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Cercando Sam
Ils s'étaient juré que si l'un d'eux venait à mourir, les autres iraient jeter ses cendres au Mexique, sous le volcan de Malcolm Lowry. Le genre de serment que l'on fait lorsqu'on a dix-sept ans, l'Amérique au coeur, et que l'on se croit immortels... Mais quand, trente ans plus tard, Manu débarque à New York avec les restes de Michel, Sam a disparu sans laisser d'adresse. Et trop de gens semblent lancés à ses trousses, pour des raisons obscures. Commence un long périple, sur les traces de Sam, des boîtes de blues de Clarksdale jusqu'aux milices du Montana, en passant par un sud de cauchemar. Les souvenirs d'enfance se brouillent, les témoins se contredisent, bientôt l'image de Sam devient aussi incertaine que ses trace - tandis que Manu s'enfonce dans une Amérique hallucinée, qui le conduira plus loin sans doute qu'il ne voulait aller, jusqu'à un ultime face à face...En cherchant Sam s'achèvera au Mexique, comme ils l'avaient rêvé, jadis. Mais ils ne savaient pas alors, que le temps, jamais, ne nous fait de cadeau.
- GenresNoir
246 pages, Paperback
First published October 2, 1999
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July 25, 2025
LA CATTIVA STRADA
Sam se n'è andato nel Sud, uno dei suoi vecchi sogni... Rifare la strada del blues, suonare nel delta del Mississippi.
Sono tre amici, Manu, Sam e Michel. Erano tre amici: uno adesso non c’è più, è morto. Michel si è suicidato
E hanno una promessa da mantenere: le ceneri del primo di loro che muore vanno sparse sotto il vulcano. Sì, quel vulcano: il vulcano di Malcom Lowry.
Avevano diciassette anni quando si fecero questo patto promessa. E credevano di essere immortali.
È così che prende avvio il racconto, la base di partenza di questo noir on-the-road, scritto da chi ha curato per anni la Série Noire di Gallimard, la prestigiosa collana dedicata alla letteratura di genere noir.
Manu ha quasi cinquant’anni, l’urna con le ceneri dell’amico Michel da portare in Messico per disperderle sotto il vulcano di Malcom Lowry, come da promessa.
Ma deve esserci anche Sam, il terzo amico. Che invece è sparito. Sam ha lasciato la Francia e se ne è andato nel sud degli States a cercare il blues, a suonare nel delta con quelli che la “musica del diavolo” ce l’hanno nel sangue.
Manu deve ritrovarlo e trascinarselo dietro a Cuernavaca, sotto i vulcani Popocatépeti e Iztaccìhuati.
E così Manu vende la libreria di Parigi, e comincia il suo viaggio alla ricerca di Sam portandosi dietro Michel in cenere.
Prima tappa New York. Poi verso Sud, verso Memphis (sì, ovviamente, proprio a Beale Street), New Orleans, per poi tornare su verso il Montana, perché lì pare che le ‘milizie’, gente armata che crede alla supremazia ariana, tengano in ostaggio l’amico.
L’occasione è propizia per pagare pegno e omaggiare un grande noirista che del e nel Montana ha fatto la sua casa e quella delle sue storie, James Crumley, cui si potrebbe dire che l’intero romanzo di Raynal è dedicato, e ispirato. Compare addirittura un private eye di nome Crumb, gran bevitore perennemente impasticcato come gli ‘eroi’ di Crumley.
Il viaggio sarà lungo e tortuoso, e dall’esito non scontato: perché Sam di quei tre amici che da giovani sognavano e volevano la rivoluzione, è rimasto quello più disinvolto con le maglie dei codici.
E quindi, sulle tracce di Sam non c’è solo Manu, ma anche gente poco raccomandabile mossa da scopi assai meno sentimentali.
E se in Messico arriveranno, sarà prima attraversando la California.
Il blues è nato per accarezzare il cuore e per lenire vecchie e nuove ferite. Per riconciliarsi con la realtà. Dura e amara.
L'ambiente del blues è ricco di ricordi ma nessuno evoca la felicità.
Dead Solid Perfect Martini
Sam se n'è andato nel Sud, uno dei suoi vecchi sogni... Rifare la strada del blues, suonare nel delta del Mississippi.
Sono tre amici, Manu, Sam e Michel. Erano tre amici: uno adesso non c’è più, è morto. Michel si è suicidato
E hanno una promessa da mantenere: le ceneri del primo di loro che muore vanno sparse sotto il vulcano. Sì, quel vulcano: il vulcano di Malcom Lowry.
Avevano diciassette anni quando si fecero questo patto promessa. E credevano di essere immortali.
È così che prende avvio il racconto, la base di partenza di questo noir on-the-road, scritto da chi ha curato per anni la Série Noire di Gallimard, la prestigiosa collana dedicata alla letteratura di genere noir.
Manu ha quasi cinquant’anni, l’urna con le ceneri dell’amico Michel da portare in Messico per disperderle sotto il vulcano di Malcom Lowry, come da promessa.
Ma deve esserci anche Sam, il terzo amico. Che invece è sparito. Sam ha lasciato la Francia e se ne è andato nel sud degli States a cercare il blues, a suonare nel delta con quelli che la “musica del diavolo” ce l’hanno nel sangue.
Manu deve ritrovarlo e trascinarselo dietro a Cuernavaca, sotto i vulcani Popocatépeti e Iztaccìhuati.
E così Manu vende la libreria di Parigi, e comincia il suo viaggio alla ricerca di Sam portandosi dietro Michel in cenere.
Prima tappa New York. Poi verso Sud, verso Memphis (sì, ovviamente, proprio a Beale Street), New Orleans, per poi tornare su verso il Montana, perché lì pare che le ‘milizie’, gente armata che crede alla supremazia ariana, tengano in ostaggio l’amico.
L’occasione è propizia per pagare pegno e omaggiare un grande noirista che del e nel Montana ha fatto la sua casa e quella delle sue storie, James Crumley, cui si potrebbe dire che l’intero romanzo di Raynal è dedicato, e ispirato. Compare addirittura un private eye di nome Crumb, gran bevitore perennemente impasticcato come gli ‘eroi’ di Crumley.
Il viaggio sarà lungo e tortuoso, e dall’esito non scontato: perché Sam di quei tre amici che da giovani sognavano e volevano la rivoluzione, è rimasto quello più disinvolto con le maglie dei codici.
E quindi, sulle tracce di Sam non c’è solo Manu, ma anche gente poco raccomandabile mossa da scopi assai meno sentimentali.
E se in Messico arriveranno, sarà prima attraversando la California.
Il blues è nato per accarezzare il cuore e per lenire vecchie e nuove ferite. Per riconciliarsi con la realtà. Dura e amara.
L'ambiente del blues è ricco di ricordi ma nessuno evoca la felicità.
Dead Solid Perfect Martini
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