contesse, borghesi, ma tutte accomunate dallo stesso desiderio: appropriarsi di un potere che non gli sarebbe mai spettato. L'analisi del modo in cui veniva considerato il potere, appannaggio esclusivo di uomini e sopratutto di re, è molto interessante; così come lo è anche la descrizione di come alcune donne, a dispetto del periodo in cui vissero e delle convenzioni a cui erano sottoposte, riuscirono ad arrivare a conquistare quel potere. Lo fecero con la bellezza, con la seduzione, con l'inganno, con l'astuzia, sopratutto con la loro ambizione e intelligenza, qualità che le accomuna quasi tutte. Il racconto della loro ascesa al potere e della perdita del favore che le venne concesso è un racconto che ci permette di riflettere sul ruolo delle donne nel corso delle epoche trascorse, su quello che abbiamo conquistato oggi e su quello che ci riserva il futuro. I ritratti che vengono fuori dal libro sono spesso quelli di donne fuori dal comune, di donne troppo avanti per l'epoca in cui nacquero, di donne che seppero farsi valere in un mondo di uomini. Come dice la Craveri questo saggio viene scritto "a testimonianza del coraggio, dell'intelligenza, dell'inventiva che hanno costantemente caratterizzato le donne francesi di Antico Regime". E noi lo leggiamo in loro ricordo.
Il mio primo saggio di Benedetta Craveri e non potrei essere più soddisfatta di questa lettura. Attraverso una scrittura scorrevole e una minuziosa cura per i dettagli storiografici, indaga una serie di figure femminili che hanno fatto parte del regno di Francia, comprendendo un periodo di circa 200 anni. Inizia con Maria de’ Medici e si conclude con Maria Antonietta e la disfatta del re Luigi XVI, passando per Anna d’Austria, Madame de Pompadour, Madame du Barry e molte altre. Il focus su cui si concentra l’autrice è la forza di volontà che ha caratterizzato queste donne, la loro tenacia nel raggiungere l’obiettivo comune a tutte quante: il potere e la ricchezza. Alcune hanno usato l’astuzia, altre la seduzione o l’intelligenza per farsi spazio in un ambiente prettamente maschilista; non hanno avuto remore a sfoderare la loro bellezza per raggiungere le vette più alte della società parigina, fino allo stesso re. La Craveri ci conduce in questo viaggio all’interno della corte francese senza essere didascalica, ma quasi come se fosse una storia raccontata tra amiche, arricchendo la narrazione con aneddoti e curiosità particolari e poco risaputi. Per gli amanti della storia, questa è una chicca imperdibile.
"Amanti e regine. Il potere delle donne" di B. Craveri è un saggio molto ben scritto, che offre uno spaccato della vita di molte donne di potere vissute alla corte dei re di Francia. La parte più interessante, senz'altro quella dedicata al Re Sole, Luigi XIV, ma oltre alla fin troppo celebre Madame de Maintenon, furono molte le donne che riuscirono, pur non avendone alcun diritto formale, ad esercitare uno smisurato potere politico in quell'epoca. La scrittura della Craveri ha il pregio di scorrere piacevolmente anche per chi non abbia ben in mente quel determinato periodo storico. Io lo ricordavo abbastanza bene da qualche esame di Francese all'università ma una rispolverata delle vicende storiche dell'epoca mi ha fatto solo bene. Voto: 4 stelle e una nuova autrice di cui leggerò sicuramente altro.
Empece este libro con ciertas dudas de que fuera a gustarme, y al final termino enganchándome, y no he podido parar de leer hasta acabármelo. La tarea que la autora tenia por delante era bastante ardua, contar la vida de las reinas y cortesanas de los reyes de Francia desde el siglo XIV hasta el XVIII, y reivindicar sus logros más allá de la imagen que la historiografías les ha adjudicado, sobrepasando la sombra de los monarcas con los que estuvieron ligadas.
La prosa de la escritora es dinámica y atrayente, por lo que no aburre para nada. El gran acierto de la obra es que las diferentes biografías están muy bien organizadas, la autora marca muy bien las distancias entre unas mujeres u otras, por lo que el lector no se lie con ellas, las distingue bien unas de otras. También es muy interesante e ilustrativo el prologo con el que se inicia este libro. La obra es un perfecto camino para conocer la vida de estas mujeres, o por lo menos para empezar, como voy a explicar más abajo.
Lo que menos me ha gustado de este libro ( y esto era lo que me olía y temía a la hora de empezarlo) es que cae muy fácilmente en lo romántico y en el terreno de las murmuraciones y la rumorologia, insinúa cosas y relaciones que ,muchas veces, los historiadores ya han desestimado, como se puede ver en el caso de Ana de Austria y su relación con el duque de Buckingham, tan importante en la novela de “Los tres mosqueteros” de Alejandro Dumas.
Pero lo peor de este libro es que hecho de menos que se incida más en ciertos hechos y personajes, y en la política del momento. Incluso me ha faltado que se ahonde más en ciertos aspectos de las vidas de algunas nuestras protagonistas, como puede ser la Fronda y como marco a Ana de Austria y a su hijo Luis XIV. Al fallar eso, noto que el libro me ha cojeado en que ciertos hechos y aspectos necesitaban que se incidieran más en ellos. De ahí que vea este libro como una lectura previa para empezar a conocer las biografías y contexto histórico de todas estas mujeres.
No obstante, hay que reconocer que la escritora no busca centrarse en la política, sino en las vidas y sentimientos de estas mujeres. Aunque creo que haber ahondado más en ese aspecto hubiera enriquecido la lectura, reconozco que el libro es lo que promete, un viaje por las vidas de unas mujeres que fueron victimas de las circunstancias sociales y políticas en las que vieron inmersas. Craveri saca a muchas de ellas de las sombras, sacudiéndolas de viejos prejuicios que han hecho que se vean a estas mujeres bajo un prisma que mucha veces no ha respondido a lo que fueron e hicieron realmente, y mostrandolas como mujeres y seres humanos con sus defectos, metas y deseos, más allá de los títulos de “reina” o “amante de”.
Edito: debido a la serie de Netflix que estoy viendo, me han entrado muchas ganas de volver a leerme este libro. Y más de un año después de mi primera lectura, sigo pensando lo mismo que tengo escrito más arriba: muy buena lectura; ágil y amena; llena de curiosidades, detalles y cotilleos. Permite ver el papel de la mujer en la monarquía francesa del Antigua Régimen por medio de pequeñas biografías sobre las reinas y amantes de los últimos reyes franceses, que no son muy amplias, por lo que se leen muy rápido. No sé ahonda mucho (solo lo necesario) en la política de cada época, pero si nos muestra como eran sus personalidades y las circunstancias en las que se movieron. Quizás eso si más en falta cierto rigor histórico, pero insisto, el libro se lee muy bien y las dos veces que lo he tenido entre mis manos lo he disfrutado mucho. Es muy buen punto de partida para profundizar más en las biografías de estas mujeres y en la historia de Francia.
Un ouvrage passionnant ! On lit les portraits de ces femmes comme des mini romans avec des histoires plus ou moins incroyables et non comme des récits historiques barbants et truffés de dates qui n’intéressent personne. Une plongée passionnante dans la monarchie française loin d’être tendre avec les femmes (ptdr l’euphémisme)
Libro scritto benissimo. Chiaro frutto di una ricerca storica e storiografica magistrale che viene esposta in modo completo e con una scrittura di ottimo livello. Lo stile è mantenuto divulgativo, il che rende il libro adatto alla lettura sia di chiunque si interessi un minimo di storia ma anche di chi ci "sguazza" già. Ciò che più mi ha colpita è stata la capacità straordinaria dell'autrice di raccontare la storia di circa due secoli di Francia, passando esclusivamente attraverso le vite delle regine, reggenti, amanti e favorite dei Re. I riferimenti geopolitici sono pochissimi e sono tutti "sfruttati" solo per narrare la storia delle donne protagoniste. Tuttavia, nonostante questo, la successione degli eventi è chiarissima.
Questo libro potenzialmente poteva rischiare di essere noioso, pesante e ripetitivo, e invece l'autrice mette in campo una prosa elegante e curata ma fresca che non annoia, ma informa e intrattiene. È una galleria approfondita delle donne legate alla monarchia francese negli ultimi due secoli della sua esistenza; non c'è molta politica nel libro ma è illustrata l'interazione fra donne e re, e cosa pensava l'opinione pubblica dell'epoca, espressa soprattutto nei libelli e nelle storie d'appendice. Fra le tematiche spiccano la tristezza della seppur lussuosa e ricchissima vita delle coppie regali, la crisi morale della corte e della monarchia di Francia. Il libro ha un ottimo rapporto qualità/prezzo, presenta una ricca bibliografia a fine volume e se vi è piaciuto il cartone di Lady Oscar non potrete non amare questo volume; da evitare, ovviamente, se odiate la storia (intesa come materia scolastica). A voler proprio trovare il pelo nell'uovo, mi aspettavo più pagine dedicate a Maria Antonietta ma è stata una lettura piacevole e soddisfacente.
Rispetto a La civiltà della conversazione, un testo più romanzesco e divulgativo, di conseguenza un po' meno coinvolgente e reale a mio giudizio (le note alla fine sono scomodissime e quel poco che ho imparato sul periodo da altre letture mi ha lasciato dei dubbi su tutti questi aggettivi al superlativo verso chiunque). Sempre però una lettura piacevole e divertente, da parte di un'autrice che ha il dono di saper descrivere lo spirito del tempo e del luogo in una maniera che lascia golosi di leggere di più.
La corte di Francia ai tempi dell'Ancien Régime è un luogo molto chiaro nel mio immaginario sia grazie alla letteratura (merci M. Dumas) che ai film (dalle variazioni sul tema Moschettieri al magnifico Marie Antoinette della Coppola) che ai 'cartoni animati' (in primis Lady Oscar), pertanto i personaggi che Benedetta Craveri ritrae con uno stile molto elegante e facendo un cospicuo - ma mai pesante - ricorso alle testimonianze dell'epoca sono figure a me già note. Ovviamente la realtà 'romanzesca' si discosta dalla complessità reale dell'epoca, dove essere donna (per quanto appartenendo ad un ceto privilegiato) comportava non poche limitazioni e per ambire ad un briciolo di indipendenza, libertà ed autodeterminazione si doveva attendere la vedovanza, ed equivaleva quindi all'appartenere ad "un sesso a cui, come sola felicità, come uniche e sovrane virtù, si lasciano l'ignoranza, la servitù e la facoltà di passare per stupido, se questo gli piace" La Fille D'Alliance de Montaigne, Marie de Gournay; Essai Suivi de L'Egalite Des Hommes Et Des Femmes Et Du Grief Des Dames Avec Des Variantes, Des Notes, Des Appendices Et Un Portrait. Le donne ritratte dalla Craveri sono tutte riuscite, malgrado il contesto storico, ad aggirare gli ostacoli e ad avere accesso al potere, se non governando in prima persona almeno influendo sulla politica del proprio tempo, e ad ottenere un'autonomia a cui, causa il contesto storico assolutamente misogino e limitante, non avrebbero avuto diritto. Quello che risulta è un saggio molto godibile che racconta l'ipocrisia e le contraddizioni di un'epoca, anche se - purtroppo - alcuni pregiudizi, sia sull'intelligenza femminile, sia sull'accesso delle donne a ruoli di potere, sono (stati) più duri a morire.
Una serie di suggestive biografie che ripercorrono la storia di Francia dai primi decenni del XVI secolo alla fine del XVIII... Circa venti ritratti di donne che, nonostante i molti pregiudizi e una societa’ fortemente misogina, hanno saputo influenzare la politica monarchica, il gusto culturale, la moda, l’arte... Le figure di Caterina de’ Medici, Diane de Poitiers , Gabrielle d’Estrées e Henriette d’Entragues, Margherita di Valois, Maria de’ Medici, Anna d’Austria, Maria Mancini, Maria Teresa , Louise de La Vallière, Madame de Montespan, Madame de Maintenon, Maria Leszcynska ,le sorelle Mailly-Nesle, la marchesa di Pompadour , Madame du Barry , Maria Antonietta ci vengono presentate insieme a quelle dei re di cui furono mogli o compagne, dei personaggi di corte e della società mondana dell’epoca…il tutto supportato da una gran quantita’ di fonti,comprendenti numerose memorie e lettere private. Il testo, ricco di spunti, tratteggia un ritratto di regine e amanti colorato e variegato in accordo con lo spirito delle protagoniste che, di volta in volta, si succedevano a seconda dei capricci di questo e di quel sovrano. Un saggio accurato, che non trascura i risvolti psicologigi delle vicende e dalla ricca bibliografia..così coinvolgente e con uno stile così scorrevole che sembra quasi di leggere un romanzo.
Amante e Regine, es un libro que reúne en un solo volumen la vida de los reyes de Francia y el cúmulo de amantes que tuvieron durante sus vidas. Nada más que, las historias de la reina Margot, las de los Luises XIII, XIV, XV, ya han sido muy contadas, y por tanto, ahora son aburridas.
Ho amato lo stile di questa autrice sin dalle prime pagine. Con la prosa di una romanziera, La Craveri cammina nella storia raccontando delle donne che nell'ombra o come simulacro, hanno fatto la storia della Corte francese dell'Ancien Regime.
Quien espere encontrar historias entretenidas con las que pasar el rato, se sentirá profundamente decepcionado. Las vidas que nos cuenta Benedetta Craveri son las de todas aquellas mujeres, reinas o amantes, pocas veces las dos cosas al mismo tiempo, que existieron en torno a los reyes franceses desde el siglo XVI hasta María Antonieta.
Vidas noveladas bajo profunda documentación bibliográfica, son historias densas que juegan con la cronología, a veces entorpeciendo la propia lectura, que conectan unas mujeres con otras a lo largo de las décadas. Mujeres que descubres y otras, que reimaginas. No todos los capítulos/vidas están escritos con una precisión y un amor que traspasa a quien lee, por lo que algunas pueden ser, incluso, soporíferas.
A través de todas estas mujeres, de todas las decisiones que toman (por ellas), hay monarquías e imperios en constante conflicto interno y externo, por lo que también puede ser una interesante lectura de la Europa de estos siglos. Las mujeres que aquí nos cuentan son, en grandes rasgos, meras mártires de un sistema que les supera: la sumisión, conyugal o carnal, al rey.
Ženske so bile v zgodovini vedno v podrejenem položaju. Avtorica predstavi zgodbe kraljevih ljubic in kraljic s francoskega dvora, ki so prihajale iz različnih okolij in stanov. To je res fascinantno branje o posebno vplivnih ženskah, njihovih ciljih in usodah. Častihlepnost, prebrisanost, izobraženost, seks, zapeljevanje, spletke, umori, ... Knjiga se bere kot rumena kronika visokih krogov. Škoda le, ker se avtorica osredotoča bolj kot ne le samo na francoski dvor, čeprav je že tu ogromno snovi.
Buen libro, las diferentes cortas biografías de mujeres que en un mundo donde los hombres tenían el poder, ellas trataron de salir adelante y brillar con lo que tenían.
Negli ultimi ho cercato di avvicinarmi non solo alla narrativa storica, ma anche ai saggi e alle biografie. Ciò mi ha dato qualche problema: tanto mi piace la storia, tanto non mi piace comprare libri su un argomento specifico senza qualche garanzia sulla qualità. Questo per dire che Amanti e regine mi ha colpita moltissimo in libreria, visto che l’ho preso senza sapere niente dell’autrice e di quale sia la sua reputazione. In effetti tutt'ora non so niente delle opinioni generali sull'opera della Craveri, però a me - che sono una neofita del genere – questo libro è piaciuto proprio tanto. Non è un libro con una trama precisa, quanto con un intento preciso: raccontare le storie delle donne che, a dispetto del loro genere e – in alcuni casi – della loro posizione sociale, hanno raggiunto una posizione di potere. Come l’hanno usato, come l’hanno mantenuto, come sono riuscite a passare alla storia in periodi in cui a chi nasceva di sesso femminile era concesso poco o niente. Da Caterina de’ Medici a Maria Antonietta, Amanti e Regine racconta le storie delle donne più influenti di Francia: regine, amanti, reggenti. Donne diverse accumunate dal legame col re e dall’ambizione, e dalla solitudine nonostante tutto. Si è trattato di una lettura molto soddisfacente: al di là della semplice curiosità (salvo alcune eccezioni, la maggior parte delle protagoniste mi era ignota), ho apprezzato molto lo stile dell’autrice. Semplice ma mai noioso, riesce a rendere tutte le donne di cui parla interessanti e vive, a metterne in luce le peculiarità, i caratteri tutti diversi tra loro. Il libro potrebbe essere paragonato ad una raccolta di racconti, visto che generalmente l’avvento di una protagonista significa la caduta della precedente, e una delle cose che mi aveva lasciato perplessa era come potesse essere possibile racchiudere tante biografie in un libro sì lungo, ma comunque unico: beh, a parte che di alcune si sa oggettivamente poco prima che entrassero a corte, una delle caratteristiche è che la narrazione procede in ordine cronologico, ergo il contesto storico procede in modo naturale e non c’è uno spiegone ogni tre pagine, cosa che contriibuisce indubbiamente a snellire la "trama". Per il resto si tratta proprio dell’abilità dell’autrice, che riesce ad essere sintetica senza mai sembrare di fretta né dare l’impressione che stia facendo un riassunto degli eventi: come dicevo prima, per quanto si tratti di una lunga serie di regine ed amanti è chiaro che ogni persona è stata considerata singolarmente, che non è mai stata vista come parte di un anonimo gruppo. Tutto questo fa sì che la lettura non risulti mai noiosa, anzi: a volte ci si scorda di avere tra le mani un saggio perché sembra quasi un libro di narrativa, e dato l’argomento… è interessante vedere come l’amore e la passione abbiano avuto conseguenze importanti per nazioni intere, come intrighi così complessi da sembrare irreali siano accaduti davvero. Pensare che queste persone sono esistite davvero, che hanno sul serio vissuto quegli eventi, fa girare la testa. In definitiva si tratta un libro che consiglio assolutamente a tutti in generale, mentre per me è stata la scoperta di un’autrice di cui sicuramente leggerò altro.
436 pagine In queste pagine si susseguono tutte le figure femminili che hanno regnato come reggenti o influenzato i Re di Francia, intrecciando in qualche modo il loro percorso con l’uomo più importante del regno, dal Cinquecento al tardo Settecento quindi per quasi tre secoli. L’educazione femminile all’epoca non permetteva alle donne né l’autonomia nè l’indipendenza e dovevano tenere un comportamento ligio alle più severe etichette, per non creare fastidi alla famiglia reale. La discendenza ovviamente era solo maschile e l’accesso al trono era inimmaginabile per loro. Eppure, tra tutte queste donne, ognuna riesce in qualche modo a dirigere le decisioni del monarca, alcune arrivando perfino come reggenti in attesa dell’età giusta del delfino, a somigliare a un sovrano. Mogli, amanti, prostitute, ognuna di loro rivendica a suo modo, un diritto di ogni donna cioè quello di esserci, di far sentire la propria presenza e la propria voce, in un mondo unicamente maschile. Non disdegnano alcune, dei sotterfugi, dei compromessi per arrivare al loro scopo. E purtroppo non tutte riescono efficacemente comunque ad arrivare a un successo reale...
Alcune di loro mi sono risultate molto fastidiose, mentre altre sono da ammirare, nella loro abnegazione, che fosse per i figli o per l’amato. In alcuni casi le ho reputate insulse e inette, interessate solo ai beni materiali, o illuse di poter cambiare il corso degli eventi rispetto a colei che le aveva precedute, solo controllando il cuore del Re, finendo invece a stancarlo e ad essere sostituite da un nuovo divertimento come sempre. In altri casi invece la nobiltà d’animo e l’intelligenza e l’astuzia di alcune di esse sono state innegabili, come l’abilità che hanno rivelato nel portare il marito e il popolo verso il loro volere. Tra queste per me spiccano su tutte Caterina de’ Medici e Maria Teresa, anche se in maniera molto diversa: la prima per me è un chiaro esempio di virtù e poi è stata la prima italiana diventata reggente del trono di Francia, mentre la seconda, pur nella sua spietatezza e freddezza e rigidità, è riuscita nei suoi intenti di controllo delle decisioni della corona, mantenendo un ruolo importante a corte anche quando il suo tempo era scaduto. Entrambi hanno dovuto, anche se in modo diverso, diventare ugualmente vittime dei soprusi degli uomini sul genere femminile, così forte a corte, e in particolar modo da parte del monarca. La più sfortunata, che mi ha più intenerito per la sua sorte, è stata invece la contessa di , che poverina, dopo essersi adeguata al volere di uomini che ordivano complotti a corte, ed averlo accettato per sollevarsi dalle sue umili origini e dalla sua condizione di povertà e prostituzione, si è trovata a diventare il capro espiatorio per le dissolutezze della Corte, e a pagare per tutti con la propria testa. Girano tante leggende e racconti nella storia francese, sui comportamenti della casa regnante, ma mai avrei pensato, prima di aver letto questo libro, che ci fosse tutto questo libertinaggio e che in fondo la Chiesa, pur condannando tutto ciò apertamente, non solo in realtà non ci si opponesse concretamente ed efficacemente, ma vi partecipasse tramite alcuni suoi esponenti di spicco.
Un libro di argomento storico di rara bellezza e chiarezza. Benedetta Craveri ci illustra il potere che le celebri donne di Francia hanno potuto esercitare ai margini di una vita a una corte che le relegava a un ruolo marginale. Queste donne sono affascinanti e potenti, sebbene i loro incarichi ufficiali siano marginali rispetto a quelli del re. Benedetta Craveri sa illustrare bene, soprattutto, gli effetti in politica di ciò che sembrava appartenere esclusivamente all’ambito del privato. Ma in una corte come quella di Francia nulla era privato, nulla era escluso dall’occhio del suddito, e soprattutto a partire da Luigi XIV. Libro affascinante, scrittura travolgente. A mio avviso, un must.
Questa lettura è partita con grande entusiasmo e, per il primo terzo, è volata velocemente; ho trovato interessanti le varie riflessioni sulla condizione delle "amanti e regine" della Francia del Rinascimento fino alla rivoluzione e, inizialmente, ho scoperto con molta curiosità delle personalità che non conoscevo. Tuttavia, con il passare delle pagine, ho iniziato a sentire una certa pesantezza, poiché ho trovato lo schema narrativo un po' ripetitivo e ha smesso di stuzzicare la mia curiosità. Ho adorato il riferimento alla marchesa di Brinvilliers, protagonista de "L'avvelenatrice" di Dumas (che ho letto proprio il mese scorso) e mi è piaciuto approfondire delle dinamiche della società francese, con cui ho meno familiarità rispetto alla storia inglese, però penso che se fosse stato più breve l'avrei apprezzato di più. Craveri descrive con lucidità e senza pretenziosità la condizione femminile, sottolineando come donne straordinarie dovessero 'elemosinare' il favore dell'uomo e alle quali, nonostante le loro qualità, non si perdonava di voler avere una propria personalità, non sottomessa alla "superiorità" patriarcale. Comunque, nel complesso, è stata una buona lettura per un'appassionata come me, che consiglio per approfondire ulteriormente qualche figura femminile interessante per la storia.
In questa carrellata di biografie di donne alla corte di Francia, Craveri ci fa scoprire personaggi dimenticati, più o meno dietro le quinte, che però hanno avuto un'influenza notevole, a loro modo e per quanto concesso al tempo, sui sovrani.
Il libro è scorrevole, scritto piuttosto bene, ho scoperto un sacco di intrighi di cui francamente non avevo idea. Devo dire però che verso metà mi ha un po' intorpidita, e iniziavo un po' a confondere le vicende. Probabilmente sono io a non essere la lettrice adatta, non essendo particolarmente appassionata di storia né tantomeno di biografie.
Sono comunque contenta di essere uscita dalla mia confort zone e di aver imparato delle cose nuove.