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Elogio dell'inconscio: Dodici argomenti in difesa della psicoanalisi

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L'epoca contemporanea è caratterizzata dal principio cinico dell'utilità immediata: conta solo ciò che è utile adesso, il resto non esiste. Il progresso delle neuroscienze, lo psicofarmaco e le terapie brevi centrate sulla correzione cognitiva-comportamentale del sintomo sembrano tradurre questo principio nelle pratiche della Cura: ciò che conta è il funzionamento della macchina corpo o della macchina pensiero. Il tempo stesso della Cura deve comprimersi il più possibile: poche parole e più fatti! La sua meta è diventata quella di un adattamento acritico del soggetto al principio di realtà. Questa deriva cinica sembra decretare inesorabilmente la morte della psicoanalisi che appare destinata ad essere inventariata tra le statue nel museo delle cere della modernità. Questo libro ha la forma provocatoria e militante di un pamphlet in difesa della psicoanalisi. Esso reagisce alla tendenza di concepire l'avvenire della psicoanalisi nei termini di una sua fatale estinzione.

125 pages, Paperback

First published January 1, 2007

3 people are currently reading
85 people want to read

About the author

Massimo Recalcati

89 books225 followers
He works in Milan as a psychoanalyst and is a member of the Lacanian School of Psychoanalysis, treasuring the Title AME. Founder of JONAS (Center for Psychoanalytic Research on New Symptoms). He teaches at the University of Bergamo and at the Freudian Institute in Milan.

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Displaying 1 - 7 of 7 reviews
Profile Image for Elena Musella.
74 reviews3 followers
March 18, 2017
E' questo, se si vuole, il karma spietato del soggetto dell’inconscio: non ci si può sbarazzare facilmente del proprio desiderio perché il desiderio rimosso non si cancella, non si può abolire, non si può neutralizzare definitivamente. L’inconscio, infatti, non può essere epurato, se non attraverso una rigida politica paranoica. Altrimenti esso è ciò che non smette di disturbare la vita ordinaria dell’io facendo valere la verità pungente del nostro desiderio più particolare. In questo senso l’inconscio è un intruso costantemente presente nei nostri discorsi; il desiderio rimosso tende a ritornare, implica sempre il suo ritorno, non smette di bussare alla nostra porta. Non ci permette di addormentarci nella bambagia del discorso comune. La memoria allora non può essere solo il contenitore di ciò che è trascorso, né tanto meno il suo contenuto, ma diventa spettro, presenza che ci convoca assillandoci, chiamandoci, richiamandoci.
Profile Image for Adelina Altavilla.
9 reviews
May 10, 2025
Questo libro è uno di quei libri capitato nel momento giusto, più leggevo e più si trattava di entrare dentro di me, di scovare una verità, semplicemente la mia di verità.
Grazie a questo libro sto lasciando andare tutto ciò che non è la mia verità e se posso fare uno spoiler vi riprendo questo pezzetto meraviglioso “Un noto filosofo ebbe a dire in una conversazione tra amici quando avrebbe smesso di pensare sarebbe diventato uno psicanalista. Aldilà delle sue intenzioni sbeffeggianti, l’amico coglieva nel segno: bisogna essere un po’ idioti per praticare la psicoanalisi, bisogna precipitarsi verso il sapere, bisogna non avere anticipazioni intuitive. Piuttosto essere sempre un po’ in ritardo nell’intendere, piuttosto chiedere di ripetere, di dire bene, di dire ancora. Solo così l’Altro ideale del sapere potrà subire uno svuotamento e ridurre la sua presa inibitoria sul soggetto. L’elogio dell’ignoranza è decisivo per permettere degli effetti autentici di formazione.“
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Alessandra.
3 reviews
July 7, 2025
“Contro la deriva paranoica della morale contemporanea la psicoanalisi si offre come un punto di resistenza formidabile: anziché imputare all’Altro il male ed elevarmi allo stato di una innocenza rivendicativa, tipica dell’atteggiamento paranoico, essa mi conduce a sapere che cosa in me favorisce, alimenta o genera il male che mi affligge, in che
cosa veramente ciò che di impuro vedo nell’Altro in realtà mi concerne: insomma, chi è veramente quell’io che credo di essere. Mi obbliga a confrontarmi innanzitutto con la mia “impurità” pulsionale”

Profile Image for Fabio Fraccaroli.
51 reviews2 followers
March 28, 2018
Quello che è e non è il caro vecchio incoscio, quello inventato (non scoprto) da Freud.
Più tante buone ragioni (sopratutto perché inattuali) in 12 punti per non rinunciare a questa imprevedibile forza che ci anima (fra l'immisurabile desiderio e lo strapotere della pulsione di morte). Ecco servito un molto persuasivo elogio del «territorio straniero interno» , quel qualcosa che pur essendo in me, interno a me stesso, mi eccede costantemente, essendo esterno, straniero, a me stesso" (estimità).
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"Il passo benvenuto di Freud non consiste affatto nel sanzionare il tramonto nichilistico della ragione, ma nel metterne laicamente in causa il suo stesso fondamento per emanciparla dalle illusioni di padronanza e di unità di cui essa può cadere vittima."
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"Per la psicoanalisi il soddisfacimento integrale del programma pulsionale non è possibile perché, come condizione della sua inscrizione nella Civiltà, all’uomo viene imposto un sacrificio di godimento. Questa rinuncia pulsionale al soddisfacimento immediato incivilisce l’uomo ma, al tempo stesso, lo aliena da se stesso, lo obbliga a una perdita di vitalità, a una mortificazione simbolica. Di qui il carattere instabile della sua inscrizione nella Civiltà"
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"La malattia psichica non scaturisca, come invece una certa psicologia della prestazione ritiene, da una fragilità dell’io o da una sua insufficiente strutturazione, ma, al contrario, da un suo rafforzamento eccessivo.
[...] Essa, diversamente da quello che credono alcuni critici della psicoanalisi ma purtroppo anche alcuni psicoanalisti, non scaturisce mai a causa dell’inconscio, ma piuttosto come effetto del suo esilio. [...] Il malato, in parole ancora più semplici, non è mai l’inconscio, ma la credenza di esserne senza, di essere solo un io".
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"La cura analitica, se si vuole restare fedeli all’inconscio freudiano, non è affatto un esorcismo del desiderio finalizzato a rendere il soggetto più adattato al principio di realtà e all’identificazione conformista con la massa [...] La terapia analitica non è un corso di rassegnazione ma un’occasione per ridefinire i rapporti con il proprio desiderio."
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"Un’analisi non è solo il racconto biografico di ciò che è già avvenuto, non è il racconto di ciò che il soggetto sa già di se stesso, ma è la produzione di un nuovo sapere su di sé, è l’incontro del soggetto con ciò che di sé costituisce un mistero per se stesso"
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"Per il discorso medico in generale il sintomo è un’alterazione da sanare, mentre per la psicoanalisi è innanzitutto la manifestazione della verità più intima del soggetto che però il soggetto non intende riconoscere."
Profile Image for Psicologorroico.
470 reviews45 followers
July 18, 2017
Davvero un libro ben fatto, chiaro nelle sue argomentazioni e attuale. Ci sono volte in cui i concetti si ripetono, ma non l'ho trovato fastidioso, anzi: essendo l'argomento spesso spinoso e di difficile comprensione, ho trovato utile riprendere certe cose. Chiaro nel discorso sul sintomo, nella spiegazione dell'inconscio e nel confronto con la psicologia cognitivo-comportamentale.

Consigliato agli appassionati di psicoanalisi.
Profile Image for Marte.
60 reviews11 followers
November 28, 2020
La seguente citazione esprime l'oggetto della riflessione esposta in questa pubblicazione
"La psicoanalisi alza il velo di questo inganno ideale: nel sintomo che fa soffrire alberga un godimento nocivo a cui il soggetto non è disposto a rinunciare. Il sintomo in altre parole non è solo ciò di cui il soggetto si vuole liberare, ma anche la ragione paradossale per cui vivere".
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