Mosca, città sospesa fra attualità e storia. Mosca città viva, vista attraverso la lente della letteratura. Mosca città in continua evoluzione che in fondo però sembra non cambiare mai. Oggi più di ieri alla scoperta di Mosca con Bulgakov, che per le strade di Mosca e fra i moscoviti ha scritto tutte le sue opere.
- Mosca dalle pietre rosse - La capitale nel blocknotes - La coppa della vita - Mille e mille cupole - Scene moscovite - Le avventure di Čičikov - N. 13-Palazzo El'pit-Rabkommuna - Mosca anni Venti - Babilonia moscovita
Mikhail Afanasyevich Bulgakov (Russian: Михаил Булгаков) was a Russian writer, medical doctor, and playwright. His novel The Master and Margarita, published posthumously, has been called one of the masterpieces of the 20th century.
He also wrote the novel The White Guard and the plays Ivan Vasilievich, Flight (also called The Run), and The Days of the Turbins. He wrote mostly about the horrors of the Russian Civil War and about the fate of Russian intellectuals and officers of the Tsarist Army caught up in revolution and Civil War.
Some of his works (Flight, all his works between the years 1922 and 1926, and others) were banned by the Soviet government, and personally by Joseph Stalin, after it was decided by them that they "glorified emigration and White generals". On the other hand, Stalin loved The Days of the Turbins (also called The Turbin Brothers) very much and reportedly saw it at least 15 times.
Divertenti Articoli scritti da Bulgakov nei primi anni 20 per vari giornali e riviste. In nuce si vede già l'abilità satirica e umoristica innata che poi esploderà ne il maestro e margherita. Per una lettura più approfondita ne consiglio la lettura insieme alla biografia svcritta da Marietta Cudekova
Una raccolta di racconti nel tipico stile surreale, sagace, ironico e grottesco dell'autore. Il lettore viene accompagnato per le strade, i parchi e i quartieri moscoviti, in maniera tale che alcuni testi fungono da guida storico-turistica alternativa a tutti gli effetti. I componimenti sono veri e propri schizzi urbani, trame embrionali, spunti di commedie generati dal vorticare della città in subbuglio: l'emergenza abitativa, i cantieri, il gagliardo incedere dei "nepman" (uomini d'affari degli anni '20, nel periodo della c.d. Nuova Politica Economica), i mezzi di locomozione, l'inflazione iper-iper-galoppante, le comuni degli operai, le babe, le mille cupole, i frac e le pezze al sedere. Perfino le anime morte delle Anime Morte gogoliane ritornano in vita nelle Avventure di Čičikov (poema in dieci paragrafi, con prologo ed epilogo) e si adattano sorprendentemente al pullulare della città.
«"Che stipendio guadagnate?", chiesi al possessore del tesoro. A questo punto, sotto il tavolo, dalle due parti, sentii dei colpi negli stinchi. Sulla gamba destra percepii lo stivale del poeta (tacco storto consumato), su quella sinistra il tacco della padrona (tacco francese a punta). Ma il riccone non si offese. (...). "M... ... ma, come dire... sciocchezze. Due, tre miliardi, rispose inviandomi dal dito fasci di luce"» (Il trilionario, tr. Eridano Bazzarelli