In quest'opera Wirth ha raccolto tutti i suoi scritti relativi all'alchimia. In particolare, egli tratta del simbolismo ermetico nei suoi rapporti con l'alchimia e la massoneria: argomento di vasto interesse che solo un vero iniziato come il Wirth avrebbe potuto affrontare con adeguata conoscenza e competenza. Lo stesso autore conferma che, trattandosi di materia esposta in tempi diversi, essa non appare né omogenea, né sistematica: ma tale forma di esporre sarà certamente utile al lettore, poiché lo metterà in condizione di coordinare i dati messi a sua disposizione, eliminando eventuali ripetizioni e conciliando apparenti discordanze. Non è detto, infatti, che il significato dei simboli debba essere univoco. Pur senza mentire, essi possono dire allo stesso tempo sia bianco sia nero, dal momento che la realtà è complessa, ed è la nostra natura che tende a semplificarla. Le parole cambiano, possono essere ingannevoli o insufficienti, mentre i simboli rispecchiano completamente e invariabilmente la complessa realtà che sono chiamati ad esprimere.
Joseph Paul Oswald Wirth was a Swiss occultist, artist and author. He studied esotericism and symbolism with Stanislas De Guaita and in 1889 he created, under the guidance of de Guaita, a cartomantic Tarot consisting only of the twenty-two Major Arcana. Known as "Les 22 Arcanes du Tarot Kabbalistique", it followed the designs of the Tarot de Marseille closely but introduced several alterations, incorporating extant occult symbolism into the cards. The Wirth/de Guaita deck is significant in the history of the tarot for being the first in a long line of occult, cartomantic, and initiatory decks. His interests also included freemasonry and astrology. He wrote many books in French regarding freemasonry, most importantly a set of three volumes explaining freemasonry's first three degrees. Wirth is best known as the author of Le Tarot des imagiers du Moyen-Age, translated and published in English as The Tarot of the Magicians. On January 28, 1884, Wirth was initiated in the regular Scottish Rite Masonic Lodge La Bienfaisance Châlonnaise affiliated to the Grand Orient of France. In 1889, he joined the Scottish Rite Travail et les Vrais Amis Fidèles where he became Grand Master . In 1898, the latter lodge was admitted to the Grand Lodge of France.
La spiegazione dei princìpi e dei simboli è nella prima parte del libro, che ritengo la più interessante, più piena e meglio scritta, molto chiara, estremamente affascinante. Il rimanente è più dispersivo e vario, ho trovato comunque interessante l'interpretazione del dipinto e la spiegazione del settenario.
Detto ciò l'autore non è uno studioso esterno ma un importante massone, quindi non c'è da aspettarsi un approccio distaccato. A volte sembra di sentir parlare una persona vecchissima salda in un modo di pensare che alla luce del mondo odierno (il libro è degli inizi del Novecento) può apparire solo decrepito e completamente superato. Per quanto l'autore si impegni a convincerci che l'ermetismo sia la perfetta spiegazione dei princìpi della realtà, si tratta di una filosofia che considera evidentemente più valide la logica interna e la bellezza delle interpretazioni rispetto alla realtà oggettiva. Questo aspetto, anche se in modo collaterale e indipendente dalle intenzioni dell'autore, mi ha fatto molto riflettere e mette in evidenza un sacco di bias che plasmano il nostro modo di ragionare.