«Le vicende moderne forniscono dunque, a dispetto delle loro intenzioni, un'istruzione chiara per un ripensamento del vincolo strutturale che annoda l'educazione, quale luogo di cura riservato alla libertà, e la sollecitudine per le sorti della coscienza credente: è urgente una riabilitazione della dignità del credere come forma riuscita dell'intelligenza e della libertà e quale termine della passione educativa. Detto altrimenti: proprio il contenuto della fede in ordine al sapere della verità ed al senso della libertà non è surrogabile per la qualità della convivenza civile» (pp. 81-82).