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La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco

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"Se voglio raccontare cos'è Bologna per noi che ci siamo cresciuti, devo tornare all'ombra protettiva del lungo portico ai piedi dei colli che ho conosciuto da bambino, quando anche Vasco e Bologna erano più giovani. Allora i nomi e i cognomi fioriranno sulla carta nell'esatto ordine di apparizione che hanno avuto in questa storia." Enrico Brizzi racconta Bologna i suoi principi, i suoi re, i suoi anni. Quelli del disimpegno di massa, del rock, del calcio, quelli rabbiosi di Vita spericolata, sospesa fra Baudelaire, Boccaccio e il bar all'angolo. E poi gli anni della scrittura, quell'epoca inattesa in cui poteva capitare di tutto, mentre un'irripetibile Bologna cresceva e si consumava. Gaudente e un po' matrona.

181 pages, Paperback

First published November 1, 2008

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Enrico Brizzi

81 books149 followers

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Displaying 1 - 14 of 14 reviews
Profile Image for Svalbard.
1,138 reviews66 followers
November 26, 2020
Ai tempi non ce ne rendevamo conto, ma Bologna era un posto eccezionale, negli ultimi decenni del secolo scorso. A livello di arte, di cultura, di musica è successo di tutto e il contrario di tutto: ci vissero o produssero la loro arte musicisti come Guccini, Dalla, Vasco Rossi (appunto), Skiantos e Gaz Nevada. Scrittori come Benni e Tondelli e Silvia Ballestra. Fumettisti come Pazienza, Scòzzari e Bonvi. E chissà quanti altri nomi non ricordo. E succedevano anche altre cose, meno belle ma pur sempre notevoli: scontri e botte con la polizia, sgomberi, stazioni che saltavano in aria, ricercatrici del DAMS misteriosamente ammazzate... Tutto lì, nella città studentesca dalla vita frenetica, esacerbatamente creativa ma dove anche, come scriveva la Ballestra, "il vuoto delle cose può ucciderti". In questo piccolo libro uno scrittore, forse uno dei pochi scrittori giovani veramente autentici di questi ultimi anni - non un caso fabbricato a tavolino dalle case editrici - racconta la sua Bologna, e la sua vita in quella Bologna, incontrando prima per caso e poi, ormai autore affermato, per lavoro, molti di quei personaggi. Sempre con leggerezza, con gusto della parola, simpatia e rispetto. Non male questo libretto per cogliere lo spirito di quella città e di quegli anni, in cui si poteva essere comunisti e girare in Mercedes senza sentirsi in colpa per nessuno dei due fatti. Un libro simpatico. Ma non molto di più di un "amarcord". Il successivo "La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Silvio" sarà molto più ficcante ed acuto.
Profile Image for Ambra Candini.
31 reviews5 followers
November 20, 2021
Forse sono troppo giovane o forse sono troppo della Bassa per apprezzare a pieno questo libro. Sono convinta che i miei genitori, classe '61, di pura sinistra, e cresciuti a Corticella e Casalecchio si rispecchierebbero di più. Non per questo non mi è piaciuto, è stato interessante leggere di una Bologna lontana da quella che vivo tutti i giorni, non ancora città ma paesello di provincia. Una Bologna che mi raccontano i miei che al Dall'Ara preferivano la Zinella nei suoi tempi d'oro e che al Galvani hanno preferito le Aldini. Io che sono nata nell' "età moderna" e che fino al "primo millennio" non capivo una mazza di quello che mi succedeva intorno posso solo immaginarmela. Mi sarebbe piaciuto vivere nella Bologna dipinta in questo libro.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Procyon Lotor.
650 reviews111 followers
January 27, 2014
BO Special L'agile Errique ci da un involtino di ricordi usando la carriera di Vasco come i sassi di Pollicino. Stile fresco che potr� piacere a chi � gi� di Bologna e a chi ne vuol sapere qualcosa di pi�. Il punto di vista � ovviamente legato alla persona, quindi prima di trarre esagerate deduzioni o incongrue lamentele di parzialit� ricordatevi che � un ex-ragazzo di quartiere poi cresciuto in un ambiente vasto ma esageratamente omogeneo. Bologna (basta fare un rapido calcolo) � una citt� dov'� ancora possibile conoscere tutti quelli del tuo ambiente e che ha la singolare caratteristica che ognuno, arrivato a saturare il proprio, fa il possibile per evitare il contatto con gli ambienti contigui, figuriamoci con gli opposti. Non a caso "gli altri" compaiono nel libro solo nelle circostanze coatte (scuola dell'obbligo) dove la scelta � sottratta al libero arbitrio. A partire dai 13 anni, Brizzi cos� come gli altri bolognesi, fruga esclusivamente nel suo bosco. Restituisce quindi una perfetta immagine di come i bolognesi sono convinti di essere e di essere percepiti. Essendo uomo acuto e perspicace, non mancher� di sviluppare i primi barlumi di consapevolezza che - � vero come si dice - gi� appaiono tenere foglioline nel libello. Noi selvatici procioni romagnoli, arrivati col� per abbeverarci all'antichissima Alma Mater avemmo s�bito, privi della familiare, poi quartieresca poi sodale pellicola protettiva, un incontro assai pi� brusco con la Grande Allumeuse. Bologna, papalina col Papa, savoiarda dopo i plebisciti, fascista nel ventennio risvegliatasi poi a forza di dolore, in parte partigiana, scopr� tardi che l'omologazione sempre cercata a tutti i costi, ne fece, con l'ultima scelta, citt� omologatissima in regione ma stridente appena si metteva fuori la sola punta del naso. Rossissima d'animo, col cuore a sinistra in percentuali bulgare (e il portafoglio a destra, con le percentuali in nero nei confronti delle decine di migliaia di studenti fuori sede, fulcro del PIL felsineo) vanterie industriali anche ben dopo che gli imprenditori passarono la mano riciclando i proventi nella speculazione immobiliare, la dotta (col record di baroni contemporaneamente nel partitone e in massoneria) l'unica citt� che abbia avuto il coraggio di riciclarsi sulla fiera dell'automobile contemporaneamente a piaghe bibliche di corsie preferenziali e telecamere che provvedevano a un quarto delle finanze comunali con le multe. "ma noi siamo div�rSi" � il triste slogan che ha reso i bolognesi sempre pi� uguali. Una figura caratteristica ben esplicativa della laica moderna e dinamica citt�, [yawn] � la coppia composta da madre impellicciata (a sezione quadrata) che facendo un giretto per acquisti sotto il Pavaglione, fa da apripista alla figlia di famiglia, che trotterella al seguito, parlandole dei possibili mariti e dei pro e contro di ognuno. Una scena da suq o meglio ancora un panzer che copre i panzergrenadier assaltando la Francia nel '40. Ma questo non lo troverete mai in un libro scritto da un bolognese... o meglio, finch� Brizzi non prender� ulteriore coraggio unito a copiosa sconsideratezza. Nel caso sar� qualcosa che "Bastogne" era Disneyland al confronto.
Profile Image for Sara (Sbarbine_che_leggono).
562 reviews166 followers
November 8, 2018
Puoi dirlo forte, cinno: Bologna è Bologna

1. PORTA SARAGOZZA: questa storia inizia dai giardini pubblici giusto in faccia
[...]
3. STADIO DALL'ARA: casa del Bologna FC e teatro dei trionfi di Vasco
4. SAN LUCA: qui termina il portico più lungo del mondo
[...]
12. VIA BARBERIA: sede storica del Partito comunista (prima del suicidio)
13. PIAZZA CAVOUR: punto di ritrovo fighetto e presunta abitazione di Lucio D.
14. PIAZZA MAGGIORE: una volta credevamo fosse l'ombelico del mondo
[...]
16. PIAZZA SANTO STEFANO: dicono sia la piazza più bella della città, e io con loro
17. I GIARDINI DELLA MONTAGNOLA: storico luogo di sballi ravvicinati del terzo tipo
18. LE DUE TORRI: la sorella alta si chiama Asinelli, la pendente Garisenda
19. PIAZZA VERDI: il cuore della zona universitaria ne ha viste di cotte e di crude
20. STAZIONE FERROVIARIA: la porta sempre aperta della città
21. VIA FIORAVANTI: se non siete mai stati al Link, ormai è troppo tardi per rimediare
[...]
26. AEROPORTO GUGLIELMO MARCONI: inevitabile frequentarlo
[...]
29. VIA PAOLO FABBRI: al numero 43, Guccini riceveva senza sosta visite dai suoi accoliti
[...]
31. GIARDINI MARGHERITA: il parco principale della città custodito da benevoli fantasmi etruschi
32. VIA GUERRAZZI: da qui i Brizzi si propagarono per lo vasto mondo
[...]

Mi emoziono a leggere di Bologna.

Questo libro è perfetto per:

Lo studente fuorisede, che fa colazione alla Scuderia in piazza Verdi, va in biblioteca in via Zamboni al 36, mangia il kebab la notte in via San Vitale, fa l’aperitivo in piazza San Francesco e magari ogni tanto va anche a ballare al Link la musica elettronica.

L’irrimediabile idealista di sinistra, che crede ancora di poter cambiare le cose.

L’entusiasta che è stato a sentire Vasco al Dall’Ara, perché, dite quel che vi pare, ma Vasco dal vivo è ancora un’emozione unica. “Stupendo”!

Lo scrittore in erba, che guarda con simpatica il vecchio Brizzi, così “come noi” in queste pagine.

L’adoratore di Benni, che si gasa a leggere che “secondo me, lei è il più grande scrittore italiano”.

L’universitario “perbene”, che vorrebbe “la domenica tutti i giorni” e si va a casa spesso la mattina, ancora un po’ ubriaco, da casa di amici come se la normalità fosse quella. E la normalità, per uno studente di Bologna a vent’anni, è proprio quella.

Rientro in quasi tutte quante le categorie, capite il mio entusiasmo!?
Profile Image for Maison Koala.
364 reviews12 followers
April 16, 2024
Tre stelle, il giudizio del senza infamia, senza lode.

Da fan sfegatata dell'ottimo Brizzi (quante copie di Jack Frusciante avrò regalato negli anni luminosi dell'università?) questo libercolo che si legge in poche ore non mi ha entusiasmata:

una sorta di autobiografia al cui centro vi sono, con analogo spazio, lo scrittore e la sua Bologna, dai gaudenti anni 80 sino ad un decennio fa, con le tumultuose rivoluzioni culturali, politiche e di costume destinate a marchiare per sempre sia la città universitaria più frizzante di sempre che il buon Brizzi, dagli anni del DAMS a quelli della scrittura professionale.

Qualche sospiro di nostalgia qua e là perché gli anni del DAMS blogonese di Brizzi corrispondevano suppergiù ai miei anni del neo nato SciDeCo qui a Torino, quando ancora il corso di laurea nostrano attingeva a piene mani alla gloriosa scuola di Eco & co.

Giudizio tecnico finale: operazione nostalgia in Vespa Special
Profile Image for Pavuluzza Gnucca.
177 reviews
September 24, 2025
Da cittadina di Bologna non posso che riconoscermi nello sconfinato amore che lega l'autore alla città.
Il libro di Brizzi è un'epica ironica della vita in città, un po' romanzo di formazione e un po' dichiarazione d'amore, sempre all'ombra del nume tutelare Vasco Rossi (ma non solo lui), che aleggia sulla città da decenni.
A livello linguistico e di stile non c'è niente che faccia gridare al capolavoro. Ma l'ironia scanzonata di chi può chiamare casa Bologna, amandola e facendo finta che non abbia difetti, la simpatia della scrittura e i temi vicini a chi è più o meno prossimo generazionalmente all'autore ti fanno stare bene, sorridere spesso. E non è poca cosa.
Profile Image for Arf.
154 reviews8 followers
May 8, 2021
brizzi borghesone
Profile Image for Jeane.
885 reviews90 followers
May 29, 2011
This is what made him buy me the book which I enjoyed a lot and gave me now and then little smiles when I linked things with my own experiences.

'Quando incontro qualcuno che scuote la testa e dice che Bologna non e piu quella frizzante e anticonformista di una volta, vorrei domandargli piccato: 'Perche`, te si? Hai ancora il sorriso e il cuore leggero di quando avevi vent'anni?'

I love the back cover of this book because it is as my boyfriend said, true. But not only about Bologna. This can be said about all our good old times ... . The description is also the best way to tell what this book is, but I will try to explain more detailled without ruining the feeling I have about it.

The book itself takes you through the eighties at Bologna, the start of Vasco, going to school and having your first girlfriend while growing up during those hard time which later we will think of as the good times.
As I think is always the case, it gives a special feeling to read about something which takes place or is about a place, city which you know.
Profile Image for Daniele Iuppariello.
104 reviews
August 8, 2013
Non sono Bolognese, non lo sar�� mai, ovviamente nell'accezione che si intende in questa citt��.
Quindi per partito preso �� un libro che non posso comprendere del tutto, visto che si parla della citt�� di Bologna a 360�� gradi in parallelo alla storia di Vasco Rossi, del Bologna FC e dei vari sindaci passati presenti (e futuri?!?).

In ogni caso �� un libretto di facile comprensione, scritto in maniera talmente semplice e confidenziale che non ci si perde (del resto nel centro di bologna non si perde neanche un bambino...).

Profile Image for Niklaus.
497 reviews21 followers
March 24, 2016
Se siete suoi coetanei, maschi, vivete (o avete vissuto) nelle citta'della pianura padana ed in piu' siete cresciuti con la musica del Vasco, oltre a non disdegnare lo stadio, bene questo libro vi coinvolgera'.
Una divertente autobiografia con il pregio di aggregare in modo nemmeno superficiale i cambiamenti sociali e culturali della sua Bologna. Mi ha permesso di apprezzare ancora piu' la sua opera prima.
Di interesse la descrizione dei personaggi piu' o meno famosi che hanno incrociato la sua strada ( da Eco a Vasco, da Benni a Cremonini)
2 reviews1 follower
October 1, 2013
libro inutile, il peggiore dei (tanti) bei libri di brizzi. sembra una tesina sulla sua vita e quella della sua città, scritta, immagino, in pochi giorni... l'ho letto in un paio di ore. l'unica nota positiva è che l'ho preso in prestito dalla biblioteca comunale.
Profile Image for Stefania.
200 reviews
October 24, 2012
Bellissimo, almeno per un bolognese dell'età di Brizzi.
E' come un tuffo nel passato, con un occhio nostalgico e anche un po' cinico, ma molto innamorato della mia bella città.
Profile Image for Bobparr.
1,149 reviews88 followers
August 5, 2017
Agile libretto, più carino che bello. Il passato di B. che pur sarà vero, assomiglia molto - nell'infanzia - ai plot delle 'Simpatiche canaglie', telefilm di qualche decennio fa. La Bologna descritta è una sfaccettatura della città, che non a tutti è dato di vivere o vedere. Almeno, pur avendo vissuto in luoghi consimili, tutto questo 'mito' mi era sfuggito. Poi, tanti nomi (da Dalla a Carboni, da Pazienza a Scòzzari, e avanti), tanti luoghi (a volte anche comuni), uno senso del tempo sovrapposto, dove sembra che a volte B. sia coetaneo dei personaggi che cita. La descrizione di uno scorcio di vita tutto sommato fortunata, ricca di interessi e amicizie, in una città che lentamente è sempre più dolente, povera, fin(i)ta.
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