Un libro che si compra nel posto dove si trascorrono le vacanze in genere viene acquistato per fascino, come una sorta di guida turistica. Entrando nella splendida Libreria dell'Isola a Stromboli ho chiesto se avessero saggi di storia sociale delle Eolie: volevo rendermi conto degli usi e costumi delle generazioni prima del turismo. La libraia mi ha detto: "C'è solo un romanzo", e vedendo che si trattava di una memoria di un anziano, il "nonno di Stromboli", ho pensato che pur non avendo trovato un trattato esaustivo avrei comunque goduto di una lettura piacevole e caratteristica. Invece il libro di Fabio Famularo, che racconta in prima persona la vita del nonno Gaetano, non è folklore, né una guida turistica. Un romanzo avvincente, che tra diverse avventure sorprendenti (oltre all'eruzione dello Stromboli del '30 Gaetano Famularo visse in prima persona anche il naufragio dell'Andrea Doria e l'emigrazione negli USA) rivela un'umanità commovente, descrivendo (forse con lirismo eccessivo, ma senz'altro perdonabile, come sono perdonabili i rari refusi), le peripezie di un uomo coraggioso e intraprendente eppure sensibile e diretto, con lo sguardo e il cuore di un bambino e l'intelligenza di un uomo che ha visto il mondo e lo ha saputo amare.
Ho preso questo libro l’ultimo giorno delle mie vacanze nelle isole Eolie. Lo scrittore nonché proprietario della casa editrice racconta la storia del nonno che scelse di trascorrere gran parte della sua vita a Stromboli. Racconto molto carino della vita e delle vicende di Tano, che ci trasmette l’amore e le tradizioni che lo hanno legato all’isola, al mare e al vulcano. É stato piacevole leggere come come si viveva in passato nell’isola, dato che ne sono rimasta molto affascinata.