Da Kawabata a Tanizaki al web e alla telefonia mobile, un lungo viaggio che si propone di mettere a fuoco le motivazioni storiche dei cambiamenti, sviscerare le problematiche, illustrare i temi ricorrenti e le novità, indicare le opere più significative, segnalare i nomi degli autori più interessanti, e che trova il suo filo conduttore nell'importanza che ha avuto per il Giappone il reiterato confronto con culture diverse, con l'Altro.
Utilizzato come necessario complemento a "La letteratura giapponese" di Marcello Muccioli, la cui trattazione degli anni più recenti è sommaria e lacunosa. La disamina delle correnti culturali e letterarie del Novecento e delle correlazioni con le vicende storiche coeve è portata avanti con mano sapiente ed attenta. Tra le righe, soprattutto nella sezione finale del testo relativa agli anni Novanta, ho avuto la sensazione che, sulla trattazione della Bienati e della Scrolavezza, pesi un assunto molto forte relativo a cosa possa definirsi "letteratura". Peccato che la trattazione si arresti prima del Duemila e non si estenda agli anni a noi più vicini.