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Sempre tornare

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È l’estate del 1991, Daniele ha diciassette anni e questa è la sua prima vacanza da solo con gli amici. Due settimane lontano da casa, da vivere al massimo tra spiagge, discoteche, alcol e ragazze. Ma c’è qualcosa con cui non ha fatto i conti: se stesso. È sufficiente un piccolo inconveniente nella notte di Ferragosto perché Daniele decida di abbandonare il gruppo e continuare il viaggio a piedi, da solo, dalla Riviera Romagnola in direzione Roma: forse riuscirà a comprendere la ragione dell’inquietudine che da sempre lo punge e lo sollecita. Troverà chi è logorato dalla solitudine ma ancora capace di slanci, chi si affaccia su un abisso di follia, sconfitti dalla vita, prepotenti inguaribili. E incontrerà l’amore, negli occhi azzurri di Emma. Ma soprattutto Daniele incontrerà se stesso. Questo viaggio lo battezzerà infine all’arte più grande di tutte.

324 pages, Paperback

First published October 5, 2021

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Daniele Mencarelli

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89 (5%)
1 star
23 (1%)
Displaying 1 - 30 of 177 reviews
Profile Image for ☆LaurA☆.
503 reviews148 followers
August 2, 2025
Questo viaggio è la scoperta di una terra. Il mio Paese. Ma ogni viaggio deve prevedere un ritorno, altrimenti non è viaggio, è randagismo.

Daniele ha 17 anni e un vuoto dentro, dato dalla nostalgia. Spera di colmarlo attraverso le persone, persone che non conosce, che gli daranno una mano nel viaggio in autostop che decide di fare.
Dopo una pessima serata di un 15 agosto a Misano Adriatico, decide di lasciare i suoi amici e tornare a Roma solo con l'aiuto del suo pollice e del suo sorriso da bravo ragazzo.

Le persone che incontra sono tutte diverse, ma tutte uguali. Hanno ognuna un vuoto, una mancanza nella loro vita. Annamaria è provata dalla solitudine, Emilio emarginato dalle malelingue, Emma vuole lasciare tutto quello che ha per assaporare la libertà, e poi Veleno che ha solo i suoi animali a fargli compagnia e Cristina sola con i suoi soldi, Manlio invece che il suo vuoto le riempi con il cibo.

Ognuno di noi ha un vuoto diverso che prova a riempire con quel che può.
Io di vuoto ne ho avuto molto e a volte lo sento ancora, sento il suo eco che amplifica tutto.
Il dolore ti serve. Ti farà diventare più forte. Invece eccomi qui. Io c’ho guardato dentro il dolore. Ma non c’è niente. È solo dolore. Non serve a un cazzo.

Grazie a Daniè ho viaggiato un po' anche io. Ho girovagato con lui in Toscana, Umbria e Lazio. Visto la bellezza che può restare negli occhi, amato ogni alba e tramonto, apprezzato la possibilità di bere, mangiare, lavarmi ed avere un posto dove dormire.
No, io un viaggio come il suo non potrei mai farlo. Devo avere tutto organizzato, soprattutto in un viaggio o un week-end, perché non ci riesco è più forte di me, ma invidio chi nella vita prende e va, senza una meta precisa, solo per la smania di libertà.
E poi la nostalgia, di nostalgia a volte si muore.
Lo sapete perché le persone si abbracciano? Perché così l’amore dentro di loro può parlarsi.
Perché un abbraccio non ha bisogno di parole.

Grazie Daniè e grazie Da perché suggerendoti questo autore ho recuperato la voglia di leggere, anche se le storie di Mencarelli fan sempre male, ma d'altronde è quello che cerco no?
Profile Image for Come Musica.
2,059 reviews627 followers
October 22, 2021
Daniele Mencarelli, in questo romanzo, è un diciassettenne che decide di arrivare a Roma in autostop, partendo da Misano Adriatico.

“Non ne parlo con nessuno.
A parte quelli che non possono rispondermi.
Gli animali. La natura. La bellezza sterminata delle cose.
Devo capire.
Io sono qui perché devo capire.
Non posso più fare finta di niente.
Non è colpa mia se vedo ovunque una discendenza da scoprire, ovunque un enigma che chiede a me di essere risolto, come se fosse possibile.”


Un giovane uomo alla ricerca di senso: un viaggio reale e metaforico, mosso dall'inquietudine.
"Sempre tornare" è un romanzo di strade, viaggi, incontri, con pagine molto poetiche: è come ogni partenza comporta un ritorno, ed è sempre un tornare a casa.

“Ogni viaggio mi riporterà a casa.
Lontano da casa, per sempre, morirò.
Potrà essere questa che ho di fronte, o un’altra, non importa, va bene anche la casetta di mattoni in mezzo alla discarica di Rignano. Purché ci accolga e protegga.
Ma ogni viaggio deve prevedere un ritorno, altrimenti non è viaggio, è randagismo.”

È un romanzo che parla d'amore, un amore acerbo, che si rivela anche nella distanza:

“La distanza rivela l’amore.
Lo mette alla prova dell’attesa.
Mi alzo per andare da lei.
Come sente la mia presenza si volta.
Il sorriso non fa in tempo a spiegarsi del tutto.
La delusione diventa pena.
Fino alle lacrime. Che si trattiene.
Lo sapevo.
Ma altra cosa è vederlo sul suo viso.
Senza dirmi nulla entra in casa, io dietro di lei.
Tanto avremo da vivere.
Il viaggio è appena cominciato.”

E nel ritornare, c'è una colonna pronto ad accoglierlo

“Ogni viaggio mi riporterà a casa.
Lontano da casa, per sempre, morirò.
Potrà essere questa che ho di fronte, o un’altra, non importa, va bene anche la casetta di mattoni in mezzo alla discarica di Rignano. Purché ci accolga e protegga.
Ma ogni viaggio deve prevedere un ritorno, altrimenti non è viaggio, è randagismo.
I miei non dovrebbero essere ancora arrivati.
Li aspetterò qui.
Invece la porta si apre.
È mia madre.
Con il suo innaffiatoio di plastica, diretta alle sue rose che cura come figlie.”


Tra 3 e 4 stelle: credo che a rovinarmi questa lettera sia stato l'audiolibro, la cui lettura di non entusiasmarmi.
Profile Image for Nood-Lesse.
426 reviews324 followers
May 26, 2022
Solo sull’acqua non restano cicatrici

Ero a Misano Adriatico nell’estate del 1991 come Daniele, il protagonista romano del libro. A differenza sua però, non mi sarebbe venuto in mente di fuggire in autostop il giorno dopo essere arrivato. Daniele passa una notte al Cocoricò, sbrocca, e il mattino successivo comunica agli amici che lui tornerà a casa e partirà immediatamente. Mencarelli con questa trovata dà il là ad un romanzo picaresco, d’azione ma anche di formazione. Daniele dalla costa adriatica penetrerà nella schiena dell’Italia con l’intento di tornare a Roma entro quattordici giorni. Si sprecano le descrizioni dei luoghi, alcune ben riuscite (Urbino e Urbania) fantasiosa la galleria dei personaggi. Daniele nella fretta di partire ha dimenticato il portafogli, viaggia senza soldi e documenti e deve alla solidarietà di coloro che incontra la propria sussistenza. C’è chi gli offre un passaggio, chi un letto, chi un pasto, chi gli racconta della propria vita, chi gli mostra i propri problemi (buona parte delle persone incontrate fa tutte le cose elencate). Daniele si intrattiene al massimo per una notte, poi riparte e riempie la valigia che ha con sé delle esperienze appena vissute. La sua valigia diventa ogni giorno più pesante, lui è stanco fisicamente e finisce per stancare anche il lettore. In forma di prosa ci sono varie odi al caffè e al cane, si finirà il libro con il dubbio su cosa Daniele preferisca fra l'animale e la miscela. Il buonismo domina una porzione rilevante del libro, ma non tutto: l’autore capisce che occorre un’antagonista al bene, lo forgia e il suo libro ha un sussulto.

Ma davvero un diciasettenne di ieri e (di oggi) può preferire una vacanza di ricerca di sé ad una di sballo? Daniele nel suo lodevole impegno ad autodeterminarsi, pare più un adulto che romanza la propria adolescenza che non un adolescente che la sta vivendo. Questo è appunto un romanzo, ci fornisce un parallelo con il nostro percorso, ci permette di valutare quale avrebbe potuto essere una delle possibili deviazioni.
Il viaggio attraverso l’Italia centrale è anche un viaggio alla ricerca del proprio centro e il titolo del libro svela come il segreto di tutti i viaggi sia la possibilità di tornare

Ma ogni viaggio deve prevedere un ritorno, altrimenti non è viaggio, è randagismo.
La distanza rivela l’amore.
Lo mette alla prova dell’attesa.


Trentun’anni fa a Misano, non sarebbero state le mie conclusioni, lo sono diventate con gli anni, per questo motivo le ho trascritte, le condivido. La sobrietà del finale è la cosa migliore del libro, specie se non c’è più chi possa regalarvi l’amore incondizionato a cui fa riferimento.

COLONNA SONORA:

Dio è proprio un mattacchione.
Ha deciso di farmi conoscere l’estensione massima della malinconia.
More than words degli Extreme.
https://www.youtube.com/watch?v=UrIiL...


Mentre ci addentriamo nel giardino, grande come un campo da calcio regolamentare, solo per fermarsi alla parte davanti all’ingresso, arriva sempre più potente la voce di Lucio Dalla. Attenti al lupo
https://www.youtube.com/watch?v=kFfhB...

The show must go on è ammantata di dolore, non so di cosa parli di preciso, riesco a capire solo le parole del ritornello, ma la malattia che lo sta consumando si sente dentro la sua voce, dentro ogni singola nota.
https://www.youtube.com/watch?v=t99KH...

Partiamo con Bob Marley in sottofondo. No Woman, No Cry. Che pezzo.
https://www.youtube.com/watch?v=pHlSE...

La canzone che esce dai finestrini è Close To Me dei Cure.
Mia sorella me l’ha mandata a noia, ma a risentirla dopo un po’ di tempo è davvero un gran pezzo.
https://www.youtube.com/watch?v=BjvfI...

=============

Aggiungo cosa ascoltavamo ad inizio serata prima di essere troppo sballati per distinguere il resto
Banderas - This Is Your Life
https://www.youtube.com/watch?v=56LVU...
Profile Image for Gabril.
1,042 reviews254 followers
November 23, 2021
“Gli animali. La natura. La bellezza sterminata delle cose.
Devo capire.
Io sono qui perché devo capire.
Non posso più fare finta di niente.
Non è colpa mia se vedo ovunque una discendenza da scoprire, ovunque un enigma che chiede a me di essere risolto, come se fosse possibile.”

Ecco perché Daniele intraprende questo viaggio. A diciassette anni, senza una lira in tasca, in autostop.
Gli incontri, l’esperienza, con le emozioni e i sentimenti che ne derivano, nonché le conseguenti riflessioni sul vissuto sono la materia di questo racconto.
Racconto di formazione, on the road. Nell’Italia centrale degli anni Novanta. Paesaggi, persone, strade.

La ricerca di senso è forse il tema portante di tutta la narrazione, ma anche la consistenza delle relazioni umane, la bellezza e la tristezza degli incontri, l’empatia verso il dolore umano e universale, il bisogno di credere e di sperare, il desiderio di avventura e la nostalgia di casa.

La breve, piccola, a tratti drammatica odissea di Daniele contiene molti insegnamenti, molti semi gettati per dare frutti in futuro, ma uno su tutti, credo, quello che giustifica il titolo:

“Ogni viaggio mi riporterà a casa.”

3/4
Profile Image for Dolceluna ♡.
1,265 reviews153 followers
November 30, 2021
Estate 1991.
Un tempo che, se ci pensiamo ora, ci sembra un’eternità fa, un’isola felice, più semplice e serena, lontana da smarthphone, portatili, whatssapp e tutto ciò che di tecnologico ha invaso la nostra vita e il nostro tempo. Daniele è un ragazzo romano di 17 anni, che ha appena trascorso il Ferragosto, a dire il vero in maniera deludente, con gli amici in Romagna, e, approfittando del fatto che i genitori lo attendono comunque a casa dieci giorni dopo, decide di abbandonare gli amici e di scendere da solo verso Roma: un on the road in totale solitudine, per gustare il sapore di quella mitica parola che da sempre riempie i suoi sogni di adolescente un po’ inquieto, la libertà. Peccato che, dopo aver salutato gli amici, Daniele si renda conto di aver lasciato loro i suoi soldi e i suoi documenti, e sì, se fossimo nel 2021 un bel messaggino di whatssapp e tutto si risolve: ma siamo nel 1991, appunto, e le comunicazioni non sono così istantanee…Tuttavia si vive lo stesso. E Daniele prosegue il suo viaggio in autostop, improvvisando le sue giornate ed entrando in contatto con l’umanità più disparata, coi suoi vizi, le sue debolezze, i suoi asti e la sua generosità, un’umanità che, indipendentemente dal tempo in cui vive, non cambia mai veramente. Chi cambia, attraverso questa incredibile esperienza, è Daniele, che svela ai suoi occhi tanti posti dalla bellezza non immaginata, tocca con mano l’amore, sperimenta il gusto del rischio, il brivido della paura, la morsa della fame. E, quando varca la soglia di casa, è sempre un ragazzo di 17 anni, ma un ragazzo diverso.
Ho assaporato questo romanzo fino in fondo. Io, amante dei viaggi in solitaria (anche se non di questo tipo così improvvisato) ho rivissuto con Daniele la magnificenza di certi luoghi del nostro paese, come Assisi, e ho rivissuto quella potenza, quella lucidità, quella felicità assoluta che solo un viaggio libero e in solitaria è in grado di regalare. Ho adorato questo adolescente romanaccio, a tratti un po’ ruvido e timido ma onesto, volenteroso, curioso, non viziato, che cerca se stesso ed è capace di misurarsi con le sue ombre e con le sue paure: Mencarelli è bravissimo nel farci entrare nel suo animo inquieto e ribelle ma che si affaccia alla vita con vivacità e curiosità, proprio come l'animo di un adolescente (degli anni ’90, più che di oggi, ma questa è una mia amara considerazione personale).
Già avevo apprezzato la scrittura di Mencarelli in “Tutto chiede salvezza” e questo libro è stato un’ulteriore conferma della sua assoluta bravura. Splendido!
Profile Image for Ermocolle.
472 reviews44 followers
December 4, 2021
" Camminare fa bene al pensiero."

E per Daniele, diciassette anni appena, il cammino è formazione.
Una decisione improvvisa quanto urgente, assolutamente non procastinabile, lo spinge ad abbandonare il gruppo di amici e cimentarsi nell'ardua prova di restare solo con se stesso.
Ferragosto 1991.
La strada è lunga, dalla Romagna ai Castelli Romani, il suo viaggio costellato di incontri: un campionario umano variegato e i pensieri intimi di Daniele completano il bagaglio, oltre l'ingombro della grande valigia.

Soldi zero, niente documenti, Daniele si ritrova a contare solo sulla solidarietà.

" Alla fine un essere umano, Annamaria come ogni altro, sta tutto in una manciata di oggetti di uso comune. Non bastasse il sangue, il corpo, un cuore, anche le povere cose che ci servono per vivere ci ricordano che siamo tutti uguali, abbiamo stessi bisogni, abitudini, e identico destino. Identico è anche il tempo che ci scorre addosso, che fa diventare grandi i bambini e vecchi gli adulti."

E ancora: il sogno di un amore, capelli rossi e occhi azzurri, un dolore straziante da domare e poi via verso una nuova ripartenza.

Immergersi nell'altrui devastante nostalgia: " Sono stanco, mentalmente, fisicamente. Di quanto dolore altrui devo caricarmi? Esiste una misura? Un metro da imitare? Oppure qualcuno che sappia addestrarmi, che mi offra gli strumenti per decidere quanto e come essere coinvolto."

Una scrittura piena e sensibile, arrivata per me in un momento perfettamente centrato al mio sentire: cosa mi resta da aggiungere? Che mi porterò Daniele e i suoi pensieri con me, non dimenticherò facilmente il suo percorso.

" Quanto è facile vivere così, addossando agli altri i nostri insuccessi, il destino intero, farli diventare l'emblema dei nostri fallimenti."

Grazie a Mencarelli per questo regalo.
Profile Image for sfogliarsi.
434 reviews374 followers
April 28, 2023
Daniele, in fondo, è tutti noi..!
Daniele è un adolescente di 17 anni che nell’estate del 1991, farà la sua prima vacanza con gli amici, questo vuol dire puro divertimento. Ma una volta partito si rende conto che quello che sta facendo, non è quello che vuole; quindi lascia i suoi amici e inizia un’avventura per scoprire se stesso. Inizia un viaggio, che durerà due settimane all’insaputa dei suoi genitori, fatto di auto-stop, di conoscenze con tizi strani, di nuovi amori e avventure che mai e poi mai avrebbe mai pensato di fare.
Saranno settimane difficili, in cui consocerà la vita sotto un altro aspetto. Daniele si mette in cammino, costretto a vincere la propria timidezza per chiedere aiuto alle persone che incontra durante il tragitto.
Si renderà conto, che queste persone incontrate per caso, nonostante siano molto diversi da lui, in realtà sono così simili, con i propri drammi, i propri disagi e le proprie disavventure. Si renderà conto che ciò che vede non è mai così come appare, nulla è come sembra, ma tutto ha un significato.
Con uno stile poetico, lo scrittore, ci conduce in questo viaggio fatto di speranza, di conoscenza di sé. Un viaggio interiore che in realtà, tutti quanti abbiamo compiuto, perché l’adolescenza non è mai una fase semplice, è sempre fatta di momenti bui, perché si cambia e ci si trasforma, nel bene e nel male. E solo dopo tanti momenti no, dopo tanti tentativi, si riesce ad uscire dal tunnel e vivere di nuovo la propria vita, con nuovi occhi.
Profile Image for Ilaria Quercia.
408 reviews113 followers
October 10, 2021
3 stelle e mezzo.
Mi è piaciuto, ma, a malincuore non l'ho trovato all'altezza dei due che lo precedono.
Mencarelli ha febbre di sentire e far sentire, con le emozioni viscerali ci gioca, le rende vivide e reali e qui in fondo c'era tutto.
L'arte degli incontri, la bellezza dei luoghi, il misurarsi con i propri limiti, la solitudine, le mancanze e i ritorni e poi l'inaspettata generosità umana e soprattutto il suo reciproco: la cattiveria, l'egoismo, la ferocia.
Ho viaggiato con Daniele nelle Marche e in Umbria fino ai Castelli Romani, riconoscendo luoghi che conosco e scoprendone nuovi, ho conosciuto le persone che ha incontrato, ho patito il caldo, la fame e la sete, ho avuto paura di non farcela, eppure non mi sono mai davvero emozionata.
Non ho avuto quel pugno nello stomaco che mi ha stesa, ma mi ha anche incollata. Mi sembra un percorso al contrario, un bel libro di esordio, peccato che il suo libro di esordio fosse un libro molto più maturo di questo.
Profile Image for Daniele.
189 reviews
April 21, 2025
Questo libro conclude la trilogia con linea temporale invertita. Lo stile di Mencarelli rimane lo stesso presente negli altri due lavori: si denota sempre una profonda sensibilità nei confronti del prossimo e di se stessi anche se questo libro disattende un attimo lo stile dei precedenti. Ora attendo il prossimo lavoro di Daniele.
Profile Image for Greta.
38 reviews2 followers
October 8, 2022
"Ai lottatori, ai pazzi, agli sconosciuti"

"Il mio mondo interiore non lo capisce nessuno, solo mia madre intuisce qualcosa."

"Ma perché non mi basta? Perché mi ritrovo a scavare dentro le cose, le persone?
Lo faccio perché voglio capire. Perché una volta capito tutto avrò la cura a questo dolore che porto da sempre. [...]
Vorrei essere leggero. Ho diciassette anni dovrei volare sulle cose senza peso, e invece mi ritrovo questa maledizione in seno, a dover scavare a mani nude."

"Non ne parlo con nessuno, a parte quelli che non possono rispondermi. Gli animali, la natura, la bellezza sterminata delle cose. Devo capire. [..] Ogni giorno nel mio petto esplode un duello, sempre lo stesso. Un duellante si chiama Tutto. Il suo avversario si chiama Niente."

Questi sono solo alcuni pochi estratti di questo libro meraviglioso. Ho sottolineato intere pagine e riflessioni.
qualcosa di stupendamente meraviglioso.
non so come sia possibile, ma leggo sempre il libro giusto di Daniele nel momento giusto
sto leggendo i suoi libri nell'ordine sbagliato (perché inizialmente non sapevo che fossero una "trilogia"), però fanno bene al cuore anche così. da quando ho letto tutto chiede salvezza, diventato subito mio libro preferito, qualcosa dentro di me si è smosso. Daniele è diventato in assoluto tra i miei scrittori preferito (se non proprio il primo).
sempre tornare è un libro che racconta un viaggio, un bellissimo e difficile viaggio in solitaria di un diciassettenne. percorso in autostop, pieno di paura, sorpresa, generosità, scoperta di se stessi e degli altri, scoperta del mondo, lacrime, sorrisi, confidenze, natura, dio, aiutare il prossimo, tutto, davvero tutto.
alla ricerca di qualcosa, forse la voglia di lasciare andare e non pensare al mondo interiore complicato che ha dentro se stesso.
da davvero un sacco di spunti di riflessione, fa capire tantissime cose, come il primo anche questo penso che sia un libro non per tutti, nel senso che sono dell'idea che non tutte le persone hanno quella determinata sensibilità, empatia e forse vissuti per capire determinate cose, però allo stesso tempo può aiutare.
tra le cose più belle è come dice il titolo stesso è che alla fine sempre si torna, che forse si ha sempre bisogno di andare via, ma poi, si ha sempre bisogno di tornare a casa, magari dalla mamma.
davvero grazie Daniele, grazie. non hai idea di quanto io vorrei poterti conoscere e parlare con te, di tutte le cose che scrivi e che hai vissuto nella tua vita
Profile Image for La contessa rampante.
154 reviews96 followers
February 18, 2022
"Perché mi ritrovo sempre a scavare dentro le cose, le persone?
Lo faccio perché voglio capire. Perché una volta capito tutto, avrò la cura a questo dolore che porto da sempre. Alla nostalgia che mi parla una lingua che non capisco. Io non lo voglio più vivere questo dolore. Non voglio più vivermi dentro. La leggerezza. Vorrei essere leggero".

Questa volta non ce l'ho fatta, a pagina 66 di "Sempre tornare" mi sono scese delle copiose lacrime che sono cadute sulle parole "dolore" e "leggerezza", le quali si sono bagnate e ingrandite come succede con la carta stampata.

Dico che questa volta non ce l'ho fatta a trattenere le lacrime, perché con Daniele Mencarelli è sempre difficile farlo, ma in particolare con questo suo ultimo lavoro, a cui mi sono sentita subito affine.

Siamo nell'agosto del 1991 - una vera coincidenza il fatto che si tratti proprio del mese e dell'anno in cui è nata la sottoscritta - e il diciassettenne Daniele, dopo una brutta serata trascorsa in compagnia di amici, decide di proseguire le sue vacanze da solo: partendo da Misano Adriatico avrà due settimane di tempo per raggiungere i Castelli romani e tornare a casa.

Sulla sua strada Daniele incontrerà tante storie di perdita e di dolore, un dolore a cui il protagonista del romanzo non riesce a sottrarsi, perché lui stesso se lo porta dietro da sempre come un amuleto, che lo aiuta a scavare nella profondità delle cose, a costo di farsi male.

Per saperne di più su "Sempre tornare" di Daniele Mencarelli, vi invito a leggere la recensione che ho scritto sul mio blog:
http://lacontessarampante.blogspot.co...
Profile Image for Simona.
974 reviews228 followers
June 1, 2022
Estate 1991. Niente social, né Whatsapp, soltanto la vita e ciò che è in grado di dare. Daniele, il protagonista di questo romanzo di Mencarelli, è un 17enne che cova qualcosa dentro e che si manifesta in lui sin dalle prime righe. Proprio questo suo bisogno, lo spinge a un viaggio che dal Cocoricò lo porta a Roma, ai Castelli Romani. Una vacanza, cominciata con gli amici, diventa l'occasione per allontanarsi e ritrovare sé stesso, percorrendo in lungo e in largo una Italia assolata. Lungo questo suo percorso, come un viaggiatore di "Pechino Express" che precorre i tempi, senza documenti né soldi, incrocia e si imbatte in tantissime facce illuse o disilluse dalla vita, di persone che sono disposte a ospitarlo per la notte dandogli da mangiare o accompagnandolo nel suo tragitto con l'autostop. Durante questo percorso, cerca di migliorare sia il rapporto con sé provando a riappacificarsi con la parte più fragile, ma anche incontrando l'arte della gentilezza e di chi si adopera per gli altri. Il mio approccio con Mencarelli comincia nel migliore dei modi con un racconto che parla a ognuno di noi e sa arrivare al cuore.
Profile Image for Michela nonostante.
180 reviews3 followers
October 25, 2021
Forse questa sarebbe potuta essere una buona opera prima, ma da un autore già molto amato e apprezzato avevo aspettative più alte.
Sempre Tornare è il racconto di un viaggio in autostop lungo due settimane, compiuto dal giovane Daniele. Prima considerazione: Daniele ha 17 anni, ma pensa già come un 50enne, anche meno Daniè.
Seconda considerazione: non so se sia una storia vera, per quel che mi riguarda è molto poco rilevante, ma se deve avere la forma autobiografica, io voglio che la storia sia verosimile. Non lo è, e questo mi ha portato a dubitare di tutto ciò che avevo preso come oro colato in Tutto chiede salvezza.
Profile Image for Renzo.
88 reviews9 followers
November 8, 2021
Conclusione dell'ideale trilogia autobiografica iniziata con La casa degli sguardi, seguita da Tutto chiede salvezza e conclusa con Sempre tornare. Un unico lungo viaggio introspettivo che raccontando vicende personali tratta i temi universali tanto cari all'autore: la sofferenza, le gioie incontenibili, la disperazione di fronte al dolore, la sensibilità, la bellezza, l'amore, la speranza. Lo stile è quello lieve e poetico a cui Mencarelli ci ha abituati, con un romanesco mai sgarbato e sempre funzionale alla storia.
Da leggere senza esitazioni seppur meno bello dei precedenti. La casa degli sguardi rimane il migliore dei tre.
Profile Image for GONZA.
7,428 reviews124 followers
November 21, 2021
Avevo cominciato ad ascoltare questo libro ed ho dovuto smettere, perché mi sembrava tutto sdolcinato e meraviglioso e affettato e soprattutto finto. Quando poi invece ho preso il libro in mano, ho divorato la seconda metá in cui il racconto mi sembrava molto piú reale e possibile. Resta comunque il peggiore della trilogia ideale nella quale "La casa degli sguardi" per me vince a mani basse anche paragonato a "Tutto chiede salvezza", peró Mencarelli sicuramente é diventato uno dei miei autori preferiti nel frattempo.
Profile Image for Bobparr.
1,149 reviews88 followers
May 8, 2022
Letto in poche ore, ho seguito volentieri Mencarelli in questo suo (per me) primo libro, nella sua prosa immediata, nei frequenti richiami religiosi, nel suo girovagare inquieto dal buono al meno buono, con lampi di realtà credibili e dolorosi. L’immedesimazione viene quasi spontanea, e di quel 1991 raccontato nel libro si serba nostalgia perché allora qualche buona persona, al limite, la si poteva anche incrociare: fosse ambientato ai giorni nostri, il buon Daniele non arrivava oltre Cattolica.
Profile Image for Flavia.
214 reviews8 followers
October 24, 2021
Mencarelli è cresciuto tanto, e si vede. La scrittura arriva dritta al cuore, anche se in modo diverso. A volte è più “pesante” perché più profonda e meno di getto. Ma emoziona sempre tanto.
Profile Image for Anna Ricco.
188 reviews33 followers
October 19, 2022
Un po' lunghetto e malinconico,ma se sei nello stato d'animo giusto ci sta. L'ho abbandonato per un po' di mesi ma devo ammettere che la voce del narratore mi è rimasta addosso e ho sentito il bisogno di finirlo..alla fine un buon libro si valuta anche da questo no? Penso sia un buon ritratto dell'Italia dei primi anni 90 e degli italiani.. consigliato
Profile Image for Postcards from far away✨.
236 reviews2 followers
November 4, 2021
Senza dubbio mi trovo ad assentire con alcune recensioni lette: non è lo stesso Mencarelli dei primi due libri.
Rispetto alle precedenti questa storia è più onirica e ripetitiva, meno “cruda” sebbene la storia e lo stile di scrittura si possono tranquillamente adattare al protagonista della vicenda: lo stesso Daniele ma diciassettenne.

Questo libro è letteralmente un viaggio. Ci troviamo assieme a Daniele che compie un viaggio in autostop dalla Romagna fino ai Castelli Romani.
Daniele trova tante persone che lo fanno mangiare alla loro tavola, dormire nei loro letti. Vive tante vite diverse, si trova ad analizzare svariate situazioni critiche, trova un possibile amore e scopre come questo può essere anche distrutto lasciando una cicatrice per la vita.
Daniele è come se fosse un balsamo per tutte quelle persone che lo hanno ospitato e che si sono lasciati conoscere, anche se per poco tempo.

Scrivere dei viaggi “on the road” porta sempre agli stessi temi base: la casa, l’amore, la famiglia, qualcosa e qualcuno da cui tornare sennò, come cita Mencarelli stesso, ”è solo randagismo” .

Sicuramente questo romanzo è una tappa obbligata ma non farei leggere questa storia come primo libro per approcciarsi all’autore proprio perché non figura al 100% lo stile che lo contraddistingue.

Come sono arrivato qui?
Non intendo il luogo, il momento, ma qui sulla terra, generato da mia madre e da mio padre. Mi dovrei far bastare questo: sono figlio dei miei genitori. Figlio di questo pianeta.
Ma perché non mi basta? Perché mi ritrovo a scavare dentro le cose, le persone? Lo faccio perché voglio capire. Perché una volta capito tutto, avrò la cura a questo dolore che porto da sempre. Alla nostalgia che mi parla in una lingua che non capisco.
lo non lo voglio più vivere questo dolore.
Non voglio più vivermi dentro.
La leggerezza.
Vorrei essere leggero. Ho diciassette anni, dovrei volare sulle cose senza peso, invece mi ritrovo questa maledizione in seno, a dover scavare a mani nude.
Profile Image for Stella Caduta.
87 reviews33 followers
July 17, 2022
Un viaggio dal Cocoricò a Roma. Un lento rientro a casa in autostop, senza soldi né documenti. Potrebbe essere la trama di una segnalazione di Chi l'ha visto ma è un bellissimo romanzo di Mencarelli. Qui giovanissimo, e già pronto a sfiorare con sincerità le vite e le inquietudini degli altri, incontrando anche la propria.

"Io senza follia sarei totalmente folle"
Profile Image for giuneitesti ❆.
269 reviews52 followers
March 31, 2024
SEMPRE TORNARE ☀️

☀️ 1991, agosto. Daniele ha diciassette anni, ed è in vacanza con gli amici. Almeno fino a quando al Cocoricò non vive un evento traumatico, decidendo così di separarsi dagli amici. Tornerà a casa a piedi, decide, facendo l’autostop se necessario. Deve capire, Daniele, cose su se stesso e cose sulla vita. Una sola certezza: la data in cui essere a Roma.

«Nessuno mi toglie dalla testa che ognuno di noi nasca con una dote precisa, con una bravura nascosta che chiede di essere scoperta.»

☀️ Di incontri ne fa tanti, Daniele: uomini soli, coppie che non sanno parlarsi, ragazze troppo immerse nei propri dolori per accorgersi del suo amore. Impara ad avere a che fare con l’inaspettato, ma anche con la fame, con l’invisibilità, con il rifiuto, con la dipendenza, con l’incertezza, con il disprezzo, con la povertà, con la cattiveria, con la sporcizia.

«Al mio futuro vorrei dare questo nome: viaggio. Perenne, instancabile viaggio. Amici sparsi in ogni angolo del mondo. Per casa il mondo stesso.»

☀️ Non mi aspettavo una lettura del genere. Da incallita autostoppista, mi sono rivista tanto nel viaggio che intraprende Daniele. La vita che sembra accelerare, le esperienze che sembrano moltiplicarsi; perfino i colori, in viaggio, sembrano più vividi, più brillanti. E poi le realizzazioni su se stessi, che arrivano come epifanie. Solo che poi c’è il ritorno. C’è sempre un ritorno. Perché «ogni viaggio deve prevedere un ritorno, altrimenti non è viaggio, è randagio.»

➡️ A tutte le anime inquiete che hanno cercato di fuggire lontano. A chi si è incamminato senza avere una direzione, a chi ha scelto l’ignoto invece che l’inferno che stava vivendo. A chi ha capito che si fugge da tutto, ma non da noi stessi. Sempre tornare parla di noi.

❓Conoscete Mencareli? Avete letto qualche suo libro, come il più famoso Tutto chiede salvezza? E poi: viaggi in autostop, li avete mai provati? :))
Profile Image for La lettrice controcorrente.
592 reviews247 followers
May 12, 2022
Sempre tornare di Daniele Mencarelli (Mondadori) è il racconto di un viaggio tra malinconia e bellezza, tra difficoltà e scoperte, tra amore e sofferenza. Io sono di parte lo so, c'è una connessione tra me e Mencarelli (che non ho nemmeno mai visto di persona) che non riesco a spiegare a parole. Ha la capacità di arrivare dritto nella mia mente: improvvisamente ho la voce di Daniele, ho le sue stesse paure, la medesima voglia di perdermi e ritrovarmi.

Sempre tornare è un viaggio fisico, in autostop verso casa, ed emotivo. Daniele non si limite ad incontrare le persone, vive le loro sofferenze e le riporta al lettore che inevitabilmente si abbandona a solitudine, paura... ma anche gioia.

Gli animali. La natura. La bellezza sterminata delle cose.
Io sono qui perché devo capire.
Non posso più fare finta di niente.
Non è colpa mia se vedo ovunque una discendenza da scoprire, ovunque un enigma che chiede a me di essere risolto, come se fosse possibile.
Daniele ha diciassette anni sulla carta, ma in realtà ne ha molti di più. Sulle spalle e negli occhi tutta l'esperienza trasmessa dalle persone che ha incontrato, vissuto, abbandonato.

Quando si apre Sempre tornare il nostro protagonista ha diciassette anni e ha intenzione di tornare a Roma in autostop. Dopo la notte trascorsa al Cocoricò non se la sente di continuare la vacanza, peccato però che nel marsupio dei suoi amici siano rimasti soldi e documenti.
RECENSIONE COMPLETA: https://www.lalettricecontrocorrente....
59 reviews
September 20, 2023
Per chi ( come è stato per me) si dovesse aspettare da questo libro una sorta di Into the Wild "de noantri", non vi dirò che siete completamente fuori strada. Naturalmente ci sono un miliardo di differenze, non c'è Eddie Vedder a firmare una colonna sonora memorabile, non ci sono le vastità americane, è tutto molto più intimo e piccolo, meno epico, compreso naturalmente il finale. Però c'è contemporaneamente anche una parte poetica molto profonda, una riflessione esistenziale non banale, un bisogno di risposte a domande universali, e una tensione molto bella al rapporto col prossimo. E come nel film (e nel libro di Krakauer che lo ha ispirato) un protagonista che si mette violentemente in gioco, che decide per un periodo di avere come casa il mondo, e come famiglia l'umanità. Di Daniele Mencarelli mi piacciono tantissimo la sincerità del suo scrivere, la sensibilità del suo carattere e tanti dei suoi punti di vista sul mondo.
Profile Image for giduso.
342 reviews26 followers
February 7, 2023
Un racconto di viaggio in prima persona, che probabilmente ha molto di autobiografico. Gli incontri si susseguono, con la costante delle riflessioni del protagonista, a volte piuttosto banali.
Profile Image for Fede Tironi.
134 reviews3 followers
October 2, 2023
Mencarelli non si smentisce mai. Una poesia fatta prosa il viaggio di Daniele è un viaggio meraviglioso per l'Italia e dentro l'anima. Commovente tenero struggente
Profile Image for Francesca.
9 reviews
January 9, 2022
Opera che completa i due romanzi precedenti dell'autore. A mio avviso si tratta di una delle più belle trilogie di sempre: potente, poetica, profonda. Se "La casa degli sguardi" mi ha squarciata nel petto portandosi via un pezzo di cuore, questo romanzo è riuscito a condurmi con più leggerezza in un viaggio nel Belpaese, grazie alla spontaneità del suo protagonista. Tuttavia, il racconto è carico di dolore, sofferenza e solitudine. Leggo alcune recensioni in cui i lettori lamentano uno spessore inferiore rispetto alle opere precedenti, ma per me "Sempre tornare" equilibra in un certo senso le storie precedenti, maggiormente claustrofobiche e traumatiche, senza nulla perdere in umanità e potenza.
Mencarelli ha una sensibilità straordinaria e si dona ai lettori con una generosità assai rara. Per questo ritengo sia uno degli autori italiani in assoluto più promettenti.
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